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« μέχρι την αιωνιότητα »
Non puoi pensare ad altri colori oltre il rosso e il nero, contorni sbiaditi delle persone davanti a te che la tua mente (la tua vista?) non riesce a mettere a fuoco. Li guardi ma non capiscono, ti ascoltano ma non vedono ciò che stai dicendo loro. Non sono in quel luogo per loro desiderio, ma solo in quanto cagnolini dello spadaccino di Velta. E non importa cosa tu potresti dire, importa solo il parere dell'essere dallo sguardo di ghiaccio. Guardi ciascuno di loro, ma nessuno ha potere sui propri desideri. Nessuno vuole uscire di lì vivo.
E allora sarebbero stati annientati, e la tua ricerca sarebbe continuata. Con o senza il loro inconsapevole aiuto.
—
La tua mente è distratta da movimenti lontani nella grotta, ombre fugaci, sensazione di essere seguito e braccato che non ti lascia da tempo. Ma quegli esseri non si sarebbero esposti ora, non davanti ad altre persone, umani, estranei alle grotte. È una faccenda privata, e l'avrebbero risolta in un altro momento, forse, anche se inizi a pensare che essi stiano aspettando una tua mossa, facendoti percepire la loro presenza ma senza mostrarsi. Prima o poi li avresti incontrati, ma prima c'era qualcosa di più urgente. E non li avresti incontrati davanti ad altri.
« Questo posto deve essere protetto. »
E ti sembra che quelle parole abbiano risvegliato qualcosa in te, un meccanismo di difesa rivolto verso di te e verso le cose che ti appartengono. Al mostro che sei diventato viene affiancato qualcosa, un fiore biancastro, corroso e sporcato dal tempo. Un fiore regalato dalla dea, da Eitinel, una reliquia cheti ricordi la tua dannazione. La tua esistenza eterna priva di significato, un oblio dal quale non puoi fuggire. Una sfera di vetro che contiene la tua esistenza nel sogno. Freddo e neve—nei tuoi occhi, che iniziano a congelare, in una sensazione che conosci bene, e tutte le volte arriva inaspettata. La tua visione diventa glaciale, fino a che le grotte intorno perdono di consistenza, mentre l'unica cosa che si riesce ad osservare (la riesci a vedere?) è una tempesta di nevischio, che ti circonda e ti cinge. Nelle profondità delle grotte.
Sorridi.
Il candore del loro tocco sulla pelle è solo l'identificazione del loro ricordo, poiché nel tuo stato attuale non riesci a percepire più nulla. La dolcezza della neve è qualcosa che non riesci più a sentire, ma ne comprendi l'insita aggressività e distruzione che celano in uno strato di bianca apatia che circonda la loro (e la tua) eterna essenza. E come se la tua consapevolezza avesse modificato il tuo sogno, d'improvviso i fiocchi si trasformano in aghi, in blocchi di ghiaccio pungenti e sospesi a mezz'aria, da ogni parte, che bloccano la strada alla fuga. Un movimento errato ed uno stallo. Alberi spogli ed aria rarefatta. Il sogno che diventa il tuo incubo (c'è mai stata differenza?).
(Ora tuttavia, riesci a immaginare anche il bianco.)
Rimani estasiato dalla loro visione, e ti immergi all'interno della tua mente spostandoti dal posto in cui, immobile, eri fino ad un minuto fa. Vuoi mimetizzarti nelle realtà della tua mente, per cingere gli intrusi in una morsa di ghiaccio senza speranza. Li hai salvati dalle ombre, ma essi non hanno infine voluto salvarsi da te.
(mentre l'ombra sta prendendo possesso del tuo involucro, il bianco del tuo sogno la rallenta e pure sta per essere sporcato un rosso liquido di morte, il nero che ti modella sta solo aspettando di uscire — e ormai non c'è alcuna speranza di resistergli — Eitinel dove sei — )
Quelle grotte sarebbero state la chiusura del loro viaggio.
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[2CS Percezione, 4CS Istinto, 4CS Freddezza]
He Xiangu: [Attivazione Alto. Due turni di permanenza] Fragilità. Creature alte e imperscrutabili, mirabili e magnifiche, la medesima potenza degli Dei non è altri che la loro più grande fragilità: la distanza dal mondo Mortale li costringe all'oblio. La loro immortalità li rifugge dal tempo. L'impossibilità di calpestare il mondo visibile li bandisce dalle gioie terrene, dalle esperienze più semplici. Essi sono distanti, e basterebbe che ci si dimenticasse di loro per rinnegare per sempre la loro esistenza. I sogni di He Xiangu, i soli resti della sua Essenza capaci di evadere la superficie del Lago, hanno l'aspetto di cristallinee sfere, strette le une alle altre in una sorta di circonferenza perlea che Hocrag racchiude nel proprio occhio destro, all'interno dell'iride e attorno alla pupilla. Invisibile per chiunque, essa dona allo sguardo del giovane una sorta di candida limpidezza, di morbida tralucenza indefinibile e sempre in movimento in circoli e torsioni ipnotiche. Nel momento in cui decidesse di sprigionare l'artefatto, al giovane basterà sbattere una sola volta le palpebre e tornare a guardare fissamente il mondo circostante perchè ogni cosa, pur non mutando di connotati evidenti, si modifichi impercettibilmente. Tale è l'azione del sovrapporsi di una debole, pur innocua, realtà a quella preesistente. Il Sogno al Vero. Lo stesso mondo che il Dannato, con il semplice volere della mente, può piegare ai propri desideri. Da quel momento in poi ogni cosa, ogni minimo particolare dello spazio circostante, Sarà l'artefatto. Sarà l'anima del giovane concretizzata dall'opera onirica del monile. Una volta sprigionato, lo spirito di He Xiangu assumerà