Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Ray~, il Re

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view post Posted on 26/10/2006, 18:09
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Rayheader_copia1

{ Re vincitor non serba odio a nemico | Di cui non teme. }


« Il Re che non perde mai »
Lo strepito dell'armi e de' cavalli | non poté far che non fosse sentita
la voce di un Cappon fra cento Galli | tanto che il Re superbo fé partita.


l'ombra di Loec ~ padre degli inganni ~ il leviatano
« Governare è far credere. »

ReC: 475 | AeV: 275 | PeRf: 175 | PeRm: 675 | CaeM: 275

Razza: Umano | Classe: Sovrano | Allineamento: NM | Conto: Ca$h | Energia: Viola (100%) | Pericolosità: Fuori Scala (4200)



« e state certi » stette per concludere il professore « che non potrà esistere Re alcuno che non fondi quantomeno in minima parte il proprio potere sull'idea dell'inganno e della menzogna. Difatti, lo stesso principio su cui si costruisce il regime monarchico ideale, non è altro che una gigantesca frottola: » prese fiato per un istante, calamitando l'attenzione degli studenti « citando Karl Marx: "La maggior parte dei sudditi crede di essere tale perché il re è il Re, non si rende conto che in realtà è il re che è Re perché essi sono sudditi" » pausa « se riteniamo dunque che la monarchia in ogni sua forma sia una dottrina politica da evitare e fallimentare, è proprio poiché essa non ha possibilità di sopravvivenza senza edificare le proprie fondamenta sull'abnegazione, sull'egoismo e sulle menzogna - se non dirette, quanto meno diffuse nell'idea comune. Ricordatelo tutti. »
Abbandonando la matita con cui stava giocherellando fin dall'inizio della lezione nel sottobanco, Ray si premurò di appuntare quantomeno le ultime idee discutibili del professore, ritagliando una piccola fetta della propria memoria perché ne facesse tesoro.

Abnegazione / Egoismo / Menzogna
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grecaschedare


« e sarò più umano del più egoista degli uomini: mi aggrapperò con forza alla vita, ne godrò di ogni singolo istante e non cederò mai il passo alla voluttuosità, alle fobie o all'ignoranza. Nessun signore, spirito o demone potrà opporsi a me, né tenterà di farlo; sarò invincibile e irraggiungibile - trascenderò qualsiasi forma d'esistenza mortale ed immortale, nell'aspetto e nel concetto. Sarò temuto e saprò farmi temere; poiché ogni singolo verme dovrà anelare a rispecchiarsi nella mia figura e al contempo sapere che non potrà mai neppure riflettervisi. Possiederò ogni terra su cui il mio occhio poggerà lo sguardo e mi fregerò della nomea di Dio su quel mondo che sarà solamente mio. »

il sovrano
Nero. Come la pece, l'ombra e la paura. Nero come la notte, come le bugie e come l'ira più profonda. Seducente come il pericolo, il brivido e la tentazione. Falso; arrogante; subdolo. Machiavellico.
Avete mai letto "Il Principe", del succitato autore? Tale è un trattato di dottrina politica scritto da Niccolò Machiavelli - appunto - nel 1513. È un'opera non ascrivibile a un genere particolare in quanto non ha le caratteristiche di un vero e proprio saggio. Se ne è ipotizzata la natura di libriccino (o libricino) a carattere divulgativo. Per raggiungere il fine di conservare e potenziare lo Stato, l'autore giustifica - all'interno del testo - qualsiasi azione del Principe, anche se in contrasto con le leggi della morale ("si habbi nelle cose a vedere il fine e non il mezzo"), ma tale comportamento è valido solo per conseguire la salvezza dello Stato, la quale, se (e solo se) è necessario, deve venire prima anche delle personali convinzioni etiche del principe, poiché egli non è il padrone, bensì il servitore dello Stato. Machiavelli nel trattato teorizza quindi come ideale un principato assoluto, nonostante egli si sia formato nella scuola repubblicana e abbia sempre creduto nei valori della repubblica. I critici risorgimentali sostennero la tesi che "il Principe" fosse una specie di manuale delle nefandezze della tirannide, celebre l'immagine del Foscolo dei "Sepolcri" ("quel grande che temprando lo scettro ai regnatori gli allor ne sfronda ed alle genti svela di che lagrime grondi e di che sangue"). Tirannide. Tirannide. Tirannide.
Descrivere Ray per parole d'altri non potrebbe essere che riduttivo, sebbene né lui né il suo modello di governo si discostino esageratamente da ciò di cui scriveva Machiavelli stesso. Egli è subdolo, furbo e arrogante. Inganna i deboli e spezza i più forti. Vanifica le speranze dei poveri e infrange i sogni degli idealisti. Per questo, il suo regno sopravvive - invincibile - battendo le sue fondamenta sulla fame degli affamati; sulla malinconia dei suicidi; sul terrore dei codardi. Non è solo una questione di piacere: è necessario. Il sovrano infrange ogni cosa attorno a sé per poter garantire la pace ai suoi sudditi e quindi, di riflesso, accrescere la propria fama. Più essa sarà terribile, più saranno le occasioni nelle quali il Re Leviatano potrà dimostrare la propria forza; e più queste ultime saranno pericolose, tanto più grandemente egli verrà celebrato. E dire che a vederlo non si punterebbe su di lui nemmeno un cent. A malapena tocca il metro e settantasette; fisico asciutto ma ben costruito; pelle pallida e capelli lunghi e lisci, rigorosamente neri. Portamento regale, viso fine e leggero che fa da cornice a due occhi che più che azzurri si direbbero grigi. Ama i vestiti scuri, le fibbie e gli accessori che, in ferro o in argento, possano avvalorare il suo aspetto, ai quali accompagna una gemma nera piuttosto lunga appesa al collo { sei occhi della lince, un anello del potere maggiore e la pergamena golem di ferro incastonata }. "Impressionare" è la parola d'ordine. Nessun altro segno particolare, se non una smodata passione per il cioccolato e i dolci più in genere. Non che questa possa essere utilizzata contro di lui. Quest'ultimo descritto è tuttavia solamente uno delle moltitudine di aspetti che il sovrano può possedere; egli non è più tanto umano, a seguito del progetto dell'abiezione, quanto più entità; può infatti manifestarsi con l'aspetto di uno qualsiasi dei suoi sudditi, possedendolo, e divenire quindi il padre di famiglia, la ragazzina che torna da scuola, la guardia fedele ai propri compiti o il mendicante senza denaro alcuno: l'unico vero modo per riconoscerlo, di fatto, è la compagnia del suo fedele Chevalier che, guardiano indefesso, lo segue ovunque egli vada, qualunque corpo egli possieda.


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« il progetto per l'abiezione dell'uomo »
{ Sono tanto semplici gli uomini, e tanto obediscano alle necessità presenti, che colui che inganna troverà sempre chi si lascerà ingannare. }

smileillustrato



prima memoria: "wake"
Non fu mai stato più sveglio di come quando quelle parole giunsero ai suoi orecchi - quella vile presa di posizione in fronte al malo svilupparsi di nuove politiche monarchiche sulla faccia della terra; i lamenti di un codardo incapace di sollevare il proprio sguardo dalle prime parvenze di democrazia. Lui, uomo, poteva combattere tutta quella impotenza semplicemente imponendosi ed impressionando: chiudendo tutti coloro che ne sarebbero stati disposti in quello che sarebbe cresciuto fino a divenire solamente il suo mondo. Prima ho parlato di "risveglio", e non esiste termine più adatto di quello per definire ciò che gli accadde: poiché mentre i suoi compagni ammuffivano sulle pagine stanche dei libri di scuola, lui iniziava a percepire cose che loro non potevano neppure pensare lontanamente di comprendere. La sua mente iniziò a divenire un lungo archivio di informazioni, memorie, dati e caratteristiche di ogni tipo stipati in un flusso ordinato e di facile consultazione. Nello stesso istante in cui il cervello di uno dei suoi compagni interrogati balenava sull'idea di chiedere consiglio a qualcun altro che potesse suggerirgli, lui non solo conosceva già ed immancabilmente la risposta, ma intuiva persino quale sarebbe stata la prossima domanda del professore. Non esistono parole che non conosca che non possano descrivere un qualsiasi avvenimento e non esiste avvenimento che non possa essere ricondotto logicamente ad un determinato flusso di parole. E' un genio affinatosi nell'elaborata arte del ricondurre ogni fenomeno alla continuità della propria memoria: non esiste manifestazione psionica che non sia in grado di riconoscere come tale, né enigma che possa falsare i suoi ricordi { riassunto delle passive del dominio Mente Lucida - fisici }.
Mentre gli altri sono fermi nella loro rigidità di pensiero, lui crebbe e divenne sempre più potente; poteva fare cose che i suoi compagni potevano solo sperare di sognare: canalizzare la propria energia e risparmiarla in quantità tali da permettergli di raggiungere gli obiettivi più impensabili - compiere due o tre volte di più le stesse azioni compiute da coloro che sono nella media, incantare più velocemente, con più forza e in maggiore quantità. Se mai siederà su un trono, lì saprà concentrare ogni singola goccia delle sue capacità perché vengano espresse nella loro più manifesta e inusitata potenza { pergamena Double incastonata nel corpo - magica }.

seconda memoria: "ideocompulsione"
Dicono che l'intelligenza sprofondi facilmente nella paranoia: ciò non fu più vero che nel suo caso. Non passò molto tempo che le voci, i pensieri e i sussurri di ognuno dei suoi compagni divennero fonte di veri e propri tormenti - che cosa potevano volere? Che cosa desideravano? Perché per lui, perché lo fissavano? Quando avrebbero smesso? Come avrebbe potuto mascherarsi da tutta la loro curiosità? Le risposte giunsero a breve, con naturalezza: non passò molto tempo prima che finisse col rinchiudere il proprio animo dietro ad una maschera di strafottenza e arroganza; una maschera ben più che metaforica poiché, da quell'istante in poi, i pensieri del ragazzo, persino i più superficiali, divennero imperscrutabili da chiunque. Divenne chiuso e maestro, persino più irraggiungibile di quanto non fosse già in precedenza: nessun ammaliamento e nessuna impressione poté più raggiungerlo, non importa quanto potente fosse lo psionico incantante { difesa passiva - psionica }.
Ma le sue capacità non si limitarono a questo: come in un processo evolutivo tanto incontenibile quanto assolutamente spontaneo, il suo istinto di sopravvivenza si acuì, si perfezionò e si modellò intorno alle necessità pretese dalla sua memoria e dalla sua chiarezza di pensiero. Non solo la sua mente divenne impenetrabile, ma lui stesso divenne in grado di percepire la presenza delle persone intorno a sé - la loro forza vitale, la loro aura - e, in parte, misurarla. Era come se sapesse sempre quali nemici fosse in grado di surclassare e dai quali invece era meglio guardarsi { bracciale dell'auspex }. Questo lo rese più attento, più scaltro e, nondimeno, molto più tranquillo: le sue paranoie si dileguarono tanto rapidamente come s'erano presentate, lasciando spazio solamente al proseguirsi della propria abiezione.

terza memoria: "raison d'etre"
Ben presto gli fu chiaro il suo scopo; ciò che avrebbe dovuto compiere e come - il modus operandi. L'aveva capito in poco tempo, e in ancora meno aveva iniziato a sfruttare il concetto a suo favore e desiderio: gli uomini sono manipolabili. Uomini, elfi, orchi... persino gli avatar: ognuno di essi poteva essere ridotto a nulla più che una misera pedina sulla scacchiera del suo gioco. Ciascuno con i propri ideali, sogni ed obiettivi - tutti facilmente corruttibili e mutabili in ciò che lui avrebbe desiderato. Per ottenere il controllo non gli si chiedeva nulla più che ingannare le altre persone, tormentarle e mentire loro: compiti i quali non gli causavano alcun rimorso, né tanto meno pena alcuna. Machiavelli aveva sostenuto: "Ma la poca prudenza degli uomini comincia una cosa che, per sapera allora di buono, non si accorge del veleno che vi è sotto." e mai enunciato fu più vero, poiché non esiste uomo che non desideri lasciarsi illudere, soggiogare e controllare. Gli spiriti liberi non sono altro che chimere, gentaglia che non ha saputo convivere con l'idea di un pacifico controllo - solo di nome, inteso come libertà individuale e arbitrio concordabile - da parte di qualcuno di superiore, pestando i piedi in terra come bambini: giacché sottostanno immancabilmente alle leggi della natura, non v'è ragione perché non obbediscano anche a quelle della calamità conosciuta come il Re che non perde mai. Comunque, in breve le persone iniziarono ad affidarsi maggiormente a lui; la loro abnegazione divenne più forte e tutti coloro che disponevano di un minimo di coscienza decisero persino di giurare lui fedeltà (poiché sapevano che solo coloro che sarebbero stati nelle sue grazie sarebbero sopravvissuti; lui gliel'aveva promesso). Le sue vittorie conseguenti lo resero più credibile, e il fenomeno acquisì in breve un carattere esponenziale - non esiste verbo, ora, che non suoni immancabilmente ragionevole, logico e vero se proferito dalle labbra del sovrano; sono poche le persone che, ascoltandolo parlare, non finiscano col credergli { ammaliamento passivo - psionico }.

quarta memoria: "l'abiezione"
E infine, trascese - come se il suo debole corpo umano non potesse reggere la spontanea evoluzione di un genio dedicatosi con totale abnegazione al raggiungimento del potere; come se la forma dell'uomo non fosse abbastanza per contenerlo, il suo concetto e la sua essenza iniziarono a mutare lentamente, depravandosi e corrompendosi in linea con il suo comportamento, sottostando alle regole che lui stesso si era finito con l'imporsi. Più uomo del più egocentrico degli uomini e al contempo uguale ed avvicinabile ad alcuno di loro. Se Dio avesse voluto che ogni essere vivente si sarebbe finito col mescere con ogni altra entità esistente divenendo una cosa sola, lui aveva appena compiuto il percorso inverso - lui era divenuta una cosa sola che rigettava ogni altro essere vivente; un uomo non uomo - lo stadio finale del progetto per l'abiezione dell'uomo, del quale ha conservato solo la tenacia che gli permette di restare in piedi anche al limite delle energie { razziale umana - fisica }. Il suo corpo non segue più ora alcuna legge fisica: vede al buio come un animale notturno { pergamena occhio notturno - fisica }; muta e si comporta come uno specchio d'acqua turbato dalle gocce di un temporale - avvolto perennemente in una nube di fumi oscuri, può cambiare in pigmentazioni, trasformare la propria voce, lasciar ramificare le proprie braccia e le proprie vesti come quelle di un albero, affilare i propri denti, incupire il suo sguardo. Il suo aspetto non è né fermo né definibile, dunque, tuttavia quale che sia la mutazione in corso, egli sarà sempre e comunque riconoscibile come il Re che non perde mai e non altri che lui { abilità passiva - magica }. Alla luce di ciò, non è dunque ovvio che le persone lo temano? Che lui, sopra ad ogni altra cosa, faccia paura a coloro che posano il loro sguardo sulla sua figura? Egli controlla gli uomini ed è il più abietto fra loro, colui che ha trasceso i contenuti della forma mortale nell'egocentrismo più puro - colui che non esiterebbe a vincere ogni esitazione in favore di sé e del suo regno: non è naturale che spaventi? Una determinazione e un'abnegazione tale da lasciar scorrere un fiume di spavento sia dalla sua figura che dalla sua voce; un terrore primordiale che scuoterà coloro che si troveranno al cospetto del Re sin nelle ossa, richiudendoli nella sudditanza di chi ha capito di trovarsi innanzi ad un uomo nella sua forma più abietta: un mostro { ammaliamento passivo - psionico }.

quinta memoria: "Leviathan"
Egli è ora tutto e ogni cosa è lui. Non vi è persona che possa estraniarsi da quel grande insieme di uomini che è il Leviatano; non dopo aver prestato giuramento al sovrano ed essergli divenuto suddito a tutti gli effetti. Ciò che per molti non è altro che mera filosofia politica, pura dottrina e insegnamento, per altri è divenuto ragione di vita, s'è concretizzato nel progetto dell'abiezione, realizzandosi infine nel nuovo aspetto del sovrano, asceso ad una forma più consona a quella del Leviatano; ad un aspetto che meglio si confà a chi è tutto ed è divenuto più calamità che uomo; più fato, destino. Egli ormai non ha più il corpo del ragazzo che studiava alla Trône du Roi; egli è ora un addensato nero, sfrigolante di corruzione, lambito dai lampi delle mille anime racchiuse fra le sue memorie, che battono sulle pareti della sua mente per impedirgli di consumarle. Non vi è corpo adatto ad ospitarlo, non uno più adatto, almeno, di quello di uno qualsiasi dei suoi sudditi. In qualsiasi istante, infatti, il sovrano - ora non più uomo quanto più entità - potrà possedere il corpo di uno qualsiasi dei suoi sottoposti, facendolo suo senza però cambiandolo nell'aspetto. Egli sarà il padre di famiglia, la ragazzina che torna da scuola, il soldato fedele al suo regno o il povero mendicante: chiunque di questi sarà Ray nello stesso momento e il sovrano sarà tutti loro insieme. In termini tecnici, il sovrano potrà fare suo il corpo di un qualsiasi personaggio non giocante appartenente al clan Toryu, sprovvisto di scheda; tale uomo perderà dunque tutti i propri precedenti poteri e guadagnerà quelli del sovrano in tutta la loro totalità. Ciò non significa che il sovrano non possa più manifestarsi con il proprio corpo originale, che tuttavia non racchiude più il simbolo della sovranità all'interno del Clan Toryu. Al contempo, questa abilità conferisce a Ray una totale onniscenza sui corpi che può potenzialmente possedere, permettendogli di sapere sempre qualsiasi cosa stia succedendo all'interno del Leviatano. Questa abilità può essere utilizzata anche su personaggi giocanti appartenenti al clan Toryu e personaggi non giocanti provvisti di scheda sempre appartenenti al clan, previa accettazione da parte di entrambe le parti { abilità passiva - solamente GdRistica }.


« Persona di Loec »


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Nella mitologia eldar, Loec è il dio della discordia, dei lazzi e delle menzogne. Presiede alle danze e ai canti, ed è la divinità ingannatrice per antonomasia.
Il Dio viene rappresentato con il volto eternamente coperto da una maschera sogghignante di inquietante fattura, ed i suoi discepoli o coloro che invocano il suo favore, a loro volta coprono il loro volto con maschere simili, in modo da avvicinarsi ad esso. Originariamente, queste maschere sono oggetti impiegati nel contesto di riti e cerimonie magico religiose. Le maschere rituali venivano realizzate nei materiali più diversi: paglia, corteccia, foglie. Presupposto dell'uso delle maschere rituali è la fiducia nel loro potere di "trasformare" chi le indossa, facendolo "possedere" dallo spirito ingannatore del Dio Loec.
In diverse culture le maschere possono conferire grandi poteri a chi è autorizzato a portarle; ma se usate al di fuori di riti e regole prefissate, il loro influsso magico può diventare maligno. In particolare, le maschere consacrate a Loec dovrebbero conferire a chi le porta capacità di ingannare e fuorviare, mostrare ciò che non è non solo a chi si trova attorno alla maschera, ma anche e sopratutto a chi la indossa, seguendo la via di Loec che ingannava se stesso per rendere maggiormente credibili le proprie azioni.
Facendo parte del complesso e insondabile mondo degli spiriti, le maschere di Loec non possono essere realizzate da artigiani normali, né da sacerdoti capaci di consacrare normali maschere. Solo il dio Loec può dar vita ad una "persona di Loec" (dove persona significa aspetto, sembianza) depositandovi un tocco della propria essenza e della propria profonda pazzia.
Persona di Loec è anche chiamata comunemente "Maschera di Loec" come anche "intenti di Loec" per quanto la definizione di "persona" sia la più usata. Essa è un artefatto leggendario, come non ne esistono attualmente altri in uso, poiché tutte le altre persona donate da Loec ad un mortale sono state sigillate o distrutte in qualche modo dai paladini degli altri dei, affinché non recassero altri danni.
La persona di Loec si presenta generalmente come una maschera di porcellana bianca costellata di arabeschi rosso sangue. Su di essa, a volontà del possessore, è possibile che si apra un inquietante ghigno scheletrico; quando esso è chiuso o si richiude, tuttavia, la superficie della maschera stessa resta liscia come una perla.

