Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

S a i y u k i, QM Shivian

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Il Dubbio
view post Posted on 11/3/2009, 14:50




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F r i e n d s



Maledetto! Maledetto Spirito! Pensava furiosa la rosa, quando lo vide svanire nello sfondo, con la Save the Queen che lo trapassava come fosse solo pura aria. Dal corpo trasparente notò che anche gli attacchi dei due giovani colpirono il vuoto; l'unico colpo che ancora poteva avere un bersaglio era l'incantesimo di Dalys.

La sfera di fuoco, infatti, sfrecciò come un proiettile in linea retta, ma anch'essa oltrepassò lo sfocato corpo di Homura, andando a colpire a tradimento la paladina. La magia non era potente come la donna si aspettava, però quelle fiamme che bruciarono i suoi vestiti, all'altezza del petto, le fecero comprendere la forza della maga che aveva di fronte: un vero prodigio.

Sapeva che la mossa della ragazza era stata casuale e assolutamente involontaria: era solo colpa del loro nemico. Dovette strizzare gli occhi al momento dell'impatto, perdendo di vista l'avversario. Per sua fortuna, però, l'Icarna aveva deciso di puntare l'attenzione sugli altri membri del gruppo e, cosa ancor più preoccupante per Beatrix, aveva ignorato le sue parole nei riguardi dell'oggetto.

Non sapeva dove fosse quel dannato pugnale, però era certa che doveva trovarsi in quella sala. Velocemente, puntando le pupille su ogni angolo della squallida stanza, tentò di capire dove poteva trovarsi quel dannato. Si soffermò sulla statua del Buddha, unico ornamento in quel vacuo tempio, che si trovasse lì?

Quella mano aperta, l'unica zona dell'idolo che non era rovinata...come mai? Era protetta da qualcosa? Oppure doveva proteggere lei stessa qualcosa? Beatrix esitò un istante: il dovere le diceva di andare a controllare, ma la sua umanità le imponeva di stare lì, a combattere. Sapeva che, se fossero riusciti a sconfiggere lo spirito, avrebbero potuto cercare l'arma in lungo e in largo, con tutto il tempo possibile a disposizione, ma era anche cosciente del fatto che non potevano starsene li troppo tempo.

Quel dannato tarlo le consumava le cervella, mangiando i secondi a larghi bocconi: doveva trovare un compromesso, in modo sia da aiutare i suoi compagni e sia da scovare la locazione del pugnale. La donna pensava che gli sarebbe stato d'aiuto per sconfiggere Homura; quel pugnale doveva avere qualcosa di particolare, o non sarebbero stati li in quel momento, in quella situazione, braccati da un dio maniaco assetato di sangue.

Finalmente si decise, e prese a correre, con ancora in mano la luccicante spada, verso la statua. Era più alta di lei, e con il suo dorato splendore sembrava quasi rapirla. Il suo obbiettivo era troppo alto per raggiungerlo con le braccia, per cui strinse ambedue le mani nell'elsa del gladio e tentò di tranciare di netto il braccio ancora intatto del Buddha, sperando che esso rovinasse al suolo con l'obbiettivo.

Che quello fosse successo o meno avrebbe rivolto ora l'attenzione allo Spirito, distante non pochi metri dalla sua locazione e, dopo aver infuso tutta la sua forza nella lama, avrebbe scagliato una nuova folgore, puntando ancora al busto. La saetta, però, sembrò passarle anche attraverso il braccio, una sensazione che prima non aveva provato. Un dolore lancinante, una bruciature interna e profonda le tramortì quasi tutto il braccio che, dopo il colpo, dovette piegare debolmente lungo il suo corpo.

Rimembrò le parole di Shivian in quell'istante: un uso prolungato di quell'incantesimo può provocarti qualche...inconveniente...per cui usalo con cautela... Probabilmente lei non era pronta per incantesimi di quella potenza, usarlo ancora una volte avrebbe forse portato alla necrosi completa del braccio.


R o s e O f M a y

ReC [175] AeV [150] PeRf [300] PeRm [100] CaeM [450]


A b i l i t à
Scambio dei Petali
Folgore di Shivian
Autosufficienza (passiva)
Abilità delle Rose (passiva)
Turni Precedenti
Arma Sacra (ancora attiva)
Colpo della Rosa
Folgore di Shivian

S t a t u s
Ferite: bruciatura al ventre (basso), bruciatura al braccio destro (medio)
Energia Rimasta: 60% [-6%] = 54%
Consumi Precedenti
Basso x3 [-18%]
Alto x1 [-22%]

E q u i p .
Save The Queen
Pistola Sputafuoco [12/12]
CITAZIONE
Folgore di Shivian - Utilizzi 2/3

SPOILER (click to view)

Folgore di Shivian:


Prima della missione Shivian ha personalmente incantato l'arma di Beatrix con delle folgori magiche.
Esse possono essere sprigionate un massimo di tre volte nel corso della quest, senza consumi di energia ma semplicemente occupando uno slot tecnica.
Tuttavia gli utilizzi prolungati sono abbastanza sconvenienti: al primo colpo, infatti, verrà sprigionato un fulmine di livello alto senza malus di nessun tipo, senza dispendi energetici ma occupando semplicemente uno slot tecnica.
Il secondo utilizzo invece provocherà un ustione di livello medio al braccio, e il terzo porterà un danno di livello alto allo stesso.


SPOILER (click to view)
Beccato, nevvero? xD
 
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view post Posted on 15/3/2009, 12:42
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Like a paper airplane


········

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Capitolo VI: Non so perché, ma sento che tu sarai la mia fine. (cit.)



