Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Winterreise, capitolo II - duello in locanda, Shimmen vs Sheevar

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view post Posted on 27/10/2012, 11:10
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winterraisecap2duello2


Shimmen Kasumaki vs Sheevar
Energia Bianca vs Energia Gialla
Pericolosità E vs Pericolosità F
Primo Post: Sheevar;
Durata: 1 turno di presentazione + 3 turni di combattimento;
Penalità: nessuna;
Tempi di risposta: 5 giorni, poi si applica una penalità alla ricompensa finale; pk sempre On per abbandoni;
Background: Sheevar, adagiato in una delle stanze più lontane, si erge al rumore dei passi. Capisce che qualcuno ha fatto ingresso
nella locanda abbandonata e gli va incontro, ingaggiando il duello nel corridoio del primo piano.

 
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Shervaar
view post Posted on 3/11/2012, 22:13






Sotto gli stivali dell’ignaro straniero le assi del pavimento cigolavano tetre. L’ambiente, immerso in un desolante silenzio, ricordava uno di quei abbandonati e infestati castelli e cosa, se non un fantasma, poteva aggirarsi tra i cupi corridoi della locanda?

<<Deve essere lui!>>

Uscito da uno stadio di parziale incoscienza l’elfo apri gli occhi guardando dubbioso l’ambiente circostante mentre nella testa un ossessione gli corrodeva la mente, una domanda senza risposta di cui ignorava orgini e significato.

Fece mente locale e l’ultima cosa che ricordava era di trovarsi sulla strada principale di quel borgo di montagna quando una campana suonò, quando Shervaar perì per mano del Dottore. Ora invece si trovata all'interno di un edificio e benché il corpo fosse lo stesso la volontà era nuova, malvaggia e soggiocata.

<<Cosa ne sarebbe ora di me?>> si domandò tirandosi su e lisciandosi le vesti addosso, ripensando a quando si era trovato faccia a faccia con la campana incantata. Si immaginò sulla via del ritorno, ancora fedele ad un gruppo di reietti di cui il mondo ricorda appena l’esistenza, stupidamente lontano dalle grazie del Dottore. Come aveva potuto sino a quel momento rifiutare le offerte ed addirittura ostacolare i piani del Dottore? Come aveva potuto quello stupido elfo non comprendere la grandiosità del suo progetto? Benedisse la stupidità del vecchio e stupido se sistemandosi i guanti e mosse i primi passi. Ormai quella era acqua passata, un’acqua su cui era passata la magia del Dottore, un’acqua che l’elfo aveva intenzione di lasciarsi alle spalle.

Tra mille scricchiolii Shervaar aprì una porta e imboccò uno dei corridoi della locanda del paese. Ancora non ricordava com’era finito lì, certo però era sul motivo. Nessuno quel giorno avrebbe violato quel luogo, nessuno avrebbe contraddetto le volontà del Dottore.
Si avviò quindi diretto alle scale sentendosi inaspettatamente a disagio, stranamente solo, innaturalmente solo, così come si sentiva quando Bloodwing non era con lui.

Un fastidioso disagio però che allontanò presto, affogandolo nell’odio.
Forse un odio del nuovo Shervaar, per il provare ancora strascichi di emozioni del vecchio se, o forse la rabbia di un vecchio ma non ancora abbattuto Shervaar, che ribellandosi agli eventi cercava disperatamente nel profondo di liberarsi di quella malia, di recuperare l’amicizia perduta del proprio falco e di impedire che quella follia finisse nel peggio.

<<Dov’è il fantasma?>> gli chiese una voce dentro di se. <<Chi è il fantasma?>>Si domandò invece lui, mentre da dietro un angolo un’ombra tremolante faceva capolino.

<<Sei tu il fantasma?>> Domandò allora mentre nella sua mente due faccie della stessa medaglia si davano battaglia.


CS: 1 x Agilità

Danni fisici subiti: (0/16)

Danni mentali subiti: Nullo (0/16)

Energia rimanente: 100% =

Abilità passive:
Empatia Animale - Bloodwing: Permette l'utilizzo del proprio compagno animale all'interno del combattimento, indipendentemente dal suo scopo.
[Abilità Razziale]

Air Blessing: Nel proprio quotidiano vivere la presenza dello shamano non disturberà minimamente la quiete dell'ambiente circostante non emettendo di fatto rumore o odore e lasciando l'aria limpida e pura alle proprie spalle, eccezion fatta però per quegli odori posti artificialmente sul corpo dello stesso.
[Abilità Passiva di Dominio I]

Tecniche usate:

Note: Per prima cosa scusa ancora era il ritardo, secondo poi per la cagato che ho abortito qua sopra, ma no volevo attendere e farti attendere oltre, motivo per cui ho tagliato parti che spero di infilare mano mano. Dettò ciò ammetto di aver avuto un po’ di problemi a calarmi nel nuovo personaggio e spero che il post non sia uscito più confuso di quanto non lo sia Shervaar. Poche chiacchiere su quanto accade visto che è solo un post di presentazione, esco da una stanza random e imbocco il corridoio dove ci incontriamo. La mia domanda precede la tua apparizzione rilevelandoti la mia presenza e girato l'angolo mi trovi al centro del corridoio.
Spero di non aver più simile problemi e di recuperare in corso d'opera.
Buon duel!

Ps. Il falco è volutamente assente, i dettagli che non ho messo qui per sbrigarmi a postare veranno dati per strada.

Edit. Ingrandito il font e tolto un missclick.




Edited by Shervaar - 4/11/2012, 19:19
 
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view post Posted on 5/11/2012, 19:55
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Immerso in quella riflessione non fu poi così sorpreso nell’udire una voce dietro l’angolo che lo chiamava: era una delle possibilità, lo sapeva, che ci fosse già qualcuno anche se meno probabile di un successivo arrivo dei pezzi grossi. Quello che lo sorprese in quel momento fu il fatto che non vi erano altre orme che quelle tracciate dallo sconosciuto nell’avanzare fino a metà del corridoio da una delle ultime porte in fondo allo stesso. Esaminato dall’esterno l’edificio aveva tutte le finestre chiuse, normale considerando il freddo di quella stagione … l’elfo che aveva dinnanzi era entrato scavalcando un davanzale e rompendo il vetro mentre lui esaminava il piano di sotto?
Improbabile.
Sentì uno strano presentimento oscurargli il cuore, una nuvola nera che offuscava la limpida aria dell’Inverno in arrivo.
Se avesse voluto seguirlo l’avrebbe fatto dal portone principale che era rimasto aperto dietro di lui. Perché avrebbe dovuto fare tutta quella fatica? E non aveva fatto nessun rumore. Ma quelle orme parlavano chiaro: a meno che … ma no, impossibile. A meno che non fosse sempre stato la dentro o vi si fosse comparso solo ora per magia. Ipotesi non improbabile l’ultima ma non in linea con il tipico modus operandi che aveva fino ad allora osservato da parte di chiunque volesse il Fantasma, limitato a bande di mercenari. Lo avrebbe scoperto presto.
Socchiuse gli occhi e corrugò la fronte nel tentativo di comprendere qualcosa di più dall’aspetto di quella presenza e sul modo in cui potesse essere collegata a Shakan, attualmente alla ricerca di tracce nel palazzo al centro della città ma non scorse nulla di familiare nei tratti del volto o nel portamento dello sconosciuto.
Credi che io lo sia?
Disse stringendo meglio l’impugnatura della katana.
Dovrei conoscerti?
Non diede una risposta, non sapeva ancora niente delle motivazioni dell’altro, e così scelse una risposta volutamente ambigua ponendo nel contempo una domanda incalzante e forse rivelatoria dato che sempre più anelava comprendere almeno un pezzo di quella storia che aveva creato un simile uomo, sempre che uomo si potesse ancora chiamare. Avrebbe potuto scoprire se costui cercava il Fantasma e se lo conosceva, forse anche perché.
Di certo chiunque fosse non era li per caso. Possedeva o era una delle molte carte che potevano essere giocate in quella partita, fatta più di intrighi, ricordi e tradimenti che di un bello scontro senza troppi perché di quelli che piacevano a lui: diretti e chiari.
-E’ frustrante – pensò – che tutto questo sia così semplice e complicato allo stesso tempo. -

<p align="center"><p> align="center">Shimmen Kasumaki
Energia: 64% CS: 1 reattività

Basso - 3% Medio - 9% Alto - 21% Critico - 45%

Status Fisico:
Integro
Status Mentale:
Integro.

Abilità passive:
- Bushdo, La Via del Guerriero: risparmio del 3% su ogni abilità.
Abilità Attive:
- nessuna

Note:
Post sintetico ma mi piace. Dovrebbe essere tutto chiaro. Non preoccuparti per l'eventuale confusione, così la scoperta di quanto verrà dopo (e di quanto è successo prima) sarà ancora più interessante.


Edited by vulcano1 - 7/11/2012, 08:57
 
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Shervaar
view post Posted on 10/11/2012, 01:36





<<E’ un fantasma quello che cerco, non un umano che risponde a domande con altre domande.>>

Rispose gelido lo shamano ignorando gli stupidi interrogativi del nuovo arrivato. L’uomo, probabilmente per precauzione, aveva portato una mano sull’elsa della spada e con un ghigno soddisfatto Shervaar scostò il mantello mostrando i guanti borchiati.
<<Pochi convenevoli quest’oggi.>>

Un dettaglio però conquistò poi la sua attenzione.

