| Verel |
| | Il battito del nostro cuore scandisce il tempo che viviamo, e come lo viviamo. Alcuni dicono che nel cuore ci siano i sentimenti. Non ho mai capito questo pensiero, potevo comprendere chi lo usava come metafora, ma alcuni pensano davvero che in quell'organo risiedano le caratteristiche che rendono l'umano ciò che è. Ci ho riflettuto sopra, e posso dire che è vero solo in parte, come tutto in questo mondo, del resto. Un cuore rispecchia ciò che nell'anima proviamo. Quante volte lo avete sentito martellarvi il petto quando avevate paura, e quante volte vi ha trattenuto il fiato? Quante volte, la notte, immersi tra le coperte, avete ascoltato quel battito regolare?
Che chi dice che il cuore è l'animo umano.
Io preferisco paragonarlo ad un foglio bianco in cui leggere ciò che si vuole sapere.
" Ragazzi... " Lo scricchiolare di un sasso, i respiri, i passi. Un battito. Un battito. Un battito. Null'altro. Verel si mosse appena, esitando. Guardava Strange ed Easley, ma non percepiva nulla. Nelle loro espressioni soltanto un abisso di non esistenza, un vuoto profondo in cui pareva di sprofondare. E Verel sapeva anche cosa sarebbe successo da lì a poco. Non ci sarebbe voluto un genio, del resto: i suoi compagni di viaggio erano a pochi metri da lui, che lo fissavano con insistenza senza avere nulla nel cuore, come se la loro anima fosse stata presa ed asportata via dal loro corpo, soggiogandoli ad una volontà più grande e malvagia, che non risparmiava pietà per nulla e nessuno. Loro erano entrati lì. Lui era entrato lì, portandosi dietro gli altri due. Ed ora erano lì, statue minacciose, in mezzo a quei pochi secondi in cui le consapevolezze arrivavano al ragazzo, accavallandosi l'una sull'altra, una più spaventosa della precedente. Proiettili che non potevano far altro che alimentare il rimorso, la vergogna di Verel. Li aveva uccisi, portandoli in quel luogo. Li avrebbe uccisi di nuovo, trafiggendoli con la sua spada? " Strange, Easley... " Come un supplica, un sussurro, una preghiera. Doveva essersi sbagliato, doveva essere così. Nessuna delle creature che aveva incontrato del corso della vita non emanavano nulla dal cuore, tutte, anche la più mostruosa bestia, riusciva a scatenare i suoi animaleschi istinti. Soltanto i morti non provano nulla. " Mi dispiace. " E quante volte lo aveva detto. E quante volte quelle parole erano cariche di rimorso. E quante volte Verel piangeva, come un bambino che ha combinato un guaio, e ha paura delle conseguenze, quante volte lo aveva fatto? Troppe, si disse. Si disse che avrebbe potuto piangere dopo, sulle tombe, in un cimitero, dove tutti piangono e lui non avrebbe dovuto provare la vergogna che soltanto le lacrime riuscivano a dargli. Lacrime che in passato non era mai stato in grado di fermare per tempo. Un passo. Strange. Lo sguainare della spada, Easley. Fermo, Verel. Gli furono addosso in un lampo, con gli occhi sbarrati, cechi alla realtà. Le loro figure, silenziose, incapaci di proferire parola, soltanto utili per soddisfare il loro scopo. Li vide disporsi per la loro prima strategia, Strange che si fermava appena dietro all'altra marionetta che, circoscrivendo un arco con la spada dava vita ad un boato di piume ed energia rossa, risplendente come rubino. E a quella luce si aggiunse una distorsione, un semplice modificarsi dello spazio, un'onda invisibile solamente a parole. Dovette difendersi, per sopravvivere. Continuare. Già... continuare. A fare cosa, a cercare cosa? L'artefatto? La morte, forse? Cercava la morte? Narada fu svelta, uno specchio di luce la sua rivelazione dal fodero, veloce e tagliente. La bordata di Easley era ora spezzata in due, inutile proprio come era stata la prima volta che la aveva