Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Macerie fumanti, Seran Satu vs Jace Beleren

« Older   Newer »
  Share  
The Grim
view post Posted on 9/7/2012, 19:49





In tutti gli insediamenti, dalle metropoli più avanzate ai villaggi più sperduti, si possono trovare poveri, meno poveri e ricchi. Si possono incontrare contadini che sgobbano e nobili che comandano, mercanti che s'arricchiscono e guardie che obbediscono e artigiani che sudano.
Kaer Modred non è da meno, anzi presentava inattese sorprese per un piccolo villaggio di cinquecento anime, Kaer Modred può vantarsi di ospitare i Nalaar.
Anche se è la nobile casata dei Westford a comandare, legittimi signori del villaggio, della terra su cui sorge e delle foreste che lo circondano, il gioiello del posto, coloro che portano fama e prosperità sono i ricchi mercanti dei Nalaar. I primi non avevano nessun nome famoso da lucidare come un trofeo di cui vergognarsi, nessun eroe o infame e gli altri avevano Chandra, ladra ed avventuriera, che era arrivata con ricchezze e contatti da tutto e ben oltre il Regno.
I Westford non avevano una fortezza ma una torre - Lancia del Cacciatore - che svettava smilza e usurata, che appariva ben misera rispetto alla Culla dell'Estate, villa che già dal principio era degna delle più grandi città dell'Ovest, ed ogni anno s'ingrandiva tanto da essere diventata grande il doppio dalla sua costruzione. I primi avevano sì il potere, ma erano gli altri a comandare con l'oro.
Come può l'invidia non bruciare nei loro cuori?

fireofuknownoriginllbyk

L'invidia poteva bruciare l'orgoglio dei Westford, ma fu la Culla dell'Estate ad incendiarsi. Il cielo si colorò di arancioni caldi e rossi terribili, il fumo si levò ad oscurare la luna in cielo, e le urla svegliarono l'intero villaggio riempendo la notte di terrore. Come fosse cominciato nessuno sapeva spiegarselo, ma tutti videro come finì: nuvole cupe piansero per la disgrazia, cancellando ogni lingua di fuoco e salvando buon parte della tenuta. A bruciare era stata l'ala più vecchia della villa e nemmeno gravemente; non c'erano nemmeno stati morti ma solo danni.
I Nalaar l'avrebbero ricostruita, più grande e bella che mai.


Duello Ufficiale
Serhat Satu X Jace Beleren
Verde vs Verde
E | D




Premio: la Gloria!
Pk: OFF
Tempi di Risposta: 7 giorni, ma siamo tranquilli
Primo post: Dra31
 
Top
dra31
view post Posted on 14/7/2012, 21:54




Macerie fumanti - Ø
Territori Occidentali, Kaer Modred

Fuoco!

Il secondo richiamo che nessuno vuole sentire nella notte -il primo è l'avviso di briganti e criminali- spezza il silenzio del paese, destando chi già dormiva e rinviando a molte ore il riposo di chi si attardava nell'unica locanda del paese.
Un'alba precoce rischiara il cielo cupo di una notte in odore di pioggia, dove le nere volute di fumo si vanno a mescolare con la pesante coltre di nuvole che nascondono luna e stelle. Come a voler dare, anche in questa occasione nefasta, il passo alla "Culla d'Estate", l'imponente magione che domina su Kaer Modred.

E la notte, provvidenziale la rottura degli argini celesti, degli abitanti di Kaer Modred è una notte di pena e fatica, costretti ad affrontare un nemico di cui hanno sempre avuto paura. E l'alba, quella vera, che si fa strada tra le nuvole ormai leggere e le colonne di fumo grigio, vede gli uomini uscire vincenti ma feriti nell'orgoglio, una ferita che lascia una cicatrice che il tempo e un buon medico sapranno far guarire e scomparire, lasciando al suo posto un volto nuovo e forse ancor più bello.

png

Diciotto giorni dopo.

Mastro Satu, il pranzo!
Lasciatelo pure lì, Sora Bess. Grazie.

L'unico operaio presente in quel momento sul cantiere, allestito tra i resti di un'ala della magione andata a fuoco quasi venti giorni addietro, è al momento impegnato in un'operazione di fatica che non gli permette di rivolgersi alla locandiera che nel frattempo si è congedata. Un ulteriore sforzo e il trave che lo sta impegnando finalmente si smuove cadendo pesante sul pavimento. Rialzandosi sbuffando, poggia il palanchino addosso il muro e si avvia verso il piccolo capanno degli attrezzi posto appena fuori dai resti dell'edificio.
La pioggia leggera e fine che caratterizza il tempo di Kaer Modred da due giorni a questa parte è una compagna tranquilla e utile durante il lavoro, smorzando la polvere e la fuliggine delle rovine, ma nei pochi momenti di riposo non è la compagnia ideale, ecco perché si va a rifugiare sotto una tenda allestita vicino al ricovero degli attrezzi. Un cesto lasciato sopra un tavolo a cavalletto lo attira come il miele un orso, svelando al suo interno una pagnotta, del formaggio e della frutta locale; il tutto è accompagnato da una brocca di birra fredda, ottima per accompagnare quel pranzo frugale che il costruttore è solito consumare sul lavoro.

Si prende tutto il suo tempo per pranzare, sfogliando tra un boccone e l'altro le pagine di un libro rinvenuto sotto le macerie e osservando il cantiere e il lavoro che ancora c'era da fare. Non è il solo a lavorarci, solitamente lo aiutano alcuni uomini del villaggio, oggi impegnati altrove nei campi per delle lavorazioni impossibili da rinviare.
Era soddisfatto di se stesso per come aveva sistemato il sito: la presenza di muri diruti e di alcuni impalcati non del tutto crollati aveva determinato la necessità di puntellare le strutture ancora in piedi con ponteggi e puntelli, creando in alcuni angoli una foresta di pali e tavole. Oltre i ponteggi è stato necessario anche delimitare degli spazi con paletti e corde, materializzando sul pavimento non completamente occupato dalle macerie un reticolato che gambe non allenate troverebbe intralciante. Non per il costruttore, svuotato il boccale e riposto il libro dentro il capanno, che scavalca le corde e ritorna al suo cumulo di pietre e travi.

png

Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
CS × 2 {Conoscenza 1 - Ingegno 1}


- condizioni › Ottimali.
- forma › Normale {100% = [0B+0M+0A+0C]}

+ ragionare
{Mente Lucida II: Passive di scioltezza logica e comprensione base di illusioni ambientali e non}
{Mente Lucida II: Attiva di difesa psionica, previa scoperta dell’attacco [variabile (da basso ad alto)]}

+ lavorare
{Umano: Passiva razziale [Non sviene con il 10% delle energie]}
{Abilità personale II: Attiva di risparmio energetico del 5% su tecniche a base PeRf (un consumo ridotto del 0% diventa del 1%) con durata di n. 4 turni [Medio]} bloccata post patch


- ... › ...
{...}

+ la strumentazione: attrezzi personali › Armi iniziali [Mazzetta x 1, Accetta x 1, Piombo x 1] per un peso variabile di kg 4~6 | Equipaggiamento GdR non offensivo [Borsa degli attrezzi x 3]
+ la strumentazione: strumenti di rilievo e misurazione › Armi acquistate [Palina x 15, Corda a tredici nodi x 1]
+ la strumentazione: attrezzi di cantiere. Armi acquistate [Badile x 1, Sacchetti di gesso x 15, Esplosivo x2]
+ la strumentazione: pacchetto di medicazione › Bendaggi con soluzione cicatrizzante [Erbe x 4 (cura bassa, istantaneo)], Integratori energetici [Linfa vegetale x 1 (+10% energia, istantaneo)] e Tonici [Tonico x 1 (+4 CS Forza Fisica, -10% energia/turno, 2 turni)]
+ cianfrusaglie › Oggetto personale [Ciondolo]

- note › Bene, si inizia. Buon gioco e buon divertimento.

La bellezza è un bene fragile.
Serhat Satu

 
Top
The Grim
view post Posted on 21/7/2012, 20:29





Macerie Fumanti,
un lavoro più duro del previsto






Fatalità,
la bussola nelle vite degli uomini. Quando drammi ed incidenti le complicano e le cause sono troppo misteriose - o troppo tremende - questa semplice parola culla fino ad addormentare le coscienze. Per esempio l'incendio di Culla d'Estate? Una tragica fatalità! Il legno dell'ala più antica aveva un paio di secoli d'età, era vecchio e secco, e nessuno più abitava o usava quelle stanze da tempo, lasciate all'abbandono senza alcuna manutenzione. Nessuno ha mai parlato di invidia o dolosità, era stato un capriccio del caso. Proprio come il fatto che Jace Beleren era in quei giorni a Kaer Modred, non per svago ma per un compito molto delicato e per nulla innocente.

Under_Costruction_by_GenovesiDeviati

Lo Stregone spinse la donna in avanti dopo l'ennesimo tentativo di quella di fermarsi. Non era niente, una delle tante serve che rassettavano le cucine, svuotavano i pitali o pulivano la biancheria; troppo vecchia e brutta per puntare più in alto di così. Una nullità, eppure nonostante la sua mediocrità era colei che serviva al Cartomante. Per puro caso la donna aveva notato in una delle stanze più abbandonata uno scomparto segreto e lì dentro il Diario della capostipite Nalaar; l'obbiettivo di Jace. Non che a lui interessassero quei mercanti, od avesse alcun conto in sospeso con loro, e non era nemmeno interessato a simili testi - non aveva la minima idea di cosa potesse essere scritto in quel diario - ma era stato pagato. Il lavoro sembrava facile, la ricompensa era buona e tutto il lavoro di raccolta informazioni e logistica era stato già studiato dal committente, perfino l'incendio era stato progettato nei minimi particolari: un lavoro facile; forse troppo suggeriva la sua coscienza paranoica. Il Mastigos scrutava ogni angolo, aspettandosi trappole, guardie nascoste o simili problemi ma gli unici suoni venivano da qualche lontano e sperduto manovale impegnato in chissà quale lavoro. Con così poco rumore i gemiti sommessi e le suppliche singhiozzanti della donna sembravano urla. Continuava a ripetere di lasciarla in vita, che non avrebbe raccontato nessuno della vicenda, che il suo segreto era al sicuro. Per tutta risposta Jace, stanco da quel piagnisteo ininterrotto - una vera cascata di parole e lacrime - avvicinò l'estremità affilata della frusta al collo sudato ed arrossato della serva, ed il tocco freddo e metallico bastò a zittirla e calmarla; spegnendo un principio di mal di testa che offuscava la mente dell'uomo.


