Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

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DanT&
view post Posted on 29/5/2014, 17:06




Ad Extirpanda
Scacco alla Torre






Avete mai provato ad abbattere una torre a mani nude?
Sembrerebbe un'impresa titanica no? Una cosa che al solo dirlo pare talmente ridicola da strappare una risata. Sei stupido? Te lo chiederebbero in tanti, se non tutti. Come puoi sperare di far crollare il monumento che per antonomasia sfida il cielo? Come puoi, tu, ridicola formica d'essenza mortale sperare di anche solo riuscire ad intaccare costei, ella che è in grado di attraversare secoli, ere, senza subire le ingiurie del tempo, immobile, sempre lì, a vegliare.
E anche se, alla fine, con tutte le tue forze, tu avessi un briciolo di speranza, una luce...hai mai spostato lo sguardo su coloro che la Torre la difendono: i suoi fanti?
No caro mio, non lo hai fatto. I conti senza l'oste non tornano, è una legge tanto antica e popolare quanto vera. Come puoi, dunque, sperare di vincere se non hai neanche speranza di sopravvivere?

L'incubo vomitato dalle viscere di Velta era lì, tanto ripugnante quando seducente. Così come la nenia emanata riusciva a rubare il punto dei pensieri, così il suo corpo impediva all'occhio di rimaner fisso su un unico punto, facendolo impazzire a destra e a manca, nel futile tentativo di cogliere un'interezza sinuosa e totale, impedendo di concepirne l'insieme.
Il Tuttofare era quasi attratto da tutto ciò. Quel mostro stesso gli riportava alla mente la Cattedrale di Basiledra in cui luci ed ombre, architettura e arte, si susseguivano in rapido gioco voluto dal creatore e realizzato da mani sapienti. Si trovava innanzi a ciò che la natura era riuscita a dar vita senza l'aiuto dell'ingegno o di altri strumenti. Era di fronte all'opera della forza creatrice di un cosmo regolato da leggi incomprensibili ed impossibili da imbrigliare, affascinanti e bellissime, ma altrettanto feroci e letali. Al cospetto di un essere che queste leggi le incarnava ed ai cui piedi ci si dovrebbe inchinare per lodarne la grazia, lui, Mickey il figlio di nessuno, appartenente all'improvvisato esercito della Regina senza regno, si rifiutava di mostrare il collo nudo alle fauci della natura primordiale, e lottava aggrappato con ogni briciolo di forza ad una vita forse insignificante per chiunque, ma tanto cara a lui medesimo.
Porca puttana!
Commentò basso. Ed era stato anche quasi signorile.
La sabbia spazzata aveva rivelato come ogni sforzo prodotto per intaccare la bestia fosse stato vano. Impossibile capire nè come, nè perchè, ma nulla sembrava aver avuto effetto.
I sei occhi erano ancora aperti e sembravano perfettamente lucidi, ma nell'innalzare il corpo enorme verso il cielo parvero per un attimo solo tremare, tradendo un barcollio che rischiò di sfociare in una vera e propria caduta.
Il Tuttofare sorrise. Allora erano sulla strada giusta!
Forse sarebbero riusciti a sconfiggere quell'immondo, anche se un po' gli dispiaceva. Non sapeva perchè ma sentiva una sorta di affinità di qualche genere con una gigantesca creatura assassina a tre teste. Chissà perchè. Forse gli ricordava quel giorno in cui incontrò...
Venne strappato a forza dal solito filo di pensieri tanto assurdo quanto inappropriato.