Quell’impugnatura…quella spada…

Solo un'altra volta aveva visto arma con una foggia così strana e quel ricordo, seppur tenue, scosse l’elfo sin dentro le ossa. Impossibile dire come o perché ma in qualche modo quel ricordo doveva essere stato caro allo shamano.
Annegato da qualche parte tra le vecchie memorie la debole reminescenza iniziò a combattere per riemergere portando con un se diffusa sensazione di benessere, o tale almeno sarebbe dovuto essere l’effetto sortito dal vecchio elfo. Stizzito Shervaar cercò invece di sotterrare quella seccatura, niente più che un pallido ricordo di un essere che ormai non esisteva più.

Allora in parte risvegliato, ma ancora soppresso e incatenato nel profondo, quanto di buono ancora vi era nell’elfo iniziò a gridare dal dolore, disgustato all’idea di quanto certamente sarebbe accaduto lì quel giorno, domandandosi, al contrario del suo alterego, quale fosse il motivo di tale inutile scontro.
Dubbi e problemi che però nemmeno sfiorarono la nuova volontà assoggettata, che avrebbe eliminato quel “fastidio” senza troppe cerimonie così come il Dottore desiderava.

<<Ti inviterei ad andartene, se la tua presenza qui non fossi già da sola un offesa a Lui.>> sentenziò allora Shervaar, muovendo un paio passi verso lo straniero. La voce, che sembrava temporaneamente esseri placata, tornò a tormentargli la mente, insistendo con quella domanda della quale Shervaar non poteva sapere la risposta.

<<Dov’è il fantasma?...>> si sentì ancora sussurrare, mentre nel corridoio della locanda le acque iniziavano ad agitarsi.

Senza inutili movimenti ne cerimonie e strappato dal suo mondo ultraterreno niente più che l’aberrato richiamo di un nobile spirito fu evocato nella desolata locanda. Un lupo nero come la pece, così come ormai era il cuore dell’elfo, si materializzò tra la polvere iniziando cupamente a ringhiare. Senza bisogno di parole ne gesti questo si lanciò in una carica sfrenata assaltando furente l’uomo al centro del corridoio, cercando con le sue fameliche fauci la carne dello sventurato straniero.

<<Stupido pregare qualcosa quando puoi semplicemente piegarla al tuo volere.>>

Pensò nuovamente Shervaar, mentre per la seconda volta quel giorno si accingeva a manipolare impunemente un potere tanto vasto da essere inconcepibile. Si lanciò allora alla carica, seguendo le orme del corrotto compagno e imbrigliando contemporaneamente nella mano sinistra furia del fulmine.
In un istante a quel punto tutto si risolse. Dopo aver portato il suo cieco assalto il lupo atterrò ai piedi dell’umano solo per poi scivolargli di fianco. Contemporaneamente sfruttando l’impeto della rincorsa presa, un diretto destro si scaricò sul volto dell’umano, lasciandogli quindi solo un attimo di tregua mentre ruotando sul fianco sinistro l’elfo si portava in posizione per il prossimo colpo, scaricando quindi un colpo tale da folgorare qualunque sprovvisto sventurato.

<<Vedremo di scoprire se sai qualcosa su questo fantasma, ammesso che a breve avrai ancora fiato per respirare>>


CS: 1 x Agilità

Danni fisici subiti: (0/16)

Danni mentali subiti: Nullo (0/16)

Energia rimanente: 100 – 11 – 11 = 78

Abilità passive:
Empatia Animale - Bloodwing: Permette l'utilizzo del proprio compagno animale all'interno del combattimento, indipendentemente dal suo scopo.
[Abilità Razziale]

Air Blessing: Nel proprio quotidiano vivere la presenza dello shamano non disturberà minimamente la quiete dell'ambiente circostante non emettendo di fatto rumore o odore e lasciando l'aria limpida e pura alle proprie spalle, eccezion fatta però per quegli odori posti artificialmente sul corpo dello stesso.
[Abilità Passiva di Dominio I]

Tecniche usate:

Thunder Fury: Richiamando nei suoi pugni la potenza della tempesta lo shamano sarà in grado di portare una devastante bordata elementale. Ricoperte di fulmini le mani dello shamano diverrano infatti portatrici di un incontenibile furia che si andrà a scaricare sul primo bersaglio toccato, rilasciando su di esso una scarica di potenza e pericolosità variabile, legata allo sforzo fatto dallo shamano per imbrigliare tale potere.

[Abilita Attiva, Dominio elementale del Fulmine a costo Varibile - 1/10]



Ghost Wolf: Il druido, dopo una particolare formula e dei gesti delle mani, evoca attorno a sé gli spiriti alcuni lupi grigi. All'apparenza incorporei questi animali agili e veloci, ma non per questo privi di forza, avranno valenza di evocazioni e rimarranno sul campo di battaglia per due turni o fino a che non saranno sconfitti, subendo un danno Basso. Potranno essere evocati fino a tre animali, la loro potenza totale sarà complessivamente di 2 CS

[Abilità attiva, Pergamena di evocazione di potenza bassa a costo Medio, CS 1x Velocità e 1x Forza - Lupo selvaggio]



Note: Chiacchiere e trip a parte (tanto per inciso la spada/ricordo riesumato non sono altro che la cara Yukino nostra compagna di quest) entriamo nel vivo del duel. Molto indeciso su come iniziare il tutto ho optato per:
- evoco un solo lupo, considerando che ci troviamo in un ambiente chiuso non volevo trasformare il tutto in una battaglia campale, che ti attacca frontalmente (decidi tu come) per poi cercare di scivolarti alle spalle.
- Io invece apro le danze prima con un semplice attacco fisico e poi con un variabile personale a potenza media, entrambi diretti al tuo volto.

I lupo è nero e non viola, come da descrizione in tecnica, per sottoliniare il cambiamento avvenuto nell'elfo.

Si è fatta un certa e chiedo scusa per le varie sviste grammaticali e magari orrori sintattici. IL fatti ci sono ma domani nel pomeriggio conto di ridargli un’occhiata per correggere il tutto mentre nella mattinata magari inizzi a leggere.


 
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view post Posted on 10/11/2012, 20:45
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< E' un fantasma quello che cerco, non un umano che risponde a domande con altre domande.>
Rispose la voce gelida dell’elfo senza farsi ingannare dal piccolo trucco psicologico del Kasumaki e scostando il mantello a rivelare dei guanti di ferro adatti alla battaglia che portava ai polsi in risposta alla mano sull’impugnatura della spada. Minaccioso? Sicuro di se? Spaccone? Poteva essere uno qualsiasi di questi il carattere in quel momento della creatura che aveva d’innanzi e che aveva fin da subito posto domande dirette e precise confermando, se mai fosse servito, che qualcuno stava effettivamente cercando Shakan e che non aveva remore nel mandargli contro sicari abili e determinati. Ma chi era questo qualcuno? E cosa voleva dal Fantasma?
Peccato per la mancata risposta, la questione sembrava in un punto di stallo in cui entrambi guardavano, aspettavano in un crescendo di tensione la mossa dell’altro per dare inizio alle inevitabili ostilità che si presagivano nello sguardo intento dello sciamano.
Ripeto, è frustrante dover cercare di cavare informazioni ad uno che vuole ucciderti. Ma a quanto pare è quello che mi tocca fare.
Sospirò rassegnato estraendo del tutto la spada perché il tempo del dialogo era passato e presto sarebbero state le azioni a parlare … o a costringere a far parlare al momento opportuno.
Comunque non c’era fretta, gli altri erano sicuramente ancora impegnati nello loro esplorazioni. Inoltre visto che non c’era fretta non voleva combattere là dentro perché alla sua strategia si confacevano spazi aperti e libertà di movimento e nel contempo pensava che rovinare una locanda come quella sarebbe stato un vero spreco e magari anche la perdita di qualcosa di importante per la gente che se ne era andata … non si sapeva mai a chi si sarebbe potuto dare la colpa per distruzione di proprietà privata quando i legittimi proprietari fossero tornati a riprendersela. A pochi passi dietro di lui si apriva la stanza che aveva esaminato, l’ultima del corridoio prima che questo svoltasse a destra e che, come ogni stanza, aveva una finestra prospiciente al viale da cui si accedeva alla locanda dal portone principale. Poteva usare quella per uscire da li.
Immagino che una finestra rotta sia un prezzo accettabile.
<ti inviterei ad andartene, se la tua presenza qui non fosse
già da sola un offesa a Lui.>

