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| Una mano vellutata che stringe con la delicatezza di un abbraccio affranto. Le dita sottili che sfilano candide, avvolgendosi in un vortice disinibito attorno alle sue mani ruvide, rischiarendone la durezza con la cura di una carezza che si preoccupa di stringer teneramente il proprio fardello senza smuoverlo dal suo assorto incanto. La carezza dell'imperatrice cingeva la mano dello spettro, sospirandone all'animo ansioso tutta la premura di un cuore immacolato, misericordioso verso quel suo costante turbamento, prefiggendosi, in quella stretta d'affetto, il gravoso compito di sostenerne il peso. Shakan non poteva credere di sfiorarne quella dolcezza in un tanto agognato volo, immaginandosi già sconfitto nel turbine del dolore in cui costantemente era stato abbandonato. Invece, si cingeva d'arrogante sostegno e volando, avvolto alla sua mano, quasi dimenticò di esser ancora sospeso su di un manto di morte che seguitava a contorcersi sotto di lui. Eppure, per quanto si sforzasse, non riuscì a non sentirsi accettato in quel gesto armonioso: non riuscì a non sentirsi orgoglioso di quel volo angelico, alternando, incredulo, lo sguardo dalle sue ali luminose, al suo volto tirato dalla fatica, fino a quella stretta sigillata col sangue della battaglia. Felice, come un fanciullo che si apre al mondo riscoprendolo più luminoso di quanto l'avesse visto mai, sospirava ad ogni sussulto di premura, si librava nel vento, avvolgendosi della brezza filante della vallata, ignorandone quasi il tetro sapore di sangue che s'accompagnava ad ogni fiato. Era il primo momento in cui poteva sentirsi parte di qualcuno: importante per un cuore che non fosse il suo. Invero accettato, dall'animo altrui di una donna che aveva rischiato la vita, pur di salvar la sua. E ora ella lo stringeva forte, serrando le sue dita affusolate sul suo guanto di metallo, stringendolo a se con possessiva caparbietà, che lo spettro non volle far a meno di tradurre in un pavido sentimento d'affetto.
Non volle. Per una volta proprio non ebbe cuore di infrangere tutto. Lo spirito distaccato si commosse alla vista delle labbra porpora di lei che parvero sorridergli. Il crepuscolo del mondo giungeva, mentre la consapevolezza di quel momento scacciò via il fantasma della sua fine. Sarebbero stati pochi istanti, ma lui se li sarebbe goduti tutti. Ed il tramonto si disegnò d'ambra. Era bellissimo. Come lei.
R a g n a r o k5
ReC: 300 | AeV: 275 | PeRf: 225 | PeRm: 350 | CaeM: 225 | ♦ | Immenso: 36% | Alto: 18% | Medio: 9% | Basso: 5% |
Corpo: Numerose e profonde ferite su tutto il corpo; 1 costola rotta; ferita profonda al fianco destro; braccio sinistro rotto (totale danno Critico+Alto+Medio; 87,75%) Mente: Sconvolto, privo di voglia di vivere (totale danno Critico, 50%) Energia: 34% -9% -6% -18% -15% = 13%
Attive:
CITAZIONE Il fantasma sono io.
