Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Mad Hatter VS Franken Stein

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view post Posted on 30/9/2012, 11:44
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†DeStRo† vs Vikisix
« energia Gialla, pericolosità F - energia Verde, pericolosità E »

La piazza della Redenzione
Templi, cappelle, moschee, cattedrali, basiliche. Simili costruzioni affollano le piazze ed i cortili di ogni città da una punta più settentrionale dell'Eden a quella più meridionale dell'Akerat; e taanach non fa eccezione. Anche l'immensa metropoli ha infatti la sua collezione di luoghi di culto, tra cui spicca per maestosità ed inquietudine la Cattedrale della Giusta Redenzione. Essa si eleva molto al di sopra degli edifici circostanti, che appaiono come schiacciati da lei, terrorizzati si potrebbe dire. E l'espressione in fondo in fondo non è troppo errata. Ogni dettaglio della chiesa infatti trasmette come un timore reverenziale: le sue campane di piombo suonano motivi funerei con toni bassi e mesti, i suoi doccioni simili a demoni o gargoyle appaiono chini e pronti ad avventarsi sui passanti. Anche la sua facciata è arricchita da decorazioni simili: colonne e balaustre sono intagliate con le sembianze di angeli severi dallo sguardo inquisitorio, le guglie sono pieni di statue di dannati deformi dallo sguardo implorante e pieno di dolore. Nessun elemento richiama alla gioia del paradiso ma anzi ricorda all'osservatore il giudizio severo a cui è sottoposto e le torture che tormenteranno i malvagi. E questa sua influenza non si ferma alla Cattedrale ma anzi esce dall'enorme portone che chiude la navata centrale e contamina gli edifici attorno e la grande piazza su cui si affaccia e che per questo porta il suo nome. Ad esempio i ciottoli lisci che la lastricano sono di forme e dimensioni tanto varie da risultare sempre scomode al passante. Al centro di questa si erge inoltre la statua della Giusta Redenzione, posta su un grosso basamento di pietra e circondata da una recinzione di nero ferro battuto dalle punte aguzze. La Redenzione è rappresentata come una fanciulla alata che però non trasmette gioia o serenità ma lo stesso timore reverenziale della Cattedrale: il suo ghigno è feroce, i suoi capelli sembrano serpenti velenosi, e la spada che punta dritta al cielo è di una sfumatura rossastra, come fosse lorda di sangue. La ragazza inoltre troneggia su un'ampia pila di cadaveri mostruosi e deformi, mutilati in più parti e dall'aspetto sofferente: è sotto ai suoi occhi che i due sfidanti dovranno combattere.
La piazza inoltre è circondata da tribune e spalti in legno in cui si affolla un pubblico variegato: da alti prelati a umili bottegai, da ricchi mercanti a miserabili vagabondi. Le costruzioni seguono tutto il perimetro della piazza, o quasi, in una forma semicircolare. Lo spazio antistante alla Cattedrale infatti è lasciato sgombro da ogni costruzione poiché nessuno oserebbe dare le spalle per timore o reverenza.

Primo Post :: Mad Hatter
Player Killing :: Disattivo.
Durata :: Un post di presentazione e cinque di combattimento.
Tempi di Risposta :: Quattro giorni dal post dell'avversario. Ogni giorno di ritardo corrisponderà a 0,25 punti di penalità in sportività.
Regole :: Il duello sarà valutato al pari di qualsiasi scontro ufficiale e saranno applicate le stesse regole. Ogni chiarimento esterno al gioco andrà effettuato in privato o in altre sedi; le trasgressioni in questo senso saranno sanzionate nella sportività dell'utente. La modifica di un post comporterà ben più gravi penalità.
Tempo e Meteo :: Mezzodì; Sereno.
Background :: I due sfidanti sono condotti all'undicesima ora nella cattedrale nella quale è celebrata una funzione religiosa a cui non sono necessariamente tenuti a partecipare. Terminata la cerimonia tutti i partecipanti si recano nella piazza aspettando lo scoccare della dodicesima ora scandito dai rintocchi delle campane, momento in cui il duello avrà inizio.


 
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†DeStRo†
view post Posted on 2/10/2012, 13:44





Scena Prima


“Davvero strani questi umani! “

Pensai mentre venivo gentilmente scortato da alcuni carcerieri del mio clan. Percorsi a grandi passi la navata centrale di quella costruzione, con petto fiero quasi come se volessi sfidare il prete che svolgeva la funzione con tono solenne. Sembrava un’ipnosi di massa più che una funzione.
Sedendomi e assistendo alla funzione presi coscienza di come quella cittadina soggiogasse l’animo di quei deboli di mente che mi additavano come folle: col terrore e non con la religione.
Tutto in quello strambo tempio era li per incutere timore. Dedussi quindi che il dio che governava quelle terre lo facesse con percosse e fuoco e non con l’amore, come molti profetizzavano.

-Il nostro signore misericordioso ci ama fratelli!-

Proseguì la voce del prete. Scoppiai in una fragorosa risata, così rumorosa che persino il sacerdote si fermò fissandomi come se volesse uccidermi. Era davvero un bravo cabarettista. Dire certe cose mentre l’intera costruzione ammorbava l’aria con statue e dipinti di angeli che punivano gli uomini dai peccati.
Il tutto mi fece ricordare il mio battesimo con Roberto, colui che mi aveva accolto tra le putride travi in legno della puttana volante. Anche lui profetizzava perdono per i peccati mediante un bagno di fuoco e dolore. Immediatamente capii dove quell’uomo avesse preso la sua follia.

Uscii a funzione terminata, ritrovandomi circondato da una costruzione in legno dove la gente che poco prima mi aveva fissato male, per via della mia risata durante la funzione, prendeva posto per assistere al massacro o alla corrida. Che fosse stato il toro o il torero a cadere, questo era ancora da decidere. Così come da decidere era se io fossi il toro o il torero. Una sola cosa era certa; non avevo voglia alcuna di combattere, non contro qualcuno che era nel mio stesso clan. Nel vecchio mondo avevamo molto a cuore il gruppo e l’unione. Qui, invece, tra questi Goryo, ognuno aspettava l’occasione migliore per pugnalare alle spalle l’altro. Il capo non era un punto di riferimento, ma solo un punto di un bersaglio dove fare centro, per poterne prendere il posto. Mi ero stancato di tutto questo e, ben presto, me ne sarei andato. Per ora avrei assecondato il volere di questi sudici sadomasi da quattro soldi. A fronte di questa mia considerazione per i porci che mi circondavano in quel momento, non mi ero stupito per niente del fatto che la fat whore fosse andata in declino. Il mare era destinato a marcire e sicuramente questi ignobili porci non erano degni neanche di venire tritati finchè le loro ossa fossero diventate zucchero per il mio thè.

Decisi di assecondare quell’ennesima pagliacciata, conscio che molto probabilmente il tutto sarebbe terminato con me all’ospedale.
Aprii una tasca del giaccone prendendo una tazzina con dentro del thè. Cominciai a sorseggiarlo cercando di poter calmare i miei nervi, ormai tesi come corde di un violino pronto a suonare una canzone di guerra. Avvertii la presenza travolgente e schiacciante della cattedrale alle mie spalle e cominciai a sentirmi oppresso. Mi voltai guardandola con tono di sfida. Non avevo paura di lei, non potevo permettermi il lusso di avere timore di quella gente. Sembra come se fosse stata costruita li per minacciarmi, per dire che non avevo via di fuga, che fossi spacciato. In cuor mio sapevo che presto ne sarei uscito.
Finii di sorseggiare la mia amata bevanda e, a confermare il mio malumore e la mia sfida verso quei maiali che attentamente mi osservavano, gettai la tazzina contro la statua della redenzione, bagnandola con quello che rimaneva del mio thè. La tazzina invece si frantumò e i cocci parevano corone di spine pronti a cingere i capi dei peccatori che erano schiacciati dalla redenzione.
Attesi il mio avversario, sperando che con esso fossero ritornate la mia voglia di combattere, la mia determinazione e soprattutto il mio orgoglio di matto che, un giorno, mi avrebbe consentito di chiudere il capitolo dei Goryo.




4Energie Rimanenti:100-0=100%
Status Fisico:Sano.
Status Mentale: Sanità Mentale !?.
Cs: 1 x Maestria Con Le Armi Da Fuoco
Status Armi: Regina Di Cuori 3/3 ;Il bianconiglio 3/3 ; Panco Pinco 5/5 .
Sintesi Post: //
Link Scheda: :caffè:





 
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Vikisix
view post Posted on 6/10/2012, 10:25




Dopo tutta la sua lealtà. Dopo tutto ciò che aveva fatto per quella guerra era stato abbandonato. Buttato via come un rifiuto nella spazzatura. Agli occhi di Viktor non era altro che quello.
Un’altra pedina da sacrificare e scartare in caso di bisogno. Un’uovo marcio che non merita di essere affiancato alla frutta fresca.
No!
Stein non lo accettava. Non era giusto. Non era più la preda, era giunto il momento di cacciare. Avrebbe dimostrato a tutti di essere un luminare. Di essere un dottore capace di controllare quell’essenza effimera chiamata morte. La tetra mietitrice non avrebbe potuto nulla contro di lui e i suoi esperimenti.
Chissà come stavano le sue cavie. Abbandonate al loro destino. Libere di vagare senza nessuno che le controllasse. Smarrite senza il loro pastore, che le amava, le proteggeva, si curava di loro con affetto. Sicuramente sarebbero tutte morte nel giro di pochi giorni. Tutti i suoi esperimenti ormai erano nient’altro che carta straccia da bruciare. Di tutto ciò che aveva fatto sarebbe rimasta solo la polvere. Grigia, tetra, si sarebbe sparsa ovunque, ma non avrebbe lasciato neanche un misero ricordo della grandezza del dottor Stein.
Un tempo si che era tutto diverso. Fondi, attrezzature, cavie, assistente, aveva tutto ciò che desiderava. Era una vera pacchia.
Ora si trovava in un cubo di ferro di un paio di metri. Umido, buio e l’unica porta era serrata, non lo facevano mai uscire. Era un traditore del Goryo. E che cos’è il goryo? Una manica di mercenari, assassini e tagliagole dove ogni uno pensa al proprio interesse. Solo la forza mantiene un apparente ordine esteriore. Tutti erano dei traditori e nessuno lo era.
In ogni guerra è il vincitore a decidere chi è nel giusto e chi è nel torno. Purtroppo Franken si trovava nella parte sbagliata... i perdenti.
Non sopportava quel termine. Lo odiava perché era sintomo di debolezza e a causa di quella si trovava lì.
I giorni passavano tutti uguali. Senza alcool, senza sigarette, cercava di distrarsi, ma già dopo la prima settimana di isolamento non sapeva più che fare. Aveva urlato. Aveva cercato di uccidere chi passava li vicino. Aveva cercato di bruciare tutto. Aveva provato a tagliarsi con dei sassi che aveva trovato. Aveva persino usato dei topi che era riuscito a catturare come cavie, ma nulla. Tutto era stato vano.
A lungo andare si impazzisce. Così era stato anche per Stein. Provate anche voi a stare chiusi in una stanza sapendo che quella sarà la vostra tomba. Ormai viveva delle solite routine.
I capelli erano unti. Le rughe erano sempre più profonde e solcate. Le occhiaie nere segnavano maggiormente il viso stravolto. Occhi spenti. Era lercio. Da quando era lì dentro non gli era consentito lavarsi. Emanava un fetore inverosimile.
Rimaneva tutto il giorno seduto al centro. Senza fare nulla. Nella normalità più totale. Aspettava quella sbobba che era chiamata rancio e con la calma più assoluta lo mangiava. Avrebbe fatto questo per tutta l’eternità.
Era passato 1 mese.
29 giorni 22 ore 34 minuti e 45,46,47...
Quel giorno la routine si sarebbe spezzata. Una lettera era stata lasciata nella cella. Emanava un piacevole profumo rosso.
La tenebra cremisi lo avvolse. Lo cullò con affetto materno e con mani morbide e delicate lo accarezzò.
Era da tempo immemore che non provava quella emozione.
Nell’oscurità gli occhi brillarono del sangue che sarebbe stato versato.