Sentenziò allora l’elfo dagli occhi di ghiaccio, muovendo un paio passi verso di lui che arretrò con calma allo stesso passo, mantenendo alta la guardia contro possibili sorprese. Ora la porta era soltanto a pochi metri da lui e pochi metri per la sua velocità erano solo frazioni di secondo se avesse usato il Passo di Danza anche se non pensava sarebbe stato necessario visto che un intero corridoio li separava in tutta la sua lunghezza.
E chi sarebbe questo “Lui” di cui parli, se posso chiedere? Forse è la stessa persona che stò cercando o che ha mandato me qui. Non vorrei che ci scontrassimo da alleati, sarebbe un inutile spreco.
Un ringhio cupo lo avvertì che per il momento la sua domanda non avrebbe trovato risposta ed ecco che comparve un lupo dalla folta pelliccia, una bestia nera ed imponente che si slanciò dritto alla carica verso di lui con il suo evocatore alle calcagna, azzannando con furore quasi già pregustasse il sapore esotico della sua preda.
Oh cielo! Cielo! Quanta foga
Non gli piacevano i cani. No, per niente. Dopo quello scontro con un Cane Brado nella campagna di riconquista, scontro che per inciso gli aveva lasciato un forte trauma psicologico ed una ferita slabbrata alla spalla sinistra di cui ora poteva sfoggiare un’enorme cicatrice, aveva iniziato a provare un vago terrore ed una profonda avversione per tutti i rappresentanti della razza canina e se ne teneva alla larga il più possibile a meno che non fossero piccoli ed innocui. Corse via quindi, sottraendosi alla carica in arrivo, entrando a precipizio nella stanza e sbattendo con forza la porta dietro di se, direttamente sul muso dei suoi inseguitori. Anche se non c’èra tempo per chiuderla come si deve, almeno li avrebbe rallentati per qualche secondo anche se non c’erano dubbi che quella fragile struttura avrebbe ben presto ceduto sotto la forza brutale del lupo o la magia che potenziava l’attacco dell’elfo. Un balzo ed un passo lo portarono vicino alla finestra e ne ruppe il vetro con un calcio, spalancando poi le ante con un movimento rapido proprio mentre schegge di legno volavano ovunque con uno schianto assordante.
Decisamente ora di andare.
Pensò attivando con prontezza il Passo di Danza non appena l’elfo entrò nella stanza, svanendo dal davanzale ben prima che una scintillante scarica elettrica ne annientasse l’esistenza con un forte odore di bruciato ed uno schiocco raccapricciante che si distinse nettamente nel silenzio della giornata autunnale.
Ricomparve sul tetto della casa di fronte, assestando il suo equilibrio sulla superficie inclinata delle tegole ed usando un piccolo comignolo li accanto per sostenersi. Una brezza leggera gli scompigliò i capelli rossi ed un pallido bagliore di sole si rifletté sulla lama di Benishigo facendone risaltare per un attimo il colore rosso fuoco che era in effetti proprio della sua vera forma … ma non era tempo di distrarsi in simili meditazioni. L’elfo ora come ora non rappresentava un pericolo immediato, un viale di quattro metri abbondanti li separava e si trovavano rispettivamente al primo piano e su un tetto dai lati opposti della strada … ma per soddisfare la sua curiosità occorreva piegarlo. Un’esca era giù stata lanciata, ora stava al pesce raccoglierla. Se il “Lui” di cui parlava era la stessa persona che aveva ordinato a Velasco di catturare Shakan e portarlo nel paese in cui era nato e se questo “Lui” apparteneva, era una concreta possibilità viste le contingenze e la reazione al biglietto, al passato del suo ex Signore poteva trattarsi di un torto? Di una vendetta lungamente provata? E centrava qualcosa con il fatto che il villaggio apparisse completamente privo di presenze umane? Erano tante le risposte che Shimmen cercava, non solo perché era stato pagato per quello o perché fosse un suo dovere morale aiutare chi lo aveva salvato dagli abissi della ma anche perché voleva delle risposte sul Fantasma: voleva capire che tipo di persona era, quale fosse la sua storia e se valesse ancora la pena di contare su di lui e servirlo in nome di quel regno che lo aveva accolto con il suo aspetto e la purezza di intenti su cui fino ai recenti inganni non aveva avuto dubbi.
Mi ha tradito in maniera ancora più profonda di quanto abbia fatto il Drago Nero: ora voglio sapere perché. Comunque per ora devo sconfiggere questo avversario ed interrogarlo a dovere … concentriamoci su questo.
Al pensiero fece eco l’azione ed il discendente della Nobile Famiglia dei Kasumaki aveva intenzione di utilizzare l’altra arte per cui era famosa la sua discendenza oltre al movimento rapido di cui aveva dato esempio un attimo prima: la capacità di trasformare gli oggetti in sabbia ed usare la stessa per attaccare. Portò quindi la lama della spada di fronte al volto e sussurrò il comando scatenante per l’incantesimo.
Suna Kirisaki, Benishigo. Fallo a pezzi Benishigo.
Immediatamente la lama della spada assunse un colore marrone giallognolo, sfaldandosi in fretta in una piccola nube di sabbia dorata e l’umano la diresse verso il suo avversario puntando in quella direzione l’impugnatura che gli era rimasta in mano.
Sorrise, un sorriso mutevole come ciò che sentiva dentro e lasciò che la sabbia circondasse l’elfo penetrando dalla finestra spalancata. Sapeva quel che sarebbe successo. Come la sua arma avrebbe assunto la forma di tre anelli roteanti, spessi solo qualche millimetro, disposti all’altezza delle ginocchia, dello stomaco e del collo. Come si sarebbe stretta attorno al corpo in una rapida tortura abrasiva che avrebbe lasciato inspiegabili tracce di ferite parallele e nettissime. La sabbia, pensò, è una lama davvero formidabile.
Quello che non sapeva era come avrebbe risposto a quella mossa il suo avversario.




<p align="center">Shimmen Kasumaki
Energia: 82% CS: 1 reattività

Basso - 3% Medio - 9% Alto - 21% Critico - 45%

Status Fisico:
Indenne.
Status Mentale:
Integro.

Abilità passive:
- Bushdo, La Via del Guerriero: risparmio del 3% su ogni abilità.
Abilità Attive:
- Nubaki no Dori (passo di danza): L’arte del movimento, il passo che sfugge alla vista. Nubaski no dori: il passo che sfugge alla vista … così è chiamata questa tecnica fondamentale dello Shunko, essenziale per un adepto del limpido stile della Kazeshini. Con una quantità Variabile di energia Shimmen può spostarsi da un punto all’altro della sua linea di visuale in maniera tanto veloce da risultare invisibile durante lo spostamento e può farlo con una prontezza di riflessi tale da rasentare le più banali capacità di precognizione, come se fosse impossibile coglierlo di sorpresa. Ben difficilmente inoltre un attacco sferrato attraverso l’uso di questa tecnica fallisce il bersaglio nonostante essa sia prevalentemente una tecnica difensiva mirata a schivare i colpi in arrivo: l’unico modo per salvarsi infatti sarebbe quello di prevedere il colpo o possedere riflessi almeno pari a quelli dell’utilizzatore che gli permettono reazioni pressoché istantanee. La tecnica comunque è una semplice variabile difensiva che può essere usata anche per gli spostamenti. (Personale 3°, difesa variabile + passiva dominio absolute difence)
- Suna kirisaki, Nampado! (falli a pezzi, artiglio di sabbia!): Infondere il proprio spirito in un’arma, trasformarla, tagliare ogni cosa. Dallo spirito passa al corpo il potere, dal corpo alla sabbia, e la lama vola sulle ali del vento tagliando davanti a se come schiocca la frusta.
E’un’abilità tradizionale della sua famiglia così legata al deserto che consente di trasformare un’arma od un oggetto in sabbia che poi viene utilizzata per provocare ferite da taglio. Come? Beh … immaginate cento, mille, un milione di granelli di sabbia a seconda dell’energia impiegata che passano in un secondo, strisciando su un unico punto della vostra pelle, concentrando in quell’unica linea e sempre più in fondo la loro forza abrasiva. Immaginate che migliaia di piccoli spigoli affilati vi grattano furiosamente, lacerando metallo, tessuto, pelle e muscoli … ecco, forse ora avrete un’idea di cosa si può provocare la sabbia quando si muove a questa velocità: non una vera lama certo, ma quasi e più sabbia passa più profondo sarà il taglio. (personale 2°, Attacco Variabile)


Note:
Approfittando della distanza che c'è tra noi, almeno mezzo corridoio, e del fatto che i rispettivi CS in velocità sono pari mi ritiro davanti all'attacco del lupo e al tuo attacco, entrando nella prima stanza dopo l'angolo (dalla direzione in cui vieni tu) e sbattendomi la porta dietro per rallentarvi momentaneamente sperando inoltre di far male all'animale se mi stà troppo vicino anche se non è quello lo scopo primario. (Eh si, dopo la quest Inverno più Lungo il mio personaggio non ama molto i canidi) Sfondo la finestra e la apro sfruttando il tempo che ho guadagnato prima che la porta vada in pezzi sotto l'assalto del lupo (con il suo CS in forza dovrebbe riuscire a buttarla già facilmente dopo un paio di colpi) o tuo ed uso il Passo di Danza a livello Medio per sfuggire al tuo colpo che becca invece il davanzale, polverizzandolo. Ricompaio dopo una frazione di secondo sul tetto della casa di fronte, un movimento talmente rapido da sembrare un teletrasporto (o se hai visto Bleach uno Shumpo) e ti attacco con un'altra delle mie abilità, quella che trasforma gli oggetti in sabbia, a costo medio. In particolare questo attacco ti arriva da tutte le direzioni.

Beh, che altro dire? Mi sono divertito a fare questo post e spero che anche tu ti diverta a rispondermi. Ti linko qua sotto alcuni riferimenti se vuoi capire meglio i miei accenni a Shakan ed all'Altaroggia.