ɲ Ɏ ɳ

La situazione non era proprio quella che s'immaginava: anziché corridoi e saloni ricolmo di macerie scampate alla devastazione si trovò in un groviglio di ponteggi, funi, puntelli ed attrezzi: un vero e proprio cantiere. Vi era addirittura un capanno appena costruito ed un uomo intento a spaccare pietre, mentre gli era stato assicurato che sarebbero passate settimane per la ricostruzione. L'imprevisto era molto grave: una delle consegne era di non venir visto nel furto così che si ci scordasse del diario ma ora aveva non uno ma ben due testimoni da eliminare; sapeva che nulla sarebbe filato liscio. Con un gesto repentino sgozzò l'incredula donna, che non ebbe tempo nemmeno di accennare un urlo; il suo corpo atterrò con un tonfo tra i ruderi e le macerie con un filo di sangue a cingerle il collo. Non provò niente mentre la lama della frusta le apriva la gola ed il sangue insozzava la sua mano, e presto avrebbe dovuto uccidere l'uomo. Prima però doveva rivolgergli una domanda:

« Pezzente, se non vuoi fare la fine di questa nullità dimmi subito se hai trovato una specie di libro, un diario. Fallo in fretta e potrei anche risparmiarti. »





Semplice post di presentazione, che fornisce anche il pretesto per il mio avversario.
Passo la palla a Dra! :ter:
 
Top
dra31
view post Posted on 26/7/2012, 22:39




Macerie fumanti - I
Territori Occidentali, Kaer Modred


Un tonfo sordo alle sue spalle lo costringe a lasciar perdere quello che sta facendo per voltarsi a vedere cosa è caduto. Il rumore appena udito non è quello di una pietra o di un trave caduto per colpa del proprio peso, è più simile a quello di un sacco di sabbia lasciato cadere, ma di sabbia nel cantiere non ce n'è.

Pezzente, se non vuoi fare la fine di questa nullità dimmi subito se hai trovato una specie di libro, un diario. Fallo in fretta e potrei anche risparmiarti.

Il pararsi difronte a lui di un tizio incappucciato e la contemporanea presenza di quel che resta di una serva riverso sul pavimento basta al costruttore per far correre lo sguardo più volte sui due, accompagnando il tutto con l'espressione di chi cerca di capire qualcosa.

Dentro il capanno, pezzente. -Il tono è sprezzante, che racconta bene la prima impressione che lo sconosciuto ha lasciato su Serhat.- Ma non lo puoi prendere da solo. Quel capanno è sotto la mia custodia. -Nei suoi cantieri la negligenza nell'usare gli attrezzi è mal tollerata e il capanno degli attrezzi del quale lui detiene le chiavi, è ciò che incarna l'importanza di questa regola. E ...-
E sarà dura che ti fò entrà lì dentro. Anzi, mò te butto fuori a calci, se non te ne vai, pezzente.

Posa il palanchino alla parete e prende in mano la mazzetta dondolante alla cintura.
Normalmente, per premunirsi da eventuali incidenti, vieta a tutti gli estranei alle lavorazioni l'accesso in cantiere; il rischio di cadere in una buca o di finire sotto un carico sospeso è sempre alta e di rimetterci personalmente per ripagare cure e funerali non è ha nessuna voglia. Il fatto, allora, che un tizio uscito fuori dal nulla si permetta di fare il bello e il cattivo tempo nel suo cantiere, aggiunto alla pretesa di dare ordini a lui nel suo cantiere e ad avergli messo in mezzo alle scatole un morto scomodo, basta e avanza a Serhat per andare direttamente alle mani. O agli attrezzi.

Studia per qualche istante la situazione e, battendo il pugno armato sulla mano con un'espressione soddisfatta, da il via alla sua personale opera di convincimento ad andarsene.
Un movimento secco e lineare della mano taglia l'aria e la pioggerella davanti al costruttore, un gesto che anticipa di poco la comparsa da nulla di un muro a sacco in stile opus reticolatum: due file esterne di tufelli formano le parti a vista del muro, caratterizzato da un disegno di linee continue che formano una rete, e sono riempite da una malta cementizia amalgamata con pietrisco e frammenti di laterizio, continuando a salire nella costruzione per un'altezza di una pertica intera.
Nascosto alla propria vista il pezzente, Serhat avanza sicuro tra le corde del cantiere, superando il corpo esanime della disgraziata e cacciando nel scavalcarla un'imprecazione ad alta voce nella direzione del muro. Aveva appena visto che la morta giaceva sulle corde e il peso aveva divelto alcuni dei picchetti legati ad esse.
Un "Li mortacci tua" allargato a tutta la parentela entro le tre generazioni, nulla di particolare ma se detto in maniera abbastanza calorosa e convinta è abbastanza da far fare gli scongiuri alla maggior parte della gente. In questo caso forse ci sarà anche un mal di testa.

Finito di apostrofare il tagliagole, il costruttore si è avvicinato abbastanza al muro da poterlo attraversare con passo mentre scarica un colpo discendente con la mazzetta, alla cieca. Non gli importa se il colpo va a segno o meno, è importante che il tizio capisca l'antifona e agisca come di dovere.

png

Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
CS × 2 {Conoscenza 1 - Ingegno 1}


- condizioni › Ottimali.
- forma › Normale {85% = [1B+1M+0A+0C]}

+ ragionare
{Mente Lucida II: Passive di scioltezza logica e comprensione base di illusioni ambientali e non}
{Mente Lucida II: Attiva di difesa psionica, previa scoperta dell’attacco [variabile (da basso ad alto)]}

+ lavorare
{Umano: Passiva razziale [Non sviene con il 10% delle energie]}
{Abilità personale II: Attiva di risparmio energetico del 5% su tecniche a base PeRf (un consumo ridotto del 0% diventa del 1%) con durata di n. 4 turni [Medio]} bloccata post patch


- progettare.{Abilità personale I: Illusione ambientale con durata di n. 2 turni [medio]}
- il cantiere: gestione e organizzazione. › [size=0]{Pergamena Urlo di Guerra [Basso]}


+ la strumentazione: attrezzi personali › Armi iniziali [Mazzetta x 1, Accetta x 1, Piombo x 1] per un peso variabile di kg 4~6 | Equipaggiamento GdR non offensivo [Borsa degli attrezzi x 3]
+ la strumentazione: strumenti di rilievo e misurazione › Armi acquistate [Palina x 15, Corda a tredici nodi x 1]
+ la strumentazione: attrezzi di cantiere. Armi acquistate [Badile x 1, Sacchetti di gesso x 15, Esplosivo x2]
+ la strumentazione: pacchetto di medicazione › Bendaggi con soluzione cicatrizzante [Erbe x 4 (cura bassa, istantaneo)], Integratori energetici [Linfa vegetale x 1 (+10% energia, istantaneo)] e Tonici [Tonico x 1 (+4 CS Forza Fisica, -10% energia/turno, 2 turni)]
+ cianfrusaglie › Oggetto personale [Ciondolo]

- note › Bene, si inizia. Uso "Progettare" per creare un muro tra noi, seguito da "Urlo di guerra". Chiude il tutto un colpo di mazzetta dato a caso mentre attraversa il muro illusorio.
Si, ti sta caldamente consigliando di andartene. :8):

La bellezza è un bene fragile.
Serhat Satu

 
Top
The Grim
view post Posted on 3/8/2012, 19:21





È paradossale ma spesso la vita viene paragonata ad un immenso romanzo anziché essere questo considerato una o più vite in piccolo. Intrecci variegati che si ripropongono sempre simili ma diversi, eserciti di personaggi e comparse, che si danno il cambio divenendo uno poi l'altro. La metafora è efficace, rende bene e fa sembrare ogni vita più epica ed importante, dotata di un fine o di un qualche tocco di meraviglia. Ma le vite non sono storie, e spesso mancano di armonie e di finali, tranciate in medias res quasi senza alcuna logica. Come quella servetta, il cui nome non viene nemmeno menzionato come le più pallide comparse, quella serva ormai vedova da quattro anni e che si apprestava a lasciare orfani tre figli, tra cui la più grande che si sarebbe sposata la primavera prossima. Proprio per questo motivo risparmiava di più e si era trovata a cercare preziosi dimenticate tra le sale più vecchie di Culla dell'Estate e che così aveva trovato quel diario che doveva essere la sua fortuna. Invece la vendita di quell'informazione le aveva portato la morte, insensata ed immeritata, per mero capriccio. E così era stata scritta la parola fine del suo breve racconto, mera comparsa a piè di pagina di romanzi d'altri, che nemmeno si erano accorti della sua esistenza

ɲ Ɏ ɳ

Sorride Jace, con quel suo tono arrogante e beffardo, mentre il buzzurro gli regala l'informazione che cercava, tra una minaccia ed un insulto. È divertito dal suo linguaggio grezzo, dialettale che gli calza addosso meglio del suo completo lordo e rattoppato, meglio degli attrezzi e delle funi che lo circondano. Quel suo modo di esprimersi completa il suo aspetto da operaio come l'abbronzatura sulla pelle, più del collo taurino, quasi quanto le mani callose e alla stessa maniera di quella sua stazza massiccia ma non definita: il perfetto aspetto di un manovale. Perfetto non nel senso di impeccabile, irreprensibile ma nel fatto che quell'uomo coincideva con l'immagine che il Cartomante aveva di un muratore, tanto da domandarsi se quel che stesse vedendo fosse la realtà od una scaltra illusione; un dubbio che non riusciva ad attecchire nella sua mente. Anzi il Cartomante se la rideva e già sentiva il diario stretto sotto la sua cappa e le monete ad appesantire le sue tasche, una sicurezza che raramente si sentiva di ostentare davanti ad un ostacolo, proprio perché non riusciva nemmeno a considerarlo tale. Ed infatti fu vivamente sorpreso quando il manovale, tagliando l'aria con una mano, fece sbucare dal nulla un muro, solido ed alto. E Jace aveva voglia di applaudire dopo quel trucco, di ridere sguaiatamente perché da un muratore che si ci poteva aspettare se non che erigesse mura? Non che la cosa non lo preoccupasse - aveva appena dimostrato di non essere un semplice bracciante - ma si riteneva a tutt'altro livello, sottovaluta il suo avversario poiché rapito da una specie di gioia infantile, un divertimento quasi irrazionale.

