Leviathan 2.1 - II
Basiledra, Capitale Toryu
Il colpo di ritorno del badile va a vuoto e finisce per posarsi pacatamente sulla spalla sinistra, dopo un rallentamento voluto del movimento da parte del costruttore; il torello è caduto nella fossa da lui creata, come quasi sempre succede quando si giostra in questi trucchi del mestiere. Uno sguardo verso il fondo e un luccichio ramato indica a Serhat dove è andato a finire il ragazzo, uno scintillio che si allarga in pochi attimi in un paio di ali che permettono al torello di librarsi in volo e uscire dalla voragine sotto lo sguardo incuriosito e allo stesso tempo contrariato del costruttore.
Ora, se il ragazzo pensava di sorprenderlo cadeva male: dopo aver visto reclutatori far piovere spade, tizi che diventano gatti macella nuche, pirati che veleggiano su navi volanti e che maneggiano le punizioni divine con fossero bombarde e tizi che si danno fuoco e che usano esplosivi come noccioline, un ragazzo col fisico di un torello che si trasforma in passerotto non è che sia tutto sto fenomeno. Anzi, la sequenza di azioni gli fa tornare alla memoria una canzone che sente cantare di tanto in tanto alla padrona della locanda nella quale l'hanno prelevato per questo scontro.
♪♫♪ Passerotto non andare via
nei tuoi occhi il sole muore già
scusa se la colpa è un poco mia
se non so tenerti ancora qua. ♪♫♪
Versi che si intonano bene con la scena, sebbene la sua voce roca non sia la più indicata per queste esibizioni canore. Ma cosa gli importa ora se non ha le doti di un jongleur, quando ha un passerotto che dall'alto delle sue quattro pertiche d'altezza, stimata a spanne con l'ausilio dei caseggiati affacciati sulla strada, che lo sta osservando come un falco scruta il leprotto nel prato?
Un battito d'ali e si lascia cadere in picchiata verso di lui, una discesa rapida abbastanza da permettergli di imbastire una difesa adeguata all'occasione, non prima di aver ingerito il tonico delle emergenze; cala la pala e traccia una linea con la punta sul selciato e compie un passo indietro per lasciare spazio al muro che sta iniziando a formarsi sulla traccia segnata nella pietra. Un muro a sacco in stile opus reticolatum è la parete che il costruttore sta erigendo in pochi istanti: due file esterne di tufelli formano le parti a vista del muro, caratterizzato da un disegno di linee continue che formano una rete, e sono riempite da una malta cementizia amalgamata con pietrisco e frammenti di laterizio, continuando a salire nella costruzione per un'altezza di una pertica intera. Quanto basta per coprirlo interamente e per permettergli di fare almeno un passo indietro per sicurezza, che non guasta mai.
Il muro, largo due spanne, però non dura molto a lungo nella sua intera regolarità del disegno geometrico; l'attacco in caduta libera del torello alato si scontra sulla solida parete che assorbe su di sé tutto il peso dell'attacco, demolendosi sull'impatto in un'esplosione di pietre e detriti e lasciando passare la pioggia di macerie sopra la sua testa, dato che nel vedere esplodere il muro il costruttore si era inginocchiato a terra per sicurezza. Nel rialzarsi, il rumore della parete in crollo gli copre il fruscio degli stivali sul pavé e con esso il sibilo di quello che sta chiudendosi sul braccio destro rimasto indifeso durante quel tentativo appena sbozzato di schivare l'offensiva; una stretta vorace e fugace anticipa il suono di carne lacerata e di ossa sul punto di spezzarsi, facendolo seguire da un grido strozzato di dolore e una raffica di imprecazioni piuttosto colorite, sono il guadagno che il giovane Icaro si porta via con sé in cielo.
Un respiro profondo e fruga nelle borse fino a trovare uno dei bendaggi con il quale si presta immediatamente a medicare il braccio ferito. Il lieve sollievo provocato dai medicinali intrisi nel lino lo aiuta a riprendere la calma e lo spirito di prima, sebbene la voce aveva perso quella rude ma gentile nota che aveva contraddistinto le prime strofe di una canzone sentita di sfuggita; ora la nota era più dura e secca, un timbro che unito alla voce già sporca del costruttore non trasmette altro che un'incavolatura con i fiocchi.
♪♫♪ non lasciarmi solo no...
non andar via
non andar via
senza te
senza te
senza te ♪♫♪
Vede de venì giù, fringuè o te faccio scenne io.