1) L'inverno più Lungo (quest)
https://asgradel-gdr.forumcommunity.net/?t=48946669
2) La seconda volta.(scena free con Paracco)
https://asgradel-gdr.forumcommunity.net/?t=51400924
3) Tradimento all'Ombra della Cattedrale (contest Tradimento)
https://asgradel-gdr.forumcommunity.net/?t=51771795
4) Vive (scena free, eventuale prologo alla quest)
https://asgradel-gdr.forumcommunity.net/?t=52256160


Edited by vulcano1 - 10/11/2012, 21:16
 
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Shervaar
view post Posted on 14/11/2012, 01:01





<<Stupido umano…>>
Si lanciò allora alla rincorsa dello straniero sulla scia del propria nera creatura, questa vorace più che mai dal momento che il pasto era appena scappato con la coda tra le gambe. L’elfo girò allora l’angolo del corridoio e ciò che vide fu il suo animale alle prese con un porta chiusa. In un impeto di rabbia scardinò con una spallata la porta malmessa e prima ancora di riuscire a recuperare pienamente l’equilibrio vide un lampo nero partire sulla preda, appollaiata ora su un balcone aperto.
<<Fine dei giochi.>>
Coprì con un paio di passi la distanza che li separava e scaricò sull’uomo il suo fulminante sinistro. Avrebbe probabilmente colpito anche il suo compagno, ma fu uno scrupolo che non si fece.

L’umano però svanì all’ultimo nel nulla e all’elfo rimase solo la soddisfazione, se così poteva essere definita, si far esplodere un davanzale mentre il lupo, ormai già in volo con le fauci spalancate, nulla poté fare per evitare di cadere giù sfracellandosi sul viale tra ululati disperati.
<<Stupida creatura…possibile che debba essere circondato di stupidi?>>
Pensò tra se e se riferendosi inesorabilmente anche al suo vecchio Io.

Si fermò allora guardando infastidito più che mai l’umano ormai aggrappato ad un comignolo sul tetto della casa di rimpetto. Gli lanciò un sguardo di profondo odio ma immerso nella sua rabbia si accorse troppo tardi della controffensiva nemica. Improvvisamente tre anelli di sabbia si materializzarono intorno al suo corpo e stringendosi di colpo iniziarono a roteare in velocità scarnificando senza troppe cerimonie il corpo dell’elfo.
Shervaar gridò, non dal dolore…ma dal rabbia. Le ferite, tutt’altro che gravi, erano solo un altro insulto e stanco di quei giochetti presto avrebbe riversato su quella stupida creatura tutto il proprio odio.

Prese due passi di rincorsa e sfruttando l’apertura creata con l’ultimo attacco si lanciò oltre il viale atterrando sul un balcone della casa di fronte, quella su cui la sua preda aspettava. Appoggiò quindi un mano su un muro pronto a lasciarsi trasportare dal vento fino al proprio obbiettivo quando improvvisamente un acuto fischio richiamò la sua attenzione. Un verso ben noto all’orecchio dell’elfo che richiamò nella sua mente una vita di ricordi.

<<BloodwNO!>>

Ricacciò immediatamente quella futile distrazione e deciso a sbrigarsi con l’altra noia si materializzò sulla cima del tetto, alle spalle dell’umano e in posizione soprelevata. Il campo di battaglia non era dei migliori ma una delle poche cose buone che il vecchio stupido elfo aveva lasciato a Shervaar era un corpo più che agile.
Partì allora alla carica faticando a tenere l’equilibrio sulle tegole del tetto ma determinato e furente. Avrebbe staccato quel verme dal quel comignolo e privato del suo appoggio lo avrebbe guardato cadere giù dal tetto godendosi di gran gusto la scena.
<<Peccato non poterlo interrogare dopo.>>

Un nuovo sinistro volò dritto verso l’umano, seguito in rapida successione da un altro colpo, questo però in grado di scaraventare lontano qualsiasi malcapitato.
Le distanze erano corte e il campo di battaglia sfavorevole ad entrambi, l’impeto del vento avrebbe quindi probabilmente investito tutti e due ma a l’elfo bastava riuscire a poggiare una mano su quel comignolo per riguadagnare l’equilibrio o nel peggiore dei casi avrebbe viaggiato nuovamente un tutt’uno con l’aria.

<<Abbiamo finito quest’oggi di giocare al gatto e al topo.>> esclamò con un pizzico di sadicità. Pregustava già la vittoria, spavaldo e superbo, mentre una tempesta si scatenava dalle sue mani.

CS: 1 x Agilità

Danni fisici subiti: (2/16)

Danni mentali subiti: Nullo (0/16)

Energia rimanente: 78 – 6 - 22 = 50

Abilità passive:
Empatia Animale - Bloodwing: Permette l'utilizzo del proprio compagno animale all'interno del combattimento, indipendentemente dal suo scopo.
[Abilità Razziale]

Air Blessing: Nel proprio quotidiano vivere la presenza dello shamano non disturberà minimamente la quiete dell'ambiente circostante non emettendo di fatto rumore o odore e lasciando l'aria limpida e pura alle proprie spalle, eccezion fatta però per quegli odori posti artificialmente sul corpo dello stesso.
[Abilità Passiva di Dominio I]

Tecniche usate:

Wind Slash: Lo shamano, senza particolari tempi di concentrazione e muovendo una mano con un gesto rapido e secco generarà una folata di vento fortissima e impetuosa. Questa potrà spingere via un essere umano e creature di stazza equivalente scaraventandolo lontano con violenza. Il vento o la caduta, a discrezione della vittima causeranno un danno di entità Alta totale.

[Abilità attiva, Dominio elementale del Vento a costo Alto - Vento violento]



Wind Walk: Shervaar sarà momentaneamente capace di trasformarsi in semplice aria e, come trasportato dal vento stesso, di tornare nella sua forma corporea ad un breve distanza. Non ci sarà infatti muro che egli non potrà attraversare intangibile ne posto che egli non potrà raggiungere sulle ali del vento. Lo spostamento non potrà però essere alla cieca, pertanto Shervaar necessiterà di un contatto con una superficie, avvenuto il quale potrà decidere se oltrepassare il suo ostacolo e spostarsi in un qualsiasi punto lungo questa.
La tecnica non permette di difendersi da tecniche o attacchi ma non ha bisogno di concentrazione o tempi di cast e lo spostamento sarà praticamente istantaneo.

[Abilità Attiva di Dominio I, Dominio elementale del Vento a costo Basso]



Note: Eccoci a noi.
Ho dovuto azzardare un poco e fare letteralmente salti mortali per riuscire a continuare lo scontro, visto che praticamente sei arrivato sulla luna.
Zompo dal muro rotto su un balcone e da li ti raggiungo sul tetto. Sfrutto la posizione per caricarti con violenza con impeto dall’esito incerto ma convinto di riuscire a portare comunque la pelle a casa. Dopo un fisico con la folata provo a staccarti dal comignolo per farti provare l’ebbrezza del vuoto.

A te la tastiera, ti chiedo gentilmente di non postare comunque prima di giovedì sera per darmi il tempo di fare il post nell'altra quest e per avere la possibilità di controllare questo (ora il cervello è andato e non lo posso correggere).




