Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Winterreise ~ Die Krähe, Capitolo IV: Il Corvo

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 17/5/2013, 23:48
Avatar

---
·······

Group:
Member
Posts:
6,897

Status:



● ● ●




Non c'è nessuno, solo roccia.
Lungo la galleria non c'è un respiro che possa sentire, se non quello, enorme e sincronizzato, di tutti questi uomini disperati, congelati nella paura, che seppur privi di addestramento o disciplina marciano, o sembrano marciare, perfettamente all'unisono, nel buio, sembrano inspirare assieme, tremare assieme, uniti in una sola bestia, per sopravvivere. Magari anche per vincere, per tornare a casa, tra una o due lune, o per costruirne un'altra. Per trovare una moglie o un marito, per riprendere a tremare nelle montagne, avvinghiati ad un aratro o ad un telaio, sperando di avere uno o due figli a cui raccontare, una sera, prima di morire, di quella volta al Trono del Titano, di quell'unico giorno in cui furono abbastanza coraggiosi (alcuni direbbero folli) da affrontare un tiranno.
Gli déi scatenano guerre affinché i poeti abbiano qualcosa di cui cantare, così ripete Plato, sottovoce, mentre marcia. E respira, avanza assieme al resto del gruppo.
E guarda in avanti, verso quel puntino luminoso alla fine del tunnel.
Non c'è nessuno, solo roccia, muschio, solo ghiaccio quaggiù e nulla più che qualche decina di uomini e donne delle montagne. Alla testa del gruppo c'è un cavaliere, un guerriero in armatura, ed il povero Plato, asciugandosi la fronte, si chiede da dove venga, che cosa ci faccia assieme ad una chimera d'uomini e fango senza sogni e senza casa, in una grotta scura, sempre più fredda, deserta se non per voci lontane e respiri sincronizzati.
Non c'è nessuno, solo roccia, sospiri, palpebre scure che rivelano schiudendosi uno sciame di scintille verdi, quando i corvi, perché ci sono molti corvi, scrutano l'uscita e ne riflettono il bagliore.
Anche loro sembrano mormorare, come noi, dice Plato al suo compagno di follia.
Non c'è nessuno, gli risponde lui. Solo roccia.



Assur era ferito, ma non ricordava bene.
Nuotava, o credeva di nuotare, di voler ritrovare l'aria oltre il pelo dell'acqua, ma era trattenuto dall'onda, un'onda molto alta d'acqua scura, calda e pesante, che lo spingeva verso il basso. Teneva chiusa la bocca, schiudeva gli occhi per uno spicchio appena, risaliva la corrente, ma un'altra onda lo riportava giù. Lo soffocava.
Dov'è il fuoco, pensava, dov'è l'aria e la neve ed il profilo scuro dei monti lontani, dov'è finito tutto questo? Era ferito, ma non capiva bene. Aveva sonno.
Non c'è nessuno, si disse.
Curvo, in ginocchio nella corrente, apriva gli occhi e ripeteva: non c'è nessuno, solo acqua, solo roccia, se non quest'acqua e questa roccia e questa fiamma che mi corrode lo stomaco.
E questi occhi, queste ali, questo fruscio sottile sottile, ma più vicino di prima, appena più forte.
Quando l'onda cessò il pellegrino respirò profondamente.
In profondità nella galleria meridionale del Trono, il suo gruppo si era imbattuto in uno stormo. Corvi, probabilmente.
Corvi, sicuramente, visto il luogo ove si trovavano.
L'armigero si voltò, controllando, nel buio della terra, le condizioni dei suoi compagni. «Riuscite a continuare?» chiese loro, sottovoce.
Etarco, il più vicino, fece un ceno d'assenso. Lazarus ed i suoi uomini, appena più indietro, sembravano incolumi. Sara, che camminava dietro Etarco, sembrava ferita, e così era Assur, sebbene non gravemente: tagli sottili e bruciature gli tappezzavano il volto, così come ogni altra parte del corpo che l'armatura non era riuscita a proteggere. La guancia destra bruciava un po'.
Tutti e sei i componenti del gruppo erano ancora in piedi, ed attorno a loro, nel buio più freddo, qualche uccello di quella stessa colonia che gli aveva investiti giaceva ora privo di vita o stordito dall'urto, con gli occhi spalancati, come di vetro nero.
Assur lanciò uno sguardo a Lazarus.
« Potrebbero averci sentito, dobbiamo alzare il passo. »


● ● ●


ladzm

Specchietto riassuntivo

"Quoth the raven, 'Nevermore'."

