Klaus van Schwarz e Verel vs ??? e ??? Energia Gialla e Verde vs Energia ??? e ??? Pericolosità G e D vs Pericolosità ? e ? Primo Post: nemici; Durata: 3 turni di combattimento, nessun turno di presentazione; Turnazione: i nemici postano insieme, Klaus e Verel nell'ordine preferito; Tempi di risposta: 5 giorni, poi si applica una penalità alla ricompensa finale; pk sempre On per abbandoni; Background: dall'ultima stanza, quella chiusa a chiave, si odono dei rumori; Verel e Klaus si avvicinano insospettiti, quando, all'improvviso, la porta si spalanca facendo emergere qualcosa che non si sarebbero mai aspettati di vedere.
La porta sembrò ruggire con violenza mentre il guerriero la scardinava con un possente calcio. Polvere e pezzi di metallo schizzarono via al cospetto della violenza del goryano. Ma ben presto intuì che quel gutturale verso proveniva dall'enorme creatura che avevano dinanzi: un colosso di due metri ricoperto di piaghe e malformazioni simili a tumori, un essere deforme e disgustoso, un abominio. Che diavolo era? Che cazzo stava succedendo in quella città? Un nuovo urlo venne emesso dall'enorme essere, interrompendo la sequenza di domande prive di risposta che rimbalzavano nella sua mente, dopodichè si scagliò pericolosamente su Verel, Klaus dal canto suo s'allontanò di qualche metro per studiare meglio la situazione ed evitare quella brutale bestia, con la coda dell'occhio notò che vi era un altro essere nella stanza, più piccolo e gracile, una figura esile di bambino nascosto nell'ombra. E quell'oscurità in cui era celato inghiottì tutta la stanza e il giorno sembrò tramutarsi in notte in un istante, un pericoloso e sinistro secondo in cui una delle legge naturali più famose e importanti venne capovolta e manipolata come niente fosse. Avvertì una forte sensazione di spossatezza immediata colpirlo e la sua mente fu quella che per prima venne messa a dura prova: il buio circostante era divenuto inquietante e pauroso agli occhi del guerriero, aveva preso forma e al contempo non aveva contorni precisi, si trovavano in uno spazio chiuso, delimitato ma al tempo stesso sembrava infinito come il cosmo e si sentì così piccolo e insignificante da vergognarsi di se stesso.
« Machtüberwindung! »
Si concentrò nonostante quella sensazione fastidiosa di nausea e debolezza dopodichè alzò il ginocchio destro per poi riportarlo violentemente a terra facendo sì che la pianta del piede impattò con violenza il pavimento nel tentativo che quest'ultimo ceda sotto il veemente colpo assestatogli e uscire da quella tremenda situazione, non era sicuro che ci sarebbe riuscito ma ci avrebbe provato comunque. Combattere nell'oscurità non faceva per lui.
krieghund__Passiva razziale mezzodemone + Passiva lvl.1 Forza del Toro.
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machtüberwindung__La necessità talvolta richiede uno sforzo supplementare, anche per i padroni di questo Dominio. Ardore, impeto combattivo, furia fine a sé stessa, i motivi possono cambiare ma il potere al quale attingere è sempre il medesimo. Sarà così che spendendo un quantitativo di energie pari a Medio e senza l’ausilio di alcun tempo di concentrazione, il caster sarà in grado di potenziare le proprie doti fisiche invigorendo la massa muscolare nelle metodiche che riterrà più opportune. In termini di gioco questo potenziamento conferirà al personaggio 4 CS alla Potenza Fisica per il solo turno in cui la tecnica è stata attivata, al termine del quale tornerà al suo stadio originario.
der abgrund__La tecnica ha natura fisica e consumo Basso. Il guerriero colpisce il terreno o con la propria arma o con le mani e davanti a lui si apre una voragine a forma di V che ha come vertice il punto colpito. La lunghezza sarà variabile e la profondità aumenterà all'aumentare della lunghezza stessa. Cadendovi all'interno, una persona subirebbe soltanto danni fisici e lesioni da caduta ma nessun danno magico. La voragine rimarrà aperta per il resto della scena o del combattimento.
