| Rettore Raistlin |
| | Il Ragno Che SchiacciaiIl silenzio. Spesso la gente lo giudica un amico - non a torto, ovviamente. Anzi, a volte un po' di silenzio è un dono inaspettato che può portare serenità ad un'esistenza nervosa e caotica. Ma non è sempre così. Quando ti muovi al buio, in un territorio sconosciuto dove ogni ombra può celare un nemico, allora il silenzio diventa la peggiore delle maledizioni. Non senti niente, non sai quello che ti aspetta, e allora, mentre il tuo cuore è stretto in una morsa di ghiaccio, finisci per compiere qualcosa di stupido e sei in balia di ciò che si nasconde negli angoli oscuri. Questo pensava Sole Nascente mentre Beatrix apriva la porta del tempio. Le fu grato per aver fatto almeno un po' di rumore interrompendo quel glaciale silenzio, ma non poté fare altro che stare zitto, affrettarsi a tenere il passo e lasciare che il terrore ritornasse ad assediare i bastioni della sua mente e della sua anima... o meglio, delle sue anime. La stanza in cui entrò era completamente diversa da quella che avevano appena abbandonato. Il pavimento, coperto da cotone candido, attutiva ogni loro movimento e rifletteva i flebili raggi di luce provenienti dalle finestre affacciate sullo strapiombo portandoli ad infrangersi su un nero altare posto esattamente al centro dell'ambiente, sul quale un bastoncino di incenso alla vaniglia brciava tranquillamente. Probabilmente era una stanza delle cerimonie, ma stranamente assomigliava in modo piuttosto sconcertante agli altari sacrificali della città natia del guerriero... quanti ricordi... snague che pioveva a flutti sul pavimento, sgorgando dai corpi agonizzanti come l'acqua che sgorga da una fontana... no. Si era lasciato quel passato alle spalle. Doveva guardare avanti. Purtroppo, guardare avanti gli servì solo a peggiorare le cose. Proprio di fornte a loro, sull'altro lato, c'era la porta che conduceva alla stanza dove probabilmente avrebbero incontrato l'Incarna. Bene. Erano sempre più vicini. Eppure...
Cosa c'è che ti turba? Non c'è nessuno. Mi ero aspettato un bel comitato di benvenuto, ma non c'è proprio anima viva... Chissà... questi monaci usano tecniche che non ho mai visto prima. Comunque, avverto una strana inquietitudine nell'aria... Stiamo all'erta...
Si guardò intorno. Niente. Alle spalle?! Niente. Fuori dalla finestra?! Si mosse leggermente verso i vetri. Niente. Ancora. Si mosse verso l'altare, mettendo mano alle spade ed allentando le else dalle imboccature dei foderi. Poi lo sentì. Fu un attimo, come il tempo di un respiro. Ma lo sentì. Qualcosa gli cadde sulla spalla destra. Si girò. Sul dogi c'era una piccola macchiolina d'acqua. Una goccia d'acqua gli era caduta addosso. Acqua? No. Una goccia di sudore. Quasi contemporaneamente, risuonò flebile la voce di Beatrix. Il soffitto... ma certo!! Alzò la testa con lentezza esasperante, e lo vide. Un'ombra nera appesa fra le travi di sostegno. Un monaco dalle vesti oscure con il viso coperto da un cappuccio del medesimo colore che lo guardava con occhi rossi come il fuoco pochi metri sopra di lui. Poi fu la battaglia. Veloci come saette, i tre adepti del culto pagano balzarono giù dai loro nascondigli. Sole Nascente perse la consapevolezza delle posizioni dei compagni e subito puntò il suo avversario. Le sue braccia si mossero al pari con le sue gambe mentre cercava di abbassarsi e sfoderare le spade. Non fu abbastanza veloce. L'avversario gli cadde alle spalle e strinse le braccia attorno al suo collo mentre le gambe chiudevano le braccia del guerriero, impedendogli di muoverle. Sole Nascnete cercò di liberarsi da quella stretta. Riuscì a liberare la mascella e morse fino a fargli uscire il sangue, ma il suo nemico non accennò a diminuire la stretta, anzi, alzò i comiti in modo da