Ai Kaeldran erano bastati solo pochi minuti per infrangere facilmente quanto il Goryo aveva ottenuto in tutti quei mesi a Taanach. Molti tra i nobili e le più alte cariche che fino a quel momento avevano accettato con benevolenza l’invasione del clan confidando proprio nella sua protezione per dare nuovo lustro alla città ora giacevano inermi sulle gradinate della gigantesca arena dei Maegon. I loro corpi macellati dalla furia delle truppe dei Kaeldran si mischiavano sia a quelli dei numerosi comuni cittadini che a quelli delle guardie che avevano costituito la prima linea difensiva.
Mentre la battaglia al centro dell’arena giungeva alla sua naturale conclusione centinai di altri scontri scoppiavano in ogni punto delle gradinate. Gli stessi membri del Goryo che avevano combattuto tra di loro nel primo turno sembravano essersi finalmente uniti di fronte ad un nemico che minacciava sia loro stessi che l’organizzazione a cui appartenevano. La forza con la quale avevano impressionato l’intera città solo pochi giorni prima ora, superato il primo momento di smarrimento, sembrava essere in grado di schiacciare facilmente ciascun abominio vomitato dal ventre dell’alveare Kaeldran.
« E’ inutile che vi illudiate a questo modo. Abbiamo sacrificato troppo per arrivare a questo stadio. Non abbiamo più alcun bisogno di queste inutili pedine. Presto l’intero Akerat si piegherà sotto il nostro dominio. »
Come un terribile urlo l’assalto la voce dell’essere oscuro all’interno della mente di Shivian si diffuse in tutta l’arena seguendo canali energetici che prima gli erano completamente sconosciuti: in quell’istante riuscì a comprendere come ciascuna delle creature che stavano flagellando l’arena dei Maegon fosse collegata a livello psichico non solo con quelle che la circondavano ma anche, attraverso la presenza che lo infestava, anche con se stesso. Rinunciando alle proprie capacità Shivian lentamente stava imparando a percepire questi nuovi canali con sempre maggiore precisione, sovvertendoli uno alla volta al loro controllo originario apparentemente bloccando od uccidendo i rispettivi Kaeldran ad esso collegati e aiutando in questo modo le truppe impegnate sugli spalti.
« Nessuno sarà in grado di fermarci, né Taanach, né il Goryo né tanto meno tu! »
La nuova scarica energetica emanata dalla misteriosa presenza fece improvvisamente saltare ciascun tipo di connessione neuronale sovraccaricando l’intero circuito psichico fino a distruggerlo irrimediabilmente. In pochi istanti, sebbene apparentemente non fosse accaduto nulla la maggior parte dei Kaeldran ancora impegnati nel combattimento sugli spalti caddero a terra privi di vita mentre i più forti tra loro sembravano impazziti a tal punto da non poter più opporre alcuna resistenza, non costituendo quindi più un qualsiasi tipo di minaccia. Ormai strettamente collegato alla rete psichica aliena nemmeno Shivian sembrava essere in grado di evitare la minaccia incombente venendone inevitabilmente travolto.