| Stray |
| | Hilsa, la dolce Hilsa dai capelli ramati, la dolce Hilsa piena di pulci e cicatrici non si muoveva più. Gli avevano detto, gli era stato sussurrato da bocche imputridite dall’alcool che gli elfi, una volta morti, si tramutavano in alberi. Guardò il corpo della donna, premendo con lo stivale sul costato. Nessuna reazione, nessun respiro. Probabilmente, erano solo cazzate. Torse il capo, per sputare altrove un grumo di sangue e saliva. E il proiettile gli sfrecciò accanto.
Un maroso d’odio e rabbia spazzò via in un istante l’attimo di stupore. Qualcun altro che doveva essere morto lo stava prendendo in giro. Si girò, lentamente, assaporando la scena con calma glaciale. Due corpi a terra, in una pozza scura di liquidi e interiora. L’Imbecille a culo scoperto e un suo fante, il cranio esploso e una chiazza di sangue sull’inguine dilaniato. Si avvicinò, disarmato, con passo pesante. La canna della pistola non smetteva di puntare il suo incedere.
Si piegò sulle ginocchia, prendendo in mano l’arma da fuoco. Le palpebre socchiuse e le labbra strette, Montag guardò il piccolo demone.
« Spara da qui. Magari riesci a colpirmi. »
E si mise in bocca la canna di Parabellum, impassibile.
~~~ † ~~~
Assecondò la rotazione, trovandosi di nuovo a faccia a faccia con il ragazzo che, compiendo uno sforzo inaudito e raccogliendo a piene mani il coraggio, aveva deciso di attaccarlo di persona. Evidentemente, gli stava chiedendo qualcosa al di sopra delle sue capacità: bastò un calcio per parare e mandare altrove quel fendente maldestro e leggero. A questo punto, non valeva più la pena continuare, era tutto troppo noioso e scadente. Gli ospiti erano giunti fino a lì scappando come conigli, per pura fortuna, sottraendosi agli artigli dei demoni lasciando indietro i loro compagni. E come conigli sarebbero stati finiti.
Poi, per la seconda volta, qualcosa esplose, accecandolo. Strinse gli occhi, sentì il terreno spaccarsi in più punti, germogliare e intrecciarsi verso l’alto. Attorno a lui, in quella giostra di luce e fumo, gli eventi iniziarono a muoversi con frenetica velocità. Sentì l’aria vorticare, la sua pelle venire squarciata e calde gocce di sangue sporcare il suolo. Qualcosa cozzò contro gli schinieri, un taglio sottile gli si aprì sulla coscia. Una punta fredda gli incise il braccio, facendolo voltare di scatto nel menare un colpo a vuoto. Lo stormo di piccoli oggetti continuò a graffiargli la pelle. Quando il fumo si diradò e ogni cosa smise di muoversi, dopo pochi secondi, si ritrovò chiuso in gabbia. Il mago, lasciandosi dietro una scia di sangue, era già lontano. Portava con sé la ragazza.
Rohan, guardandolo, rise. Sentì la pelle prendere fuoco, il sangue delle ferite ribollire ed agitarsi in strali rossastri. Strinse i denti, e le sbarre scricchiolarono, l’aria fattasi densa, quasi palpabile. Due ali cremisi, fatte di zanne e lame si intersecarono alle sue spalle, nascendo dalle clavicole e chiudendosi davanti a lui. Quando si spalancarono, la gabbia si esplose.
« Hey, stronzetto…! »
Chiamò, camminando sopra i pezzi in frantumi. Alzò le mani, come un direttore d’orchestra, e le spade a terra presero il volo, radunandosi attorno a lui in un muro di ferri protesi e acuminati. Di nuovo, sorrideva, gentile e tremendo al tempo stesso. Mosse le dita, leggero, e una raffica di dieci coltelli andò a conficcarsi al suolo, ognuno a pochi centimetri dai piedi del mago. Il cavaliere nero apparve dietro la coppia, avvolto dalle fiamme, menando un fendente verticale verso il pavimento.
« Ti sfugge una cosa, sai? »
Disse Rohan, continuando ad avanzare. Le spade si spostarono veloci, attratte verso l’alto, per circondare i due in un nugolo di punte affilate. Coltelli, lance, zweilhander, daghe, alabarde – l’intero arsenale si era mosso in volo, formando una cupola d’acciaio stretta attorno all’eroe senza nome. Alzò un braccio, stringendo il pollice contro il medio. Attraverso il reticolo d’acciaio vibrante, incontrò i suoi occhi. Fieri, orgogliosi, sprezzanti. Cattivi.
« Se vuoi fare l’eroe, devi essere forte. »
Disse, senza alcuna vena di cattiveria, malizia o cinismo. Semplicemente, era la pura verità.
