Lithien, poco prima delle mura Aveva perso i suoi compagni durante la lotta nella torre, così come lui si stesso si era smarrito. L'esplorazione che aveva condotto non era stata granché utile a quanto pare, visto che non riusciva a trovare dove fossero gli altri, e come riuscire a raggiungerli. E se si fosse trovato solo contro quelle orde? I suoi compagni sopraffatti e la missione fallita? Che avrebbe fatto allora?
Sarebbe fuggito o avrebbe cercato in ogni caso di portare a compimento il suo dovere?
Il suo cuore sussultava di fronte a scelte di tale portata, non era fatto per dilemmi simili anche se aveva viaggiato fin all'estremo nord per scoprirlo, per capire se fosse un codardo e vile oppure un campione. Rumori di titanici meccanismi e urla di gioia lo distolsero da simili considerazioni, rimandando la scoperta ad un momento successivo. Riuscì a trovare le scale e uscire dalla torre attraverso un passaggio secondario, forse un uscita per i magazzinieri, che lo condusse in un vicolo sporco e tetro. Le moltitudini già si ammassavano dietro le mura e l'enorme cancello, pronti a far breccia nel cuore della città. E mentre Jace cercava di raggiungerle notò qualcosa, appena più di un'ombra e si bloccò. Non era però un nemico, e nemmeno uno sconosciuto, ma una figura a cui aveva già parlato nell'accampamento, qualcuno a cui aveva predetto il destino: Malhazar, il profeta come lo chiamavano alcuni. Non capiva se fosse sveglio o addormentato.
" Sciamano, tutto bene? Sei ancora in te? "
Si avvicinò cautamente e in quel momento si accorse di una stranezza che lo fece sobbalzare: due grosse ali si aprivano dalla schiena dell'uomo, che stava mutando proprio come le creature che aveva affrontato in questa folle battaglia. Le sue dita si irrigidirono sulla dura asta del suo Becco di colibrì. Non puntò però la lancia al petto dell'uomo, preferendo non allarmarlo. Avrebbe avuto occasione di trafiggerlo comunque, meglio non lasciar trasparire le proprie intenzioni.
" E quelle sono tue? "
" Non hai intenzione di attaccarmi vero ? un lampo di ferocia quasi animale passa per un instante nei suoi occhi Alcuni soldati ci hanno già provato... Non sono stato in grado di controllarmi e non hanno fatto una bella fine. "
" Santo cielo! "
Un passo indietro, quanto bastava per essere sicuro che l'altro non gli saltasse addosso, e per poter reagire in tempo. La fortuna voleva che l'uomo non avesse perso il senno, ma bisognava essere cauti poiché i suoi occhi ardevano aggressivamente, la minima scusa e forse l'avrebbe attaccato. Mentì.
" Non ho intenzione di farti del male, per ora, ma ho visto i contagiati perdere il senno in breve tempo. Non so quanto a lungo potrai ancora essere lucido. " "Non importa, quando non sarò più lucido ci sarà qualcuno in grado di fermarmi. Ho sprecato molte energie, tra un po' non sarò comunque in grado di lottare, ma se hai visto gli altri contagiati ti sarai sicuramente accorto di come combattono. " " Si, ho dovuto ucciderne qualcuno un po' per arrivare fin qui, sono ferocia allo stato puro " "Non posso fermare l'incedere del morbo, ma posso usare le sue mutazioni a nostro vantaggio. Potrei ritorcere contro i nostri nemici la loro stessa arma "
Quell'era un'interessante svolta. Decise di rischiare, di fidarsi forse di quello sconosciuto e commilitone, di dargli una possibilità. No, non l'avrebbe ucciso, gli avrebbe permesso di redimersi e farsi martire per loro tutti. E se qualcosa fosse andato storto, l'avrebbe terminato alle spalle, possibilmente senza farlo soffrire. Era la cosa giusta da fare, ne era quasi certo.
" Se non dovessi riuscire a controllarmi, se dovessi iniziare ad attaccare i nostri alleati cerca di fermarmi... Logico. senza uccidermi se non ti è di disturbo " Quella era follia. Come avrebbe dovuto farlo nel pieno di una battaglia? Annuì, ma il gesto tradiva la sua insicurezza, e forse l'altro lo capì. Cercò di giustificarsi. " Ci proverò, ma la battaglia sarà confusionaria, non posso prometterti niente come ben sai. " Un momento di imbarazzato silenzio gelò l'aria dopo quelle parole sconfortanti. Che fare? Fidarsi? Provare un gesto così strano?
