Era una sensazione indescrivibile. Mai provata prima.
Semplicemente per un attimo aveva smesso di esistere. Per attimo Spaventapasseri era sparito nelle ombre dell'oblio.
Per un solo fottuto attimo quel cazzo di mondo non fu più nei suoi pensieri.
Ora sapeva la libertà, e, come succede a tutti quelli che la assaporano, gli fu strappata via.
Che palle!
Come con un colpo di frusta Jack e Jace fuoriuscirono dal nulla, la villa di Shivian ormai lontana.
Portò la mano al cappello e schioccò la lingua confuso.
Quel luogo non era esattamente come se l'era immaginato: era improbabile che i Kaeldran vivessero nel lusso come dei nobili boriosi.
No, non ce li vedeva a sorseggiare liquori pregiati con una chela mentre con l'altra tenevano una testa umana pronta da essere sgranocchiata.
Probabilmente qualcosa era andato storto. Questo fu il suo pensiero mentre fissava la luce filtrata dalle vetrata centrale.
Forse Shivian stava iniziando a perdere colpi...del resto alla sua età...un momento...ma quanto cazzo era vecchio, Shivian ?!
Non che si stesse lamentando, certo. Quel posto non era niente male.
Nè lo era chi lo abitava. Una giovane donna seduta su un trono d'oro con elegante mantello a ricoprirla.
Definirla "bella" stato riduttivo: era la sublimazione della bellezza, un monumento vivente eretto in onore della voluttuosità.
“Benvenuti.
Benvenuti nella mia casa.
Rimanete in mia compagnia."La dea si alzò dal suo seggio lasciando cadere la vestaglia.
Gli occhi di Crane si spalancarono nell'osservare la perfezione di quel corpo, quei delineamenti così delicati e sensuali. Gli occhi risalirono lussuriosi per poi perdersi nella vastità di quegli occhi grigi.
La bocca gli si aprì da sola sotto la maschera sotto al peso dell'enorme quantità di saliva prodotta.
“Non mi lasciate sola.
Rimanete con me. Per sempre.”Non si era mai sentito in quel modo in vita sua. Di solito le donne le rapiva per poi usarle come cavie: l'amore non gli era consentito. Non con l'obiettivo che aveva.
Eppure lì, in quella stanza, con quella donna, lui non riusciva a pensare ad altro che a lei.
Sentiva di dover dire qualcosa: doveva fare una buona impressione alla straniera.
"Ehm..."Bella mossa, Crane!
Fortuna che il suo compagno pose fine all'imbarazzante silenzio che aveva preceduto la sua debolezza. Le chiese cose semplici eppure così importanti.
Perchè cazzo non ci aveva pensato ?! Ah...ma chissene frega, la dea stava per parlare di nuovo!
"Il mio nome è Dalys, e un tempo ero felice. Ora, invece, sono solamente sola
Ora nessuno vuole restare a danzare con me. Tu invece resterai, non è vero? Tutto questo è mio: potrebbe essere vostro"Improvvisamente si sentì avvampare. Assaporò quel nome come se fosse il più dolce dei vini mentre un sorriso beato gli si delineava sul volto.
Era la sua occasione: poteva vivere un vita felice e piena sia di ricchezze che di piacere. Avrebbe abbandonato qui suoi folli progetti, avrebbe abbandonato la maschera e lo Spaventapasseri se ne sarebbe dovuto ritornare ai suoi campi.
Lui ora apparteneva a quel luogo...
Mosse un passo in avanti ma le parole di Jace lo bloccarono come una lama puntata alla gola.
D'improvviso si rammentò: i Kaeldran, il Goryo, la sua missione...
Eppure non riusciva a prenderli più sul serio. Persino l'odio che provava per quegli insetti era stato surclassato da un emozione ben più grande.
Ma non erano i Kaeldran a preoccuparlo; sapeva che se non avesse servito il Goryo, Shivian gli avrebbe impedito di vivere felicemente con Dalys.