Con un consumo di energia variabile, Shakan è in grado di creare una potente malia: modificando i tratti del proprio corpo, infatti, potrà indurre un potente sentimento di terrore generato alla propria immagine per come percepita dagli occhi di chi la osserva. Shakan apparirà, nelle menti altrui, trasformato in un fantasma: il suo corpo sarà pallido, taslucido, quasi trasparente, gli occhi lucenti e tutti i tratti e gli aspetti del proprio essere si modificheranno di conseguenza, in modo da apparire, in tutto e per tutto, una presenza "spettrale". Shakan potrà rendere tale "immagine" più o meno complessa (passando, per esempio, da semplice fantasma pallido e sfocato, a potente spirito di una divintà ancestrale): in questo senso, Shakan potrà scegliere la forma, la caratterizzazione e la natura "spettrale" che più gli sembrerà adatta alla situazione, dando l'impressione di parlare, muoversi, combattere e, in generale, relazionarsi, allo stesso modo in cui farebbe un vero fantasma della stessa tipologia. L'effetto effetto principale, però, sarà solo quello di generare terrore in proporzione alla variazione del consumo di energia. In concreto, infatti, il corpo di Shakan non muterà e la tecnica avrà comunque come effetto quello il solo indurre terrore nelle vittime. Ogni ulteriore conseguenza dettata da tale trasformazione sarà da considerarsi del tutto eventuale e rimessa unicamente alle reazioni inconscia delle vittime. La tecnica, pertanto, non sarà da considerarsi una "illusione" propriamente detta, ma, piuttosto, come un ammaliamento psionico, in grado di danneggiare la mente della vittima. L'effetto dura un post. [Personale 2/6, Attiva, consumo Variabile]. Inoltre, Shakan - concentrandosi per pochi attimi - potrà assumere la consistenza di un vero spirito. Egli, infatti, sarà in grado di annullare la sua costituzione fisica, pur se nulla sembrerà alla vista: sotto questa forma sarà intangibile al tatto e qualunque corpo fisico lo attraverserà come se non esistesse, formando, nel punto toccato, un sottile strato traslucido, proprio come se si attraversasse uno spettro. Inoltre, se nascosto nelle ombre, lontano dalla luce, il corpo di Shakan diverrà invisibile. Tale invisibilità avrà la stessa potenza di una tecnica passiva, contrastabile con opportune tecniche di livello più alto. Pur non potendo esser colpito, a Shakan sarà anche impossibile colpire fisicamente: solo le tecniche funzioneranno normalmente. Il movimento non subirà effetti particolari. La tecnica può durare fino a per tre turni, compreso quello d'attivazione, terminando alla fine del terzo turno o prima, se Shakan lo desidera. [Pergamena da necromante "Corpo d'Ombra", Gialla, Attiva, consumo Medio] Infine, Shakan ha imparato a sfruttare la propria capacità di divenire intangibile per rifuggire vincoli terreni di qualunque tipo, superare blocchi ed ostacoli, e a trarne concreto vantaggio. Il fantasma, infatti, può divenire intangibile per pochi - brevissimi - istanti ed in punti del corpo ben specifici, di modo da liberarsi da qualsivoglia blocco o rallentamento magico che affligga il suo corpo, pagando un consumo pari al consumo speso dal nemico per bloccarlo. In GdR, la tecnica può essere usata - per lo stesso principio di liberazione dei blocchi - anche per far scattare serrature, o meccanismi simili, su porte e forzieri chiusi, al fine di aprirli, appunto. La tecnica è attuabile su qualsiasi tipo di blocco, anche fisico, come ad esempio le braccia di un energumeno strette sul proprio collo, ma non sarà estendibile a situazioni diverse da quelle specificate: l'intangibilità, infatti, sarà talmente breve e circoscritta da renderne impossibile ogni diversa applicazione. Questa tecnica basa la propria potenza sulla ReC del possessore, e non sulla sua PeRm. [Pergamena da