† † †

Cane Mangia Cane. La descrizione perfetta del Goryo. Ormai a Franken non interessava. Voleva solo il proprio tornaconto personale. Se ne avrebbe fatto ancora ufficialmente parte sarebbe stata tutta una farsa.
Il torneo era l’unica possibilità che aveva di fuggire dalla puttana volante. Era il suo lasciapassare per la libertà o per la morte. Entrambe le cose erano meglio della prigionia. Se sarebbe sopravvissuto un giorno l’avrebbe abbattuta quella fottuta nave. Avrebbe distrutto il goryo. Non sarebbe esistito più nulla.
Prima di essere scortato in arena, almeno, gli avevano concesso di cambiarsi e lavarsi. Finalmente aveva potuto bruciare quel ridicolo pigiama a righe pieno di pulci.
Si rese presentabile. Dopotutto aveva una certa fama da mantenere. Gli avevano ridato tutti i suoi averi indietro. Si mise il camice pieno di cuciture. Accarezzò spasticamente principessa che non vedeva e toccava dall’ultimo esperimento. Controllò almeno 5 volte che nella sua borsa medica non mancasse niente. Tutto era apposto. Tutto era regolare.
Erano presenti persino le sigarette e la vodka. Ne prese 4, le accese e le fumò tutte contemporaneamente. Fatto ciò aprì la fiaschetta di metallo. Annusò il dolce aroma e bevve 3 lunghe sorsate. Il liquido scese bruciante fino allo stomaco.
Aveva bisogno di recuperare alla svelta le energie, allora decise di prendere ben 2 dei suoi integratori speciali. Tutto stava tornando alla normalità. Rimaneva una sola cosa da fare.

† † †

Tutti erano presenti nella sala rettangolare. Un tavolo al centro con il corpo di Stein completamente nudo. Lungo un braccio aveva una decina di tagli freschi. Tutti quanti erano seduti. Tutti in silenzio. Dopo svariato tempo si erano tutti rincontrati. Non mancava nessuno. Tutti erano presenti all’appello: il sadico, l’idealista, l’anarchico, il comico e il dictator.
« Siamo tutti d’accordo?»
Un sì unanime fu detto.
«Allora collaboreremo per la nostra sopravvivenza, che si dia inizio all’operazione...»


† † †

Fu come respirare nuovamente. Come poter vedere dopo essere stato cieco per anni. Di ritornare a vivere. Finalmente era tutto tornato alla normalità.
«Libertà!»
«Aria...»
«Sigarette...»
«Cazzo quanto tempo che ne dite di...»
Non finì neanche la frase che i suoi aguzzini lo azzittirono. Gli misero le manette e lo scortarono all’arena. Gli avevano detto qualcosa a proposito di una funzione, ma non aveva la minima voglia di partecipare. Quindi decise di aspettare direttamente nella piazza dove si sarebbe tenuto lo scontro. Arrivò alla undicesima ora precisa. Lo scontro sarebbe iniziato alla dodicesima.
Giunto lì lo liberarono.
Si massaggiò i polsi doloranti e si osservò intorno.
Quindi il bagno di sangue si sarebbe tenuto lì. In una piazza. Vi era anche un’enorme cattedrale. Tutte le decorazioni, tutte le statue emanavano una sorta di timore reverenziale. Dovevano causare il terrore delle morte, di ciò che viene dopo nel caso in vita non si segua la morale religiosa. Tutte stronzate pensava Stein.
Gli esseri umani hanno bisogno di avere uno spiraglio di luce, di speranza, perché sono troppo deboli per vivere con le loro proprie forze. Ridicoli. Di certo non sarà un entità effimera e inventata dalla immaginazione umana a decidere chi è nel giusto e chi è nel torto. Questo lo decide il vincitore. Il più forte.
Gli esseri viventi non possono accettare che dopo la morte non c’è nulla. Per questo hanno inventato le religioni, per questo esistono il paradiso, l’inferno e il purgatorio. Hanno bisogno della speranza più grande che possono avere. Una vita felice e beata dopo la morte, senza preoccupazioni. Ma dai come è possibile? Una mera utopia.
L’unico modo per vivere serenamente era trovare qualcosa che ti facesse sentire vivo. Che ti facesse vivere ogni secondo come il più magnifico della tua vita. Qualcosa che ti permettesse di costruirti da solo il tuo futuro e di modificare quello altrui. Per Stein era la medicina. Poteva salvare delle vite, poteva distruggerle, migliorarle, tutto era nelle sue mani.
Stava fumando una sigaretta quando arrivò il suo sfidante.
Gli spalti si erano riempiti, ma la profonda riflessione lo aveva fatto distrarre. Non si era accorto di nulla. Il momento era giunto.
Butto via la sigaretta con un gesto di stizza e si voltò verso il pubblico.
Una risata sadica diruppe dalle sue labbra. Gli occhi folli scrutavano intorno tra la gente. Diede le spalle al suo avversario e spalancò le braccia.
«Siete qui per assistere a uno spargimento di sangue no?! Il sangue scorrerà!»
Il pubblico acclamò rumorosamente con fischi, applausi e urla.
«Ma voi vedrete di più! Assisterete a una mia operazione! Il paziente sarà la cavia dietro di me!»
Lo ignorava completamente, non meritava la sua attenzione. Voleva solamente vivisezionare dopo un lungo periodo di pausa.
«Che l’esperimento abbia inizio!»




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Dottor Franken Stein


Basso 2% Medio 7% Alto 17% Critico 37%

~ CS: 2 Costituzione, 2 Resistenza Fisica
~ Status Psicologico: Pronto ad iniziare l'operazione.
~ Status Fisico: Illeso
~ Energia Residua: 100%
~ Energia Impiegata: 0%
~ Abilità Passive:
†Non sviene una volta raggiunto il 10% delle energie
†Lancia le difese istantaneamente [1°passiva Absolute Defense]
†Difese 360° stesso potenza dell'energia spesa [2° passiva Absolute Defense]
†Capacità di evocare difese anche inconsciamente [ 3° passiva Absolute Defense]
†Danni fuoco -1 livello potenza. Danni ghiaccio\acqua +1 livello potenza [ Passiva artefatto Burning Soul]
~ Abilità Attive[0/2] : //
~ Riassunto: //
~ Note:Nulla da aggiungere. Sottolineo che la parte nella sala rettangolare si tiene nella mente di Stein tra tutte le sue personalità principali. Nient' altro da sottolineare.

 
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†DeStRo†
view post Posted on 7/10/2012, 16:52





Scena Seconda


Cavia... Esperimento... Paziente...

Ecco l'ennesimo personaggio strambo. Un dottore con un bullone nel cervello.Un accanito fumatore, a considerare dal puzzo di fumo delle sue vesti, percettibile anche a metri di distanza.
Un buon saltibanco, senza dubbio. Il suo lavoro lo sapeva fare bene, far divertire la gente. Chissà se fosse riuscito anche ad affondare i suoi bisturi tra le mie costole.
Come tutti gli altri patetici esseri di questo clan dava per scontato la mia dipartita. Se davvero fossi morto in quella giornata avrei comunque cercato di vendere cara la pellaccia.
Guardai il tipo con aria di diffidenza e noia.

-Credo che ci siano delle complicazioni dottore!-

Le parole uscirono fuori quasi spontanee. Davvero non riuscivo a capire come Cheshire volesse fare gruppo con quest'ammasso di esseri superbi.
Non dissi altro. Mi limitai ad agire di conseguenza. Concentrai per un attimo le energie, focalizzando la mia attenzione su una sorta di forma cilindrica. Poco dopo, qualche metro innanzi a me, si venne a creare un gigantesco cappello; un cilindro per l'appunto.
Il mio avversario avrabbe dovuto provare una strana attrazione per quel cilindro e così io me ne sarei approfittato. a logica vuole che un avversario distratto è un avversario morto e, proprio per questo, sparai un colpo caricato proprio al centro della sua fronte.



Energie Rimanenti:100-10-5=85%
Status Fisico:Sano.
Status Mentale: Sanità Mentale !?.
Cs: 1 x Maestria Con Le Armi Da Fuoco
Status Armi: Regina Di Cuori 3/3 ;Il bianconiglio 3/3 ; Panco Pinco 4/5 .
Sintesi Post: Niente da dire. Non sono particolarmente ispirato, forse è la mancanza di voglia di continuare ad utilizzare questo personaggio. In poche parole utilizzo esca per creare il cilindro e poi ti sparo al centro della fronte utilizzando l'attiva del primo livello del mio dominio.
Link Scheda: :caffè:





 
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Vikisix
view post Posted on 11/10/2012, 19:58




Fece un inchino parziale alla platea. Amava essere al centro dell’attenzione. Avere tutti gli occhi su di se mentre si sta per fare qualcosa di eccezionale. Forse Stein era pazzo ma provava solo l’estasi e il brio del momento. Tutto il resto era sparito.
In quell’istante impercettibile tutti ti amano. Tutti ti odiano. Però l’invidia è l’unica vera emozione che alla fine provano.
Alcuni gli lanciarono delle verdure. Per lo più pomodori.
Con un sorriso sulle labbra rispose.
«Grazie cari fans! Il vostro investimento è molto gradito!»
Qualcosa rovinò il suo momento di estasi.
Avete presente quando siete sul palco di un teatro. State recitando un monologo importante e qualcuno si mette a starnutire e vi fa perdere il momento?
Oppure quando state suonando un assolo di chitarra, sentite un bisbiglio dal pubblico, vi girate a guardare e sentite che dicono calunnie su di voi? Quell’istante di distrazione è fatale e rovina l’intera interpretazione.
O ancora quando state scrivendo... basta con gli esempi credo che abbiate capito.
Per il dottore fu la medesima sensazione. Un misero insetto osava interromperlo. Uno scarafaggio che non doveva opporsi al volere del fato. Il destino aveva deciso chi doveva assumere le parti di quella sceneggiata, o per meglio dire lo aveva deciso il più forte. Chi possedeva più potere poteva decidere le sorti di quelli più deboli. Ovviamente Stein aveva deciso che ora era lui il predatore, lui avrebbe scelto cosa sarebbe successo quel giorno, avrebbe scelto i ruoli da interpretare. Aveva deciso che lui era il dottore e l’altro la cavia. Nessuno si poteva opporre. Soprattutto la cavia, non aveva nessun diritto, nemmeno quello di vita. Figuriamoci di rispondere maleducatamente.
Si girò di scatto. E vide qualcosa di inaspettato.
Un’enorme cappello a cilindro alto quasi due metri. Completamente nero con una fascetta ricamata di peltro e di un nero più lucido che rifletteva la luce che catturava. Si trovava a pochi passi dal suo avversario.
Non sapeva come mai, ma provava una forte attrazione verso quello strano oggetto. Amore? Assolutamente no. Odio? Certamente.
Perché? Molto semplice, gli stava rubando la scena e la cosa era inammissibile. Un oggetto così, sebbene un po’ affascinante, era al centro dell’attenzione mentre lui era diventato una misera comparsa. Lo doveva distruggere. Doveva riassegnare le parti, voleva ritornare a essere il protagonista.
Per troppo tempo era stato una semplice comparsa delle storie altrui. Era giunto il momento di scrivere la propria storia. Di non essere più un burattino in mani altrui. Ora avrebbe tirato da solo i suoi fili.
Iniziò a correre verso la direzione del cilindro.
Soffi di vento passarono leggiadri tra i fluenti capelli grigi. Il camice sventolò rivelando un arsenale di bisturi e siringhe nelle tasche interne. Un ghigno di follia comparve. Gli occhi scintillarono di una luce omicida. Non avrebbe risparmiato nessuno in quel giorno di gloria e vendetta.
Quello scatto per percorrere quella breve distanza sembrò eterno. L’adrenalina iniziò a circolare nel corpo. I muscoli si tesero pronti a scattare. La mano dell’anello venne tesa indietro. La temperatura iniziò ad aumentare. Alcune bruciature iniziarono a comparire sulla manica. Era quasi pronto ad annientare e a rendere quel brutto cappello un ricordo.
BOOM!
Silenzio. Odore di polvere da sparo coprì l’arena. Poi la folla sospirò e iniziò ad urlare più forte. Più compiaciuta dalla scontro. Volevano vedere al più presto del sangue.
Ma cosa era successo? L’avversario di Stein, mentre quest’ultimo era distratto dal cappello gli aveva sparato con una delle sue pistole. Il proiettile fece una traiettoria curva, segnalando a Franken la discreta abilità come pistolero del suo opponente.
Il colpo curvò all’inverosimile, era diretto alla testa di Stein, all’altezza delle tempie. Solo quell’attacco sarebbe bastato a finire lo scontro, però le cose non andarono come il Mad Hatter aveva previsto.
A pochi centimetri dalla pelle di Stein si creò una minuscola barriera color rosso cremisi, appena più grande delle dimensioni del proiettile. Questo fu fermato e cadde a terra producendo un tintinnio metallico.
La plebe esultò per questo motivo. Lo scontro era ufficialmente iniziato e a breve sangue avrebbe bagnato il terreno davanti alla cattedrale. Non gli interessava chi perdeva la vita, erano semplici ludi per distogliere l’attenzione dai problemi più gravi, volevano solo divertirsi e distogliere la mente dagli affari di tutti i giorni. Storicamente è sempre stato così e sempre lo sarà.
A causa dell’attacco Stein rallentò appena ma non fermò la sua corsa. Ora la mano destra, quella dell’anello, stava bruciando fino a metà dell’avambraccio. Sembrava che il fuoco non causasse nessun tipo di danno al suo padrone.
Dalla congiunzione di tutte le fiamme si formò una sfera abbastanza grossa sul palmo. Non avrebbe perso. Con un considerevole sforzo scagliò la bilia di fuoco.
Una serie di parole risuonavano nella sua mente.
“Lava...Zolfo...Cenere e Lapilli! Fuoco e Fiamme!”
Una grossa esplosione e di considerevole potenza investì in pieno il cappello. Questo fu disintegrato a pezzetti che volarono in aria e ricaddero al suolo come una piccola pioggia di fuoco senza causare alcun danno. Fu un bell’effetto coreografico.
Alcuni del pubblico applaudirono, altri gridarono a squarciagola.
Le fiamme avrebbero raggiunto e ferito anche il Mad Hatter se non avesse fatto nulla a causa della sua vicinanza all’esca. Infatti non si era ancora minimamente mosso.
Forse era troppo sicuro di se, forse credeva che quella misera offensiva sarebbe bastata. Ma si sbagliava di grosso. Serviva molto di più per fermare il dottore pazzo.
Sapete il detto no? Solo un pazzo può fermare un’altro pazzo.
Ma non aveva finito. Continuò la corsa.
Al termine dell’esplosione si sarebbe avventato con due bisturi sul nemico. Non gli voleva dare il vantaggio della distanza, dopotutto il suo avversario disponeva di almeno un’arma da fuoco.
Come prima cosa avrebbe tentato di tagliare la gola con il bisturi della sinistra con un ampio movimento dall’esterno della sua sinistra all’interno, ma era solo un primo diversivo.
Infatti con la destra avrebbe cercato di conficcare con un movimento opposto, cioè proveniente da destra, la lama nel costato, però anche questo era un diversivo.
Solo alla fine sarebbe giunto il vero attacco. Il bisturi sarebbe scivolato tra le dita della sinistra per essere scagliato al nemico, all’altezza della sua gola.
Durante questa serie di attacchi Stein disse una frase inequivocabile.
«Non puoi vincere! Noi siamo 5... tu sei da solo!»
Alcune gocce di sudore iniziarono scendere dalla fronte. Gli occhi bramavano il sangue che pulsava nelle vene e arterie nemiche. Voleva bagnare le sue labbra con quel sapore dolce e ferroso.
Era appena all’inizio ma già godeva di quel prelibato momento.
La statua della redenzione era dietro di loro che li osservava con sguardo severo, pronta a giudicare l’esito dello scontro. Una stupita superstizione, cioè la religione, non l’avrebbe fermato.
La scienza non poteva essere fermata. L’esperimento doveva andare avanti.