Ingannare l'esistenza: Persona contiene un grammo dell'essenza divina di Loec, e pertanto è dispensatrice della sua volontà, non può essere veramente distrutta. Può essere spezzata, data alle fiamme, carbonizzata e poi seppellita nelle profondità di un baule incatenato e magicamente chiuso, ma finché colui a cui appartiene è in vita, ricomparirà puntualmente nelle profondità delle tasche di una sacca, fra le falde di un abito, negli abissi di un cassetto o più semplicemente nel letto di chi la possiede, nel momento in cui egli si sveglia. Disfarsi o perdere Persona è ugualmente impossibile, essa farà sempre ritorno alla dimora del suo proprietario nel giro di poche ore, ovunque egli sia. Al costo di un consumo Basso di energia, se richiamata, può materializzarsi istantaneamente sul viso del possessore, ovunque essa si trovi ed anche se è stata precedentemente distrutta. Una volta indossata, Persona può anche rendersi automaticamente invisibile, mimando il viso originale di chi la porta { tecnica bassa e due passive - magiche }.

Ingannare gli inganni: Se un incanto o una qualsiasi forza, fosse anche divina, tentasse di manipolare Persona, questa sogghignando nella sua eterna ed immota espressione si lascerebbe manipolare, risultando anzi ben felice di farlo, poiché Loec è anche il Dio dei cambiamenti, ed una mutazione è ben gradita, sia pure essa solo temporanea perché la maschera non è alterabile permanentemente. Ciò che solitamente sconvolge questo genere di piani è che la maschera fingerà soltanto di piegarsi all'incanto, invitandolo ed accettandolo ma poi ingannandolo ed eseguendo un contrario (non necessariamente l'azione diametralmente opposta a quella richiesta). Se per esempio un incanto ordina alla maschera di bruciare per autocombustione, la maschera subirà in pieno questo incanto ma invece che bruciare spillerà acqua da ogni orifizio. Se per esempio un incanto di rilevazione esaminerà la natura della maschera, questa risponderà a lui valori totalmente sballati, magari dicendo di avere poteri che in realtà non ha.
Dato che la maschera non ha un'intelligenza propria, fa uso di quella del proprio padrone per elaborare l'inganno, è quindi in realtà quest'ultimo a scegliere l'inganno in questione, solo che lo fa in maniera del tutto inconscia, venendone avvertito ma credendo che sia la maschera stessa ad eseguire il tutto { abilità passiva - magica }.

Ingannare gli ingannatori: La maschera permette al possessore di riconoscere immediatamente quando qualcuno mente (Udirà una risata sgangherata nella propria testa, che spesso si confonde con la risata altrettanto diabolica del portatore che si avvicina e si confonde con la personalità della maschera. Non necessita di indossarla per usufruire di quest'effetto). Inoltre, Loec era famoso per la sua pratica di ingannare i propri amici ed alleati e perfino se stesso per rendere i propri machiavellici piani assolutamente realistici ed impossibili da scoprire. La maschera può quindi convincere di qualsiasi cosa un amico, un alleato o perfino chi la porta, sostituendone ricordi con altri fittizi oppure fuorviandone il significato. Questo richiede contatto fisico ed un consumo energetico Variabile in base alla quantità della manipolazione stessa. Indipendentemente dall'entità della manipolazione, l'influenza della maschera sugli altri svanisce all'avvento della luna nuova (Novilunio) che corrisponde al momento di massima debolezza della magia ingannatrice di Loec (Da sempre legata all'influsso mistico lunare).
La sola eccezione a ciò riguarda il possessore. Si dice che in passato un grande principe possedesse una persona di Loec. Avendo dovuto giustiziare la propria amata perché eretica, ne fece uso modificando i propri ricordi ed autoconvincendosi che furono gli eretici ad ucciderla. Questo tipo di influenza dura per tutta la vita, a meno che non sia lo stesso possessore a voler spezzare l'incanto di Persona. Si dice però, che un istante prima di morire, se quei ricordi furono cancellati per sopprimere il dolore, Persona mostri al suo possessore quegli stessi ricordi che ha voluto cancellare sghignazzando e deridendolo per la sua sciocca scelta. Questo perché la maschera apprezza veramente che questa pratica sia fatta per l'uso originario del Dio degli inganni, e non per queste sciocche azioni dettate dai sentimenti che sono proprie degli uomini.
Per manipolare la mente dell'avversario è necessario avere la maschera indosso { passiva di difesa e tecnica variabile - psioniche }.

Inganno negli inganni: Persona non può alterare direttamente la mente di chi la porta, è invece molto più subdola ed efficace nell'agire per manipolare le sue vittime. Qualsiasi tipo di suono agente nell'area di sessanta metri da Persona, può essere modificato a piacimento del caster. Egli può simulare qualsiasi tono di voce e qualsiasi suono che la sua fantasia li suggerisce, e questo anche solo all'udito di alcune persone specifiche. In pratica, mentre una persona parla, può fare in modo che le sue parole giungano diverse da quelle che sono in realtà ad una terza persona, senza che chi parli lo sappia.
Di qualsiasi natura sia l'impiego di Persona, il costo necessario per attivare questa tecnica è Basso. Persona non può riprodurre suoni la cui intensità vada oltre il massimo ed il minimo consentito dalla voce di chi la porta.
Per utilizzare questa tecnica, è necessario avere la maschera indosso { tecnica bassa - psionica }.

Ingannare le sembianze: Persona può far si che un bersaglio qualsiasi (Visibile dal portatore) risulti agli occhi della mente di una terza persona (Il cui nome ed aspetto deve essere bene impresso
nella mente del portatore) con le sembianze di qualcun altro. Ciò avviene tramite un vero e proprio attacco psionico, agente per contatto fisico, ed è normalmente contrastabile. Questo potere brucia una quantità pari a Basso di mana per essere attivato.
Per utilizzare questa tecnica, non è necessario avere Persona indosso { tecnica bassa - psionica }.

Ingannare i pericoli: "Ma no, tranquillo, cosa potrebbe farci un divoratore di anime inferocito?" Persona ha un controllo sulla mente delle sue vittime molto limitato, quasi nullo, può però con molta facilità agire sul tramite che permette alla mente di stabilire se una cosa è reale o meno, oppure in questo caso, se è pericolosa o meno: i sensi. La vittima percepirà diversamente una creatura, un oggetto o un avvenimento che normalmente farebbe scattare il suo istinto di conservazione.
Qui l'azione della maschera è particolarmente difficoltosa, non è infatti possibile far credere che qualcosa di palesemente pericoloso e dannoso (Una lancia in arrivo) non lo sia, poiché l'istinto di conservazione è una forza estremamente potente nell'animo di un essere vivente. E' però possibile agire sulla paura dell'ignoto, quindi un oggetto o un animale e (Sopratutto) una situazione di cui non si conosce le proprietà e gli effetti può sembrare enormemente pericoloso sotto gli effetti di questo incantesimo. Per esempio, indico un Azumael (Nome inventato) come una creatura mortale che uccide al solo sguardo. Se la vittima vede un animale a lui completamente sconosciuto e lo indico come un Azumael, ecco che l'inganno avrà luogo, ed i sensi della vittima faranno scattare con violenza il suo istinto di conservazione.
Ciò funziona ovviamente anche al contrario, e se non si conosce con esattezza la natura di una situazione, di un animale o di un oggetto, si può crederlo affatto pericoloso. Quindi se io definisco un divoratore di anime come una creatura innocua e giocherellona, la vittima la crederà tale anche quando vi si troverà di fronte. Essendo un divoratore di anime un'entità demoniaca alta circa sei metri spillante fuoco ed armata di frusta ed ascia, la vittima camminerà tranquilla convinta del fatto che effettivamente questo essere mostruoso è in realtà innocuo. Ciò, ovviamente, finchè il demone non inizierà a provare l'efficacia del filo della sua ascia sulle sue carni.
Si dice che in passato, ad un sontuoso banchetto di nozze, Loec abbia fatto credere ad una divinità che ritrovarsi a letto con una donna dai capelli rossi alla prima notte di nozze è causa di morte orrenda per malattia. Inizialmente la divinità in questione rise di gusto credendolo uno scherzo, per poi smettere durante la messa a letto scoprendo con orrore che la sua novella moglie era effettivamente una donna dai capelli rossi.
Per utilizzare questa tecnica non è necessario avere Persona indosso.{ abilità passiva - psionica }.

Ingannare le difese: Il ghigno scheletrico. Il tanto malizioso quanto supponente sorriso, la venefica espressione di Persona è solo mera decorazione, o nasconde un altro, grande, potere?
Si dice che il volere di Loec sia supremo e assoluto, impossibile da contrastare se non da un'altra divinità e in grado di piegare persino i più grandi eroi mortali. Tale grandezza deve necessariamente trovare forma anche nel suo adepto, una volta indossata Persona, ed è a questo che servono le articolate sfaccettature del suo volto, le membra contratte in una gioiosa espressione senza fine, supponente e incredibilmente arrogante. A incrementare le capacità psioniche del portatore stesso.
Si può quindi senza dubbio affermare che tutti gli attacchi di questo tipo lanciati dall'indossatore di Persona, e solo quando questa è calata sul suo volto, sono più potenti del normale, o almeno in apparenza. E' infatti tipico di Loec ingannare non solo i suoi avversari, ma anche i suoi stessi servitori.
In termini di gioco, le tecniche offensive psioniche lanciate dal portatore nel momento in cui indossa la maschera, comprese eventuali abilità passive, risultano essere di un livello superiore al normale, ma solo e soltanto contro le tecniche difensive nemiche. Volendo fare un esempio pratico, una volta indossata la maschera, per l'avversario sarà necessario castare tecniche difensive di livello medio per difendersi dagli attacchi psionici di livello basso lanciati da Ray. Ciò nonostante, se decidesse di non difendersi, gli attacchi infliggerebbero un danno psichico pari a "Basso" e non "Medio" { abilità passiva - psionica }.

Ingannare lo sguardo: E' possibile prevedere i movimenti di un Dio? Seguirne le movenze, studiarne i tratti e le mosse, imitarne gli atti e emularli in un vano tentativo d'ascensione? Inutile anche solo cercare una risposta. E come per Loec, anche questo potere si riversa, in parte, nei suoi adepti, e nelle persone indossanti Persona.
Una volta indossata la maschera infatti, i movimenti dei portatori diverranno incredibilmente disarticolati, trascendendo la comune realtà delle articolazioni, come in una terribile parodia halloweenesca. Le sue braccia sottili si piegheranno innaturalmente, il suo corpo si contrarrà contro i venti spezzandosi, abbandonando una striscia nera dietro di se ad ogni movenza, quasi fosse un prolungamento delle vesti stesse, abbandonate allo spirare dei venti. Il ghigno della maschera parrà vivo a chiunque lo guardi, come se potesse esprimere ogni più piccola sensazione del portatore, contorcendosi e contraendosi in orrendi scricchiolii, per far sì che i suoi occhi divengano più grandi e folli, o che la sua bocca s'apra cosicché l'adepto possa leccarne le zanne.
Tutto ciò, però, non è altro che mera illusione. Al di sotto d'essa, i movimenti e gli atti dell'indossatore di Persona resteranno d'una banalità e normalità incontrastabile: ciò che vedrà l'avversario sarà lui stesso a descriverlo, sotto l'effetto di questa passiva abilità psionica, che non provoca alcun tipo di danno al proprio nemico. Tuttavia l'impressione sarà sempre quella di trovarsi innanzi a un folle Dio della menzogna e degli inganni, nella sua manifestazione più nera e spaventosa, ridente nella sua superiorità { abilità passiva - psionica }.

Ingannare le ombre: Ma chi non sa che le risate e gli scherni si nascondono nelle ombre? Trovano agio nelle tenebre, e fanno dell'oscurità la loro umile dimora? Tramano contro i passanti, disegnando sul terreno creature terribili e orrendi incubi, seguendo le loro vittime fino a casa, dove troveranno sollievo solo accendendo la luce del vialetto. Altro non sono che i figli e le figlie di Loec, i suoi fedeli folletti che, sotto suo ordine, tramano nell'ombra per terrorizzare i mortali, piegarli al volere del loro signore, prendendo forma dal suo stesso potere.
Anche parte di questo potere si riversa all'interno dell'animo dell'adepto, che può trasformare la propria forza in un fedele servo delle tenebre, in grado di difenderlo e sconfiggere i suoi nemici per lui, pur non indossante Persona sul volto, come fosse, e anzi lo è, una sua propria tecnica.
In termini di gioco, il portatore è in grado di dare vita alla propria aura, trasformandola in fasci d'entità magica, composti d'una energia del colore della notte e altrettanto sanguine, non appartenente ad alcun elemento ["Non elementale"].
Questi possono essere creati in svariati modi, a fantasia dell'adepto stesso, per generare scudi, barriere e quant'altro, e imprimere in essa tanta energia quanto desidera, facendo di questa tecnica la sua "Forza portante".
Naturalmente la tecnica ha un consumo Variabile, a seconda di quanto si desidera sia forte lo scudo, generato { tecnica variabile - magica - solo difensiva }.

Fiero dei propri peccati: Loec è un dio odiato, i suoi scherzi e le sue assurde trame inconcludenti hanno rovinato più di un piano delle altre divinità. Si dice che in passato, quando la prigione di un Dio non voluto non riuscì a contenerne il potere, lasciando libero un seme divino che rivelò al creato l'esistenza del suddetto Dio bambino, Loec venne usato come capro espiatorio per questo fatto, e venne processato dagli altri dei, ingiustamente. Tutti tacquero quando il Dio gridò la sua innocenza, e nemmeno la divinità sovrana credette alla sua parola preferendo dare ascolto a coloro che lo accusavano apertamente.
Da allora, Loec marchia indissolubilmente in un modo subdolo e non necessariamente evidente ogni sua grande azione, lasciando segni del suo passaggio e firme impossibili nelle sue "opere". Ciò si trasmette anche alla maschera, la quale spingerà a livello inconscio il portatore a firmare le sue azioni più grandi. La firma è totalmente a piacere del portatore, e non deve essere necessariamente visibile e tanto meno rinvenuta, deve essere solo presente, il come è frutto dei capricci del momento
Tuttavia ciò ha avuto anche un'altra conseguenza, ben più pesante. Loec è avverso a tutti gli altri dei, colpevoli di averlo accusato ingiustamente per una colpa non sua. Tutti i paladini, ovvero tutti coloro che difendono strenuamente le insegne di un Dio particolare e sono da esso consacrati, provano inimicizia istintiva verso il portatore, diffideranno di lui come lui diffiderà due volte tanto di loro.
L'effetto è agente anche senza che il portatore indossi Persona stessa { malus }.

Fiero della propria pazzia: Ma è veramente sicuro indossare un artefatto così potente, per colui che è, seppur profano, un semplice mortale? E' possibile che emulare un tanto folle Dio in ogni sua forma lasci intonso il suo adepto, privo d'alcuna macchia, e soprattutto... vivo?
La Persona di Loec non è un oggetto comune. E' una replica del volto del Divino. Una fattezza contenente l'inganno stesso in tutte le sue forme, troppo per poter essere indossata senza paura e controindicazioni da qualsivoglia estraneo. E infatti, le menzogne e le tenebre s'impossessano lentamente della mente dell'adepto, una volta indossata la maschera, secondo dopo secondo, fermentandone la follia. Esaltandone i sensi. Incrementandone i desideri e le sensazioni. Accrescendone la vita stessa.
Potrebbe forse apparire come un vantaggio, ma la realtà è ben diversa.
In termini di gioco, una volta indossata la maschera lo status mentale del personaggio peggiorerà di post in post, fino a divenire totalmente irrecuperabile.
Nel post in cui Persona viene indossata, tutto pare calmo e sotto controllo, ma i desideri e l'impronta caratteriale dell'indossatore vengono incrementati, rendendolo ancor più arrogante e supponente.
Nel post successivo si potrà denotare nei suoi occhi e nei suoi atti una seppur lieve impronta di pazzia. Il giocatore non sarà più in grado di utilizzare tecniche appartenenti al tipo fisico, e si muoverà e agiterà molto più di quanto è solito fare realmente.
Nel seguente post, ha inizio il degenero. Il giocatore non sarà più in grado di utilizzare tecniche di tipo magico, potendosi affidare quindi alle sole arti psioniche, e il suo carattere diverrà un minestrone fra le parti più vive del suo e quello scherzoso e buffone di Loec stesso, rendendolo una sorta di tanto terribile quando orrendamente giocoso servo del Dio.
Al terzo post successivo a quello in cui la maschera viene indossata, l'adepto diviene una copia di Loec in persona, imitandolo in ogni cosa. Supponenza, giocosità, arroganza e quant'altro. Agli occhi del suo avversario probabilmente non risulterà altro che un pazzo, e da qui in avanti non sarà nemmeno in grado di levarsi la maschera. La stessa cadrà dal suo volto una volta sconfitto, o una volta vincitore { malus }.

« Belfagor »

rayconbelfagor


Demone del desiderio.
Ray è insaziabile, e questo è certo. Il regno degli uomini non ha mai visto un monarca più meschino, avido e gretto -ma soprattutto, ambizioso. Perché è l'ambizione a spingere il Re che non perde mai a continuare ad oltranza la sua egoistica crociata per la supremazia, ed è l'ambizione ad averlo condotto sul trono dove siede adesso. L'ambizione, potremmo dire, è la fibra più genuina del suo essere; naturale quindi che sia anche la sua arma più potente.
I sudditi hanno imparato a riconoscerlo e temerlo per la sua maschera, la Persona di Loec, un'insegna che è quasi diventata blasone per un commisto di storia, leggenda e consuetudine consolidata. Non sanno tuttavia che, come quella nasconde il vero volto del re, il re stesso nasconde un secondo e più prezioso feticcio sconosciuto alle masse.
Gliela si è vista pendere dalla cintola durante le cene, i balli, le udienze e i proclami, inguainata in un anonimo fodero di cuoio scuro. Gliela si è vista accarezzare distrattamente quando preda della segreta tentazione di usarla, per poi far scivolare lentamente la mano dal pomolo. Il più
terribile dei poteri ed il più potente dei desideri, nascosti sotto gli occhi di tutti.
Uno scherzo regale, nella sua portata.

Io desidero la conoscenza: Le maledizioni peggiori sono legate al nome, dicono. Puro vangelo.
L'arma è maledetta con il nome di uno dei démoni del vecchio credo -Belphagor- e da quel nome ha ricevuto il crisma di un'ispirazione mistica e morbosa, la stessa -si dice- che il démone induceva nelle proprie vittime dopo averle lusingate con la promessa dell'accesso ad un regno di arti proibite. Nessuno si sottraeva, e tutti i suoi succubi erano ben felici di accontentarne qualunque capriccio pur di raggiungere quella ricompensa. Nemmeno Ray, a quanto pare, è stato abbastanza arrogante da rifiutarsi.
In termini gdr, questa abilità concede al personaggio di acquistare ed utilizzare le pergamene della classe negromante in aggiunta a quelle della propria { abilità passiva - metagame }.

Io desidero la perfezione delle arti: Quando si pretende di primeggiare su tutti -quando si pretende, parafrasandone il titolo, di essere riconosciuti come il re che non perde mai- le proprie aspettative non possono che essere delle più elevate. In particolar modo, le proprie aspettative verso sé stessi. La diligenza e la severità con le quali Ray si è applicato alle rivelazioni del démone del desiderio sono state tali da garantirgli un esercizio perfetto delle facoltà lui concesse: in termini di gioco, tutte le evocazioni derivate da pergamene di negromanzia verranno effettuate beneficiando di istant-
casting, come se il personaggio fosse in possesso del primo livello del dominio "evocatore" { abilità passiva - magica }.