Il tono di quello che dice al ragazzo, mentre solleva lo sguardo sopra di lui dopo essersi dato un'occhiata intorno per cercarlo, è quello delle minacce. E quando minaccia botte, Serhat non si rimangia mai la parola.
Lascia cadere a terra il badile e traccia nell'aria un quadrato per poi continuare una linea verso l'alto, segni di quello che nella mente del costruttore sta prendendo forma immergendosi nelle memorie di una vita di lavoro.
Una prima fila di mattoni cotti al sole del deserto si alza intorno a lui formando un quadrato largo due pertiche, un'altra fila mattoni, un'altra ancora e così via fino a creare una parete spessa tre spanne che inizia ad elevarsi verso il cielo. a completare il disegno in pianta, due muri profondi la metà di quelli perimetrali si alzano sulle diagonali del quadrato e proseguono il loro cammino verso l'azzurro sconfinato di pari passo con le altre. Una volta raggiunta l'altezza di una pertica e mezza, il quadrato si assottiglia fino a raggiungere lo spessore di una spanna e si apre in una serie di aperture regolari che si sviluppano su tutto il perimetro della torre che si sta creando. Il nuovo tratto in elevazione, un fitto colonnato distanziato in modo regolare, si alza per ancora una pertica e mezza, quanto basta per sovrastare di mezza pertica i caseggiati sulla strada. Chiude il tutto un solaio leggermente voltato nascosto alla vista da una cornice in rilievo di decoro alla struttura.
È un bâdgir, una torre del vento: in alcune provincie costiere del sud, queste torri sono il risultato di una secolare esperienza edile volta a migliorare le condizioni di vita nelle calde dimore del posto. La particolare struttura interna, combinata con le aperture nella parte superiore, incanala le correnti d'aria calda che circolano sopra le coperture della città e le raffredda grazie al particolare materiale con il quale essa è costruita, la muratura di mattoni si è rilevata, nel corso del tempo, un ottimo mezzo per refrigerare l'aria grazie anche all'escursione termica tipica di quei luoghi.
Ecco giustificato il perché di tale forma per una torre che nel contesto di Basiledra centra poca che niente. Non è per far comprendere a Icaro il fascino di quell'opera, il motivo perché si è scomodato di rievocarla dalla memoria; intende sfruttare il fatto dei canali interni della struttura per costringerlo a scendere di volontà propria e in caso contrario, sarà la palina che ha appena lanciato con tutta la forza che ha in corpo a farlo scendere. L'aveva detto: o scende lui o lo fa scendere lui.
Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
ReC × 325 | AeV × 175 | PeRf ×275 | PeRm × 250 | CaeM × 225
-
condizioni › Ottimali. Bruciature e ferite medie al petto. Taglio superficiale al braccio sinistro. Ferita da morso media al braccio destro, medicata con Erbe.
-
forma › Normale {45% [1B+2M+1A+0C]+[Tonico 1/2]}
+
ragionare ›
{Mente Lucida II: Passive di scioltezza logica e comprensione base di illusioni ambientali e non}
{Mente Lucida II: Attiva di difesa psionica, previa scoperta dell’attacco [variabile (da basso ad alto) basata su ReC]}+
lavorare ›
{Umano: Passiva razziale [Non sviene con il 10% delle energie]}
{Abilità personale II: Attiva di risparmio energetico del 5% su tecniche a base PeRf (un consumo ridotto del 0% diventa del 1%) con durata di n. 4 turni [Medio]}-
le opere murarie: criteri e tecniche. › Un buon edificio si basa su delle fondazioni stabili e si eleva con delle murature solide. Ed è nelle murature e in come vengono erette, che si cela il segreto della stabilità di edifici imponenti come i castelli e le cattedrali.
Esistono molteplici tipologie costruttive, per realizzare un muro: a secco, a sacco, in terra battuta, in legno, in mattoni; ogni tipo di muro ha una sua tecnica e un suo criterio, legato all'ambiente e allo scopo che deve assolvere. I muri di fondazione saranno delle strutture massicce dove prevalerà la massa alla snellezza, caratteristica che si inizia a vedere man mano che si sale di piano. Se il muro deve contenere, allora si prevederà una sezione variabile e una costruzione adeguata a sopportare la spinta del terreno o delle acque. Se deve difendere, un muro sarà massiccio e imponente, con accorgimenti costruttivi che miglioreranno la resistenza della parete. Un buon mastro muratore deve conoscere queste nozioni e molte altre, dalla natura delle pietre che usa ai tempi di posa delle malte passando per gli stratagemmi atti a rendere valido il proprio lavoro, se vuole continuare a fregiarsi del grado di mastro.