Abilità Passive

● Aura della coscienza (Personale)
Illusioni ambientali sceniche attorno al pg.
● Controllo remoto (Personale)
Telecinesi passiva.
● Resistenza (Personale)
Regge danni fisici per un massimo di due mortali prima di morire.
● Fiamma di Shamash (Pergamena virtuale)
Può castare Trasmigrazione (offensiva) usando un autodanno di qualsiasi entità al posto del consumo energetico. La potenza risultante è pari all'autodanno subito.
● Appoggio (Pergamena)
Cammina nell'aria, possibilità di far apparire ali sceniche.
● Aura di energia (Pergamena)
Non sviene sotto il 10% di energie.
● Autosufficienza (Razziale)
Difesa psionica passiva.
● Arcanismo Lv1 (Dominio)
Percezione della magia nell'ambiente circostante.
● Arcanismo Lv2 (Dominio)
Casting di magie con tempi di concentrazione nulli.
● Arcanismo Lv3 (Dominio)
Le tecniche di natura magica infliggono danni doppi, quelle di natura fisica dimezzati.
● Anello del potere (Oggetto)
Risparmio energetico globale del 3%.

L3aXe

Equipaggiamento
(a fine post)

● Ophanim (Cerchio-spada)
Agganciato alla schiena di Assur.
● Qerubin (Pugnali conici)
Fissati all'apposita bandoliera attorno alla vita (x15)
● Eloah (Spada bastarda)
Nel proprio fodero, fissato alla cintura del personaggio.
● Areté (Armatura)
Completa ed indossata, leggermente scheggiata in vari punti.
● Zerachiel (Scudo tondo)
Agganciato all'avambraccio sinistro del personaggio.

L3aXe

Energie residue: 100%
CS: 4(Concentrazione) 1(Agilità)
Danni mentali: illeso (0/16)
Danni fisici: danno di entità media esteso al volto e agli arti.(2/32)

L3aXe

Tecniche attive


● Slot 1
(???)
inutilizzato

● Slot 2 (???)
inutilizzato

L3aXe

Riassunto e note

La prima parte riguarda il gruppo d'assalto settentrionale, al seguito di Samael. Quì mi limito a descrivere l'avanzata, soffermandomi in alcuni punti sulle impressioni di Plato, uno dei combattenti.
Nella seconda parte descrivo la carica dello stormo di corvi che il gruppo d'assalto meridionale affronta nella galleria, ed i momenti subito successivi. Niente di particolare da segnalare.
L3aXe

 
Top
K i t a *
view post Posted on 18/5/2013, 13:57




W i n t e r r e i s e ❞.
DIE KRÄHE ~ IL CORVO
separatore



~ Erydlyss
❝ Trono del Titano ❞.






L’oscurità regnava sovrana dentro il tunnel che la guerriera e le sue truppe si apprestava a percorrere, in silenzio e con grande attenzione, sia per non destare troppa attenzione, sia perché la scarsa visibilità rendeva impossibile comportarsi altrimenti.
Lo scricchiolare della roccia sotto i passi del piccolo convoglio risuonava leggero nel vuoto della caverna, come il leggero scrosciare dell’acqua, un suono ritmato e flebile cui solo il gruppo poteva davvero tenere conto.
A un tratto tutti loro poterono avvertire un rumore ben più forte del loro camminare: un fruscio continuo, il battito di centinaia di ali, che si faceva sempre più vicino al gruppo. Samael si bloccò, sollevando la mano libera tenendo il palmo disteso, intimando agli uomini che la seguivano di fermarsi. Ascoltava il suono con grande tensione, stringendo convulsamente l’elsa della spada, pronta a scattare al minimo pericolo. Era conscia di quanto la situazione fosse pericolosa, e che il suo piccolo manipolo di uomini non sarebbe stato poi un grande aiuto.

Furono loro addosso in pochi secondi: centinaia di corvi planavano nella loro direzione, i becchi affilati spalancati in un sinistro gracchiare, pronti a ferire le loro carni. La donna sussultò appena, e con la presa ben salda intorno alla spada, allungò la mano, sprigionando intorno a sé una forte luce, che abbagliò tutta l’area circostante, riuscendo a contrastare l’attacco dei volatili, che infastiditi da quell’effetto sviarono il loro volo verso le pareti del tunnel, appollaiandosi uno a uno su degli spuntoni nella pietra. Non voleva perdere tempo, neanche per verificare se i suoi compagni avessero effettivamente beneficiato della sua strategia. Urlò un secco «CORAGGIO, AVANZIAMO!» e continuò ad addentrarsi nella caverna, i piccoli occhi di pece degli animali che trapassavano il suo corpo, tanto da sembrare ne scrutassero il battito del cuore.
Dopo aver percorso diversi metri, cominciò a scorgere una luce, con un’insolita sfumatura verde, propagarsi al termine nel percorso; era un richiamo irresistibile, nonché la consapevolezza che l’ora era certamente giunta.