utilizzata, insieme a lui, contro il muro. Chissà -pensò Verel, se le cose fossero andate meglio, come sarebbe proseguita. Magari lui e l'altro spadaccino ci avrebbero riso sopra a quell'episodio, alla cazzata di Verel, a tutte le difficoltà di quella giornata. Ma non sarebbe successo, mai, proprio come la disfatta del ragazzo. Contro quei due, ridotti in quello stato, non poteva perdere. Non se lo poteva permettere, neanche per loro. Li avrebbe salvati da una così indecorosa fine, strappati dai propri corpi e ridotti in schiavitù: se proprio Verel doveva ucciderli, li avrebbe uccisi con quel pensiero in mente. Fu l'altro attacco a raggiungerlo invece, rievocando in lui i ricordi di poco tempo prima: un dolore, diffuso ed omogeneo in tutto il corpo del ragazzo si fece strada nella sua mente, torturandola con mille e più aghi pungenti. Verel si piegò un istante su sé, reggendosi il capo con la mano libera, stringendo i denti al terribile fastidio, che pochi istanti dopo scivolò in un nulla di fatto, lasciando dietro di sé soltanto un intorpidimento già creato dal primo assalto psionico subito.
Era ora di contrattaccare, si disse. Ed esitò.
Stavolta lo accerchiarono, stretto nella tenaglia creata dalla spada magica di Easley e dal marchingegno (una chiave inglese?) di Strange. Verel schioccò le dita, snap, ed una luce argentea intervenne in sua difesa, circondandolo completamente, interrompendo qualsiasi offensiva, ancora una volta. Quando però lo scudo si dissolse, ne emerse un Verel pronto e non più esitante, forse calatosi nel freddo dell'indifferenza necessario per uccidere. Si muoveva verso il più strano dei due, brandendo ancora una Narada posseduta, ma non colpì: non perché non l'avesse voluto, ma perché Strange era appena un passo indietro, racchiuso in uno smog peceche doveva averlo salvato in qualche modo da una ferita altrimenti mortale alla gola. Easley sembrava smanioso di ottenere la sua parte, tanto che approfittando della distrazione del ragazzo a causa di Strange, riuscì ad eludere la sua guardia e a far strisciare il filo di quella lama contro il fianco destro di Verel, che prese a sanguinare, seppur non troppo abbondantemente. Che doveva fare? Prese le distanze, pochi passi in quell'antro poco più ampio dei precedenti, quasi costruito apposta per un duello. Ma era al muro ormai. E fu allora che un'altra carica energetica di Strange si diresse verso di lui, ma questa volta incontrò la resistenza del giovane, che non riusciva a pensare di uccidere, ma non riusciva neanche a morire per loro, che erano ormai vuoti. Non poteva uccidere, non poteva morire. Cosa doveva fare?
" Vi prego, basta! " Inutile.
Vi prego, basta. Smettetela! Torniamo assieme, usciamo da questo posto maledetto! Tornate in voi. Dovete farlo. Io.. io non... Non poteva farcela. Non poteva, non voleva. Non avrebbe voluto.
Andate via un sussurro, lieve, l'ultima preghiera. Poi, la disperazione si tramutò in rabbia.
S P A R I T E !
Attorno a lui un vero e proprio turbinio, un apparentemente confuso mulinare di spade, di luce, di rabbia che travolse completamente Easley, il suo attacco ormai vano. Quando quella tempesta di luce si placò, il corpo del Re rosso cadde sul suolo roccioso, ricoperto da quello stesso colore che lo contraddistingueva. Narada splendeva di una luce nuova, ancora, più forte, più letale, più accecante. Easley non si era preparato per un contrattacco così violento, e finì trafitto. Una sola occhiata al cadavere fu più dolorosa di mille ustioni per Verel, che però era anche mosso dalla determinazione. Dalla rabbia. Dall'odio verso quel luogo bastardo e quel suo fottuto artefatto. Loro erano quelli che che dovevano morire. E si sarebbe assicurato di farlo personalmente.