Io desidero l'onnipotenza: Tutto il suo desiderio, la sua ambizione e il suo ego, compressi in una forma più umile. Una simile smania può corrodere, se coltivata per troppi anni -una simile smania, direbbero alcuni, potrebbe addirittura uccidere. Morire, però, non sarebbe un comportamento adatto ad un re. Lo ha riversato tutto lì, nella lama, riempiendola dal pomolo alla coccia e alla punta di desiderio asfissiante. Una bramosia tale che, se liberata, sarebbe in grado di piegare qualunque nemico -perché è di questo che si tratta: illusione. L'illusione più grande che l'uomo conosca è quella di appagare
un desiderio irraggiungibile.
A-s-g-r-a-d-e-l.
Per una sola volta a combattimento, Re Ray può liberare l'illusione infusa nella spada, che si manifesterà in una distorsione elastica della realtà circostante avente come fulcro l'oggetto, convertito agli occhi della vittima in un informe e pulsante globo dorato. Un flash accecante, e questi muterà nella percezione che il nemico ha del leggendario Asgradel, facendogli credere che Ray ne sia improvvisamente entrato in possesso. L'apparizione della reliquia illusoria ha una potenza critica, ed induce nell'avversario un tale senso di sudditanza da farlo inginocchiare ai piedi del sovrano abbandonando le armi, prostrandosi con l'umiltà di chi è tanto sopraffatto da non poter nemmeno ammettere la propria sconfitta con le parole. Di fronte alla meraviglia, di fronte al desiderio nella sua forma più pura, tutti ammutoliscono reverenti. Nessuno -né uomo, né démone- è in grado di sottrarsi al magnetismo da lei esercitato. Ray, per quanto tanto egocentrico da non considerarsi né l'uno né l'altro, non fa eccezione. Il potere dell'illusione è tale da produrre un feedback negativo persino sul caster, ammaliandolo di riflesso: il re sarà tanto sorpreso nel vedere l'Asgradel stretto fra le proprie mani da subire uno shock quantificabile come un danno mentale alto, non prevenibile da alcuna difesa di sorta. Bisogna fare attenzione, quando si corteggia l'impossibile: non conosce le gerarchie { tecnica critica - psionica }.

Io desidero la conquista: Il mezzo più rapido per poter primeggiare su chiunque è il potere assoluto; questo Belfagor lo sa alla perfezione. Non il potere dell'inganno, né quello della bugiarderia: l'unica maniera rapida e concisa per soddisfare l'ambizione è quella di sviluppare una potenza incontrastata, una forza inusitata che, nel caso della lama, si manifesta come un violento fascio energetico. Basterà che il monarca levi il proprio manifesto potere verso il cielo, e da esso pioverà una serie sequenziale di sette raggi di pura energia non-elementale, del diametro di diversi metri, che solleveranno e spaccheranno il terreno tutto intorno al sovrano: una bordata inusitata di energia, di potenza pressoché critica, alla quale il re potrà ricorrere per ben due volte, gratuitamente, all'interno del duello. Un potere innanzi al quale persino il più pericoloso degli avversari non potrà fare altro che inchinarsi ed arrendersi, constatando la forza incontrastabile del Monarca che non perde mai { pergamena magia spaziale incastonata - magica }.

Io desidero la punizione dei dissidenti: Il prezzo dell'ambizione è la solitudine. Quando si combatte in solitaria una crociata per sé stessi, è inevitabile la preclusione di qualsiasi contatto che non sia la sudditanza o il disprezzo; per un re che non conosce -né riconoscerà mai- un proprio pari, questa è una verità tanto tangibile da farsi quasi dolorosa. In termini gdr, tutti i personaggi di allineamento neutrale o di allineamento buono combatteranno Ray come se pervasi da un sacro furore, investiti dell'obbligo spirituale e morale di estirpare il tiranno dal trono. Durante il combattimento, ciascun avversario di Ray godrà di completa immunità a dolore fisico, per cadere sconfitto solo quando ogni sua risorsa sarà esaurita { malus }.


grecaschedare1

« altre memorie »
{ Coloro che vincono, in qualunque modo vincano, non ne riportino vergogna }



« Tutto ciò che so, tutto ciò che ho imparato è stato archiviato con un solo obiettivo; quello di rendermi di un passo più vicino al mio ultimo scopo - la conquista totale, la punizione dei dissidenti, il controllo indiscusso su ogni forma di vita esistente in terra. Io diverrò una componente immancabile e innegabile di questo mondo al pari di qualsiasi elemento presente in natura, possiederò ogni lembo di terra e farò in modo che non vi sia uomo che possa ignorare il mio comando, poiché esso diverrà componente direttamente logica del sopravvivere di questo intero continente. Io sono il Re guerriero, l'uomo più abietto della terra, e non vi è altro destino per me se non quello che mi porta nella direzione della conquista totale e incondizionata. »

the instruments of darkness tell us truths
Non è strano che l'oscurità l'abbia avviluppato nella sua morsa, né che l'abbia mutato, che volteggi intorno a lui come una nube miasmatica e che poggi sulle sue spalle come un mantello stirato; che lo renda più appetibile, seducente e spaventoso; non è strano. Ella è stata catturata dal suo fascino, ammaliata e ammansita: ella è divenuta un mero strumento nelle mani di chi, come lui, la resa schiava della sua malizia e del suo verbo. Ora, semplicemente spendendo un consumo pari a Basso e allungando parte delle proprie lunghe vesti nella direzione dell'avversario, queste si animeranno di vita propria e, muovendosi repentine, andranno ad avvolgerlo e stringerlo nelle proprie spire - catturando e artigliando i nemici del sovrano. Esse fungeranno come vero e proprio tramite per quelle altre tecniche del monarca che richiedono del contatto fisico per essere attivate, senza costringerlo a dover avvicinarsi di persone ai propri avversari. La tecnica può essere utilizzata anche per recuperare oggetti fuori dalla portata del monarca. { pergamena quinto arto - magica }. E' naturale pensare, dunque, che quando egli desidera ardentemente qualcosa, queste tenebre faranno di tutto per procurarglielo, inconsce del fatto che, spesso, possono anche finire col ferire il sovrano stesso nelle loro emanazioni di inusitata ambizione. Materializzandosi dalle ombre che vorticano come nubi intorno alla figura del monarca, infatti, esse - manifestandosi come una densa energia elastica di colore nero - possono allungarsi verso l'arma dell'avversario ad un consumo energetico pari a Basso. Lì tenteranno di sottrargli la sua arma, anche mentre egli sta attaccando, e consegnarla al loro signore; esse tuttavia non possono allontanarsi da lui per più della lunghezza di un braccio e, se colpite nel mentre, i danni che subiranno si materializzeranno sul corpo di Ray sotto forma di lunghi tagli neri. Allo stesso modo, nel caso in cui un proiettile, una freccia o un'arma da lancio dovessero dirigersi pericolosamente verso il sovrano, sempre ad un consumo Basso, le ombre vorticanti intorno al monarca potranno reindirizzare il corpo estraneo verso colui che l'ha originato, rispedendolo al mittente con la stessa forza con cui è stato scagliato. L'efficacia di queste capacità si fonda sulla repentinità con cui le tenebre sono in grado di intervenire, direttamente dipendente da quella di Ray - dunque la tecnica costruisce la propria potenza sull'agilità e sulla velocità del possessore, e non sulla sua potenza magica { pergamena dominio - fisica }.

despair thy charm
Fra le capacità più singolari del sovrano che ha appreso durante i suoi lunghi studi, vi è senza dubbio quella di poter piegare al proprio volere l'oscurità che ha ammaliato, ammansito e spinto a seguirlo ovunque vada; le stesse ombre che corrompono e depravano il suo aspetto incessantemente, e che vorticano in dense nubi nere tutt'intorno a lui. Senza utilizzare alcun consumo e alcun slot tecnica, il monarca è in grado di fare in modo che parte delle tenebre che lo avvolgono si allunghino in direzione di un dato punto che sia a portata di un lancio di pietra; raggiuntolo, esploderanno in una densa nube nera e spiraliforme che si genererà dal terreno e si espanderà rapidamente verso l'alto. Se qualcuno dovesse avere l'ingenua idea di inspirare tale fumo - che non occlude in maniera alcuna la vista dei coinvolti dall'attacco - inizierà a concretizzare nel sovrano l'immagine del potere assoluto e incontrastabile, manifestandosi in gesti di estremo spavento e sudditanza; vedrà nel monarca i suoi incubi più terribili e sarà spinto a non affrontarlo mai direttamente in combattimento. Questa tecnica provoca un danno psionico di livello basso ma può essere affrontata come un normale attacco fisico, e può essere utilizzata un massimo di cinque volte a giocata, anche più di una volta per turno { cinque veleni psionici a gas }. Spendendo un consumo Medio, il sovrano è in grado di potenziare questo effetto: colui che si ritroverà immerso nelle tenebre avrà una visione di sé sconfitto e dilaniato in maniera truculenta dal sovrano e da Chevalier; vedrà chiara la vittoria del monarca e, trovandosi innanzi allo scorcio di se stesso deceduto ed in pezzi, verrà colto da una nausa improvvisa che impedirà lui di difendersi come di consueto. Tale attacco andrà affrontato come una normale tecnica psionica di potenza media { pergamena confusione - psionica }.

fair is foul and foul is fair
Quali che siano i poteri dovuti dalla metodica e lungimirante abiezione del sovrano, non bisogna dimenticare ciò verso cui la sua indole l'ha sempre trascinato; il ruolo di maestro degli inganni, di signore delle menzogne e macchina di bugiarderie. Volendo, il monarca può convogliare credibilità nelle proprie parole e far sì che ogni menzogna proferita dalle sue labbra risulti logicamente inoppugnabile alle orecchie dell'avversario, spendendo un consumo Basso { pergamena non sono stato io! - psionico }. Egli è inoltre naturalmente in grado, infatti, di generare sul campo di battaglia un'immagine realistica di qualsiasi cosa gli venga in mente, sia essa la rappresentazione di un mostro terribile, di un essere umano o di un oggetto di qualche tipo. Tale immagine non potrà spostarsi dalla propria posizione, ma potrà compiere movimenti circostanziali - come quello delle braccia o, paradossalmente, saltellare sul posto; avrà odore e potrà produrre suoni di qualsiasi tipo, ma non possiederà alcuna consistenza: se qualcuno dovesse mai tentare di colpirla o toccarla, si ritroverà semplicemente ad attraversarla, ritrovandosi incolume oltre di lei. L'immagine resta sul campo di battaglia per un unico turno, ma il monarca può spendere un consumo di energie Basso ogni volta che è il suo momento per mantenerla attiva o tramutarla in qualcos'altro { abilità personale - magica }. Se invece desiderasse spendere un consumo Medio, il monarca potrà generare un'immagine delle stesse modalità di quelle descritte nell'abilità soprastante, con una piccola variante: se uno sprovveduto avversario dovesse infatti entrare in contatto diretto con questa trappola, essa si colorerebbe velocemente di nero e si dividerebbe in una quantità inimmaginabile di aghi e lame corvine che si allungherebbero per diverse braccia da dove si trovava l'inganno, provocando un danno medio a chiunque sia stato abbastanza ingenuo dall'avvicinarsi troppo e poi sparendo nel nulla { pergamena tranello - magica }. Spendendo sempre un consumo Medio, infine, il sovrano è in grado di incanalare questo potere in manifestazioni differenti e, a seconda del caso, più utili: ad esempio, egli potrà teletrasportarsi su un altro punto del campo di battaglia - seppur non nelle vicinanze delle proprio avversario - lasciando dietro di sé un'immagine sua rappresentativa, nell'esatta posa in cui si trovava in precedenza. Tale immagine sosterrà come sospesa nell'aria per un solo istante, prima di dissolversi lentamente. Utilizzare questa tecnica in fase difensiva per evitare un attacco significa utilizzare una difesa assoluta { pergamena immagine residua - magica }.

something wicked this way comes
Le creature che dimorano nelle ombre e fanno delle tenebre la loro casa sono mutevoli ed innumerevoli. Com'è giusto pensare, se l'oscurità è rimasta ammaliata dall'abiezione del sovrano, tanto è successo anche alle miserevoli bestie che la abitano, e che possono intervenire nel corso del combattimento al minimo cenno d'intesa. Basterà infatti che il sovrano spenda un consumo energetico pari a Basso perché innanzi a lui si materializzino lentamente una quantità indicibile di esseri volatili, dal becco di corvo, le ali di pipistrello e le zanne di un cane rabbioso: mostri avvolti da vorticanti spire di sottile fumo nero, che li accompagneranno nei movimenti e li renderanno difficili da identificare; inconcepibili. Questi andranno quindi ad avvolgersi tutt'intorno al capo e al torso del nemico del monarca, impedendogli di scorgere alcunché persino ad un palmo dal proprio naso. Si comporteranno in maniera innocua nei suoi confronti, a meno che non siano attaccati: in quel caso si getteranno contro le carni dell'ingenuo, provocandogli un danno totale pari a basso. Consumate le loro azioni, le bestie svaniranno al termine del turno { pergamena stormo - magica }. Spendendo un consumo di energie pari a Basso oppure Medio, invece, queste stesse creature potranno essere richiamate col preciso intento di danneggiare il proprio avversario - si getteranno infatti contro di lui e tenteranno di dilaniarlo con le proprie zanne, provocandogli un danno totale pare al consumo appena speso per richiamarle { pergamena servitori infernali e dilaniamento - magiche }. Sempre spendendo un consumo di energie pari a Medio, poi, il monarca è in grado di suddividere il proprio corpo in centinaia di questi stessi incubi, frammentandolo e spezzandolo tutt'intorno alla ferita appena subita. I mostri volteggeranno in unico stormo, poi, allontanandosi di diversi passi dal nemico e ricomponendo il corpo del sovrano - illeso e privo del danno che avrebbe appena dovuto subire - poco lontano. Questa tecnica funge da difesa assoluta e può essere utilizzata solo nell'istante in cui si viene colpiti da un avversario { pergamena stormo illusione - magica }.

sleep no more!
Anche per questa tecnica, il sovrano sfrutta il potere delle ombre intorno a sé e, per la precisione, degli incubi che le abitano. Spendendo un consumo pari a Medio, infatti, e concentrandosi su un altro colpo che il sovrano è in grado di scagliare, quest'ultimo si colorerà di nero tenebra, fiammeggiante, sia esso una manifestazione energetica o un fendente di spada. Se questo colpo dovesse andare a buon fine, quindi, l'avversario sentirà un forte dolore allo stomaco e scoprirà che una creatura vermiforme e zannuta vi si è appena insediata e abbia iniziato a divorarlo dall'interno: l'incubo provocherà immediatamente al nemico un danno pari a basso, che nel secondo turno di permanenza si aggraverà fino a divenire un danno medio e nel terzo - quando il mostro sarà ormai sazio - peggiorerà fino al suo limite massimo, trasformando l'entità della ferita provocata da un medio ad un alto. Una tecnica di assassinio subdola, paziente e silenziosa, che condanna i nemici del monarca a dolori strazianti per diversi secondi, spingendoli a confessarsi a lui e arrendersi { pergamena assassinio - magica }. Specializzatosi in questo tipo di incanti - pazienti e dilazionati - il monarca ha sviluppato una seconda tecnica di natura simile alla prima: spendendo un consumo Alto, infatti, egli potrà lasciar gravitare una piccola sfera nera appena formatasi nei suoi palmi verso l'alto, dove sparirà nel nulla, accartocciandosi su sé stessa. Apparentemente, essa non avrà alcuno scopo ma, nel corso del prossimo turno del sovrano, una cascata di inusitata energia scura, simile ad una rovesciata colata di inchiostro, inizierà a cadere dal punto in cui la sfera era sparita rigettandosi contro l'avversario dell'abietto. Benché tale colata abbia la potenza di una tecnica alta, contro avversari angelici essa diverrà di potenza critica, mentre contro avversari demoniaci, si ridurrà a potenza media { pergamena costellazione - magica }. Infine, spendendo un consumo Alto, il monarca è in grado di disporre dell'arma più comune nelle mani di un assassino: il coltello. Intorno alla sua figura si materializzeranno infatti immediatamente una quantità innumerevoli di queste armi bianche, completamente nere, che, in seguito, esploderanno in tutte le direzioni, dilungandosi a 360° grandi dall'epicentro costituito dal sovrano. Questi coltelli infliggeranno un danno maggiore agli angeli - Alto - e uno Basso agli esseri di stirpe demoniaca; a tutti gli altri, medio { pergamena anelli neri - magica }.

to find the mind's construction in the face
Le seguenti tecniche sono l'apoteosi del potere naturale del sovrano - le stesse e manifeste forme di offesa nella quali la sua stessa natura lo induce. Illusioni psioniche che, seppur di diversa concezione, non fanno altro che trasportare l'avversario all'interno di quel mondo che è del monarca e soltanto suo; nella mente dell'uomo più abietto della terra. La prima, a consumo Immenso e agente tramite il tocco, manifesterà un singolo istante nella mente della vittima - un palpito durante il quale ella si vedrà trafitta da una delle gigantesche mani del cavaliere che accompagna il sovrano, oppure divorata dalle bestie abitanti l'oscurità che lo attornia in spire. Un sogno ad occhi aperti di un solo secondo, al termine del quale tornerà alla realtà - seppur non del tutto integro. Oltre al danno alto che l'illusione avrà portato alla psiche avversaria, infatti, egli si ritroverà con una replica della ferita appena subita nell'incubo vissuto sul corpo, dubitando dunque della falsità dello stesso - un danno fisico di livello alto anch'esso { pergamena inganno - psionica }. Secondariamente, sempre ad un consumo Immenso e sempre tramite il tocco, il sovrano sarà in grado di manifestare nella mente dell'avversario un lungo sogno di cui lui sarà il completo padrone - lo trasporterà in un mondo abietto, in un incubo senza fine che lo trascinerà per interi giorni se necessario, seppure nel mondo reale non saranno che passati pochi istanti dall'attimo in cui Ray ha poggiato la mano sul proprio nemico. All'interno di questa totale illusione, il nemico sarà completamente in balia del gioco generato dal monarca e, al termine della stessa, tutto ciò che avrà passato si potrà tradurre come un danno di livello Critico subito dalla sua psiche { pergamena luna sotterranea - magica }.

who dares do more, is none
Come il più potente degli stregoni, il sovrano è in grado di manipolare con estrema facilità tutte quelle forze che controllano la realtà e piegarle al suo volere, come al suo cospetto si piegheranno i suoi avversari. Semplicemente allungando la mano nei confronti di un suo avversario, in un gesto di pura alterigia, egli sarà in grado di generare una forza sotto forma di raggio - saranno le stesse ombre che circondano la sua figura ad allungarsi, sottili e repentine - che una volta toccatolo lo avvolgerà, accartocciando il suo corpo e costringendolo ad inchinarsi al cospetto del monarca per qualche secondo. La tecnica ha un consumo energetico pari a Basso e può essere utilizzata anche come difesa contro quei guerrieri che menano le proprie spade senza alcuna ragione e caricano con foga i propri nemici: in quel caso, la tecnica si limiterà a rallentare l'avversario il tanto bastante perché il sovrano possa evitarlo in tutta tranquillità - tuttavia il primo non percepirà alcun rallentamento; egli anzi penserà che il monarca sia divenuto improvvisamente padrone di una rapidità incredibile, vedendolo muoversi a velocità inusitata. Chiunque osserverà la scena da esterno, tuttavia, si accorgerà della verità { pergamena sgambetto - magica }. In seguito, fra gli strumenti più comuni utilizzati dal sovrano vi è la capacità di evocare armi da asta che - come fossero animate di vita propria - attenderanno in aria un comando del Re prima di scagliarsi alla volta del proprio nemico. Tali lance, o tridenti che siano, benché solidi saranno composti di pura energia oscura e richiederanno un dispendio Basso di energie per essere richiamate; provocheranno, inoltre, un danno Alto agli avatar di stirpe angelica, basso, invece, a quelli di stirpe demoniaca { pergamena sfera d'ombra - magica }. Successivamente, vi è il potere più che plebeo di poter manovrare gli oggetti con la forza del pensiero; una forza telecinetica alla quale il sovrano non ricorre spesso, e generalmente solo per pigrizia o presenza scenica. Tale capacità può essere utilizzata unicamente su oggetti che il sovrano sarebbe in grado di muovere anche normalmente e ha un consumo Variabile a seconda della velocità che egli decide di imprimere al moto del proiettile. Il 100% della sua AeV con un consumo medio (275), il 200% con un consumo alto (550) e il 400% con un consumo critico (1100) { pergamena telecinesi - magica }.