Era certa che fosse in suo potere, questa volta, che l'avrebbe colpito, sentito gridare di dolore sotto la sua carezza feroce e pietosa. E invece, come nell'incubo grottesco di un bambino, lui divenne come trasparente, quasi una di quelle immagini che sembra di scorgere la notte nel fumo. Avrebbe voluto gridare, perché non era difficile intuire come sarebbe andato a finire l'attacco.
E invece le mancò ogni sostegno. Fino a quel momento era stato lui a farla rimanere in equilibrio, a lui aveva pensato di appoggiarsi. Sentì i piedi slittare senza più alcun appoggio, cadde sulla schiena con un tonfo che le mozzò il respiro e sentì il desiderio di non doversi più alzare. Da quella posizione, mentre lui ritornava all'improvviso visibile, poté assistere a parte dello spettacolo che la morte stava allestendo.
Il suo fuoco risaliva famelico verso la donna che li guidava, verso colei che aveva giurato di servire e di proteggere, mentre la sua lama atterrava a pochi millimetri dalla sua spalla, provocandole una ferita bruciante che risvegliò il ricordo di quella al fianco. Era come se due nuovi cuori avessero iniziato a pulsare ritmicamente nel suo corpo. Sapeva che da essi sgorgava sangue, il suo, e che non avrebbe resistito per molto se non avesse avuto un'ottima idea.
Anche perché quel demone, tanto silenzioso e tanto potente, pareva deciso a portare a termine la battaglia senza porre più indugi. Qualcosa nel suo sguardo, che dal basso poteva scorgere distintamente, le parlava di ansia, di apprensione, di desiderio di vivere ancora un poco. Ma anche di perplessità e di umiliazione. Lui, che doveva essere stato uno dei grandi invincibili, ora era destinato a soccombere davanti a loro.
Sapeva che la sua energia stava diminuendo, non credeva fosse solo un impressione il lieve rallentamento nel movimento in cui stava sollevando la spada. E non era forse una traccia di fatica quella che gli velava la fronte e le labbra? Lei stessa l'aveva conosciuta e ora rimaneva a guardare le ombre della disfatta con la bocca semiaperta dell'osservatore che non crede ai propri occhi. Dove si sarebbe arrivati se anche un dio poteva morire a quel modo?
Desiderò potergli dare pace e libertà, poterlo riportare nell'Empireo dal quale era caduto. Ma guardandolo, guardando i suoi muscoli e la sua mascella contratta, che non c'era più alcuna speranza. Nel deserto aveva visto spesso vecchi leoni agonizzanti sdraiarsi sulla sabbia ruggendo come se avessero ancora il potere sugli scattanti branchi di antilopi poco distanti. Ma nessuna delle usuali prede pareva prestare orecchio al loro grido.
E nemmeno lei poteva rimanere immobile. Non aveva più fede, questo amava predicare, e quindi perché provare un sentimento diverso da quello che avrebbe nutrito contro un qualsiasi altro nemico. Tanto più che i suoi compagni rischiavano di essere uccisi da quella creatura.
Vide che Beatrix pareva essersi liberata e cercava di raggiungere la statua del Buddha. Perché? A cosa mirava? Non poteva saperlo, ma forse intuirlo sì. Il coltello, quale posto più ovvio per nasconderlo?
Lei non poteva seguirla, non in quel momento, ma forse aveva ancora un modo per rendersi utile: impedire che Ryan e Sole Nascente morissero in quei pochi fatali secondi. Poteva facilmente prevedere la traiettoria di quella grande lama, quanto figurarsi i loro petti squarciati dal colpo. Lei ricordavano un petto lontano, uno sguardo di uomo senza vita che si accasciava sulla sua spada, il desiderio di non essere stata lei, non lei...
Senza pensarci troppo, quasi istintivamente, si sospinse con le mani in mezzo alle gambe del nemico. Era un'idea folle, come tutte le altre di quello strano combattimento, e ormai era certa che non avrebbe funzionato fino in fondo. Avrebbe voluto gridargli che era un maledetto mostro, di andarsene da dove era venuto, ma non poteva perdere l'effetto sorpresa, forse l'unico espediente che le fosse rimasto.
Non era certa di quale fosse il suo equilibrio, ma sapeva per esperienza che, mentre si vibra un colpo, l'appoggio sui talloni è fondamentale. Rimpianse di non avere i suoi spilloni e si diede della stupida per averli abbandonati chissà dove nella grande sala. Non le restava che ritentare con il fuoco, e forse...
gli afferrò le caviglie con le mani, che erano tornate ad essere incandescenti. Contemporaneamente aprì le braccia e le gambe, cercando di fargli perdere l'equilibrio. Era quasi buffo, contando che se fosse caduto le sarebbe atterrato sopra, probabilmente schiacciandola. Sentì il fuoco ardere tra loro, digrignò i denti per resistere all'energia che sentiva fluire in lui, per evitare che la distruggesse. E sperò, mentre gettava indietro la testa e fissava gli occhi in quelli sconvolti di Ryan. Stava per ricevere il colpo, sapeva cosa lo aspettava. E dipendeva tutto da lei.
“Brucia, maledetto demone, brucia nel fuoco dei tuoi inferi!”
Il grido folle di una donna, mentre quegli occhi, entrati in contatto con l'altro guerriero, parevano bruciare delle stesse fiamme che invocava.


CITAZIONE

(ReC 250) · (AeV 150) · (PeRf 200) · (PeRm 225) · (CaeM 200)



Status: Ferita al polpaccio, lieve contusione per la caduta, ferita lieve alla spalla
Consumi: Medio per la danza (-11%), Basso+Basso per i due attacchi di fuoco (-14%)
Equipaggiamento: Spinadirosa (solo portata), Ara-Stherin (solo portati); Shaimal-Norhas (solo portato);
Pergamene: Tradimento

Note: Spero di aver capito i comportamenti che tutti voi cercate di mettere in atto. Fatemi sapere se devo correggere. ^^

 
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Rettore Raistlin
view post Posted on 26/3/2009, 20:48




IL TERZO COLPO

Dannato bastardo...

Questo fu il primo pensiero di Sole Nascente nel sentire il vuoto assoluto sotto i suoi colpi. Un attacco acrobatico, elegante e possente, forse uno dei migliori che avesse mai effettuato dai tempi dello sterminio del suo Casato. Eppure... eppure era andato a vuoto, così come erano andati a vuoto i colpi di tutti i suoi compagni, attraversando l'Incarna con la stessa facilità con cui si attraversa l'aria. Certo, l'Arcano gli aveva detto che era un essere a metà fra la Carne e l'Ombra, ma non pensava che fosse così a metà... capace di transitare da una forma all'altra... di entrare nel Crepuscolo come gli Spiriti Superiori...
Ma non ebbe il tempo di farsi tutte queste belle domande. Riuscì appena a vedere la spada del Numina che saettava in orizzontale verso il suo addome. Non poté fare altro che inarcare all'indietro il basso ventre per cercare di schivare quell'attacco inatteso, ma, ovviamente, non bastò.
Le vesti si squarciarono mentre l'acciaio tagliava letteralmente la leggera protezione nascosta sotto al dogi e scavava una profonda ferita, lacerando le carni e le viscere in profondità, facendo schizzare una fontana di sangue scarlatto. Ma lui non si mosse.
Solo un leggero gemito di dolore gli usci dalle labbra serrate mentre con la destra piantava la sua spada Luce dell'Astro direttamente in mezzo a quella che immaginava fosse la traiettoria del colpo circolare. Voleva bloccare quel dannato, impedire che colpisse gli altri e lasciare loro campo libero per agire. Una cosa abbastanz aprobabile, visto che la sua lama candida come la neve poteva resistere anche al fuoco dell'inferno.
Tossì violentemente e dalla sua bocca uscì un po' di quel liquido cremisi. Quante volte aveva sentito quel sapore in bocca... gli ricordava come aveva sterminato tutti. Suo padre, sua madre, sua sorella... e suo fratello.
Per un attimo provò il desiderio di lasciare la presa, di far cadere la katana e di dare campo libero a quel dannato Numea...
Per una frazione di secondo chiuse gli occhi. Gli tornò in mente suo fratello, morto fra le sue braccia per gli inganni del padre... lui, l'unico che lo avesse mai rispettato, morto per mano sua... poi fu il turno di sua sorella, anche lei in un mare di sangue... della città in fiamme, il tempio del loro dio ridotto in macerie...
Ma c'era anche un'altra cosa.
Qualcosa che aveva visto di sfuggita ma a cui non aveva badato...
Beatrix che attraversava la stanza e si dirigeva verso il Buddha.
Cosa voleva fare?...