theblackwallbyeilidhd32

Il suo umore mutò tempestivamente, giusto qualche attimo dopo, e non perché il suo carattere fosse lunatico ma semplicemente non si aspettava ciò che sarebbe accaduto. Il manovale infatti iniziò ad imprecare a gran voce, maledicendo non si sapeva bene chi dalla prima all'ultima generazione. Non era però un semplice urlo, volto a sfogare la propria insoddisfazione per chissà quale motivo, ma di una vera e propria malia che investì col suo fragore lo Stregone, un eco che vibrava nella sua testa quasi fino a fargli venire un gran mal di testa. Questo campanello d'allarme l'allertò terribilmente!
Forse non aveva a che fare con un lavoratore greve ma con un sottile commediante che lo stava prendendo in giro; e lui stava per caderci in pieno. Uno schiocco di lingua e quel fastidio si dissolse, quasi non fosse mai esistito, giusto in tempo. Un attimo dopo infatti dalla solida parete che si ergeva a pochi passi da lui emerse - quasi fosse intangibile - il manovale. L'operaio brandiva una mazza, un attrezzo che sembrava fatta principalmente per lavoro ma la agitava saldamente quasi fosse un pesante martello da guerra. Jace vide la pesante testa di metallo dell'arma avvicinarsi pericolosamente al suo capo in un arco piuttosto ampio che non avrebbe potuto schivare facendo un passo indietro. Se fosse stato ancora alle prese con il mal di testa sarebbe caduto in quella rudimentale trappola, uscendone con ferite ben gravi, forse addirittura con la testa rotta. Ma quell'attimo di lucidità che aveva conquistato gli permise di intuire l'inganno e trovare una via di scampo, e così si buttò sul fianco destro rimettendosi in piedi con un agile capriola sul fianco sinistro del suo nemico.
L'altro si era dimostrato molto più scaltro e sottile di quanto l'illusionista avesse valutato ed ora non poteva permettersi di lasciare nulla al caso; bisognava essere rapidi e decisi. Le possibilità che il Cartomante aveva erano tante quanti gli alberi della foresta attorno, innumerevoli più delle loro foglie o dei ruderi bruciacchiati di quella magione incendiata, tante da far girare la testa all'uomo; che però aveva trovato un modo per ridurle ad una. Prese così uno degli arcana minori e lo lanciò con forza verso la testa di quell'operaio, precisamente all'altezza degli occhi così da poterlo accecare; una mossa che però celava la vera offensiva. Mentre la carta metallica fendeva rapida l'aria, portò la mano al fianco liberando la sua frusta dalla fibbia della cintura, pronta a schioccare in un attimo, a tagliare e ferire cosa le fosse comandato. In quel momento l'azzurro dei suoi occhi mutò repentinamente ad un innaturale dorato, un colore che trasudava magia in ogni suo punto, la tinta dorata che gli permetteva di vedere presente e futuri scorrere assieme, paralleli e contemporanei. Con uno schiocco deciso la frusta si alzò mossa dal braccio dello Stregone e saettò in avanti, superando l'uomo, per poi tornare indietro con un forte strattone, disegnando un arco che avrebbe intersecato la corpulenta pancia di quel muratore che stava, letteralmente, con le spalle al muro. La lama metallica della frusta, se lasciata fare, avrebbe trapassato quel ventre prominente, aprendo una voragine che facilmente avrebbe spezzato un uomo qualunque, lordandosi del primo sangue di quello scontro.


Capacità Straordinarie: Intelligenza 2 Prontezza 2
Costi energetici: Critico 40% | Alto 20% | Medio 10% | Basso 5% | Costi Illusioni: Critico 35% | Alto 15% | Medio 5% | Basso 1%
Passive in Uso:Nessuno svenimento al 10% di energie, nessun tempo di concentrazione per le tecniche illusorie, risparmio energetico del 5% sulle illusioni, le tecniche illusorie infliggono danno di un grado superiore;
Stato Fisico: Perfetto;| Stato Psicologico: Perfetto; | Energia: 100 - 5 - 20 = 75 %
Arcana minori: 19/20;
Frusta: In mano;


Riassunto Post: Jace attiva Il Sole a Basso [Pergamena Disarmante del Ladro] proteggendosi dall'Urlo di Guerra e schiva l'attacco di Serhat con una capriola a destra. Si rialza e lancia un Arcana Minore, subito dopo attiva La Papessa [Pergamena Preveggenza del Ninja] e mena così un fendente potenziato con la frusta verso l'addome dell'avversario.

Ps: Jace non sa che il muro è un'illusione

CITAZIONE
Il Sole: La tecnica ha natura psionica. Il caster si difende dalle illusioni, dagli ammaliamenti e dalle maledizioni nemiche, spendendo un consumo pari alla potenza dell'offensiva rivoltagli contro. Più in generale, questa tecnica agisce come una difesa psionica a consumo e potenza variabile, la seconda pari al consumo impiegato. E' possibile castare una difesa psionica nei primi attimi in cui si subisce l'offesa, per prevenirne gli effetti.
Consumo di energie: Basso


La Papessa: La tecnica ha natura magica. All'attivazione, a seconda della personalizzazione il caster può decidere di subire leggere mutazioni che non ne compromettano la riconoscibilità, come leggeri tratti demoniaci o il colore dei propri occhi. Gli attacchi fisici lanciati dall'utilizzatore mentre questa tecnica è attiva diverranno incredibilmente più precisi, proprio come se il caster potesse prevedere le mosse del nemico, e comportarsi di conseguenza; in termini tecnici, avranno ciascuno potenza media. Se utilizzato per difendersi, il potere della preveggenza assume le caratteristiche di una difesa assoluta. La tecnica dura due turni compreso quello d'attivazione, potendo svanire prima del secondo a desiderio del caster.

Consumo di energie
: Alto

Note: Mi spiace per aver sforato coi tempi, essendo stata la scadenza ieri. Fortunatamente al momento si sta godendo le meritate ferie, così la mia mancanza è meno grave :D
 
Top
dra31
view post Posted on 11/8/2012, 13:09




Macerie fumanti - II
Territori Occidentali, Kaer Modred


Un testardo disturbo del lavoro altrui, ecco come individua Serhat lo sconosciuto. Il colpo a vuoto ha prodotto l'effetto cercato, costringendo l'altro a scartare di lato e ruzzolare sul pavimento per evitare di vedersi spaccata la testa o altro. Dimostrazione di un'agilità e una lucidità a prova di insulti; solitamente la gente va in incandescenze quando gli tocchi la famiglia e i propri cari, o almeno questo vale per lui.
Conclude il passo riportando in posizione eretta il busto, sporto in avanti durante il movimento per enfatizzare il colpo, e posando l'attrezzo sulla spalla, mostrando un atteggiamento tutt'altro che rispettoso nei confronti dell'altro. Lo sta sfidando, ogni suo gesto e sguardo è un chiaro segnale di sfida; simile ad un animale al quale è stato violato il proprio territorio, il costruttore rimarca questo concetto basilare nell'unico modo che conosce: con forza e peso, sia figurato che reale.

Al contrario delle aspettative, la sfida viene accettata; lo sconosciuto tagliagole incappucciato lo affronta anche lui con lo sguardo e i gesti, dimostrando di non aver compreso a pieno che non è ben gradito né ora né mai. Un movimento rapido e il balenare metallico in aria di qualcosa lo costringe a muovere il capo nel modo più veloce che i suoi riflessi gli permettono, evitando l'oggetto di striscio pur lasciandogli la possibilità di segnargli la tempia con un lungo e accentuato taglio. Una mano passata sul punto dolente dimostra l'entità della ferità, interessata da un sanguinamento continuo ma non significativo. Segno che il taglio è superficiale, come tanti altri subiti in passato. Dopotutto è risaputo da mezzo mondo che Serhat ha la testa dura come il corniolo.

L'azione successiva, però, è quella che accerta le intenzioni di resistenza dello sconosciuto. Il movimento fluido e serpentino di quella che ad una prima occhiata sembra una corda lo obbliga a rivolgere la propria attenzione sull'altro, sulle sue mani e sulla lunga striscia sospesa in aria. Questioni di istanti e il nastro cambia direzione, è quell'attimo di stasi tipico di una corda quando viene strattonata che lo avverte e lo fa reagire, calando rapidamente il braccio armato lungo il fianco e irrigidendolo in quella posizione. Non ci vuole un luminare della medicina per capire che una ferita a quell'altezza sia pericolosa, basta aver frequentato un poco i campi di battaglia.
Lo schiocco e lo sferzare di qualcosa di tagliente non aspettano più di tanto, lasciando una sensazione di bruciore sulla pelle pari a quella di una corda scorsa con forza su di essa. La sinuosa figura sottile lo supera per tornare al punto di partenza, mentre si libera della tensione e decide di riportarsi aldilà del muro.

Un trucco che forse non è più utile, quello del muro, ma che ancora può servire. Bisogna calcare la mano con il tizio e cosa c'è di meglio che non prenderlo a cinghiate? Perché non ci aveva pensato prima?
Non è troppo tardi per rimediare, ecco perché tira fuori dalle borse una lunga corda sul quale spiccano dei nodi posti ad una distanza ben precisa. Usato per altri scopi, quello strumento si è rilevato già altre volte un ottimo deterrente e ora lo avrebbe rimesso nuovamente alla prova. Con una piccola novità.
Srotola la corda e stringe la presa all'altezza del settimo nodo, muove all'indietro il braccio e lo tende preparando lo scatto. Inala ed esala un lungo respiro, allenta il braccio e lo muove con velocità in avanti disegnando un ampio semicerchio al suo fianco. Ricorda dove ha lasciato l'altro, ha misurato la distanza e una regola basilare lo aiuta a conoscere quanto basta per raggiungerlo. Ecco a cosa serve quella corda annodata, oltre a fendere l'aria rapida e ad attraversare il falso muro. Se qualcuno osservasse quello che succede, potrebbe pensare di aver visto una scia di colore diverso, ma forse darebbe solo la colpa ad una macchia di sangue lasciata dalla mano sporca del costruttore su uno dei nodi.

O si sta sbagliando?

png

Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
CS × 2 {Conoscenza 1 - Ingegno 1}


- condizioni › Buone. Taglio superficiale alla tempia.
- forma › Normale {55% = [1B+2M+1A+0C]}

+ ragionare
{Mente Lucida II: Passive di scioltezza logica e comprensione base di illusioni ambientali e non}
{Mente Lucida II: Attiva di difesa psionica, previa scoperta dell’attacco [variabile (da basso ad alto)]}

+ lavorare
{Umano: Passiva razziale [Non sviene con il 10% delle energie]}
{Abilità personale II: Attiva di risparmio energetico del 5% su tecniche a base PeRf (un consumo ridotto del 0% diventa del 1%) con durata di n. 4 turni [Medio]} bloccata post patch


- progettare.{Abilità personale I: Illusione ambientale con durata di n. 2 turni [medio]}
- il cantiere: sicurezza attiva e passiva. › [size=0]{Pergamena Tempra di Ferro: Difesa media e inferiore [Medio]}
- i materiali: lavorazione e preparazione. › [size=0]{Pergamene Colpo duro e Accumulo di energie: Power-up istantaneo alla Forza Fisica [Basso +2 CS, Medio +4 CS]} + {Pergamena Effetto esplosivo: danno medio per n. 2 turni [Alto]} + {Pergamena Bash: danno psionico [Medio]} + {Occhio del mago [Medio]}


+ la strumentazione: attrezzi personali › Armi iniziali [Mazzetta x 1, Accetta x 1, Piombo x 1] per un peso variabile di kg 4~6 | Equipaggiamento GdR non offensivo [Borsa degli attrezzi x 3]
+ la strumentazione: strumenti di rilievo e misurazione › Armi acquistate [Palina x 15, Corda a tredici nodi x 1]
+ la strumentazione: attrezzi di cantiere. Armi acquistate [Badile x 1, Sacchetti di gesso x 15, Esplosivo x2]
+ la strumentazione: pacchetto di medicazione › Bendaggi con soluzione cicatrizzante [Erbe x 4 (cura bassa, istantaneo)] e Tonici [Tonico x 1 (+4 CS Forza Fisica, -10% energia/turno, 2 turni)]
+ cianfrusaglie › Oggetto personale [Ciondolo]