fill me from the crown to the toe
Quale simbolo per identificare un sovrano come tale è migliore di un trono? Quale manifesto; quale opera? Per tali ragioni e per pura vanità, il monarca è in grado di concretizzare uno dei suoi più spaventosi poteri nella forma di uno scranno di pietra che, ad un semplice consumo energetico pari a Medio, verrà a formarsi a poca distanza da lui, abbastanza perché gli basti non più di un passo per raggiungerlo e sedercisi sopra. Esso permarrà sul campo di battaglia per un totale di due turni e, nella sua pietrosa alterigia, scaverà lentamente radici di pietra nera tutt'intorno a sé, che si diffonderanno a mo' di ragnatela per tutto il luogo dello scontro, corrompendo l'area. Fintanto che la depravazione regnerà sovrana, dunque, le evocazioni dell'abietto andranno considerate molto più potenti del normale - di un livello energetico superiore, per la precisione - e la luce faticherà ad essere prodotta; persino dai suoi seguaci più affini. Le magie di elemento sacro e luminoso, infatti, costeranno un consumo maggiore rispetto a quello previsto per essere partorite - se un incantatore dovesse quindi castare una tecnica sacra o luminosa di livello medio, per esempio, dovrà consumare un quantità di energia pari ad alto. Al termine dei due turni di permanenza del trono sul campo di battaglia, esso si sbriciolerà, e le radici che lo avevano come epicentro con lui { pergamena benedizione del dio oscuro - magica }.
In secondo luogo, non vi è modo per un Re per dimostrare il proprio potere migliore di quello di dare ordini e fare sfoggio della propria incrollabile autorità. Così la voce del monarca s'è evoluta avviluppandosi tutt'intorno alla sua cupidigia, vi si è riversata indosso e s'è permeata di una potente energia elastica ed invisibile, che consegue direttamente al verbo del sovrano. Spendendo un consumo Variabile a seconda della potenza che egli desidera imprimere alle proprie parole, infatti, il monarca sarà in grado di porre dei divieti incontrastabili ad un dato bersaglio ascoltatore - anche se apparentemente non accadrà nulla. La tecnica si attiverà unicamente nel momento in cui un personaggio dovesse infrangere il veto insormontabile dovuto dall'autorità del sovrano: in quel caso, un attacco psionico della stessa potenza di quella impiegata per richiamare il divieto lo colpirà, provocandogli un dolore tale da impedirgli di procedere nella sua infrazione. I divieti possono essere posti solo su una persona alla volta, e mai utilizzati come verità innegabili stanti sul campo di gioco { abilità variabile - psionica }.

let not light see my black and deep desires
Chi vorrebbe, dunque, frugare nella mente così deviata del sovrano abietto? Di colui che è riuscito ad ammansire le tenebre e porle sotto il proprio controllo? O meglio - chi mai avrebbe la forza tale da riuscirci? Il monarca è un genio e, in quanto tale, non vi è dubbio che la prima cosa che abbia mai pensato di fare è stata quella di tutelare il proprio genio, difenderlo dalle presenze esterne e schermarlo da chiunque voglia turbarlo, immancabilmente. Egli, difatti, spendendo un consumo energetico Variabile a seconda della potenza della difesa che ha deciso di erigere, potrà impedire a chiunque voglia penetrare nei suoi pensieri di farlo, schermandosi con una perfetta difesa psionica. L'incantatore avversario avrà l'impressione di trovarsi innanzi alle mura invalicabili di una gigantesca fortezza - una reggia degna del più aberrante dei sovrani, bianca e slavata, incorruttibile { attiva del dominio mente lucida - psionica }.
In perfetta sintonia con la paranoia che l'ha spinto a erigere invalicabili difese intorno ai suoi pensieri, poi, il monarca è in grado di oscurare qualsiasi luce nei suoi dintorni e di richiamare, in pochi istanti, l'oscurità - cosicché nessuna luce possa scrutare i suoi bisogni più depravati ed abietti. Spendendo un consumo energetico pari ad Alto, infatti, il giorno cederà il passo prima alla sera e successivamente - quanto mai rapidamente s'è potuto assistere - alla notte, seppure solamente per un totale di due turni. All'interno di questi ultimi, i demoni potranno ovviamente accedere naturalmente alle loro forme bestiali, mentre gli angeli non saranno più in grado di mostrarsi per ciò che sono realmente; inoltre, i virtuosi paladini non potranno più fare ricorso alle loro capacità passiva, almeno fino a quando l'oscurità non si diraderà, poco dopo { pergamena notte - magica }.

« Charles Étienne Chevalier »


Charles Étienne Chevalier è il compagno di Ray, suo padre, protettore e cavaliere. Si tratta nulla più che di un Golem. Una creatura antica ormai rara ad incontrarsi per le terre di Asgradel, e per di più dei più potenti. Un Golem d'acciaio. Il suo aspetto non sarebbe dissimile da quello di un qualsiasi essere umano, se non per i lunghi artigli che ne costituiscono le dita, lo sguardo spento e obbediente, e le dimensioni gigantesche: più di cinque metri d'altezza. In lui non sono passabili, comunque, i tratti di una bestia. Le zanne sono affilate e in grado di sventrare le carni più dure, il collo lungo, la statura spesso ingobbita, la posizione inginocchiata.
La creatura segue Ray ovunque egli vada, in modo da non lasciarlo mai solo e fungendo da perfetta e razionale "Guardia del Corpo". Nonostante a molti non possa sembrare, infatti, il costrutto possiede una coscienza e una psicologia propria, seppur appena accennata, limitata dalla mancanza dei sensi. Può percepire solamente gli ordini del proprio Re, e la sua fedeltà in lui è assoluta. Sa che ogni azione del monarca è compiuta con un fine. Conosce le conseguenza delle proprie azioni, ma ancora di più comprende i propri doveri e le proprie responsabilità. Questo lo rende in grado di difendere Ray da una situazione di pericolo percepita da lui, ma per qualche ragione, non dal monarca; nonché di compiere decisioni autonome, seppur minime, poiché inutili al suo essere privo di qualsiasi tipo di bisogno.
In termini di gioco, il Cavaliere va considerato come il compagno animale del ragazzo, utilizzabile in combattimento. E' possibile utilizzarlo come pg giocante all'interno di quest in cui è presente anche il Re o in solitaria solo per scene GdR. Non è mai possibile utilizzarlo come personaggio giocante, invece, all'interno di qualsiasi combattimento. Che sia ufficiale, non ufficiale, all'interno di avventure o meno.
Va considerato di un livello energetico inferiore a quello di Ray, e dalla potenza pari a quella di un'evocazione di livello Critico, quindi sempre superiore in statistiche a pari energia e a energie superiori non incentrate sul combattimento fisico, e quindi sulle caratteristiche fisiche.
Charles Étienne Chevalier è immortale. Non è possibile eliminarlo in modo fisico, né in modo psicologico. In quanto costrutto, illusioni e attacchi psionici risulteranno inutili contro di lui, e lui stesso continuerà a combattere indipendentemente dalla quantità di ferite subite dal proprio corpo, implacabile.
I suoi artigli sono affilatissimi, e i suoi colpi sono dei più potenti che si possano affrontare. Senza dubbio, la perfetta avanguardia del Regnante { abilità passiva che muta il golem in compagno animale (dovuto alla pergamena golem di ferro incastonata nel medaglione) e pergamena immortalità incastonata in esso - metagame }.

Bones: Non le scaglie, non le vertebre, non gli ingranaggi, bensì le ossa. Spendendo un consumo pari a Medio, Chevalier si ingobbirà improvvisamente e, come colto da un convulso masochismo, prenderà a scarnificare la propria stessa schiena fin dove le sue braccia gli permetteranno di raggiungerla - strapperà ogni lembo di acciaio che la ricoprirà, segherà il metallo e solleverà la ruggine, fino a rivelare e rilasciare le immonde creature che vi abitano sotto. Queste, piccole lame abbarbicate tutt'intorno a lunghe strisce di fil di ferro e ingranaggi consunti dal tempo - creature viventi e fluttuanti mediante abbozzate e rozze ali meccaniche che permetteranno loro di solcare i cieli, nei pochi secondi che costituiranno la loro aberrante vita: resteranno sul campo di battaglia, difatti, solamente per un totale di due turni, al termine dei quali si spegneranno improvvisamente, ricadendo inermi lungo il terreno. Questi rasoi volteggianti potranno essere richiamati in un numero variabile da uno a venti, ma nella loro totalità andranno sempre considerati come un'evocazione di potenza bassa e di un livello energetico inferiore a quello del sovrano. { pergamena pipistrello - magica }.

La viande: Mostri; incubi; abietti. La progenie di un sentimento covato fra le lamiere rugginose di un padre imprigionato nel corpo di un costrutto. Queste creature non sono che le sue reminiscenze: nient'altro che il ricordo ristagnante del sogno di possedere un figlio ed educarlo perché imparasse dagli errori del genitore - non sono che la mera personificazione e la concretizzazione degli aneliti di Chevalier; preside di una scuola e padre devoto. Spendendo un consumo pari a Medio o Alto, il Golem si piegherà in avanti e, da dentro il suo torso, fuoriusciranno delle creature umanoidi dall'aspetto scheletrico, composte di metallo e completamente scarne: il loro corpo parrà reggersi a malapena sulle gambe deboli e storte, la loro schiena sarà piegata all'indietro e l'acciaio che le comporrà sarà lambito dal colore mattone della ruggine. Questi avranno un capo arricchito di protuberanze cornee e una lunga falce al posto della mano destra, nonché le orbite cave, proprio come veri scheletri. Potranno essere evocati da uno a tre contemporaneamente, rimarranno sul campo di battaglia per un totale di due turni e la loro potenza sarà bassa nel caso del primo consumo (media per quanto riguarda il secondo), nonché di un livello energetico inferiore a quello di Ray { pergamena scheletri rianimati - magica }.

L'âme: Una gargantuesca creatura aberrante, composta solamente da ferro freddo e ingranaggi rugginosi. Questa, una parte di Chevalier. Lunga solamente un paio di metri, il Golem potrà darle vita ad un consumo Immenso rigurgitandola letteralmente lungo il pavimento, soffocandosi nel gesto. Essa prenderà vita in un insieme di lattiginosa bava e ruggine, proprio come un bimbo appena venuto al mondo. L'âme non è nient'altro che una bestia serpentina, sibilante e stridente, composta da un groviglio inconsulto di metallo - quasi non sia altro che le viscere dello stesso Chevalier che l'ha partorito. Sarà in grado di fluttuare a mezz'aria e potrà, a volontà del sovrano, lanciare un cono di ingranaggi taglienti e rugginosi che andranno a colpire come pioggia i propri avversari. L'âme va considerata un'evocazione di potenza Bassa di un livello energetico inferiore a quello di Ray. Se non richiamata, resterà sul campo di battaglia per un totale di due turni, compreso quello d'evocazione { pergamena dracolich - magica }.

Chevaliericon



Ringraziamenti random
Eitinel, perché senza di lei nessuno di noi sarebbe qui a giocare e questo forum né personaggio sarebbero mai nati.
Andre_03 e aron;, per aver costituito la corte originale - l'unica e la sola - del Re che non perde mai.
cloud hunter, per le splendide illustrazioni di cui ho fatto uso in scheda e di cui mi ha fatto dono.
Yomi, per aver creato la Persona di Loec e Elidarth, per averla potenziata.
Black Pendragon, per Belfagor :Q__

E tantissime altre persone che non potrei mettere in una lista per non allungare troppo questa già biblica scheda
Mi sento un uomo fortunato
perché ho molti amici da dover ringraziare.


In seguito a molti fraintendimenti, mi vedo costretto - malincuore - a mettere pubblico il fatto che Ray, la sua scheda e tutti gli elementi contenuti in essa, siano sotto copyright legalmente.

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Il Re che non perde mai by Ray~ is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.
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Edited by Ray~ - 25/10/2011, 16:54
 
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Come nascono i Re?
E' uso comune credere che un Monarca nasca quando il popolo necessita una guida, o quando una corona viene poggiata sul capo di un potente. Quando le città non hanno altra scelta che sottomettersi a qualcuno di più potente di loro, o quando non vi è altra scelta che consegnare tutto il potere nelle mani di un solo uomo, del quale la fiducia è il pregio più grande.
Esistono però diversi Re.
I Tiranni, che abusano delle loro capacità per sottomettere i loro stessi sudditi.
Le Guide e i Messia, che si autoproclamano regnanti al di sopra di un ristretto gruppo di fedeli, credenti nella loro parola.
Gli imperatori, che della guerra fanno i loro più grande diletto.
I presidenti, che vengono eletti democraticamente, e spesso si ritrovano spalleggiati da altre decine di figure importanti.
Potremmo soffermarci anche sulle sfaccettate opinioni sull'assolutismo, che tanto assoluto non era, per non parlare di altre figure minori come quella del Monarca Illuminato, del Signore, del Principe dello Zar e del Sultano, ma tutto ciò sarebbe inutile, poiché quello di cui parleremo in queste righe, non sarà il solito sovrano. Per esaminare il caso di Ray, però, non possiamo limitarci a dettare le caratteristiche del suo stato. E' quantomeno d'obbligo, infatti, dare un piccolo sguardo al suo passato, e a quali fatti l'hanno reso il Monarca che è diventato. Per farlo, possiamo iniziare il racconto dai tempi del suo apprendistato, quando ancora studiare era il suo più grande diletto.
_______ _ _

« E dai, bello. D'accordo lo studio, ma tu esageri! Cos'è, hai forse intenzione di diventare un Re o simili? »
Le parole scivolarono lente lungo la pelle del ragazzo che, di spalle, concentrava il suo sguardo e i suoi pensieri solo sul libro che aveva sotto gli occhi. "Il principe", di Macchiavelli. Una lettura che il loro professore aveva trovato talmente interessante dal costringersi a condividere tale sapienza anche ai suoi alunni, durante le vacanze.
L'aneddoto ironico dell'amico non era quindi sfuggito a Ray, che di sovrani e monarchi, in quel momento, ne aveva piena la testa.
« Davvero, non puoi mancare! Hanno detto che i vecchi stanno organizzando un poker per aggiudicarsi quelle del secondo anno. Devi venire per forza! »
Questa volta le parole dell'altro riuscirono a catturare la sua attenzione. Non tanto perché gli interessassero le ragazze del secondo anno, quanto più perché se i vecchi organizzavano un poker, lui, effettivamente, non poteva assolutamente mancare. Lui che era la guida di tutta l'accademia.
Le sue dita scivolarono sulla copertina del libro, chiudendolo.
« Forse hai ragione. » Disse con voce atona. « Non ho la minima intenzione di diventare un Principe, e qualcuno li dovrà pure spogliare delle loro vesti, quei vecchi bastardi. »
Sul volto di Ray si delineò un sorriso, mentre il suo amico gli rispondeva con un gesto eloquente prima di reindossare la giacca e scortarlo fuori.
I corridoi dell'accademia erano sempre bui, a quell'ora della sera. Il coprifuoco era rigido, e spegnere le luci era un modo per far desistere gli alunni dall'uscire dalle loro camere la notte, a rischio di inciampare negli sfarzosi ostacoli che avrebbero trovato sulla loro strada. Comodini, bacheche, lampade morte e lucernari ambigui. Persino lui s'era stufato di contare la quantità esorbitante di persone che andavano a sbattere contro i vetri, ogni volta che calava la sera.
Fortunatamente quel giorno la luce della luna proveniente dai lucernari era abbastanza per concedere ad entrambi di seguire un percorso ben preciso.
Ray allungò lo sguardo verso l'ampio cortile al centro dell'accademia, che faceva da parco per gli studenti stanchi che cercavano riposo tra una lezione e l'altra.
Vuoto, solo la grande fontana di marmo bianco al centro sembrava viva, e come lei la grande scritta che la circondava da capo a capo. "Trône du Roi ~ Charles Étienne Chevalier ".
Sollevò un sopracciglio, scettico.
Ancora non riusciva a capire chi avesse il coraggio di sponsorizzare un progetto simile. Una scuola per geni. Il così chiamato "Trono del Re". E non riusciva nemmeno a spiegarsi chi diavolo trovasse il coraggio di dare dei soldi ad un preside che di cognome faceva "Cavaliere". Ma decise di non soffermarvisi più di tanto, e continuò a seguire il suo amico.
Non dovettero camminare molto. A discapito delle sfarzose apparenze, il Trono del Re non era una grande scuola, e si poteva dire che di maestoso, in qualsiasi senso lo si voglia intendere, vi era solo il cortile centrale e la grande fontana di marmo bianco. Così bastò una rampa di scale per giungere nell'atrio, e da lì andarono verso sinistra, innanzi a un pesante drappo argenteo che pendeva dall'alto.
Ray lo scostò con la mano, rivelando un passaggio celatovi alle spalle, e i due vi si inoltrarono, scendendo una scalinata di pietra tanto nera e tanto lunga da sembrare dover portare all'inferno stesso. Un passaggio nascosto che sembrava stare lì sin da prima della scuola stessa, buio e lugubre.
Quando la musica sostituì il rimbombo dei loro passi, seppero di essere arrivati.
Come già detto, il Trono del Re aveva ben poco di maestoso. E non solo per quanto riguarda l'aspetto esteriore dell'edificio, ma anche per la fine che facevano, prima o poi, tutte le persone che vi si trovavano, per una ragione o per l'altra.
Innanzi ai due si apriva un salone di proporzioni gigantesche, illuminato dal fuoco di un camino che da solo conteneva lo spazio necessario per costruirvi un salotto. Lugubri, le lingue di fuoco illuminavano gabbie appese al soffitto, tavoli di ferro battuto e le mura vermiglie di quella che una volta doveva essere stata una perfetta sala delle torture.
La musica, più che altro grida e ruggiti, battevano con forza contro la roccia, graffiandone le pareti, e la folla non aiutava.
Persone ovunque. Sedute ai tavoli, dietro a quelli che sembravano banconi destinati all'alcool, distesi sopra a brande o, peggio ancora, dimenandosi dietro a sbarre o allacciati a macchine dall'aspetto tutt'altro che innocuo.
Nessuno piangeva, però. Tutti sembravano divertirsi come mai avevano fatto in vita loro, e nonostante ogni tanto si vedesse volare anche qualche schizzo di sangue, nessuno sembrava farci caso per più di qualche secondo. Gli uomini ballavano e ridevano dietro a lugubri e contorte maschere scheletriche, corteggiando le donne che, dal volto e dal corpo tutt'altro che celato, civettavano fra le poltrone.
Il suo habitat.
Lento, infilò una mano fra le vesti picee, cercando il suo specchio di tragedia. Trovatolo, le dita si permisero di chiudersi con ossessione sulla candida porcellana solo per qualche istante, prima di coprire il volto del proprietario. E ora che aveva indossato la corona, poteva muoversi nel suo regno.
L'amico lo seguì innocuo, anche lui la maschera ghignante a velarne il viso.
Man mano che Ray camminava, la gente sembrava accorgersi della sua presenza, e terminava quello che stava facendo, concedendosi qualche secondo solo per ammirarne il portamento, muti. La musica smetteva di suonare e gli uomini di corteggiare. I baristi non servivano da bere, e i torturati non gridavano più. Per qualche attimo, gli unici suoni nella camera delle torture sembrarono essere i passi dei due ragazzi, o meglio, di Ray, che s'avvicinava al tavolo da poker.
Col passare del tempo era diventato una sorta di leggenda, in quella scuola.
Migliore negli studi, nelle giocate, di bell'aspetto e carismatico, potente nelle arti magiche e talmente influente da poter sottomettere a se gran parte del corpo docenti. Comparso dal nulla, e proclamato il vero sovrano del "Trono del Re", incontrastabile da chiunque.
Un genio che non aveva mai conosciuto la sconfitta.
Sedutosi al tavolo, riconobbe delle maschere familiari, e si sorprese di quanti tra i vecchi avessero deciso di partecipare a quel gioco. Neanche a dirlo, una folla incredibile si accalcò alle sue spalle, rapida e silenziosa, quasi ognuno di essi volesse essere il primo a sentire Ray parlare, e assaporarne le parole. Lui, dal canto suo, non si sarebbe certo fatto attendere.
Si accoccolò al suo seggio porpora, lascivo, e non si sorprese vedendo alle spalle dei suoi avversari una quantità incredibile di ragazze impaurite e nude, chiuse in una gabbia.
« Ma guarda un po'. Allora non era una balla quella di giocarsi quelle del secondo anno. » Disse ad alta voce, sorridendo mefitico. « Non preoccupatevi ragazze... presto vi tirerò fuori di lì. »
L'affermazione fu tutt'altro che rassicurante. Forse per il tono sarcastico, o forse per lo sguardo folle, o forse ancora perché il gruppo alle sue spalle, sentendo quell'ultima sentenza, scoppiò in una risata incredula e fragorosa, che s'insinuò fin nelle ossa delle tremolanti ragazze.
Il divertimento, però, non sembrava destinato a durare.
« Zitto, stronzo! » Una delle maschere davanti a lui batté un pugno sul tavolo, scatenando un boato di sdegno. « Fin che ci saremo noi in questa scuola, non ti permetteremo di fare il bello e il cattivo tempo! Pensi forse che ci divertiamo a minacciare delle ragazze e portarle qui, solo per insegnarti un po' di disciplina?! »
Ray rise, da sotto la maschera. Ridicolo, come sempre.
« Come non mi diverto io a leggere i libri che lei mi da per compito, professore. Trovo "Il Principe" una delle peggiori letture che abbia mai affrontato... dunque lo scambio non può essere più equo di così. E' sempre comunque triste denotare come l'unico modo che abbiate per mettermi in riga sia... il Poker. »
Aveva colpito nel segno. La maschera ritrasse la mano e si abbandonò sul suo seggio, dedicando uno sguardo impietosito alle ragazze catturate alle sue spalle.
Il Re però non aveva terminato, e allungò un mazzo di carte verso un'altro personaggio che, il volto celato, scrutava tristemente abbattuto le sue stesse ginocchia.
« Cavaliere, prego... a lei la mano. »