Serhat non è nuovo ad integrare la tradizione con l'innovazione; l'abbiamo visto creare scavi con un singolo colpo di attrezzo, materializzare idee e progetti nella realtà. Il passo successivo non poteva essere quello di riuscire a erigere un muro in pochi momenti. Sebbene sia un muro di debole costituzione e non adatto per costruire, questo uso non convenzionale delle proprie conoscenze permette al nostro costruttore di rendere materiale parte di quello che è solito immaginare, al fine di dare un esempio concreto di cosa offre, oltre ad avere a disposizione un buon modo per proteggersi in caso di frane e altri pericoli insiti nel cantiere.
{Pergamena Barriera di lame: Difesa alta e inferiore [Alto]}
-
progettare. › Non basta ragionare per poter edificare, è necessario progettare e stabilire in modo chiaro e definitivo i vari ragionamenti che man mano si susseguono nello studio dell’opera da realizzare. E progettare non è solo elaborare su carta soluzioni e forme finali, progettare è anche immaginazione. Pur mantenendo un solido legame con la realtà, i castelli in aria non sono ancora riusciti a costruirli.
Serhat è sempre stato in grado di visualizzare con la mente l’evolversi delle idee che formula, ancor prima di fissarne su carta i contenuti, sviluppando nel contempo un’immaginazione piuttosto forte. Forte quanto basta per valicare i confini della mente e manifestarsi sulla realtà, sotto forma di illusioni ambientali. E tutto senza stravolgere le abitudini del costruttore.
Da sempre ha fatto uso di una gesticolazione precisa, tracciare nell’aria linee rette e curve con l’obiettivo di concretizzare l’immagine, e la usa ancora oggi che riesce a rendere materiali le idee; proprio seguendo le direzione dei gesti e le indicazioni dettagliate della mente, il progetto di Serhat prende corpo sviluppandosi su un’area abbastanza grande, inscrivibile in cerchio di raggio pari a 10 ml, da poter rendere fattibile la progettazione completa di una abitazione signorile.
{Abilità personale I: Illusione ambientale con durata di n. 2 turni [medio]}-
... › ...
{...}+
la strumentazione: attrezzi personali › Armi iniziali [Mazzetta x 1, Accetta x 1, Piombo x 1] per un peso variabile di kg 4~6 | Equipaggiamento GdR non offensivo [Borsa degli attrezzi x 3]
+
la strumentazione: strumenti di rilievo e misurazione › Armi acquistate [Palina x
14, Corda a tredici nodi x 1]
+
la strumentazione: attrezzi di cantiere. Armi acquistate [Badile x 1, Sacchetti di gesso x
14, Esplosivo x2]
+
la strumentazione: pacchetto di medicazione › Bendaggi con soluzione cicatrizzante [Erbe x
3 (cura bassa, istantaneo)], Integratori energetici [Linfa vegetale x 1
(+10% energia, istantaneo)] e
Tonici [Tonico dell'orso x 1 (+50 Perf e Perm, -10% energia/turno, 2 turni)]
+
cianfrusaglie › Oggetto personale [Ciondolo]
-
note › Riassunto rapido: assumo il
Tonico dell'orso quando Zell si alza in volo. Mi difendo dal fendente con
Barriera di lame e accuso il morso spostandolo con un movimento dalla spalla al braccio. Infine uso
Progettare per obbligare Zell a scendere e nello stesso tempo lancia una palina contro di lui nell'intento di farlo scendere. I due, nella torre, si trovano in uno dei canali interni, visto la sovrapposizione verticale dei due contendenti sul campo.
Per una comprensione del testo:
Pertica: unità di misura di lunghezza antica non standard e di valore variabile. Qui è assunta con un valore di ml 3.00
Opus reticolatum: sistema costruttivo di muratura a sacco dell'antica Roma. Si riporta un'immagine per una migliore comprensione (
link)
Bâdgir: torre del vento, sistema di condizionamento naturale in uso in Iran. Si riporta un'immagine per una migliore comprensione (
link)
Venti e onde sono sempre dalla parte dei navigatori più abili.
Serhat Satu