ladro, "Lockpick", Blu, Attiva, consumo Variabile] CITAZIONE L’Eredità della paura. La caratteristica principale di coloro che hanno partecipato all'abiezione, tuttavia, non è tanto la loro connessione con Ray, quanto più l'emersione delle loro turpitudini e delle loro perversioni più insabbiate. Il torneo le ha risvegliate, le ha messe in tumulto e le ha agitate abbastanza da permettere loro di fuoriuscire, più potenti che mai. Prima fra tutte, vi è la capacità di manifestare sotto forma di evocazione, il terrore più grande del personaggio o la sua turpitudine più bassa. Spendendo un consumo Alto, infatti, Shakan potrà evocare il peggiore dei suoi incubi innanzi a sé, ovvero l’essere che in passato – col proprio agire – ha manifestato tutti i limiti e le turpitudini in cui il suo animo era ricaduto: il Conte Nero. La sua nemesi, il lato più oscuro di Shakan, il riflesso della sua oscura malvagità, generata per propria colpa e negligenza, apparirà sotto forma del ricordo che lo stesso Shakan ha di lui: un uomo alto, slanciato, ricoperto da testa a piedi di una lunga tunica nera, con due occhi rossi brillanti che emergono da sotto il cappuccio. Il Conte manterrà i connotati tipici delle evocazioni di Shakan, ovvero sarà traslucido e opaco, quasi come un fantasma, ma, proprio per questo, ancora più turpe: comunque, benché plasmata sulle fattezze del Conte, l’evocazione non sarà altro che l’esteriorizzazione delle paure e delle colpe di Shakan stesso. L’essere, pertanto, si avventerà sugli avversari con le proprie grigie mani ossute e taglienti, lanciando urla raccapriccianti dal volto scheletrico nascosto sotto la tunica. L’evocazione si rivelerà sempre di una discreta forza e, per questo, avrà potenza media, restando in campo per una durata massima di due turni { abilità Alta }. Passive:CITAZIONE La Solitudine - Difesa psionica passiva. [Passiva razziale del Mezzo-Demone] CITAZIONE L'illusione è complicità. Illusioni castate senza vincoli fisici, col 5% di sconto sul consumo energetico, ma mai sotto l'1% [I e II livello del Dominio Illusionista, Passive] Illusioni non riconoscibili o distinguibili con tecniche passive. [Personale 1/6, Passiva] CITAZIONE Il fantasma è eterno. Tutte le evocazioni sono intangibili e, quindi, immuni al semplice danno fisico. [Personale 3/6, Passiva] CITAZIONE Il potere mi ha maledetto. Permette utilizzo di pergamene da negromante. [Personale 4/6, Passiva di Metagame] CITAZIONE L'Abiezione. Passiva che induce timore nei confronti di coloro che si avvicinano a Shakan. [Personale 5/6, Passiva] Armi:CITAZIONE Cupiditas - [ Malus - la spada può sempre comunicare col portatore ignorando eventuali difese psioniche; Passiva - l'arma è legata a Shakan e non può essergli sottratta]. Cruciatus ~ Infinito tormento del giusto castigo. [ Passiva - i ricordi dell'episodio che ha prodotto Cupiditas tormenteranno Shakan e non potranno essere dimenticati o alterati; Media, psionica - Shakan può condividere quei ricordi o le sensazioni ad essi collegate con un bersaglio singolo]. Sfoderata. Washi, la carezza del fantasma: equipaggiata braccio sinistro, artigli non estratti, inutilizzabile per il braccio rotto; Riassunto:Schematizzo: - Shakan vola sul campo di battaglia, salvato da Alexandra che lo tiene per un braccio; - I pochi momenti di "volo" diventano attimi, Shakan capisce di essere importante per qualcuno - finalmente - e si scopre innamorato di Alexandra, anche se è restio (oltre che alquanto impossibilitato) a dichiararsi; - Appare la Purgatory che sgancia i tizi della "Feccia"; - Un membro della feccia sganciato dalla nave impatta contro di loro e si aggrappa ad Alexandra; - Shakan capisce che sta trascinando giù Alexandra, perché il peso ora è maggiore e quindi decide di lasciarsi cadere, dichiarandosi a lei un secondo prima; - Con lo sguardo