- note › Bene, si continua. Uso "Tempra di ferro" per difendermi dalla frusta, dopo aver evitato di poco la carta, e ritorno oltre il muro. Da lì attacco con la corda al quale viene applicato "Effetto esplosivo".
Si, ti sta ancora caldamente consigliando di andartene, se non si è capito :8):

La bellezza è un bene fragile.
Serhat Satu

 
Top
The Grim
view post Posted on 27/8/2012, 17:22





Dal primo vagito di neonato fino all'ultimo respiro prima della morte, ogni vita si consuma o si svolge dietro mille e più diversi sfondi. Ogni avvenimento si compie in un luogo che nel suo lungo esistere fa da palco a tante e molte storie. Alcuni di questi son costretti a veder ripetere molte volte, forse troppe, scene simili e monotone, come nei cimiteri, mentre altri hanno il privilegio di ospitare ogni sorta di evento da feste in maschera a tetre processioni, da risse finite in tragedia ad amori sbocciati in una sera, come nelle piazze delle grandi metropoli o le ville dei nobili più importanti. E questo continuo flusso di genti e di vite,di emozioni ed eventi, lento lento infonde un barlume di vita in questi scenari e mentre alcuni si rassegnano ad essere meri paesaggi, altri si ribellano e creano una propria identità. Nascono così le leggende di case stregate che scacciano ogni proprietario, di vicoli che non si riescono a trovare ed altri che gira gira ci si finisce sempre per capitare, posti da cui si fugge anche la vista ed altri di cui si finisce per innamorare. Luoghi che sembrano dialogare con le persone in un linguaggio fatto di impressioni, talvolta esplicite ed altre velate, che in qualche modo fan sentire la loro voce a chi sa drizzare la propria anima.

ɲ Ɏ ɳ

Per sfortuna di Jace, quello non era il futuro in cui la sua frusta squarciava il ventre dell'operaio che sanguinante si accasciava a morire né, per sua fortuna, era quello in cui l'altro afferrava la sua arma e lo tirava a sé con forza, facendolo rovinare a terra ad imbrattare di rosso ciottoli ed attrezzi. Né uno dei migliori, né uno dei peggiori. L'altro sanguinava dove la carta l'aveva ferito, ma per il resto era in perfetta forma poiché la frusta non l'aveva mai colpito. La lama rapida e splendida aveva tagliato l'aria senza incertezze o tentennamenti ma si era rifiutata di fare lo stesso con la carne dell'uomo, rimbalzando via sdegnata e costringendo lo Stregone a gran sforzo per non vedersela sfuggire. La mano destra era rimasta salda e con uno strappo l'aveva riportata a sé, raccolta in spire ai suoi piedi come un serpente sonnecchiante in attesa della prossima preda. Nonostante ne fosse uscito incolume, l'uomo sparì nelle sue fortificazioni, forse per pianificare la prossima mossa o forse per darsela a gambe levate. Non bisognava essere veggenti per capire che Jace avrebbe approfondito la questione, ma esserlo non l'aveva avvertito dell'infido assalto della fune. Come ad imitare la mossa del cartomante essa guizzò come per strangolarlo o forse immobilizzarlo, apparendo letteralmente dal muro squadrato, muovendosi come animata da qualche stregoneria; o così appariva al ragazzo preso alla sprovvista. Il movimento era stato troppo rapido e questi non poteva evitarla gettandosi a terra, così digrignò i denti e strinse i pugni per proteggersi alla bene e meglio. Apparve così un'accozzaglia informe di travi divorate dalle fiamme, e porte sfondate, e pietre erose dal tempo e dall'incuria e mobili spaccati, tutti assieme in una strana scultura pronta a fargli da barricata. Sul viso di Jace si disegnò il più genuino stupore a quell'improvvisa apparizione. Non era la prima volta che usava i suoi poteri per difendersi ma solitamente apparivano zanne e lance, cadaveri delle sue vittime o corpi di mostri dalle forme più bizzarre, od uno dei tanti orrori che popolava i suoi incubi passati o recenti, e non ricordava un tavolino tra le sue paure od i suoi rimorsi.


caleidoscapebybreathein


Al tocco di quello strano serpente di canapa tutto venne scagliato in ogni direzione con un boato da mozzare il fiato ed una nube nera di lapilli e polveri incandescenti travolse ed inghiottì ogni cosa, incenerendo ogni particolare di quell'orrido mucchio di infissi e pareti. Il mondo si era fatto vibrazione, che scuote il terreno ed il corpo dello Stregone, che ronza nelle orecchie cancellando ogni altro suono. Il fondersi nauseabondo dell'odore della polvere incenerita e quello della carne che arrostisce. Mille e più piccole lame rosse di calore e di dolore che si conficcavano nel suo petto e nelle sue braccia e nelle sue gambe senza però affondare, perennemente sospese sulla superficie.
E mentre Jace sentiva la pelle sfrigolare per le ustioni e perdere l'appoggio del suolo, non poté fare a meno di urlare. Non una frase articolata, né una minaccia d'odio strisciante, solo un suono che per metà era dolore cocente e per l'altra rabbia grezza, e continuò finché non sentì il suo corpo urtare il terreno sotto di sé. La sua vista aveva spaziato nel tempo, visto cosa doveva accadere ma questo bruciante dettaglio gli era stato precluso, celato dietro mille fittizi paraventi. Pur conoscendo la risposta, andava chiedendosi come fosse possibile tutto ciò, forse per sfogarsi o forse per nascondere la propria incapacità. Il Fato era pericoloso ed intricato come una giungla, che pur conoscendola perfettamente rappresentava in ogni caso mortale. Un enorme e variopinto ammasso di grandi alberi e piccoli fusti, di strani frutti e fiori odorosi, di torrenti impetuosi e di pantani celati, di bisce grandi e piccole, di insetti di ogni genere. Si evita così un alligatore e non si ci accorge del ragno velenoso che zampetta sul polpaccio, si ci distrae per un pericolo e non ci si avvede di un altro. Il dolore, proprio come la bacchettata di un severo precettore, era la giusta ricompensa per un atteggiamento distratto; Jace doveva ringraziare di essere ancora vivo. Per evitarne di altre bisognava stare attenti e come uno scolaro diligente fare per bene i propri compiti. Il primo ostacolo che si presentava, tutto di natura fisica, era quel muro che si stagliava tagliando a metà il cantiere a cielo aperto, così diverso ed alieno da tutto quanto. Pareva spesso e costruito a regola d'arte, dando conferma che il manovale sapesse svolgere il proprio lavoro, difficile da far esplodere con gli Arcana Minori. Rimaneva o di aggirarlo, ed era abbastanza lungo, o di scavalcarlo nonostante la sua vertiginosa altezza. Così mentre le ipotesi si dipanavano nella mente del Cartomante, in cui ipotesi e visione del futuro fondevano i loro confini, ecco apparire una visione bizzarra: se stesso che semplicemente l'attraversava, incurante di quella solida barricata. Il suo corpo si immergeva in quella roccia e ne emergeva senza sforzo, quasi non esistesse o fosse una semplice illusione. Così tutto gli fu chiaro, ed un sogghigno pieno di ammirazione si faceva largo sul suo viso. L'illusione non poteva che apprezzare una truffa così semplice eppur così convincete, anche se ai suoi danni. Adesso però doveva punire l'operaio per il raggiro oltre che per i danni.

La scena iniziò a dipingersi nella sua mente come un arazzo variopinto nel quale ogni movimento possibile o probabile, suo o dell'avversario rappresentava una pennellata. La rete di sentieri delle possibilità diveniva sempre più intricata, disperdendosi a destra e sinistra, continuando dritta o perdendosi all'indietro nella giungla del futuro. Le ipotesi e le possibilità si affollarono finché lo stregone non riuscì a prendere una decisione. Si vedeva a correre attraverso il muro e cercare l'altro una volta oltrepassata l'illusione. Nell'istante in cui l'avrebbe trovato la piccola biglia contenente l'Alito di nebbia sarebbe scivolata per terra, lasciando che i suoi densi fumi si liberassero per le macerie. L'innocuo fumogeno sarebbe però apparso agli occhi del sempliciotto come un enorme serpente fumoso dalle spire cangianti ora grigie, ora nere, ora d'avorio che sinuoso si sarebbe avvolto attorno al suo corpo, stritolandolo ed immobilizzandolo. E proprio in quel momento la sua frusta, inviperita e perfida, avrebbe morso il braccio armato dell'uomo per assaggiarne bicipite, avambraccio ed anche il polso, se possibile. La lama sarebbe calata in un arco obliquo, volto a scavare un solco profondo per tutta la lunghezza dell'arto, decisa a ferire e rendere inabile più che ad uccidere. Una vera e propria punizione corporale, al termine della quale Jace si sarebbe fatto largo nel fumogeno con ampie falcate. Da dietro le spalle del suo avversario avrebbe osservato gli esiti e le conseguenze dei propri insegnamenti.


Capacità Straordinarie: Intelligenza 2 Prontezza 2
Costi energetici: Critico 40% | Alto 20% | Medio 10% | Basso 5% | Costi Illusioni: Critico 35% | Alto 15% | Medio 5% | Basso 1%
Passive in Uso:Nessuno svenimento al 10% di energie, nessun tempo di concentrazione per le tecniche illusorie, risparmio energetico del 5% sulle illusioni, le tecniche illusorie infliggono danno di un grado superiore;
Stato Fisico: Ustioni Basse su tutto il corpo;| Stato Psicologico: Perfetto; Energia: 75 - 5 - 15 = 55 %
Arcana minori: 19/20;
Frustai: In mano;

Riassunto Post: Jace si difende dall'esplosione con l'Imperatrice a Basso venendo comunque ustionato. Poi contrattacca attraversando il muro e usando La Giustizia. Infine rompe un fumogeno e prova un fendente al braccio di Serhat potenziato con La Papessa [Turno 2/2]
Infine, terminata la sequenza, si porta alle spalle dell'avversario.

Ps: È sfruttando la Papessa [P.Prevegenza] che Jace capisce che il muro era un'illusione e che quindi può attraversarlo.


