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Cal Walker

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Shin!
view post Posted on 16/7/2013, 14:00





« Walker...lurido figlio di puttana! »

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Pistoleri. Non se ne vedono molti da parecchio, ormai.
Uomini tenaci, orgogliosi, solitari e introversi, così inclini alla morte da riuscire, spesso, a comprenderla più di chiunque altro. Uomini dotati di una mira eccezionale, dallo sguardo magnetico e profondo come un buco nero; alcune dicerie da falò narrano di come, sotto le tese larghe dei cappelli calcati sulle loro teste, i pistoleri nascondano lo sguardo del demonio, di come l'ignaro con una pallottola nella pancia riesca a scorgere le fiamme brucianti dell'inferno in essi, appena prima di spirare.
Pistoleri. Uomini di poche parole, ma dal grilletto facile. Guerrieri logorati dal tempo e riarsi dal sole cocente dei territori meridionali, dove ancora sorgono supertiti e sparuti avamposti, come ciuffi di erba secca aggrappata agli speroni rocciosi nel deserto arido, prima che il vento del cambiamento la sradichi via.
Viaggiatori di ventura, enigmatici giustizieri, pochi difensori della legge ancora attaccati ai propri principi, ma, soprattutto, cacciatori di taglie e banditi. La via della pistola non tollera buoni sentimenti, perchè non sopravviveranno gli ingenui e gli sciocchi ed è così che verrà rispettata la legge del più forte. La legge del migliore.

Cal Walker è uno dei pochi pistoleri degno di essere riconosciuto come tale.
Giusto qualche tempo fa la sua fama di bandito e rapinatore di banche solleticava la curiosità e l'attenzione di molti cittadini nei territori meridionali del mondo umano. Chiunque riconosceva Alan Drake per la straordinaria abilità con la pistola e la rapidità con la quale riusciva sistematicamente a depredare carovane, treni e banche senza mai cadere nelle mani della giustizia. Fin quando non fu pugnalato alle spalle dai suoi compagni, stufi di quella vita ad alto rischio e sicuri che, nel qual caso avessero "consegnato" il temibile pistolero alla forca, nessuno si sarebbe più curato dei banditi più pericolosi del sud. E così fu: l'inafferabile fu giustiziato in pubblico, di fronte a una vasta platea di curiosi dagli sguardi ardenti come roghi. Abbandonata la paura di morire, a Cal rimase solo la rabbia verso i suoi ex compagni, dopodichè morì. Bye, bye, pistolero. Si vive insieme e si muore da soli.
E così restò morto, sepolto tre metri sotto terra fin quando la fine del mondo come lo si conosceva non alterò il flusso intero dell'esistenza, di ciò che era stato e di quello che sarebbe dovuto essere.
Dopo la sconfitta del Re che non perde mai, il mondo assistette compiaciuto al proprio mutamento e rigettò dalla terra gli spiriti incompiuti dei morti. Così il pistolero riemerse dall'abisso, corpo essiccato dal gelo della bara e corroso dal vivdo sentimento di vendetta.
Ora egli vaga senza mèta, con la speranza di restituire il favore a coloro i quali un tempo considerava come fratelli. E, perchè no, desideroso di godere di questa seconda possibilità, deciso a riscattare quel piccolo, quanto ingoto frammento di vita che gli era stato tolto con l'inganno e che nessuno – forse – gli avrebbe più dato indietro.

Ma la vita di un pistolero è un viaggio affatto facile da affrontare. Non ci sono certezze, tranne il rischio di ritrovarsi con un nuovo buco in mezzo agli occhi alla prima, vera distrazione. E, come si sa, il deserto logora l'uomo sotto il cappello a tesa larga, le dita delle mani cominciano a puzzare di polvere da sparo e l'alito assume quel persistente retrogusto acido che solo il whiskey invecchiato sa instillare. Molti uomini impazziscono per la solitudine e finiscono con l'infilarsi la canna della pistola fin dentro la trachea secca e farla finita per sempre. Non resta che dare un senso alla propria vita. Nessuna legge, nessun rimorso. Solamente la fame dal deserto e gli zeri sulle taglie.
Cal racchiude in sè l'intrinseca essenza di un pistolero: l'eccezionale capacità di mira, mano ferma e decisa, sguardo penetrante e un'aura di misticismo che lo rende temibile di fronte a qualunque cane rabbioso che decida di annegare nei suoi torbidi occhi nocciola. Se non fosse per il gusto del macabro e quella particolare tendenza ad abusare del suo humour nero, si finirebbe a prenderlo troppo sul serio. Ma come si può prendere sul serio un cadavere armato di pistole, appartente a un mondo in rovina che ora non esiste più?
C'è chi lo chiama "la lingua del diavolo", perchè pare possieda un potere in grado di soggiogare la psiche di un uomo grazie al solo utilizzo della sua voce. Un uomo carismatico, a dir poco...