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Dottor Franken Stein


Basso 2% Medio 7% Alto 17% Critico 37%

~ CS: 2 Costituzione, 2 Resistenza Fisica
~ Status Psicologico: Pronto ad iniziare l'operazione.
~ Status Fisico: Illeso
~ Energia Residua: 81%(100%-2%-17%)
~ Energia Impiegata: 19% (17%+2%)
~ Abilità Passive:
†Non sviene una volta raggiunto il 10% delle energie
†Lancia le difese istantaneamente [1°passiva Absolute Defense]
†Difese 360° stesso potenza dell'energia spesa [2° passiva Absolute Defense]
†Capacità di evocare difese anche inconsciamente [ 3° passiva Absolute Defense]
†Danni fuoco -1 livello potenza. Danni ghiaccio\acqua +1 livello potenza [ Passiva artefatto Burning Soul]
~ Abilità Attive[2/2] :
» Effetto attivo del Dominio Absolute Defense: Stein può evocare uno scudo energetico circolare, di colore rosso cremisi come il sangue, innanzi a sé di potenza e consumo pari a Basso, il cui diametro può variare da quello di un piatto di portata fino ad essere pari al massimo all'altezza del caster stesso. Tale barriera sarà costituita di pura energia magica andata a concretizzarsi, e potrà bloccare qualsiasi offensiva non psionica diretta all'incantatore.


»Take The Flare Higher:Abilità ultima di Ardens, più volte utilizzata dal suo originario portatore per mettere fine a contese che lo vedevano in inferiorità numerica. Richiamando il potere della Fiamma Eterna, viene scatenata -su una parte particolarmente ristretta del campo di battaglia, che può contenere fino a un massimo di tre avversari- una vera e propria pioggia di fuoco. Le sfere sibilanti di fiamme esploderanno al contatto, provocando danni Alti da esplosione. Si tratta di un attacco ad area, la cui particolarità è che la potenza percepita da ogni avversario è esattamente pari al consumo utilizzato. [Consumo Alto - pioggia di palle di fuoco, dura un turno; attacco ad area di potenza uguale al consumo su area ristretta].

~ Riassunto: Allora attratto dall'esco inizio a correre nella sua direzione. Mi proteggo dal tuo sparo con l'attiva del dominio Absolute Defense e grazie alle 2 passive sempre del dominio. In seguito utilizzo un'attacco alto ad aria che fa danni alti ad area. Questo distrugge l'esca facendo finire il suo effetto, ma poiché non ti sei spostato dovrebbe colpire anche il Mad Hatter. Stein, infine, continua a correre e ti attacca in corpo a corpo secondo le modalità descritte nel post.
A te la mossa.
~ Note:Dai non fare così che secondo me è un bel personaggio :asd:

 
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†DeStRo†
view post Posted on 14/10/2012, 11:06





Scena Seconda


Che l'esca venisse distrutta non era tutta questa grande sorpresa. Era creata appositivamente per consentirmi di far sprecare le energie al nemico durante il combattimento. Tuttavia che essa venisse distruttaconsentendo all'attacco di giungere sino a me, beh questo era un grande problema.

"Tsk. Tecnica ad aria di fuoco. Che sia un mago?"

Pensai. Da ex combattente, seppur matto, preservavo l'abitudine di analizzare il mio avversario visto che, di tanto in tanto, per comprare il mio amato thé ero costretto a dover uccidere sotto pagamento e, questa mi abitudine, mi aveva salvato la vita un mucchio di volte.
Accusai un dolore sul fianco destro dovuto ad una delle sfere di fuoco che mi colpì. Mi piegai leggermente come se questo potesse diminuire il dolore, sentendomi come immerso in una tazzina con del thé bollente. Era le stessa sensazione che avvertii contro Roberto, il guardiano del clan a cui stupidamente volli prendere parte. Oggi rimpiangevo quella scelta ma non per il dolore dei combattimenti, bensì per la amncanza di unità che i membri del clan avevano dimostrato più volte.

Alzai lo sguardo vedendo il mio avversario fiondarsi contro di me con quelli che parevano due bisturi. Quando cominicò la sua sequenza di colpi provai ad indietreggiare, in maniera tale da avere una prospettiva completa della sua figura. Parai i primi due attacchi. Quello al collo frapponendo la destra tra noi la mano destra fancendo cozzare il suo bisturi contro la canna della pistola, e quello al basso ventre con una parata discendente a palmo aperto diretto contro il suo polso, in maniera tale da non essere colpito dal bisturi. Sembrava impossibile parare a quel modo, ma tutto fu possibile grazie alla posizioen ranicchiata cui ero costretto dal dolore.
Tuttavia il pazzoide non si limitò a questo. Riuscii a vedere, con la coda dell'occhio, la sua mano destra muoversi, ma non fui abbastanza svelto da evitare del tutto quello che aveva in mente così, il suo bisturì, strisciò contro le carni del mio collo, aprendo una leggere ferita tra collo e spalla.

Caddi completamente a terra. Utilizzai la caduta come spinta per compiere una capriola al contrario ed allontanarmi di un paio di metri. A causa del dolore all'addome, però, non fui in grado di rialzarmi del tutto e, perciò rimasi in ginocchio, con la mancina intenta a tamponare la ferita alla gola. Non era profonda, ma molte ferite del genere potevano essere letali. La pistola invece, continuava a tenere quell'uomo sotto tiro.

«Non puoi vincere! Noi siamo 5... tu sei da solo!»

«ohohohoho potevi dirmelo prima no? Chi è l'ospito così maleducato da portare, senza dire nulla, degli amici ad un party? Ahahah non preoccuparti ora apparecchio per sei allora... solo aspetta un secondo...chiudete gli occhi così vi faccio una sorpresa ahahah»

Un grande cilindro comparve sotto i piedi del mio avversario. Era l'ennesima trappola che, questa volta, serviva unicamente a privare il mio avversario del senso della vista.
Mi rialzai in piedi digrigando i denti e, preso il Bianconiglio cominciai a correre verso lo scienziato pazzo, sparando in direzione delle sue ginocchia, sperando non solo di colpirlo e debilitarlo, ma anche di corpire il rumore dei mie passi. Fui comunque aiutato dal fatto che la distanza tra noi non fosse superiore di qualche metro. Mi sarei avvicinato ulteriormente per colpirlo con gancio della pistola sulla mascella, con un movimento rotatorio da sinistra verso destra, in maniera tale che se colpito avesse perso l'equilibrio ed i sensi.

«I biscottini sono prontiiii!»

E un secondo sparo partì. Balzai all'indietro per evitare di essere colpito assieme al mio avversario dall'esplosione che sarebbe scaturita dalla canna del fucile. Quindi balzai più volte all'indietro, per allontanarmi di un totale di sette metri da quel mostro di follia e pazzia. Le ginocchia tremavano e cominciai a sudare freddo oltre che ad ansiamare a causa del dolore e della fatica.
Le mani tremavano ma il fucile era comunque puntato contro quel bastardo.




Energie Rimanenti:100-10-5-20-20=45%
Status Fisico:Alto al fianco. Ferita da taglio non profonda tra collo e spalla.
Status Mentale: Sanità Mentale !?.
Cs: 1 x Maestria Con Le Armi Da Fuoco
Status Armi: Regina Di Cuori 3/3 ;Il bianconiglio 1/3 ; Panco Pinco 4/5 .
Sintesi Post: Vengo colpito da una sfera di fuoco . Paro i primi due attacchi e vengo colpito dal terzo. Quindi Mi allontano leggermente, utilizzo la trappola annullante per toglierti la vista, sparo per impedirti di percepire i miei passi e ferirti alle ginocchia. Mi avvicinio a te, cerco di colpirti con il gancio del fucile alla mandibola e poi utilizzo il tiro esplosivo mentre idietreggio.
EDIT: modifica dei danni in base ad un'incomprensione delle passive avversarie.
Link Scheda: :caffè:







Edited by †DeStRo† - 14/10/2012, 14:40
 
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Vikisix
view post Posted on 18/10/2012, 20:46