Edited by Shervaar - 15/11/2012, 13:25
 
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view post Posted on 18/11/2012, 14:58
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Kurosawa, Benishigo. Profuma Benishigo.
Una voce indifferente, uniforme, quasi annoiata. Una voce con un lieve riverbero orientale che smentiva gli abiti da mercenario che indossava e la altrimenti perfetta pronuncia della lingua del Regno. Una voce che veniva da una spada puntata alla nuca del suo nemico.
Il primo pugno lo aveva colpito in pieno, schiacciato tra il guanto di maglia ed il camino prima che questo venisse spazzato via da una tremenda folata d’aria, sorpreso dal fatto di non essere riuscito a prevedere gli spostamenti del suo avversario. Lo aveva visto coprire con un salto i quattro metri che separavano i lati opposti della strada, atterrare sul balcone, appoggiare una mano sul muro e … da li aveva supposto che si sarebbe in qualche modo arrampicato esponendosi così al suo contrattacco. Invece no: era semplicemente svanito nella parete, ricomparendo in un istante sul tetto dietro di lui e lanciandosi in carica senza emettere alcun suono anche sul terreno insidioso costituito dalle tegole di un tetto, sia pure non troppo pendente. Era davvero un assassino dunque … un assassino senza dubbio con qualche capacità anche se finora non aveva retto il confronto con le sue in termini di combattimento.
Comunque durante la schivata non aveva agito a caso: in un istante infatti si era sottratto al pericolo più grave e si era portato alle spalle del suo nemico, approfittando del caos creato dalla folata d'aria che lo avrebe nascosto, ed ora gli portò rapido la lama della katana alla base del collo, appoggiandola sulla nuda pelle e lasciando che l'altro ne sentisse l'odore ed il freddo metallo sulla gola come monito per non fare niente di stupido o di improvviso mentre rilasciava la stessa tecnica che aveva immobilizzato Velasco qualche giorno prima.
Devo ammettere che la tua tecnica è eccellente e non fai nessun rumore quando ti muovi. Ma mi dispiace deluderti: non abbiamo ancora finito di giocare anzi, non abbiamo neppure iniziato a farlo seriamente come questo ti ha appena dimostrato.
Il dolce aroma dei fiori di ciliegio sil levò nel vento e piccoli alberi contorti sbucarono dalle tegole rosse non appena l’odore raggiunse le nari del figlio delle foreste, protendendo al cielo i rami scuri dove fiorivano petali di una bellezza sconvolgente mentre un odore sublime si spandeva nell'aria invogliando chiunque lo sentisse alla tranquilla contemplazione della sua perfezione.
A Shimmen ricordò la sua infanzia, quando nei pomeriggi assolati dopo le lezioni di scherma si sdraiava assieme a suo padre sull’erba lasciandosi calmare dalla serenità perfetta di quel luogo. Sorrise mestamente pensando a quanto lontani fossero ormai quei giorni e quei luoghi dalla vita attuale anche se non li aveva mai dimenticati e un giorno, forse, sarebbe ritornato.
Questo è il mio giardino, elfo dal nome ignoto. Qui non c’è rabbia e non c’è lotta.
Qui, regna la pace
.
Ma non per te.
Il vento prese a danzare più velocemente, acquisendo forza e sollevando una nuvola di petali che rotearono poi introno al suo avversario, pervadendo l’aria di un profumo così meraviglioso che richiedeva un completo abbandono e che sarebbe probabilmente rimasto a lungo impresso nella memoria di chi lo assaporava per la prima volta quasi fosse una droga inebriante e pacificante insieme. Era questo l’effetto della magia delle anime canalizzata attraverso la spada: annusando anche solo per un istante l’odore sprigionato si cadeva in un’illusione di un giardino fiorito uguale a quello della sua infanzia, un mondo visibile solo a lui ed al suo avversario e questi sarebbe rimasto paralizzato, intento a respirare quell’aroma sublime senza pensare ad altro che a quello, perdendo completamente interesse per l’ambiente circostante anche se in effetti l’illusione si sovrapponeva soltanto lievemente alla realtà e quindi non impediva di vederla.
La tua pace che mi darà le risposte che cerco.
Pensò sferrando un attacco di punta alla schiena esposta dell'elfo con forza sufficente perchè l'acciaio temprato della katana potesse passarlo da parte a parte perforandogli i visceri e la colonna verterale ... non in maniera letale certo, non colpiva nessun organo vitale ma sicuramente estremamente doloroso e lungo a guarire. E con un pò di fortuna il dolore avrebbe sciolto la lingua a quel maledetto sicario prima che potesse morire.
Ne vibrò un altro, giusto per sicurezza.
Poi arretrò di un paio di passi per godersi la scena e con un gesto secco si deterse il sangue che scorreva da una ferita alla fronte tenendovi premuta una mano fino a che il flusso non si interruppe.
Nulla di grave qui ma per poco non finiva male.
Si tastò con prudenza la schiena attraverso il tessuto lacerato della tunica e maledisse silenziosamente la sfortuna che aveva guidato quei calcinacci nell’esplosione d’aria: era riuscito quasi a schivarsi in tempo ma la forza d’urto era stata così violenta da scaraventargli dietro almeno un paio di pezzi di camino e svariate tegole frantumante che non aveva potuto evitare. Erano solo graffi per lo più ma l’urto dei pezzi più grossi avrebbe causato dei bei lividi tra un po’ di tempo e le ferite bruciavano e pizzicavano fastidiosamente contro la stoffa ruvida.



<p align="center">Shimmen Kasumaki
Energia: 64% CS: 1 reattività

Basso - 3% Medio - 9% Alto - 21% Critico - 45%

Status Fisico:
Botta dovuta ai guanti d'arme alle schiena (causano anche una lieve ferita alla fronte facendolo sbattere sul camino)+ danno Medio dovuto ad impatti vari di tegole e pezzi di camino sempre alla schiena.
Status Mentale:
Integro.

Abilità passive:
- Bushdo, La Via del Guerriero: risparmio del 3% su ogni abilità.
Abilità Attive:
- Nubaki no Dori (passo di danza): L’arte del movimento, il passo che sfugge alla vista. Nubaski no dori: il passo che sfugge alla vista … così è chiamata questa tecnica fondamentale dello Shunko, essenziale per un adepto del limpido stile della Kazeshini. Con una quantità Variabile di energia Shimmen può spostarsi da un punto all’altro della sua linea di visuale in maniera tanto veloce da risultare invisibile durante lo spostamento e può farlo con una prontezza di riflessi tale da rasentare le più banali capacità di precognizione, come se fosse impossibile coglierlo di sorpresa. Ben difficilmente inoltre un attacco sferrato attraverso l’uso di questa tecnica fallisce il bersaglio nonostante essa sia prevalentemente una tecnica difensiva mirata a schivare i colpi in arrivo: l’unico modo per salvarsi infatti sarebbe quello di prevedere il colpo o possedere riflessi almeno pari a quelli dell’utilizzatore che gli permettono reazioni pressoché istantanee. La tecnica comunque è una semplice variabile difensiva che può essere usata anche per gli spostamenti. (Personale 3°, difesa variabile + passiva dominio absolute difence)
- Kurosawa, Benishigo! (profuma Benishigo): una lama orizzontale, un profumo di ciliegio che porta la quiete.
Un ammaliamento psionico di potenza media lanciato attraverso la spada. L'avversario nella propria mente si ritroverà in un giardino ornato di piccoli alberi di "sakura", ciliegio e la vedrà trasformarsi in una nuvola di piccoli petali di rosei e bianchi i quali voleranno nella sua direzione, avvolgendolo come in un turbine dai seducenti colori. Sempre nella propria mente l'avversario si troverà avvolto da un profumo celestiale sprigionato dai petali, l'idea stessa di pace e l'apoteosi di un odore talmente meraviglioso da non poter essere ignorato o bandito in alcun modo da se anzi, la tentazione di rievocare quel profuno nella memoria è qualcosa che probabilmente rimarrà impresso nel profondo dell'animo anche dopo che l'effetto della tecnica sarà svanito. Nell'assaporare quella fragranza l'avversario perderà ogni voglia e desiderio di combattere, estarniandosi dalla realtà e dimenticando per pochi istanti qualsiasi altra cosa che non sia la bontà di quell'aroma delicato, restando quindi completamente indifeso ed immobile sul campo di battaglia, perduto in un mondo illusorio che appartiene soltanto a lui e a Shimmen. Il giardino ed i petali non impedirnno di scorgere qualsiasi pericolo od ostacolo ci sia nel campo di battaglia e scadranno alla fine del turno dopo le azioni avversarie se non contrastati o se tale è il desiderio di Shimmen che potrà comunque terminare l'incanto a suo piacimento. (personale 3, consumo Medio°)

Note:
Complimenti per la strategia! Ho riflettutto molto sul come poter evitare il tuo attacco ma sinceramente non mi è venuto in mente niente di plausibile per giustificare una mia schivata, neppure il fatto che ho riflessi favolosi: infatti non conoscendo la tua tecnica non ho modo di capire cosa stavi per fare e così sono stato costretto a subire il primo colpo in modo da potermi accorgere della tua presenza e schivare (per fortuna) almeno in parte l'altro tuo attacco. Subisco quindi il pugno e schivo per metà la folata d'aria, subendo un danno Medio alla schiena da parte di oggetti vari che mi scaglia dietro, andando a postarmi per la tua felcità :ghgh: esattamente dietro di te ed evocando la mia psionica di livello Medio per paralizzarti e distogliere la tua attenzione (goditi lo spettacolo del mio giardino ed il suo profuno paradisiaco :caffè: ). Poi una volta che ho usato quella tecnica ti sferro due attacchi di punta alla schiena che dovrebbero passarti da parte a parte con un pò di fortuna e farti un bel pò di male. Preciso (giusto per sicurezza) che rimango sempre alle tue spalle, quindi in un posto poco visibile, e che il movimento di schivata e di arrivo dietro di te è praticamente istanataneo. :ponpon: ( si, così!)
Mi sono gasato con le faccine ... non so perchè. :rotfl:
.


Edited by vulcano1 - 19/11/2012, 23:03
 
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Shervaar
view post Posted on 23/11/2012, 23:07





Abbandonato a quel delizioso profumo c’era Shervaar, il vero Shervaar, che catapultato in tra incantevoli alberi e splendidi petali era riemerso per godersi un pace un pace che l’altro non poteva neanche comprendere.

In palese dissonanza con quel piccolo quadretto felice l’elfo sentì in lontananza un verso che avrebbe riconosciuto tra mille e mentre si godeva imperturbato il profumo ineguagliabile che pervadeva l’aria colse con la coda dell’occhio il suo vecchio compagno volare sparato come un fulmine ma, completamente disinteressato, continuò a vagare appagato in quel giardino in fiore.
Assurdo come la danza ipnotica di una manciata di petali potesse tener lontano l’elfo dal suo falco.

La magia però, durata in realtà solo un attimo, sparì con violenza quando l’elfo si ritrovò boccheggiante aggrappato a quello che rimaneva del comignolo colpito da lui stesso appena un attimo prima.
Ora ricordava e ora più infuriato che mai era ritornato in se, nel nuovo se.

