Ad Extirpanda
Scacco alla Torre
Avete mai provato ad abbattere una torre a mani nude? Sembrerebbe un'impresa titanica no? Una cosa che al solo dirlo pare talmente ridicola da strappare una risata. Sei stupido? Te lo chiederebbero in tanti, se non tutti. Come puoi sperare di far crollare il monumento che per antonomasia sfida il cielo? Come puoi, tu, ridicola formica d'essenza mortale sperare di anche solo riuscire ad intaccare costei, ella che è in grado di attraversare secoli, ere, senza subire le ingiurie del tempo, immobile, sempre lì, a vegliare. E anche se, alla fine, con tutte le tue forze, tu avessi un briciolo di speranza, una luce...hai mai spostato lo sguardo su coloro che la Torre la difendono: i suoi fanti? No caro mio, non lo hai fatto. I conti senza l'oste non tornano, è una legge tanto antica e popolare quanto vera. Come puoi, dunque, sperare di vincere se non hai neanche speranza di sopravvivere?
L'incubo vomitato dalle viscere di Velta era lì, tanto ripugnante quando seducente. Così come la nenia emanata riusciva a rubare il punto dei pensieri, così il suo corpo impediva all'occhio di rimaner fisso su un unico punto, facendolo impazzire a destra e a manca, nel futile tentativo di cogliere un'interezza sinuosa e totale, impedendo di concepirne l'insieme. Il Tuttofare era quasi attratto da tutto ciò. Quel mostro stesso gli riportava alla mente la Cattedrale di Basiledra in cui luci ed ombre, architettura e arte, si susseguivano in rapido gioco voluto dal creatore e realizzato da mani sapienti. Si trovava innanzi a ciò che la natura era riuscita a dar vita senza l'aiuto dell'ingegno o di altri strumenti. Era di fronte all'opera della forza creatrice di un cosmo regolato da leggi incomprensibili ed impossibili da imbrigliare, affascinanti e bellissime, ma altrettanto feroci e letali. Al cospetto di un essere che queste leggi le incarnava ed ai cui piedi ci si dovrebbe inchinare per lodarne la grazia, lui, Mickey il figlio di nessuno, appartenente all'improvvisato esercito della Regina senza regno, si rifiutava di mostrare il collo nudo alle fauci della natura primordiale, e lottava aggrappato con ogni briciolo di forza ad una vita forse insignificante per chiunque, ma tanto cara a lui medesimo. Porca puttana! Commentò basso. Ed era stato anche quasi signorile. La sabbia spazzata aveva rivelato come ogni sforzo prodotto per intaccare la bestia fosse stato vano. Impossibile capire nè come, nè perchè, ma nulla sembrava aver avuto effetto. I sei occhi erano ancora aperti e sembravano perfettamente lucidi, ma nell'innalzare il corpo enorme verso il cielo parvero per un attimo solo tremare, tradendo un barcollio che rischiò di sfociare in una vera e propria caduta. Il Tuttofare sorrise. Allora erano sulla strada giusta! Forse sarebbero riusciti a sconfiggere quell'immondo, anche se un po' gli dispiaceva. Non sapeva perchè ma sentiva una sorta di affinità di qualche genere con una gigantesca creatura assassina a tre teste. Chissà perchè. Forse gli ricordava quel giorno in cui incontrò... Venne strappato a forza dal solito filo di pensieri tanto assurdo quanto inappropriato. Le tre bocche si spalancarono e da ognuna di esse lingue di fuoco si riversarono su ogni dove. Tutto ciò che veniva toccato diveniva corrotto e piano piano si corrodeva divenendo liquame. Mickey rabbrividì inquadrando una lingua di quello che ormai aveva capito fosse acido. Era diretta verso di lui, e non ebbe di che curarsi per i confronti dei suoi nuovi alleati. Li avrebbe conosciuti più tardi, forse, e questo o l'altro mondo non avrebbe fatto differenza per le presentazioni. Si morse il labbro inferiore giusto in tempo per sentire sulla lingua il sapore ferrugginoso del sangue e vedere lo scudo cremisi che si frapponeva tra lui e la mortale sostanza. Creato dalla volontà di non morire e dal suo stesso sangue, le sfaccettature avevano difeso ancora una volta il Faccendiere da un dolore che si prometteva molto doloroso. Osservò quasi incuriosito l'acido colare in terra, scivolando via dalla superficie della barriera, e accolse quasi