CITAZIONE
Imperatrice: Jace può richiamare i suoi incubi e plasmarli per creare barriere dalle forme più inquietanti ma mai di per sé pericolose, dinnanzi a lui o tutto intorno al suo corpo per impedire o smorzare qualsiasi minaccia rivolta alla sua integrità. Esse avranno una potenza equivalente al consumo speso, o di un grado inferiore se impiegate a 360°. Questi "incubi" scompariranno non appena l'offesa li avrà investiti, non lasciando dietro di sé alcunché. [Dominio non-elementale difensivo degli Incubi]
Consumo di energie: Variabile Basso

La Papessa: Quanto si appella al potere della Papessa, con un consumo Alto di energie, i suoi occhi si tingono di una venatura dorata ed il suo sguardo si perde nel vuoto, sognante, mentre il Destino si dipana alla sua vista. Jace, grazie alla sua creatività, è riuscito a trovare un uso concreto a questa sua abilità, sopratutto nella lotta, grazie al quale è capace di evitare un pericolo mortale (Difesa Assoluta). Lo Stregone talvolta si è anche avvalso del potere di prevedere i movimenti dei suoi avversi per anticiparli rendendo per due turni le sue sferzate od i suoi colpi praticamente impossibili da evitare (Gli attacchi fisici saranno da considerare di potenza Media). [Pergamena Preveggenza]
Consumo di energie: Alto

La Giustizia: Jace potrà, con un Alto dispendio energetico, di una potente illusione che vedrà la vittima ridotto all'impotenza. Il bersaglio, che deve essere a portata sensoriale dello Stregone, vedrà nella sua mente svariate catene di ferro brunito sorgere dal terreno e tentarlo di immobilizzare ogni sua mossa. Se egli proverà a distruggerle od a divincolarsi altre sorgeranno pronte a sostituire le precedenti in una lotta estenuante e senza fine, mentre chiunque altro lo vedrà contorcersi senza alcun motivo apparente. La vittima in realtà non sarà in alcuna maniera ostacolato nei movimenti, ma distratto dall'illusione che nel frattempo logorerà la sua psiche, cagionandogli un danno di Alta entità. [Pergamena Illusione Imprigionante]
Consumo di energie: Alto

Edit: Riscritte meglio le abilità usate nello specchietto.


Edited by The Grim - 1/9/2012, 19:32
 
Top
dra31
view post Posted on 2/9/2012, 18:51




Macerie fumanti - III
Territori Occidentali, Kaer Modred


A giudicare dal rumore proveniente dall'altra parte della falsa parete, la corda ha raggiunto il bersaglio come calcolato. Decisamente una bella soddisfazione, quella di vedere che è ancora capace di calcoli simili dopo gli ultimi tempi, dove non ha fatto altro che trovarsi invischiato in guerre e combattimenti.
Sorridendo, riporta a sé la corda e la riavvolge tra le mani e si allontana di qualche passo addietro. È il momento di attendere e rimanere troppo vicino a un muro che inizia a svanire come nebbia non è consigliato dal buon senso. Difatti lo sconosciuto attraversa l'ostacolo fasullo nello stesso istante in cui esso scompare, lo cerca e infine lo trova. Un compito facile, in quel luogo è difficile scomparire nel nulla, troppi intralci e troppo spazio vuoto da colmare e lui non è cosi piccolo da essere facilmente ignorabile.

Trovato e individuato, il tizio anticipa le proprie azioni, dimostrando ancora una volta di non volerne sapere di andarsene, creando tra loro una corposa fumea che riempe il vuoto appena citato e i sensi del costruttore. Se voleva ripagarlo con la stessa moneta, allora doveva dimostrare una certa onestà che a Serhat non dispiaceva.
La coltre di fumo si spande nel cantiere come se fosse viva anzi, sembra prendere le forme e la consistenza di un enorme serpente. Inarca un sopracciglio mentre si prepara all'assalto del rettile fumoso, che non attende. Con uno scatto rapido si avvinghia a lui, che arretra di un passo per evitare inutilmente il primo attacco, e lo costringe ad agire di forza per resistere a quell'abbraccio opprimente. Un primo sforzo e si svincola dalla presa, prima di vedersi nuovamente tra le sue spire. Un secondo, un terzo, un quarto tentativo consecutivo e il nervoso aumenta considerevolmente a ogni fallimento. È come stare a scavare dell'acqua, un'inutile fatica e un'illusione.
Un lumino, di quelli da altarino, si accende nella testa di Serhat: un'illusione. Così come lui era abile a rendere “reali” le sue architetture, l'incappucciato è capace di fargli credere di essere alle prese con una enorme biscia affumicata. Più si sofferma sulla bestia e prima riesce a vederne la sua reale natura, finendo per comprendere che fino a quel momento ha solamente fatto la figura dello scemo. Una realtà delle cose che non viene sminuita per niente quando, lontano dal pensiero ossessivo del serpente, ode lo schiocco dell'arma nemica e si volta con il busto nella direzione del suono. Una fitta di dolore lo raggiunge quando scorge il riflesso opaco del sangue guizzare davanti a lui mischiato a polvere e sudore, una lacerante sofferenza che lo scuote fin alle fondamenta facendolo crollare sulle proprie ginocchia.

Si tocca la spalla, fa scorrere lo sguardo sul corpo seguendo il filo rosso che segna di traverso il petto e l'avambraccio che tiene la corda. Prova a muoverlo, ricacciando in gola un'imprecazione di dolore, e decide di lasciarlo perdere. Non decide però di farla passare liscia a quel disgraziato che, beccato con la coda dell'occhio, lo sta osservando. Un movimento repentino nella direzione opposta, verso sinistra, con tutto il corpo ruotando sulla gamba e lascia scattare la corda là dove ha intravisto il tizio. È un'azione di stizza, la stessa che avrebbe fatto con un mattone tra le mani, che viene seguita da quella che per lui è l'unica risposta adeguata alle ferite che gli ha procurato. Tre metri sottoterra, con una bella lastra di pietra sopra.

Un pesante colpo di mazzetta viene calato sul pavimento, un suono sordo di metallo sulla pietra e la terra trema sotto l'impatto. Una voragine che avrebbe spiegato dettagliatamente quello che Serhat vuole fare al disgraziato incappucciato della malora.

Alla lastra ci avrebbe pensato dopo.

png

Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
CS × 2 {Conoscenza 1 - Ingegno 1}


- condizioni › Insomma. Taglio superficiale alla tempia. Taglio profondo alla spalla/petto e all'avambraccio destro.
- forma › Normale {40% = [2B+3M+1A+0C]}

+ ragionare
{Mente Lucida II: Passive di scioltezza logica e comprensione base di illusioni ambientali e non}
{Mente Lucida II: Attiva di difesa psionica, previa scoperta dell’attacco [variabile (da basso ad medio)]}

+ lavorare
{Umano: Passiva razziale [Non sviene con il 10% delle energie]}
{Abilità personale II: Attiva di risparmio energetico del 5% su tecniche a base PeRf (un consumo ridotto del 0% diventa del 1%) con durata di n. 4 turni [Medio]} bloccata post patch


- i materiali: lavorazione e preparazione.{Pergamene Colpo duro e Accumulo di energie: Power-up istantaneo alla Forza Fisica [Basso +2 CS, Medio +4 CS]} + {Pergamena Effetto esplosivo: danno medio per n. 2 turni [Alto]} + {Pergamena Bash: danno psionico [Medio]} + {Occhio del mago [Medio]}
- lo scavo e le fondamenta: criteri e tecniche.{Pergamena Voragine [Basso]}

+ la strumentazione: attrezzi personali › Armi iniziali [Mazzetta x 1, Accetta x 1, Piombo x 1] per un peso variabile di kg 4~6 | Equipaggiamento GdR non offensivo [Borsa degli attrezzi x 3]
+ la strumentazione: strumenti di rilievo e misurazione › Armi acquistate [Palina x 15, Corda a tredici nodi x 1]
+ la strumentazione: attrezzi di cantiere. Armi acquistate [Badile x 1, Sacchetti di gesso x 15, Esplosivo x2]
+ la strumentazione: pacchetto di medicazione › Bendaggi con soluzione cicatrizzante [Erbe x 4 (cura bassa, istantaneo)] e Tonici [Tonico x 1 (+4 CS Forza Fisica, -10% energia/turno, 2 turni)]
+ cianfrusaglie › Oggetto personale [Ciondolo]

- note › Bene, si continua. Uso "Mente Lucida per smezzare il danno dell'illusione, subendo tutto il danno della frusta. Da lì attacco con la corda al quale viene applicato "Effetto esplosivo" e poi "Voragine".
Ha cambiato intenzione, ora ti vuole seppellire :glare:

La bellezza è un bene fragile.
Serhat Satu

 
Top
The Grim
view post Posted on 8/9/2012, 15:33







Una delle più importanti regole di ogni prestigiatore o truffatore è quella di non usare lo stesso trucco più volte con la stessa vittima, sopratutto in tempi brevi, poiché non funzionerà, a meno che non sia un idiota. Mentre Jace vedeva la fune tendersi verso di lui, da ciarlatano navigato quale era, pensò che l'altro dunque doveva considerarlo così, nient'altro che un cretino. Come osava quel figlio di una cagna trattarlo così? Sottovalutarlo dopo tutto quel che gli aveva dimostrato!
Come osava insultare il suo intelletto e le sue capacità?

Doveva dunque impegnarsi a vendicarsi di tale affrettato giudizio. Per un attimo lo Stregone considerò l'idea che forse quell'attacco nascondeva qualcos'altro, che l'operaio si era già dimostrato più astuto di quanto apparisse, ma poi quest'intuizione svanì sommersa da quell'offesa alla sua intelligenza. Gli fu necessario solo un gesto ed in attimo una marea di detriti e mobili rotti si concretizzò in una barriera ben più salda della precedente, modellata per meglio contenere l'impatto dell'esplosione, domandandosi ancora il perché di quella strana forma. Ci fu un boato e l'argine si crepò e distrusse, senza che il Cartomante ricevesse anche solo un graffio ma giusto qualche alito di polvere a depositarsi qua e là sulla sua cappa stracciata e bruciacchiata. Un ghigno di soddisfazione, quello che il vincitore riserva al vinto, si disegnò sul suo viso a spregio del suo avversario. Durò giusto un attimo per mutare in un misto tra orrore e stupore. Quando la nuvola di pulviscolo sollevata dall'esplosione si dissolse rivelò a Jace che il terreno si stava squarciando davanti ai suoi piedi in una voragine innaturale, impossibile figlia di quella deflagrazione. Era troppo tardi per fare alcunché.

chasm

Il suolo mancò sotto ai piedi del Cartomante, la vertigine del vuoto fece presa dal suo animo aprendo la strada ad un panico cieco e mortale che si affrettò a respingere. Stava cadendo a piedi all'aria ma non poteva prevedere per quanto o su cosa fosse atterrato, ma se non avesse fatto qualcosa sarebbe potuto morire. Sarebbe bastato battere il cranio e tutto sarebbe finito. La sua mente corse ai suoi allenamenti di Han Xin, a quelle prime lezioni in cui gli insegnarono a cadere, forse proprio la prima. Certo allora doveva solo finire sul pavimento, non cadere per metri tra detriti frastagliati ed altre rocce come già aveva fatto la sua arma, scivolatagli di mano. Nonostante ciò l'assassino spostò il proprio peso, rannicchiò le ginocchia al ventre eseguendo così una capriola in aria, scambiando testa e piedi riportando ogni cosa al proprio posto. La terra era ormai vicina, così si preparò all'impatto, portandosi leggermente in avanti e preparando a frenare anche con le mani; e così fece. Purtroppo non tutto andò come doveva, il Cartomante perse l'equilibrio e furono le sue ginocchia a fermare la caduta. Mani e gambe si fendettero all'atterraggio, sangue a sgorgare da quei tagli e macchiare i suoi vestiti, il dolore a bruciare nuovamente per tutto il suo corpo. Niente di grave tuttavia, la testa sana e nessun osso rotto, era solo il suo orgoglio ad essere profondamente ferito. Continuava a sottovalutare quel manovale, ogni volta, e ciò gli costava scherzetti del genere. Non vi era tempo però per compatirsi, adesso doveva puntare in alto.