Sapete che uccidere uno scarafaggio risulta alquanto difficile? Seppur ti ostini con i metodi più disperati questi troveranno, quasi sicuramente, un modo per ritornare ad infastidirti. Ecco il dottore stava provando esattamente la stessa sensazione. Quel misero essere insignificante si opponeva alla sua sorte. Poteva almeno decidere di morire in modo onorevole, invece nulla.
Era lì davanti a lui che digrignava i denti come un animale ferito.
La sopravvivenza era davvero così importante per lui? Tutti quanti non vogliono morire, ma io continuo a sostenere che bisogna accettare il proprio momento. Dopotutto se ci riesci non hai più paura di nulla. È la paura che guida le flebili mosse dei viventi. Siamo come ombre riflesse in uno specchio che da un momento all’altro potrebbero sparire.
Accettare questa verità significa vincere la morte e poter compiere azioni in grado di cambiare la storia. Senza il vincolo del terrore l’uomo riesce a cambiare il proprio destino. Neanche il fato può nulla contro un’obiettivo così sublime. Significa anche non aver rimorsi e accettare ogni propria azione, perché quando le compi non ha nessun tipo di imposizione. Solo così si può rivelare la propria vera indole, solo così la nostra natura più profonda esce dalle profondità della nostra personalità.
Tutto ciò che limita le azioni altrui è un male. Ogni uno dovrebbe essere completamente libero. Potrebbe fare ciò che più gli aggrada quando gli va.
Nessuna legge, nessuna regola da rispettare, solo i propri desideri più interni da soddisfare.
L’unica soluzione possibile è l’Anarchia assoluta. Un mondo utopico, perfetto.
Ma anche in tutto ciò c’è una semplice condizione.
Ogni uno è causa dei propri mali.
Ora l’Anarchico non sapeva cosa aveva fatto il Mad Hatter, ma direttamente o indirettamente era stata una sua libera azione a farlo arrivare fin lì. Quindi doveva accettarne le conseguenze e perire senza troppe storie. Insomma in pochi attimi il brio di Franken era terminato e non aveva più voglia di dilungare ulteriormente lo scontro.
Però in tutto questo c’era un folle lato divertente.
Lui e il suo avversario avevano una cosa in comune. La follia. Quindi perché non assecondare le sua richiesta?
Per un attimo chiuse gli occhi e quando li riaprì non vide più nulla. Il buio lo circondava. Sembrava qualcosa di innaturale. La notte era piombata in un attimo oscurando tutto il suo campo visivo.
Era un semplice trucchetto per bambini. Lui era stato nelle viscere dell’Ombra, aveva visto Mana Cerace e la madre di tutti gli incubi. Credeva di intimorirlo o fermarlo per così poco? Non sapeva quello che aveva visto, quello che aveva passato per arrivare fin li.
La sua determinazione non poteva essere fermata così facilmente. Avrebbe riottenuto la libertà a cui tanto aspirava. Era il suo unico obiettivo.
La libertà era come respirare per lui, non poteva vivere. Avrebbe fatto di tutto per riaverla. Sarebbe morto per poter riottenere il suo tesoro.
Ora il suo avversario aveva un notevole vantaggio. Stein non ci vedeva, però aveva ancora molti assi nella manica da giocare.
Aveva un bisturi estratto, proteso in avanti nel tentativo di proteggersi. Dov’era? Non sentì nulla per qualche istante finché dei passi e poi uno sparo. Il proiettile schizzò veloce. Stein non potette fare nulla. Era inerme.
Il colpo andò a conficcarsi nell’osso poco sotto il ginocchio. Un urlo disumano. Un foro sui pantaloni neri. Il sangue fluiva bagnando la soffice stoffa. Per chiunque il dolore sarebbe stato insopportabile. La gamba cedette improvvisamente e Franken cadde in ginocchio.
Mentre tutto questo accadeva il Mad Hatter sparò un secondo colpo. Un’altro urlo di sofferenza.
Fortunatamente questo non andò a segno come previsto. Infatti il proiettile trapassò la parte laterale della coscia. Su entrambi i fori, quello di ingresso e uscita, il rosso bagnava delicatamente le vesti fino ad arrivare al suolo. Sentì altri passi.
Istintivamente alzò le mani per coprire i punti vitali. Fece bene.
Il calciò del fucile arrivò fulmineo colpendolo sul avambraccio. Stein fu sbilanciato e cadde al suolo. Per attutire la caduta rotolò sul fianco. Fu estremamente fortunato.
Riuscì a fare qualche metro. Ciò gli permise di uscire al di fuori della trappola avversaria. Poi un fischio assordante. Un’altro proiettile.
Un’enorme esplosione. Una nube si sollevò dal suolo. Non si vedeva nulla.
La folla trattenne il respiro. Nessuno credeva che fosse sopravvissuto.
Un filo di vento spostò la polvere. La folla esultò. Il loro adorato Franken Stein era ancora vivo.
Uno scudo rosso come il sangue si frappose tra il proiettile e il dottore. Era rimasto incolume. L’ultimo attacco non aveva avuto effetto.
Un oscena orripilante si presentava al pubblico. Strisce di sangue bagnavano il suolo. Due uomini morenti uno di fronte all’altro.
Ora il dottore aveva uno sguardo di odio e rancore. Come osava? Lo aveva ferito. Si stava opponendo all’operazione.
«Biscotti!?»
Un ghigno di perfidia. Occhi iniettati di rabbia. Non voleva più ucciderlo. Voleva farlo soffrire.
Si sollevò con un enorme sforzo. Per fortuna gli interventi a cui si era sottoposto lo avevano reso più resistente. Camminare risultava molto faticoso. Stette fermo, sapeva benissimo di avere poca mobilità. Ora sarebbe stato più conveniente mantenere la distanza.
«Tu soffrirai!»
Tese una mano nella sua direzione. Il sangue che fuoriusciva obbedì la comando del suo padrone.
Un’enorme spuntone di sangue si formò. Volò dritto verso il Mad Hatter. Lo avrebbe colpito dove il fuoco eterno di sherkhan lo aveva precedentemente ferito.
Voleva vederlo dolorante. Voleva vederlo implorare pietà. Non voleva più ucciderlo. Voleva vedere nei suoi occhi il preciso istante in cui perdeva la speranza. Solo allora avrebbe posto fine alla sua vita.
La folla esultò più forte. Sotto scroscianti applausi la libertà di quelle persone stava morendo. Stavano giocando a un gioco non loro e in palio c’erano le loro vite.





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Dottor Franken Stein


Basso 2% Medio 7% Alto 17% Critico 37%

~ CS: 2 Costituzione, 2 Resistenza Fisica
~ Status Psicologico: Adirato.
~ Status Fisico: Ferita da fuoco al ginocchio destro. Ferita da fuoco di striscio alla coscia sinistra. Contusione braccia.
~ Energia Residua: 47%(81%-17%-17%)
~ Energia Impiegata: 34% (17%+17%)
~ Abilità Passive:
†Non sviene una volta raggiunto il 10% delle energie
†Lancia le difese istantaneamente [1°passiva Absolute Defense]
†Difese 360° stesso potenza dell'energia spesa [2° passiva Absolute Defense]
†Capacità di evocare difese anche inconsciamente [ 3° passiva Absolute Defense]
†Danni fuoco -1 livello potenza. Danni ghiaccio\acqua +1 livello potenza [ Passiva artefatto Burning Soul]
~ Abilità Attive[2/2] :
» Effetto attivo del Dominio Absolute Defense: Stein può evocare uno scudo energetico circolare, di colore rosso cremisi come il sangue, innanzi a sé di potenza e consumo pari a Alto, il cui diametro può variare da quello di un piatto di portata fino ad essere pari al massimo all'altezza del caster stesso. Tale barriera sarà costituita di pura energia magica andata a concretizzarsi, e potrà bloccare qualsiasi offensiva non psionica diretta all'incantatore.

» ZeroStream: Questa abilità permette a Stein di manipolare a piacimento il flusso del suo sangue. La sua capacità consiste in: creare, intensificare, diminuire o annullare questo flusso. Inoltre ha la straordinaria dote di rendere il liquido vermiglio che utilizza particolarmente resistente e veloce a seconda dell’energia sprecata. Riesce a creare:lame, proiettili e molto altro ancora. Il dottore di norma utilizza zerostream nei diversi interventi dove il paziente è lui stesso, tentando di non morire per dissanguamento. Però l’ha trovata molto utile anche in combattimento e la utilizza nei modi più stravaganti e bizzarri per cogliere di sorpresa l’avversario, o almeno ci prova. Poiché adopera questa capacità da molto tempo riesce a sfruttarla senza troppi problemi,ma in uno scontro(per ovvi motivi) riesce a controllare il sangue solo per un tempo molto breve, giusto la durata di un attacco. Questa abilità è una variabile offensiva.
[Consumo di energia: Variabile Alto - attacchi a 360° saranno abbassati di un livello]

~ Riassunto: Allora subisco la trappola. Subisco i tuoi attacchi fisici. Il primo in pieno. Il secondo non colpisce il ginocchio ma la coscia e mi paro dall'attacco fisico con le mani. Rotolo ed esco dalla sagoma della trappola. Allora mi difendo grazie alle passive del dominio e all'attiva consumando un Alto. Utilizzo un'altro alto della mia variabile personale per attaccarti. A te la mossa.
~ Note://

 
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†DeStRo†
view post Posted on 22/10/2012, 13:46





Scena Terza


Capii di avere poco a mia disposizione quando, dopo che lo avevo colpito con tutto quello di cui ero in possesso, il folle dottore si rialzò. Ferito, dolorante, ansimante, ma era pur sempre in piedi, con gli occhi iniettati di pura follia sempre pronti a fissarmi, come se mentalmente stesse già progettando una tortura adatta alla sua vendetta. Restai spiazzato, quasi paralizzato, per qualche istante.

“Cazzo io ho già finito le sorprese”.

Non avevo più niente da offrire e che potesse coglierlo di sorpresa. Tutti i miei trucchi erano stati svelati. Mi sentii come un mago fallito che non ha più giochi da far vedere al proprio pubblico.
Il dottore farfugliò qualcosa mentre sanguinava e qualche istante dopo vidi il suo sangue modellarsi, come se fosse sotto il suo pieno controllo, e prendere le fattezze di uno spuntone.

“Che razza di stregoneria…”

Il tempo per stupirsi era poco.
In quei pochi istanti capii quale fosse la differenza tra chi folle lo era davvero e chi, invece, fingeva solamente di esserlo per puro diletto personale.
Avvertii una fitta di dolore li dove il fuoco mi aveva colpito in precedenza. La sorpresa era tale che non riuscii a proteggermi per tempo e, anche nel caso in cui ci fossi riuscito, non avrei comunque avuto a mia disposizione abbastanza energie per poterlo attaccare.
Difendersi fino allo strenuo, infatti, non sarebbe servito a nulla. Mi sarei sicuramente stancato e lui avrebbe potuto continuare a colpirmi come meglio credeva. Forse era proprio questa la sua strategia.
Caddi in ginocchio come molte volte avevo fatto in passato. Ma, questa volta, a differenza della precedenti, non vi era volontà di rialzarsi per vendere cara la pellaccia al nemico.
Con gli occhi quasi chiusi dalla fatica fissai quel folle e quel suo sorriso soddisfatto, mentre il dolore costringeva la mia bocca a divenire una curva ricolma di disperazione.

“Dannato…Tsk…”

Poggiai un palmo, quello libero dalla pistola, a terra per impedire al mio corpo di accasciarsi totalmente. Non ero in grado di comprendere se i miei organi fossero intatti. Avevo solo un disgustoso sapore di sangue che saliva per la gola. Con nostalgia pensai a quante volte avevo avvertito quel sapore disgustoso e con ira mi rimproverai. Capii di essere così patetico da abbandonarmi nella morsa dei ricordi invece che farmi forza e reagire. Mi diedi dello stupido ed incompetente.
Stupido per essere entrato in quel clan di vili assassini, per aver messo piede su quelle terre a me sconosciute, invece che essere rimasto a Wonderland.
Mi chiesi perché lo avevo fatto.

La risposta fu immediata nella mia mente e fu come un fulmine a ciel sereno. Sentii il mio cuore sobbalzare e la voglia di vivere ricominciare a crescere dentro di me. Fu come un calore che sovrastava il dolore e cercava di farmi combattere nuovamente. Oppure era semplicemente adrenalina. In entrambi i casi la risposta era la stessa. Cheshire. Per riportare indietro quel sacco di pulci, per questo motivo ero venuto tra quelle terre. Ora dovevo solo farmi coraggio e ottenere il potere per poterlo fare ma, prima, dovevo assolutamente abbattere il dottore.

Decidi, quindi, di bleffare e preservare le forze. Una mossa azzardata e da folli e, probabilmente, pazzo in quel momento lo ero anche io.

-Allora dottore… Non infierisci? Ti faccio pietà?.-

Dissi.
La mancina continuava a sorreggere il mio corpo chino per terra. Poi un ultimo impeto di energia. Scattai in avanti, ignorando il dolore con ogni risorsa a mia disposizione. Alzai la destra che reggeva ancora l’arma mentre il sangue scorreva a fiotti dalle ferite. Mossi un passo, un altro ancora e poi caddi nuovamente per terra, come un verme che nulla può più fare.
Mentre ero disteso alzai il capo prima che la vista se ne andasse definitivamente. Pregai un dio qualsiasi di dare forze alle mie dita e di premere il grilletto. Nessuno ascoltò le preghiere di un ateo.

-tsk…il signore ci ama tutti eh?-

Furono le ultime parole prima di cadere nell’oscurità.
Ero spacciato.