fargli arcuare il collo e da mettergli i palmi dritti proprio sotto al collo. Un dolore lancinante lo attraversò mentre tre artigli per mano gli laceravano le carni, ma non mollò e morse ancora più a fondo, finché non incontrò l'osso. E ancora resisteva e graffiava. Con la forza della disperazione, il giovane guerriero si girò fino a trovarsi con le spalle all'altare e corse all'indietro in modo da far cozzare direttamente l'inguine del suo avversario contro la pietra nera. Poi si ritrasse e ripetè l'intero movimento ancora, e ancora, e ancora, finché l'altro non lasciò la presa staccandogli le lame dalla schiena. Un nuovo dolore minacciò di invaderlo mentre il sangue scorreva dalle ferite aperte, ma lo respinse, si alzò senza emettere un fiato ed estraendo entrambe le spade si girò, pronto ad affrontare il suo nuovo avversario. Solo vedendolo capì che razza di mossa avesse usato. Quel bastardo che ora si preparava ad assumere una pozzione di combattimento nonostante soffrisse in modo evidente ed avesse una grossa emorragia al braccio destro aveva dei braccialetti con degli artigli dalla parte rigida indossati direttamente alle mani in modo da porre le lame sui palmi. Due armi da assassino professionista che ora grondavano di sangue. Il suo sangue. assunse anche lui la posizione di combattimento e si lanciò verso l'altro. Questo tentò di schivare il primo fendente alla testa di Sole Nascnte, ma lui subito mosse Ombra di Luna in un affondo basso, costringendolo a parare il colpo con delle lamine di ferro molto simili alle sue nascoste negli avambracci. Poi il monaco avanzò e cercò di afferrare il guerriero per alle spalle, trovando solo un breve contatto che si infranse direttamente sulle protezioni delle spalle del ragazzo e ricevendo in cambio un doppio affondo al torace e al ventre, che al contrario trovò un bersaglio soddisfacente, tagliando il fianco vestito di nero e trapassando di netto la parte destra del torace, mancando di poco il polmone. Quello imprecò in una lingua sconosciuta, quindi si strappò letteralmente la lama dal petto e saltò all'indietro, muovendo contemporaneamente le mani in modo da farsi cadere i bracciali. Quindi, massaggiandosi il fianco ferito, sfoderò due lunghi coltelli ricurvi da sotto la tonaca e si lanciò all'attacco con un urlo di sfida. Due lame contro due lame, maneggiate da due esperti del combattimento... Sole Nascente tentò un fendente obliquo con Ombra di Luna che fu prontamente fermato da uno dei coltelli e contrattaccato da un taglio mirato al ventre. Luce dell'Astro si mosse ed intrecettò la lama, quindi il guerriero fece roteare le braccia in modo da scoprire la guardia nemica e tentò un affondo con ambo le lame dritto al cuore. Purtroppo per lui, aveva sottovalutato chi gli stava di fronte. Con abilità formidabile, il cultista strinse le sue armi a tenaglia per conficcarle nei fianchi del guerriero. Due linee rosse si disegnarono lungo la parte bassa della schiena di Sole Nascente, inzuppando la sua veste di icore. Non erano profonde e neanche tanto dolorose, ma ora si trovava in posizione svantaggiosa e doveva uscire subito da quel casino. Aprì le braccia di scatto in modo da spostare i due coltelli e scattò all'indietro, mentre il monaco sorrideva con aria di superiorità. Fu questa la sua rovina. Se c'era una cosa che da quando era bambino il ragazzo guerriero non sopportava era che qualcuno lo deridesse. E, naturalmente, quel caso non faceva eccezione. Mentre uno sguardo glaciale gli si dipingeva negli intensi occhi gialli, con calma rinfoderò Ombra di Luna e puntò Luce dell'Astro in avanti, socchiudendo gli occhi e passando le mani sulla lama tempestata di rune dorate per un attimo mentre sussurrava a fior di labbra la preghiera che tante volte aveva ripetuto.