{«Se vuoi fare l’eroe, devi essere preparato alla morte. Se vuoi fare l’eroe, devi sapere che i veri cattivi non esistono. Se vuoi fare l’eroe, devi avere compassione. Se vuoi fare l’eroe, devi sapere che certa gente non vuole essere salvata. Se vuoi fare l’eroe, devi essere pronto al sacrificio. Se vuoi fare l’eroe, e questa è la cosa più importante, devi amare»}
Schioccò le dita, e l’aria del sanctorum divenne un unico sibilo lacerante.
«« ReC: 125 AeV: 225 PeRf: 350 PeRm: 225 Caem: 250 »» Basso: 02% • Medio 06% • Alto: 15% • Immenso 33%
Stato Fisico » Danni bassi al busto, al braccio sinistro e complessivi bassi in escoriazioni e tagli vari {3/16} Stato Psicologico » {0/16} Energia » 40% -6% = 34%
Abilità Passive & Derivate da Artefatti •
«Appetize for Opposition / Havoc Hormones» Difesa psionica passiva. / Possibilità di impugnare armi enormi con facilità, forza fisica eccezionale. «Overwhelming Will» Immunità al dolore. «Scattering Steel» Telecinesi sulle armi possedute. «Oko Boga nie zna barier» Auspex passivo, visione delle auree. {Stendardo di Gruumsh} «Era il loro campione e giusto il suo discernimento / La sua spada parrà incontrastabile, splendente e soverchiante.» Qualunque azione verrà commessa, gli altri la considereranno sempre giusta e necessaria. / Paura e timore di morire per chi fronteggia i colpi della spada. {Lascito dell'Alba} «Fremito» Impossibile percepire la direzione del colpo, l’arma appare incredibilmente sfocata. {Kharon} «Percuoticieli / Frangianimi » Creazione istantanea di appoggi immateriali orizzontali o in pendenza. / Ogni colpo o tecnica inferto da Rohan infligge il doppio delle sofferenze che potrebbe sortire, pur rimanendo invariato il danno in sé. / Rohan avverte dolore equivalente al danno inferto per mezzo degli schinieri. {SfregiaDiavoli}
Abilità Utilizzate •
CITAZIONE ♦ Ambizione »» da sempre, l'ambizione è considerata un'entità immateriale, una sorgente interna di potere. Ma come si presenterebbe se qualcuno riuscisse a metarializzarla, estrarla dalle proprie viscere? Un liquido scuro e brillante, una pellicola simile a lava capace di condensarsi all'istante o rimanere più fluida dell'acqua, assumendo qualsiasi forma desiderabile, a volte nera come l'odio o chiara come l'amore, capace di uscire dalla pelle come geyser o stillando piano al pari del veleno. Aguzza, impenetrabile, inscalfibile, saettante: l'ambizione si nutre di vita stessa, e da essa è usata per raggiungere i propri obiettivi, sottoposta alla pura e immediata volontà. «Attiva Offensiva : Variabile – Usata a consumo Medio»
Note •
@Balancer ~ credo non ci sia molto da dire. Montag ignora il tuo attacco, visto che tu hai ignorato il mio (l’avevo scritto anche nelle note del post precedente... inoltre, ti avevo detto di non agire in modo autoconclusivo col mostro, ma vabbè) e viene da te. Qualunque cosa tu voglia fare (premere il grilletto o no) non essere autoconclusivo. Right?
@Nameless ~ …cioè, potevi schivare nell’altra direzione, in modo da colpirmi alle spalle, e vuoi provare con un fendente nello stesso verso in cui Rohan si stava girando? In ogni caso, il Generalleutnant viene intrappolato e subisce tutto, il pugnale alla gamba viene in parte deviato perché le gambe sono corazzate dagli SfregiaDiavoli – ho portato i danni da fisico a basso, tanto per. Comunque, fa a pezzi la tua gabbia con la sua abilità personale e ne fa una versione made by steel. In seguito, impartisce una lezione di grande valore morale che spero ti aiuti in futuro: se entri di tua spontanea volontà in una torre buia e misteriosa, non puoi lamentarti e chiamarti fuori se ti fai male. Ora, ok, cool, hero sarkàn, but… if you wanna be the hero, you gotta be strong. Spero che queste giocate traumatiche facciano evolvere il pg Anyway, ecco che capita: c’è una finta per farti indietreggiare ed esporti all’attacco dell’armatura, quando tutte le lame del sanctorum si alzano in volo, comprese le mie, per stringersi attorno a te. Questa gabbia di ferro, poi, si chiuderà, formando una tecnica ad area di potenza alta a consumo critico, trafiggendoti da ogni direzione, per poi scomparire nel nulla una volta terminato l’attacco. In questo caso, tecnica ad area di potenza alta significa che c’è un alto per te e uno per la dolce Vipsinia, già in condizioni critiche. Fai quel che credi, ma poi non dire che non ti voglio bene, che ti odio da sempre o altro: è un’ottima opportunità, sfruttala! 8D
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