Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

La responsabilità non è stata mia!, Contest Settembre

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view post Posted on 16/9/2013, 18:43

Lamer
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Sunshine si svegliò toccandosi la faccia. Erano ormai passati sei giorni e ormai si iniziava ad abituare al suo aspetto; sulla faccia si vedeva una cicatrice che percorreva verticalmente il viso intersecando l'occhio sinistro da cui, fortunatamente, riusciva ancora a vedere perfettamente. "é inutile piangersi addosso, dovrei reagire." Guardo la sua Masamune, lei non era cambiata di una virgola, sempre bella e forte. Si alzò dal letto e i ricordi, come ormai da una settimana, ritornarono limpidi e fin troppo chiari.







Era l'alba e quel giorno Sunshine si stava allenando come sempre, la katana appoggiata a un albero solitario rendeva quasi un posto affascinante quel luogo. Le cascate dietro di lui si stagliavano come enormi case e l'arcobaleno che si veniva a creare era una cosa meravigliosa, l'unico albero presente era una sequoia, altissima che sembrava addirittura raggiungere il cielo.

Sunshine finì gli allenamenti e mentre stava tornando a casa incontrò un bambino, sembrava perso, disorientato, impaurito.

"Cosa ti è successo, bambino?"

"Paura... mago... terrore..."

Il bambino era scioccato e non riusciva a formulare una frase intera, gli serviva aiuto, e lui era l'unico che poteva darglielo.

"Vieni con me, ti riporto a casa."

Camminarono più veloci che potevano, ma il bambino non riusciva a reggere bene il passo, quindi più volte il paladino fu costretto a fermarsi. Arrivarono nei pressi del villaggio più vicino un ora prima del tramonto. Era un villaggio desolato, con poche case, molto piccolo e con persone taciturne.

Quando entrarono nel villaggio la maggior parte degli abitanti si rinchiuse in casa, Sunshine non capiva cosa significasse ma non ci pensò su molto, probabilmente essendo un villaggio abbastanza isolato, le persone tendevano a essere riservate.

Arrivati al centro del villaggio vide una piazza, modesta con al centro un edificio, probabilmente una specie di centro di raduno e su uno dei lati una taverna. Il paladino decise di entrarvi per sfamare il bambino e bersi qualche bicchiere di vino, quindi entrò velocemente nell'edificio. Dentro si trovavano quattro tavoli di cui uno molto vasto, mentre vicino al bancone erano presenti sette sgabelli.

Sunshine si sedette sopra quello centrale e accomodò il bambino in quello alla sua destra. Dopo un quarto d'ora arrivò il gestore.

"Cosa desidera?"

"Vorrei un bicchiere di vino e due pezzi di carne. Anche dell'acqua se possibile, grazie."

Il proprietario si diresse nella cucina e sentì delle voci, ma le ignorò. Poi si rivolse la bambino:

"Posso sapere come ti chiami, piccolo."

"Io non ho un nome, non una casa. Ho solo uno scopo."

La risposta alla sua domanda lo sconvolse. L'ultima cosa che si aspettava da un bambino era una risposta simile. Aspetto qualche minuto e poi, quando si fu deciso a parlare, arrivò il cibo. Mangiarono in silenzio, ma Sunshine non smise di fissarlo e ora che ci faceva caso c'era qualcosa di strano in quel bambino.

Uscirono che era ormai buio, il bambino si girò in direzione del tramonto. Un sorriso gli si disegnò sul volto, si girò e mi disse:

"Grazie, ora compirò il mio scopo, ucciderti."

Il fanciullo che era lì un attimo fa fu sostituito da una creatura simile ha un serpente più alta di lui di due spanne. La sorpresa fu così grande che non ebbe neanche il tempo di reagire. Un colpo di coda lo scaraventò dentro la locanda distruggendo il legno marcio della porta, Il paladino svenne sul colpo.

Quando riprese i sensi, Sunshine si scaraventò fuori. Il villaggio era in fiamme e il demone guardava verso di lui, in mano brandiva una spada per il resto era uguale a prima.

"Ho passato due anni ad inseguirti per ucciderti, e ormai aveva perso le speranze, è stata una fortuna trovarti. Ma ora che ti ho qui davanti, so che sarebbe troppo facile ucciderti ora, ma ti farò riflettere per imprimerti nel tuo piccolo cervello chi sei. Tu che hai già vissuto questa strage ora avrai il peso di entrambe queste tue disgrazie. é colpa tua se sono morti, perchè sei venuto qui, è colpa tua e della tua famiglia se due anni fa hai perso la maggior parte delle persone che conoscevi, è tua la responsabilità della loro morte, solo tua. Ma so che queste parole non possono farti ricordare in eterno. Ricordati, quello che è successo oggi. è tua responsabilità e quello che sto per fare ti farà cadere in un baratro di dolore, perchè tu sei un mostro e devi avere un segno indelebile di ciò."

Il demone partì in avanti colpendo la faccia di Sunshine con la spada. Uno squarcio si aprì sul lato sinistro del viso, risparmiandoli solo l'occhio. Sunshine cadde a terra mentre l'incendio si propagava. Non era sua la colpa dell'accaduto, ma le parole del killer erano state ben ponderate, sentì la responsabilità dell'accaduto gravare su di lui come era successo già in passato. Sapeva perchè due anni fa avevano attaccato il suo villaggio, ma non lo aveva mai accettato. Il ragazzo ormai a terra si mise a piangere addormentandosi per la stanchezza e per la ferita.








Si alzò per fare colazione, Prese del pane e della marmellata di fichi comprata qualche giorno prima, distese la marmellata sul pane per poi mangiarla. Si vestì velocemente con il suo nuovo abbigliamento: pantaloni neri lunghi, una vestito lungo rosso a maniche lunghe con due cinture e una fascia blu che permettevano di reggere il braccio sinistro facendo uscire solo la mano. Poi Si sistemò il colletto che lo copriva fino alla bocca, lo spallaccio di bellezza e gli occhiali da sole, L'unica cosa che gli era rimasta dal vecchio abbigliamento."Mi devo svegliare. Non è stata mia la colpa, non mia la responsabilità di quel incidente.Io so di chi è..." Sunshine uscì di casa con un altro obbiettivo nella sua mente, giustizia contro il killer. "La responsibilità è sua."



Be credo di aver fatto meglio del contest di luglio. (Ovvio che la parte centrale è un flashback.)

Il personaggio introdotto (Il demone), Sarà uno dei nemici principali di Sunshine. Cercherò inoltre di collegare questo evento all'interno del torneo Leviatan 3:0
 
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