Oh Giaguaro Ardente, Fiammeggiante Spirito Dell'Hisil, Colui Che Governa La Fiamma Purificatrice. Dammi La Forza Del Tuo Fuoco, Per Sconfiggere I Miei Nemici.
Riaprì gli occhi. Sempre con uno sguardo glaciale, impugnò la spada con ambo le mani e pronunciò due semplici e fatidiche parole con voce solo apparentemente calma.
Ora... crepa.
Balzò in avanti alla massima velocità che aveva, puntando la punta della spada dritta verso il cuore crudele del suo avversario e urlano con quanto fiato aveva in corpo. Questi mise le sue spade ad X, pensando di parare l'attacco senza problemi, mentre sul viso gli si dipingeva un ghigno superbo. Ghigno che si trasformò in stupore e poi in puro terrore quando vide la lama coprirsi di fuoco. Non fuoco normale, ma fiamme eteree, mistiche, di colore bianco-dorato e pervase di un evidente alone magico. Anche il monaco se ne rese conto - non poteva non redersene conto - ma ormai era tropp tardi. La punta della lama di Luce dell'Astro colpì i pieno le due spade rivalie, le spezzò con un suono cristallino di acciaio che si infrange e procedette rapida come una saetta contro il cuore del cultista, trapassandolo da parte a parte e lanciandolo all'indietro nel suo impeto fino a piantarsi nell'altare nero. Il marmo scuro come la notte si tinse di rosso, il cotone candido venne invaso dall'icore del demonio urlante e l'intero altare fu percosso da un tremito che fece quasi rovesciare la ciotola dell'incenso. Le fiamme spirituale bruciavano il corpo e le vesti mischiando l'odore di carne bruciata a quello di vaniglia, eppure il monaco non voleva ancora morire e per qualche motivo continuava a guardarlo con aria di superiorità cercando di strapparsi la lama di dosso, al che Sole Nascente incurvàò le sue labbra in un lieve sorriso.
Riposa in pace... bastardo!!!
Con uno spintone affondò ancora di più la spada nei muscoli e nella roccia, facendo schizzare sangue scarlatto tutto attorno e cancellando il sorriso dalla faccia di quel maledetto per sempre. Il monaco morì con un urlo di dolore che gli deformava il volto. Sole Nascente chiuse gli occhi, tirò un sospiro di sollievo e strattonò la spada fuori dai due corpi, la pulì sull'hakama e la rinfoderò con un unico gesto fluido, per poi cadere seduto a terra e rilassare i muscoli mentre il dolore delle ferite tornava a farsi presente e la consapevolezza dell'ambiente gli rientrava nel campo visivo. Erano vivi. Beatrix e Ryan avevano fatto fuori gli altri due. Ormai il cotone si era quasi completamente tinto di rosso, eccezion fatta per la zona vicino alla porta, scampata miracolosamente alla marea cremisi.
Congratulazioni. Davvero, complimenti. Grazie. Era davvero un osso duro. Eh si, per te mordere fino all'osso è un'esperienza nuova, ma ti ci abiuterai. Cos... E poi le ossa umane sono più dure di quelle di molti animali. Ma che state dicendo? Bah, non m'importa. Piuttosto, devo fare una cosa...
Ritornando ad essere una sola mente, Sole Nascente si rialzò, non senza fatica, e gettò uno sguardo a tutti. Proprio nello stesso momento, Beatrix stava chiedendo a Dalys - la geisha - di curarli in vista della battaglia finale, ma così avrebbe perso troppe energie e il guerriero sapeva bene che in una battaglia contro un Incarna bisogna essere sempre pieni di energie o si diventa un peso per il gruppo. Per questo disse quello che disse, pur sapendo che forse se ne sarebbe pentito.