Le tre bocche si spalancarono e da ognuna di esse lingue di fuoco si riversarono su ogni dove. Tutto ciò che veniva toccato diveniva corrotto e piano piano si corrodeva divenendo liquame. Mickey rabbrividì inquadrando una lingua di quello che ormai aveva capito fosse acido. Era diretta verso di lui, e non ebbe di che curarsi per i confronti dei suoi nuovi alleati. Li avrebbe conosciuti più tardi, forse, e questo o l'altro mondo non avrebbe fatto differenza per le presentazioni. Si morse il labbro inferiore giusto in tempo per sentire sulla lingua il sapore ferrugginoso del sangue e vedere lo scudo cremisi che si frapponeva tra lui e la mortale sostanza. Creato dalla volontà di non morire e dal suo stesso sangue, le sfaccettature avevano difeso ancora una volta il Faccendiere da un dolore che si prometteva molto doloroso.
Osservò quasi incuriosito l'acido colare in terra, scivolando via dalla superficie della barriera, e accolse quasi con un risucchio nuovamente la barriera dentro sè. Circolando per qualche altro minuto, lo avrebbe aiutato ancora rinforzando la pelle del Tuttofare al costo di un cambio della pigmentazione della pelle: nera e oscura, decisamente più demoniaca che umana.
L'Aggiustatutto pensò che non era poi tanto fuori luogo come cosa. D'altronde per affrontare qualcosa di sovrannaturale come quel mostro c'era bisogno di qualcosa di altrettranto fuori dall'ordinario.
Difatto era arrivato.
Era giunto, era l'ora, era lì, era lui. Pronto.
Mosse qualche passo verso la bestia, ma la frenesia dell'entrare in azione lo aveva coinvolto tanto da fargli perdere l'attenzione. Il dettaglio! Era sempre quello a fotterlo!
Difatto all'attacco più potente e scenico ne era seguito subito un altro, più subdolo e altrettanto pericoloso. Adesso la sua coscia destra fumava e la stoffa del pantalone già corrosa rivelava la carne che ribolliva intaccata dalla saliva secreta dalle fauci zannute.
Mickey bestemmiò ad alta voce perdendo il tempo e persino d'occhio i suoi compagni che dovevano difendersi dai tentativi di azzannamento ed altre diavolerie simili.
Il suo cazzo di attacco, che aveva preparato ed aveva intenzione di sferrare per primo, sarebbe giunto per ultimo.
E allora fanculo!
Perchè meglio così, avrebbe avuto campo aperto e la scena per qualche istante tutta per sè.
Scattò in avanti portandosi il più vicino possibile al corpo del mostro e con un rapido balzo che gli costò un gemito di dolore a causa della coscia appena ferita scaricò tutta la rabbia, la frustrazione e la paura in un unico, potente colpo. Per quanto riguarda la mira si sarebbe lasciato condurre dall'istinto e non si sarebbe preoccupato di alcunchè fin quando avrebbe sentito tendini e muscoli lacerarsi, ossa e cartilagini spezzarsi.
Il dolore lo solleticò trasformandosi rapidamente in una delizia saporita che fece aumentare esponenzialmente la salivazione.
Ed è per questo che forse, trascinato da un sentimento proveniente dalla grossa falce, non potè controllarsi e si decise ad attingere nuovamente alle sue energie per prodigarsi in un ulteriore attacco, stavolta ovviamente supportato da un leggero diversivo.
Mosse il moncone senza smettersi di correre a destra e a sinistra per togliersi dalla portata delle fauci della bestia e fece scivolare una biglia nascosta gelosamente in una tasca interna.
La piccola sfera, attratta dalla gravità, piombò immediatamente verso il basso, ma venne subito intercettata dallo stivale del Tuttofare che con precisione la indirizzò verso il corpo delle tre teste.
Quel piccolo gingillo sarebbe esploso facendo un gran fracaso.
Ma forse il mostro avrebbe sentito le sue parole. Forse le avrebbe colte, forse no, ma sicuramente si sarebbe accolto di qualcosa. Chissà che qualcuno dei suoi alleati non fosse a portata d'orecchio. Chissà che che qualcuno avrebbe colto quelle parole augurate soltanto ai peggiori nemici.
Muori male...