" Come procedono le cose? Siamo riusciti ad aprire una breccia? L'ultima azione razionale che ho compiuto è stato far saltare in aria una delle torri. L'edificio ha resistito ma gli infetti al suo interno sono morti...Ho perso il contatto con la realtà non appena uscito... " " Si ci siamo riusciti, l'esercito si sta affollando davanti alle porte della città per entrare in massa ma vedo che saremo costretti ad intrufolarci alla spicciolata. Vediamo di farci largo fra gli altri soldati e portarci in prima linea. "
" Non posso presentarmi in queste condizioni.... Le ali sono troppo evidenti anche quando le ritraggo e lo stesso vale per gli artigli. Posso dire che la mutazione è frutto di una magia, sono uno sciamano dopotutto. Ma per il momento è meglio trovare qualcosa per nasconderle, un mantello potrebbe andar bene - Lo sciamano cercò di raddrizzarsi ma ebbe un attimo di smarrimento. - In più ho bisogno d'acqua e di qualcosa che mi rimetta in forze. "
Jace annuì, notando due borracce d'acqua da terra, perse da chissà quale soldato, e le prese. Lo sciamano aveva ragione, così sarebbe stato sospetto, forse addirittura attaccato a vista, bisognava trovare una soluzione; fortuna che lui ne aveva già una. Aveva una certa pozione che avrebbe fatto al caso loro. Porse quindi l'otre all'uomo e subito dopo una piccola ampolla azzurra.
" Tieni, oltre all'acqua bevi anche questa nonostante il sapore amaro, è una pozione molto potente: apparirai agli altri come normale. "
Detto questo anche lui prese a bere per rifocillarsi.
" Ti devo un favore fratello. Al diavolo, dopotutto sei un mastigos, argomenti del genere non dovrebbero sconvolgerti. Era nervoso mentre parlava, dubbioso. Si capiva che non riponeva in toto la sua fiducia nello Stregone, ma forse quel dono l'aveva in un certo qual modo portato a rischiare. Io posso riportare in vita le persone. Non ti auguro di avere bisogno dei miei servigi, solo sappi che se mai dovessi averne bisogno. Il morbo mi impedirà di poter essere utile in questo senso in battaglia, ma ciò non toglie che se dovessi riuscire a contenermi ancora per un po' il mio potere potrebbe fare la differenza. Ti ho chiesto di non uccidermi anche per questo."
Riportare in vita i morti? Jace era stupito, un potere simile aveva dell'incredibile, quasi del divino. Quell'uomo avrebbe potuto mettersi al servizio di re e imperatori, ed essere ricchissimo. Avrebbe perfino potuto fingersi santone e radunare proseliti facilmente, raggiungere qualsiasi obbiettivo con un potere simile; sempre che non stesse mentendo.
" Puoi riportare in vita le persone? Questo è... impressionante. Non ti ucciderò, ma non posso garantire che tutto l'esercito mi imiti, cerca di volare lontano quando senti di non resistere più. " Sperava solo di non vedersi costretto ancora una volta a quella scelta.
ɲ Ɏ ɳ Lithien, oltre il cancello Quel che li attendeva non era un esercito, era uno stormo. Nugoli di uomini alati, neri come il crepuscolo, che volteggiavano nei cieli. Lo stregone guardò con terrore verso lo sciamano, ma sembrava sorpreso quanto lui, non certo ferocemente pronto a saltare addosso ai soldati di Kreisler. E se la pozione mutaforma celasse anche questo effetto?
Era un piano perfetto, gli altri non si sarebbero accorti dei mutamenti di Malhzar fino all'ultimo istante, quando sarebbe stato troppo tardi. Una pessima scelta la sua, forse fatale, per tanti o forse proprio per lui, unico custode di quel segreto. Le dita sottili dell'uomo si strinsero ancor più saldamente attorno all'asta della propria picca, il retaggio dei più poderosi cacciatori dell'Eden; lui non sembrava proprio uno di loro commettendo errori così sciocchi. Un soldato avversario con una grande ascia in mano che mulinava baldanzoso, urlava contro l'esercito, e a un suo segnale gli orrori volanti calarono verso di loro. Non c'era più tempo per pensare al profeta, doveva prima salvare la pelle. Ripassò le stregonerie che conosceva, cercandone una adatta all'occasione, e finalmente trovò quella adatta. Sussurrò il mantra dell'incantesimo, poi estese la sua mente il più possibile tutto intorno a sé. Nere catene ruppero il pavimento, sollevandosi verso il cielo, aggrappandosi a tutti i mostri vicini a Jace oltre che all'uomo barbuto. I ceppi di ferro brunito si sarebbe stretti attorno alle vittime, per trascinarle al suolo ferendole nell'impatto e lasciandole alla mercé dei soldati che avrebbero potuto finirli come più piaceva a loro. Uno per l'appunto si schiantò davanti al cartomante che con un affondo ne trapassò la gola, uccidendolo. Il comandante di quegli esseri però era troppo distante da lui perché potesse fronteggiarlo, dovendo nel frattempo combattere anche quegli altri mostri. E sopratutto voleva tener fede alla sua parola ed alla sua responsabilità: doveva tener d'occhio il veggente. Prese dunque una carta dalla tasca, il fante di bastoni del suo mazzo di arcana minori, e la lanciò in aria lasciando che venisse cullata dal vento; quando toccò terra un piccolo sbuffo di fumo si sollevò dal suolo. La carta era sparita e al suo posto stava un giovinastro barbuto alto quasi due metri, vestito con rossi e verdi brillanti e armato di un enorme randello, quasi un tronco scippato dalla terra. Il fante caricò frontalmente trascurando ogni altra cosa, e si gettò addosso al guerriero con l'ascia, tenendo la mazza con entrambe le mani e pronto a spaccarla sulle braccia dell'uomo. Avrebbe mulinato il suo randello da destra verso sinistra, in un colpo obliquo che assecondava la forza della sua corsa, e che mirava a colpire le mani dell'uomo per impedirgli di combattere. Così aveva comandato il suo evocatore, e lui avrebbe ubbidito.