vede Finnegan arrivare verso Alexandra (col Dreambreaker finale del suo precedente post) e salvarla dal tipo della Feccia, oltre che accompagnarla in salvo; - Seppur ferito dalla nuova caduta, Shakan ora ha una ragione per vivere, anche se sa che morirà comunque; - Decide di combattere fino all'ultimo istante di vita, forte del suo nuovo sentimento; - Lancia su se stesso "Corpo d'Ombra", rendendosi immune agli attacchi fisici ed invisibile se coperto dall'ombra; - Evoca l'evocazione a potenza "Media" dell'artefatto dell'Abiezione; - Sostanzialmente usa l'evocazione come "esca" per i nemici (è intangibile ai fisici anche lei, per la passiva), mentre Shakan si muove nell'ombra con Cupiditas, cercando di sferrare più fendenti possibile; - Ad un certo punto sente un urlo che proviene da Finnegan e cerca di raggiungere la fonte; - Trova Finnegan svenuto a pochi passi da Alexandra; - Vede Alexandra impaurita e cerca di farle capire che lui è ancora lì e che la proteggerà fino alla morte; - Capisce che Alexandra non è rassicurata dalla cosa e subisce l'attacco ad area lanciato da lei, il quale ha una ripercussione psicologica che lo convince che lei non lo ama, in realtà e che - quindi - non è ricambiato; - Persa la sua ultima ragione di vita, Shakan viene sopraffatto dal dolore e dalla stanchezza e sviene, accanto a Finnegan; - Le sue ultime parole, ovviamente, sono per Ray. Note:1) L'ultimo "scontro" di Shakan, non l'ho impostato come un autoconclusivo contro mostri, intendendosi che non fosse questo lo scopo. Shakan, infatti, non cerca di "uccidere" nessuno, ma solo di "sopravvivere". Infatti si casta una difesa ed un'evocazione a fargli da supporto, cercando di colpire qualunque essere che provi ad attaccarlo. Non ho specificato, appunto, quanti esseri Shakan uccide proprio perché non vuole ucciderne nessuno, ma solo impedire che siano loro ad uccidere lui (quindi, non sapendo quanti lo attaccano, ho lasciato che a definirlo sia il QM). 2) Al solito, le azioni degli altri sono concordate con loro. 3) Il calcolo dei danni è dovuto ad un alto per la caduta (partendo dal presupposto che prima ho beccato un critico cadendo dalla fenice, ipotizzando che la caduta di ora sia a metà dell'altezza di quella precedente, mi sono beccato la metà del danno). Poi l'altro medio è dovuto alle ferite che mi procuro nell'ultimo scontro. 4) Shakan sviene non per la fine delle energie, ma per la somma di tutte le ferite del corpo e della mente, oltre per il fatto che - privo di speranza - si "lascia morire". 5) Non ho ben capito se è l'ultimo post del valzer in assoluto, ma ho capito che è l'ultimo mio di Ragnarok (credo). Colgo l'occasione, quindi, non sapendo se ce ne saranno delle altre, per ringraziare tutti della splendida avventura, che ha caratterizzato un pò la mia vita da febbraio ad oggi. Ringrazio Lenny, Jimmy ed Esca per lo splendido ultimo turno, Kac e Foxy per le belle giocate e - sopratutto - tutti gli amministratori per il lavoro impagabile, sopratutto Ray ed Eitinel. Mi reputo una persona fortunata: ho potuto sognare grazie alle vostre storie, viaggiare in quest'avventura e gioire, arrabbiarmi, intristirmi per essa. Ho avuto la fortuna di vivere una seconda vita, circondandomi delle fantasie più belle che potessi chiedere: è l'immaginario, la realtà plasmata da persone come voi che rende questo gioco qualcosa di speciale. E speciali siete voi, per quello che date: non dimenticate mai l'importanza di poter dar forma ai propri sogni con semplici parole, perché non è qualcosa di comune, né di semplice. Nel suo piccolo, tutto questo ha reso il mio mondo migliore. Dal profondo del cuore, quindi, grazie. edit. correzione di un piccolo errore di layout (c'era un » a capo). Edited by janz - 10/10/2011, 02:27
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