Non fu un gioco di molte mani. Ray sapeva muovere le dita così che gli assi gli tornassero al momento buono, e nessuno dei suoi avversari era dotato di una simile destrezza.
Non vinse solo le ragazze, ma anche la loro dignità, chiedendo ad ognuno dei "Vecchi" professori un lungo esonero da esami e test che non pregiudicasse i suoi voti, e il permesso di compiere qualsiasi nefandezza in qualsiasi momento desiderasse.
Lo sguardo di Chevalier, il preside, s'era spento sempre più con l'andare della partita, fino a scoppiare in un pianto disperato. E quando i "vecchi" decisero che era tempo di lasciare spazio ai giovani, scoppiò la festa.
I baristi regalarono tutto ciò che avevano da bere, le ragazze si concessero ai loro più sfrenati desideri e i pazzi strinsero ancor di più le loro torture. La musica si alzò e tutti iniziarono a ballare e graffiare, sotto lo sguardo divertito di Ray, fino a quando qualcuno non fece l'errore di voler toccare il vincitore.
Uno studente del terzo anno, probabilmente ubriaco, si lanciò verso il ragazzo, e gli diede una pacca sulla spalla come se nulla fosse, per complimentarsi con lui.
Fu un attimo. Ray afferrò la mano dello spudorato e la sollevò, per poi rovesciarlo sul tavolo da poker girando su se stesso, spezzando quello che una volta era stato il suo braccio.
Il boato fu assordante, e tutti terminarono di festeggiare.
« Non devi toccarmi, merda. » Dichiarò tremante di rabbia al povero studente, che ormai non poteva più sentirlo. Poi si voltò verso gli altri, e alzò in alto una chiave grigia, in modo che tutti potessero vederla. Era ora di liberare le ragazze.
Le urla ricominciarono, e le persone tornarono a ballare. Gli uomini si accalcarono ai lati della gabbia nel tentativo di trovare e afferrare già una donna di loro gradimento, mentre quelli troppo ubriachi o feriti per farlo si limitavano a gridare volgari apprezzamenti.
Ray aprì la gabbia, e gli studenti vi si fiondarono dentro, ghermendo le ragazzine più terrorizzate. Si voltò alla folla, e una nuova ovazione si alzò in suo onore.
Vide le persone passare accanto a lui col loro bottino, ringraziandolo lentamente ma guardandosi bene dallo sfiorarlo, e quando non ve ne furono più, si volse per richiudere le sbarre ancora una volta.
Fu sorpreso quando vi vide all'interno ancora una ragazza.
Bellissima.
I capelli neri, corti. Il viso aggraziato e gli occhi oltremare, gelidi come il ghiaccio. La pelle pallida. Il seno sostenuto, fiero e alto, faceva da indice alle curve di tutto il corpo, non esagerate, ma cresciute con la maestria di un direttore d'orchestra. Al suo sguardo apparve come una perla.
Tutto nel corpo di lei richiamava femminilità. Le braccia esili, le dita lunghe, la pancia piatta e tonica e le gambe lunghe e lisce come la seta.
Non potendo combattere il desiderio, Ray si ritrovò a studiarla con intensità disperata, sentendo che il sangue nel suo corpo che fino a poco prima stava salendo alla testa, aveva iniziato a scendere verso il basso.
Le si avvicinò, e le prese il palmo della mano, gentile.
Tutto nei suoi gesti era chiaro, sia alla ragazza che alla folla. Quella donna, da quel momento, era diventata sua.
Peccato che lei non fosse d'accordo.
« Non sfiorarmi nemmeno. » Ritirò la mano lenta, sottraendola con garbo alla stretta di Ray. Il suo sguardo era gelido. « Maleducato. »
Detto questo uscì dalla gabbia, prese un drappo trovato lì accanto per coprirsi e, con inusuale regalità, si diresse verso l'uscita della sala, scomparendo allo sguardo dei presenti. Il tutto nel silenzio più assoluto. Nessuno osava pensare quali pene avrebbe dovuto soffrire quella donna per essersi ribellata al volere del Re, e anzi, per non aver accettato l'onore di passare del tempo con lui.
Tuttavia, la maschera dissimulò l'espressione del ragazzo, che al di sotto, rideva e non pativa.
Senza dubbio chiunque l'avesse conosciuto bene avrebbe saputo indovinare che si stava compiacendo per aver incontrato un soggetto degno d'interesse. Ma nessuno lo comprendeva a tal punto, e così, lasciata la sala, tutti pensarono a quell'episodio come la prima sconfitta del Re, senza capire che la battaglia tra lui e la ragazza non era nemmeno iniziata.
Il giorno dopo, in classe, la lezione fu insolitamente pesante.
« Nella concezione dell'uomo di Macchiavelli la «bestia» non rappresenta semplicemente l'immagine della degradazione, della perdita delle facoltà razionali, della discesa ad una cieca incapacità d'agire: al contrario, rompendo dinamicamente l'autosufficienza dell'antropologia umanistica, basata su di un concetto totalizzante di «humanitas» come livello superiore che subordina o espunge ogni possibile espressione di diversità e di alterità, Macchiavelli afferma, accanto allo spazio dell'«uomo», il necessario spazio della «bestia», arrivando a riconoscere e a recuperare tutta la zona di comportamento che la visione umanistica tendeva ad escludere dai propri equilibri. »
Il braccio poggiato sul banco a sostegno del viso, Ray stava concentrando tutte le sue facoltà sul grosso lucernario che si apriva sulla sala, illuminandola come non mai.
Stranamente, si stava pentendo di non essere rimasto nella stanza a leggere "Il Principe". Non aveva guadagnato niente andando a giocare nella cantina la sera prima, se non gli sguardi confusi dei suoi compagni, che ancora non riuscivano a capire come comportarsi dopo l'incresciosa situazione incorsa tra lui e la ragazza di quella notte.
Sbuffò, assonnato.
Se fosse rimasto in camera a terminare la lettura, probabilmente avrebbe potuto occupare quel tempo vuoto ascoltando la spiegazione.
Il professore notò la sua disattenzione, ma proseguì nel suo discorso ignorandolo, o meglio, preoccupandosi di una sua possibile reazione, se disturbato.
« Pur affermando l'autonomia e la validità della «bestia», Macchiavelli doveva necessariamente subordinarne l'uso ad una norma razionale, doveva continuare a distinguere tra la «bestia» dell'uomo «savio» e quella irrazionalmente incarnata nel «pazzo»: In questo modo la «bestia» evitava anche di porsi come modello assoluto... Ehi! Ehi, Ray! Dove diavolo stai andando senza il permesso di nessuno?! »
Il ragazzo si voltò, annoiato. La mano era già sul pomello della porta.
« Non ha alcun senso che segua questa lezione. » Mugulò interrotto da uno sbadiglio. « Come le ho anticipato ieri notte, non ho terminato la lettura del Principe, dunque questa spiegazione è per me cosa incredibilmente tediosa. »
Il professore non poté fare altro che ingoiare la rabbia. Con occhi di fuoco, spezzò il gesso fra le dita, e attese che il ragazzo chiudesse la porta dietro di se.
Da troppo tempo lui non aveva più alcun potere sulle decisioni del vero Re del "Trono del Re".
Fuori dall'aula non c'era nessuno.
I luminosi corridoi dell'accademia, impreziositi dalla sapiente struttura in vetro, sembravano aprirsi sotto i suoi passi, accogliendo null'altro che lo scalpiccio della sua camminata.
Soppesando ogni mossa, l'idea di Ray era quella di andare a ritirarsi immediatamente nei suoi alloggi, e coricarsi per recuperare almeno un poco del sonno perduto; purtroppo qualcuno non sembrava essere d'accordo. Poco più avanti a lui, infatti, vide una figura stagliarsi sul vetro che non era un suo riflesso; più unica che rara durante le ore di lezione.
Solo avvicinandosi un poco la riconobbe.
Chevalier.
L'espressione sul suo viso non mutò, nemmeno alla vista del preside. Era troppo potente persino per lui.
Ogni volta che vedeva quell'uomo in volto, senza maschere a celarlo, si sorprendeva di quanto lo trovasse simile alla sua idealizzazione di Cavaliere crociato. Il portamento fiero, il volto solcato dai dolori e da un paio di pomposi baffi canuti, i lunghi capelli grigi che, mossi, scendevano lungo le spalle, le vesti scure e regali... per non parlare della corporatura. Incredibilmente statuaria per un uomo di quell'età.
Sorrise, immaginandoselo su un campo di battaglia a combattere contro chissà quali nemici, l'elsa della spada stretta con forza fra le dita.
Gli sarebbe passato accanto. O almeno così progettava. Tuttavia Chevalier sembrava in vena di discussioni, quindi, trovatoselo innanzi, si fermò, sorridendogli in viso come un bambino che ha appena compiuto il peggiore dei dispetti.
Ci fu un attimo di silenzio imbarazzato, poi il Cavaliere decise di compiere ciò per cui si era mosso fin lì.
« Ray. » Disse con voce salda, spezzata dall'età « Posso parlarti? »
L'affermazione scatenò l'ilarità del ragazzo, che non riuscì a trattenere le risa.
« Aha! Che mondo incredibile! Da quando un preside deve chiedere a un suo studente il permesso di confidargli qualcosa? » Scostò una ciocca di capelli dal viso con un malizioso gesto della mano, saccente, tornando ad assumere un tono più serio. « Mi dica. »
Ammirava la fermezza di Chevalier, che non aveva reagito neanche davanti a quella provocazione, e anzi, aveva continuato a studiarlo dall'alto dei suoi occhi verdi. Pareva più serio del solito.
« Perché ti comporti così, Ray? » Esordì, platonico. « Ricordo ancora il giorno in cui ti raccolsi, abbandonato da chissà chi. Non eri molto diverso da chiunque altro abbia frequentato questa scuola... e ora sei così. Che cosa ti ha cambiato? » Allungò una mano verso la spalla del ragazzo, ma poi la ritirò, come colto da un'improvvisa consapevolezza. Non poteva combatterlo, e a lui non piaceva essere toccato. Lo stesso sguardo del Re si era per un attimo imbestialito alla vista dell'avvicinarsi delle cinque dita del preside.
Un breve colpo di tosse per dissimulare l'imbarazzo, e il Cavaliere poté continuare nel suo discorso.
« Ti considererò sempre come il più brillante studente che il "Trono del Re" abbia mai conosciuto. » Affermò, ricomponendosi. « E come un figlio, per me. »
Nonostante la serietà della rivelazione, sembrava che Ray non riuscisse a trattenere le risate. Il suo volto, rosso per l'ilarità, si liberò in un lungo sospiro verso il basso, le lacrime agli occhi.
« Bel discorso, vecchio! » Esclamò ironico. « Poi dimmi da che libro l'hai tirato fuori, eh. »
Lo superò. Non aveva intenzione di perdere altro tempo. Tuttavia, non riuscì a muovere un solo passo in più. Il preside l'aveva trattenuto per la spalla, dimostrando una forza incredibile.
« Ray! Davvero non capisci?! » La voce dominata dall'ira, questa volta. « Potresti regnare sul mondo intero con le tue potenzialità... se solo seguissi le lezioni e una giusta morale! E invece... e invece! Invece sei qui a fare da Monarca dirigendo una sorta di... "Fobiarchia" per quattro gatti randagi chiusi in una cantina! Guardati! »
Non poté continuare oltre.
Una lancia aveva preso forma innanzi a Ray nello stesso istante in cui la mano del Cavaliere l'aveva fermato, per poi lanciarsi contro il suo volto, e dividerlo da parte a parte.
Il sangue macchiò i vestiti nuovi del ragazzo che, immobile, trasudava intento omicida ad ogni respiro, non soddisfatto da ciò che aveva appena compiuto.
Voltandosi, vide il corpo del preside trafitto ai suoi piedi.
Lo squadrò per qualche istante, immutabile, prima di afferrare la lancia e stringerla fra le dita tremanti della mano.
La conficcò ancora più nelle carni, e la fece girare su se stessa. Poi la estrasse, e questa si dissolse come neve al sole fra le sue mani, veloce com'era stata generata.
Lo sguardo fiero, il ragazzo si rivolse al corpo senza vita sotto di lui, un'ultima volta, sibilando come una serpe.
« Se davvero mi amavi così tanto... » esordì venefico. « ...Rinascerai come padre, per me. E mi difenderai come mio cavaliere. »

Non è difficile immaginare quello che successe nei giorni successivi.
L'intera scuola piombò nel caos più totale. Non vi erano tracce su chi avesse potuto compiere un delitto così terribile, e tuttavia nessuno, soprattutto fra gli studenti ancor più che tra i professori, aveva dubbi su chi fosse stato.
L'atmosfera intorno a Ray si fece pesante e cupa, tanto che, nelle sue incursioni notturne nei sotterranei, non vi era più nessuno a sorridere alla sua venuta nemmeno trai suoi amici più cari. Tutti erano terrorizzati che, stando accanto a lui, sarebbero stati indicati come complici nel momento in cui i misfatti del "Re" fossero stati scoperti. Altri, inoltre, lo allontanavano come la pesta, increduli di ciò che era successo: Mai avrebbero pensato che, nonostante le tensioni e la corruzione nei rapporti studente-professore, al Trono del Re si potesse arrivare a tanto.
Ray iniziò a straniarsi dal gruppo. Non smise di cercare la gente, quando aveva bisogno di loro, ma fu quest'ultima a tenersi lontana il più possibile da lui, isolandolo inesorabilmente. Non si poteva però certo dire che la cosa toccasse profondamente il ragazzo: A seguito degli avvenimenti dei giorni precedenti, il terrore nei suoi confronti si era fatto talmente potente da renderlo in grado di far smuovere le montagne ad un suo semplice ordine, pur di non averlo come nemico.
In pochi, dopo diverso tempo, iniziarono a farsi più vicini a lui. Anime perverse che riuscivano a rispecchiarsi solo nell'animo nero del loro "Re", che concedeva loro il potere e l'autorità per possedere un comportamento tanto disinibito da non essere da meno a quello di Ray in persona. Animali tali da sentirsi liberi solo sotto l'ala del ragazzo.
Due in particolare iniziarono a seguirlo ovunque andasse.
Alejandro, un ragazzino biondo piuttosto basso e timido, che pareva trovasse la sua sola ragione di vivere nella codardia di stare dalla parte del più forte, servendolo perché lo difendesse; e Zacarias, un moro alto e atletico, intelligente e di bell'aspetto, che a fianco del "Re" aveva potuto abbandonarsi a tutti i piaceri che le regole lo avevano sempre impedito: Primo fra tutti, lo stupro.
Alejandro e Zacarias... Due facce della stessa maschera. La stessa maschera che, in quel momento, il ragazzo si rigirava lentamente tra le mani, assorto.
Il ghigno della Persona di Loec parve studiarlo dalla porcellana, prima d'essere poggiata sul comodino a fianco del letto.
Si distese lentamente lungo il materasso, cercando un po' di quella pace che gli era stata sottratta da settimane.
Prima vi erano stati gli interrogatori, estenuanti. Con le sue capacità psioniche sostenere le domande degli interlocutori era stata a dir poco una passeggiata, ma ciò non significa che tutto quell'andirivieni non lo stancasse.
E poi... Alejandro e Zacarias. Apprezzava la loro compagnia, ma anche loro si stavano facendo decisamente troppo appiccicosi, negli ultimi tempi. Troppo, per non capirlo.
Stava per abbandonarsi al seducente e voluttuoso abbraccio di Morfeo, quando sentì bussare alla porta della propria camera.
« Avanti. » Disse con voce spenta dal sonno « E' aperto. »
Dapprima, non riconobbe la figura femminile che s'era addentrata silenziosamente nella stanza. Era troppo giovane per essere una professoressa, e troppo vestita per poter essere una puttana gentilmente inviatagli dai suoi "ammiratori".
Troppo snella per essere una delle ragazze che, nei sotterranei, si concedevano ai piaceri della gola. Troppo bella per essere una di quelle che torturavano le proprie vittime.
La vide chiudere la porta e lasciar suonare il chiavistello, mentre girava due volte la chiave nella serratura, e la riconobbe solo quando si volse nella sua direzione.
Magnificamente superba mentre si riassettava elegantemente una ciocca dei corti capelli neri, non poteva essere altri che lei. La ragazza che aveva "vinto" a poker il giorno prima della morte di Chevalier.
La ragazza che l'aveva rifiutato.
Era troppo stanco per intavolare una discussione, dunque attese che fosse lei a prendere parola, benché ella sembrasse più interessata ad esplorare la stanza piuttosto che a lui, percorrendola a piccoli balzi e studiandolo con lo sguardo freddo e gelido che aveva conosciuto pochi giorni prima, nei sotterranei. Alzò ed esaminò alcuni oggetti che decoravano la camera, prima di riappoggiarli educatamente nella stessa posizione dalla quale li aveva sollevati.
Prese parola solo dopo alcuni minuti.
« Sai, immaginavo la tua stanza completamente differente. » La voce era gelida come il ghiaccio « Ma immagino che anche i "Re" abbiano bisogno di un ambiente familiare attorno a sé, quando decidono di coricarsi. »
Non un sorriso dipinse il suo viso, nel terminare la frase.
« E mai mi sarei aspettata di trovarti stanco. » Aggiunse, seria « Ti facevo più del tipo "Infaticabile". »
Era chiaramente delusa.
La situazione non poté non stupirlo.
Era appena terminata la peggiore settimana che avesse mai avuto nella sua vita, e ora quella ragazzina gli si presentava innanzi per, almeno solo in apparenza, prendersi gioco di lui.
Non poté che esserne stupito.
Non poté che scoppiare a ridere.
Le risa riempirono la camera, risuonarono per qualche breve attimo fra le pareti come i rintocchi di una campana, sotto lo sguardo duro della ragazza.
« Ti intrufoli nella mia camera di notte, senza presentarti e mostrandoti delusa della mia stanchezza... » Disse malizioso, una volta calmatosi « ...La sfacciataggine di voi smorfiose del primo anno cresce ogni giorno di più, mi sembra. »
Le sorrise, facendosi più eretto e sedendosi lungo il cuscino, poggiato allo schienale del letto.
« Fare una battuta su questa situazione sarebbe troppo facile persino per me, mia dolce. »
Non fece neppure in tempo a terminare la frase, che la vide sederglisi accanto, al di sopra del materasso, ad una distanza pericolosamente ravvicinata.
Per la prima volta da quando l'aveva conosciuta, la vide sorridere.
« ...Perché dovrei negarlo? » Gli disse con voce pur sempre dura, nemmeno minimamente scalfita dal sorriso che aveva colorato il suo viso « Se sono qui, è per essere conquistata. »
Alzò una mano ad aggiustarsi una ciocca di capelli scivolata innanzi al volto con un'eleganza mai vista, prima di terminare.
« Voglio essere tentata dalla bestia che la scuola tanto teme... » Aggiunse « ...E tentare di conoscerla ed ammansirla. »
Allungò una mano verso Ray, quindi, facendogli cenno di afferrarla. Il ragazzo, dal canto suo, le rispose con una freddezza fuori dal comune.
« Sarebbe d'uopo presentarsi, se non altro, considerato il tono del discorso. »
La vide ritirare la mano un poco, colta in fallo. Nei suoi occhi gli parve di leggere un lampo di indecisione e sicurezza che, però, svanì nel giro di pochi attimi.
« Sì... scusami. » Accennò imbarazzata « Il mio nome è... »