Ma certo! Il pugnale!
Che c'entra il pugnale?
Dici che potrebbe...
Esatto! Perché non nasconderlo dentro la mano di quella statua? E' abbastanza grande e inoltre è l'unico posto che sembra abbastanza robusto qui dentro...
Oh... giusto!
Lei non si sta arrendendo... sta proseguendo la missione... E IO STO QUI A PENSARE DI MANDARE TUTTO AL DIAVOLO?1
Woah...
Ben detto, mio discepolo!
Giaguaro, Lupo...
Cosa?
Prestatemi un po' della vostra forza!
Graaar! Non aspettavo altro!!!


Tornò alla realtà, e con essa anche al dolore.
Ma lo ignorò.
Non era passato che mezzo secondo da quando aveva bloccato la lama.
Forse era troppo... ma doveva provarci.
Le gambe scattarono a sinistra velocemente trascinando Luce dell'Astro e la mano libera si strinse attorno ad Ombra di Luna, rimasta infissa nel terreno, con l'elsa a contatto con il mignolo.
Una fitta.
Il sangue continuava a cadere copiosamente.
Ignorò entrambi.
Con le forze che gli erano rimaste, strappò la lama nera dal pavimento macchiato della rossa essenza dei combattenti e menò un fendente orizzontale diretto al torace con l'intenzione di squarciargli il petto ed i polmoni. Una volta compiuto il movimento, strinse i denti per non sputare altro sangue, derivato dall'ennesima fitta all'addome, lasciò letteralmente la katana stretta nella mano sinistra e contando sul fatto che gli altri due lo avrebbero aiutato in quell'attacco disperato toccò l'acciaio bianco che formava la lama della sua arma prediletta.
Stavolta però non fu una preghiera che uscì dalle sue labbra assieme all'ultimo sbocco sanguinolento.

Porta questo all'inferno con te, lurido stronzo!!

Ancora una volta, fiamme bianche e dorate danzarono lungo la superficie della katana.
Cercando di infondere nel suo braccio tutto ciò che gli era rimasto, per quanto poco potesse essere, staccò bruscamente Luce dell'Astro dal terreno e cercò di colpirgli ancora una volta il torace passando dal fianco sinistro in diagonale.
Una nuova fitta di dolore. Stavolta più forte.
Doveva chiuderla lì.
Di nuovo i polpastrelli della mano sinistra andarono a contatto con il bianco acciaio e di nuovo questa si infiammò di pura forza spirituale.
Poi lasciò che le forze lo abbandonassero e che la lama cadesse di punta dall'alto verso il basso, per trapassare la testa o, magari, una scapola.

Qualunque cosa fosse successa, probabilmente sarebbe stata la sua ultima chance. sentiva che la vita lo abbandonava ormai lentamente, mentre la sua essenza vitale scarlatta fluiva ormai più esigua fuori dalla ferita.
Ma non si sarebbe mosso.
Quluqnue cosa fosse successa, avrebbe usato la sua fidata lama per sostenersi a terra, come se fosse un bastone.
Vittoria... o morte?
Chissà.
Aveva infuso tutto in quell'ultima, disperata azione e sapeva che avrebbe dovuto essere l'ultima di quel duello, se voleva restare in vita.


Statistiche
[ReC 225][AeV 225][PeRf 200][PeRm 175][CaeM 225]
Status Fisico: grave ferita all'addome, con organi interni seriamente danneggiati.
Status Psichico: passato dal senso di arresa alla frenesia da battaglia, sebbene inibita dal dolore.
Energia: 64%.



Abilità Passive
Controllo Spirituale: Sole Nascente è stato addestrato fin dalla nascita a resistere ad ogni avversità, sia questa dello spirito o del corpo, e il suo fisico e la sua mente si sono allenati nel costante miglioramento delle proprie facoltà, fino a raggiungere la capacità di muoversi e combattere costantemente e senza mai cadere se non morendo. Raggiunto il 10% delle energie, infatti, il ragazzo non sverrà come accade alla maggior parte delle creature e potrà continuare a combattere. Ciò però non significa che non sarà stanco raggiungendo il venti e non morirà raggiungendo lo zero.
Il Sigillo dalle Tredici Punte: Il sigillo impresso all'anima di Sole Nascente dal padre blocca la sua forza magica per tanti anni coltivata e rende il combattente relativamente mediocre nelle arti arcane e spirituali, necessarie anche per incanalare al meglio il potere dello Spirito del Giaguaro Ardente. Tuttavia, il genitore commise un grave errore: non tenne conto della furia del figlio, che esplodendo furiosamente per la perdita infame dell'amato fratello in qualche modo ancora non completamente noto usò le stesse linee catalizzatrici del Sigillo per condensarsi in una nuova forza, rapidià e capacità mentale, consentendo a Sole Nascente di distruggere Alaom una volta per tutte. In termini di gioco, ciò si traduce in una penalità di -100 a PeRm e in un bonus di +100 ad AeV e di +25 a PeRf e ReC.
Addestrato Nell'Arma e Nell'Arcano: Fin da piccolo, Sole Nascente ha imparato a fondere magia e abilità marziale in una singola arte, l'Arte dell'Incantaspade. Sebbene non riesca più a usarla come un tempo, quando con pochi fendenti riusciva a spazzare via un intero esercito di guerrieri addestrati, la memoria dell'Incanto della Lama è rimasta nella mente del ragazzo, fornendogli i benefici di un simile addestramento come un +25 a PeRf e PeRm e un'identica penalità ad AeV.
Runa dell'Acciaio Infrangibile: La spada principale di Sole Nascnete, Luce dell'Astro, ha incisa sulla lama una scritta dorata nel Primo Idioma: la Runa dell'Acciaio Infrangibile. Come suggerisce il nome, l'incanto rende la spada infrangibile e quindi le consente di superare alcune barriere fisiche senza rompersi e di parare colpi potentissimi restando integra. Una capacità passiva utilissima, che tuttavia non protegge l'acciaio dai pericoli della corrosione o dell'incuria.