i tratti di una fitta, lenta, costante, tempesta di nevischio. Piccoli e delicati boccioli di neve che, dal cielo, si riverseranno per ogni dove senza limiti di tempo e spazio. Istantaneamente, chiunque si ritrovi sul campo di battaglia si ritroverà addosso una sensazione di stanchezza e torpore, che infierirà sulla propria mente. Sarà a discrezione dell'immortale scegliere se affrontare un singolo bersaglio o più. Nel primo caso, provocherà in lui un danno Basso alla mente per ogni turno di esposizione al nevischio, portandolo con sé nell'oblio; viceversa, se l'attacco sarà diretto contro più avversari provocherà in loro un danno Basso alla mente complessivo, nei due turni di permanenza del nevischio. Per cingere di un freddo abbraccio di morte le anime dei presenti, osservatrici di un mondo perduto. Basso. Oltre a questo, egli scoprirà che ogni frammento di neve dell'aere, a suo piacimento, posandosi sul suo corpo potrà istantaneamente far scomparire qualsiasi escoriazione o deturpazione della pelle. Non guarirà il danno causato, ma salverà solo le apparenze. Solo il suo Sogno, l'immagine che egli ha di se stesso. Perché è così che si ricorda, così che si Sogna. Passiva. Allo stesso modo, il nevischio aumenterà la potenza delle tecniche magiche del portatore, poiché condotto dall'ambiente a lui affine, del sogno dentro il sogno, poiché lui ne è il padrone e intermezzo tra la sua essenza e il mondo circostante, teatro dell'oggettivazione di esso. E pure, in questo stato, egli sarà assorto, la sua essenza si mostrerà agli occhi, rendendolo vulnerabile agli attacchi avversari di altro tipo; ogni attacco fisico diretto alal sua persona, varrà di livello maggiore. Passiva. Debole ed insieme incontrastabile concretizzazione di bellezza e leggerezza, He Xiangu rispecchia semplicemente l'anima di Hocrag. La debole essenza di immutabilità che egli, proprio come una interminabile tempesta di nevischio, sprigiona attorno a sé. Eppure vi è dell'altro. Vi è qualcosa nella persona del Dannato che raramente, solo nei momenti più fragili, egli lascia trapelare. Un che di profondo ed insieme di profondamente insidioso capace in ogni istante di mutare il Sogno del giovane in un vero e proprio incubo. Sarà in quei momenti che, semplicemente per desiderio del portatore delle Sfere, i connotati della tempesta muteranno. Da debole e silenziosa a pressante e greve, quasi un trasformarsi del vaporoso ghiaccio in cristalli gonfi e pesanti. Contemporaneamente, posandosi sul terreno, la neve non formerà il consueto strato morbido e soffice ma una spessa lastra di duro ghiaccio che, lucente e liscia, assumerà quasi i tratti di uno specchio sterminato. Su di esso, lentamente, i cristalli di neve cominceranno a costruire un paesaggio irto e inquietante. Dapprima erba gelida e fredda, poi i nodosi tratti di alberi scarni e spogli, di fiori adunchi, propensi al terreno come nodose dita di mani incastrate nel ghiaccio. Sogno o Son desto? Chiunque si ritrovi in questo luogo non potrà avere dubbi. Ecco il limbo. Ecco la foresta dei suicidi. Ecco il luogo ove si nascondo i sogni freddi e morbosi. Il desolato luogo ove le peggiori memorie attendono di essere dimenticate. Ecco il luogo dove il sogno del Dannato diviene il suo personale incubo. Dove la sua persona, scalzando la beatitudine, si concede di camminare fianco a fianco con le proprie inquietudini e insicurezze. Si tratta di una tecnica di illusione spaziale, di volta in volta personalizzabile dal Portatore dell'Infinito. Capace di restare sul campo per due turni, essa provocherà in chiunque vi si trovi immerso un danno pari a Basso per turno, ravvisabile nel contatto con la Natura circostante. Pur trattandosi di un danno alla psiche, chiunque avrà invece la sensazione di venir congelato dall'interno, come un freddo nel Cuore impossibile da ostacolare. Attacco psion ad area, due turni, Alto per l'attivazione.
Attive dai turni precedenti. » Passive in uso. » Vista notturna, percezione Auspex, influenza psionica passiva (chi lo vedrà penserà di conoscerlo), difesa psionica passiva (da normali alterazioni dello stato d'animo quali turbamento, dolore), può cambiare aspetto e nascondere le ferite, può continuare a combattere anche in condizioni estreme, resistenza ad un Mortale aggiuntivo, le sue parole inducono a credergli e dargli fiducia, potenza tecniche psion un livello superiore e vulnerabilità tecniche fisiche avversarie (saranno di potenza superiore), influenza psion passiva [ogni volta che viene attivata una tecnica psion l'avversario vedrà per qualche istante delle ombre nel suo campo visivo, o con la coda dell'occhio].
Consumo energia tecniche. » [Trentasei.][Diciotto.][Nove.][Cinque.] Note. » Ebbene sì, dal momento che non avete voluto ascoltare Hoc o andarvene da lì, vi attacca lui. Attivando l'essenza, il Ba Xian, le due parti che vi ho riportato, che valgono per due turni. Con la prima abilità inizia a nevicare, mentre con la seconda cambia il paesaggio; la neve che cade dal cielo diventa più spessa e greve, quasi ghiaccio, mentre iniziano a scorgersi intorno anche alberi spogli e gelati. Hoc si defila leggermente dalla vostra vista in queste condizioni. Ma non se ne va . Ricordo che tutte le abilità psion attivate (entrambe) dovete contarle di livello superiore rispetto a quanto indicato qui sopra, per la passiva.
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