Non preoccuparti, Dalys. Magari dà un'occhiata a questi graffi sulla schiena e vedi se riesci a scoprire se i coltelli erano avvelenati, ma per il resto poso combattere senza problemi.
Non era completamente vero. Ma del resto, lei non poteva saperlo, no?
CITAZIONE [ReC 225][AeV 225][PeRf 200][PeRm 175][CaeM 225] Status Fisico: ferita al braccio destro per il kama, ferit sotto al collo per gli shuko, tagli alla base della schiena per i coltelli. Status Psichico: calmo dopo un'intensa frenesia da battaglia. Energia: 94%. Abilità PassiveControllo Spirituale: Sole Nascente è stato addestrato fin dalla nascita a resistere ad ogni avversità, sia questa dello spirito o del corpo, e il suo fisico e la sua mente si sono allenati nel costante miglioramento delle proprie facoltà, fino a raggiungere la capacità di muoversi e combattere costantemente e senza mai cadere se non morendo. Raggiunto il 10% delle energie, infatti, il ragazzo non sverrà come accade alla maggior parte delle creature e potrà continuare a combattere. Ciò però non significa che non sarà stanco raggiungendo il venti e non morirà raggiungendo lo zero. Il Sigillo dalle Tredici Punte: Il sigillo impresso all'anima di Sole Nascente dal padre blocca la sua forza magica per tanti anni coltivata e rende il combattente relativamente mediocre nelle arti arcane e spirituali, necessarie anche per incanalare al meglio il potere dello Spirito del Giaguaro Ardente. Tuttavia, il genitore commise un grave errore: non tenne conto della furia del figlio, che esplodendo furiosamente per la perdita infame dell'amato fratello in qualche modo ancora non completamente noto usò le stesse linee catalizzatrici del Sigillo per condensarsi in una nuova forza, rapidià e capacità mentale, consentendo a Sole Nascente di distruggere Alaom una volta per tutte. In termini di gioco, ciò si traduce in una penalità di -100 a PeRm e in un bonus di +100 ad AeV e di +25 a PeRf e ReC. Addestrato Nell'Arma e Nell'Arcano: Fin da piccolo, Sole Nascente ha imparato a fondere magia e abilità marziale in una singola arte, l'Arte dell'Incantaspade. Sebbene non riesca più a usarla come un tempo, quando con pochi fendenti riusciva a spazzare via un intero esercito di guerrieri addestrati, la memoria dell'Incanto della Lama è rimasta nella mente del ragazzo, fornendogli i benefici di un simile addestramento come un +25 a PeRf e PeRm e un'identica penalità ad AeV. Runa dell'Acciaio Infrangibile: La spada principale di Sole Nascnete, Luce dell'Astro, ha incisa sulla lama una scritta dorata nel Primo Idioma: la Runa dell'Acciaio Infrangibile. Come suggerisce il nome, l'incanto rende la spada infrangibile e quindi le consente di superare alcune barriere fisiche senza rompersi e di parare colpi potentissimi restando integra. Una capacità passiva utilissima, che tuttavia non protegge l'acciaio dai pericoli della corrosione odell'incuria. Abilità Attive UsateSpirito della Spada Ardente: Potere che consente di incanalare la potenza infuocata del Giaguaro nella spada Luce dell'Astro spendendo un totale Basso di energie mentre si passano le dita sopra all'acciaio e si recita una preghiera al Fiammeggiante. Con questa operazione la lama viene impregnata di un alone di fuoco bianco-dorato e con un colpo andato a segno scaricherà l'essenza del colpo, infliggendo oltre ai danni della spada delle scottature o, in alcuni casi, ustioni e oltrepassando barriere fisiche come nulla e infrangendo difese magiche deboli.. OggettiLuce dell'Astro: infoderata. Ombra di Luna: infoderata. Corredo da Battaglia: indossato e leggermente rovinato. Medaglione di Onice e Avorio: al collo.
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