Strange cadde, trafitto. La sua curiosa arma si riversava al suolo, fratturata in più punti dalle violenze di Verel, infine sbriciolandosi con un sordo suono metallico. Narada era sporca. Lui era sporco. Di sangue. Di vergogna. Ancora. Ma nella sua mente si era creato il vuoto, come una sorta di difesa da sé stessi, che gli impediva di pensare, di disperarsi, di cadere in ginocchio a terra, piangente e disperato per quell'atroce omicidio. Quel vuoto lo salvava e lo trascinava al contempo verso il baratro nero dell'unico sentimento possibile: la rabbia.
Continuò a stringere la spada. Non la rinfoderò, non placò la sua ira. Volle lasciarla libera, così com'era la sua, inestinguibile. Raccolse la torcia. Proseguì, ancora, ancora, verso il suo nuovo obbiettivo di vendetta. " Io ti distruggerò. " Energia: 54% Slot tecnica utilizzatiCondizioni: Fastidio doloroso in tutto il corpo, alto+basso {Psion} Taglio poco profondo al fianco destro, basso {Fisico} ReC: 225 AeV: 125 PeRf: 250 PeRm: 250 CaeM: 175 Abilità Passive● Cuore di carta: già citata. ● Facciata: già citata.
Abilità Attive ● Per i coraggiosi è opportunità: basteranno pochi attimi e la volontà di agire. Anche senza toccare l'incisione, la lama verrà completamente ricoperta dalla luce. Impregnata da questo potere, potrà squarciare qualsiasi oscurità che la circonda, qualsiasi demone, qualsiasi avversario. In questo stato, Narada potrà infliggere un danno medio ad ogni fendente per ben due turni. Contro gli avatar demoniaci questa forza si vedrà duplicata, infliggendo un danno alto, mentre contro gli avatar angelici subirà un calo, infliggendo un danno basso. La tecnica non ha bisogno di nessuna spesa energetica o consumo di slot tecnica per essere attivata, ma potrà essere usata solamente tre volte a giocata. (Pergamena "Arma sacra" incastonata) {Consumo: nullo}
● Rivelazione: Una tecnica utile contro gli avversari più subdoli. Grazie ad essa, il paladino, senza particolari tempi di concentrazione o imposizioni delle mani, può liberarsi da qualsiasi effetto malefico e negativo che affligge la sua mente, che si tratti di illusioni, confusioni, maledizioni o semplicemente influenze psicologiche. Una tecnica simile a quella del ninja e del negromante, utilizzabile anche in casi in cui normalmente è impossibile liberarsi da tecniche illusorie di diverso tipo. Può liberarsi dagli attacchi sopracitati, solo se questi sono di livello medio o inferiore. Questa tecnica basa la propria potenza sulla ReC del possessore, e non sulla sua PeRm. E' una normale difesa psionica di livello medio. (Pergamena "Rivelazione") {Consumo: medio -5%}
● Scudo di luce: Il paladino riesce a generare, per qualche secondo, uno scudo di luce intorno a se che lo difende a 360°. Questo si struttura come un muro che, alzandosi dal terreno in un unico istante, circonda il corpo del guerriero difendendolo da qualsiasi tipo di attacco. La luce infatti sarà un'ottima difesa da qualsiasi tipo di attacco fisico [Non tecnica], mentre gli attacchi più potenti si abbatteranno sullo scudo infrangendolo. La barriera può essere creata fino a qualche passo di distanza dal caster, e non deve entrare in contatto con il corpo o un'arma del paladino: se dovesse succedere, infatti, svanirebbe nel nulla, per lasciar passare il proprietario. La luce non è abbastanza intensa da provocare fastidio agli occhi. La barriera può durare fino a cinque secondi, e il paladino non può muoverla, né ingrandirla, né rimpicciolirla, mentre è attiva. Il colpo può essere creato solo se l'agente si trova coi piedi poggiati in terra, e il muro sarà alto circa due metri e mezzo, lasciando però il "soffitto" scoperto. La forza del colpo sta nell'esecuzione istantanea e nel basso consumo di energia. E' in grado di bloccare non solo colpi fisici, ma anche tecniche di livello basso. (Pergamena "Scudo di luce") {Consumo: medio -5%}