Resoconto: mi scanso dalla traiettoria di Jacob poichè il suo obbiettivo è Verel. Dopo Notte e Maledizione attraverso il power up fisico utilizzo Voragine, provando a vedere se il pavimento cede assieme e uscire da quella situazione non congeniale.
Note: un enorme scusa a janz e agli altri per la lentezza nel postare, non è nelle mie caratteristiche solitamente e scusate per il post orribile.
Il pugno colpì Verel in pieno viso: pietosamente le tenebre coprirono il volto del vagabondo mentre si deformava, scurendosi nel rapido formarsi degli ematomi. E niente più che un gemito soffocato sortì dalle labbra del ragazzo, che tanto aveva ormai sofferto. S'accasciò al suolo già privo di sensi, nella mente solo una voce che gridava: perché? Già, perché lui? Perché in quel villaggio triste dove aveva sperato di trovare risposte e aveva trovato solamente dolore? Non avrebbe conosciuto certo in quel momento una risposta, eppure sentì che qualcosa andava ancora fatto. Qualcosa che avrebbe permesso se non a lui almeno al suo compagno di superare indenne anche quell'ostacolo troppo arduo da superare per lui. Schiuse le labbra impastate di bava e sangue, sussurrò poche rapide parole: ma i suoi occhi si girarono all'indietro nel riflesso dell'incoscienza prima di vedere le tenebre che sparivano, le ombre che si ritiravano dietro i pesanti mobili della stanza allontanate dal potere della sua luce.
Pochi istanti dopo, il piede del suo compagno percosse e squarciò il pavimento: un tremito, un rombo dalle fondamenta di un edificio fatto per resistere alle tormente di neve, non certo ai sismi soprannaturali. E una crepa serpeggiò sinuosa tra le polverose assi di legno fino ai piedi di Katie. Istante dopo istante si divaricò finché tutto il pavimento non fu orribilmente simile alle fauci di un ancestrale mostro della terra, spalancate in un impeto di voracità. Jacob la vide e ne intuì le conseguenze: saltò quindi di lato lasciando che l'uomo con un braccio solo, svenuto per i suoi colpi, rovinasse al piano inferiore. Nella sua impulsività ancora da bambino, però, non aveva pensato a una cosa.
Katie.
Timida com'era sempre stata, la sua amica era rimasta nelle ombre dlla soglia. Era uscita solo pochi passi alla volta, giusto il necessario perché la luce improvvisa colpisse troppo forte i suoi occhi abbagliandoli, non permettendole di vedere che il suolo sotto di lei la stava inghiottendo. La vide scivolare giù nelle fondamenta, tra la polvere sollevata dal franare delle assi antiche e tarlate. Non potè far niente per salvarla. Era solo una bambina come lui. Che come lui stava correndo verso la libertà, verso la sua mamma. Che colpa aveva? Perché gli adulti erano così cattivi? Sentì gli occhi pizzicargli, le immagini si offuscarono un attimo. E proruppe in una serie di singhiozzi sconsolati che risuonarono come cavernosi muggiti gutturali nel salone semidistrutto. Urlò come mai aveva urlato prima, in preda a un dolore che un bambino non dovrebbe mai provare: e l'urlo fu tale da creare una vera e propria onda d'urto che si diresse rapida verso il guerriero, distorcendo l'aria stessa e approfondendo le crepe nel pavimento e sulle pareti.
- Che cosa hai fatto? CHE COSA HAI FATTO? -
Questo voleva gridare tra le lacrime in faccia all'uomo cattivo quando balzò verso di lui e cercò di afferrargli la testa tra le mani e scuoterla. Ma purtroppo la sua poca infantile ragione già lo stava un abbandonando, e riuscì solo ad articolare versi senza senso e a protendere violentemente il cranio in avanti per farlo cozzare contro quello del guerriero.