Per questo motivo la proposta di Jace gli parve ottima. Lei sarebbe potuta venire con loro, sarebbe potuta poi tornare con lui a Taanach, gli avrebbe trovato un posto nel suo laboratorio...
Sì, sarebbe stato tutto perfetto!
Ma la donna non pareva d'accordo, Jack lo capì quando gli si rivolse.
"Il tuo compagno non si rende conto, non è vero? Non capisce che oltre questa stanza c'è il buio, l'umidità, il vuoto. Oltre la mia corte c'è la solitudine è la morte.
Ma tu, tu invece lo hai compreso.
Lui può andare, se è questo che desidera. Ma tu non lasciarmi. Tu resti con me"
Stava già per muoversi vedendo la mano di lei richiamarlo, ma non ce fu bisogno. Una potente spinta lo portò tra le braccia e lui sorrise mentre vedeva quel corpo perfetto avvicinarsi alle sue mani.
Ed infine la raggiunse. Bhe...era un tipo focosa!
Sentì le fiamme che lambivano la sua pelle mentre gemiti di dolore fuoriuscivano dalla bocca. Cercò di staccarsi da lei ma più la toccava più il dolore accresceva.
Sentì le indistinte parole di Jace. Lo maledì mentalmente mentre finalmente riuscì a staccarsi da quell'assatanata.
Respirò affannosamente mentre cercava di riprendersi; affianco a lui quella puttana si era messa a piangere.
...Adorava quando piangevano!
La guardò meglio ma non riuscì a pensare a lei come prima, era...bhè, semplicemente inferiore alla dea di prima.
Non poteva essere lei, non doveva essere lei.
Probabilmente era solo un trucchetto dei Kaeldran, e lui detestava cadere in trucchetti così semplici. L'odio nei confronti di quella razza aumentò a dismisura.
Con un ringhio si portò in piedi e punta la pistola alla testa della baldracca frignante. Lo sparo risuonò nella zona che finalmente si mostrava come il buco di merda che doveva essere.
Rinfilò l'arma da fuoco nel fodero e fece per andarsene. Ma dopo qualche passò si bloccò.
Si voltò per fissare il cadavere in quella pozza di sangue. Di solito provava unicamente piacere nell'uccidere ma in quel momento un nuovo sentimento era giunto.
Senso di colpa ? No, no, no, no, no, dai...era una presa per il culo, lui era la fottuta vittima.
Eppure non poteva fare a meno di pensare di doverla rivedere, almeno una volta. Perché lei esisteva, ne era certo.
E lui doveva assaporare di nuovo il suo profumo, doveva rivedere quel corpo perfetto, DOVEVA perdersi d nuovo in quegli occhi grigi.
Deglutì e scosse la testa per scacciare via i pensieri.
E mentre camminava per raggiungere il bastardo che l'aveva abbandonato una parola vagava a braccetto con la follia negli angoli più reconditi della sua mente.
DalysJack Crane
- Basso: 6% - Medio: 11% - Alto 22% - Critico: 44%
CS: Intelligenza/1
Fisico: Danno medio da ustione su tutto il corpo
Mente: Danno basso permanente(necessità di rincontrare Dalys)
Energia: 100%
Passive:
- Non sviene al 10%
-Illusioni create istantaneamente e senza vincoli fisici
Attive:
Armi:
-Calmante (spada corta): nel fodero
-Anestetico (pistola): 4
-Precauzioni necessarie(lunghi chiodi da lancio):20
Note:
Prima di tutto mi scuso per il ritardo e farò in modo che non accada più^^
Allora non mi difendo dalla psionica non avendo difese adatte e poi mi prendo il danno medio e quella basso permanente dopo aver sparato in testa al clone.
Non ho ben capito perché le scritte sia diventate d'improvviso piccole ma a parte questo è tutto ok