Cal Walker è semplicemente un uomo costretto alla forca che, dopo un discreto soggiorno all'inferno, si ritrova a camminare tra i vivi...un uomo morto e risorto grazie ai capricci di un essere elevatosi a rango di semi-dio.
Alto quasi due metri, dalla pelle rugosa e seccata dal deserto cocente, il volto un teschio ricoperto da lineamenti ancora, all'apparenza, quasi umani, lunghe unghie grigie alle mani, sempre nascosto nel completo di pelle e cotone logorato dal tempo.
Ma che non si provi a scambiarlo per un uomo dall'animo crudele. Cal Walker uccide solo per denaro o per vendetta, perchè l'onore, quello, non può essere cancellato. E un pistolero che si rispetti ne possiede molto più di quanto ci si possa aspettare.
Ciò che resta sono solo le orme nella sabbia, spazzate via dal vento del cambiamento.


C a l. W a l k e r
"La l i n g u a del d i a v o l o"
Umano (morto e. r i s o r t o!)
P i s t o l e r o (ladro)
Tiratore
B i a n c a
G
M a e s t r i a nell'uso delle armi (1 CS)
C / N
$$$



The G u n s l i n g e r

Prendete un guerriero e la sua spada, uno stregone e i suoi elementi, un assassino e il suo pugnale avvelenato. Nessuno di loro può vantare una simbiotica attitudine come quella che intercorre tra un uomo e la sua pistola. Questa caratteristica non rende il pistolero diverso da chiunque altro, ma unico nel suo genere. Il suo modo di essere, il suo credo, la concezione della vita e della morte diverse da quelle di chiunque, uniti al carattere taciturno e schivo, tutti questi caratteri trasformano l'uomo con la pistola in una macchina di morte fredda e infallibile. Solo il pistolero riesce a comprendere la straordinaria passione canalizzata nell'immediato e quasi impercettibile movimento dell'indice a chiudersi contro il grilletto della sua arma: quell'attimo interminabile tra il freddo del metallo e il caldo ribollire del sangue che macchia la terra. La quiete prima e dopo. E in mezzo la tempesta.

P o s t mortem ~
Eppure, nonostante Cal sia un uomo morto e risorto, egli ha conservato lo spirito dell'uomo che era un tempo. Quella particolare attitudine a non arrendersi mai, forgiata da pericoli e viaggi logoranti, dal peso della morte piumata come un avvoltoio che, sornione, svolazza sulla sua testa in attesa che il deserto reclami la sua anima. Il pistolero è un uomo destinato a soffrire, a masticare amaro per chissà quanto ancora a lungo, ma difficilmente getterà la spugna dinnanzi alla stucchevole espressione ghignante del fato. Egli non cadrà una volta raggiunto il 10% delle proprie risorse energetiche, ma combatterà fino all'ultimo, aggrappandosi tenacemente al proprio spirito infuocato dalla sete di vendetta. (Passiva)

L'o c c h i o del diavolo/Proiettile fantasma ~
La mira la loro arma migliore. Non conta da quale distanza, non conta su chi venga presa e nemmeno quanti ostacoli separino l'occhio del pistolero dall'uomo che si prepara alla morte. Forte di un'esperienza lungimirante e dotato di un talento innato, Cal riuscirà a concentrare la propria mira anche contro bersagli nascosti da coltri fumogene, tra le ombre o da impedimenti fisici, purchè ne riesca a scorgere almeno parzialmente i contorni. Ciò non vuol significare che il colpo andrà sicuramente a segno ma, senza ombra di dubbio, nessuno riuscirà a sfuggire dalle grinfie del pistolero così facilmente come crede. (Passiva)
Così come l'occhio del pistolero arriva lì dove il comune occhio umano non riesce, perfino la sua tecnica è ineguagliabile e talmente accurata da rendere un semplice colpo di pistola, un attacco quasi sovrannaturale. Essendo in grado di percepire il flusso della battaglia lungo la canna della sua arma, Cal Walker riesce a imprimere una deviazione innaturale al proiettile sparato, permettendogli di aggirare lievemente quelle barriere sottili – anche perforandole – che occultano il bersaglio da colpire. Così il pistolero può uccidere un uomo grazie a un unico proiettile. (Basso)


1fyb



Crisalide d e m o n i a c a ~
All'inferno e ritorno. Da pendaglio da forca, ad anima tormentata, risputata fuori dalle viscere infernali, come un rigurgito velenoso.
Il breve soggiorno all'inferno ha donato al pistolero poteri sovrannaturali, arcani e antichi quanto il mondo stesso; il suo spirito ha subito radicali cambiamenti e ora si erge sui vivi come un araldo infernale, un guerriero dall'oltretomba, dotato di poteri demoniaci.
Tra i molti, Cal Walker è in grado di richiamare a sè le violente fiamme dell'inferno che andranno ad avvolgerlo come un bozzolo incandescente, assumendo le fattezze di una sfera perfetta composta da fiamme vorticanti, smili al moto di un uragano; le fiamme, del colore rosso del sangue, sprigionate impediranno a qualunque attacco di natura magica e fisica di ferire il pistolero, difendendolo da ogni direzione.
Trattandosi di un'abilità puramente difensiva a 360 gradi, la sua potenza sarà sempre di un livello inferiore al consumo speso per attivarla.
(Variabile)