La forza dello Schwarz sgretolò il pavimento e il sia Verel che il diretto avversario dell'attacco spronfondò al piano di sotto: buio, rumore di macerie che si sfracellavano al suolo e polvere, tanta polvere. Parte del pavimento della stanza era ceduto, solo Klaus e l'essere deforme rimasero al suo interno; poi l'oscurità circostante si dissolse, fortunatamente per Klaus. Un urlo cavernoso e carico di rabbia fuoriuscì dalle fauci della creatura, un suono gutturale e talmente potente che pure le crepe scaturite dallo scisma s'ingrandirono ancor di più. Una bordata energetica invisibile colpì in pieno il goryano che venne sbalzato via, diversi metri indietro e attraversando lo spazio dove vi era la porta divelta pochi istanti prima: fu come ricevere un montante invisibile da un gigante. Rotolò per qualche metro ma si levò il prima possibile in piedi, anche se ogni osso che aveva in corpo sembrava essersi frantumato: faceva fatica a respirare, il dolore era lancinante, aveva sicuramente qualche costola rotta per non parlare della botta ricevuta da quell'insidioso e devastante attacco che aveva causato diverse fratture. Sputò a terra sangue misto a bile mentre con la destra andava ad estrarre l'Hekatombe, l'enorme spadone che portava lungo la schiena: ma non fu abbastanza veloce per attaccare poichè l'offensiva nemica non era terminata. Uno strato grigiastro però andò a delinearsi lungo tutto il corpo dello Schwarz, una sorta di scorza dura come il metallo atto a difenderlo, come se l'epidermide stessa avesse acquisito la durezza e la resistenza del marmo. Il bestione l'afferrò per il cranio e lo scosse con violenza ma senza procurar alcun danno, dopodichè ricevette in pieno volto una craniata ma anch'essa risultò poco efficace, vista la difesa eretta fulmineamente, nonostante fosse alla mercè del nemico e non avesse tentato di scappare dalla presa. Ma forse era proprio quello che voleva. Più erano vicini più poteva far danni. L'Hekatombe improvvisamente si ricoprì di venature nerastre mentre il resto della lama sembrava diventare incandescente e assumere il colore del sangue: menò un fendente verticale dall'alto verso il basso in direzione del braccio sinistro dell'aberrante creatura tentando di mozzargli via di netto l'arto e causargli danni da ustione e bruciature nella zona colpita. Cercò di eseguire il tutto il più velocemente possibile, sapeva che il tempo non era dalla sua parte e soprattutto le condizioni in cui si trovava non lo avvantaggiavano, quel roco e primitivo ruggito aveva provocato ingenti danni nel corpo del guerriero.
krieghund__Passiva razziale mezzodemone + Passiva lvl.1 Forza del Toro.
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schutzwall__In guerra, combattendo da soli e avendo dinanzi una miriade di nemici assetati di sangue, bisogna sempre pensare a come difendersi dalle offensive magiche o fisiche che vengono scagliate contro la propria persona: è per questo che durante lunghi ed estenuanti anni di addestramento Klaus è riuscito a perfezionare una tecnica difensiva atta a proteggerlo durante gli scontri. Tramite un consumo energetico Variabile potrà rendere duro come il metallo tutto il suo corpo o parte di esso per qualche istante e ricoprendolo di uno sottile strato grigiastro segno che la tecnica è stata attivata; diverrà quindi solido e resistente e sopporterà gli attacchi fisici e magici del nemico. Non sarà possibile utilizzarla in fase offensiva. [Consumo utilizzato: Alto]
schutzwall__Iblütige schwerter ~ {Pergamena Effetto Esplosivo - Guerriero} La tecnica ha natura magica. Il guerriero con un consumo energetico pari ad Alto circonda la propria arma di un'aura scintillante dal colore tendente al rossastro e dalle venature nerastre. L'aura indicherà l'attivazione della tecnica. La tecnica si potrà attivare anche sulle armi da tiro, da lancio o da fuoco. Da questo momento, ogni volta che l'arma impatterà contro qualcosa, genererà un'esplosione in grado di provocare danni e ustioni per un livello totale di Medio. La tecnica dura due turni compreso quello di attivazione, ma può essere terminata anticipatamente per volontà del caster. La tecnica è basata sulla PeRf, in quanto la potenza dell'esplosione è equivalente alla quantità di forza impressa dal guerriero.