Da quel giorno, lui e la ragazza passarono diverso tempo insieme, in segretezza. Lei veniva sempre a trovarlo dopo la mezzanotte, e solo dopo che si furono calmate un poco le acque iniziarono a frequentarsi alla luce del giorno.
Ogni tanto, negli occhi di lei gli pareva di leggere un'insicurezza che non condivideva e che soprattutto non riusciva a spiegarsi. Lampi e stralci di indecisione che ne laceravano l'eleganza e la decisione, svelandola per la bambina insicura che era. Forse per quello, si sentiva sicuro a parlare con lei senza doverle imporre la sua superiorità. Benché il loro carattere fosse simile, difatti, lei era diversa. Percepiva che lo ammirava, che lo stimava e ne desiderava la vicinanza in un modo che non sapeva spiegarsi, accompagnato da una forza d'animo e da una decisione senza pari che la contraddistingueva in tutto ciò che faceva.
Sentiva che la ragazza desiderava ogni giorno di più stargli accanto, e non se lo spiegava.
Per ricambiarla di quel sentimento, che ancora non aveva deciso se fosse benevolo o meno, iniziò a condividere con lei le proprie gioie e le proprie considerazioni, nutrendola del miele che pareva pendere dalle proprie labbra unicamente per lei.
Quel giorno, parlarono di Chevalier.
« Alcuni dicono che fosse un padre, per te. » Esordì cauta, facendoglisi più vicina « E' stato lui a raccoglierti ed accudirti, giusto? »
La squadrò con malcelata indisposizione.
Non era stata la domanda di lei ad infastidirlo, quanto il suo improvviso volerglisi avvicinare.
Mano a mano che passava il tempo, lei sembrava desiderare un contatto fisico sempre più profondo con lui, come se il tempo avrebbe potuto dividerli, in futuro. Non riusciva a spiegarselo.
La cosa non lo infastidiva particolarmente, ma... "Non era da lei". Non dalla "lei" che lui aveva sempre conosciuto e fatta sua, almeno.
« Mpf. » Mugugnò, prima di risponderle « Sono le stesse parole che mi ha sempre rivolto lui; in realtà è sempre stato troppo impegnato con la scuola, per accudirmi. »
Fece un gesto eloquente verso la struttura intorno a loro, prima di continuare.
« Probabilmente non sarei come sono, se fosse stato un padre. »
Cornò l'arringa con un'alzata di spalle. Non rimpiangeva particolarmente l'assenza di Chevalier nella sua vita, né si riteneva fortunato per essere stato libero fin dalla nascita. Era semplicemente successo, come altri erano vissuti in maniera differente. Non era sul risentimento che aveva intenzione di portare avanti la propria esistenza.
« Affronti la cosa in maniera molto "Regale", mi pare... » Affermò lei, fredda come sempre « ...Distaccata, più che altro. Da quello che si mormora in giro non l'avrei mai sospettato. »
Le sorrise, ben sapendo che se l'aspettava eccome. Nessuno più che lei lo conosceva, oramai, all'interno della scuola.
La vide allontarsi da lui, staccandosi e alzandosi in piedi.
« Dobbiamo andare a lezione, vieni. »
Sospirò apertamente.
Lezione... come se ne avesse bisogno. La biblioteca di Chevalier era sempre stata a sua disposizione quand'era piccolo. Non aveva più niente da dover sapere, lì dentro.
Alzò gli occhi al cielo, sorridendo e pensando a una battuta sarcastica in risposta. Chissà, forse quella era la volta buona che lui sarebbe riuscito a convincere lei a passare la mattinata nella stanza. Avrebbero anche potuto coccolarsi un poco, se solo lei l'avesse veramente desiderato.
Un tonfo.
Un rumore sordo attirò la sua attenzione, costringendolo a voltarsi.
Lei era lì, in terra. Inciampata nella gamba del letto.
Non riusciva a rialzarsi.
« Tutto bene? » Le chiese con freddezza, guardandosi bene dal sollevarsi dal proprio seggio per darle una mano.
Lei arrancò per qualche secondo sul terreno, come un verme, cercando di rialzarsi e cadendo in terra, ansimando, prima di rispondere.
« Sì. » Affermò con voce decisa, seppur scossa dai singhiozzi « Non preoccuparti. »
Fu vedendola ricadere una seconda volta in terra che qualcosa si mosse, in lui.
Le si avvicinò lentamente e la sollevò, poggiandola sul letto.
La ragazza tremava ed era scossa da un dolore convulso che nemmeno le permetteva di tenere gli occhi aperti; si reggeva le braccia e tremava come se fosse stata improvvisamente investita da un vento gelido.
Le strinse la mano, mosso da un istinto di protezione che non sentiva suo.
Un nodo iniziò a formarglisi allo stomaco, vedendola giacere in quello stato. Non voleva vederla così.
Si stese accanto a lei, e la strinse in un abbraccio.
« Non preoccuparti; ci sono qui io. »
Quella notte fecero l'amore per la prima volta.
Quella notte, lei decise di non lasciarlo mai più.

Passarono diversi mesi, da quella notte. Bei mesi.
« E' malata, Ray. » La voce di Alejandro lo punse fastidiosamente come la più dolorosa delle zecche. « Fra qualche anno non riuscirà più nemmeno a camminare, secondo quello che dicono i libri. »
Vide il ragazzo biondo tentennare ed esitare sotto il suo sguardo fermo, la laccata di capelli secchi come il grano cadergli in uno scomposto ciuffo innanzi agli occhi, che cercava inutilmente di continuare a disfare. I movimenti frenetici delle dita lo rendevano sempre più simile ad un topo, mano a mano che pigolava le sue speculazioni.
« Non puoi farti accompagnare da una così! » Continuò insistente, miagolando fastidioso « E' una storpia, Ray! Una storpia! »
Il Re parve non sentirlo nemmeno.
Non poteva essere. Non lei. Lei era una parte di lui, e lui era perfetto. Niente di lui, poteva essere storpio.
« Alejandro, non sai quel che dici. » Lo interruppe con severità « Avrai sbagliato persona. »
Un lampo di genialità illuminò lo sguardo del suddito innanzi a lui, prima che riprese a parlare.
« Immaginavo che avresti detto qualcosa di simile, sai... » Esordì subdolo « Ti conosco meglio di quanto io stesso sospettassi. »
Vi fu una breve pausa, e Alejandro cercò di riassettare nuovamente la propria capigliatura, insicuro.
« Zacarias è già andato a farle visita... » Un sorriso malefico si aprì sul suo volto « ...Non dovrai più preoccuparti di lei. »

I corpi di Zacarias e Alejandro giacevano in una pozza di sangue, accanto a lui.
Quello di lei era tremante e arrancava al suolo, ai piedi delle scale.
Zacarias l'aveva spinta dalla scalinata e lei non riusciva più a rialzarsi. La vide strisciare in terra come un verme, sputando e rigurgitando, attonito.
La malattia delle ossa che l'affliggeva da quando era bambina non le avrebbe permesso di rialzarsi, da sola. Sarebbe morta lì se nessuno l'avesse sollevata.
Lei, una parta di lui... una storpia.
La vide voltarsi nella sua direzione, e sorridergli felice.
I riflessi tagliarono in due il viso del Re, mentre indossava la Persona di Loec. Piangeva.
Alzò il fucile.

image

Subito... lo sparo.

Ricordo ancora la sensazione del sangue,
vischioso al tatto.
Benché le mie dita l'avessero già incontrato innumerevoli volte,
fu come se non me ne sarei più potuto liberare.
La vidi cadere in terra senza un rumore, già debole.
Non riusciva a muovere il corpo liberamente,
le mani prive di energia,
strisciava triste lungo il pavimento.
Il mio sguardo finì col posarsi inevitabilmente
sulle menomazioni di lei;
sul motivo della mia reazione.
Sul "Perché" le avevo sparato.
Ciò che lessi nel suo viso, quel tempo, non fu paura, né risentimento.
Semmai, l'ultimo desiderio di un'amante,
che mi chiedeva di vivere anche per lei.
E quando alle sue labbra pallide sfuggì un sincero: "Ti amo",
tutto ciò che riuscii a risponderle fu: "Lo so".
Di certo, fu quell'episodio a cambiarmi,
tant'é che ancora oggi, ripensandoci, mi rattristo.

Quello che so è che il Re non perde mai. Che IO, non perdo mai.
Non persi nemmeno allora.
Lei oggi vive in me e in ogni mia vittoria.
E siccome non smetterò mai di salire,
sconfiggendo chi non è all'altezza di rispecchiarsi in me,
lei, come me, non morirà mai.

Subito... lo sparo.

Ricordo ancora la sensazione del sangue,
meravigliosa.
Benché le mie dita l'avessero già incontrato innumerevoli volte,
fu come se non ne avessi ancora provato il vero piacere.
La vidi scaraventata a terra come da una forza sovrumana.
Il corpo imprigionato dalla ferita,
le mani già gelide,
strisciava come un verme.
Le mie zanne finirono col posarsi
sulle carni di lei;
Ignorando lo sparo.
Ignorando "Perché" le avevo sparato.
Ciò che lessi nel suo viso, quel tempo, non fu paura, né risentimento.
Semmai, l'ultimo desiderio di una preda,
che mi chiedeva di vivere di lei.
E quando alle sue labbra morte sfuggì un debole: "Ti amo",
tutto ciò che, secco, le risposi fu: "Lo vedo".
Di certo, fu quell'episodio a cambiarmi,
tant'é che ancora oggi, ripensandoci, rido.

Quello che so è che il Re non perde mai. Che IO, non perdo mai.
Non persi nemmeno allora.
Ho superato anche lei, acquisendo una vittoria.
E siccome non smetterò mai di salire,
divorando i corpi di chi non è riuscito a divorare me,
lei sarà la madre del più crudele dei Re.


_ _ _______ _ _

Ricordi qualcosa della tua vita al Trono del Re, Ray?
« ...? »
Ricordi niente di ciò che hai fatto, prima di iniziare a conquistare e distruggere tutto quello che si parava innanzi a te?
« Eh...? La mia vita è iniziata sui campi di battaglia, marmocchio. »
Davvero, Ray, non hai perso mai? Non hai perso niente?
« Si vede che non mi conosci, bamboccio. Io non perdo mai. »


Edited by Ray~ - 19/7/2010, 19:44
 
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quest affrontate
[LiNk] Si riparte ~ La nascita di un nuovo personaggio! Il corpo di "Half" Ray, sconfitto ormai da innumerevoli battaglie, cede il passo alla sua parte umana, che si faceva largo dal suo interno per ritrovare il potere suo di diritto. Dopo lunghe peripezie il vero Ray ritrona alla vita, e i suoi occhi tornano a guardare la luce! Prossima meta? Mìura, la capitale, dove Rodrick ha da saldare qualche conto in sospeso con un suo vecchio nemico. [Il Re ha volontariamente dimenticato parzialmente o totalmente questo accadimento]
[LiNk] Mìura ~ Il clan Toryu alle prese con gli stretti e complessi vicoli della città più grande e malfamata che hanno mai visto! Riusciranno i membri del clan a non perdersi nei feroci tentacoli nascosti fra le ombre degli edifici?
[LiNk] Biblioteca ~ L'incontro di Ray con una bellissima quanto strana fanciulla. Il venire a conoscenza di un certo "maestro" che sta cercando di riunire i più potenti guerrieri. E' ora di compiere qualche ricerca per Bankotsu, Ray e Rodrick, che partono in vista della biblioteca, per saperne di più. Lì, mentre Bankotsu troverà un fortissimo avversario, Koga, Ray riincontrerà Rinali, mandata per ucciderlo. L'affetto di Rinali la ferma, e Ray riesce a salvarsi con più informazioni.
[LiNk] Ricombinando le idee ~ Riallacciatosi con il resto del clan, Ray scopre che Murony, suo ufficiale, è scomparso. Per la precisione, "rapito dal maestro". Decide quindi di intervenire e porta l'intero clan al tempio di Selene, presunta base del nuovo avversario, non per salvare il suo sottoposto, ma bensì per vedere in faccia questo famoso "Maestro". qui il clan si divide in gruppi, e mentre il ragazzo si dirige all'altare in fondo al tempio, il suo si ritrova costretto ad affrontare una sfilza d'avversari e un tortuoso percorso irto d'ostacoli. Cosa vi sarà ad aspettarli in fondo? Presto detto. Il cadavere di Rinali, e Ray torreggiante su di esso. Il maestro non è lì, e nemmeno Murony.
[LiNk] Notte I ~ Ray e pochi membri del clan assumono il compito di recuperare un prezioso artefatto in grado di ridare la vita a oggetti inanimati, apparentemente all'interno di una "bambola fantasma", situata nelle rovine di Mater. Qui però, tra loro e l'obbiettivo troveranno uno strano personaggio dai capelli rossi, apparentemente non molto diverso da Ray stesso, che tenterà di ostacolarli. Durante il combattimento si scopre che colui che loro pensavano una bambola non altro che un normale essere umano, mentre la vera "Bambola" è una bambina che stava insieme al presunto obbiettivo. Ormai però l'obbiettivo della contesa non è più l'artefatto. Lo sconfitto nella battaglia tra Rozenkristall, così si presenta il nuovo arrivato, e Ray sarà infatti costretto a seguire l'altro! tuttavia, sorprendentemente la rosa di cristallo decide di arrendersi, così il gruppo recupererà l'artefatto e tornerà tranquillamente alla sede.
[LiNk] Discrezione ~ Daelan, membro del clan, viene a conoscenza di un potente artefatto nascosto all'interno di una cittadina evoluta, pacifica e priva di apparenti problemi. Raduna quindi un piccolo gruppo e decide di andarlo a prendere. Gli stessi, quindi, dovranno infiltrarsi all'interno della "Base nemica" in una vera "azione da spia". improvvisamente però, succede qualcosa che impedisce a Daelan di portare a compimento l'impresa. Nessun risultato, i Toryu tornano alla sede a mani vuote.
[LiNk] The cube ~ Dopo un sonno per niente tranquillo, Ray trova risveglio in un cubo, senza poteri e nemmeno all'interno del suo vero corpo. Dopo lo sconcerto iniziale, il ragazzo cerca di uscire dal luogo, ma pare che ovunque vi siano ostacoli ad attenderlo. Pare che ogni tanto, infatti, perda completamente il controllo dei suoi movimenti, e che trappole e mostri siano lì ad attenderlo, ad ogni spostamento. Riuscirà a venire a capo di questo misterioso problema? [Il Re ha volontariamente dimenticato parzialmente o totalmente questo accadimento]
[LiNk] Catabasi ~ Un evento di certo poco rilevante per la vita di Ray. Dopo aver ricevuto un avviso, infatti, viene atteso, assieme ad altri suoi adepti, all'entrata di una caverna da Gabriel, angelo di luce. L'intento dell'energoforme è quello di spodestare Lucifero sfruttando i poteri del clan Toryu a sua insaputa ma, proprio in mezzo al viaggio, quest'ultimo li raggiunge, eliminando l'angelo.
[Link I II III ] Notte II ~ Piccola apparizione al termine di una quest di mischia. Ray, tentando un esperimento sui propri adepti, li ha provvisti di un esercito e di un nemico contro cui combattere... tutto in sogno. I combattenti si sono ritrovati infatti a guidare le proprie truppe senza sapere che la loro morte era già stata decisa, e che si sarebbero risvegliati in un grosso salone del Clan Toryu, accolti dal loro compiacente Regnante.
[LiNk] Notte III ~ Piccolo intervento al termine di una quest di ricerca. Ray aveva inviato Shivian e Miaka, due avventurieri, a recuperare per lui un oggetto decisamente importante, senza però dire loro di aver precedentemente inviato un terzo cacciatore, Killua. Quest'ultimo, vedendo i due arrivare, li sfida a duello, e la quest termina in uno scontro per il possedimento del portafoto. Ray stesso interrompe il divertente duello, irrompendo nella casa zona di ricerca con il proprio golem.
Purtroppo, nel medaglione non vi è ciò che si aspettava di trovare e, deluso, si allontana.
[LiNk] Notte V ~ I sottoposti di Ray hanno fallito. Durante la Notte IV, inviati ad eliminare Ethan-Rhis, ultimo degli Elfi del Veleno, non sono riusciti a finirlo. Questo comporta una punizione di alcuni membri, prima del trasporto di tutto il castello del Toryu sul piano dell'archetipo. L'elfo fa credere ai sottoposti di aver eliminato Ray, e li porta lentamente dalla propria parte. Alla fine, il Monarca riapparirà distruggendo Ethan-Rhis una volta per tutte e dimostrando ai suoi adepti che la loro esitazione ha provocato la morte di gran parte dei servitori del maniero Toryu, poiché l'Elfo utilizzava le loro anime per mantenere potente il suo stesso piano.
[LiNk] Interludio III-IV: Il Re ~ Ray "accoglie" nella sala del trono Sennar e Zephyr, due messaggeri inviatigli per dargli una notizia decisamente cattiva. Shagwell, il giullare, ha disertato dalle fila del clan Toryu. Alla luce di tali informazioni e di ciò che egli già sa (I Renothep che muovono a guerra, gli orchi rossi etc.) il Re che non perde mai decide di disotterrare l'ascia di guerra. Il Clan Toryu scenderà sul campo di battaglia.
[LiNk I II III] L'abiezione ~ Carne da cannone ~ Gli esperimenti del Re che non perde mai vengono messo a frutto, e finalmente la gente coinvolta nel torneo - almeno apparente - denominato come "l'abiezione" iniziano a scontrarsi e ad eliminarsi per il diletto del Sovrano. Questi primi sei sono solo l'inizio di una lunga serie di mattatoi.
[LiNk I II III IV] L'abiezione ~ Riscaldamento ~ Continuano gli esperimenti del Re che non perde mai che, in questo secondo turno del torneo che ha denominato come "l'abiezione", aumenta il numero di cavie partecipanti. Ancora una volta, numerosi sconosciuti vengono invitati a massacrarsi sotto il suo sguardo, continuando nella sequela di mattatoi che contraddistingue il torneo.
[LiNk I II III] L'abiezione ~ Trentatrè trentini ~ Terzo round dell'esperimento del Re che non perde mai: "L'abiezione". Questa volta, il sovrano folle costringe tre persone a massacrarsi l'una contro l'altra, enunciando che solo la vincitrice potrà uscire da quell'arena viva. Egli stesso assiste agli scontri dal centro della plaga, seduto su un trono d'acciaio battuto, lasciando che Chevalier assista alle battaglie - per una volta - dagli spalti.
[LiNk] Atto VII: Il cantico cremisi ~ Guerra. La famosa guerra annunciata dal Re che non perde mai. I Martell, strapotenza del meridione umano, ha provocato i bravi camerati, scatenando diversi contrasti e venendo sconfitti nella battaglia delle dune danzanti. Ray, approfittando di quest'ultima disfatta, attacca i Martell ancora indeboliti, lasciando che siano i guitti - inconsapevoli - a scavare una breccia per lui nelle mura di Porto Oscuro. Il suo reale obiettivo, tuttavia, è quello di recuperare Shagwell - suo vice ed amico - del quale ha scoperto il recente tradimento. Durante la guerra, però, si ritrova a dover affrontare troppe armate per poterle sconfiggere e, pur di non perdere di vista il proprio obiettivo, si affida a Chevalier e risveglia il potere di Belfagor, aprendosi la strada ma perdendo anche i sensi.
[LiNk] Epilogo: Cronaca del sangue, parte I ~ Così la storia finisce. Ray termina la sua folle corsa nel tentativo di recuperare Shagwell ritrovandosi innanzi Oberrin e Hoggar, due dei bravi camerati più potenti. Questi gli raccontano tutto sul suo beneamato giullare: come si è unito a loro, cosa è successo e perché ha tradito il sovrano; ragioni troppo deboli per spezzare il legame tra Ray e il suo unico amico. Ignorando le avvertenze dei due, il Re invincibile riconquista tutto: il suo compagno, le sue terre e riesce ad ammansire anche l'intera compagnia dei bravi camerati, assumendoli come mercenari al suo soldo.
[LiNk] Underdark ~ Il culmine del progetto conosciuto come "Abiezione". Assimilando dai corpi dei tre avventurieri, infine, quell'ultima goccia che gli era necessaria per attuare la propria trasformazione, Ray trascende allo status di Leviatano, divenendo un tutt'uno con gli animi delle persone racchiuse al suo interno, ascendendo ad una forma superiore a quella di un Dio, in nome della conquista, dell'ego e dell'amore.
[LiNk] Valzer al Crepuscolo ~ Requiem ~ In successione all'influenza lasciata nel Kishin nel corso dell'abiezione, Ray tenta di possedere il Kodoku una volta per tutte. Quest'ultimo si chiude in un coma autoindotto ma il sovrano, grazie ai propri generali, riesce a spezzare le sue difese mentali e, vintolo, si trasforma in un Dio nel corpo e nell'animo.
[LiNk] Valzer al Crepuscolo ~ Ragnarok ~ L'ultimo scontro fra gli eserciti di Ray e dell'Asgradel, combattuto sulle rovine distrutte del maniero. La battaglia non coinvolge il sovrano direttamente, impegnato a combattere il suo più grande nemico su un piano più alto, mentale e complesso, per espandere il proprio mondo sul suo.
[LiNk] Valzer al Crepuscolo ~ Broken Places ~ La fine di tutto. Giunto all'apice del suo potere, il sovrano deve sconfiggere i suoi ultimi nemici ma lì, oppresso dalla sua stessa esistenza, viene sconfitto. In un incomprensibile atto di magnanimità ricostruisce il mondo, al prezzo della sua sparizione definitiva da esso.

