| »†Gryhu†« |
| | È sempre più affascinante, assistere ad un cambiamento d’umore. Una vecchia anziana diceva sempre: ‘la nostra personalità, il nostro modo di essere… tutto, di noi, dipende da chi ti sta intorno; dal loro umore dipende il tuo, non dimenticarlo’. Diamine se non c’aveva ragione! Prima la tristezza ti fa padrone: i suoi occhi persi nel vuoto, le sue fiamme che prima ardevano avvampanti adesso sembrano smorte, la sua voce malinconica – o forse disperata? -, la sua triste storia… tutto, di lei, contribuisce a rendere tale sentimento padrone del mio corpo. Gli occhi dorati che sempre mi contraddistinguono appaiono quasi del tutto spenti; non brillo più d’energia. Ma poi…
« Il tempo delle parole è finito. Tra dieci secondi esatti la stanza crollerà: ciascuno scelga una porta e imbocchi il rispettivo corridoio, se non vuole morire. Vi farò un dono, in nome di quel Camael che amava tanto le creature mortali come voi. Vi chiedo solo un favore in cambio: uccidete il mio padrone, a qualsiasi costo. »
Ma poi…
Sorrido, quasi divertito. Rudi, che prima sporgeva la testolina, si immerge totalmente nella tasca, tremando, preparandosi per il peggio.
… ma poi tutto si fa molto, molto più divertente!
«ANDIAMO!!!»
Corro a tutta birra, obiettivo: recuperare il Martello di Thor. Non dimentichiamoci delle nostre origini e del nostro potere; senza di quello con andrò da nessuna parte in questa ‘faida genocida’. Le armi, ammassate nell’altare di pietra, incontrano nuovamente i loro proprietari, ritornano alle mani dei loro padroni. Dal canto mio, con la destra, afferro il lungo manico, per poi far mostra della mia enorme potenza, levando in alto l’abnorme arnese, colossale in tutta la sua forma. L’enorme macigno roccioso, con grossi e grezzi spuntoni di pietra, pesante sui quattrocento – ma che dico, di più! Molti di più! – chilogrammi, avrebbe forse messo timore negli animi. Qui tutto crolla; il soffitto vuole sommergerci, vuole portarci all’altro mondo prima del tempo. No, grazie. Ed ancora si corre, obiettivo: l’uscita, anche chiamata ‘salvezza’. Giunti alla soglia ci si lancia, rotolando per terra, proprio mentre una scheggia cade, ferendomi all’altezza della schiena. Un lungo taglio trasversale che parte dalla spalla destra ed arriva fino al fianco sinistro, nella parte posteriore del corpo. Esce del sangue, ma non copioso, anzi… rispetto alla norma, le gocce stillate si potrebbero considerare quasi nulle. Le ossa, poi, dure come il ferro, non si sono fatte assolutamente nulla.
Salvi; salvi con l’arma del padre al proprio fianco. CITAZIONE Energia 100% Status Illeso Stat. [ReC]225 [AeV]175 [PeRf]375 [PeRm]150 [CaeM]250 [Quote]Equipaggiamento ≈Visiera del Gon-Grĩo [AI#003- Prototipo]: All'apparenza una semplice visiera nera, in vero nasconde molteplici proprietà. La visiera -infatti- pare svolgere due principali funzioni: una d'occultamento e l'altra di utilità. Il principale è quello d'occultamento. Gryhu, essendo un umano "speciale", non nato dall'incrocio di esponenti della sua razza ma partorito dalla terra per volere di Thor, ha gli occhi dorati. Le iridi sono splendenti come l'oro, ciò -alle volte- spaventa la gente vicina. Difatti i popolani -e generalizzando la gente comune- ritengono un tabù il portare gli occhi dorati. Per cui, qual miglior mezzo se non una visiera per occultare il colore di quest'ultimi? La Visiera del Guerriero è infatti l'avanguardia della tecnologia, uno strumento non ancora in serie progettato da una società tecnologica privata. Gryhu ha naturalmente sgraffignato il protipo della Visiera dalla società che che prelevava abusivamente i fondi della ricerca dal volgo. Questo -naturalmente- è solo uno dei tanti casi d'aiuto da parte del ragazzino nei confronti di piccoli borghi e villaggi. Dopo aver sventato quindi le imprese della società decide di tenersi la Visiera, che gli sarebbe stata sicuramente utile per le sue proprietà. Ma l'AI#003 non si limita solo ad occultare tutta la parte del viso superiore al naso ad occhio esterno, bensì funge anche mezzo utile per i combattimenti. La parte caratteristica dello