Energie Rimanenti:100-10-5-20-20=45%
Status Fisico:Critico al fianco. Ferita da taglio non profonda tra collo e spalla. Svenuto
Status Mentale: Sanità Mentale !?.
Cs: 1 x Maestria Con Le Armi Da Fuoco
Status Armi: Regina Di Cuori 3/3 ;Il bianconiglio 1/3 ; Panco Pinco 4/5 .
Sintesi Post: Non faccio nulla. Subisco e cado al suolo privo di coscienza.
Link Scheda: :caffè:





 
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Vikisix
view post Posted on 25/10/2012, 20:27




Gli occhi protesi a vedere il futuro. Il suo obiettivo era quasi realtà. Poteva osservare ogni singolo cambiamento dei muscoli facciali. Ogni smorfia, ogni singola contrazione, tutti i dettagli più reconditi che sfuggivano al pubblico.
Per un minuscolo istante aveva visto la disperazione nello sguardo avversario. La sofferenza, il dolore, l’impotenza. Aveva finalmente realizzato che non poteva opporsi al dottore, la cavia non può mai farlo. Deve solo essere grata di poter partecipare a esperimenti luminari così importanti.
Era così vicino. Stava già pregustando quel momento. Il sapore del terrore lo stava nutrendo. Ormai la speranza aveva quasi abbandonato quel corpo.
Stava per vivere e vedere quell’esatto momento in cui una persona non ha più niente, non spera neanche più nella morte, perché non può più sperare, solamente il nulla scintillante può albergare nella sua anima.
Si leccò alcune dita coperte di sangue.
Il piacevole rosso cullò le sue papille gustative. La faccia sporca di polvere cremisi. Gli occhi guizzanti con una sadica vitalità. Il ghigno deformava il viso facendolo sembrare quasi demoniaco.
Gli occhiali erano leggermente incrinati. Se li alzò con l’indice.
Era tutto così perfetto e sublime.
Poi l’inevitabile.
Alla fine solamente ai deboli accade di perdere ogni cosa. La forza non è solo questione di potere, ma soprattutto di volontà. Una grande volontà non può essere fermata così facilmente. Però solo un vero obiettivo dona una forza del genere.
Stein andò su tutte le furie. Come osava?
Franken notò esattamente quel quanto di tempo in cui tutto il suo volere si sgretolò.
Il Mad Hatter sembrava aver perso tutto, poi qualcosa nei suoi occhi cambiò. Una fiamma vitale divampò nel suo sguardo. Una nuova energia. Una nuova forza di volontà. Perché? Cosa lo spingeva a tanto? Che scopo lo muoveva?
Lo vedeva benissimo davanti a lui, arrancava minaccioso senza possibilità. Come mai si opponeva al fato così tanto? Inoltre aveva ancora l’energie per fare lo sbruffone.
Lo detestava, avrebbe posto fine alla sua esistenza. Ma prima voleva vederlo perdere quel soffio vitale che lo muoveva. Non avrebbe avuto più le forze per fare qualsiasi cosa.
Poi come se nulla fosse cadde a terra, svenuto.
Il dolore delle ferite tornò pulsante. Il sangue sgorgava più lentamente, a ritmo del suo battito cardiaco. Il dolore si trasmetteva lungo i nervi fino alla testa. La vista era leggermente offuscata. Però tutto ciò non aveva più importanza.
Gli occhi di Stein si iniettarono di sangue. Una folle risata scaturì dalla sua bocca. Le mani al cielo. Era in puro delirio di onnipotenza. Era impazzito.
Lentamente le risa si trasformarono in un urlo straziante.
La maggior parte della folla era rimasta ammutolita. Alcuni fischiarono. Altri insultarono i combattenti. Altri ancora iniziarono a lanciare un po’ di verdure. Tutti erano rimasti insoddisfatti. Lo scontro era durato troppo poco.
Il vincitore sembrava essere chiaro a tutti, ma quel rapido bagno di sangue non era bastato a soddisfare la sete degli spettatori.
Stein aveva vinto.
I suoi occhi incrociarono quelli della statua. La Redenzione. Perché aveva accettato di combattere? Per poter scappare era ovvio. Per poter redimersi dei presunti peccati che aveva compiuto contro il clan. Ma anche da vincitore era insoddisfatto. Quella in verità non era una vittoria, era lui ad aver perso. Non era riuscito ad adempiere all’obiettivo che si era prefissato. Tutte le sue azioni erano state completamente vanificate da quel semplice gesto.
Non era finita.
C’era ancora una possibilità.
L’unico modo per riportare una persona alla coscienza era fargli provare un forte shock, o almeno questa era la convinzione di Stein. Lo avrebbe fatto attraverso le fiamme della redazione. Con il fuoco eterno avrebbe fatto scontare i peccati della cavia, tutti i suoi affronti e insulti.
«Rinasci per perire nel fuoco eterno!»
Fece due ampi gesti in successione. Una verso sinistra e una verso destra. Sherekan creò due sfere di fuoco che con una traiettoria parabolica avrebbero colpito il corpo svenuto del Mad Hatter. Una palla di fuoco sarebbe giunta dalla sua sinistra, una dalla sua destra.
Avrebbe goduto della scena che si sarebbe presentata. Voleva dargli ancora una speranza, per poterla annientare nuovamente. Non sopportava una fine così poco scenica e teatrale.
«Sacco di merda se vuoi ancora muoverti prova a prendere questa...»
Fece rotolare al suolo una piccola pillola scura. La sfera scivolò quasi fino all’avversario. Mezzo metro li separava.
L’ignoto lo attendeva. Avrebbe accettato l’aiuto del pazzo dottore?






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Dottor Franken Stein


Basso 2% Medio 7% Alto 17% Critico 37%

~ CS: 2 Costituzione, 2 Resistenza Fisica
~ Status Psicologico: Adirato.
~ Status Fisico: Ferita da fuoco al ginocchio destro. Ferita da fuoco di striscio alla coscia sinistra. Contusione braccia.
~ Energia Residua: 43%(47%-2%-2%)
~ Energia Impiegata: 4% (2%+2%)
~ Abilità Passive:
†Non sviene una volta raggiunto il 10% delle energie
†Lancia le difese istantaneamente [1°passiva Absolute Defense]
†Difese 360° stesso potenza dell'energia spesa [2° passiva Absolute Defense]
†Capacità di evocare difese anche inconsciamente [ 3° passiva Absolute Defense]
†Danni fuoco -1 livello potenza. Danni ghiaccio\acqua +1 livello potenza [ Passiva artefatto Burning Soul]
~ Abilità Attive[2/2] :
»SHOT A FIREBLOW :La più semplice e comune delle abilità fra i piromanti è quella di creare sfere di fuoco, di solito non superiori ai venti centimetri di diametro, che vengono poi scagliate contro il nemico. Al contrario delle comuni palle di fuoco che si limitano a bruciare il nemico, quelle prodotte da Ardens sono fiamme eterne; ciò vuol dire che se non vengono fermate prima di arrivare a contatto con il nemico, inizieranno ad ardere il punto che hanno raggiunto. Per spegnerle, a quel punto, lo sfortunato opponente sarà costretto ad utilizzare un consumo energetico pari a Medio (senza occupare slot). In caso contrario, le fiamme continueranno ad ardere, inestinguibili, provocando un ulteriore danno basso per turno -finché non verranno estinte o non si sarà estinto l'oggetto del loro bruciare. [Consumo Basso - palla di fuoco a bersaglio singolo]. {Utilizzata due volte}


~ Riassunto: Bla Bla Bla. Stein si incazza allora per farti riprendere, credendoti svenuto ti lancia due palle di fuoco. Infine ti lancia una pillola [ Linfa Vegetale] in modo da poter continuare lo scontro e togliere ogni speranza al Mad Hatter.
~ Note:Sorry per il post ma non è periodo :asd:

 
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†DeStRo†
view post Posted on 27/10/2012, 23:52





Scena Quarta


Ero romai sotto l'effetto dei fumi della morte. O forse ero io che andavo a fuoco. L'adrenalina che ancora scorreva furente in corpo, il dolore per le precedenti ferite e per la sonora sconfitta, mi impedirono di capire cosa stesse accadendo.
Il mio corpo era un'ammaso di carne in fiamme e dolorante.
Non sapevo più quello che stava accadendo intorno a me.
Non avevo visione di ciò che mi accadeva intorno, non che me ne fosse mai importarto.

L'unica cosa che riuscii ad avvertire era l'arrivo di una sfera vicino al mio viso, e le parole del mio avversario, che giunsero come lontane.

-Sacco di merda se vuoi ancora muoverti prova a prendere questa...-

La mia bocca si contorse in un orrido sorriso.

-So che sei ferito... sei ferito dentro.-

La voce era ormai solo un sibilo che pareva giungere da un altro luogo. Una parte di me, sperava che questo fosse Wonderland. Volevo riaprire gli occhi e ritrovarmi nella mia solita sala da thé, con i miei strambi amici a fare caciara. Volevo che i Goryo e tutte le orride creature di quelle lande fossero solo un incubo di cui avrei, un giorno, portato solo un ricordo incerto. Volevo Cheshire nuovamente al mio fianco.

-Ho vinto io e sai...perché? Non riesci a darti pace perchè soccombi alla tua follia. Io, invece, l'ho accettata. Non sono suddito ad essa, ma è lei a servire me.-

Non dissi null'altro. Tremante alzai la mano verso la sfera e con l'ultimo impeto delle mie forzela schiacciai tra le mani. Le ferite bruciavano, ma se avessi accettato a bruciare sarebbe stata la mia anima. Rimasi lì, inerme, schiacciato dal peso fittizio di una statua simbolo di "redenzione", creata da uomini i quali, a mio avviso, avevano creato una religione con lo scopo di controllare altri uomini.
Non i sarei piegato a nessuno dei due: nè allo scienziato, nè alla redenzione.
Se avessi avuto ancora forza nelle gambe, un giorno, avrei strappato Cheshire dalla morsa di quei dannati carcerieri demoniaci di nome goryo da solo e con le mie sole foze. Quella sarebbe stata la mia redenzione e il suo simbolo una bella tazza di thé presa in pace.


Energie Rimanenti:100-10-5-20-20=45%
Status Fisico:Critico al fianco. Ferita da taglio non profonda tra collo e spalla. Semi-cosciente. Medio da ustione (basso per fianco)
Status Mentale: In pieno delirio..
Cs: 1 x Maestria Con Le Armi Da Fuoco
Status Armi: Regina Di Cuori 3/3 ;Il bianconiglio 1/3 ; Panco Pinco 4/5 .
Sintesi Post: //
Link Scheda: :caffè:





 
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Vikisix
view post Posted on 31/10/2012, 23:26