La Signora della Folgore
- a lightning wolf's heartbeat ;

CS :: 2 Conoscenza
Pericolosità :: D
Razza :: Avatar Angelico
Classe :: Paladino
Stato Fisico :: 0/16
Stato Psicologico :: 0/16
Energia :: 100/100
Equip :: Armatura (occhio del mago incastonato); Scudo; Spada (riposta); Fenrir (riposta); Vesti di Lucifero (indossate).


FROM THE DEPTHS TO THE LIGHT
VARIE ED EVENTUALI

~ ~ ~



PASSIVE—

PRESENZA ANGELICA × Gli angeli incutono negli esseri innanzi a loro un innato timore reverenziale, purché questi non siano angeli stessi, e che siano di energie pari o inferiori all'agente.
FOR I AM IMMORTAL × Immortalità, possibile morte solo tramite decapitazione
L'ABITO FA IL MONACO × Le vesti di Samael appaiono ad ogni interlocutore nella forma che sarebbe più utile a rassicurarlo e farlo sentire a proprio agio. Ognuno dei presenti vedrà il portatore indossare un indumento differente e nessuno potrà dire di aver visto la reale forma di queste miracolose vesti.
L'ELEGANZA E' ESSENZIALE × Le vesti saranno indistruttibili per qualsiasi colpo d’arma o d’incanto, che si limiterà a passarvi attraverso senza in alcun modo macchiarle o danneggiarle. I colpi ovviamente, se non opportunamente deviati, andranno però a colpire il corpo della giovane, provocandogli normalmente dei danni.


ATTIVE—

L'ANIMO DI LUCE × Ma cosa fare se l'oscurità si dirama, sottraendo al guerriero le armi con cui contrastarla? Le armi di un vero combattente non sono quelle comuni ai più, ma la forza che si può trovare nell'animo. E l'animo di Samael è fatto di luce splendente; così, richiamando il suo elemento primario, sarà in grado di evocare una barriera iridescente, composta da puro tessuto magico, che andrà a contrastare l'offensiva, proteggendola. Tale barriera potrà essere uno scudo parziale, o ricoprirla interamente; nel caso in cui venga utilizzata come una difesa a 360°, essa avrà una portata difensiva di un livello inferiore al consumo utilizzato.
[Consumo Medio]


ANNOTAZIONI—

Ho seguito le indicazioni del confronto ^^ niente da aggiungere!

 
Top
view post Posted on 18/5/2013, 20:01
Avatar

– E l'inferno è certo.
·······

Group:
Member
Posts:
5,339
Location:
To whom it may concern.

Status:


WINTERREISE ~ Die Krähe
piano B

Passano secondi silenzioni, ricchi di attesa.
Non posso che tirare un lieve sospiro di sollievo, se non mi ha ancora ucciso vuol dire che la mia offerta ha colto nel segno. Vuol dire che sta cercando di carpire i miei, di segreti. E fino ad allora sarò al sicuro. Sarò viva.
« Tu desideri conoscenza. Mi offri cavie per i miei esperimenti in cambio di uno sguardo sulle mie ricerche, non è così? » Dice, emettendo fischi che rimbombano nelle cavità della grotta.
Un frullio di ali, come di pipistrelli, da ogni e da nessun dove. Sta giocando a tenermi in tensione come una corda di violino, ma finché sono nel suo habitat non posso che lasciarlo fare.
« Diciamo solo che sono curiosa. » Un ghigno si blocca a metà sul mio volto, i muscoli si rifiutano di portare a termine gli ordini del sistema nervoso, sentendosi in pericolo.