scene GdR
[LiNk] Lezioni di stile II ~ Una particolarissima scena GdR in cui accade di tutto, e i colpi di scena si susseguono uno dopo l'altro. I personaggi sono vivi in tutto e per tutto, e spesso si danno in furiose litigate con i loro creatori, dando vita a divertenti scene comiche. Uno svago per Ray, che finalmente può prendersela giustamente con il suo "scrittore" e giocare a rimpiattino con i suoi adepti. [Il Re ha volontariamente dimenticato parzialmente o totalmente questo accadimento]
[LiNk] Gioia ~ Ray, svegliatosi scosso dai sussulti, scopre con gioia d'essersi avvicinato ancora di più al suo trono, tramite un sogno. Un sogno di ricordi non suoi, di ricordi del suo potere, del suo trono e della sua forza, che però non è riuscita a raggiungere.
La scena termina con una mefitica risata, poiché Ray questa volta s'è avvicinato abbastanza da poter uccidere e conquistare il suo creatore. Ha sentito la sua forza tanto vicina da non poterne non gioire.
[LiNk] I.M. Rumpelstilzchen ~ Un colloquio tra Ray e Rozenkristall, nuovo arrivato all'interno del Toryu. Attraverso esso non solo Rozen troverà protezione tramite Ray, ma il ragazzo verrà anche a sapere che il novizio non è altro che una spia proveniente dal gruppo di nove persone di cui fa parte anche suo fratello, Eisen Heart, che la rosa chiama "Venus Winterflower".
Rozenkristall vuole che Ray entri a far parte del gruppo, ma il capitano del clan Toryu, sul momento, rifiuta la proposta.
[LiNk] Kauniita Unia ~ In una breve visione, Ray incontra il Dio Loec che lo trasformerà in un suo adepto, donandogli una maschera, o, per meglio dire, una "Persona di Loec". Tramite questa scena Ray otterrà quindi un artefatto dai poteri divini, trasformandosi in una sorta di "Iniziato", o "Prescelto".
[LiNk] Eitinel Vs. Xander / Tifo GdR On ~ Ray, al torneo "Chamber of the Ever Chosens", organizzato da lui stesso e prettamente per il suo diletto, decide d'assistere ad uno scontro a cui partecipa la sua adorata Eitinel, suo premeditato e prefissato obbiettivo. La sua presenza però, purtroppo, attira un numero di spettatori innumerevoli che, uno dopo l'altro, vanno a provocarlo o incitarlo, costringendolo infine a lasciare la sala, troppo scocciato per continuare a seguire lo scontro.
[LiNk] Nuovi orizzonti ~ Ray accoglie alla propria corte, dopo alcune peripezie, i nobili Raven ed Azharn, membri della triade a capo del clan Goryo. Stipula con loro un patto di incredibile interesse: Toryu e Goryo saranno alleati, ma solo se i due capitani succitati dimostreranno la loro fedeltà, portando al sovrano che non perde mai la testa di un loro sottoposto.
[LiNk] Altro mondo. Altre vite. ~ "What if...?" In questo breve post, Ray si trova ad affrontare la sua vita come se fosse nato e cresciuto nel mondo reale. annoiato, finisce col litigare col suo irritante e fin troppo pacato fratello. Il litigio si risolve infine con una semplice sfida ad un modesto picchiaduro per playstation.
[LiNk] Il Ballo del Warrior Day III ~ Festa da ballo prima del Warrior Day. Durante la stessa, Ray attende l'arrivo d'Eitinel, sua dama, che come al solito si presenta al suo cospetto in ritardo, offendendolo e rifiutandogli un ballo. Provocatolo, Ray risponde per le rime prima d'allontanarsi dalla sala. Questa azione sarà il principio del grande odio del ragazzo verso il clan Sorya, che attaccherà in futuro.
[LiNk] Death Rebirth Vs. Engel ~ Smistamenti a riguardo dei duelli da affrontare durante il primo turno del Warrior Day. Tuttavia, per Ray, una mondana banalità: Sa già chi sarà la sua vittima, deve solo capire chi è il capitano della squadra innanzi a lui.
[LiNk] Engel Vs. Scion of Madness ~ Dopo aver naturalmente vinto il primo turno al girone del Warrior Day, Ray deve vivere un secondo smistamento. Lo fa senza voglia e annoiato, siccome per lui la vittoria è divenuta ormai un concetto elementare.
[LiNk] JeSTeR ~ A Ray, si presenta uno strano personaggio. Shagwell, deciso a farsi chiamare "Giullare" e a far parte della corte di Ray. In lui il Regnante vede un compagno fedele e affidabile, e lo accoglie a se con tutto l'orgoglio possibile. La scena gioca sulla psicologia dei due, simile sotto molto versi, folle e incredibilmente intricata.
[LiNk] Sala del Thè ~ Quello che doveva essere un topic di tifo in vista dello scontro Xander Vs. Maldred, si trasforma in breve in una scena GdR alla "Mad Tea Party", organizzata, come è semplice immaginare, dal cappellaio matto di turno. Inizialmente sorpreso, ma mai spaesato, Ray cerca di convivere con l'invidia di alcuni degli altri invitati, per poi ritrovarsi a conversare con un'adorabile bambina. Il tutto si svolge nella Curtis Arcana. Ovvero, per renderlo in termini semplicistici, all'interno di un sogno dove sono stati raccolti tutti i presenti.
[LiNk] Il Martello del Re? ~ Una breve scenetta in cui Ray incontra e conosce Gryhu Tuonomartello, nuova leva del clan Toryu, e lo nomina suo sottoufficiale dopo la terribile dimostrazione di potenza del ragazzino che, con un solo gesto, riesce a distruggere una buona parte del pavimento della sala del trono.
[LiNk] Un cieco. Un giullare. Un Re. ~ All'interno di questa scena, Aron Vonn, nuovo membro del clan Toryu, chiede udienza a Ray dopo una breve discussione con Shagwell, alle porte. Egli, cieco, si propone di divenire il boia del Re, inconsapevole della sua innata somiglianza negli oggetti e nel visto con la persona meno amata da Ray in assoluto. Suo "Fratello", Eisen. Tuttavia il Monarca riesce a soppramire i suoi istinti, e accetta il nuovo suddito.
[LiNk] Ombra del mecenate. ~ In questa scena, Ray fa la conoscenza di Lapìs Chagall, futuro artista di corte. Trova il ragazzo piuttosto attraente, ma tutti i suoi pensieri romantici sono ormai canalizzati nella figura della sua regina, conosciuta al Warrior Day e che non ha ancora raggiunto le terre di Asgradel. O almeno, lui ancora non lo sa.
[LiNk] La Miseria ~ La scena non consiste in altro che in una breve partita a scacchi tra Ray e Venatrix, inviato dal suo Lauth ad ottenere più informazioni possibili sulla psicologia del Re che non perde mai. Il tutto si conclude in una complessa elucubrazione su che cosa un Sovrano debba sacrificare per non essere mai sconfitto, e in uno sfoggio di sicurezza incredibile, da parte del mascherato, che si pronuncia convinto che tutto ciò che lui perde, prima o poi torni da lui.
[LiNk] Greydragon vs Zoro_03 ~ Ray, scomparso per lungo tempo, riappare sugli spalti del WD IV dove, quasi per caso, si ritrova ad assistere allo scontro fra Hisagi, un personaggio conosciuto diverso tempo prima, e un alchimista. Il suo aspetto è sciupato e trasandato, ma nei suoi occhi brilla ancora la scintilla che gli ha permesso di posarsi sul trono.
[LiNk] E' come musica ~ Durante questo breve episodio, Ray si da in uno dei suoi perversi esperimenti, portando un pianoforte sul luogo di una battaglia campale e iniziando a suonarlo nel bel mezzo di uno scontro di trincea. In breve si accorge che nessuno dei combattenti sembra voltarsi a guardarlo, se non i moribondi e i caduti: Gli unici che paiono sentir risuonare la musica nelle loro orecchie. Dopo qualche minuto, il monarca si allontana, appuntando qualcosa su un foglio di carta.
[LiNk] vi mando come pecore in mezzo ai lupi ~ Ray, durante una delle sue serali sessioni di studio, viene raggiunto da Jonas, un promettente membro del suo clan conosciuto e famoso per la sua indiscussa fede in Dio, al quale è terribilmente devoto. In breve i due iniziano a discorrere sull'argomento, spaziando dalla sua esistenza a ragioni molto più profonde e ponderate, fino a parlare di tutt'altro. Pienamente soddisfatto dalla discussione, quindi, il monarca congeda il prete con allegria, esprimendogli il desiderio di poter tornare a discutere con lui, un giorno.
[LiNk] Parfume of Roses ~ La scena prende piede ad una festa all'interno della sala del trono dei Toryu, dove Ray, annoiato, incontra e rimane affascinato da Dalys, una ballerina sua combattente. Ben presto sopraggiunge la noia della mondanità e, così, la strega con un potente incanto per plagiarla come un burattinaio fa coi propri burattini, recitando con lei la scena di una tragedia assolutamente irreale. La ragazza riesce però a smentirlo, sorprendendolo con una coscienza di sé trascendente l'inverosimile.
[LiNk] No dream can heal a broken heart ~ Piccola scena autobiografica scritta per il semplice scopo di esistere e poter essere letta. Essa va vista come un complesso di scuse nei confronti dell'utenza di Asgradel per la lunga e ingiustificata assenza che l'ha preceduta.
[LiNk] If on a Winter's Night~ ~ Ray, richiamato dalle provocazioni nelle parole di Dalys, finisce con l'assistere all'arrivo di un nuovo arrivato. Da spettatore, infine, decise di farsi qualche risata alle spalle della recluta.
[LiNk] Lecture on how to create a Kodoku ~ All'interno di questa scena, Ray si dedica ai suoi esperimenti più perversi nel tentativo di ricreare il suddito perfetto - un Kodoku. Nel mentre, tuttavia, gli sopraggiunge un'idea e decide di terminare i suoi test: "Presto - molto presto - potrai vedere la luce."
[LiNk] La Salle des Roses Fanées ~ Il ballo del Warrior Day V. In quanto il Toryu e Ray in persona ospitano tale evento, il Re è chiamato a compiere un discorso in nome di tutti i partecipanti, in cui dovrebbe incoraggiarli e spingerli a partecipare al torneo con rinnovato vigore e voglia di primeggiare: E' quello che fa, pur non esimendosi dall'offenderli tutti e approfittandone per dare una vaga idea agli ascoltatori della sua personalissima idea di "Forza". In seguito perderà qualche secondo a discorrere con un coraggioso combattente, Dodici, che tuttavia non riuscirà a intrattenerlo nemmeno per metà della durata della mondanità intera.
[LiNk] Another Mad Tea Party ~ Secondo evento legato al Warrior Day V istituito nei territori del clan Toryu. Questa volta, in sogno, il regnante viene invitato ad assistere ad alcuni degli scontri che si svolgeranno nelle arene, sorseggiando qualche tazza di thé in buona compagnia. Come in un continuo déjà vu di esperienze passate, il Re si ritrova innanzi Eitinel per l'ennesima volta nel corso della sua vita e - ricordandosi bene del trattamento riserbatogli l'ultima volta - scoppia in un pericoloso attacco alla volta della dama innanzi a tutti i convitati, che viene però bloccato dal cappellaio. In seguito a questo avvenimento, il party procederà tranquillamente.
[LiNk] Left Unfineshed ~ Assieme al Cappellaio e a Riful - ospiti di grande riguardo alla corte del Re per diverso tempo - il sovrano che non perde mai commenta quanto deludente sia stato il risolversi della quinta edizione del Warrior Day, protratta sul piano dimensionale di Asgradel, alla sua corte.
[LiNk] I'll take your Nightmare ~ Sempre in relazione all'utopistico progetto del Kodoku dell'abiezione, il Re imbastisce un incontro con Jason (ex-alfiere del piano dimensionale di Endlos) durante il quale tenta di sottoscrivere un patto di alleanza con lui, riuscendoci. In cambio della protezione ai riguardi dello spaventapasseri, quest'ultimo si impegna a prestare il Kishin - un vero e proprio Kodoku naturale - a Ray per il futuro giro del suo torneo; del suo esperimento.
[LiNk] L'incubo ~ L'ennesimo proseguo del progetto portato innanzi dall'uomo più abietto della terra. Fattosi consegnare il Kishin - un Kodoku naturale - da Jason, appena giunto su Asgradel, il Re lo fa scontrare (dall'interno) con alcuni dei propri Kodoku artificiali, sperando che uno dei due assorba l'altro. Tuttavia il tutto finisce in un apparente disastro, con il Lauth - intervenuto - che crea la situazione perfetta perché Jason possa impossessarsi nuovamente del proprio compagno. Tuttavia, lo spaventapasseri non può sapere di ciò che ha lasciato nel Kishin di suo, né il Lauth saprà delle informazioni da lui ottenute nel breve contatto avvenuto con Ashardalon - tutto secondo i piani, dunque.
[LiNk] ~~~ ~ Recuperati i ricordi dell'omicidio della sua amata e dei suoi unici due amici dopo aver sondato la mente di Ashardalon (in possesso di tutte le informazioni sul Re che non perde mai in quanto membro del Lauth), Ray si convince che la vita pesava molto meno nella speranza che quei ricordi dispersi - da lui stesso cancellati in passato - fossero migliori. Decide quindi di obliarli nuovamente, morendo e rinascendo di conseguenza.
[LiNk] Valzer al crepuscolo ~ Something Greater ~ Pochi attimi dopo la sua ascensione a Leviatano, più-che-divinità, sovrano invincibile ed irraggiungibile, gli occhi del monarca si aprono su una visione completamente nuova del mondo circostante, che gli permette di percepire una forza simile alla sua, solo immensamente più grande. Una forza che, schioccando le fauci con ambizione, il Leviatano decide di ammansire e conquistare.
[LiNk] Valzer al crepuscolo ~ Ritornello ~ Così ha inizio la fine. Per prepararsi al suo imminente scontro con l'Asgradel, Ray desertifica buona parte del borgo, il cuore pulsante del suo regno, trasformandolo in una gigantesca antenna perché trasmetta il suo messaggio ovunque lungo la faccia della terra: egli ha intenzione di conquistare e sottomettere l'Asgradel ora che, grazie al suo nuovo punto di vista di più-che-divinità è finalmente riuscito a comprenderlo e percepirlo. Tuttavia, pare che allo stesso modo anche l'Asgradel stesso sia riuscito a capire i sentimenti di Ray e che sia pronto a combatterlo. Ma non è tutto; come in un lungo ritornello, Ray rispecchia i cambiamenti del mondo intorno a sé, inizia a raccogliere i propri alleati e fa sì che la terra intera si muova - come un'onda di uomini - contro l'Asgradel, il suo nuovo oggetto di conquista.
[LiNk] Valzer al crepuscolo ~ The Wild and The Young ~ Hyena, l'unico essere umano riuscito a raggiungere Ray nel suo sole nero, lo sfida per la sopravvivenza del pianeta, distraendolo dal suo combattimento mentale con l'Asgradel. Purtroppo per lui, non riesce ad abbatterlo prima che i pezzi del piano del monarca vadano al posto giusto, e ciò decreta la sua sconfitta.

media totale giocatore

[Sc: 7.76][St: 7.30][Sp: 7.37] ~ [Tot: 7.48]



scontri affrontati
[LiNk] Vs. Eva ~ [V] ~ [Sc: 9][St: 9.4][Sp: 8.7] ~ [Tot: 9.04]
[LiNk] Vs. Ru ~ [V]
[LiNk] Vs. Murony ~ [V]
[LiNk] Vs. Bankotsu ~ [V]
[LiNk] Vs. Demitri Maximoff ~ [V] ~ [Sc: 7.46][St: 6.6][Sp: 6.3] ~ [Tot: 6.68]
[LiNk] Vs. Salwa Gaulerbach ~ [V]
[LiNk] Vs. Sephrine ~ [V] ~ [Sc: 6.88][St: 6.78][Sp: 6.5] ~ [Tot: 6.72] [Il Re ha volontariamente dimenticato parzialmente o totalmente questo accadimento]

combattimenti contro i mostri
[LiNk] Vs. Neferpito ~ [Sc: 7.71][St: 6.43][Sp: 8] ~ [Tot: 7.43]
[LiNk] Vs. Borzol gro-Olug e i suoi dieci fratelli ~ [I e R: 9.00][D e M: 8.50][A e L: 8.50] ~ [Tot: 8.75]

contests
[LiNk] #3 ~ Maggio 2007 ~ [V]
[LiNk] #15 ~ Aprile 2008 ~ [V]
[LiNk] #23 ~ Gennaio 2009 ~ [V]
[LiNk] #42 ~ Settembre 2010 ~ [V]


Edited by Ray~ - 25/10/2011, 17:02
 
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view post Posted on 8/11/2007, 15:06
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RazzaClasseBonus InizialeDominioEnergia ViolaAbilità/OggettiTotali
ReC175+25///+150+125///475
AeV125+25//////+125///275
PeRf100-25///-25+125///175
PeRm150///+100///+125+300675
CaeM150/////////+125///275


ottobre 2006
(26/10/06) ~ Scheda postata con successo.

novembre 2006
(01/11/06) ~ Aggiunta la tabella delle caratteristiche fisiche
(02/11/06) ~ Modificata la tabella delle caratteristiche fisiche a seguito dell'acquisto dell'oggetto magico "Occhio del giaguaro"
(06/11/06) ~ Aggiunta l'abilità a energia Verde come da nuovo regolamento
(07/11/06) ~ Aggiunto il "Non disponibile" alla pergamena "Dominio", in quanto utilizzabile solo da energia Rossa.
(19/11/06) ~ Inserito il dominio "Mente Lucida" di secondo livello.
(19/11/06) ~ Modificata la tabella dei valori fisici a riguardo del dominio di secondo livello.
(19/11/06) ~ Modificata la prima abilità in quanto identica al dominio come da avviso.
(19/11/06) ~ Aggiunto il carattere "65" a fianco del livello energetico, inerente alla prima abilità.
(19/11/06) ~ Corretti alcuni errori grammaticali e di battitura presenti in scheda.
(23/11/06) ~ Modificata la prima abilità, considerata la nuova gestione dei livelli energetici.
(23/11/06) ~ Tolto il carattere "65" a fianco del livello energetico, considerate le modifiche apportate alla prima abilità.
(24/11/06) ~ Inserito un link sotto la voce "Mente lucida", che porta al necessitario registro.
(24/11/06) ~ Inserito un link sotto la voce "Fuga", che porta al necessitario registro.
(24/11/06) ~ Inserito un link sotto la voce "Gold Robbery", "Furto" e "Dominio", che porta al necessitario registro.
(24/11/06) ~ Aggiunti i fumogeni ottenuti in quest in scheda, sotto "Equipaggiamento".
(24/11/06) ~ Aggiunta la nuova abilità "Paura" acquistata dal saggio.
(24/11/06) ~ Aggiunte delle modifiche e dei limiti all'abilità "Paura"
(25/11/06) ~ Inserita una nuova immagine a fianco dei dati personali.
(25/11/06) ~ Aggiunti dei piccoli particolari alle caratteristiche fisiche e psicologiche.
(27/11/06) ~ Colorata la tabella delle caratteristiche fisiche.
(27/11/06) ~ Riscritto il dominio in maniera personalizzata. Tolto ovviamente il link. Le potenzialità restano invariate.
(27/11/06) ~ Riscritte le pergamene in maniera personalizzata. Tolto ovviamente il link. Le potenzialità restano invariate.