Abilità Attive Usate
Spirito della Spada Ardente: Potere che consente di incanalare la potenza infuocata del Giaguaro nella spada Luce dell'Astro spendendo un totale Basso di energie mentre si passano le dita sopra all'acciaio e si recita una preghiera al Fiammeggiante. Con questa operazione la lama viene impregnata di un alone di fuoco bianco-dorato e con un colpo andato a segno scaricherà l'essenza del colpo, infliggendo oltre ai danni della spada delle scottature o, in alcuni casi, ustioni e oltrepassando barriere fisiche come nulla e infrangendo difese magiche deboli..


Oggetti
Luce dell'Astro: sfoderata.
Ombra di Luna: sfoderata, lanciata via.
Corredo da Battaglia: indossato ma molto rovinato.
Medaglione di Onice e Avorio: al collo.



SPOILER (click to view)
scusate il ritardo, ma fra scout e compiti (coniugazione in tutti i modi e tutti i tempi dei verbi essere, avere, volere, dovere e potere) non la finivo più!


Edited by Rettore Raistlin - 27/3/2009, 16:41
 
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view post Posted on 28/3/2009, 12:34
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C a t a r s i

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P n g - H o m u r a T a i s h i




Un rapido movimento della spada di Beatrix riuscì facilmente nell’intento di deturpare la statua del Buddha. Atto ritenuto decisamente sacrilego ma che aveva portato ottimi risultati dato che proprio come la guerriera aveva immaginato infisso per metà nella pietra della mano si trovava proprio il tanto agognato pugnale che erano venuti a cercare. Completamente realizzato in cristallo rosso, sembrava un’arma poco adatta al combattimento e probabilmente era stata realizzata come componente di un qualche potente incantesimo a loro sconosciuto. Beatrix aveva la salvezza a portata di mano eppure il suo onore di guerriera le impediva di rinunciare ancora al combattimento e ancora si era voltata a fronteggiare il dio.



Non ero ancora sconfitto, questi mortali non avranno la mia testa.
Una nuova scarica di fulmini si scatenò contro Homura senza che questi potesse fare nulla per fronteggiarla eppure sapeva che avrebbe presto sofferto ancora e ancora. I suoi attacchi erano tutti andati a buon fine e probabilmente lo scontro sarebbe terminato con perdite da entrambe le parti. Peccato che lui avesse solo la propria di vita da mettere in gioco.
La spada di SoleNascente riuscì a mordergli la carne ma non a lasciare le gravi ferite che questo sperava dato la sua stessa epidermide si era appena rinforzata difendendolo se non altro dal danno della lama venendo scardinata solamente dalle fiamme che l’accompagnavano. A quel punto la ragazza che prima era stata sua inaspettata alleata riuscì a sbilanciarlo e a farlo cadere sopra di se. In un altro momento avrebbe preso con gioia un simile momento ma ora era stanco, ferito e avvilito dalla sua stessa situazione e non poté godere appieno dell’abbraccio della giovane. Entrambi i loro corpi erano ora avvolti da numerose fiamme che partivano da lei e salivano sul suo corpo senza realmente bruciarlo come se le fiamme rispettassero, più di loro, il dio che avevano di fronte.

Homura nella caduta aveva perso la presa dalla propria spada e quindi cercò un’ultima offesa portando le mani a livello del collo della ragazza sulla quale giaceva. Voleva stringerlo con forza, portarla con sé nella fine di quel caldo abbraccio di fiamme eppure le sue parole lo convinsero a una fine diversa.

“.. non nel fuoco degli inferi ma nel tuo voglio morire..
Non un demone ma un dio state uccidendo e questo atto terribile ricadrà su di voi.”


Aveva avvicinato il viso a quello di lei in modo che tali parole potessero essere ascoltata da lei e da nessun altro. Per gli altri due guerrieri la scena sarebbe stata molto diversa, avrebbero semplicemente visto un avversario ormai sconfitto che tentava di strozzare a morte la loro compagna che per prima era riuscita a vincerlo facendogli abbandonare la spada e condannandolo a una miserevole caduta.
Homura era in procinto di essere sconfitto, il pugnale era stato quasi recuperato.

Chi sarebbe stato a scrivere l’ultimo atto?









Q M P o i n t
Siamo arrivati alla conclusione di questa Quest.
Comincio con lo specificare che non ho volutamente detto nulla del pg di Ta|k| così che possa descrivere ora il risultato del precedente attacco.
Ultimo giro prima della conclusione. Non deludetemi ora.

Qui di seguito le statistiche di Homura.
Energia rimanente: 48%
Ferite: Numerosi ustioni di livello alto, ulteriore ustione livello medio, ferita da taglio e bruciatura di livello basso.
Abilità utilizzate: Affronti chi resiste, Affronti la terra e il fuoco
Abilità attive: Attiva 3° livello dominio.



SPOILER (click to view)
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Nome ~ Homura Taishi
Razza ~ Divinità decaduta
Classe ~ Dio della Guerra
Energia ~ Verde