Doctor alza la mano metallica, poi lo schiocco di un meccanismo messo in funzione.
« In tal caso le accetto volentieri. Non me ne avrai se decido di utilizzarle qui e ora, no? »
Scuoto la testa lentamente, non mentivo quando dicevo che per me quei disperati non sono che insetti. Nessuno sentirà la sua mancanza - di certo, non io. Nel palmo della sua mano si apre un foro da cui prende ad uscire una nube violacea, lanciata dietro le mie spalle. Non mi sento in pericolo, per ora. Per qualche ragione non volto lo sguardo dietro di me mentre sento le ossa di quegli uomini scricchiolare e spostarsi per assumere una nuova conformazione. Sento le carni ribollire, e non voglio, non posso guardare. Sento in comune la sorte della moglie di Lot. E in palio questa volta c'è qualcosa di peggio del diventare una statua di sale.
« Sappi per cominciare che è questo ciò che occupa le mie ricerche ultimamente. Una malattia di nome Gullhiw, un flagello creato dagli uomini e dagli dei che può falciare un'intera città in una notte, massimo due. Non trovi così affascinante che la perversione di una malattia del genere stia nel trasformare i deboli in creature abbastanza potenti e prive di senno da uccidere a sangue freddo chiunque vi abbia resistito? »
Mi umetto le labbra e scuoto leggermente la testa.
« Forse sono più forti di quanto lo erano da uomini, ma non penso che questa malattia li abbia migliorati. Quello che gli manca è quello che possitiamo noi. La ratio. Non sono diversi da uno qualunque degli errori che ho prodotto in questi anni. Fammi vedere i tuoi progetti migliori. Fammi vedere perché sei il migliore scenziato di Asgradel. »
Silenzio. Gli occhi di Doctor brillano. Ed è troppo tardi.
« Ed e' una mente così diretta e poco incline al sotterfugio che tanta di gabbarmi per carpire i miei segreti? Stolta, stolta ragazza. Tu non sai nulla. »
Sparisce, così come era apparso, nell'oscurità, quello stronzo mi ha letto la mente.

« Doctor, non hai bisogno di leggermi la mente per capirlo. Sto venendo a reclamare ciò che è mio. »
Sto venendo a dimostrare che sono una scienziata migliore di te, migliore dei tuoi mostri senza cervello e del tuo corpo meccanico. Che valgo molto di più di tutto questo. Mi giro verso quelli che una volta erano i miei uomini, che si stanno per gettare contro di me e contro Ashardon.
Sguaino la Zanna, colpendo in volo al torace uno di essi prima che possa ferirmi, e con il primo sangue scoppia la battaglia. Faccio mulinare la spada tentando di tenerli il più lontano possibile da me, mentre vedo Ashardon agitare gli artigli e dilaniare le loro carni. Tuttavia la loro superiorità numerica si fa sentire, e i movimenti del drago sembrano rallentati nello spazio angusto in cui si trova. Sento un morso sulla spalla, portato da una mandibola molto più potente di una normale umana. Ed è arrivato il momento di reagire.
Mi concentro sul sangue e sul dolore, attorno a me incomincia a brillare una luce azzurra evanescente, mentre l'aria nella grotta si fa più fredda e irrespirabile. E, in un attimo, l'esplosione.
Tutta attorno a me si genera una bordata glaciale che investe quei mostri, congelandoli per sempre nelle loro posizioni, in statue di ghiaccio dal sapore grottesco.
Alzo gli occhi ad Ashardon, e non sono l'unica ad essere ferita. All'altezza del suo ventre si estende un taglio abbastanza profondo da cui cola il suo sangue denso, ma è troppo orgoglioso, come sempre, per mostrarsi dolorante.
Ripongo la zanna nel fodero.

« Andiamo a fargli il culo, Ash. »
Dico, e il suo ruggito rimbomba nella grotta, fino alle profondità della terra. Mentre avanziamo, non mi resta che sperare che i miei compagni abbiano incominciato l'attacco. Non c'è modo di avvisarli che tutto è andato storto.
D'ora in avanti la sopravvivenza di ognuno sarà un affare personale.


2iw7jip
Energia ~ Verde.
CS ~ 2xdestrezza.
Condizioni Lily ~ Danno basso alla spalla.
Condizioni Ashardon ~ Danno basso al ventre.
Energie ~ 100-20=80%
- - -
Ashardon
Drago alto quattro metri e con un'apertura alare di sei, con fauci, artigli e scaglie usabile in combattimento e capace di utilizzare abilità e pergamene. {Razziale Elfi}{Passiva}
Scaglie di Drago
Pelle rinforzata che può proteggere da colpi fisici o rallentarli. {Arma}
La Zanna
Wakizashi indistruttibile che non può essere tolta dalle mani di Lily da colpi estranei o circostanze accidentali. {Arma}{Passiva Incantaspade I-II}
- - -
Soffio Gelido
Ashardon è un drago dei ghiacci, e come tale la sua arma più potente è il soffio gelido, contrapposto a quello di lava dei ben più famosi draghi comuni. Gelo che Lily ha imparato a manipolare a proprio piacimento, potendo controllarlo, generandolo dal proprio corpo e dandogli qualsiasi forma e potenza, a scopo offensivo, da dragoni che tenteranno di inglobare il nemico a vere e proprie tormente, a scaglie di ghiaccio a lance, avendo come unico limite la fantasia di Lily e di Ashardon. {Variabile Controllo del Ghiaccio} Alto
- - -
Un po' di botte corpo a corpo e poi uso la variabile ad alto a 360° per fare piazza pulita.
 