Improvvisamente il corpo di Stein si contorse; poi si fermò, si irrigidì.
Il dottore sembrò rianimarsi. Per un istante brevissimo nei suoi occhi baluginò uno sguardo di panico; la lingua riuscì a biasciare le parole.
«Cosa... »
Una violenta convulsione soffocò il resto. Poi Franke si mosse come una marionetta con le corda ingarbugliate. Il sangue colava. I movimenti lenti e dolorosi. I muscoli tesi e sofferenti.
La testa si sollevò di scatto. Gli occhi erano fissi, senza vita. La bocca rise.
Non era una bella risata piacevole, ma nemmeno particolarmente malefica, cupa o crudele. Se lo fosse stata sarebbe risultata meno inquietante. Invece aveva un suono vacuo, dissonante e del tutto alieno, in cui non si poteva riconoscere alcuna emozione umana. E in effetti, non c’era assolutamente niente di umano.
Le parole rimbombava nella sua testa.
Da un alto schiavitù, dall’altro libertà. Quale dei due era? Se per tutto questo tempo fosse stato soggiogato alla sua pazzia? Se l’avesse guidato attraverso le sue imprese, azioni e ogni singolo gesto? Voleva dire solo una cosa. L’abolizione del suo libero arbitrio. Tutta la sua vita sarebbe stata solamente una commedia fittizia dove qualcun’altro, lo scrittore, aveva deciso a priori tutto. Ogni singolo respiro, azione, pensiero, tutto era finto. Non poteva fare nulla. Non era vivo. Forse era solamente lo scritto di un ragazzo delirante. Una storia brutta e fatta male, una tragedia della realtà, scritta per potersi sfogare. Tutto stava perdendo significato. La vita poteva essere tutta un’illusione. Anche questo combattimento, in realtà non stava rischiando niente. In realtà lui non esisteva.
La vista annebbiata. La bocca piena di liquido rosso ferroso.
Le mani tremarono. Il bisturi in mano. I capelli grigi cadeva a cascata sul volta. Lo nascondevano. Nascondevano la sua debolezza.
Gli occhi iniziarono a scattare freneticamente. Guizzavano da destra a sinistra con rapidità. Il respiro affannato. Si guardava attorno cercando una figura di conforto.
Una madre e un padre che non aveva mai avuto, dei nonni assenti e zii senza compassione.
Nulla.
Il respiro si fece sempre più pesante. Prendeva grandi boccate d’aria, come se qualcuno gli stesse rubando l’ossigeno.
Straziato e dilaniato dal dolore urlò.
Il pubblico rimase allibito. Iniziarono a fischiarlo. Nessuno si aspettava una scenata del genere.
Gli occhi erano diventati rossi e lucidi.
Stava perdendo. Non solo lo scontro, ma anche il briciolo di sanità che gli rimaneva. Quella piccola scintilla che gli permetteva di interagire con le altre persone. Quella fiamma che gli permetteva di sperare in un libero arbitrio.
Ogni uno è causa dei propri mali.
Se lui non aveva diritto alla libertà nessuno lo aveva. Tutti dovevano morire. Tutti lo minacciavano.
Tutto era stato prestabilito.
Raccolse tutte le forze che gli erano rimaste.
Ora quello che vedeva erano della macchie confuse di vari colori cupi. Mostri deformati dalla mente di Stein. La sua paura più recondita era stata svelata.
Non poter controllare la propria vita, anzi sapere che ogni cosa è stata decisa nel momento della nascita.
Spalancò le braccia davanti a lui.
Tutto il sangue intorno più dell’altro che iniziò a fuoriuscire si radunò davanti a lui creando un’enorme muro di sangue.
La parete era enorme. Alta almeno quattro metri e larga il doppio.
Stein improvvisamente sbiancò per l’enorme sforzo. Le gambe cedettero e cadde in ginocchio. Le braccia ancora spalancate.
Come una bestia folle proseguì. Calò le mani verso il suolo contemporaneamente.
Lo zunami di sangue si abbatte sull’arena modificandola in un lago di sangue.
Avrebbe colpito tutto ciò che gli stava avanti con la sua potenza d’impatto.
Avrebbe investito il Mad Hatter.
Il pubblicò alle sue spalle urlò. Il panico dilagò. Iniziarono a scappare in diverse direzioni. Protezioni intervennero per prevenire il danno, però taluni rimasero feriti lo stesso.
Ormai non gli importava. La sua morte e la sua vita erano già state decise, nulla lo poteva intimorire.
Si guardò attorno come un cane rabbioso in cerca della sua preda.
Improvvisamente una mano si mosse come impossessata. L’altra si tese. Il bisturi iniziò a incidere sulla carne.
Leggeri rivoli di sangue.
Ormai neanche più la vista dell’ambrosia cremisi lo placava.
Una scritta comparve.
I’M REAL.
Ad un tratto l’incubo cessò.
Tutto torno alla normalità. Il respiro ancora affannato. Tutti i muscoli gli dolevano per l'enorme sforzo fisico.
Poggiò le mani per terra per sostenersi. Gocce di sudore bagnarono il suolo mischiandosi con il sangue.
Lui era vivo. Lui era reale. Nulla poteva decidere le sue azioni. Era veramente libero. Veramente godeva del libero arbitrio. Come aveva potuto dubitarne per un solo attimo? In caso contrario non avrebbe compiuto ciò che aveva fatto. Era la prova che cercava.
Nessuna cosa esistente gli poteva sottrarre la sua dolce e amata libertà. Forse era tutto finto, ma non gli interessava. In quell'istante lui si sentiva libero da ogni vincolo o legame. Nulla lo aveva obbligato.
Un sorriso sereno comparve.
Con le poche energie rimaste replico.
«Tu sei il pazzo... Soccombere alla follia? Io non so neanche cosa sia. Io SONO IO!»
In un impeto il tono di voce crebbe.
«IO SONO REALE!»
Fece una pausa dove sputò.
«Tu sei il pazzo che fa questi discorsi assurdi... io sono normalissimo...»
Dopotutto chi è normale?Chi è pazzo? Chi lo decide?
Sono semplici convenzioni della società in cui viviamo.
Forse chi è malato è veramente sano e chi è sano è veramente malato. Nessuno può sapere questa verità.




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Dottor Franken Stein


Basso 2% Medio 7% Alto 17% Critico 37%

~ CS: 2 Costituzione, 2 Resistenza Fisica
~ Status Psicologico: Sereno
~ Status Fisico: Ferita da fuoco al ginocchio destro. Ferita da fuoco di striscio alla coscia sinistra. Contusione braccia.
~ Energia Residua: 6%(43%-37%)
~ Energia Impiegata: 37%
~ Abilità Passive:
†Non sviene una volta raggiunto il 10% delle energie
†Lancia le difese istantaneamente [1°passiva Absolute Defense]
†Difese 360° stesso potenza dell'energia spesa [2° passiva Absolute Defense]
†Capacità di evocare difese anche inconsciamente [ 3° passiva Absolute Defense]
†Danni fuoco -1 livello potenza. Danni ghiaccio\acqua +1 livello potenza [ Passiva artefatto Burning Soul]
~ Abilità Attive[1/2] :
» ZeroStream: Questa abilità permette a Stein di manipolare a piacimento il flusso del suo sangue. La sua capacità consiste in: creare, intensificare, diminuire o annullare questo flusso. Inoltre ha la straordinaria dote di rendere il liquido vermiglio che utilizza particolarmente resistente e veloce a seconda dell’energia sprecata. Riesce a creare:lame, proiettili e molto altro ancora. Il dottore di norma utilizza zerostream nei diversi interventi dove il paziente è lui stesso, tentando di non morire per dissanguamento. Però l’ha trovata molto utile anche in combattimento e la utilizza nei modi più stravaganti e bizzarri per cogliere di sorpresa l’avversario, o almeno ci prova. Poiché adopera questa capacità da molto tempo riesce a sfruttarla senza troppi problemi,ma in uno scontro(per ovvi motivi) riesce a controllare il sangue solo per un tempo molto breve, giusto la durata di un attacco. Questa abilità è una variabile offensiva.
[Consumo di energia: Variabile Critico ad Area - attacchi a 360° saranno abbassati di un livello]


~ Riassunto: Dopo la tua frase Stein impazzisce e parte una riflessione. Durante questa follia fa uno zunami( quindi ad area) di sangue con la personale a potenza Critica, che essendo ad aria diventa Alto. L'attacco dovrebbe colpire il tuo personaggio ( poor :sisi: ) e il pubblico dietro che viene protetto dagli organizzatori ma qualche ferito ci scappa.
Infine riprende il controllo di se.
~ Note:Usa il Mad Hatter come capro espiatoria quando lo accusa di pazzia.

 
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†DeStRo†
view post Posted on 1/11/2012, 20:23





Scena Quinta


Le mie parole avevano colpito nel segno.
Renderlo conscio della verità lo aveva reso, allos tesso tempo, pazzo, furioso e incapace di pensare a qualcosa di sensato.
Richiamai parte delle poche energie che mi erano rimaste per creare un cilindro gigante attorno al mio corpo, in maniera tale da essere rpotetto dall'onda di sangue pronta a travolgermi.
Mi sentii come un marinaio che affronta una tempesta con una zattera, mentre il sangue muoveva il mio cilindro. Alla fine, però, i miei sforzi non furono ripagati e mi ritrovai a soccombere nel sangue di quel folle, per poi essere costretto a rimanere supino con le spalle poggiate contro la statua della redenzione.
Il mio corpo incapace di muoversi e la mia bocca che tossiva sangue non mio erano un vero e proprio insulto all'operato di quel folle chirurgo che ora si apprestava a celarsi dietro un mondo di menzogne.

Mentiva a sè stesso.

-Ah no? Non sei folle? Allor....dimmi... dove son-o gli altri coff...quattro?-

Lo guardai con l'occhio destro chiuso ed espressione di sfida in volto, o perlomeno quel pò di carne che non era ancora deturpata sul mio viso.

-Non...rispondi? Pazzo! Devo ripetere tutto quello che hai detto eh? eheheheheh... -

Credetti di ridere ma ad uscire della mia bocca fu solamente uno strano verso.

-Hai persino provato a curar-mi pur di continuare a torturarmi... ahahah. E sei anche così normale da pugnalarti da solo.-
Cercai nuovamente di ridere. - Ho visto leprotti col panciotto più normali di te amico mio.-

Certo che lo erano. Loro non avevano rifiutato i miei pasticcini, non avevano cercato di uccidermi e tanto meno...

-Sei così normale da essere entrato nei Goryo.-

...facevano parte di quel clan di folli assassini.

-Tu uccidi mio caro... torturi la gente... e hai una vita in testa... ti credi un dottore ma sei solo un pazzo omicida... tu uccidi e ti piace... ti piace perchè sei pazzo.-

E se lo era davvero come credevo, presto avrebbe fatto un'altra scenata e mi sarei divertito. Amavo vedere la gente perdere dei venerdì perchè quando accadeva potevo attaccare indisturbato. Non ci pensai più di una volta. Alzai la pistola e premetti il grilletto. L'ultimo proiettile da me sparato sarebbe dovuto espodere, dritto in mezzo agli occhi del dottore.
Non avevo nient'altro.
La mano cadde come un morto e il capo si chinò. Ero stanco ma allo stesso tempo abbastanza codardo da vedere la mia fine dritta negli occhi.





Energie Rimanenti:100-10-5-20-20=5%
Status Fisico:Critico al fianco. Ferita da taglio non profonda tra collo e spalla. Semi-cosciente. Medio da ustione (basso per fianco). Medio al corpo per via dello tsunai di sangue.
Status Mentale: In pieno delirio..
Cs: 1 x Maestria Con Le Armi Da Fuoco
Status Armi: Regina Di Cuori 3/3 ;Il bianconiglio 1/3 ; Panco Pinco 3/5 .
Sintesi Post: in assoluto il peggior scontro della mia. Un po la voglia, un poco la convinzione che con un critico fossi praticamente morto (e invece il danno era mortale). Chiedo scusa al mio avversario perchè mi rendo conto di avergli offerto una pessima ruolata. Spero che, almeno nei tuoi confronti, questo ultimo post possa essere servito a farmi perdonare. Paro entrando nel cappello a difesa ad aria pari all'alto (quindi subisco un medio) e poi tiro esposivo.

Abilità Attiva:» My Hat, My Life
» Tipo: Abilità Personale Difensiva - Dominio Dei Cappelli
Può capitare a tutti di essere attaccati da una strana bestia, magari un elefante con le zampe da leone. Cosa fare, dunque, per portare a casa la pellaccia? Beh il matto ebbe una grande idea. Lanciò il cappello contro la bestiaccia per evitare il suo primo attacco e poi abbatterla; la cosa strana fu che il cappello risultò essere così duro da deviare la traiettoria delle zanne della bestia. Egli stesso era conscio del fatto che quello che accadde era contro tutte le leggi della fisica. Comunque la tattica si rivelò così efficace che, ben presto, egli decise di addottarla in ogni battaglia. Per questo motivo, egli è in grado di richiamare sul campo di battaglia dei cappelli di qualsiasi forma e dimensione in grado di difendere se stesso e/o degli alleati che si trovano nelle immediate vicinanze. Potrà per esempio creare una bombetta in grado di proteggerlo da un fendente, oppure rintanarsi in un mastodontico cilindro (in tal caso valrà come difesa a 360°). Assorbito l'attacco i cappelli si dissolvono (possono essere utilizzati più effetti scenici, come il richiamo di più cappelli per bloccare un singolo attacco).
» Consumo di energia: Variabile (alto)



CITAZIONE


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Si ringrazia !Bestia
Per L'aiuto


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Nome: Mad Hatter | Età: 21 | Altezza: 176 cm | Peso: 75 Kg | Capelli: bianchi | Razza: Matto
Classe: Cappellaio | Energia: Gialla | Pericolosità: F |Averi di un Matto: x


Dominio - Classe - Razza

» Tiratore Scelto
Vi sono persone che, anche nel corso dei combattimenti più sanguinari, riescono a mietere le proprie vittime senza prenderne parte direttamente. Uomini che hanno fatto della distanza il loro migliore amico, e che non scendono mai direttamente sul campo di battaglia. Personaggi prudenti ed estremamente abili, vengono spesso ingaggiati come assassini o cacciatori, e fanno del combattimento dalla distanza il loro punto forte. Solitamente sono armati di archi, pistole, fucili, coltelli da lancio o altre armi da tiro, lancio o fuoco; ciò tuttavia non deve ingannare il proprio avversario - ingaggiare un Tiratore Scelto in mischia potrebbe sembrare una buona idea, ma essi possiedono anche efficaci contromisure contro chi si rivela abbastanza caparbio da affrontarli in tal senso. L'obiettivo di coloro che vengono nominati Tiratori Scelti è, comunque, quello di sconfiggere il proprio avversario da lontano e senza lasciare che quest'ultimo si avvicini - non fanno uso di incantesimi, né illusioni, né altro: le loro capacità derivano solo dall'esperienza e dall'addestramento, nonché dalla maestria con la quale riescono ad impugnare la propria arma, riuscendo a mandare a segno i propri colpi anche a decine di metri di distanza.