Dominio ~ Warrior Style x I guerrieri sono spesso una categoria molto soggetta a pregiudizi; ne è la prova il fatto che il tipo guerriero è sempre idealizzato come un armadio in armatura dotato di una potenza fisica a dir poco sconvolgente. Spesso a questa immagine si somma anche quella del berserk, una tipologia di guerriero che basa la sua potenza sull'ira e sull'insensibilità al dolore.
Sebbene questi due esempi possano rappresentare la maggioranza dei guerrieri non è detto che debbano essere per forza anche l'unico tipo e sopratutto non per forza devono essere considerati "i più forti". Esistono scuole di scherma che portano i nuovi guerrieri a focalizzarsi più sulla maestria e sulla precisione del colpo più che sulla forza fisica. Questo tipo di guerriero risulta essere sempre molto più pacato rispetto ai suoi simili e mai si lascerebbe andare all'ira e alla furia di fronte allo scontro preferendo sempre la logica e la tecnica. L'unica similitudine con i propri "colleghi" è l'essere molto meno portati verso la magia al confronto con gli altri membri della propria razza.I portatori di questo di livello uno avranno un bonus di 150 punti alla "CaeM", mentre la propria "PeRm" sarà diminuita di sempre 25 punti.
Con la sicurezza migliora anche il controllo delle proprie capacità combattive; fino a quando il possessore di questo dominio riuscirà a mantenere il sangue freddo e a non lasciarsi prendere dall'ira il suo valore di CaeM risulterà raddoppiato. Questo non influirà nelle sue doti di tiratore ma lo renderà estremamente abile in ogni genere di schivata, affondo o anche nel disarmare il proprio avversario. Chiunque apprenda questa disciplina di scherma risulterà essere un combattete eccezionale e ogni suo duello sarà un vero spettacolo in quanto a grazia e maestria.
Non sempre però la grazia nei movimenti e le abilità di schermidore possono contrastare la forza bruta; cercare di disarmare o anche solo contrastare un bestione di più di due metri con una spada dalle dimensioni più simili a quella di una trave di ferro risulta spesso una missione disperata anche per il combattente più abile. Questo però non vale per coloro che sono diventati sempre più abili in questo stile di combattimento; una delle ultime lezioni impartite dai maestri consiste appunto nel focalizzare la propria calma e il proprio sangue freddo per riuscire a contrastare anche il più forte degli avversari. Fino a quando il possessore del dominio non si lascerà prendere dall'ira ogni colpo portato con la sua spada conterà come una tecnica di livello basso rendendolo quindi superiore a qualsiasi colpo portato da avversari anche enormemente più forti di lui.
La maestria di un maestro non ha più limiti e il suo corpo si è abituato a fronteggiare qualunque tipo di avversario, anche quelli che normalmente non potrebbe vedere. Non ha più importanza che questi riesca a rendersi invisibile o a muoversi talmente veloce da non essere neanche visto; un maestro sarà sempre in grado di trovarli nello stesso istante in cui questi si trovino a portata della sua spada, le sue capacità di reazione saliranno immediatamente permettendogli di fronteggiare il nemico anche se questo gli si è appena mostrato. In parole povere qualsiasi creatura che normalmente non potrebbe essere vista diventa visibile quando si avvicina al portatore del dominio che acquista anche i riflessi necessari a difendersi e contrattaccare senza problemi.
Spendendo un consumo pari a Basso si sarà in grado di focalizzare ulteriormente le proprie energie sulla prossima mossa che si sta facendo riuscendo ad eseguirla con ancora più rapidità e precisione. Le possibilità di riuscire in un affondo risulteranno quindi maggiori, così come anche una parata o un tentativo di disarmare l'avversario. La potenza del colpo non viene minimamente influenzata da questa tecnica che semplicemente si limita ad aumentare le possibilità che il possessore del dominio riesca nel suo attacco.
In termini di gioco, il fendente diventa impossibile da bloccare se non tramite l'ausilio di una qualche tecnica difensiva.
Molti dei cosiddetti "berserk" o anche gli Ammazzadraghi sono soliti portarsi dietro spade dalle dimensioni colossali molto più simili a veri blocchi di ferro che ad armi e dotate della stessa grazia che avrebbe un tronco d'albero. Questi guerrieri non capiscono il vero potere di una spada ben fatta e dotata di un filo e di una maneggevolezza fuori dall'ordinario. I veri spadaccini quando impugnano una spada del genere sono in grado di fare dei veri e propri miracoli. Focalizzando nella propria spada un quantitativo di energie pari adAlto questa verrà dotata di un singolo attacco devastante che non avrà come bersaglio l'avversario ma proprio la sua spada fuori misura. Nel caso si riuscisse a colpirla dopo aver attivato la tecnica l'energia utilizzata andrebbe immediatamente a riversarsi contro la lama avversario rompendola irrimediabilmente in due pezzi distinti. L'arma rotta rimarrà tale per tutta la durata del combattimento e anche oltre; sarà necessario portarla in armeria e spendere un quantitativo di Gold parì alla metà del valore effettivo dell'arma per poterla riparare. Questa tecnica non aumenta in alcun modo le potenzialità fisiche dello spadaccino che potrà fare affidamento solo sulle proprie forze per colpire la spada avversaria; è possibile usare questa tecnica anche contro lame di dimensioni normali ma riuscire a colpirle risulterà molto più difficile rispetto a quelle fuori misura.
Raggiunto il livello di maestro le proprie abilità nel maneggiare la spada risultano superiori a quelle di qualsiasi creatura mortale elevandolo quasi a livelli semidivini sotto questo campo. Spendendo un consumo pari a Basso è possibile fornire alla propria arma un ulteriore potenziamento rispetto a quello garantito dall'effetto passivo del secondo livello: per 2 turni la propria spada diventerà un arma a tutti gli effetti perfetta e ogni colpo inflitto da essa risulterà pari a una tecnica di livello medio. In questo stadio sarà quasi impossibile che qualcuno riesca a contrastarne gli attacchi, inoltre sarà in grado di annullare con facilità ogni tipo di barriera di livello basso attraversandole come se non esistessero.


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ReC
AeV
PeRf
PeRm
CaeM

Divinità

175
125
100
150
175

della Guerra



+25
-25
+25




+100






-25
+150






x2


+50
+50
+50
+50
+50

Potere

225
175
275
175
400/800



Affronti un dio x Homura, nonostante non possieda più lo stato di divinità che prima gli apparteneva, mantiene ancora la maggior parte delle caratteristiche che lo contraddistinguevano in quanto Dio della guerra. Nato e addestrato dall’eternità per questo compito possiede abilità talmente grandi che non possono essere semplicemente limitate dalla nuova forma che sta prendendo. Per questo motivo il suo dominio risulta essere già ai massimi livelli possibili, nonostante la sua attuale energia non lo permetta realmente. Oltre a questo anche la sua manipolazione del Ki è estremamente migliore della media dei mortali tanto che ogni tecnica gli verrà a costare, a conti fatti, il 5% in meno delle energie.
Caratteristica questa che gli permette di affrontare avversari sia numerosi che temibili.

Affronti uno spirito x A dispetto di quanto possa sembrare a guardarlo Homura non possiede ancora un reale corpo fisico. La sua attuale situazione è più simile a un tentativo di concretizzazione di qualcosa che prima doveva essere considerata solo un ideale astratto. A metà tra queste due fasi così opposte riesce ancora a passare da uno stato all’altro con relativa facilità: sebbene la maggior parte del tempo la passi in un corpo quasi completamente solido può scegliere per alcuni istanti di tornare ad essere una creatura di pura energia, un pensiero astratto. In quanto stato diventerà del tutto incorporeo non potendo effettuare nessun attacco così come non subendo alcun tipo di danno da tecniche che agiscono sul piano materiale. Siano queste di origine magica o fisica. Questa “trasformazione” richiede un consumo di energie pari ad un Medio, se usata per difendersi viene però considerata come difesa assoluta e quindi può essere utilizzata una sola volta.