strumento è la lente nera, che -oltre ad occultarli- protegge gli occhi da raggi solari -quindi da forti abbagli improvvisi di luce- e da assalti, poichè è dura come il diamante o il corindone per via dell'eccessiva quantità di carbonio presente nell'oggetto. ≈Martello di Thor: Il Martello del Dio del Tuono, una delle più temibili armi d’assalto mai viste prima d’ora. Forgiato dallo stesso Dio delle Folgori con l’aiuto di Gaia -Dea della Terra- esso è dotato di una temibile forza d’assalto, in grado di sfondare pareti di roccia con la propria forza e di essere un ottimo mezzo per l’abbattimento di cancelli in caso di assalti di gruppo ai Clan contrapposti. La divinità consegnò il martello a Gryhu quando ancora egli aveva la tenerissima età di otto anni. La reincarnazione del Tuono era venuta al mondo, e la corrispondente divinità sua protettrice si sarebbe assicurata che il suo giovanissimo protetto avrebbe avuto un’ottima arma di difesa ed offesa. Gryhu recuperò il Martello alle pendici del monte Gon-Grĩo, ai cui piedi senza concepitori nacque… come figlio unico della terra e non di uomini o individui di qualsivoglia razza. All’età di otto anni per volere del Dio si cimentò alla risalita dell’aspro monte, impresa assai ardua per un bimbo che non aveva con sé alcun sostegno al di fuori delle sue uniche abilità. Nel risalire il monte –inoltre- non era raro l’incontro con animali selvatici della zona o addirittura mostri feroci che più d’una volta minacciarono d’uccidere il bimbo disarmato… ma anche lì la provvidenza divina fu infinita. Coronò l’impresa con la sconfitta di un Drago delle Folgori, esame ultimale mandato dall’eccelsa divinità medesima per capire fin dove arrivassero le potenzialità del giovane che, dotato di una forza fisica fin dalla nascita al limite del concepibile, sconfisse ed uccise la Creatura Mistica per ottenere la più Grande delle Armi, che da quel momento in poi lo avrebbe accompagnato ininterrottamente per sette lunghi anni della sua breve vita… Il Martello di Thor è un grezzo blocco di roccia –privo di levigazioni fini- adatto ad una personalità schietta e semplice come quella del giovane. Il blocco di roccia ha una struttura ad ovale, molto spesso e pesante raggiunge circa quattrocentocinquanta kilogrammi, rappresentando un pericoloso strumento di morte. Ma all’infuori della pericolosità del macigno unico vi è anche quella degli spuntoni rocciosi che costeggiano in maniera circolare tutto il centro del blocco in pietra. Gli spuntoni sono molto appuntiti e potranno facilmente trapassare la pelle oltre che causare notevoli danni d’impatto. Il manico dell’imponente martello è forgiato in una lega semi-indistruttibile immune al cento per cento ad attacchi fisici. È lungo poco più di centoventi centimetri per cui risulta essere più della metà di Gryhu per altezza, ciò permette una buona presa in qualunque punto della grande impugnatura. Per l’impugnatura scende fino all’aggancio con il macigno una catena d’anelli metallici che lega al Martello una piccola palla di ferro rotante che si moverà insieme alla Grande Arma come fossero un corpo unico. Naturalmente la palla di ferro potrà essere mossa in maniera autonoma manualmente, prendendo alle mani il metro buono di catena fuoriuscente dal nodo. Od ancora potrà essere sganciata dal martello staccandola alla base.prelevava abusivamente i fondi della ricerca dal volgo. Questo -naturalmente- è solo uno dei tanti casi d'aiuto da parte del ragazzino nei confronti di piccoli borghi e villaggi. Dopo aver sventato quindi le imprese della società decide di tenersi la Visiera, che gli sarebbe stata sicuramente utile per le sue proprietà. Ma l'AI#003 non si limita solo ad occultare tutta la parte del viso superiore al naso ad occhio esterno, bensì funge anche mezzo utile per i combattimenti. La parte caratteristica dello strumento è la lente nera, che -oltre ad occultarli- protegge gli occhi da raggi solari -quindi da forti abbagli improvvisi di luce- e da assalti, poichè è dura come il diamante o il corindone per via dell'eccessiva quantità di carbonio presente nell'oggetto.