» Cacciatore
Le foreste e le colline sono dimora di creature feroci e astute, come i goblin assetati di sangue e le maligne belve distorte dalla loro stessa malvagità. Ma più astuto e potente di questi mostri è il cacciatore, un abile ranger e battitori di piste. Conosce le terre selvagge come fossero casa sua - come in realtà sono - e le sue prede nei minimi dettagli. Alcuni cacciatori compiono il loro addestramento come parte di speciali squadre militari, ma molti imparano le loro abilità da maestri solitari che li accettano come studenti o assistenti. I cacciatori di uno stesso maestro possono considerarsi compagni o essere rivali per lo status di "studente migliore" e quindi legittimo erede della fama del maestro. Possono usare un'ampia varietà di armi e sono estremamente abili in combattimento. Le sue capacità gli permettono di sopravvivere nelle zone selvatiche, di trovare la sua preda e di evitare di essere individuato. Spesso accettano il ruolo di protettori aiutando coloro che vivono o attraversano le terre selvagge.


» Umano
Gli uomini hanno una corporatura media, più robusta degli elfi e più slanciata e possente, anche se solamente di poco. Le braccia e le gambe sono forti e robuste, a differenza del torace, della schiena, delle caviglie e del collo che sono piuttosto fragili. La pelle è di colore roseo, ma tutte queste caratteristiche variano spesso di luogo in luogo, a seconda di dove l'uomo è nato e cresciuto.
Gli umani, infatti, sono le creature più versatili fra tutte le razze, tanto che si possono incontrare in qualsiasi ambiente, e sono in grado di insediarsi anche in quelli più ostili grazie alla loro magia e alla loro intelligenza.
Gli uomini hanno una portata di vita media, compresa fra gli ottanta e i cent'anni che raggiungono se sono in piena forma e in grande salute. Raggiungono la maturità intorno ai diciotto anni e crescono a ritmo costante, rallentando gradualmente fino a cinquanta/cinquantacinque anni, dove iniziano ad invecchiare e il corpo degenera piano piano, inizialmente solo internamente poi anche nell'aspetto, imbiancando capelli e peli e corrugando la pelle.
Gli uomini sono una razza ostinata, testarda, mossa da una volontà immensa e potente che gli permette di compiere atti o azioni imprevedibili.
Questi spesso sono amanti dell'avventura, del viaggio, e partono, solitamente vicino ai vent'anni, alla ricerca di emozionanti missioni o solamente per vedere com'è il mondo al di fuori del luogo nel quale sono nati, spinti da una grande energia.


Accessori

»La Regina di Cuori
Si tratta di un fucile di precisione, a colpo singolo, con in dotazione dei proiettili di grosso calibro, in grado di decapitare l'avversario se lo si colpisce in testa (mera descrizione). Molto probabilmente il nome dell'arma deriva proprio da ciò, poichè si ipotizza che per via della sua potenza e dell'uso che ne fa il Cappellaio (per l'appunto decapitare il nemico), il fucile gli ricorda ciò che quella capocciona capricciosa e burbera ripeteva sempre: "tagliategli la testa!".
Altri, nel regno di Wonderland, credono che il nome derivi dal fatto che il Cappellaio, alle volte, miri al cuore delle vittime.
Il fucile è molto più leggero del Bianconiglio ma, per evitare che il rinculo dell'arma sposti la traiettoria del proiettile, spesso il Cappellaio la imbraccia a due mani.
[ ImG- Numero Proiettili 3]

» Il Bianconiglio
Un altro fucile di grosso calibro. Si tratta, tuttavia, di un fucile a canne mosse in grado di sparare dei proiettili a frammentazione. Nello specifico è un fucile a canne mozze, ancora una volta a colpo singolo, con dei proiettili di grosso calibro che, esplodendo all'interno della canna dell'arma, fuoriesocno come frammenti e, come tale, seguono le traiettorie più svariate. Il rinculo dell'arma è molto potente e, spesso, l'avversario verrà colpito non solo dalle schegge del proiettile ma anche da una vera e propria emissione d'aria. La mira con questo fucile è pressocchè nulla, ma in cambio si ricava una potenza di fuoco unica, seppur non appliccabile nella medio-lunga distanza. Più il bersaglio è vicino e più il colpo risulterà potente poichè si ha più probabilità di colpire l'avversario in svariate zone del corpo.
La lunghezza totale dell'arma è di circa un metro e il peso complessivo impone al Cappellaio di impugnarla con entrambe le mani. Tuttavia è un'arma molto resistente e, spesso, il Cappellaio la utilizza per evitare che il suo corpo venga fatto a fettine dallo spadaccino o dall'assassino di turno.
Molti credono che il nome dell'arma derivi dal fatto che viene utilizzata per annientare il proprio avversario all'istante e senza perdere tempo (per lavori veloci quindi, quando il Cappellaio è di fretta proprio come il Bianconiglio); altri ancora pensano che derivi dal fatto che scaraventa l'avversario così lontano e così forte da farlo sembrare il bianconiglio che saltella.
[ ImG - Numero Proiettili 3]

» Panco-Pinco
Seconda pistola gemella a caricatore da cinque colpi. Piccolsa, comoda e potente. Come la sua genella (che ancora non è stata ritrovata dal matto) il nome deriva dal fatto che la pistola pare avere la pancia, proprio come i due gemellini. Il caricotore di trova sotto la canna e, per estrarlo, è necessaria una leggera pressione sullo stesso.
[ ImG - Numero Proiettili 5]

» Il Brucaliffo
Le vesti e il tessuto dell'ultimo cappello del Cappellaio derivano dai filamenti del Bozzolo del Brucaliffo. Questi si sono msotrati così resistenti da fornire un'ottima protezione contro gli attacchi corpo a corpo. Tuttavia non si tratta di una vera e propria armatura in grado di bloccare i colpi, ma di un tessuto in grado di attutire i colpi e gli urti. Il Brucaliffo è formato da un enorme cilindro blu notte, che protegge il capo del cappellaio, da un lungo cappotto blu e bianco, che lo ricopre sino alle ginocchia e da guantini privi di dita (per proteggere le mani da eventuali danni dovuti dal rinculo delle prorpie armi).
[ImG - ImG 2]


Capacità Speciali


» 1 x Maestria
» Tipo: Cs Passivo Derivante Da Dominio
I tiratori scelti e, il Cappellaio Matto in particolar modo, sono dei preziosi alleati in battaglia, in quanto maestri nell'utilizzo di armi da fuoco e abili combattenti della medio-lunga distanza poichè sono esseri con una mira fuori dall'ordinario, in grado di colpire bersagli impensabili. In termini di Gdr ciò si traudce come un Cs passivo nella capacità di Maestria con le armi da fuoco.
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Pergamene - Abilità Passive e Attive

» Controllo Energetico
» Tipo: Abilità Passiva Razziale
Gli uomini sono famosi per non possedere né una gran forza né un'eccellente velocità, quindi la maggior parte di loro hanno puntato tutto sulla magia, l'unica branca a loro disposizione. Grandi maghi e stregoni, il loro corpo porta una dote innata a favore di queste arti, come se fosse stato forgiato apposta. Raggiunto il 10% delle energie infatti, un uomo non sverrà, come invece potrebbe succedere a qualsiasi altro membro di un'altra razza. Ciò però non significa che non sarà stanco raggiungendo il 20% e non morirà raggiungendo lo 0%.
» Consumo di energia: ///

» Tiratore Scelto Lv I
» Tipo: Abilità Passiva Dominio
La capacità che risalta maggiormente fra tutte quelle possedute dai Tiratori Scelti è, indubbiamente, la loro mira in qualsiasi condizione. Che il loro bersaglio sia coperto da una coltre di fumo o celato tra le ombre, loro sono in grado di mandare i loro attacchi a segno con una precisione millimetrica, potendo braccare senza sosta anche coloro che dispongono delle tecniche più elusive. In termini tecnici, il Tiratore Scelto potrà ignorare qualsiasi condizione visiva avversa per quanto riguarda i propri attacchi fisici dalla distanza, che essi siano effettuati tramite armi da lancio, da tiro o da fuoco: i suoi colpi, insomma, non potranno sbagliare bersaglio in alcuna condizione.
» Consumo di energia: ///

» Tiratore Scelto Lv I
» Tipo: Abilità Attiva Dominio
Pensare che basti una copertura, tuttavia, per difendersi dai colpi del tiratore scelto, è pura fantasia. Imponendo un determinato movimento alla propria arma o al proprio corpo al momento del tiro e spendendo un consumo Basso, quest'ultimo è infatti in grado anche di far virare leggermente i propri colpi, potendo ferire gli avversari che - avendo capito quanto inutile si sarebbe rivelato semplicemente fuggire e tentare di evitare gli attacchi del proprio nemico - hanno deciso di rifugiarsi al riparo di un albero, ad esempio, di una roccia o di simili coperture. L'attacco effettuato dal tiratore seguirà una traiettoria parabolica, finendo per colpirli anche dietro alla loro protezione, provocando loro un danno basso.
» Consumo di energia: Basso

» My Hat, My Life
» Tipo: Abilità Personale Difensiva - Dominio Dei Cappelli
Può capitare a tutti di essere attaccati da una strana bestia, magari un elefante con le zampe da leone. Cosa fare, dunque, per portare a casa la pellaccia? Beh il matto ebbe una grande idea. Lanciò il cappello contro la bestiaccia per evitare il suo primo attacco e poi abbatterla; la cosa strana fu che il cappello risultò essere così duro da deviare la traiettoria delle zanne della bestia. Egli stesso era conscio del fatto che quello che accadde era contro tutte le leggi della fisica. Comunque la tattica si rivelò così efficace che, ben presto, egli decise di addottarla in ogni battaglia. Per questo motivo, egli è in grado di richiamare sul campo di battaglia dei cappelli di qualsiasi forma e dimensione in grado di difendere se stesso e/o degli alleati che si trovano nelle immediate vicinanze. Potrà per esempio creare una bombetta in grado di proteggerlo da un fendente, oppure rintanarsi in un mastodontico cilindro (in tal caso valrà come difesa a 360°). Assorbito l'attacco i cappelli si dissolvono (possono essere utilizzati più effetti scenici, come il richiamo di più cappelli per bloccare un singolo attacco).
» Consumo di energia: Variabile

» Esca
» Tipo: Pergamena Iniziale Cacciatore
La tecnica ha natura psionica, influenzando direttamente la mente di un singolo avversario a scelta. La creazione del fantoccio dovrà avvenire in un punto a scelta del campo di battaglia, ma a pochi passi dal caster. L'avversario bersaglio, ove non si liberi altrimenti dal condizionamento psionico, sarà costretto a scatenare tutta la propria ira sul fantoccio, distogliendo momentaneamente l'attenzione dal caster. Il fantoccio potrà essere di qualunque fattezza o dimensione a scelta dal caster e sarà distrutto dopo aver accumulato un totale di danno pari a Medio. La tecnica psionica non provoca comunque alcun danno alla mente della vittima, limitandosi a condizionarla per breve tempo. La tecnica dura comunque un turno soltanto.
» Consumo di energie: Medio

» Trappola Annullante
» Tipo: Pergamena Iniziale Cacciatore
La tecnica ha natura psionica in quanto crea nella mente di tutte le creature presenti nella sagoma di luce una oscurità illusoria, come se l'intero campo di battaglia fosse stato coperto dal buio. L'oscurità, però, sarà appunto soltanto illusoria e generata direttamente nella mente delle vittime: il campo di battaglia non subirà realmente alcuna modifica. La sagoma sarà personalizzabile per forma e natura, purché permetta di identificare chiaramente l'area di effetto della tecnica. La sagoma, inoltre, potrà essere accompagnata da altri effetti caratteristici, a patto che siano del tutto scenografici e fini a se stessi. La sua durata non andrà comunque oltre il seguente turno dell'avversario, terminando alla fine di questo. La tecnica è contrastabile con difese psioniche del medesimo costo e non arrecherà alcun danno alle menti delle vittime, limitandosi ad affliggerle con una temporanea cecità. L'effetto agisce su tre dimensioni, interessando - quindi - anche creature che volino sopra la sagoma.
» Consumo di energie: Alto

» Tiro Esplosivo
» Tipo: Pergamena Iniziale Cacciatore
La tecnica ha natura fisica e consiste nel potere del caster di donare, al suo prossimo tiro, una carica energetica di tipo esplosivo che danneggerà tutti coloro che siano nelle immediate vicinanze del punto di impatto. La tecnica è utilizzabile solo con armi da lancio, quali frecce, proiettili e simili, ma mai con armi da mischia. La sua durata è istantanea. La tecnica causa un danno Alto a tutti coloro che siano coinvolti dall'esplosione. La tecnica potrà essere accompagnata da effetti scenici che interessino il caster, le sue armi o l'ambiente circostante, purché l'effetto della tecnica non muti in quanto tale ed il caster sia sempre riconoscibile in quanto tale ed in quanto "fonte" del danno.
» Consumo di energia: Alto

Link Scheda: :caffè:





 
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Vikisix
view post Posted on 4/11/2012, 20:43