Resoconto: incasso in pieno Ruggito, dopodichè mi difendo spendendo un Alto con la variabile difensiva rendendo inefficace Bash e la relativa testata. Ho speso un Alto e non un Medio di proposito in maniera tale da difendermi anche dall'attacco fisico.
Note: E' solo il secondo turno e sono già messo male, enjoy
L'uomo cattivo si difendeva, e contrattaccava, e si difendeva di nuovo. L'uomo cattivo non voleva pagare per le proprie colpe. Eppure doveva essere punito: tutti dovevano essere puniti se facevano qualcosa di sbagliato, Jacob ne era fermamente convinto. Altrimenti perché la signora Gertrude e le altre dell'orfanotrofio avrebbero dovuto sculacciarli con quelle righe di legno così dure ogni volta che lui o un altro bambino tentavano di scappare o si rifiutavano di prendere la loro medicina? E almeno la punizione doveva essere accettata di buon grado, altrimenti sarebbe raddoppiata. Ma questo l'uomo cattivo sembrava non saperlo. Pazienza, l'avrebbe imparato a proprie spese. Quando la spada prese a brillare in quella maniera strana, Jacob continuò a digrignare i denti e a grugnire frasi inarticolate tra le lacrime. Sollevò il braccio in un nuovo impeto di istinto animale per deviare l'arma del soldato, ma ciò non impedì a questa di esplodere. Brandelli di carne carbonizzata schizzarono via mentre il mostro si portava il braccio allo stomaco con un guaito acuto. Nel dolore la sagoma dell'uomo perdeva via via i propri contorni, i lineamenti del volto quasi sfumavano in quella che al fu bambino sembrava una maschera di pura cattiveria. Ogni altra cosa perdeva di significato: già non ricordava più la persona che doveva andare a cercare, già non badava più alla voragine aperta nel pavimento della stanza e alle crepe che erano risalite scricchiolando sui muri fino ad intaccare quasi il soffitto. Perfino la sua amica Katie, che fino a poco prima voleva vendicare con tutte le sue forze, sbiadiva come una foglia nell'autunno della sua coscienza. Ora esisteva solo il cattivo e la punizione che Jacob doveva infliggergli. Ma era così difficile agire, così gravoso. Tutto gli girava attorno, le viscere gli pulsavano, e il dolore per un momento gli provocò un conato così forte che di scatto egli si piegò in avanti e riversò per la stanza un fiotto di bile acida e fumante. Non si avvide di come il fluido cominciò a propagarsi per il pavimento, corrodendolo, lambendo i piedi del soldato. Non si avvide di come i suoi muscoli si indurivano aumentando la popria massa a dismisura, rendendo ormai irriconoscibile l'umano che era un tempo e ancora più spaventoso il mostro che era ora. Un solo balzo e coprì la distanza tra sé e l'altro, per spaccarne il cranio con un pugno vibrato dall'alto in basso con il braccio ancora sano. Era la giusta punizione, non importava nient'altro.