con un risucchio nuovamente la barriera dentro sè. Circolando per qualche altro minuto, lo avrebbe aiutato ancora rinforzando la pelle del Tuttofare al costo di un cambio della pigmentazione della pelle: nera e oscura, decisamente più demoniaca che umana. L'Aggiustatutto pensò che non era poi tanto fuori luogo come cosa. D'altronde per affrontare qualcosa di sovrannaturale come quel mostro c'era bisogno di qualcosa di altrettranto fuori dall'ordinario. Difatto era arrivato. Era giunto, era l'ora, era lì, era lui. Pronto. Mosse qualche passo verso la bestia, ma la frenesia dell'entrare in azione lo aveva coinvolto tanto da fargli perdere l'attenzione. Il dettaglio! Era sempre quello a fotterlo! Difatto all'attacco più potente e scenico ne era seguito subito un altro, più subdolo e altrettanto pericoloso. Adesso la sua coscia destra fumava e la stoffa del pantalone già corrosa rivelava la carne che ribolliva intaccata dalla saliva secreta dalle fauci zannute. Mickey bestemmiò ad alta voce perdendo il tempo e persino d'occhio i suoi compagni che dovevano difendersi dai tentativi di azzannamento ed altre diavolerie simili. Il suo cazzo di attacco, che aveva preparato ed aveva intenzione di sferrare per primo, sarebbe giunto per ultimo. E allora fanculo! Perchè meglio così, avrebbe avuto campo aperto e la scena per qualche istante tutta per sè. Scattò in avanti portandosi il più vicino possibile al corpo del mostro e con un rapido balzo che gli costò un gemito di dolore a causa della coscia appena ferita scaricò tutta la rabbia, la frustrazione e la paura in un unico, potente colpo. Per quanto riguarda la mira si sarebbe lasciato condurre dall'istinto e non si sarebbe preoccupato di alcunchè fin quando avrebbe sentito tendini e muscoli lacerarsi, ossa e cartilagini spezzarsi. Il dolore lo solleticò trasformandosi rapidamente in una delizia saporita che fece aumentare esponenzialmente la salivazione. Ed è per questo che forse, trascinato da un sentimento proveniente dalla grossa falce, non potè controllarsi e si decise ad attingere nuovamente alle sue energie per prodigarsi in un ulteriore attacco, stavolta ovviamente supportato da un leggero diversivo. Mosse il moncone senza smettersi di correre a destra e a sinistra per togliersi dalla portata delle fauci della bestia e fece scivolare una biglia nascosta gelosamente in una tasca interna. La piccola sfera, attratta dalla gravità, piombò immediatamente verso il basso, ma venne subito intercettata dallo stivale del Tuttofare che con precisione la indirizzò verso il corpo delle tre teste. Quel piccolo gingillo sarebbe esploso facendo un gran fracaso. Ma forse il mostro avrebbe sentito le sue parole. Forse le avrebbe colte, forse no, ma sicuramente si sarebbe accolto di qualcosa. Chissà che qualcuno dei suoi alleati non fosse a portata d'orecchio. Chissà che che qualcuno avrebbe colto quelle parole augurate soltanto ai peggiori nemici. Muori male...
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Narrato
Pensato
Parlato
• Energia: 80 [80 - 20 - 20] = 40% Rimanente
• Stato fisico: Medio alla coscia dx (da corrosione) [Ignorato]
• Stato psichico: Medio (spezza il filo dei pensieri) [Ignorato]; Alto (senso di pesantezza) [Ignorato]
• Abilità Passive:Sopravvivo alla faccia tua! [Razziale umana; Mickey non sviene al 10% di energie]
Tranquilli, tranquilli. Mickey è qui. [Talento Ammaliatore I; Malia psionica di Fiducia nei confronti di Mickey]
Il marchio del disertore. [Tatuaggio di maschera spezzata nell'incavo del gomito destro; qualsiasi appartenente al Clan Toryu diffiderà del portatore del marchio, sottovalutandolo e disprezzandolo innatamente, anche se non è a conoscenza del tatuaggio]
RED-RIVERS-REVERIE [Mickey può ignorare il dolore fisico e psionico per tutto il turno in cui utilizza una tecnica di Vermillion; Ogni 3 utilizzi il portatore cade preda di una furia assassina ed è incapace di distinguere amici da nemici e di utilizzare tecniche psioniche]
Furia 1/3• Abilità Attive:Da turno precedente
BLEAK-BLINKING-BLADE | Tecnica media. Consumo medio. Natura fisica.