« Potrei spedirti all'inferno con una sola pallottola...
Se non hai più niente da perdere, potresti anche farci un pensierino,
ma la scelta spetta solo a te.
Io ci sono già stato all'inferno...
e devo ammettere che è un posto davvero interessante.
Se ti viene fantasia, fammi un fischio.
Ma pensaci bene,
perchè credo che ci siano rimasti solo biglietti di sola andata. »



Incubo ~
Cal è un maestro dell'ipnosi, un abile soggiogatore in grado di manipolare la mente umana a suo piacimento, inducendo nel soggetto caduto vittima delle sue brame una moltitudine di effetti dannosi per il proprio fisico e, soprattutto, per l'intelletto.
Solo se la vittima dovesse ricadere nel proprio campo visivo, mediante l'uso di una parola, o un verso, un un rumore particolarmente preciso, come il click del grilletto della pistola, o uno schiocco di dita o della lingua e così via, il pistolero riuscirà a ricreare un'immagine estremamente dolorosa per l'avversario, come il momento della sua morte, o anche una particolare tortura o un qualsiasi altro fotogramma in cui gli viene arrecato un grave danno fisico, destabilizzandone la psiche: il soggetto subirà un danno Medio alla propria integrità fisica e un altro Medio a quella mentale.
Questa tecnica ha natura psionica. (Alto)

Credere al diavolo ~
Non si affibbia a un uomo l'appellativo "lingua del diavolo" così, giusto per fargli un piacere. Da uomo carismatico qual'è, Cal possiede la facoltà di spostare gli equilibri di qualsiasi situazione con il solo utilizzo della propria voce: ingannevole, subdola ed estremamente convincente.
Così, spendendo un moderato consumo di energie, qualsiasi parola ascoltata da chiunque si trovi nelle vicinanze apparirà come veritiera, esatta e priva di qualsivoglia accenno d'inganno.
Questa va considerata come una tecnica psionica, in grado di infliggere un danni pari a Basso. (Medio)

A v v o l t o i ! ~
Il potere della soggezione, un'arma micidiale come il pungiglione di uno scorpione. Quando si cade nel tranello di colui che è dotato della capacità di perforare la logica mentale di chiunque grazie all'uso della propria voce, difficilmente si riesce a sottrarsi dalla ferrea morsa mentale imposta.
Grazie a una emanazione psichica di potenza Media, il pistolero induce colui che è destinato a udire le sue parole a credere che uno stormo di avvoltoi si stia accingendo a piombargli addosso, per beccarlo voracemente e dilanarne il volto: tale effetto causerà anche una repentina perdita d'equilibrio e momentaneo disorientamento.
La tecnica ha natura psionica. (Medio)


Revolver ~ La armi del pistolero, le sorelle portatrici di morte, le uniche compagne a cui Cal tiene più della propria vita. Provate a convincere un pistolero ad abbandonare le proprie pistole e state pur certi che vi ritroverete in men che non si dica con un terzo buco in mezzo agli occhi.
Le armi di Cal Walker sono due revolver dall'aspetto classico e forse, anche fin troppo rudimentali – ma lui le adora così; pistole in ferro e ottone con meccanismo a polvere da sparo e proiettili circolari o ogivali, dal vistoso tamburo e del calcio in legno pesante quel giusto che occorre per permettere un perfetto bilanciamento con la canna; sono munite di un cane che dovrà essere spostato dalla posizione di "sicura" a quella che permetterà il regolare funzionamento del meccanismo di scoppio.
Entrambe le armi da fuoco sono lunque quasi quaranta centimetri, dal peso di un chilogrammo e poco più e posseggono cinque colpi cadauna per giocata.
Sono tenute con cura all'interno delle rispettive fondine in cuio, agganciate al largo cinturone che Cal indossa all'altezza del bacino.



Edited by Shin! - 17/7/2013, 20:29
 
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Shin!
view post Posted on 16/7/2013, 15:35




Post vuoto.
 
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Shin!
view post Posted on 17/7/2013, 11:01





La lingua del diavolo



P o s t mortem ~ Passiva razziale (Umano).

L'o c c h i o del diavolo/Proiettile fantasma ~ Passiva/Attiva I livello dominio "Tiratore".

Crisalide d e m o n i a c a ~ Abilità personale variabile difensiva (I).

Incubo ~ Pergamena iniziale classe ladro (Inganno).
Credere al diavolo ~ Pergamena iniziale classe ladro (Menzogna).
A v v o l t o i ! ~ Pergamena iniziale classe ladro (Stormo).


Cronistoria



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Adesso ho terminato. Potete procedere con la correzione. Grazie.
 
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