La pesante e titanica Hekatombe colpì la mostruosa creatura e l'esplosione provocata dall'impatto fece schizzare via brandelli di carne bruciata che andarono a depositarsi sul muro e lungo il pavimento del corridoio. La presa della bestia s'allentò e il guerriero riuscì a sfuggirne e a distanziarsi di qualche metro da quell'orrore vivente che, in preda al dolore e all'ira, si piegò in avanti come se il bersaglio del colpo dello Schwarz non fosse l'arto superiore ma lo stomaco: vomitò un'enorme quantità di bile, uno spettacolo raccapricciante e disgustoso, peggiore di qualsiasi mutilazione o tortura a cui ebbe mai assistito. Il liquido rigettato fuori arrivò sino a Klaus, bagnandogli i piedi fortunatamente ricoperti dagli stivali ma alla fine anch'egli gridò di dolore in risposta alle urla disumane scaturite dalla creatura ferita qualche istante prima. Generò immediatamente una sorta di barriera in grado di ricoprire gli arti inferiori, ma servì a ben poco per difendersi da quello schifoso liquido altamente corrosivo e acido che, oramai, l'aveva già danneggiato. Respirava faticosamente, e ogni volta che richiamava aria dentro i polmoni era un dolore lancinante, e ora pure i piedi erano messi male e bruciavano come se sotto avesse le fiamme dell'Inferno stesso ma il problema maggiore non erano i danni subiti fino a quel momento, era l'essere che aveva dinanzi a se a qualche metro di distanza che sembrò ingigantirsi ancor di più e divenire ancor più pericoloso di quanto già non fosse: la bestia informe balzò in avanti proprio nel momento in cui la mancina impugnò la pistola, concentrò quella poca energia rimasta e saltò anch'egli, all'indietro, lontano dall'offensiva della bestia e schivando quel mortale pugno che gli avrebbe sicuramente fracassato il cranio e che incontrò solo il pavimento. Riacquistò nuovamente le distanze iniziali ma non appena i piedi toccarono terra cadde in avanti, sulle ginocchia, fortunatamente la pozza corrosiva era lontana ora; gli arti inferiori sembrarono divampare non appena ci fu il contatto col pavimento e il dolore scatenato si diramò dalle caviglie sino alle ginocchia, facendo cedere il guerriero e dipingendogli in volto una smorfia di dolore. Trattenne un urlo, forse anche un paio. Da quella posizione alzò il braccio sinistro e con la pistola ben stretta nella salda presa detonò due rapidi colpi in rapida successione mirando al petto e alla testa della creatura: era più un tiro al bersaglio ma senza vedere il vero obbiettivo visto che non era un compito facile quello di mirare un determinato punto, preciso e stabilito, in quel groviglio, in quell'orgia di carne tumorata e ricolma di piaghe. Si rimise in piedi grazie all'aiuto dell'Hekatombe utilizzata come bastone: rinfoderò la pistola e impugnò con entrambe le mani la titanica spada. Strinse i denti e si gettò verso l'enorme creatura con la punta dello spadone che grattava il pavimento generando una linea alla destra dello Schwarz: ogni metro percorso era sofferenza fisica pura, ad ogni respiro sembrava che più coltelli gli penetrassero il petto, andava avanti perchè sapeva che quello era il suo ultimo attacco, o lui o l'altro sarebbe andato al tappeto, tanto valeva soffrire qualche istante in più per vedere il risultato finale. Non appena giunse a poco più di un metro balzò in avanti con la spada incandescende portata dietro la schiena e pronta a colpire.
« Muori! » Urlò con tutto il fiato che aveva in gola, scaricando il dolore accumulato in quel grido che rimbombò per tutta la magione. Con tutta la forza che aveva in corpo menò un taglio verticale dall'alto verso il basso verso la testa dell'avversario nel tentativo di farla esplodere e mettere fine al tutto.
Energia: 12% Status Fisico: Diverse costole rotte, difficoltà a respirare. Danno Alto. Gravi ustioni e bruciature ad entrambi i piedi (Danno Alto+Medio). Status Psicologico: Stanco e dolorante.
krieghund__Passiva razziale mezzodemone + Passiva lvl.1 Forza del Toro.