Top
view post Posted on 20/5/2013, 00:43
Avatar

Ad Agio Nel Disagio
·········

Group:
Member
Posts:
17,462
Location:
Torino

Status:



Le gocce d'umidità scandivano il tempo. Plic - una, due, tre, s'intrecciavano con il rimbombo del loro stesso esasperante centellinare. Sparita era la rugiada di pochi minuti prima, la dolcezza brulla delle pendici del Trono aveva lasciato il posto, inaspettatamente, ad un ambiente completamente differente. Viscere di roccia si dipanavano oltre l'ingresso della caverna, umide, oscure gole d'immensi esseri sopiti che sprofondavano nella tana del loro obbiettivo conducendoli verso la vittoria, o la morte. Avanzarono. Avanzarono cauti, avanzarono mossi da qualcosa che superava la semplice determinazione. Avanzarono con la disperazione di chi non ha nulla e ha rinunciato anche alla propria vita in favore di una causa superiore.
E Lazarus rimase indietro, restio.
In testa al piccolo gruppo, il guerriero in armatura fendeva l'oscurità della grotta come fosse composto di pura luce. Appena dietro due avventurieri precedevano il giocattolaio che, un passo dopo l'altro, calcava le orme dei tre trascinandosi dietro il resto del gruppetto.
Plic, un altra goccia.
E lo sbatter di un milione di ali.
Un flusso d'oscurità pura, tanto intenso da risplendere - era il termine adatto - sullo sfondo opaco del semplice buio. Un ondata nera inghiottì dapprima l'armatura scintillante, poi i due sventurati che precedevano il mezz'elfo. Aveva un secondo appena.
Sbarrò le palpebre, i muscoli tesi per l'assalto improvviso. Con un gesto barocco alzò la mano verso il soffitto invocando dal nulla una valanga di oggetti danneggiati, schegge e scarti che in un attimo colmò la grotta come un tappo, lasciando appena lo spazio all'oscurità violetta di defluire oltre gli sventurati viaggiatori. In pochi istanti tutto finì e il muro ricadde silenzioso, svanendo nel nulla al contrario delle nere, lucide piume dei corvi.
Questi - ormai era chiaro - attendevano quieti in quell'antro mostruoso assieme al loro padrone. L'uomo rabbrividì, forse per l'umidità ammorbante, forse per la vicinanza di quegli esseri. Assur si voltò, ammonendoli.
« Se sa che siamo qui siamo fottuti. » si concesse di pensare Lazarus, annuendo verso il compagno. Dovevano sbrigarsi, certo.
« Completamente fottuti. Completamente. »


L a z a r u s
l5pfezB

{ Critico -44% | Alto -22% | Medio -11% | Basso -6% }
_____________

Energie: 100% - 22% = 78%
■■■■ ■■■■ ■■■■ ■■◘◘



Abilità Passive
• Scurovisione [Razziale]
• Difesa Psionica Passiva [Personale 1/10]
• Evocazioni a tempo zero [Passiva Evocatore Lv1]
• Pistola sempre carica [Passiva Ehre eines Mädchens]
• Aura della pistola non occultabile [Malus Ehre eines Mädchens]

Equipaggiamento
• Pistola Ehre eines Mädchens in vita [5/5 colpi].

Ferite

Azioni
Slot 1: Muro di Scarti, Pergamena Iniziale Negromante "Muro d'Ossa"
Slot 2: //






 
Top
Louis Worldgate
view post Posted on 23/5/2013, 21:35




png

Fermo e immobile. Gli occhi chiusi.
A farsi largo la malsana ipotesi che non fossero mai stati aperti dal primo dei suoi giorni.
Impossibili da aprire tanto a lungo erano rimasti chiusi, impastati dalla polvere e dall'umidità che come calce ne aveva sigillato le strette fessure; ragnatele lungo l'arco delle ciglia disegnavano curiosi ricami su un volto stranamente pulito per un individuo della sua origine.
Sospirò debolmente;
le labbra screpolate e riarse dalla sete si spaccarono in un dolore sottile e pungente. Fastidioso.
Cieco al mondo, al suo sguardo. Per un solo istante realizzò che non guardando il mondo, così il mondo non poteva guardare lui. E ne fu felice; una contentezza innocente dalle note puerili. Poi la consapevolezza lo investì con una forza tale da rimestargli le budella, un pugno in pieno addome a ricordargli il perché di una situazione così estrema quanto precaria; percepì ogni cosa con innaturale precisione, una coscienza assoluta e profonda di ciò che lo circondava da rasentare l'onniscienza di un dio, ma non la sua clemenza. Il mondo poteva anche non guardarlo, eppure lui osservava il mondo con occhi che solo Doctor era riuscito a forgiare nel nome del progresso, sotto il vessillo della perfezione a fregiare l'intento di una vita di sforzi.
'Triste la sorte.' Commento fra sé.
Persino il dottore, luminare di fama, non era riuscito ad ammirare la perfezione da lui stesso plasmata se non attraverso le testimonianze dell'ultimo di quella generazione.
Louis Worldgate il Senzasonno.