● Per i timorosi è sconosciuto: a volte è necessario essere temerari, forse spavaldi. A volte c'è bisogno di sputare in faccia alle avversità, per quanto spaventose possano essere. Semplicemente passando la mano sopra l'incisione della spada, Verel ne innescherà i poteri offensivi: la lama si tingerà di un colore candido e attorno ad essa si formerà un lieve torpore luminoso, segno che è stata attivata correttamente. Da questo momento in poi, spendendo un consumo di energie basso, Verel potrà donare alla spada un potere offensivo della stessa intensità per il prossimo attacco. Spendendo medio invece, l'energia immagazzinata si libererà in una mezzaluna luminosa che viaggerà verso il nemico a grande velocità. (Dominio Incantaspade: livello I) {Consumo: basso}
Avversari: Easley ● Livello II: Tutto ciò che si è sottoposto a incanto potrà, in qualsiasi momento e senza concentrazione, ricoprirsi di un alone elementale dell'elemento scelto con la scelta del dominio. Una seconda proprietà si aggiunge: pur potendo contare sull'effetto precedente, una volta richiamato l'incanto si potrà menare un fendente a vuoto, scatenando una mezzaluna di magia elementale verso l'avversario. Questa risulterà molto rapida, ma non sarà possibile modificarne la traiettoria una volta scagliata. Per attivare l'effetto si dovrà spendere un costo pari a Medio e passare le dita sull'area dell'arma su cui si è iscritto l'incantamento, esattamente come accade per il livello precedente. Nel caso in cui si incantino dei proiettili, questi dovranno essere toccati direttamente, quindi dovranno essere essere estratti dal caricatore nel caso appartengano a una pistola o un fucile provvisto di ciò.
● Livello I: L'arma incantata potrà, in qualsiasi momento e senza concentrazione, ricoprirsi di un alone elementale, aggiungendo al successivo colpo messo a segno dei danni elementali. L'elemento dovrà essere scelto con la scelta del dominio, e non potrà più essere cambiato. L'effetto dura fino a quando l'arma non colpirà un bersaglio qualsiasi, scaricando la magia che contiene e perdendo ogni proprietà elementale. Per attivare l'effetto si dovrà spendere un costo pari a Basso e passare le dita sull'area dell'arma su cui si è iscritto l'incantamento. Avversari: Strange ● Confusione: Il negromante allunga una mano verso il proprio avversario scagliandogli contro un invisibile, se non per una leggera distorsione dell'aere, flusso d'energia. Colpitolo, la sua testa verrà immediatamente circondata da un sottilissimo strato di nebbiolina viola, a indice dell'effetto ottenuto dalla tecnica. Utilizzandola, infatti, questa stordirà e confonderà l'avversario per il resto del turno. Su personaggi con poca concentrazione, avrà un effetto devastante, causandogli l'inibizione dei sensi per qualche secondo e il completo disorientamento, contro un mondo che vedranno girare intorno a loro. Contro avversari con alta concentrazione, invece, l'effetto sarà un poco attenuato, e questi sentiranno solo un leggero senso di nausea e stordimento, faticando a mantenersi in piedi, ma mantenendo coscienza del mondo circostante. Va considerata come un normale attacco psionico di livello Medio che provoca danni medi alla psiche della vittima sotto forma di nausea e stordimento.