CITAZIONE Passive ≈Equilibrio Energetico: Gli uomini sono famosi per non essere particolarmente dotati né in forza fisica né in velocità. Solitamente ad essi si accomuna la generale idea di debolezza fisica se paragonati ad altre razze innatamente portate per il corpo a corpo, quali Nani ed Orchi. Nonostante ciò –però- non vuol dire che anche gli uomini non abbiano sviluppato particolarmente alcuni loro campi. Molti di loro sono diventati abili stregoni e maghi, poiché innatamente legati e bendisposti con la magia. Raggiunte soglie quali il dieci per cento energetico l’umano –a differenza di chiunque altro- non perderà i sensi ma potrà continuare a combattere, sebbene notevolmente infiacchito. Raramente morirà per eccessivo spreco energetico. Questa è solo un’universale quadro della razza degli uomini, che in Gryhu trova leggere differenzi sul campo della forza fisica cui –al contrario di quanto si pensa- è particolarmente fornito. Inoltre Gryhu, eccezion fatta per l’elemento delle Folgori, non sembra essere particolarmente legato alla Magia, sebbene sia portato per ottimali risparmi energetici come vige l’abilità corrente. [Passiva. Modifica effettuata all’Abilità razziale Controllo Energetico]
≈Runa della Forza: Strani ed ironici –alle volte- gli scherzi degli Dei. Proprio nell’uomo –sostanzialmente meno dotato di forza fisica e velocità rispetto ad altre razze inumane- il Dio ha infuso grande forza bruta, estrema… disumana. Per altro non in un semplice umano, bensì in un moccioso di quindici anni che per costituzione dovrebbe essere debole di ossa e muscoli. Per cui si deduce che nonostante le fattezze fisiche di un ragazzino quindicenne, e nonostante la razza umana, Gryhu è dotato di una mostruosa forza fisica ai limiti dell’immaginabile. È in grado di sollevare pesi mostruosamente elevati con uno sforzo minimo, rompere pareti rocciose con paio di colpi fisici ben assestati e fratturare ossa con il solo ausilio degli arti. Da qui deriva la maestria assoluta con il Martello di Thor che usa da ben cinque anni, il peso decisamente elevato dell’arma nelle mani del ragazzo si riduce a poco più di una normale spada. Inoltre detiene anche una spiccata resistenza fisica, sia a livello osseo che intesa come robustezza del piccolo corpo. Difatti le proprie ossa non si piegano sotto il peso dell'Arma di Morte, la pelle molto più coriacea del normale non è comunque immune a colpi ben assestati mentri le perdite di sangue saranno minori, dato che è difficile procurare ad un fisico così resistente delle emorragie. Quando desiderato –inoltre- il portatore della Runa della Forza –ovvero Gryhu- potrà aumentare cospicuamente la forza e resistenza fisica, con un riscontro visivo muscolare anche a livello estetico. Tale utilizzo prettamente attivo richiede solo un consumo energetico pari a Medio o per miglior risultati Alto. Tale potenziamento avrà fine al termine dello stesso turno in cui viene attivato. La potenza della Runa della Forza proviene per l’appunto dalla runa tracciata nel suo petto fin dalla nascita. [Passiva ed Attiva. Personalizzazione del dominio Forza del Toro. +100 in PeRf o +125 in PeRf]
≈Runa della Padronanza: Assoluta è la padronanza di Gryhu sulle folgori. Tale runa, tracciata appositamente con le folgori dallo stesso guerriero, gli consente l’immunità e completa padronanza di questo splendido elemento. Grazie alla runa, infatti, il giovincello non riporterà ustioni né alterazioni al ritmo cardiaco né null’altro in seguito ad un fulmine o a tutto ciò che a che fare con la forza elettrica. Ma non finisce qui, infatti Tuonomartello sarà in grado di padroneggiare l’elettricità come fosse parte di sé, sarà in grado di muoverla a sua discrezione in qualsivoglia direzione. Le folgori gli saranno serve, e pertanto le applicazioni in battaglia grazie alla Runa del Tuono saranno amplificate, gli effetti più devastanti e molteplici. In termini di GdR si sarà totalmente immuni alle folgori emanate direttamente da Gryhu, mentre qualunque attacco nemico che sfrutti un simile elemento sarà abbassato d'un grado di intensità, da basso a bassissimo, da medio a basso e così via. [Passiva, può potenziare la Runa del Tuono in battaglia]
≈Runa della Vita: Unitamente al Martello di Thor, vi è una lunga catena metallica attaccata con un gancio e avvolta lungo il manico dell’arma principale. Ebbene la catena non è uno strumento inutile, anzi! Dopo duri allenamenti Gryhu è riuscito a saperla maneggiare così bene da non aver nulla da invidiare al miglior guerriero con catena ferrata, la famosissima Gogo Yubari. Spettacolari tecniche d’avvitamento con la catena, capacità di farle prendere direzioni e compiere movimenti anomali, questo e molto altro gli consente la Runa della Vita, come se la catena avesse una vita propria.
≈Runa dell' Unione: Gryhu, grazie anche alla Runa della Forza, riesce a controllare così bene il Martello di Thor da essere tutt’uno con esso. E la capacità di controllarlo a menadito sta anche nella rapidità dei colpi che può portare avanti, rapidità che – grazie a quest’abilità – viene notevolmente amplificata. Non si tratta di un power-up in AeV, ma semplicemente gli attacchi con il martello saranno molto più veloci del normale, senza influire la platonica lentezza del piccolo bimbetto armato, la quale si rifarà sempre al parametro originale. In termini di GdR, la passiva gli consente di muovere il Martello in maniera molto veloce e rapida, con un controllo praticamente perfetto.
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