• Attive Utilizzate •
schutzwall__In guerra, combattendo da soli e avendo dinanzi una miriade di nemici assetati di sangue, bisogna sempre pensare a come difendersi dalle offensive magiche o fisiche che vengono scagliate contro la propria persona: è per questo che durante lunghi ed estenuanti anni di addestramento Klaus è riuscito a perfezionare una tecnica difensiva atta a proteggerlo durante gli scontri. Tramite un consumo energetico Variabile potrà rendere duro come il metallo tutto il suo corpo o parte di esso per qualche istante e ricoprendolo di uno sottile strato grigiastro segno che la tecnica è stata attivata; diverrà quindi solido e resistente e sopporterà gli attacchi fisici e magici del nemico. Non sarà possibile utilizzarla in fase offensiva. [Consumo utilizzato: Medio]
sprung__La tecnica ha natura fisica e consumo Basso. Consente al guerriero di compiere un balzo di altezza molto superiore al normale. Il peso e l'agilità del personaggio potranno influire sull'altezza del salto. La tecnica potrà servire per evitare attacchi di ampia portata, ma non sarà così rapida da poter evitare attacchi rapidi o movimenti frenetici. Potrà valere come una difesa di livello Basso. E' una tecnica istantanea, valida per il tempo di un solo salto. {Pergamena Balzo - Guerriero}
blütige schwerter__La tecnica ha natura magica. Il guerriero con un consumo energetico pari ad Alto circonda la propria arma di un'aura scintillante dal colore tendente al rossastro e dalle venature nerastre. L'aura indicherà l'attivazione della tecnica. La tecnica si potrà attivare anche sulle armi da tiro, da lancio o da fuoco. Da questo momento, ogni volta che l'arma impatterà contro qualcosa, genererà un'esplosione in grado di provocare danni e ustioni per un livello totale di Medio. La tecnica dura due turni compreso quello di attivazione, ma può essere terminata anticipatamente per volontà del caster. La tecnica è basata sulla PeRf, in quanto la potenza dell'esplosione è equivalente alla quantità di forza impressa dal guerriero. {Pergamena Effetto Esplosivo [2/2] - Guerriero}
Resoconto: mi difendo con un medio dall'ondata di bile acida e ricevendo, se non sbaglio un danno Alto+Medio visto che era un critico (ç__ç). Dopodichè utilizzo balzo per evitare il pugno, che di per se era un attacco fisico con power up. Esplodo due colpi verso la creatura e infine meno un ultimo fendente mirando alla testa e con la pergamena Effetto esplosivo del guerriero ancora attiva.
Note: spero di aver fatto tutto giusto, avendo la scheda da starter questo duello è stato tutt'altro che facile
Tremare dell'aria sulle orecchie, vibrare del suolo, serpeggiare sinuoso delle crepe sul pavimento e sui muri fino al soffitto. L'aria si fece ancora una volta greve di uno scampanio lento e profondo, e quasi al ritmo dei rintocchi la voragine aperta nel fu orfanotrofio intaccò le fondamenta stesse dell'edificio: come fosse stata di carta, la volta si gonfiò verso il basso, e infine esplose in una miriade di schegge di legno. Travi divelte, macerie, suppellettili del piano superiore si riversarono nella sala trascinando il piccolo Jacob verso il buio, di nuovo. Probabilmente non era giusto che una vita innocente venisse vituperata e spezzata in quella maniera. Ma probabilmente ormai non poteva esserci altra strada per il corpicino martoriato. Prima di chiudere gli occhi, prima di lasciarsi sfuggire un ultimo respiro tra le labbra gonfie e sanguinanti, vide nella penombra tra le macerie Katie, la sua amica di sempre. Era tornata all'aspetto abituale: le guance rosee, le trecce sempre in ordine. Come se la maledizione non l'avesse mai neanche sfiorata. Sorrideva, come se quello strano sonno fosse sopraggiunto come una liberazione piuttosto che come un castigo. Come se adesso non avesse bisogno di cercare altro. E allora Jacob capì: forse solo così Katie aveva trovato i suoi genitori. Con le sue ultime forze sorrise anche lui, e raggiunse con la sua mano quella inerte di lei.