Le gambe incrociate sulla nuda roccia avevano perso ogni sensibilità, estroflessioni di un corpo che avvertiva sempre meno. Le braccia raccolte sulle ginocchia in attesa di essere levate, i lunghi capelli dalle sfumature avoree - un tempo curati e lisci per mera vanità - tradivano la trascuratezza di chi ha ormai poco di cui far vanto. Una zazzera incolta coronava il suo capo, e scendevano crespi sulle spalle come fascine di biada, cerei come la neve del primo mattino.
Doctor non l'avrebbe più aiutato, il suo potere non sarebbe più stato domato dai farmaci e dai sedativi. Poteva aver ricevuto in dono la perfezione - una perfezione relativa - ma la delicatezza, la sensibilità nel manipolare quel dono era lontana dall'essere raggiunta. Un corpo misero il suo, ed accettò quella condizione con la stessa pace del condannato a morte sul patibolo e ai piedi del boia; troppo tardi per ogni reazione.
Erano settimane ormai che gli intrugli somministrati non avevano più effetto.
Pur di non accettare la sconfitta da un fato affrontato più e più volte in una guerra senza esito, il dottore spintonava quella necessità con le scuse più banali.
'Non c'è tempo.'
diceva
E di tempo, infatti, non ve n'era più.

Stretto in quella posa trattenuta per giorni con compostezza marziale cercava il dominio assoluto del suo corpo; controllava il respiro, le pulsazioni, persino i palpiti del cuore nel tentativo di rallentare, quantomeno, quel processo degenerativo che lo avrebbe spento come una candela nella coppa di un calice a testa in giù.
...
Non v'era tempo.
Non ve n'era mai stato.


1_zps78729f05
...

« Doctor- »
sussurrò Louis
« Non so ancora se lodarti o maledirti. »
il Senzasonno si inasprì nel tono, come raccogliendo a piene mani l'amarezza e la bile assaporata in anni di tormenti. V'erano stati giorni in cui avvertiva di essere poco più - poco meno - di una cavia, e un brivido disgustoso lo accarezzava dietro la nuca come la mano di chi gli iniettò il siero dell'onniscienza; ed altri in cui avvertiva di essere l'eletto latore di poteri che neanche Doctor riusciva a concepire appieno, paragonabili solo ad un cavallo lanciato a briglia sciolta per la foresta e che presto avrebbe disarcionato il suo cavaliere nell'ennesimo impeto di follia.

« Credo sia normale che una creatura si ribelli al suo creatore, prima o poi. »
commentò Doctor a metà tra il gracchiante e il gutturale, una voce che in realtà voce non era, ma un mantice soffiato attraverso corde e fessure per assumere modulazioni quanto più vicine ad una composizione di suoni riconosciuti col nome di linguaggio.
« Non mi ribello! » azzardò squillante « Ho solo accettato i limiti della tua scienza. »
Spalla contro spalla, erano nuovamente di fronte a uno stuolo di guerrieri che avevano voltato il capo al genio, al progresso di una mente che non aveva mai trovato posto e locazione all'interno di uno schema sociale. E le avversità si ripresentavano più ostili, in un gioco la cui difficoltà aumentava di ventura in ventura, chiusi in trappola come topi nel ventre della terra più profonda e buia.
Non era nuovo a situazioni del genere.

« Alla fine vincerà il migliore? »
domandò Louis socchiudendo lo sguardo e raccogliendo le ultime energie ancora canalizzabili;
stanco, spossato. Una stilla di sudore colò dalla tempia lungo la guancia, visibile come una perla alla luce tenue dei licheni albini lungo le pareti.
Per certo una luminescenza inquietante, osservò in silenzio.
« Vincerà il più forte... i migliori non sempre hanno la meglio. »

In risposta le iridi spente del Senzasonno furono iniettate di sangue, venate di rubino e ravvivate da un potere arcano che vedeva in sé i tratti della follia e del divino mescersi nell'inconoscibile. Un'energia che avrebbe investito chiunque, persino Doctor la cui mente, attecchita profondamente al nichilismo della scienza, rifuggiva dai trucchi e dagli inganni dei poteri psichici e divinatori.
La stessa aria pulsava, i ricordi avevano voce, le immagini si coloravano e le sensazioni riacquistavano i profumi della prima volta.
« Lo terrò a mente. »


littlecoqmpointwinterreTa-daaan! :8D:

Il cuore del Trono del Titano è un'immane voragine cilindrica che si apre nella roccia per decine di metri verso l'alto e verso il basso. A collegarne gli stretti camminamenti a ridosso delle pareti di roccia fluorescente di licheni delle profondità vi sono ponti di roccia naturali a diversi angoli, ognuno raggiungibile da quello immediatamente sotto o sopra con un Salto o simili. La cosa più impressionante sono le innumerevoli teche luminescenti addossate alle pareti, tutte contenenti esemplari delle forme di vita più bizzarre o abomini biomeccanici e collegate a macchinari dalla funzione sconosciuta. Circa una decina di metri sopra le vostre teste, la torreggiante figura di Doctor pare rivolta verso gli ingressi da cui escono i contingenti.
Per la cronaca, un pizzico di intuito e buonsenso vi avrebbero dovuto quantomeno far ammazzare i corvi che avete incontrato: difatti Doc ha una passiva tramite cui può condividere i sensi con le sue evocazioni.
Di fianco al Dottore vi è la più emaciata figura del suo ex braccio destro, il Senzasonno ribelle Louis Worldgate che senza troppi complimenti casta un attacco psionico mortale ad area. Ognuno di voi dovrà scegliere se difendersi da un ammaliamento di potenza Critica o subirne gli effetti. Nel secondo caso essi non saranno in forma di danno (non voglio mandare in pappa il cervello ai poveri pg. Non ancora! <3), bensì in forma di allucinazione. Ognuno dei vostri pg, se sceglierà di opporre una difesa psionica all'offensiva di Louis, vedrà chi ha agito diversamente perdere conoscenza e avrà un altro slot tecnica a disposizione da usare come meglio crede (muoversi, attaccare Doc o Louis etc). Chi invece deciderà di subire l'attacco dovrà rivivere una scena fondamentale del proprio background da un punto di vista diverso dal proprio. Se il pg ha affrontato il suo rivale in duello e ha vinto, dovrà interpretare il proprio rivale e cercare di battere il pg con tutte le proprie forze. Se il pg vuole rivivere un addio con la donna/l'uomo amata/o dovrà farlo dal punto di vista del partner. Compito vostro sarà trovare un modo per capire di essere "al posto sbagliato" e riappropriarsi della propria identità tramite puro GdR. Notate che, dato che la tecnica di Louis fa leva sulla memoria inconscia, possono affiorare nella scena anche dettagli rimossi dalla memoria del personaggio, o che comunque non avete ancora fatto trapelare dalla vostra storyline. Potrete in seguito scegliere se rimuovere nuovamente questi ricordi o conservarli come evoluzione del pg a fine giocata.
Per voi sette giorni di tempo estendibili a dieci causa esami etc. Buon divertimento!
 
Top
Bastard de la Nuit
view post Posted on 11/6/2013, 08:36




Dapprima una vibrazione dietro la nuca.
Una macchia di non-colore nella visione che si allargava, si stiracchiava nera a coprire volti, a oscurare luci.
Tentacoli di dolceamaro dolore verminavano sotto la volta buia, e il mondo vorticava e trascinava con sé gli intrusi.
Il Dottore li vide accasciarsi, uno a uno. Osservò senza comprendere il lento volo negli abissi sottostanti di uno di loro.
E anch'egli barcollò sullo stretto ponte di pietra, e cercò di richiamare alla mente tutta la scienza del mondo. Invano.
Non vi era più Trono del Titano per lui, non più Gefahrdorf e -per un fugace istante- non più Gullhiw.
Era solo, impaurito, regredito allo stato di larva.
Indifeso, come anni addietro, quando ancora non aveva addosso strati e strati di corazze e artigli. Quando non vi era che nuda pelle a fargli da scudo contro la cattiveria del mondo. Il Dottore seppe di non aver più difese ora, e si odiò. E cadde sulle ginocchia malferme, e sentì un tonfo sul viso, e rumore di cocci che s'infrangono, e diecimila punture di spillo sul viso fin nel cervello.

Tutto buio.
Il buio gli era familiare, un tempo in cui i suoi occhi non potevano penetrarlo ed erano forzati a convivervi. Un senso di fretta disperata attanaglia il suo cuore ora come allora, ed è per questo che ha all'istante la certezza che di quel periodo sta vivendo esattamente l'ultima notte. Quando tutto il male possibile colpì Lithien.
Varcava con passi sicuri il corridoio delle segrete di palazzo, ignaro dei lamenti dei prigionieri, sue prime cavie. Ricreava la sequenza segreta sulla porta, entrava nel laboratorio. La fredda luce gli feriva gli occhi, impietosa, facendogli sbattere le palpebre per abituarvisi. Poi avanzava verso il tavolo operatorio. Il senso di oppressione allo stomaco - o a quel che ne restava - gli rimandò le stesse sensazioni di quella notte: mesi di esperimenti, e ancora così poche certezze. Decine di vite immolate in nome di meri esperimenti, e ancora così tanta paura di operare su quell'ultimo paziente.
Il suo unico figlio.