Esistono voci e dicerie secondo le quali la falce del Sorrisone fu trafugata dalla sua tomba, e da allora sia passata di mano in mano, sequestrata da mercanti e poi ancora una volta derubata e messa all'asta illecitamente, o presa con la forza da uomini desiderosi del potere in essa intrinseco. Ma da ormai tempo immemore si è persa traccia della stessa, come è peraltro comprensibile: diversi secoli sono passati, e il fatto stesso che sia ancora integra e funzionante nelle mani di qualcuno sarebbe un miracolo - persino un individuo qualunque potrebbe averci messo le mani, probabilmente senza nemmeno avere idea della storia che v'è dietro e chiamandola in modo diverso. Ben poche armi vantavano, tra l'altro, una lama tanto affilata quanto quella della fu-Vermiglia: il suo taglio era capace di ferire profondamente e recidere nervi e tendini in un singolo colpo, pur mantenendo una maneggiabilità stupenda che permetteva di sferrare assalti ripetuti. Il possessore ad un certo punto della giocata può spendere un consumo Medio e sacrificare uno slot tecnica, e da quel momento in poi potrà sferrare (anche in un qualsiasi turno successivo) un attacco turbinante e rabbioso in cui ruoterà assieme alla falce, tagliando tutto ciò che si trova sulla propria traiettoria in un singolo colpo deciso o una grandinata. L'attacco nella sua interezza va difeso sempre come una tecnica di potenza Bassa. Ma qualora l'attacco, più brutale che preciso, andasse a segno, il bersaglio subirebbe un danno Medio al corpo per i tagli e la perdita di 2 delle CS a propria disposizione, dovute alla menomazione dei colpi spietati. Solo la preparazione della tecnica, non il suo utilizzo effettivo, consumano uno slot tecnica. Finché il possessore tiene pronta la tecnica senza utilizzarla, non potrà utilizzare le altre sue tecniche, dovendo sempre reggere l'arma. Come spiegato, però, questa potenza irruente ha lo svantaggio di essere poco precisa: e basterebbe una tecnica bassa a schermare interamente dai danni al corpo e a quelli delle CS.
Turno correnteSangue al sangueSarà che nella vita tutto gli si è sempre ritorto contro. Sarà che tutto, prima o poi, gli è sempre andato per il verso sbagliato. Sarà forse, più semplicemente, che l'esperienza è un maestro migliore di quanto si voglia ammettere. Non è facile restare vivi per così tanto tempo in un posto come Asgradel. Non è facile nemmeno rimanere interi, e questo si è visto. L'ottimismo, comunque, è sempre l'ultimo a morire insieme alla speranza. Mickey, inguaribile ottimista e sognatore pieno di speranze sa che tutto ciò, in ogni caso, non basta. Non gli resta, per andare avanti, all'unica cosa che lo ha sempre contraddistinto da tutti quelli caduti e che non sono mai riusciti a rialzarsi. La forza di volontà.
In termini di gioco spendendo un consumo di energia pari ad Alto Mickey sarà in grado, aggiungendo il proprio bisogno di sopravvivere ad una goccia del proprio sangue -fresco o di precedenti ferite-, di evocare davanti a sé una barriera cremisi dalla forma liberamente personalizzabile al momento del cast e di potenza Media che lo difenderà da qualsiasi tecnica di natura magica o fisica di potenza pari o inferiore. Una volta che la barriera avrà adempiuto al suo dovere sarà come risucchiata da una ferita già presente sul corpo del caster o semplicemente da bocca o dal naso ed entrerà in circolo donando al Tuttofare l'immunità da un altro eventuale attacco di potenza Media o inferiore nel turno successivo. Quest'ultimo effetto sarà accompagnato da una variazione del colore della pelle che diventerà di colore ebano fino alla fine dell'effetto della tecnica.
Muori maleSono state poche le volte in cui Mickey si è ritrovato ad utilizzare questa particolare abilità. Sarà che sono davvero irrisorie le situazioni nella vita in cui si a dovuto affrontare situazioni in cui con tutto l'odio possibile ha desiderato la morte di qualcuno. Quando succede, però, la sua furia è incontenibile ed una semplice illusione è in grado di corrompere le carni dell'avversario erodendole fino alle ossa. Il tutto, poi, è sempre contornato da un'espressione al Tuttofare cara che incarna esattamente la natura di questa abilità: "Muori male!"
In termini di gioco si tratta di una tecnica psionica di illusione di necrosi di potenza pari ad Alto che infligge danni fisici Alti anzichè mentali ma che vanno difesi con una normale difesa psionica di pari potenza o superiore. [Pergamena Mentalista Necrosi Mentale]
• Riassunto:Allora, eccoci qua. Mickey si difende dalla tecnica ad area con Sangue al Sangue, che mi difenderà anche nel prossimo turno da un Medio, ma subisce l'attacco fisico da cui l'attribuzione di un Medio alla coscia da acido. Passa quindi al contrattacco scaricando la tecnica della Spaccaculi caricata nel turno precedente (attivando la passiva/malus di furia/ignoramento del dolore) e cerca di creare un diversivo attaccando con una biglia esplosiva in suo possesso diretta alle teste e concludendo con la psionica Muori male. Come ho detto i miei attacchi, sono leggermente ritardati rispetto a quelli degli altri, e dovrebbero arrivare per ultimi in ordine cronologico a causa del contrattempo della ferita subita.
PS: Per la descrizione del mostro in relazione alla Cattedrale di Basiledra mi sono rifatto alla Santa Sofia di Instanbul, concepita architettonicamente nel modo che ho descritto. L'edit che risulterà riguarda l'aggiunta di questo post che mi sentivo di dover aggiungere.