Lasciando dietro di se una nuvola di polvere e calcinacci l’umano era sparito per la seconda volta sotto gli occhi dell’elfo mentre il fumaiolo su cui l’uomo era aggrappato era invece esploso lanciando frammenti ovunque e procurando a Shervaar sottili ma fastidiose ferite. Nuovamente era rimasto con l’amaro in bocca ma nuovamente sarebbe partito alla carica più furente di prima. O almeno questo era ciò che pensava prima di ritrovarsi con il filo di una spada puntato sul collo.
Da quel momento in una manciata di secondi si era ritrovato prima circondato da splendidi alberi e poi ansimane con la schiena aperta da due stoccate.
Urlò nuovamente e questa volta non era solo rabbia ciò che lo muoveva.
<<Maledetto verme questa volta ti ammazzo.>>

Si allora girò di scatto sul fianco destro fendendo l’aria con un pugno e cercando di rompere la guardia nemica, pronto a scaricare sullo stupido umano tutta la sua furia. La sorpresa fu molta quando, girato ormai di spalle, Shervaar vide l’uomo alle prese con il suo stupido vecchio pennuto.
<<ma che tenero che è, cerca di aiutare il suo vecchio amico.>> pensò ironicamente l’elfo, prima di lanciarsi nel successivo attacco richiamando nel pugno sinistro la furia distruttrice del fuoco. Scattò, noncurante di poter ferire il falco, cercando di afferrare la lama nemica anche solo per un singolo attimo.
<<Quella spada per oggi ha fatto abbastanza danni.>>

Forse confuso, forse spaventato per la natura dell’attacco stesso il falco si allontanò di corsa, sparendo alla vista dei due guerrieri e se da qualche parte nel profondo qualcuno si stava straziando per quest’ultima fuga l’elfo non diede a vederlo, inamovibile e determinato ormai a concludere quello scontro.
Nulla ormai poteva più disturbarli e presto tutto sarebbe finito.

Purtroppo per l’umano però per finto ancora non era.

Un nuovo scatto, un nuovo colpo. L’elfo serrò il guanto destro e un nuovo devastante diretto partì cercando lo sterno nemico. Un sorriso si dipinse per un attimo sul volto dell’elfo mentre il suo ultimo attacco veniva preparato, quell’ultimo attacco che avrebbe finalmente eliminato quel verme.
Anche se stanco e ferito Shervaar non si risparmiò dal lanciare un altro colpo tutt’altro che blando e mentre le sue poche energie residue si concentravano nel suo pugno tutto si tinse di una nota bluastra e nell’ambiente circostante risuonarono mille crepitii.

Il quel fulmine c’era tutta la sua rabbia, tutto il suo disprezzo per quell’insignificante e fastidiosissimo umano e tutto il ribrezzo che l’apparizione del falco aveva generato, ricordando a Shervaar quanto debole e stupidito fosse stato prima di incontrare il Dottore.
Tutto il suo odio infine per quella insignificante nullità che ancora sapeva albergare da qualche parte nel profondo della sua mente, non ancora arreso a questo suo nuovo e perfetto io e ancora stupidamente in lotta per riemergere.
Avrebbe nutrito quel piccolo inamovibile seme con fiumi di odio fino a convincerlo, a trasformarlo in un nuovo Shervaar, eliminando quindi ogni traccia di legame con il proprio misero passato.

Presto sarebbe finalmente, completamente, rinato.

<<Abbiamo finito con i giochetti. Ora è tempo di morire.>>

CS: 1 x Agilità

Danni fisici subiti: 4+2 (6/16)

Danni mentali subiti: Nullo (0/16)

Energia rimanente: 50 - 22 - 6 = 22%

Abilità passive:
Empatia Animale - Bloodwing: Permette l'utilizzo del proprio compagno animale all'interno del combattimento, indipendentemente dal suo scopo.
[Abilità Razziale]

Air Blessing: Nel proprio quotidiano vivere la presenza dello shamano non disturberà minimamente la quiete dell'ambiente circostante non emettendo di fatto rumore o odore e lasciando l'aria limpida e pura alle proprie spalle, eccezion fatta però per quegli odori posti artificialmente sul corpo dello stesso.
[Abilità Passiva di Dominio I]

Tecniche usate:
Thunder Fury: Richiamando nei suoi pugni la potenza della tempesta lo shamano sarà in grado di portare una devastante bordata elementale. Ricoperte di fulmini le mani dello shamano diverrano infatti portatrici di un incontenibile furia che si andrà a scaricare sul primo bersaglio toccato, rilasciando su di esso una scarica di potenza e pericolosità variabile, legata allo sforzo fatto dallo shamano per imbrigliare tale potere.

[Abilita Attiva, Dominio elementale del Fulmine a costo Varibile Alto - 1/10]

Fire Touch: Non vi sarà legno che non arderà o metallo che non si scioglierà sotto il tocco infuocato di Shervaar, che, se ausialito degli spiriti del fuoco, potrà stringere nel proprio palmo un elemento tanto affascinante quento temibile poiché, benché il contatto possa durare anche solo un attimo, qualsiasi cosa sarà vittima della furia del fuoco diverrà irremidiabilente danneggiata e inutilizzabile.
In termini pratici l'elfo in grado di concentrare nelle proprie mani una fiamma tale da ardere qualsiasi cosa ma, vista la natura distruttiva del potere, lo shamano sarà in grado di contenere una tale furia solo per una manciata di attimi, sufficienti per portare un singolo attacco.

[Abilità attiva, Dominio elementale del Fuoco a costo Basso - 2/10]



Note:
Mi si cono voluti tre giorni solo per decidere cosa fare….xD.

Sia per i motivi detti in confronto che per altri lungamente ponderati non uso la difesa assoluta e mi prendo tecnica e fisici, che si convertono in un danno alto totale. Allora il falco interviene proteggendo come gli è possibile il suo padrone, attaccandoti quindi al volto con artigli e beccate, mentre a questo punto mi giro e nella rotazione verso destra cerco di romperti la guardia provando a colpirti la katana con un destro che fende l’aria a semicerchio (considerando l’attacco del falco e che dovrei colpire il piatto della spada non dovrei perdere una mano…xD). Il momento è nel complesso leggermente caotico e non so come reagisci all’assalto dall’alto quindi vedi come gestire il tutto e considera che la spazzata potrebbe benissimo fendere solo l’aria (altrimenti considerala ovviamente come una sorta di attacco fisico). A questo punto avendoti finalmente a portata di mano senza doverti rincorrere ti faccio piovere addosso cazzotti. Mi ritrovo fronte a te e parto subito con un sinistro cercando di afferrare la lama e attivando la personale di danno all’equip.
La spada catalizza le tecniche quindi no arma no party…credo...spero…
Il contatto, ammesso che avvenga, dura solo un attimo quindi subito dopo cerco di beccarti con un montante destro la bocca dello stomaco e infine cercando di farti perdere l’equilibrio ti tiro un variabile alto sulle gambe con il pugno sinistro.
Alla fine ero abbastanza sano per prendermi due misere spadate nella schiena e mi sono tenuto giusto un 12% energia per usare eventualmente la difesa...xD
Mi ritengo generalemente soddisfatto e spero di vedetrti rotolare giù dal tetto, a te la tastiera.