ɲ Ɏ ɳ

La gola era alta poco più di un metro, le pareti di roccia frastagliata e poco ripide perciò non rappresentavano un gran ostacolo, a meno che il suo avversario non fosse direttamente sopra a lui. Scrutò il cielo e la sommità del precipizio ma nessuno sembrava sporgersi anche se poteva solo essere poco più dietro. Non aveva elementi per fare altre supposizioni né poteva lasciare altro tempo a quell'operaio altrimenti chissà quali altri tranelli gli avrebbe teso. Raccolta la frusta, scivolata di mano nella caduta, si preparava alla scalata. Perciò senza alcun piano e senza perdere tempo si inerpicò per il costone, non quello da dove era caduto ma uno dei due laterali in cui intravedeva facilmente degli appoggi. Si inerpicò facendo attenzione a non urtare le gambe ferite o avrebbe aggravato la situazione. Le mani gli erano necessarie per arrampicarsi, non poteva che stringere i denti e ricacciare il dolore giù per la gola. Un attimo per respirare, riprendere il fiato e le forze, ma soprattutto per decidere cosa fare. La fantasia purtroppo gli fece difetto, il tempo era già poco e decide di non indugiare ulteriormente. Si lanciò così sull'uomo, frusta in mano e sguardo fisso, con l'impeto di chi è mosso da rabbia più che da freddo calcolo. Il suo sguardo cercava quello dell'altro, così da poterlo ingannare con una delle sue illusioni. Se la caduta affrontata dallo Stregone era stata un mero precipitare fisico, quella che avrebbe affrontato il costruttore sarebbe stata di una natura molto più intima, il confronto con la Torre. E mentre l'altro sarebbe stato impegnato con i propri demoni interiori, a vedersi prima vincitore ed immediatamente dopo sconfitto, Jace, avvicinatosi a lui, si sarebbe preso la propria rivincita. Avrebbe sferzato con forza la propria frusta, levandola verso il cielo per poi calarla sull'altro, in un arco obliquo da sinistra a destra che mirava a decapitare l'uomo, o più probabilmente a sgozzarlo. La lama ricurva avrebbe scritto le ultime parole col sangue gentilmente preso in prestito dalla gola del suo avversario.



Capacità Straordinarie: Intelligenza 2 Prontezza 2
Costi energetici: Critico 40% | Alto 20% | Medio 10% | Basso 5% | Costi Illusioni: Critico 35% | Alto 15% | Medio 5% | Basso 1%
Passive in Uso: Nessuno svenimento al 10% di energie, nessun tempo di concentrazione per le tecniche illusorie, risparmio energetico del 5% sulle illusioni, le tecniche illusorie infliggono danno di un grado superiore;
Stato Fisico: Ustioni di entità Bassa su tutto il corpo, abrasioni di entità Bassa su mani e gambe; | Stato Psicologico: Perfetto; |
Energia: 55 - 10 - 5 - = 40 %
Arcana minori: 19/20; Frusta: in mano;

Riassunto Post: Jace si difende dall'attacco potenziato da Effetto Esplosivo con L'Imperatrice, usata a Medio e poi cade nella Voragine creata dall'attacco di Serhat. Si ferisce così alle gambe ed alle mani con un danno pari ad un Basso ciascuno. Risale dalla gola ed usa La Torre sul suo avversario che infine attacca l'ennesima volta con la frusta.


CITAZIONE
L'Imperatrice: Jace può richiamare i suoi incubi e plasmarli per creare barriere dalle forme più inquietanti ma mai di per sé pericolose, dinnanzi a lui o tutto intorno al suo corpo per impedire o smorzare qualsiasi minaccia rivolta alla sua integrità. Esse avranno una potenza equivalente al consumo speso, o di un grado inferiore se impiegate a 360°. Questi "incubi" scompariranno non appena l'offesa li avrà investiti, non lasciando dietro di sé alcunché. Dominio non-elementale difensivo degli Incubi.
Consumo energetico: Variabile Medio

La Torre: Con un consumo Medio Jace può invocare questa terribile illusione. La vittima vedrà il suo più profondo desiderio avverarsi od il compiersi dell'impresa più importante della sua vita, od una situazione simile a discrezione del Cartomante di assaporare la dolcezza della vittoria. Esso si tramuterà subito nell'amaro gusto del fiele. L'illusione infatti si corromperà, mutando invece nel più tremendo dei suoi fallimenti, tormentando così la psiche della vittima. La tecnica ha natura psionica. Per essere castata vi è necessità che l'utilizzatore possa percepire il bersaglio in qualche modo, anche solo visivamente. La tecnica ha potenza media e infligge un danno medio alla mente del bersaglio.
Consumo energetico: Medio
 
Top
dra31
view post Posted on 15/9/2012, 14:01




Macerie fumanti - IV
Territori Occidentali, Kaer Modred


Lo vede sorprendersi, uno stato d'animo normale per chi si ritrova all'improvviso mancare la terra sotto i piedi. Lo vede scivolare nella crepa, dopo un'acrobazia e la dimostrazione di avere nervi ben saldi. Gli stessi nervi che prima lo hanno fatto difendere dall'attacco impulsivo effettuato con la corda, che ora giace sul terreno. Si rialza in piedi mentre l'altro arrangia un modo per uscire dallo scavo, controlla nuovamente la ferita del braccio e rinsalda la presa della mazzetta; ora non è tempo di cure frettolose o accurate. Arretra di qualche passo dal bordo della voragine, per evitare di caderci e per assicurarsi un buon margine di spazio tra i cordami ormai rovinati del cantiere. Qualcuno dovrà pagare per tutto questo soqquadro.

Uno scatto in avanti, un passo indietro; i due litiganti si muovono di conseguenza per non dare all'altro una possibilità in più per andare in vantaggio, che sia offensivo che difensivo. Non lo perde di vista, cerca Serhat come un goloso i dolci, lo trova e il costruttore viene nuovamente catturato dal suo sguardo ceruleo.
Un attimo di appannamento visivo e qualcosa di strano viene osservato dal costruttore.
La figura è armoniosa ed elegante, il passo è gentile e leggiadro. I colori delle vesti sono vivi e caldi, così le fantasie delle stoffe. Il volto è nascosto dal velo che le copre i lunghi capelli ma gli è possibile vedere la bocca piegarsi in un dolce sorriso. Un sorriso non rivolto a lui, che di rimando abbozza la stessa espressione, ma alla piccola manina che si tende oltre il ricamo del panno che la avvolge in un caldo abbraccio.

Sorride ancora, prima di socchiudere gli occhi e mutare l'espressione gioiosa con uno sguardo duro come le pietre che è solito lavorare. La bocca non sorride più, serrata in un muto segnale di rabbia; il corpo, non più riscaldato da quella visione che è svanita come è comparsa, è rigido quanto lo sguardo. Il guizzo dell'arma dello sconosciuto si abbatte sul suo corpo, graffiando la pelle poco sotto il pomo d'Adamo e tagliando l'aria. La pelle gli trasmette la sensazione di fastidio provocata dalla debole ferita e gli comunica il messaggio dello straniero.

Hai giocato un po' troppo, marmocchio. E male, per giunta.

Cambia l'impugnatura della mazzetta in modo da avere libere le dita necessarie per afferrare dalla borsa più vicina uno dei sacchetti di gesso, lanciando immediatamente verso il suo avversario. Ripete ancora il movimento e questa volta lancia un piccolo involucro di carta. Non è in corso una strategia raffinata atta a massimizzare i danni con poco impegno; quello che sta compiendo il costruttore è solamente il metodo più rapido ed efficace che il suo corpo affaticato gli permette. Come sempre in questi casi, prendere di corpo la situazione non è mai sbagliato. Ecco perché, subito dopo il secondo lancio, impugna correttamente l'attrezzo e si scaglia sull'altro, in un risolutivo colpo singolo e potente al fianco destro.

Ora, se tutto andava come ingegnato, i ruzzoloni negli scavi non si sarebbero risparmiati.

png

Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
CS × 2 {Conoscenza 1 - Ingegno 1}


- condizioni › Insomma. Taglio superficiale alla tempia. Taglio profondo alla spalla/petto e all'avambraccio destro.
- forma › Stanca {20% = [2B+5M+1A+0C]}

+ ragionare
{Mente Lucida II: Passive di scioltezza logica e comprensione base di illusioni ambientali e non}
{Mente Lucida II: Attiva di difesa psionica, previa scoperta dell’attacco [variabile (da basso ad medio)]}

+ lavorare
{Umano: Passiva razziale [Non sviene con il 10% delle energie]}
{Abilità personale II: Attiva di risparmio energetico del 5% su tecniche a base PeRf (un consumo ridotto del 0% diventa del 1%) con durata di n. 4 turni [Medio]} bloccata post patch


- il cantiere: sicurezza attiva e passiva.{Pergamena Tempra di Ferro: Difesa media e inferiore [Medio]}

+ la strumentazione: attrezzi personali › Armi iniziali [Mazzetta x 1, Accetta x 1, Piombo x 1] per un peso variabile di kg 4~6 | Equipaggiamento GdR non offensivo [Borsa degli attrezzi x 3]
+ la strumentazione: strumenti di rilievo e misurazione › Armi acquistate [Palina x 15, Corda a tredici nodi x 1]
+ la strumentazione: attrezzi di cantiere. Armi acquistate [Badile x 1, Sacchetti di gesso x 14, Esplosivo x1]
+ la strumentazione: pacchetto di medicazione › Bendaggi con soluzione cicatrizzante [Erbe x 4 (cura bassa, istantaneo)] e Tonici [Tonico x 1 (+4 CS Forza Fisica, -10% energia/turno, 2 turni)]
+ cianfrusaglie › Oggetto personale [Ciondolo]

- note › Bene, si prosegue. Uso "Mente Lucida per annullare il danno dell'illusione e "Tempra di Ferro" per il colpo di frusta. Da lì attacco con due lanci consecutivi di un sacchetto di gesso e di un esplosivi, per poi avvicinarmi e sferrare un colpo fisico diretto al fianco destro.