Affronti la terra e il fuoco x Il potere di un Dio è qualcosa di grandioso e illimitato, un entità così potente è in grado di acquisire sempre più forza collegandosi intimamente al titolo così conquistato. Una nuova divinità degli oceani potrà diventare sempre più potente collegandosi in maniera ancora più intensa con il proprio elemento traendo da esso poteri sempre maggiori. Homura, allo stesso modo, ha reso l’arte della guerra qualcosa di eccelso diventando a tutti gli effetti uno dei più potenti combattenti che abbiamo mai calcato i reami divini o mortali. Il suo corpo possiede una resistenza fuori dal comune e oltre questo è in grado di sfruttare le energie del Ki per indurirsi fino a resistere a qualunque tipo di attacchi. Con un consumo variabile di energie potrà fortificare una parte del proprio corpo così come anche tutto per fronteggiare gli attacchi. Contro attacchi fisici o in ogni caso portati tramite armi questa difesa sfrutterà il punteggio di Perf mentre contro le arti magiche quello di Perm.
Non solo resistenza lo rendono un guerriero temibile ma anche una straordinaria struttura fisica che lo rende in grado di scatenare attacchi in grado di far tremare le stesse colonne del mondo. Con un consumo variabile di energie sarà in grado di rendere i suoi attacchi fisici pari in potenza a veri e propri attacchi magici, tutto contando semplicemente sulla forza dei propri muscoli. Questa tecnica in quanto mero potenziamento fisico sfrutta il punteggio di Perf.

Affronti la distruzione x Il guerriero, concentrandosi sulla sua arma per almeno un secondo, la ricopre di un pesante alone magico, che la rende più potente.
Il prossimo colpo che sferrerà, che andrà a segno o meno, sarà notevolmente più potente del normale, rendendolo estremamente pericoloso. Un attacco simile al colpo duro, ma leggermente più potente. Richiede però una concentrazione di alcuni secondi oltre che a un consumo di energie pari a Medio. La forza in valori numerici del colpo sarà aumentata di 100 punti.

Affronti le mie lame x Concentrandosi per qualche secondo, il guerriero sarà in grado di evocare innanzi a se un vero e proprio muro composto di lame, spade e altre armi da taglio che si intrecceranno tra di loro per formare una vera e propria barriera invalicabile.
Il muro sarà alto cinque metri e largo tre, arena permettendo, e fungerà da perfetta tecnica difensiva contro tecniche di livello alto o inferiore. Svanirà dopo qualche secondo subito dopo aver assorbito il colpo. Le lame componenti il muro sono mera decorazione, e non potranno in alcun modo danneggiare l'avversario.

Affronti chi resiste x Una tecnica piuttosto utile, sopratutto per il suo basso consumo d'energie. Dopo qualche secondo di concentrazione Homura potrà rendere la sua pelle più resistente del normale, tanto che sarà difficile scalfirla con piccole armi da lancio quali shuriken o kunai.
I proiettili di piccolo calibro, ad esempio, difficilmente potranno penetrare a fondo nella carne, e la pelle fungerà da perfetto scudo, riducendo, seppur non di molto, i danni sia fisici che magici. La tecnica dura due turni dopo quello d'attivazione, svanendo al termine del secondo turno. Mentre la tecnica è attiva ci si può spostare come più lo si desidera.
Va considerata come una difesa a 360° valida solo contro i normali attacchi fisici, seppur imperfetta, Indebolita dal fatto che dura più turni.

Affronti chi ha toccato il cielo x Il guerriero, concentrando la propria energia nelle gambe, compie un balzo fuori dal comune, che può raggiungere altezze di dieci metri, se non oltre. Il peso e l'agilità del personaggio influiranno ovviamente sul balzo, rendendolo più o meno alto. Il consumo rimarrà comunque lo stesso. La tecnica non richiede di particolare concentrazione, ed è, anzi, istantanea, utilissima per evitare un attacco di ampia portata.
La velocità del salto comunque non varia, non rendendola quindi una tecnica adatta ad evitare attacchi veloci o da distanze ravvicinate.


Edited by Shivian - 28/3/2009, 12:54
 
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view post Posted on 29/3/2009, 19:21
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Capitolo VII: l'anima nostra, che è aria, ci sostiene



Quando cadde su di lei sentì un brivido percorrerle la schiena. Non era leggero come si sarebbe aspettata, non era un'entità inconsistente in procinto di scomparire. Pareva un uomo in tutto e per tutto, poteva perfino sentire il suo profumo. Profumo di potere, di bestia braccata che lotterà fino alla fine, di consapevolezza e di disillusione. Emanava forte da lui, proprio come la saggezza che trapelava dai suoi occhi. Il fuoco l'aveva sfiorato appena, ma i suoi occhi parevano gravati da altri colpi, da altre ferite. Il sangue gli colava dal fianco, proprio come a lei, e in un istante lungo una vita pensò che ora sarebbe scivolato di lato, morto, e lei avrebbe potuto alzarsi e sorridere ai propri compagni. È fatta, avrebbe detto, e si sarebbe dimenticata di quel momentaneo turbamento.
Invece, con una prontezza che non si sarebbe aspettata, quel demone portò le mani al collo di lei. Erano forti, due morse d'acciaio che la battaglia non aveva allentato. Come avevano stretto l'elsa dell'enorme spada ora si avvinghiavano alla sua gola, cercando di toglierle il respiro. Non voleva andarsene solo, oppure cercava di vendicarsi per ciò che lei gli aveva fatto? Non sapeva che in quel modo rivolgeva la schiena a tutti gli altri, rendendosi vulnerabile preda di qualsiasi attacco?
I pensieri le si affollavano nella mente come tanti appunti scompaginati dal vento, senza che riuscisse a dare loro un ordine effettivo. Sentiva la forte stretta sulla pelle, quasi volesse ferirla, sentiva l'aria liberarsi incontrollata attraverso le narici. Socchiuse le labbra, cercando respiro, cercando di sfuggire all'oppressione che le abbracciava il petto. Inarcò la schiena in alto, mentre con le mani cercava inutilmente di graffiarlo, di liberarsi. Le labbra aperte come per un bacio, il corpo teso nello spasmo di sopravvivere, ancora una volta, di sfuggire alle tenebre che parevano spalancarsi verso di lei. Ebbe paura, molta, sapendo che le energie l'avrebbero abbandonata, che lui era più forte, più pesante, e che presto non avrebbe più potuto scalciare a terra, non avrebbe più potuto agitarsi per sgusciare al suo abbraccio mortale.
Occhi, occhi nella notte. Due occhi che imploravano pietà. Non appartenevano al presente, bensì al passato. Allora era stata lei ad affondare, ad uccidere, a dichiarare la fine di quella vita che tanto le aveva fatto del male. E ora era in posizione di svantaggio e implorava nello stesso modo, senza parole, con l'occhiata silente della lepre tra le fauci del levriero, con l'orgoglio del guerriero che non vuole piegarsi ad elemosinare speranza.
Ciò che più la stupì, che registrò sebbene fosse quasi in preda al panico, fu che anche l'altro aveva la sua stessa espressione. Non pareva curarsi della vittoria su di lei, della propria preponderanza. Era come se il suo destino fosse già stato scritto, oppure come se lo immaginasse, se potesse raccontare la fine della favola prima ancora di doverla narrare.
Sentì le sue labbra all'orecchio, la sua voce di uomo con poco di umano, il suo tono appena ansimante, l'alito della morte che spirava con il suo fiato.