Un rombo lo riportò alla realtà. Riaprì gli occhi, li richiuse d'istinto. Troppa luce. Lassù la volta s'era spaccata come il nocciolo di un frutto troppo maturo, e il sole scacciava le tenebre del laboratorio. Raggi terribili che si riflettevano in ogni teca, in ogni pertugio, in ogni formazione cristallina della spelonca. Una sola figura rimaneva a fare ombra, una figura che il Dottore aveva plasmato con le sue stesse mani, che aveva imparato ad amare e poi a odiare.

- Louis, sia tu maledetto! Cosa hai fatto? -

E per una volta fu troppo sconvolto per poter discernere chiaramente le relazioni causa-effetto, e non s'avvide dell'espressione non strafottente come al solito del Senzasonno, ma sconcertata. Tra massi enormi che franavano da basso, la Viverna si stagliava nera contro la luce dolorosa e scendeva in picchiata verso di loro.
Fu un moto di spavento, una reazione antica come l'istinto animale, ciò che gli fece alzare il braccio a coprire il viso. E fu solo allora che si rese conto che non l'aveva più. Quel volto che aveva costruito per rimpiazzare il flaccido, deperibile reticolo di rughe in cui l'odiosa Natura aveva trasformato le sue sembianze con il passare del tempo.
Non sentì cosa gridò il lanciere grigio nel frastuono dei massi che crollavano, né si accorse di Louis che per evitare la coda dell'animale incespicava e rovinava anch'egli nell'abisso.
Tenne le mani fitte di protesi e appendici metalliche sul volto scavato, quel volto di vecchio, tentando di nascondersi dall'uomo che aveva di fronte, dalla verità. E incrociò i suoi occhi, e lesse in essi lo sconcerto di un riconoscimento inevitabile.

- ...Padre? -



littleqmpointwinterreisQuesto capitolo di Winterreise finisce qui. Si era programmato di fare più giri di post e un'interazione/lotta più corposa con Doctor e Louis, ma considerato il sovrapporsi di esami, scadenze, ritardi vari e conseguente calo dell'hype si è convenuto di non trascinare una giocata già di per sé non molto fortunata.
Come giudizio generale posso dire che per tutti indistintamente la quest è partita con ottimi post il cui livello è andato via via perdendosi per strada. Suvvia, credete davvero che vi dovessi chiedere di fare un post intero solamente per subire un attacco di corvi e avanzare? Non intuire che quel momento nascondesse una trappola è stata una grave mancanza strategica. E mi dispiace anche per l'ultimo post che vi ho richiesto e che non ho visto arrivare da nessuno: era pensato come una importante prova di Scrittura e speravo vi avrebbe offerto uno stimolo in più.
Di seguito ricompense e/o sanzioni che ho dovuto a malincuore applicare per coerenza con quanto stabilito nel bando. Grazie a tutti e speriamo che la prossima giocata nasca sotto una stella migliore.

K i t a * - 600 gold.
Sparkleshark - 600 gold.
Ødin - 600 gold. L'attacco di Louis segnerà per sempre il tuo pg, che inizierà ogni duello, quest e scena con un danno psionico permanente sotto forma di ossessione del passato. Gdr-off questo è dovuto alla serie di ritardi che hanno inficiato la tua prestazione, e tra di essi includo anche l'abuso delle proroghe spesso e volentieri sforate.
Alex? - Assur viene soverchiato dalla bordata psionica e precipita nelle viscere della terra. Tecnicamente questo vale come player killing, anche se non ho specificato il destino del pg. Se ti verrà voglia di tornare a ruolare assiduamente tieni conto che anche Louis è precipitato, e questo potrebbe essere un buono spunto per una quest di resurrezione. Si dice 'uomo avvisato mezzo salvato' e come tale ti ho considerato la prima volta che ti ho redarguito per aver saltato un turno senza nemmeno avvisare; il ripetersi di tale condotta mi ha costretto a provvedere al PK.

Foxy's Dream - 100 gold per il post gdr di Louis.
janz e ~Coldest.Heaven - I miei più sentiti ringraziamenti per l'opera di supervisione e supporto morale.
Bastard de la Nuit - 0 gold per i ritardi anche da parte mia e il generale andamento della quest di cui credo di essere in parte responsabile.


 
Top
20 replies since 9/2/2013, 07:52   557 views
  Share