La bellezza è un bene fragile.
Serhat Satu

 
Top
The Grim
view post Posted on 18/9/2012, 00:59







Il suo avversario appariva come una di quelle creature mitologiche imbattibili e pronte a travolgere ogni ostacolo. Uno di quei colossi che parevano inarrestabili, spargendo terrore per regioni intere.
Nessun urlo di disperazione né amara lacrima a rigare il suo viso, non una traccia di dolore o di contrizione, non un ombra di quel'amarezza che si prova a veder sfumare il proprio sogno più intimo.
Imperturbabile come le alte vette dei monti che rimanevano candide nonostante le tempeste.
Così come la mente anche il suo corpo rimaneva immutato. Nessuna voragine a devastare la sua gola, non una goccia rossa a spillare dalle sue arterie, non un movimento a mimare una qualche difesa. Impossibile da corrompere o scalfire, semplicemente granitico.
Se Jace non l'avesse già visto sofferente e ferito, si sarebbe gettato per terra, travolto dalla più nera disperazione. Ma quello che aveva davanti non era un Dio od un Titano, l'aveva fatto sanguinare con le proprie umili mani da mortale.


Hai giocato un po' troppo, marmocchio. E male, per giunta.

Non poteva dar torto all'uomo che, seppur provato dalle fatiche dello scontro, era ancora in piedi e pieno di vigore. Era dunque stato troppo indulgente, troppo impegnato a risparmiarsi per scalfire il robusto fisico di quel così coriaceo manovale. Era stato debole.
Ed i suoi fallimenti si riversarono su di lui, piovendo dal cielo come una punizione divina.


ɲ Ɏ ɳ

Jace avrebbe potuto perdersi d'animo, arrendersi, piangersi addosso per l'ennesimo errore ma il suo addestramento e l'esperienza maturata in tanti anni ebbero la meglio. Reagì.
Se il manovale era stato roccia, dura e ferma, il Cartomante sarebbe stato acqua. Non placido stagno che lascia il sasso affondare nelle sue profondità, increspandosi, per poi tornare alla quiete iniziale. No, lui sarebbe stato un vorticoso ruscello, sempre in movimento, travolgente ed imprevedibile. Invocando il Tarocco dell'Eremita, Jace raggiunse quello stato, i suoi contorni divennero diafani ed oscillanti, proprio come uno specchio d'acqua turbato. Scivolò così tra le i resti del cantiere lasciando che il sacco di gessi si schiantasse proprio dov'era un attimo prima. Un altro oggetto si schiantò a pochi passi da lui, non lasciandolo però illeso. Schegge, sollevate dalla deflagrazione, schizzarono veloci sfregiando il volto dello Stregone, seguite da una breve ma intensa sensazione di bruciore. Una smorfia di agonia lo costrinse a digrignare i denti e socchiudere gli occhi, a fargli girare la testa. L'incantesimo poteva anche renderlo difficile da colpire, ma di certo non invincibile. Nel frattempo il guerriero l'aveva raggiunto. La sua mazza mirava già al suo fianco destro, desiderosa di spezzare fianco e costole al Cartomante. Era un attacco che già aveva visto usare all'uomo ma che stavolta era troppo proteso in avanti per lo slancio vigoroso; non avrebbe potuto correggere il colpo. Ed in fatti con un breve scatto indietro, complice anche la distorsione, bastò a Jace per mettersi al sicuro mentre lasciava il suo avversario vulnerabile. Senza perdere un attimo che fosse uno, Jace si mosse in avanti, come in una scatenata danza popolare. Una biglia sporca e color terra volò diritta verso la faccia del suo avversario, pronta ad intossicarlo con i suoi fumi allucinogeni e nello stesso tempo lo stregone mosse il braccio sinistro. Il diretto viaggiava verso il fianco destro, precisamente all'altezza delle costole fluttuanti. L'impatto delle nocche le avrebbe forse spezzate, lasciando frammenti d'osso liberi di navigare negli organi interni dell'altro. Ma non era quello ad importargli, l'illusionista si sarebbe accontentato anche di un flebile tocco che avrebbe così scatenato la vera offensiva. Una delle più tremende illusioni dei Mastigos, una visione tanto terribile da marchiare sia la mente che il corpo in maniera orrenda. Il Diavolo stesso.



Capacità Straordinarie: Intelligenza 2 Prontezza 2
Costi energetici: Critico 40% | Alto 20% | Medio 10% | Basso 5% | Costi Illusioni: Critico 35% | Alto 15% | Medio 5% | Basso 1%
Passive in Uso: Nessuno svenimento al 10% di energie, nessun tempo di concentrazione per le tecniche illusorie, risparmio energetico del 5% sulle illusioni, le tecniche illusorie infliggono danno di un grado superiore;
Stato Fisico: Ustioni di entità Bassa su tutto il corpo, abrasioni di entità Bassa su mani e gambe, graffi ed una leggera ustione Bassa sul volto; | Stato Psicologico: Perfetto; | Energia: 40 - 10 - 15= 15 %
Arcana minori: 19/20; Frusta: in mano;

Riassunto Post: Jace usa L'Eremita e schiva i vari attacchi, venendo però ferito al volto da alcune schegge dell'Esplosivo. Getta su Serhat il Bacio del Bufo e poi gli sferra un gancio alle costole con cui scatenare Il Diavolo


CITAZIONE
L'Eremita: Lo Stregone ha sviluppato l'abilità di rendersi, per l'appunto, celato alla vista altrui per un breve lasso di tempo - due turni - durante il quale non potrà agire offensivamente, o sarà altrimenti costretto a ritornare, purtroppo, visibile. Raffinando sempre di più questa capacità Jace è riuscito a svilupparne una variante con la quale anziché occultare tutto il suo corpo diviene capace di distorcere la percezione dei suoi movimenti, apparendo e scomparendo ad intermittenza, rendendolo un bersaglio impossibile da colpire anche ad i combattenti più capaci per mezzo di meri attacchi fisici per due turni.
Consumo energetico: Medio


Bacio del bufo: Questa piccola biglia marrone contiene un liquido poco denso, verdognolo, che presenta dei riflessi giallastri sotto la luce del sole. Qualora il contenitore si rompesse, liberebbe un Gas che una volta inalato causa nel malcapitato delle Allucinazioni, che si manifestano nella forma di piccole creature dalle fattezze orrende, asimmetriche pronte a tormentare la vittima; causando un danno di entità Basso alla psiche della vittima. [Veleno Psionico]

Il Diavolo: Un'illusione particolare che fa leva su questo principio per demolire l'avversario sia fisicamente che mentalmente. Essa richiede un Alto quantitativo di energie spese ed anche un contatto fisico con la vittima per sprigionare i suoi effetti.A questo punto esso si vedrà torturare da un enorme demone di fiamme, o in una qualsiasi maniera a discrezione della volontà dello Stregone. Allo sciogliersi dell'illusione esso vedrà sul suo corpo aprirsi ferite simili sul suo corpo fino ad un'entità Media, a sommarsi a quelle psicologiche, di entità parimente Medie.
Consumo energetico: Alto

Note: Perfetto! Ci aspetta l'ultimo giro di valzer! :wow:
 
Top
dra31
view post Posted on 22/9/2012, 16:36




Macerie fumanti - V
Territori Occidentali, Kaer Modred


È come se avesse lanciato il sacchetto attraverso una cascatella d'acqua, di quelle che si costruiscono nelle fontane e nei giardini gentilizi per rinfrescare e divertire. Peccato che il marmocchio non è divertente e nemmeno gentile. Al secondo lancio non cambia nulla o quasi. Il tiro nel vuoto impatta sul terreno ed esplode, sollevando una raggiera di schegge e detriti che ferisce il volto dello sconosciuto e lo obbliga a ignorarlo per un attimo, mentre lui gli si avvicina per colpirlo al fianco.

È l'ora del liscio d'autore, e non parliamo delle ballate che si suonano nelle taverne di Marumini, sulle coste occidentali. Non era mancata la mira e nemmeno la forza sul momento, eppure la mazzetta non centra il bersaglio, complice un movimento all'indietro dell'altro, e lo sbilancia facendolo ruotare di mezzo passo sul fianco. quanto basta per offrirlo tranquillamente all'incappucciato che, con agilità, lo approccia copiando le sue idee.

Osservare, comprendere e riprendere sono nozioni che un costruttore apprende all'inizio del proprio apprendistato; concetti che si possono applicare ovunque e da chiunque. Anche in una scaramuccia nata per motivi banali e da un marmocchio.
Infatti, quel che gli arriva in faccia è una biglia che rilascia un lezzo fumoso e uno sgorbio di essere che gli vola in viso, seguito da altri suoi simili che si accavallano sul primo per accaparrasi il posto migliore sulla sua testa. Scrolla il capo con vigore nel tentativo di farli cadere, quando un colpo duro lo raggiunge al fianco e lo fa indietreggiare, aiutandolo così a liberarsi dei mostriciattoli.

Riapre gli occhi portando la mano libera sulla parte colpita e arretra ancora per ciò che vede: il grande ingegnere, il diavolo in persona. Stenta a crederci, ma quando vede il grosso martello calargli sulla spalla ferita il dolore lo convince della realtà, sebbene qualcosa ancora gli insinui il tarlo del dubbio.
Deve subire altri pesanti colpi ovunque sul corpo, prima di comprendere perché non è del tutto certo che sia realmente difronte al pontifex in persona, al costruttore di ponti.
Un'ultima mazzata e il dolore fa svanire il Maledetto, permettendo al costruttore di scaricare verso il cielo, con una delle sue imprecazioni, tutto il fastidio e il disagio che quella visione gli ha lasciato. Un urlo che fa vibrare l'aria e il respiro affannato di Serhat, una sequenza di vocaboli impronunciabili biascicati con una veemenza che solo un manovale all'ennesimo richiamo può aver ascoltato. O un ladro assassino.

Finisce di sfogarsi sputando a terra la saliva che gli impasta la bocca, mentre alza per l'ultima volta la mazzetta al cielo.

Hai fatto scomoda' perfino lo cornutaccio, per dirmi che anch'io sto lavorando à la diable?