Gli occhi scintillarono. Lentamente la mano andò sul bullone. Non aveva più le forze per camminare.
Crick...Crick...
Con le residue forze prese una sigaretta. Era tutta stropicciata, ma emanava ancora quel piacevole profumo di tabacco. L'annusò profondamente. La fece rotolare tra le mani. Infine, delicatamente, la posizionò tra le sue labbra con un gesto accurato.
Meccanicamente prese lo zippo. Lo osservò accuratamente. Ogni graffio, scheggia, ammaccatura aveva un significato più profondo, una storia. Con uno scatto lo aprì e si accese la sigaretta.
Fece un profondo respiro. Il fumo corse attraverso il sistema respiratorio fino ad arrivare ai polmoni. Li saturò appena in tempo, fu immediatamente richiamato indietro per uscire dolcemente dalle narici.
Gli occhi profondi scrutarono quel maggiordomo da quattro soldi. Lo vedevano arrancare nel sangue. Strisciare al suolo e blaterare cose senza senso.
Cosa ne voleva sapere lui? Uno schivo, una cavia che non aveva mai aperto un libro in tutta la sua vita. Lo vedeva come uno scarafaggio senza speranza. Non rappresentava nessuna minaccia.
Certo gli aveva dato del filo da torcere, ma solo perché aveva voluto divertirsi un po’.
Forse una risposta se la meritava, tutti meritano una chance non importa la loro stupidità o personalità, starà a loro sfruttarla o no.
Era visibilmente sudato e stanco. Il respiro era affannato. La vista leggermente annebbiata. Collegare tutti i pensieri e fare una frase sensata fu uno sforzo notevole.
«Cosa ne vuoi sapere tu?»
Prese un’attimo fiato per recuperare dello sforzo appena fatto.
«Una mente semplice come la tua... ci proverò lo stesso...»
Fece un’altro tiro dalla sigaretta. L’anello di fuoco corse veloce avvicinandosi sempre più al filtro.
«Noi siamo tante anime in un sol corpo... ogni tanto ci sono conflitti... ogni tanto ci sono collaborazioni... quello di prima era un evidente conflitto... chiaro?»

Ebbe un cedimento. Appoggiò una mano al suolo per sostenersi.
«E poi sai almeno di cosa stai parlando?Cosa vuol dire normale? Parli del nulla... di preconcetti di una società non tua... di idee che ti sono state ficcate in quella testa bacata... non sei neanche più in grado di pensare per conto tuo.»
Era completamente preso dal monologo. Molto spesso faceva delle pause per poi riprendere con più foga. Gli occhi guardavano intorno. Il discorso era rivolto a tutti.
Il pubblico però non la prese molto bene. Dopo un iniziale boato si zittirono per poi cominciare a fischiare e a insultare.
« Io invece lo faccio eccome... per questo tu non mi consideri un dottore, ma un assassino?... Non riesce a vedere oltre a degli stupidi meccanismi imposti da una società morale... io sono libero e tu sei un prigioniero... non riesci ad accettare la cruda real...»
BANG!
Con le sue ultime energie il Mad Hatter raccolse la pistola e sparò. Il proiettile aveva una traiettoria perfetta. Avrebbe colpito esattamente il buco tra quelle due fessure che erano gli occhi.
Il dottore si difese istintivamente, quasi inconsciamente.
Una flebile barriera rossa si frappose.
All’urto il proiettile esplose. Immediatamente una seconda barriera cremisi si frappose nel vano tentativo di proteggere il suo padrone, ma fu tutto inutile. Entrambe si frantumarono in mille pezzi come uno specchio rotto. Le varie schegge caddero a terra e scomparvero.
L’esplosione investì Stein. Lo fece volare all’indietro. Sbatte violentemente al suolo. I vestiti erano completamente lacerati e bruciacchiati in vari punti.
La testa pulsava. Vedeva solo delle macchioline indistinte. Le orecchie fischiavano. Non sentiva nulla. Lentamente si girò.
Gli occhiali erano volati via a causa del contraccolpo. Teneva ancora il bisturi stretto in mano. Non sapeva esattamente il perché. Cercò di guardare quello che doveva essere il mad hatter.
Un gemito.
Lo fissò intensamente. Strinse più forte lo strumento operatorio. Le nocche sbiancarono.
Se avesse avuto ancora un briciolo di forze lo avrebbe finito.
Cercò di alzarsi in piedi. Ogni tentativo era vano. Ogni volta ricadeva al suolo.
Cercò di blaterale qualcosa. La lingua era secca e le parole incespicavano tra di loro.
I colori iniziarono a spegnersi. Un dolore pulsante proveniva dalle gambe.
Lentamente il mondo divenne sempre più tetro, fino a diventare completamente nero.






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Dottor Franken Stein


Basso 2% Medio 7% Alto 17% Critico 37%

~ CS: 2 Costituzione, 2 Resistenza Fisica
~ Status Psicologico: Sereno
~ Status Fisico: Ferita da fuoco al ginocchio destro. Ferita da fuoco di striscio alla coscia sinistra. Contusione braccia. Ferite da contusione su tutto il corpo più leggere bruciature ( danno totale Medio)
~ Energia Residua: 2%(6%-4%)
~ Energia Impiegata: 4%( 2%+2%)
~ Abilità Passive:
†Non sviene una volta raggiunto il 10% delle energie
†Lancia le difese istantaneamente [1°passiva Absolute Defense]
†Difese 360° stesso potenza dell'energia spesa [2° passiva Absolute Defense]
†Capacità di evocare difese anche inconsciamente [ 3° passiva Absolute Defense]
†Danni fuoco -1 livello potenza. Danni ghiaccio\acqua +1 livello potenza [ Passiva artefatto Burning Soul]
~ Abilità Attive[2/2] :
» Effetto attivo: Stein può evocare uno scudo energetico circolare, di colore rosso cremisi come il sangue, innanzi a sé di potenza e consumo pari a Basso, il cui diametro può variare da quello di un piatto di portata fino ad essere pari al massimo all'altezza del caster stesso. Tale barriera sarà costituita di pura energia magica andata a concretizzarsi, e potrà bloccare qualsiasi offensiva non psionica diretta all'incantatore. [ È utilizzata due volte]

~ Riassunto: Inizia come previsto un monologo. Mentre parla gli spari e si protegge con due barriere a potenza Bassa ( fa ciò con l'attiva del dominio e grazie alle passive). Infine cade al suolo privo quasi di ogni energia.
~ Note: Fine scontro ^^

 
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view post Posted on 27/11/2012, 19:14
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[Mad Hatter]_________________

[Scrittura] -
Un'occasione sprecata. Ho riletto più volte il tuo combattimento e queste sono le parole che mi sento di dirti. Potevi fare di meglio e vuoi per noia, distrazione o sconforto hai sciupato una buona prova. Sei bravo a cogliere la palla al balzo e fin dal primo post hai subito cercato di sfruttare tutti quei temi suggeriti dall'arena e dal tuo avversario come la religione, la follia, la redenzione. Tutti introdotti nei tuoi post e vengono anche sviluppati, seppure maldestramente. Le idee insomma ci sono, e lo dimostri. Quel che manca è lo stile e la forma espositiva. Pur essendo in prima persona il testo non coinvolge come dovrebbe e la personalità esplosiva del Mad Hatter rimane sullo sfondo. I riferimenti al tè (non thè) non riescono ad imprimere quella caratterizzazione viva del personaggio, pur essendo la prima persona un ottimo mezzo per renderlo. I dialoghi sembrano molto forzati e finti. Lo stile semplice viene penalizzato moltissimo dalle ripetizioni, gli errori di distrazione e non che appesantiscono il testo, affaticando il lettore che vuole saltare subito a fondo pagina e leggere nello specchietto cosa succede. Sarà stato il periodo particolare, ma se ti fossi impegnato più in questo avresti rimediato facilmente un voto migliore.


[Strategia] -
Il tuo peggior campo. Il tuo avversario era più forte di te, ma non per questo hai perso. Nel primo turno dimostri le potenzialità che hai. Sfrutti bene i due slot, non strafai coi consumi energetici ed anzi avresti potuto anche sparare due colpi, magari da direzioni diverse per costringere il tuo avversario ad una difesa più complessa. Anche al secondo turno ti destreggi bene, sacrifichi la difesa per proseguire l'attacco anche se ti sperperi un po' troppa energia, riducendoti a meno del 50% con altri tre turni da fare. Se il duello avesse proseguito su questo tono non avresti ricevuto una valutazione così negativa. Invece nel terzo turno decidi mi mandare tutto all'aria, non ti difendi né fai più nulla; così come nel quarto. Solo nell'ultimo turno riprendi ad agire, quando ormai è troppo tardi. La tua giustificazione denota una grave mancanza di conoscenza del regolamento anche se, come nel giudizio qua sopra, spero sia dovuta più al periodo particolare che ad una vera incomprensione (anche perché nel regolamento è ben chiaro che un personaggio può sopportare fino ad un Mortale di danno ovvero Due critici).


[Sportività] -
Il tuo campo migliore. Nessun ritardo, countermove o mancanza. Nel secondo punto hai un po' strafatto con due tecniche attive e ben tre attacchi fisici. Per quanto riguarda il resto dei turni, ti ho già penalizzato abbastanza in strategia per quel che hai fatto nel terzo e quarto turno quindi non voglio appesantire anche questo voto, ma ricorda che anche un eccesso di Sportività, come per l'appunto lasciare l'altro che ti ferisca senza rispondere, merita una penalizzazione.



[Franken Stein]_________________

[Scrittura] -
Mi è piaciuto leggerti. Franken è uno show man incredibile. Coinvolgente è la parola giusta per descriverlo e la scelta di rivolgersi di tanto in tanto al lettore da questo punto è vincente. Le domande marzulliane, un po' meno. Il tuo personaggio è vivo e coinvolge l'intera platea attorno a sé (scrittore, avversario e lettori). Ti manca ancora un qualcosina per fare il salto di qualità, per superare il semplice scienziato folle, uno stereotipo che adombra la personalità di Franken, e far diventare il tuo personaggio qualcosa di unico. Nel quarto post hai provato qualcosa di simile ma non ti è riuscito bene. Volevi sfondare la quarta parete e far raggiungere a Franken la coscienza di essere niente più che un personaggio, ma eri timoroso di farlo. Ma quel che manca al personaggio è qualcosa a cui ancorarsi, uno scopo forse. Non prenderlo come una critica negativa in assoluto, ma come un consiglio per arricchire il tuo personaggio. Una storia.
Non hai commesso errori grammaticali, ripetizioni, giusto due sviste nell'ultimo turno, completamente sorvolabili.
Ultima cosa, anche se non ha ripercussioni nella valutazione: cura meglio il layout. Questo che usi al momento mi sembra non enfatizzare adeguatamente le pause ed i periodi. Prova anche a mettere qualche immagine, di tanto in tanto.


[Strategia] -
Hai vinto, per questo non posso che darti un giudizio numerico positivo. Penso che se il tuo avversario si fosse comportato normalmente avresti dominato ugualmente. Le mosse al primo ed al terzo turno mi sono piaciute parecchio. Distruggere l'esca ed attaccare l'altro con un solo slot è stata una ottima scelta, così come le due sfere di fuoco. Il critico al quarto turno è stato dettato più da una scelta di spettacolarità (avevi già vinto.) ma ti è comunque costato per quanto riguarda l'ultimo turno dove potevi anche usare un solo slot per difenderti anziché due. Sei infatti arrivato a fine scontro senza energie (un misero 2%) Hai imparato che finché l'altro ha energia può metterti in difficoltà, e sono sicuro che te ne ricorderai le prossime volte.


[Sportività] -
Confrontarsi con un avversario che al secondo turno si arrende è difficile. Tu hai saputo come gestire la situazione al terzo turno con un atteggiamento moderato, attaccando e dispensando anche misericordia (la linfa vegetale). E l'ho apprezzato molto. Quel che invece non mi è piaciuto sono stati i tre attacchi fisici del primo turno, forse un po' troppi. Ma sopratutto che non hai quantificato i danni degli attacchi fisici. Bisogna sempre scrivere per il conteggio dei danni a quanto ammonta ogni ferita, anche da attacco fisica e non solo dalle tecniche.



VALUTAZIONI




[Mad Hatter]
Scrittura: 4,5 + 4 + 3 = 3,833

Strategia: 2 + 5,5 +1 = 2,833

Sportività: 6 + 5,5 + 3 = 4,833

MEDIA: 3,833


[Franken Stein]
Scrittura: 6,5 + 6,25 + 5,75 = 6,167

Strategia: 7 + 6,75 + 5,75 = 6,500

Sportività: 6,5 + 6,75 + 4,5 = 5,917

MEDIA: 6,194

 
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