 
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view post Posted on 26/11/2012, 17:34
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Plic, plic, plic …
Grosse gocce di sangue scivolavano lungo Benishigo, macchiando le tegole di un vivido colore rosso. Come previsto l’effetto paralizzante della sua tecnica aveva bloccato le membra dell’elfo, consentendogli di mettere a segno due terribili stoccate nella schiena e dandogli l’impressione che ormai fosse questione di poco conto vincere quel duello insensato che lo rallentava ormai da troppo tempo nelle sue ricerche sul passato del Fantasma. Però si era sbagliato nel valutare le forze del suo avversario, credeva di averlo portato praticamente al limite, ed invece ora quello tornava alla carica come se non gli importasse dei fallimenti e delle ferite fino ad allora accumulate. Ma che razza di sicario era? E poi era veramente un sicario? Piuttosto gli sembrava un pazzo incosciente ed infuriato senza motivo.
Con un ruggito di pura rabbia animalesca, una rabbia che soleva provare anche lui in passato, l’elfo si liberò infatti dei postumi della sua influenza mentale e si volse di scatto all’indietro, protendendo il braccio destro in un’ampia, inutile spazzata all’altezza delle spalle mentre un falco assaliva al volto il discendente dei Kasumaki con becco ed artigli.
Le strida rabbiose dell’uccello si mescolarono al verso ringhiante che Shimmen emise nello sferrare un vigoroso pugno al pennuto con la mano libera, insanguinata da diverse ferite che si era procurato nel difendere il volto e che ora macchiavano di sangue le stoffa lacera della manica e del lato sinistro della tunica. Strinse i denti per non urlare una volta che lo scatto bruciante di adrenalina si esaurì e il dolore delle varie ferite superficiali tornò a tormentarlo: non poteva mostrare al nemico nessuna debolezza se voleva mantenere l’apparenza di superiorità che ne avrebbe abbattuto lo spirito combattivo ma si stava rendendo conto che forse qualcosa nel suo avversario non era come sembrava. Infatti lo stava attaccando senza alcun risparmio e senza alcuna logica, sfruttando sempre e solo attacchi diretti che rigorosamente fallivano contro la sua superiore velocità e lo stava facendo immerso in una furia cieca e brutale che gli impediva di arrivare alla vittoria contro un avversario più disciplinato. Eppure talvolta gli era sembrato di scorgere qualcosa di più umano negli occhi dell’altro, una sofferenza covata in profondità e sepolta sotto uno strato di indifferenza e rabbia verso tutto e tutti. E c’era anche questo Lui di cui aveva parlato … chi era per costringere un elfo, una tra le creature più libere secondo le leggende, alla morte pur di vendicare una banale offesa come la sua presenza qui o alla ricerca di un nemico pericoloso come Shakan?
Una mano infuocata si levò ad intercettare la sua katana, tesa in quel momento in una parabola discendente verso il colpo che intuiva sarebbe arrivato dall’altro guanto d’arme e Shimmen ne avvertì il calore bruciante che avrebbe potuto danneggiare seriamente la sua arma nonostante fosse lei stessa affine all’elemento fuoco.
In risposta a quell’attacco gridò una sola parola, un richiamo per evocare quella che una volta era stata il suo unico amore e si affidò a lei, consapevole che non lo avrebbe tradito nel momento del bisogno mentre lui provvedeva a parare l’attacco in arrivo alle sue spalle come era solito a fare quando combattevano assieme.
L’acciaio cozzò contro l’acciaio e la lama di Benishigo respinse con violenza le borchie del guanto, indirizzandole verso sinistra e verso il basso con una pioggia di scintille. Nello stesso istante due mani delicate, sorprendentemente forti e lisce come la seta, afferrarono il polso sinistro dell’elfo e fermarono il calare del fuoco verso la spada. Una ragazza era comparsa al pronunciare della parola, una dolcissima visione che ora fissava lo sciamano con un misto di compassione e dolore dai suoi occhi neri incorniciati da serici capelli d’egual colore mentre ancora teneva le mani a coppa intorno al polso di lui. Dai tratti orientali, la fanciulla non poteva avere più di vent’anni ed indossava un semplice kimono rosso che esaltava il colore pallido della sua carnagione in netto contrasto con l’oscurità corvina che ricadeva libera fino a metà della schiena. Sempre alla schiena era legata una katana del tutto simile a quella impugnata da Shimmen ma lei non la impugnava né dava segno di volerlo fare … si limitava a guardare l’elfo ed, avvicinandosi a lui, a sussurrare una preghiera di pace.
Fermati ti prego, non uccidere colui che io amo. Il mio nome è Elebeth, tu e Shimmen non dovreste combattere … tanti, troppi sono già morti per questo. A cosa servirà un’altra morte a questo punto? Vi darà quello che cercate?
Le rispose il crepitare d’un lampo, il balenare del fulmine. La sfiorò impotente, stracciando un lembo del kimono e dissolvendo il resto delle figura come spazzata via da un impetuoso colpo di vento ma non prima che lei riuscisse a sfiorare una guancia del suo amato in un ultimo, straziante, gesto d’addio.
Poi finalmente l’elfo ebbe la sua gratificazione e lo sentì ululare di dolore. Che gioia immensa dovette provare a sentire il tonfo brutale della mano contro la sua gamba destra, il sussulto spasmodico dei muscoli contratti e l’acre odore di carne bruciata. Per un lunghissimo momento un vortice di sofferenza bluastra oscurò ogni visuale del mercenario figlio del deserto, a malapena consapevole di essere caduto in ginocchio, spezzando una tegola e sentendone i cocci premere dolorosamente contro la propria pelle si vergognò di essere stato costretto ad inginocchiarsi al cospetto di un tale, inferiore, nemico in un istante di debolezza.
Eleberth, Elebeth! Torna da me ti prego!
Gridò al cielo ed al vento con una disperazione che sentiva crescere mano a mano che i ricordi di lei affioravano attraverso la sofferenza ed il dolore della carne. Era da tanto che non evocava più il suo spirito ed ora finalmente ricordava il perché.
Non sono più il guerriero di un tempo, ho perduto il mio onore ed il mio amore. Ho bisogno di te!
Solo il silenzio gli rispose.
Non poteva averla, lo sapeva, separata dal nero abisso che attende tutti i guerrieri ma lo stesso desiderava con tutto il cuore poterla riabbracciare anche solo per un istante, avere un giorno, un’ora da trascorrere ancora con lei per dirsi ciò che non si erano potuti dire in quel fatidico giorno di sangue e morte e così convogliò i suoi sentimenti contrastanti in un attacco che avrebbe cancellato per sempre dalla faccia della terra quel maledetto elfo e la pazzia che esso rappresentava. Dopo quello che aveva fatto, dopo tre lunghissimi anni pieni di avvenimenti la semplice forza di quell’antico dolore aveva ancora il sopravvento sulla ragione e perfino sul bisogno di conoscenza che sperava di trarre dalla cattura del suo nemico … ora non gli importava più di catturarlo ma solo di ucciderlo, di farlo sparire per sempre dalla sua vista ignorando anche quel barlume di umanità che aveva scorto nel suo sguardo ed a cui Elebeth aveva fatto appello.
La lama subì lo stesso trattamento di prima, poche parole sussurrate e divenne sabbia; una colonna di sabbia che avvolse l’altro, alta come un tornado e ruggente a tal punto che le vesti di entrambi sbatacchiavano sferzate dalla pura forza del vento originato da quella rotazione.
QUESTA è RABBIA! QUESTO è DOLORE!
Urlò estraendo la sua seconda spada, dimentico dei ragionamenti di poco prima secondo i quali erano la calma e la disciplina a far vincere uno scontro e si alzò di nuovo con uno sforzo immane di volontà, appoggiandosi all'elsa come ad un bastone fino a che non fu in grado di restare in equilibrio su gambe malferme. Non avrebbe perso o vinto di fronte a nessuno costretto in ginocchio: quell’orgoglio che Shakan gli aveva restituito e tributato non gli consentiva di piegarsi a simili compromessi anche se non si sarebbe certo tolto la vita come gli era stato insegnato da giovane … ora comprendeva che azioni come quelle erano uno spreco e che l’onore stava altrove ma non poteva dimenticare del tutto i passati insegnamenti ed il mondo dal quale veniva.
Ho imparato anche da Ser Bowlard, l'uomo da cui trassi questa spada a Biggs dopo che il Fantasma lo ebbe abbattuto a tradimento, che può molto la forza di volontà e supera persino i limiti del corpo e della storia di chi la possiede. Io non mi arrenderò.




<p align="center">Shimmen Kasumaki
Energia: 19% CS: 1 reattività

Basso - 3% Medio - 9% Alto - 21% Critico - 45%

Status Fisico:
Botta dovuta ai guanti d'arme alle schiena (causano anche una lieve ferita alla fronte facendolo sbattere sul camino)+ danno Medio dovuto ad impatti vari di tegole e pezzi di camino sempre alla schiena. Danno Alto da fulmine alle gambe + ferite superficiali al braccio sinistro dovute all'assalto del falco.
Status Mentale:
Integro.

Abilità passive:
- Bushdo, La Via del Guerriero: risparmio del 3% su ogni abilità.
- Pazziva razziale Orco, mi sono dimenticato di aggiungerla prima.
Abilità Attive:
- Suna kirisaki, Nampado! (falli a pezzi, artiglio di sabbia!): Infondere il proprio spirito in un’arma, trasformarla, tagliare ogni cosa. Dallo spirito passa al corpo il potere, dal corpo alla sabbia, e la lama vola sulle ali del vento tagliando davanti a se come schiocca la frusta.
E’un’abilità tradizionale della sua famiglia così legata al deserto che consente di trasformare un’arma od un oggetto in sabbia che poi viene utilizzata per provocare ferite da taglio. Come? Beh … immaginate cento, mille, un milione di granelli di sabbia a seconda dell’energia impiegata che passano in un secondo, strisciando su un unico punto della vostra pelle, concentrando in quell’unica linea e sempre più in fondo la loro forza abrasiva. Immaginate che migliaia di piccoli spigoli affilati vi grattano furiosamente, lacerando metallo, tessuto, pelle e muscoli … ecco, forse ora avrete un’idea di cosa si può provocare la sabbia quando si muove a questa velocità: non una vera lama certo, ma quasi e più sabbia passa più profondo sarà il taglio. (personale 2°, Attacco Variabile)
- Danku 7: Scudo di sabbia. “l’amore di un’anima, la sabbia insanguinata”
Danku classificato come livello base di potenza: ad un costo Basso e con un tempo pressoché nullo l’anima di Elebeth, un tempo una fanciulla amata da Shimmen ma uccisa da dei soldati del Goyo durante un attacco, solleva uno scudo di sabbia a proteggere il suo compagno. In alternativa si manifesta direttamente ad un costo Nullo inosa ed assorbe un attacco fino al livello Medio. (attiva + passiva dominio, occhio del mago)

Note:
Mi hai sommerso con una marea di attacchi, azzeccando tra l'altro quello alla spada in modo da farmi subire il colpo più potente ma andiamo con ordine.
La tua prima spazzata non mi coglie perchè sono di un paio di passi indietro rispetto a te, quindi lontano a sufficenza ma in compenso il falco mi coglie quasi impreparato se non fosse per la passiva di dominio che mi salva per il rotto della cuffia. Subisco quindi le ferite di quell'attacco al braccio invece che al volto e poi tiro un pugno al pennuto con la mano libera per allontanarlo. Evocando poi lo spirito di Elebeth mi proteggo dal subdolo assalto di fuoco alla spada e qui lei interviene di propria iniziativa a cercare una pacificazione tra noi due, per poi dissolversi non appena la sfiori con il pugno caricato di elettricità. Questo attacco invece mi colpisce e mi fa piombare in gioncchio, ferendomi più nell'orgoglio che nel fisico ma scatenando a tradimento i sentimenti di rabbia e dolore che covano dietro la facciata seria e disciplinata di Shimmen che si manifestano in un attacco Critico alla tua persona (sii fortunato che ho deciso di non usare il Mortale). Ah ultima cosa, grazie alla passiva raziale da orco mi rialzo sulle gambe ed estraggo la seconda spada, una bastarda bella robusta che uso come bastone di appoggio mentre l'altra mia lama si occupa di farti a pezzi.