CITAZIONE

“.. non nel fuoco degli inferi ma nel tuo voglio morire..
Non un demone ma un dio state uccidendo e questo atto terribile ricadrà su di voi.”


Sentì freddo, sentì paura. Perché in qualche modo recondito che non voleva indagare seppe che lui aveva ragione. Avrebbero pagato quell'oltraggio. Se veramente si fosse trattato di un dio avrebbero commesso il sacrilegio più grave. Pensò ai propri dei, a quelli che facevano venerare alle vergini, al sacrificio sulla piramide di cui lei era stata protagonista, con la candida veste e l'anima pura. Era un dio come quelli che lei ora stava distruggendo. Che senso avrebbe avuto affidare loro la vita sapendo di aver ucciso uno dei loro fratelli? Sarebbe diventata una giustiziera più forte delle schiere celesti, ma al tempo stesso avrebbe distrutto l'ultima speranza, l'ultimo appiglio, l'ultima fiducia. Valeva davvero la pena? Aveva varcato il limite fino a tal punto?
Ripensò a poco prima, a quando era stata decisa a farla finita e aveva disprezzato la donna che aveva offerto al nemico una possibilità di salvezza. Sentì che quella creatura non poteva morire in modo tanto meschino. Ma se non avesse fatto nulla, se avesse continuato a resistere a quel modo, se l'avesse uccisa, gli altri lo avrebbero massacrato. Non avrebbero potuto capire, sapere. Lei sì. Si chiese perché l'avesse scelta, perché avesse rivelato ogni cosa proprio a lei. Nei suoi occhi bruciava intenso il desiderio, la voglia di poter sistemare tutto. Ma ancora una volta non ne aveva il potere.
E stava morendo. L'energia scemava da lei ad ogni respiro sempre più faticoso. Sentiva uno strano gelo invaderla. Non voleva andarsene. Poteva tentare il tutto e per tutto, tentare di salvare se stessa e anche lui. Ma sarebbe stato quasi impossibile. Uno dei due avrebbe probabilmente dovuto soccombere. Fortunatamente lui troneggiava sopra di lei senza schiacciarla, come ogni guerriero è abituato a fare. Piegò le gambe. Fitta allo stomaco, fitta dietro le ginocchia, un'ondata di macchie colorate che riempivano gli occhi e il cervello affaticato.
Era ancora rapida. Avrebbe puntato in piedi contro il suo stomaco, avrebbe spinto di lato, cercando di ribaltarlo sotto di sé. Non sapeva se lui avrebbe ceduto, se fosse già così debole da non poterle resistere. Ma almeno, una volta a terra, gli altri non avrebbero potuto colpirlo, macchiarsi di quel peccato. Viva o morta gli avrebbe fatto scudo con il proprio corpo.
Uno. Due. Tre. Ora avrebbe spinto. E contemporaneamente, in un impulso spontaneo, forse dettato dal suo momentaneo delirio, si piegò in avanti, sfiorando le labbra di lui con le proprie, con quel fiato che fuggiva come i granelli della clessidra.
Morire o vivere. Proteggere. Salvare. Non peccare. Non c'erano più domande. Solo alternative. Solo possibilità. Se lui non l'avesse mollata lei sarebbe morta, perché i suoi compagni non avrebbero più potuto colpirlo. Se lei fosse sopravvissuta avrebbe dovuto giustificare il proprio gesto. In ogni caso lo avrebbe dovuto difendere. Non voleva ucciderlo, non questa volta. Nel suo sguardo, in quegli occhi che si facevano un po' più opachi, brillava ancora la sete di morte, di vendetta, di riscatto. Ma questo non le avrebbe impedito di ragionare, di capire cosa fosse meglio per tutti.
Bene e male. Peccato e redenzione. Uccidere o salvare.
Respirare.
Aria.
...


CITAZIONE

(ReC 250) · (AeV 150) · (PeRf 200) · (PeRm 225) · (CaeM 200)



Status: Ferita al polpaccio, lieve contusione per la caduta, ferita lieve alla spalla, perde le forze a causa del rischio di soffocamento
Consumi: Medio per la danza (-11%), Basso+Basso per i due attacchi di fuoco (-14%), Medio per la spinta data con gambe e busto (-11%)
Equipaggiamento:
Spinadirosa (solo portata), Ara-Stherin (solo portati); Shaimal-Norhas (solo portato);
Pergamene: //

Note: Mah, provo a salvare la pelle al nostro amico (xD) volevo postare prima così potrete commentare il mio gesto ahimè sconsiderato... :bah:

 
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Il Dubbio
view post Posted on 3/4/2009, 18:03




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R o y a l B l o o d



Ci era riuscita: tutti i suoi colpi erano andati perfettamente a segno. Homura era stato nuovamente fulminato e lei aveva scoperto la locazione del pugnale. Esso ora giaceva a terra, ancora conficcato nel suo scrigno di pietra; Beatrix frantumò il braccio del Buddah mutilato e poté ammirare l'oggetto nella sua pienezza. Era un coltello di un pregiato cristallo rosso, sembrava più un ornamento che un oggetto di guerra; alla vista non sembrava nemmeno affilato.

Stava per chinarsi e raccogliere il ninnolo che gettò lo sguardo nel lontano campo di battaglia. Si era lasciata dietro l'onore, condannando i suoi compagni alla morte? Forse, ma ora aveva compiuto la missione e poteva finalmente lanciarsi nella mischia. Avrebbe sconfitto lo spirito, sì, avrebbe ridicolizzato quel Dio e si sarebbe sentita ancora una volta la più grande, la migliore. Non lo avrebbe mai ucciso, voleva fargli assaporare il gusto dell'amara sconfitta, della debolezza. Sì: debole, ferito, succube...morto?

< - Dalys! - >



Urlò la rosa distendendo la mancina verso il piazzale dello scontro. Non l'aveva ancora notato: le stoffe di Sole Nascente erano intrise di un vermiglio intenso e Dalys era riversa sul terreno insieme all'Icarna, in un abbraccio di fiamme roventi. Le forme erano quasi indistinguibili in quel Inferno arancione: chi stava soccombendo? Qualcuno sarebbe morto? No, nessuno, non poteva permetterselo.