Cala con pesante lentezza il braccio in avanti mentre si abbassa al suolo, mirando ai piedi dell'altro. Sceglie per se il suo destino, l'ultimo tiro, il decisivo! Se fa centro vince l'onore, se sbaglio crolla e paga l'errore.

png

Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
CS × 2 {Conoscenza 1 - Ingegno 1}


- condizioni › Insomma. Taglio superficiale alla tempia. Taglio profondo alla spalla/petto e all'avambraccio destro. Contusioni medie sparse sul corpo.
- forma › Stanca {5% = [3B+6M+1A+0C]}

+ ragionare
{Mente Lucida II: Passive di scioltezza logica e comprensione base di illusioni ambientali e non}
{Mente Lucida II: Attiva di difesa psionica, previa scoperta dell’attacco [variabile (da basso a medio)]}

+ lavorare
{Umano: Passiva razziale [Non sviene con il 10% delle energie]}
{Abilità personale II: Attiva di risparmio energetico del 5% su tecniche a base PeRf (un consumo ridotto del 0% diventa del 1%) con durata di n. 4 turni [Medio]} bloccata post patch


- il cantiere: gestione e organizzazione.{Pergamena Urlo di Guerra [Basso]}

+ la strumentazione: attrezzi personali › Armi iniziali [Mazzetta x 1, Accetta x 1, Piombo x 1] per un peso variabile di kg 4~6 | Equipaggiamento GdR non offensivo [Borsa degli attrezzi x 3]
+ la strumentazione: strumenti di rilievo e misurazione › Armi acquistate [Palina x 15, Corda a tredici nodi x 1]
+ la strumentazione: attrezzi di cantiere. Armi acquistate [Badile x 1, Sacchetti di gesso x 14, Esplosivo x1]
+ la strumentazione: pacchetto di medicazione › Bendaggi con soluzione cicatrizzante [Erbe x 4 (cura bassa, istantaneo)] e Tonici [Tonico x 1 (+4 CS Forza Fisica, -10% energia/turno, 2 turni)]
+ cianfrusaglie › Oggetto personale [Ciondolo]

- note › Bene, si prosegue. Uso "Mente Lucida per annullare il danno psionico del diavolo. Da lì attacco con "Urlo di guerra" e dopo aver parlato colpisco a terra in direzione dei piedi avversari, finendo in posizione accucciata senza più forze in corpo.
Più che un valzer, questo è stato un liscio. :iena:

La bellezza è un bene fragile.
Serhat Satu

 
Top
The Grim
view post Posted on 25/9/2012, 15:28





Ogni storia giunge infine alla propria conclusione. Alla lunga catena di eventi che la compone viene agganciato l'anello finale, permettendo di ammirarla nella sua completezza. Alcune volte l'insieme è armonioso e gradevole, senza sbavature od insensatezze varie, altre invece sono le singole parti - tutte o solo qualcuna - ad esser migliori. Giunti alla fine si può ripercorrerla da capo o tuffarsi in un altro racconto, magari proprio il suo seguito. Poiché le storie non si esauriscono col loro finale. I protagonisti, quelli sopravvissuti, continuano le loro vite - reali o fittizie che fossero - fino alla loro morte od oltre. Gli eventi che le compongono si innestano in filoni più grandi, arrivando a destabilizzare nazioni, cambiano le persone che le vedono avverarsi ai loro occhi; talvolta anche solo chi le ascolta. In una vorticosa spirale che si espande fino ad abbracciare ogni cosa.

ɲ Ɏ ɳ

I movimenti, l'espressione, perfino la voce del muratore erano ormai stanche. Provate dagli assalti mentali del Cartomante e dalla lunghezza dello scontro. E nemmeno quest'ultimo ormai era fresco come una rosa. Gli occhi gonfi, il respiro corto e singhiozzante, i movimenti traballanti. Aveva ancora a disposizione ancora alcuni trucchetti da giocare ma poi sarebbe stramazzato al suolo, stremato dalla fatica. La speranza era riposta nel fatto che l'altro lo precedesse nel sereno abbraccio col suolo. Le imprecazioni del rozzo manovale lo sorprendono, per la veemenza e perché incomprensibili in quel colorito dialetto. Solo una frase pare minimamente comprensibile.

" Hai fatto scomoda' perfino lo cornutaccio,
per dirmi che anch'io sto lavorando à la diable? "


L'impatto di quelle parole fu devastante sullo Stregone. Rimbombarono nella sua mente, intrecciando i suoi pensieri uno sull'altro; la stessa malia che aveva già fronteggiato nel duello. Ma la stanchezza che ne appesantiva il fisico, si rifletteva anche sulla sua lucidità. Il suo cuore sussultò come un cerbiatto davanti ad un lupo feroce ed affamato, le sue membra rimasero immobili e non per la stanchezza. Jace avrebbe voluto scansarsi, urlava al suo corpo di muoversi ma esso era sordo i suoi ordini. Solo dopo aver pagato lo scotto, si risvegliò con un sonoro " Crack". Erano state falangi e falangette del piede destro a lamentarsi in questa fragorosa maniera. La mazza calata su di loro le devastò, spezzandole. Anche Jace diede il suo contributo a questo coro sgraziato. Non rifletté nemmeno su cosa stesse facendo, semplicemente su gettò sull'altro, accecato dal dolore e dall'ira. Il dolore era tanto che lacrime salate rigavano il suo volto, scendendo giù da occhi gonfi e rossi. La sua mancina si screziò di un'aura che faceva tremare l'aria tutto intorno ad essa e mirò dritto al cuore dell'avversario. Vestiti, carne ed ossa non avrebbero rappresentato alcun problema per essa. Un ultimo ringhio accompagnò la sua carica furiosa, impastato d'odio e disperazione.

« Ora crepa una volta per tutte, bastardo! »



Capacità Straordinarie: Intelligenza 2 Prontezza 2
Costi energetici: Critico 40% | Alto 20% | Medio 10% | Basso 5% | Costi Illusioni: Critico 35% | Alto 15% | Medio 5% | Basso 1%
Passive in Uso: Nessuno svenimento al 10% di energie, nessun tempo di concentrazione per le tecniche illusorie, risparmio energetico del 5% sulle illusioni, le tecniche illusorie infliggono danno di un grado superiore;
Stato Fisico: Ustioni di entità Bassa su tutto il corpo, abrasioni di entità Bassa su mani e gambe; | Stato Psicologico: Perfetto; | Energia: 15 - 10 = 5%
Arcana minori: 19/20; Frusta: Per terra;

Riassunto Post: Yuu presta l'energia a Jace per castare un Mortale ad area No, Jace subisce in pieno l'attacco ed infine si butta su Serhat con un pugno diretto al cuore, potenziato con Chuan.


CITAZIONE
Chuan: la mossa più semplice dello Han Xin, la prima ad essere insegnata. Essa consiste in un rapido movimento della frusta, che anziché sferzare il corpo del nemico, lasciando un taglio superficiale, mira ad un profondo affondo. Consumando una quantità Media di energia, l'arma tenderà a scavare nelle carni nel tentativo di provocargli un danno molto profondo, ma estremamente localizzato alla zona colpita. La sua efficacia si basa sulla rapidità con la quale viene eseguita il gesto, tramite la quale è possibile penetrare più o meno in profondità. Può essere effettuata con qualsiasi altra arma od anche a mani nude. [Pergamena Affondo]
Consumo energetico: Medio.

Note: E con questo abbiamo finito! Adesso aspettiamo la valutazione finale! :D
 
Top
view post Posted on 25/10/2012, 13:12
Avatar

Esperto
······

Group:
Member
Posts:
4,434

Status:


CITAZIONE
The Grim
    Scrittura: Poco incisiva. O meglio, forse in un contesto normale sarebbe anche buona, ma il confronto fra Jace e Serath in quanto a caratterizzazione è decisamente in favore del secondo. Jace appare come un ladro e un assassino senza scrupoli, un mercenario pronto a compiere il suo lavoro a qualunque costo, ma quando inizia lo scontro perde incredibilmente di caratterizzazione, risultando a tratti "piatto" più di quanto non sarebbe altrimenti. In questo senso stai già migliorando poichè mi è capitato di leggere un paio di tuoi post al "cane mangia cane". La sufficienza abbondante è comunque tua perchè scrivi in maniera corretta, ma impara a mettere le virgole prima dei "ma": non sono un grammar-nazi, ma non lo fai mai, cribbio! xD 6.5

    Strategia: Dominante. Per quanto il tuo avversario elaborasse strategie complesse e fantasiose, tu avevi una contromossa efficace, e la misera quantità di danni accumulati alla fine dello scontro ne è la prova. Molto buona la difesa dai numerosi colpi fisici tramite una singola tecnica, e interessante il riconoscimento dell'illusione tramite Preveggenza, utilizzata coerentemente IN GDR. Il tuo parco tecniche è abbastanza completo, e non credo di dover spendere ulteriori parole in questo campo poichè non ci sono stati errori di sorta. Se il tuo avversario non fosse stato un "Mente Lucida" probabilmente avresti dominato ulteriormente. E ti saresti preso 2 in sportività, ma questa è un'altra storia... 7.5

    Sportività: Un duello fondamentalmente corretto da entrambe le parti. Avete glissato sui tempi di risposta, ma comunque il tutto si è svolto in modo molto amichevole e entrambi eravate tolleranti al riguardo. Se vi aspettavate un giudizio in sportività più lungo dopo essere stati corretti, avete sbagliato forum. -o correttore- è_é 7.0

____________________



Dra31
    Scrittura:Il tuo punto di forza, senza alcun dubbio. I pensieri del costruttore sono delineati e corretti, e la sua personalità di "uomo comune" viene recepita perfettamente attraverso lo scritto che non lascia alcun dubbio al riguardo. Il narratore che utilizzi è molto viziato dal personaggio, e i mille termini tecnici che usi di tanto in tanto non fanno altro che rafforzare l'idea di un uomo perfettamente a suo agio nel cantiere in cui lavora. Serath Satu non è l'uomo "figo ad ogni costo", e questo è solo un bene.
    D'altra parte però, non è tutto rosa e fiori: a volte ci sono parecchie ripetizioni che possono risultare fastidiose, mentre la narrazione in tempo reale si perde nei momenti più concitati del duello costringendo a rileggere il paragrafo almeno un'altra volta: una maggior fluidità in questi momenti non guasterebbe affatto.
    In breve, la strada che hai intrapreso ti calza a pennello, e hai l'esperienza necessaria per limare gli ultimi, blandi difetti. 7.0

    Strategia: Discreta. Inutile dire che Satu non è un combattente: dal punto di vista tecnico eri in svantaggio su tutti i fronti, eppure ho particolarmente apprezzato l'utilizzo del muro illusorio e gli attacchi a sorpresa utilizzati tramite quello, e le varie combinazioni di abilità che caratterizzano non poco il tuo Pg. Ti sei difeso con le unghie e con i denti, eppure alla fine hai dovuto soccombere alla potenza di attacco del tuo avversario. Nel terzo turno ad esempio utilizzi il tuo dominio per difenderti, ma subisci comunque una mole esagerata di attacchi. Ho apprezzato il tentativo di utilizzare i vari attrezzi presenti in scheda in modo offensivo, anche se poi non hanno avuto effetto. Decisamente hai imparato a sfruttare per bene le poche risorse che offre la tua scheda. Il mio consiglio in questo campo è sicuramente quello di aumentare il tuo parco tecniche riscrivendo pergamene utili in combattimento come parte integrante della "vita da cantiere". 6.5

    Sportività: Un duello fondamentalmente corretto da entrambe le parti. Avete glissato sui tempi di risposta, ma comunque il tutto si è svolto in modo molto amichevole e entrambi eravate tolleranti al riguardo. Se vi aspettavate un giudizio in sportività più lungo dopo essere stati corretti, avete sbagliato forum. -o correttore- è_é 7.0

Media Grim: 7.0
Media Dra31: 6.8

Vincitore: Grim. Ma è praticamente un pareggio, tenetelo a mente!


 
Top
13 replies since 9/7/2012, 19:49   372 views
  Share