La vide.
Perfetta, cristallina, eterna. La vide e ricordò di non averla mai vista così vicina, ad un passo da lui; avrebbe potuto toccarla, se solo avesse voluto, ma non lo fece. Ne era spaventato ed incuriosito allo stesso tempo. In fondo, nonostante tutti i propositi, Khreel non voleva davvero distruggere la luce. Quanto più, egli avrebbe desiderato inglobarla a sé, divenirne parte, raggiungerla. Aveva pensato, nei momenti più difficili, che in fondo l'Abisso non faceva per lui, con tutta quell'oscurità. Era diventato troppo bravo a nascondersi, che si era nascosto anche a sé stesso. La luce, pensò, proprio dopo averla vista, la luce non deve essere così male come dicono. Loro nemmeno lo sanno. Loro non sanno niente. Ed era cresciuto - in termini di oscurità - con questa convinzione, combattendo tra il pensiero di volerla distruggere e quello di diventarne parte. Un pensiero che si era fatto strada nei suoi pensieri così tanto da costituirli. Proprio come la prima volta che l'aveva vista, anche in quel momento Khreel sentiva di essere costituito dalla Luce. Una Luce ben più forte di quella che stava vedendo, una Luce che nemmeno gli abitanti del suo mondo avevano mai visto, né combattuto. Una Luce che era sorta e cresciuta dentro di lui, incapace di fuoriuscire quanto di permanere nel suo stato. Lo aveva guidato, anche quando pensava di non avere alcuna guida dalla sua parte. Avrebbe sorriso, se solo il suo corpo non fosse rimasto fermo a mirare la costituzione del cartomante, un semplice trucco da baraccone che aveva sortito effetti inimmaginabili. Era fermo, immobile, fuori quanto lo era dentro. Si immaginò camminare verso di lei, spinto dal solo volere un'identità forte quanto lo splendore di quella luce. Lo immaginò, e immaginandolo lo fece. Camminò verso di lei. Passi lenti e cadenzati, respiro assente, privo di qualsivoglia espressione facciale. Non spostava il corpo, era il corpo ad essere attratto da quella luminosissima calamita. Avvicinò il volto ad essa, la toccò. Il suo corpo iniziò a bruciare, la pelle - residuo d'oscurità - iniziò a staccarsi dal corpo, come il bozzolo di un bruco che diventa farfalla. Una farfalla infuocata, in quel caso. Le fiamme iniziarono a circondare il suo corpo, dai piedi fino al collo, per poi terminare all'enorme maschera sul volto. Cadde, infrangendosi contro il terreno, in mille pezzi. In quel momento, la Luce smise d'esistere, e così lui, ancora una volta immobile nella sua posizione, privo di difesa alcuna, pronto a cadere. Pronto a morire. Gli occhi - un agglomerato di pietre preziose attorniate da oscurità - puntavano il cielo, quel cielo tempestoso che lasciava ora cadere gocce leggere sul suo corpo e su quello dei Leoni dell'Eden.
I guerrieri sguainarono le proprie armi.
Uno dopo l'altro, senza grazia né onore, i colpi andavano a distruggere quello che era ormai un involucro privo di sentimento alcuno. Il primo colpo lo lasciò cadere, il secondo amputò le braccia di netto. Il terzo, infine, lo decapitò.
I Leoni avevano vinto?
Forse.
Dal corpo inerme di Khreel iniziò ad emanarsi una strana foschia oscura. Sempre più velocemente, sempre di più. I Leoni avrebbero avvertito qualcosa di più, di una semplice foschia. Avrebbero avvertito la paura e la disperazione raggiungerli fin dentro il loro cuore. Avrebbero visto la Luce, un'altra volta, ma per l'ultima volta.
Poi solo il buio.
Riassunto: Grazie all'attacco di Jace - la luce - combinato ai vostri, riuscite ad uccidere Khreel, che cade a terra inerme. Improvvisamente, però, dal suo corpo inizia a sprigionarsi una strana foschia nera che ingloba l'intero campo di battaglia. Siete accerchiati dal buio, perdete i sensi.
Il primo turno dell'Extirpanda si conclude qui. A breve avrete indicazioni sulla sorte dei vostri personaggi e sul secondo turno. Avete sconfitto il Boss nel tempo previsto, quindi ognuno di voi potrà disporre del bonus per il secondo turno - che potrete leggere nel regolamento apposito -.
Andrò ora a costituire un brevissimo giudizio che coinvolge il gruppo, anziché i suoi singoli membri - giudizio che verrà steso nel secondo turno -.
Gruppo Nord
Ciò su cui va posto l'accento è sicuramente il fatto che vi siate trovati in un gruppo di persone che nemmeno conoscevate, con le quali non avete - probabilmente - mai collaborato fino ad ora ed i cui personaggi potevano essere estremamente diversi dal vostro; insomma, non vi siete scelti voi il gruppo, ma è lui ad aver scelto voi. Questa volta ha scelto molto bene, devo dire, perché nonostante la difficoltà ad interagire iniziale, avete creato una bella vicenda all'interno di questo primo turno dell'Extirpanda. Ho molto apprezzato la vostra capacità di collaborare tra di voi, anche quando risultava più difficile - nell'ultimo turno, ad esempio, dopo che avete scoperto che Khreel era immune agli attacchi fisici -; in particolare, mi è piaciuto molto come avete gestito le interazioni tra i vostri personaggi. Avevo paura che un gruppo forzato come questo potesse creare degli eccessi: troppa interazione o troppa poca. Voi siete stati, invece, in grado di crearne a sufficienza, senza mai forzare troppo le cose pur rimanendo compatti, pur rimanendo un gruppo, che era lo scopo principale di questo turno. Altro fattore positivo è stato sicuramente quello che vi siete accordati spesso, in maniera molto intelligente, dando vita così ad un'iniziativa di gruppo, più che centrata su questo o quel personaggio. Avete infatti dato vita ad ottime sinergie di gruppo, che vi hanno infine permesso - soprattutto grazie all'intuizione di The Grim - di sconfiggere il Boss nel tempo previsto. Il primo turno è stato leggermente "fiacco" da parte vostra, strategicamente parlando - eravate un po' allo sbando - ma avete recuperato nel successivo. L'unica nota distorta riguarda gli specchietti riassuntivi a fine post, non sempre chiari - soprattutto in riferimento a LordDreamer e Volk/Wolf -; cercate di curare di più quest'aspetto, perché consente al QM di capire meglio le azioni dei vostri post.
In generale posso dirmi più che soddisfatto della vostra condotta, bravi.
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