CS: 4 | Intelligenza 2 Prontezza 2 Critico 40 | Alto 20 | Medio 10 | Basso 5
Stato Fisico: Leso, ferita Bassa alla fronte, danno Medio da ustione al petto, autodanno Basso alla mancina; Stato Psicologico: Scosso, danno Basso da strillo acuto, autodanno Medio di vertigine; Energia: 50 +10 - 20 -10 = 30 %
Passive in Uso: ° Nessuno svenimento al 10% di energie, ° Auspex passivo delle auree, ° Le tecniche illusorie non bisogno di gesti per essere castate, ° Jace può alterare la sua voce ed è un ventriloquo, ° Jace può modificare il suo aspetto a piacimento se un illusione è attiva, ° L'aura di Jace non è individuabile da Auspex Magici, ° Estraendo la vena è riconoscibile come cacciatore di nemici del Sorya, ° Non soffre di stenti/intemperie all'interno delle terre dell'Eden;
Riassunto Post: Jace e Malzhar si reincontrano e hanno una breve chiacchierata. Entrambi bevono un sorso d'acqua da delle borracce trovate a terra (oggetto che ristora le energie del 10%) e poi il Cartomante offre la pozione di Lacrime della strega (Gemma della Trasformazione) che la usa per nascondere le proprie mutazioni. Fatto questo si uniscono allo scontro contro gli orrori. Jace usa prima Giustizia (ad area) per influenzare alcuni orrori volanti attorno a lui e Kogron Nuborok, poi uccide un mostro volante con un attacco fisico. Fatto questo preferisce non esporsi ed evoca il Fante che scaglia contro il generale con l'ascia, ordinandogli di caricarlo frontalmente.
Attive:
CITAZIONE Giustizia: Con un Alto consumo di energie Jace invoca questo Tarocco genera una potente malia capace di bloccare i suoi nemici. Con uno sguardo sarà infatti capace di introdursi nelle menti degli avversari e fargli vedere delle pesanti catene nere che sbucheranno dal terreno, si avvilupperanno attorno vittime per poi trascinarle al suolo. Tutti coloro non si abbiano difeso la propria mente sarà influenzato da tale illusione che impedirà a chiunque ne sia colpito di muoversi dalla propria posizione per il singolo turno di cast, e infliggerà un danno basso alla mente per la malia, e basso al corpo per la costrizione fisica. [Pergamena Opprimere]
Fante: Chiunque in battaglia ha bisogno di qualcuno che gli guardi le spalle, che lo affianchi, di un compagno fedele e pronto a sacrificarsi per lui. Ma quelli in carne ed ossa sono infidi, tengono proprio alla propria vita, sono pronti a tradire per denaro o per promesse. Per questo qualunque guerriero accorto sa di doversi affiancare con un compagno completamente asservito e fedele: basterà un consumo Medio all’evocatore perché in campo compaia un giovane fante di aspetto personalizzabile. Egli disporrà di due CS in Forza e due in Velocità e rimarrà in campo per un solo turno, per poi scomparire in un vortice di carte. [Tecnica evocatoria di potenza Media][e] Note: Il dialogo con Malzhar è stato precedentemente concordato fra noi. Ho personalizzato l'oggetto di cura messoci a disposizione come una borraccia d'acqua che ristora il 10% di energia. Ho descritto che ne davo una anche a Malzhar, perché lui avrebbe dovuto fare lo stesso nel suo post che spero arrivi entro breve, non per aggirare il limite impostoci dal Qm. |