Edited by vulcano1 - 27/11/2012, 16:24
 
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view post Posted on 30/11/2012, 01:17
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D'un tratto un rombo echeggiò.
Un sussulto leggero, prima. Poi un boato che smosse il terreno con una lunga e ritmica vibrazione, accompagnata da raffiche violente di vento e dalla polvere che ricopriva l'orizzonte. Di sottofondo si udì un ultimo rintocco di campana: un ultimo lampo di ignominia che il Dottore si era lasciato dietro, per velare le tracce delle proprie colpe con le macerie di tutto ciò che si era lasciato alle spalle.
Ed il tetto su cui i due ancor si contendevano si scosse a sua volta. Il comignolo si inarcò visibilmente, poi il pavimento di pietra sotto i loro piedi si scompose in numerose crepe che scivolarono sul pavimento come leggiadri rampicanti o rami di un immaginario albero di morte. E tra loro si aprirono squarci di buio, voragini e buchi profondi all'interno dei quali i due caddero - prima o poi.
Non potendosi sottrarre all'inevitabilità di quell'azione, il primo dei due si lasciò cadere con indolenza, come un corpo morto. Era ancora lui, l'elfo malato che aveva ritrovato in quella mattina una volontà così differente, così nuova, eppur così piena di speranza nell'ottica di un padrone che gli aveva ridato - con l'inganno - una nuova volontà di vita.
E che ora, così violentemente, gliela toglieva con un ghigno invisibile.
Dal canto suo Shimmen poté chiudere gli occhi ed attender di sentirsi franare.
Sicuro che, da par suo, aveva compiuto il suo dovere.
A suo modo, aveva vinto.



littleqmpointwinterreis
Il duello si conclude qui. Di seguito due giudizi complessivi del vostro andamento nello stesso con voto finale globale per ciascuno di voi. Le ricompense non le ho indicate, in quanto andranno a confluire in quella globale della quest, che sarà data al post finale nel thread principale (in essa, ovviamente, sarà ricompresa anche la ricompensa maggiorata del "vincitore" del duello).

Sheevar

Diversamente da quanto scrivi nelle prime note dei post, la caratterizzazione del personaggio appare evidente. Di fatto ti rifai fedelmente alle indicazioni impartite sulla malia e non ti discosti troppo da esse, ricalcando i margini di una corruzione radicata nel tuo personaggio di cui ti limiti, però, ad esplorare poco. Invero, ho apprezzato anche la "ricoloratura" del lupo, come simbolo della trasformazione avvenuta, tentativo comprensibile di affondare le radici in un cambiamento cui ti ispiri per dar vita al tuo personaggio nel duello. Il punto è che non sembra bastare. La caratterizzazione, per quanto evidente, appare comunque anonima e priva di mordente, esplicando i canoni di un classico già visto qual'è l'eroe corrotto ed ai quali non sembri riuscire a dare originalità o forza. Di per se probabilmente non un errore, ma alla mancanza di incisività, in questo senso detta, fa eco la saltuaria presenza di errori ortografici, per lo più frutto di semplice distrazione (e, quindi, ancor più gravi): mancanza di articoli, mancanza di lettere, virgole e/o accenti. Lodevole anche il tentativo di inserire il personaggio di Yukino per dare spessore al pg, benché - nel punto specifico - appaia alquanto forzata come scelta (teoricamente il tuo personaggio non sa affatto che Yukino sia lì e il ricordo che ti viene rievocato appare troppo casuale). Strategicamente altalenante, ma nel complesso accettabile. Fai il tuo dovere nei primi post, incassando e rispondendo come possibile, ma compi anche scelte poco comprensibili: non mi sovviene, infatti, il motivo per cui tu abbia fatto morire il lupo nel terzo turno (poteva ancora servirti; non sarebbe stato incredibile vedergli fare il salto a sua volta e, comunque, è come se di fatto avessi sprecato parte del consumo per evocarlo); non si comprende nemmeno per quale motivo tu abbia utilizzato il falco tuo compagno animale solo nell'ultimo post, quando non sarebbe stato strano vederlo attivo almeno una volta in più (considerando che gran parte del duello si è svolto sul tetto). Si denota principalmente una certa "confusione" nell'esecuzione delle azioni: il tuo stile di combattimento ravvicinato, infatti, spesso ti portano ad affrontare a breve distanza il tuo avversario, motivo per cui ti prodighi in "combo" più o meno articolate di cui, però, spesso si fa fatica a comprendere la corretta esecuzione. Sportivamente ti attieni abbastanza fedelmente al regolamento e non reagisci in alcun modo alla leggera antisportività subita, benché la sua applicazione sia - appunto - di lieve entità. Purtroppo devo ravvedere frequenti ritardi che impongono sulla votazione finale una flessione che, per quanto leggera, determina un voto inferiore al tuo avversario che ti porta alla sconfitta (benché non possa dire che, in generale, tu l'abbia comunque superato in alcun campo, quanto semmai eguagliato). Voto 5,75



Shimmen

Inizio in sordina, giacché non ti pregi di particolare coralità o spessore di linguaggio nel primo post attivo e sembri caratterizzato anche meno del tuo avversario (nonostante il tuo pg, forse, avrebbe dovuto mostrare da subito i maggiori spunti interpretativi). C'è da dire, comunque, che ti rifai nei post successivi: il personaggio assume una certa vitalità, si rifà spesso al suo background ed applica all'ambientazione che lo circonda riferimenti anche notevoli agli eventi passati, mostrando una integrazione molto buona ed una certa "fiducia" che ti fa apparire ispirato e presente. D'altronde controbilanci i buoni spunti con saltuari errori di battitura, sviste e mancata rilettura, oltre che ad una straordinaria tendenza a riempire i post di periodi molto lunghi e con poche virgole. Male, in quanto è un peccato che quanto c'è di buono talvolta (non sempre, per fortuna) non emerga nei tuoi post per la fatica che si fa a leggerli. Leggermente sopra la media sul punto. Strategicamente nulla da eccepire: ti difendi come possibile ed articoli attacchi spesso anche ben studiati, con tecniche di supporto, psioniche, spostamenti alle spalle ed esecuzioni che - in generale - possono dirsi chiare e divertenti da leggere. Sportivamente sei sempre in orario e questo è un gran merito, in quanto rispetti il tuo avversario. Non mancano, però, alcune note negative. Per prima cosa, compi una leggera countermove sul primo assalto, laddove "fuggi" innanzi all'attacco dei lupi, sbattendo loro la porta in faccia: a parità di CS col tuo avversario, infatti, ed avendo tu un CS in agilità, avresti dovuto "schivare", al massimo, il colpo dei lupi, non evitare che questo avesse luogo. Scegli di fuggire, di sottrarti totalmente al loro attacco, sostanzialmente muovendoti prima ancora che i lupi abbiano modo di concludere la loro offensiva. Parliamo comunque di un errore lieve, perché non porta conseguenze di rilievo, ma che diminuiscono di poco il punteggio nel campo. Fai un secondo leggero errore nell'ultimo post, quando implichi nelle tue reazioni e nello specchietto difensivo che l'immediata difesa dall'attacco del falco sia derivata dalla passiva di absolute defence. Questa, però, la fraintendi alquanto: la passiva suddetta ha l'effetto tecnico di azzerare i tempi di cast delle difese, non di renderti "sempre all'erta" o cose simili (tanto più che nel caso specifico ti difendi senza tecniche, quindi la passiva nulla c'entra). L'errore più grave, però, è forse quando decidi - senza motivo apparente - di castare un critico al tuo avversario cosciente del fatto che il duello sia finito, sapendo che - probabilmente - questo nemmeno avrebbe potuto pararlo. Anche qui, poche conseguenze sul duello, ma "bullarsi" del proprio avversario in questo modo è sicuramente antisportivo e poco lodevole per un giocatore. Quest'ultima azione ti costa una grave penalizzazione in sportività, che di fatto annulla i leggeri vantaggi presi nei campi precedenti e per poco non ti costano la vittoria. Per poco, però, perché ai punti guadagni ugualmente una vittoria, benché "di misura". Attento, però, perché non sarai sempre così fortunato: al tuo avversario sarebbe bastato essere più incisivo in determinate parti per portarsi a casa il duello senza problemi. Voto: 6

Vincitore: Shimmen

Valutazione finale
Un duello alquanto bilanciato, ove ha prevalso forse la maggior incisività dell'uno in favore di qualche incertezza dell'altro. Ad entrambi, però, sento di fare i complimenti per l'impegno profuso: è vero, avete molti punti in cui migliorare, ma è sempre piacevole leggere due utenti che cercano di dare il massimo e sembrano trarre giovamento dal farlo. Ho apprezzato l'andamento generale del duello e mi sono permesso di premiarvi con una maggiorazione della ricompensa (che, come detto, potrete leggere nel post della quest principale).



 
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