dicembre 2006
(01/12/06) ~ Modificata l'immagine a fianco dei dati personali.
(01/12/06) ~ Modificate leggermente le caratteristiche fisiche e psicologiche.
(06/12/06) ~ Mggiunta la maschera "Specchio di tragedia" sotto la voce "Equipaggiamento".
(06/12/06) ~ Aggiunta la citazione a fondo scheda per le "istruzioni per la lettura" della suddetta.
(10/12/06) ~ Aggiunte le immagini sotto la voce [ImG] a fianco delle relative descrizioni.
(10/12/06) ~ Tolta la citazione a fondo scheda.
(10/12/06) ~ Corretto un tag errato.
(10/12/06) ~ Inserita piccola immagine a fondo scheda.
(13/12/06) ~ Modificato un tag.
(13/12/06) ~ Inseriti i consumi energetici di tecniche e abilità attive.
(14/12/06) ~ Inseriti due piccoli bannerini per i dati tecnici e personali.
(14/12/06) ~ Inseriti i bannerini anche per le voci mancanti.
(15/12/06) ~ Aggiunta l'abilità "Ininfluenzabilità" acquistata dal saggio.
(15/12/06) ~ Fatta una piccola precisazione tecnica sotto la voce "Occhio del giaguaro".
(17/12/06) ~ Modificate leggermente le caratteristiche fisiche e psicologiche.
(17/12/06) ~ Fatto un piccolo appunto nell'abilità "paura"
(17/12/06) ~ Inserito il testo di "fear of the dark" degli "Iron maiden" un po' ovunque in scheda.
(17/12/06) ~ Aggiustate le citazioni del cesto sopracitato.
(17/12/06) ~ Specificata una piccola cosa nell'abilità "Ininfluenzabilità"
(17/12/06) ~ Tolta la tabella dall'inizio scheda.
(17/12/06) ~ Corretto un tag errato.
(18/12/06) ~ Venduta la pergamena "Fuga".
(18/12/06) ~ Modificate leggermente le caratteristiche psicologiche.
(18/12/06) ~ Modificate leggermente le caratteristiche fisiche.
(18/12/06) ~ Modificate ulteriormente le caratteristiche fisiche.
(19/12/06) ~ Personalizzati tutti i nomi delle pergamene e delle abilità. Naturalmente le potenzialità restano invariate.
(19/12/06) ~ Personalizzati tutti i nomi delle armi, degli oggetti e del dominio. Naturalmente le potenzialità restano invariate.
(23/12/06) ~ Incorniciata l'immagine in testa alla scheda.
(24/12/06) ~ Aggiunta la pergamena "Stormo illusione" acquistata dal saggio.
(24/12/06) ~ Modificata l'immagine dell'arma "Ira"

gennaio 2007
(02/01/07) ~ Modificata leggermente la tabella delle caratteristiche fisiche.
(10/01/07) ~ Tolte dalla scheda le armi "Zanna" e "Artiglio", vendute in armeria.
(10/01/07) ~ Aggiunta l'arma "Fiamma", acquistata in armeria.
(10/01/07) ~ Corretto un piccolo errore grammaticale
(13/01/07) ~ Modificata la scheda a riguardo dell'avanzamento a energia Rossa
(13/01/07) ~ Aggiunta la pergamena "Guerriero d'ombra", acquistata dal saggio.
(17/01/07) ~ Aggiunta un'inezia alle caratteristiche psicologiche.

febbraio 2007
(01/02/07) ~ Aggiunta l'abilità "Sii il mio volto" acquistata dal saggio.
(03/02/07) ~ Aggiunto un piccolo aneddoto all'abilità "Sii la mia forza".
(12/02/07) ~ Aggiunto un piccolo aneddoto all'abilità "Sii il mio volto".
(22/02/07) ~ Aggiunta l'abilità razziale "Sii la mia energia".
(26/02/07) ~ Corretti alcuni errori grammaticali.

marzo 2007
(23/03/07) ~ Corretta una piccola svista grammaticale.
(25/03/07) ~ Aggiunto un infimo particolare a "Sii la mia forza".
(27/03/07) ~ Assottigliato il bordo della tabella delle caratteristiche fisiche.

aprile 2007
(23/04/07) ~ Venduto e tolto dalla scheda l'oggetto "Canto della sera".
(23/04/07) ~ Sistemata la tabella a riguardo della vendita dell'oggetto "Canto della sera".
(23/04/07) ~ Aggiunta l'abilità "Joker" acquistata dal saggio.
(23/04/07) ~ Sostituita l'abilità "Sii le mie gambe" alla "Sii la mia lancia", acquistata dal saggio.
(23/04/07) ~ Sostituita l'abilità "Joker" alla "Sii la mia voce", acquistata dal saggio.
(23/04/07) ~ Incorniciata l'immagine a fondo scheda.

maggio 2007
(02/05/07) ~ Corretto un errore di grammatica.
(04/05/07) ~ Inserito il copyright a fondo scheda (®).
(14/05/07) ~ Inserita la tabellina dei disordini psichici di Ray sotto le caratteristiche psicologiche.
(14/05/07) ~ Corretta la tabellina appena aggiunta.
(14/05/07) ~ Inserita la dicitura "Disturbi psicologici" in cima alla tabellina appena aggiunta.
(14/05/07) ~ Fixati i disturbi psicologici.
(23/05/07) ~ Corretto un errore grammaticale.
(27/05/07) ~ Cambiati colori alla scheda poiché illeggibile sulla nuova skin. Si prevede un futuro ulteriore cambio.
(27/05/07) ~ Cambiati infatti nuovamente i colori.

giugno 2007
(05/06/07) ~ Tolti i due fumogeni venduti in erboristeria.
(05/06/07) ~ Tolta la pergamena "Furto" venduta dal saggio.
(05/06/07) ~ Tolta la pergamena "Guerriero d'Ombra" venduta dal saggio.
(05/06/07) ~ Tolta la pergamena "Gold Robbery" venduta dal saggio.
(05/06/07) ~ Aggiunto il medaglione "Alba".
(05/06/07) ~ Aggiunta la pergamena "Sii la mia audacia", acquistata e incastonata dal saggio e in armeria.
(05/06/07) ~ Aggiunta la pergamena "Sii il mio guerriero", acquistata e incastonata dal saggio e in armeria.
(05/06/07) ~ Aggiunta in scheda l'immagine del guerriero di Ray.
(05/06/07) ~ Cambiato l'ordine di alcune tecniche di Ray.
(05/06/07) ~ Definite le due pergamene appena aggiunte.
(09/06/07) ~ Inserita la "Persona di Loec" in scheda.
(09/06/07) ~ Corretto un tag errato.
(27/06/07) ~ Aggiunta la dicitura "Crowned Clown" in cima alla scheda.
(27/06/07) ~ Corretto un tag.

luglio 2007
(///) ~ ///

agosto 2007
(28/08/07) ~ Corrette le pergamene secondo le modifiche del regolamento.
(29/08/07) ~ Corretti dei tag e degli errori grammaticali.
(29/08/07) ~ Corretto il dominio secondo il nuovo regolamento.

settembre 2007
(02/09/07) ~ Cambiata la nomina della classe.
(25/09/07) ~ Corretti alcuni accenti.
(25/09/07) ~ Aggiunta una dicitura alle tecniche determinante il tipo: [Psion] Psionica / [Mage] Magica / [Fighter] Fisica.
(25/09/07) ~ Inserito il consumo d'energia al di sotto di quelle tecniche che n'erano prive.
(25/09/07) ~ Riguardo all'artefatto, specificate quali tecniche richiedono avere la maschera indosso e quali non.
(25/09/07) ~ Aggiunti i nuovi poteri della Persona di Loec acquistati dall'incantatore.
(25/09/07) ~ Aggiunta la pergamena "Sii il mio scherno", acquistata dal saggio.

ottobre 2007
(///) ~ ///

novembre 2007
(01/11/07) ~ Aggiunto l'occhio del Giaguaro acquistato in erboristeria.
(01/11/07) ~ Aggiunto l'occhio della Lince acquistato in erboristeria.
(01/11/07) ~ Aggiunto l'occhio della Lince acquistato in erboristeria.
(08/11/07) ~ Modificata totalmente la skin della scheda.
(08/11/07) ~ Cambiato l'ordine di due tecniche.

dicembre 2007
(///) ~ ///

gennaio 2008
(///) ~ ///

febbraio 2008
(///) ~ ///

marzo 2008
(07/03/08) ~ Aggiunta la tecnica "Sii la mia mano". Pergamena acquistata regolarmente dal saggio.
(07/03/08) ~ Aggiunta la tecnica "Sii la mia occasione". Pergamena acquistata regolarmente dal saggio.
(07/03/08) ~ Aggiunta la tecnica "Sii il mio braccio". Pergamena acquistata regolarmente dal saggio.
(07/03/08) ~ Aggiunta la tecnica "Sii la mia serva". Pergamena acquistata regolarmente dal saggio.
(14/03/08) ~ Corretto un errore grammaticale.
(20/03/08) ~ Aggiunta un'immagine di Golem alla scheda.
(20/03/08) ~ Aggiunta una seconda immagine di Golem e modificata quella di Ray in testa alla scheda.

aprile 2008
(03/04/08) ~ Modificate le statistiche a seguito della vendita dell'"Occhio del Giaguaro".
(03/04/08) ~ Modificate le statistiche a seguito dell'acquisto dell'"Occhio della Lince".
(23/04/08) ~ Aggiornata la dicitura "Energia" per il passaggio a energia Blu.
(23/04/08) ~ Aggiornate le statistiche a seguito del conseguimento dell'energia Blu.
(23/04/08) ~ Creata la sezione "Charles Étienne Chevalier" grazie all'abilità gratuita ottenuta col conseguimento del passaggio a energia Blu.
(23/04/08) ~ Acquistata la pergamena "Immortalità".
(23/04/08) ~ Incastonata la pergamena immortalità in Charles Étienne Chevalier. [Vedere le note a fondo scheda]

maggio 2008
(///) ~ ///

giugno 2008
(///) ~ ///

luglio 2008
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agosto 2008
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settembre 2008
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ottobre 2008
(///) ~ ///

novembre 2008
(///) ~ ///

dicembre 2008
(///) ~ ///

gennaio 2009
(19/01/09) ~ Acquistata la pergamena "Inganno"
(19/01/09) ~ Acquistata la pergamena "Assassinio"
(19/01/09) ~ Acquistata la pergamena "Immagine Residua"
(31/01/09) ~ Cambiato il grado di pericolosità in "A"

febbraio 2009
(06/02/09) ~ Incantato il fucile "Ira" in "Reliquia di Loec"

marzo 2009
(04/03/09) ~ Acquistato un "Anello del potere Maggiore"

aprile 2009
(09/04/09) ~ Acquistata la pergamena "Occhio notturno"
(17/04/09) ~ Modificata la tecnica "Sii la mia vendetta" in seguito agli aggiornamenti riguardanti le pergamene.
(19/04/09) ~ Aggiunte alla scheda le dita di Borzol gro-Olug.

maggio 2009
(02/05/09) ~ Vendute le dita di Borzol gro-Olug.

giugno 2009
(///) ~ ///

luglio 2009
(///) ~ ///

agosto 2009
(///) ~ ///

settembre 2009
(///) ~ ///

ottobre 2009
(///) ~ ///

novembre 2009
(///) ~ ///

dicembre 2009
(19/12/09) ~ Riscritta completamente la scheda.
(21/12/09) ~ Corretto qualche tag
(25/12/09) ~ Aggiunto l'artefatto "Belfagor" alla scheda.

gennaio 2010
(02/01/10) ~ Acquistata la pergamena "Costellazione".
(02/01/10) ~ Aggiunti i ringraziamenti alla scheda.
(02/01/10) ~ Aggiunti una piccola postilla.
(02/01/10) ~ Aggiunta immagine fiQa.
(02/01/10) ~ Aggiunta immagine chibi.
(02/01/10) ~ Colorate due immagini precedentemente in bianco e nero.
(03/01/10) ~ Aggiunta colonna sonora.
(09/01/10) ~ Corretta la tecnica "Sii la mia vendetta" secondo il nuovo regolamento.
(13/01/10) ~ Corretto un errore grammaticale.

febbraio 2010
(01/02/10) ~ Acquistata la pergamena "Timore".
(02/02/10) ~ Corretta la tecnica "Sii la mia forza" a seguito dell'acquisto della pergamena "Timore".
(06/02/10) ~ Corretta la tecnica "Sii il mio braccio" secondo il nuovo regolamento.
(14/02/10) ~ Acquistate cinque dosi di veleno psionico ad inalazione.
(14/02/10) ~ Aggiornato il grado di pericolosità a "S".
(21/02/10) ~ Corretto il dominio secondo il nuovo regolamento.
(24/02/10) ~ Corretta la tecnica "Sii il mio braccio" secondo le nuove regole riguardanti l'incastonamento.
(24/02/10) ~ Corretta la tecnica "Sii la mia audacia" secondo le nuove regole riguardanti l'incastonamento.

marzo 2010
(01/03/10) ~ Grado di pericolosità ricaduto ad "A" a causa del nuovo regolamento.
(16/03/10) ~ Aggiunta un'immagine alla scheda.
(21/03/10) ~ Utilizzato il bonus per il cambio pg per disincastonare le pergamene "Spinta violenta" e "Tekkai Go".
(21/03/10) ~ Venduta la pergamena "Spinta violenta", ora inutile.
(21/03/10) ~ Venduta la pergamena "Tekkai Go", ora inutile.
(21/03/10) ~ Incastonata la pergamena "Double" nel corpo di Ray.
(30/03/10) ~ Mio malgrado, reso pubblico il copyright legale che tutela il personaggio del "Re che non perde mai".
(30/03/10) ~ Corretto un tag.
(30/03/10) ~ Fatta un'ulteriore specifica.

aprile 2010
(09/04/10) ~ Cambiata l'immagine di Chevalier a fondo scheda.
(13/04/10) ~ Correzione grammaticale.
(13/04/10) ~ Corretto un tag.
(28/04/10) ~ Sostituita un'immagine in scheda.
(29/04/10) ~ Aggiunta la tecnica "Io desidero la conquista".

maggio 2010
(14/05/10) ~ Modificate le pergamene secondo la correzione del regolamento.
(14/05/10) ~ Aggiunta la tecnica "L'âme".
(20/05/10) ~ Aggiunto il consumo alla tecnica "L'âme".
(29/05/10) ~ Aggiunta la tecnica "Sii il mio trono".
(29/05/10) ~ Aggiunta la tecnica "Sii il mio apice".

giugno 2010
(05/06/10) ~ Modificato Lone w o l f in Wolfo~ .
(15/06/10) ~ Promosso a energia Viola.
(16/06/10) ~ Aggiunta l'abilità "Sii la mia abiezione".
(16/06/10) ~ Corretto un errore grammaticale.
(16/06/10) ~ Aggiornato il grado di pericolosità a "S".
(29/06/10) ~ Aggiornata la theme musicale in testa alla scheda.

luglio 2010
(15/07/10) ~ Venduto l'artefatto "Reliquia di Loec".
(15/07/10) ~ Modificati leggermente i ringraziamenti a fondo scheda.
(19/07/10) ~ Tolta l'abilità "Sii la mia lancia".
(19/07/10) ~ Modificato l'intero layout della scheda.
(19/07/10) ~ Inseriti i ringraziamenti a cloud hunter.
(19/07/10) ~ Ritoccato un errore di trascrizione.
(19/07/10) ~ Inserita la pericolosità in valore esplicito.
(19/07/10) ~ Corretto un errore grammaticale.
(19/07/10) ~ Cambiato l'ordine delle tecniche.
(19/07/10) ~ Aggiunta l'icon di Chevalier a fondo scheda.
(20/07/10) ~ Aggiunta la seconda parte della tecnica "fill me from the crown to the toe".
(20/07/10) ~ Cambiato l'ordine delle tecniche.
(20/07/10) ~ Cambiato il valore della pericolosità.
(20/07/10) ~ Aggiunta la pergamena "Tranello".
(20/07/10) ~ Cambiato il valore della pericolosità.
(22/07/10) ~ Aggiornate le caratteristiche fisiche, prima scorrette.
(24/07/10) ~ Modificate le caratteristiche fisiche secondo il nuovo regolamento.

agosto 2010
(07/08/10) ~ Corretti alcuni tag.
(07/08/10) ~ Variato l'ordine delle tecniche.
(07/08/10) ~ Acquistata la pergamena "Pipistrello".
(07/08/10) ~ Acquistata la pergamena "Notte".
(07/08/10) ~ Tolta l'immagine riguardante la pergamena "Dracolich".

settembre 2010
(01/09/10) ~ Aggiunta la pergamena "Anelli neri".
(01/09/10) ~ Modificata la pericolosità.
(23/09/10) ~ Modificata l'energia nuovamente a Blu in seguito al cambio pg.
(23/09/10) ~ Tolta l'abilità di Auspex.
(23/09/10) ~ Corrette le caratteristiche fisiche.
(24/09/10) ~ Modificata la pericolosità.

ottobre 2010
(08/10/10) ~ Acquistato un bracciale dell'Auspex.
(13/10/10) ~ Aggiunta una specifica a riguardo di Chevalier.
(13/10/10) ~ Acquistata la pergamena "Confusione".
(13/10/10) ~ Acquistata la pergamena "Servitori infernali".
(13/10/10) ~ Modificato l'ordine delle tecniche in scheda.
(13/10/10) ~ Modificata la pericolosità.

novembre 2010
(03/11/10) ~ Acquistata la pergamena "Scheletri rianimati".
(03/11/10) ~ Modificata la pericolosità.
(08/11/10) ~ Acquistata la pergamena "Non sono stato io!".
(08/11/10) ~ Modificata la pericolosità.
(11/11/10) ~ Modificato il colore del titolo della scheda.
(11/11/10) ~ Modificato l'ordine delle tecniche.

dicembre 2010
(23/12/10) ~ Modificata la scheda a seguito della promozione ad energia viola.
(23/12/10) ~ Acquistata l'abilità "quinta memoria, Leviathan".
(23/12/10) ~ Modificata la pericolosità a seguito dell'acquisto.
(23/12/10) ~ Aggiunta una postilla all'aspetto fisico e psicologico a seguito dell'acquisto.

gennaio 2011
(05/01/11) ~ Acquistata la pergamena "sfera d'ombra".
(05/01/11) ~ Modificata la pericolosità a seguito dell'acquisto - fuori scala.

febbraio 2011
(01/02/11) ~ Acquistata la pergamena "telecinesi".
(01/02/11) ~ Modificata la pericolosità a seguito dell'acquisto.
(01/02/11) ~ Cambiato l'ordine delle tecniche in scheda.
(01/02/11) ~ Corretto un tag.
(15/02/11) ~ Modificata l'immagine in testa a Belfagor.

marzo 2011
(02/03/11) ~ Acquistata la pergamena "scheletri guerrieri".
(02/03/11) ~ Modificata la pericolosità a seguito dell'acquisto.
(19/03/11) ~ Modificata la scheda a seguito della patch di bilanciamento.

aprile 2011
(///) ~ ///

maggio 2011
(///) ~ ///

giugno 2011
(///) ~ ///

luglio 2011
(///) ~ ///

agosto 2011
(14/08/11) ~ Acquistato un occhio della lince.
(21/08/11) ~ Aggiunto l'allineamento come previsto dalle modifiche al regolamento.

settembre 2011
(///) ~ ///

ottobre 2011
(25/10/11) ~ Acquistati due occhi della lince.
(26/10/11) ~ Cinque anni dopo, scheda archiviata con successo.


Edited by Ray~ - 26/10/2011, 23:04
 
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