● Passo nero: Tecnica che può essere utilizzata solamente mentre si viene colpiti. Senza particolari tempi di concentrazione o imposizioni delle mani, il negromante, una volta colpito, verrà trapassato come se non fosse mai esistito. I contorni della sua figura si faranno in seguito sempre più indistinti, e dopo qualche secondo il corpo stesso si scioglierà come acqua. Nel momento in cui il negromante viene colpito infatti, lascia una sorta di ombra nella posizione in cui si trovava prima, mentre lui si è spostato di qualche passo più lontano, senza subire alcun tipo di danno. Una tecnica non dissimile, quindi, dall'"immagine residua" del ninja e del ladro, ma utilizzabile solo nell'istante in cui si viene colpiti, e quindi solo a scopo difensivo e con un consumo energetico minore. Va considerata una difesa assoluta.
● Dolore: Il negromante, rilasciando nell’aria un flusso energetico pregno del proprio potere oscuro, sarà in grado di causare nell’avversario un dolore improvviso, temporaneo, ma fortissimo. La tecnica non richiede particolari tempi di concentrazione, ma il caster dovrà avere un contatto visivo con la vittima chiaro e privo di ostacoli e questa dovrà comunque trovarsi ad una breve distanza da lui. Il dolore potrà essere generale, ovvero diffuso in tutto il corpo, oppure concentrato in un punto particolare, ma non sarà comunque mai tanto potente da causare ferite durature o danni rilevanti, bensì sarà indeterminato, breve, seppur di una violenza tale che per la vittima risulterà molto difficile ignorarne la dolenza. La tecnica sfrutta le capacità magiche del negromante e, pertanto, si basa sulla PeRm. E' una tecnica psionica nonostante il dolore sia reale ed effettivo, seppur effimero nella durata e nelle conseguenze. Strumento piuttosto efficace come diversivo per un successivo attacco; lascia un danno basso alla mente della vittima.
● (Non utilizzata) Sfera d'ombra: Il negromante, dopo un attimo di ferma concentrazione, allungando un palmo verso la direzione desiderata, genera una sfera particolarmente grande di colore completamente nero, percorsa da notevoli scariche elettriche. La sfera rimarrà sospesa sul palmo quanto lo si desidera, poi potrà essere scagliata a gran velocità contro il proprio avversario. Se la sfera colpirà l'avversario, gli provocherà notevoli ustioni su tutte le parti scoperte del corpo, e fungerà come se l'avversario venisse colpito da un violentissimo urto. Contro gli angeli il danno e la potenza sono alzati, e divengono di livello alto. Contro i demoni, invece, va considerato di livello basso. ................................................................................................................................................................. Riassunto azioni:-Verel riesce chiaramente a distinguere la differenza dei suoi compagni con la passiva "Cuore di carta" -Strange lancia la pergamena confusione, Easley lancia la mezzaluna elementale -Verel si difende con rivelazione e arma sacra (incastonata), quindi esita, incerto sull'attaccare i compagni -Le copie approfittano della situazione e tentano di colpire Verel da due lati -Verel attiva scudo di luce per difendersi contemporaneamente dai due attacchi -Verel attacca Strange cercando di decapitarlo, ma questi usa Passo nero per sfuggire -Easley cogliendo l'avversario impreparato gli infligge una lieve ferita al fianco attivando la prima attiva incantaspade, Verel indietreggia al muro -Strange colpisce Verel con la pergamena dolore mentre Easley si butta in un frontale -Verel deflette l'attacco dello spadaccino e attivando il primo livello incantaspade combinato con arma sacra gli infligge una ferita mortale -Segue un breve scontro tra Verel e la copia di Strange, ma data l'inferiorità del secondo (metà di una bianca) Verel ha una vittoria facile. Ho usato diversa energia (18%), spero di non aver esagerato contando che in fondo l'avversario è appena una energia inferiore a me, sono in vantaggio numerico e Verel esita continuamente perché è fatto così :v.
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