La paladina sentì una scossa al cuore. Cosa fare? Il pugnale! Esso poteva essere la chiave. Furibonda lo impugnò da terra con il braccio ancora sano, mentre sorreggeva a malapena la Save the Queen con quello ferito. Brandito l'oggetto sarebbe corsa nella mischia, ma non sapeva cosa fare; magari sarebbe accaduto qualcosa automaticamente, ma non voleva fuggire dalla lotta. Si sentiva in dovere di impedire ogni scempio, nessuno doveva morire oggi: non erano gli ordini.


R o s e O f M a y

ReC [175] AeV [150] PeRf [300] PeRm [100] CaeM [450]


A b i l i t à
Autosufficienza (passiva)
Abilità delle Rose (passiva)
Turni Precedenti
Arma Sacra (svanita al termine del turno)
Scambio dei Petali x2
Colpo della Rosa x2
Folgore di Shivian

S t a t u s
Ferite: bruciatura al ventre (basso), bruciatura al braccio destro (medio)
Energia Rimasta: 54% = 54%
Consumi Precedenti
Basso x4 [-24%]
Alto x1 [-22%]

E q u i p .
Save The Queen
Pistola Sputafuoco [12/12]
CITAZIONE
Folgore di Shivian - Utilizzi 2/3

SPOILER (click to view)

Folgore di Shivian:


Prima della missione Shivian ha personalmente incantato l'arma di Beatrix con delle folgori magiche.
Esse possono essere sprigionate un massimo di tre volte nel corso della quest, senza consumi di energia ma semplicemente occupando uno slot tecnica.
Tuttavia gli utilizzi prolungati sono abbastanza sconvenienti: al primo colpo, infatti, verrà sprigionato un fulmine di livello alto senza malus di nessun tipo, senza dispendi energetici ma occupando semplicemente uno slot tecnica.
Il secondo utilizzo invece provocherà un ustione di livello medio al braccio, e il terzo porterà un danno di livello alto allo stesso.


SPOILER (click to view)
Mi spiace ma non posso aspettare oltre, avrei preferito postare per ultimissimo ma non ho scelta. Il post l'ho fatto come ho potuto vista la situazione in corso. Spero, inoltre, di non aver commesso errori riguardanti il pugnale.
@ Majo: tu sei pazza x'''DD
D
 
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view post Posted on 4/4/2009, 10:52
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C a t a r s i

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U l t i m o A t t o




Nello stesso momento in cui Beatrix impugnò il pugnale, la vista di tutti si annebbiò per un istante, come avvolti da un velo purpureo che ci impediva di ragionare correttamente. Un istante dopo la realtà stessa vacilla e vi sentite quasi trascinare via come se il motivo per cui eravate giunti li fosse finalmente venuto meno. Eppure, vi opponete strenuamente a questo ritorno, volete rimanere lì per vedere la fine di questa storia o per combattere ancora.
Pochi frammenti d’immagini si compongono di fronte ai vostri occhi.

Beatrix è l’unica tra tutti a riuscire ad avere, grazie alla maggiore distanza che la separava dal gruppo, una visione d’insieme di quanto successe in quei pochi momenti. Eppure in lei grande doveva essere il rimorso per essersi allontanata in quei momenti così importanti, così fondamentali.

Dalys ancora avvolta nel suo focoso abbraccio con il dio riesce nel suo intento eppure forse il suo intervento è stato forse vano dato che nuovo sangue non suo ne macchia ora le vesti e le carni. Riesce a sfiorare le sue labbra e proprio in quel momento, in quell’ultimo scambio di sguardi riesce a vedere di sfuggita due spade infisse nella schiena di Homura provocandoli la ferita mortale che lo stava ora uccidendo. E’ solo un attimo, una fugace visione prima che tutto sparisca in quel velo rosso e in quello stato d’incoscienza che precedeva il viaggio.

Ryan e SoleNascente vedendo la loro compagna in difficoltà agiscono d’impulso, il primo ancora sotto l’effetto dell’ira e della sete di sangue provocato dalla sua spada e il secondo troppo legato ai concetti di onore del Sorya per permettere che la loro compagna muoia davanti ai loro occhi. Il loro colpo di grazia questa volta non è fermato da Homura che inerme si avvia verso una nuova scomparsa.


Vi risvegliate nei vostri alloggi, ciascuno separato dagli altri. Non avete difficoltà a ricordare quanto è successo tranne gli ultimi confusi secondi; così com’era stata strano il vostro viaggio di andata così lo era stato anche quello di ritorno. Dopo poco tempo un adepto del vostro clan passerà a consegnarvi il pagamento per quella missione nonostante voi sappiate bene che quanto è successo è semplicemente l’inizio di una storia ben più grande. SoleNascente può ora realizzare di essere stato ingannato, la ricompensa che gli è stata consegnata è qualcosa di materiale, nulla rispetto alle promesse che gli erano state fatti dallo spirito del fulmine. Chi era stato dunque ad ingaggiarlo per quel lavoro e come aveva fatto ad ingannarlo così facilmente sono di certo due domande che si farà ancora a lungo.

L’unica persona, però, a portare con sé un ricordo tangibile particolare di quanto è successo è Dalys che ora esibisce un piccolo tatuaggio rosso sull’addome, alla sinistra dell’ombelico proprio sopra la cresta iliaca del bacino nel punto in cui le ultime gocce del sangue di Homura l’avevano bagnata.
Oltre a questo è anche l’unica a svegliarsi prive di ferite che invece, seppur ora curabili anche da un semplice guaritore, permangono su tutti gli altri membri del gruppo.










Q M P o i n t
I miei più sentiti ringraziamenti per come avete portato avanti questa Quest che, inizialmente nata come un semplice addestramento a combattimento, lo vista continuare in un susseguirsi di splendide giocate.
Spero vi siate divertiti anche voi così come ho fatto io e spero di poter contare ancora su tutti voi per i prossimi capitoli di questa avventura.
Se lo desiderate potete fare un ultimo post conclusivo così da descrivere le considerazioni dei vostri pg su quanto è accaduto, cosa che, non vi nascondo, sarei abbastanza curioso di sapere. Per qualsiasi altro commento usate pure il bando.

Passiamo ora alle ricompense:
Beatrix: 750 gold + un buono per una pergamena da 500 gold
Dalys: 750 gold + un buono per una pergamena da 500 gold
Ryan: 700 gold
Sole Nascente: 800 gold.
QM: 1000 gold

 
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36 replies since 13/1/2009, 22:08   786 views
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