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Narrato
Pensato
Parlato



• Energia: 80 [80 - 20 - 20] = 40% Rimanente
• Stato fisico: Medio alla coscia dx (da corrosione) [Ignorato]
• Stato psichico: Medio (spezza il filo dei pensieri) [Ignorato]; Alto (senso di pesantezza) [Ignorato]

• Abilità Passive:
Sopravvivo alla faccia tua! [Razziale umana; Mickey non sviene al 10% di energie]
Tranquilli, tranquilli. Mickey è qui. [Talento Ammaliatore I; Malia psionica di Fiducia nei confronti di Mickey]
Il marchio del disertore. [Tatuaggio di maschera spezzata nell'incavo del gomito destro; qualsiasi appartenente al Clan Toryu diffiderà del portatore del marchio, sottovalutandolo e disprezzandolo innatamente, anche se non è a conoscenza del tatuaggio]
RED-RIVERS-REVERIE [Mickey può ignorare il dolore fisico e psionico per tutto il turno in cui utilizza una tecnica di Vermillion; Ogni 3 utilizzi il portatore cade preda di una furia assassina ed è incapace di distinguere amici da nemici e di utilizzare tecniche psioniche]
Furia 1/3

• Abilità Attive:

Da turno precedente

BLEAK-BLINKING-BLADE | Tecnica media. Consumo medio. Natura fisica.
Esistono voci e dicerie secondo le quali la falce del Sorrisone fu trafugata dalla sua tomba, e da allora sia passata di mano in mano, sequestrata da mercanti e poi ancora una volta derubata e messa all'asta illecitamente, o presa con la forza da uomini desiderosi del potere in essa intrinseco. Ma da ormai tempo immemore si è persa traccia della stessa, come è peraltro comprensibile: diversi secoli sono passati, e il fatto stesso che sia ancora integra e funzionante nelle mani di qualcuno sarebbe un miracolo - persino un individuo qualunque potrebbe averci messo le mani, probabilmente senza nemmeno avere idea della storia che v'è dietro e chiamandola in modo diverso. Ben poche armi vantavano, tra l'altro, una lama tanto affilata quanto quella della fu-Vermiglia: il suo taglio era capace di ferire profondamente e recidere nervi e tendini in un singolo colpo, pur mantenendo una maneggiabilità stupenda che permetteva di sferrare assalti ripetuti. Il possessore ad un certo punto della giocata può spendere un consumo Medio e sacrificare uno slot tecnica, e da quel momento in poi potrà sferrare (anche in un qualsiasi turno successivo) un attacco turbinante e rabbioso in cui ruoterà assieme alla falce, tagliando tutto ciò che si trova sulla propria traiettoria in un singolo colpo deciso o una grandinata. L'attacco nella sua interezza va difeso sempre come una tecnica di potenza Bassa. Ma qualora l'attacco, più brutale che preciso, andasse a segno, il bersaglio subirebbe un danno Medio al corpo per i tagli e la perdita di 2 delle CS a propria disposizione, dovute alla menomazione dei colpi spietati. Solo la preparazione della tecnica, non il suo utilizzo effettivo, consumano uno slot tecnica. Finché il possessore tiene pronta la tecnica senza utilizzarla, non potrà utilizzare le altre sue tecniche, dovendo sempre reggere l'arma. Come spiegato, però, questa potenza irruente ha lo svantaggio di essere poco precisa: e basterebbe una tecnica bassa a schermare interamente dai danni al corpo e a quelli delle CS.

Turno corrente

Sangue al sangue
Sarà che nella vita tutto gli si è sempre ritorto contro. Sarà che tutto, prima o poi, gli è sempre andato per il verso sbagliato. Sarà forse, più semplicemente, che l'esperienza è un maestro migliore di quanto si voglia ammettere. Non è facile restare vivi per così tanto tempo in un posto come Asgradel. Non è facile nemmeno rimanere interi, e questo si è visto. L'ottimismo, comunque, è sempre l'ultimo a morire insieme alla speranza. Mickey, inguaribile ottimista e sognatore pieno di speranze sa che tutto ciò, in ogni caso, non basta. Non gli resta, per andare avanti, all'unica cosa che lo ha sempre contraddistinto da tutti quelli caduti e che non sono mai riusciti a rialzarsi. La forza di volontà.
In termini di gioco spendendo un consumo di energia pari ad Alto Mickey sarà in grado, aggiungendo il proprio bisogno di sopravvivere ad una goccia del proprio sangue -fresco o di precedenti ferite-, di evocare davanti a sé una barriera cremisi dalla forma liberamente personalizzabile al momento del cast e di potenza Media che lo difenderà da qualsiasi tecnica di natura magica o fisica di potenza pari o inferiore. Una volta che la barriera avrà adempiuto al suo dovere sarà come risucchiata da una ferita già presente sul corpo del caster o semplicemente da bocca o dal naso ed entrerà in circolo donando al Tuttofare l'immunità da un altro eventuale attacco di potenza Media o inferiore nel turno successivo. Quest'ultimo effetto sarà accompagnato da una variazione del colore della pelle che diventerà di colore ebano fino alla fine dell'effetto della tecnica.

Muori male
Sono state poche le volte in cui Mickey si è ritrovato ad utilizzare questa particolare abilità. Sarà che sono davvero irrisorie le situazioni nella vita in cui si a dovuto affrontare situazioni in cui con tutto l'odio possibile ha desiderato la morte di qualcuno. Quando succede, però, la sua furia è incontenibile ed una semplice illusione è in grado di corrompere le carni dell'avversario erodendole fino alle ossa. Il tutto, poi, è sempre contornato da un'espressione al Tuttofare cara che incarna esattamente la natura di questa abilità: "Muori male!"
In termini di gioco si tratta di una tecnica psionica di illusione di necrosi di potenza pari ad Alto che infligge danni fisici Alti anzichè mentali ma che vanno difesi con una normale difesa psionica di pari potenza o superiore. [Pergamena Mentalista Necrosi Mentale]

• Riassunto:
Allora, eccoci qua. Mickey si difende dalla tecnica ad area con Sangue al Sangue, che mi difenderà anche nel prossimo turno da un Medio, ma subisce l'attacco fisico da cui l'attribuzione di un Medio alla coscia da acido. Passa quindi al contrattacco scaricando la tecnica della Spaccaculi caricata nel turno precedente (attivando la passiva/malus di furia/ignoramento del dolore) e cerca di creare un diversivo attaccando con una biglia esplosiva in suo possesso diretta alle teste e concludendo con la psionica Muori male. Come ho detto i miei attacchi, sono leggermente ritardati rispetto a quelli degli altri, e dovrebbero arrivare per ultimi in ordine cronologico a causa del contrattempo della ferita subita.
PS: Per la descrizione del mostro in relazione alla Cattedrale di Basiledra mi sono rifatto alla Santa Sofia di Instanbul, concepita architettonicamente nel modo che ho descritto. L'edit che risulterà riguarda l'aggiunta di questo post che mi sentivo di dover aggiungere.
 
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view post Posted on 29/5/2014, 17:17
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koneko no baka
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La terra tremò con violenza, quando, senza alcun preavviso, la sua superficie, patina granulosa e sottile iniziò a vorticare come una gigantesca e sfuggente voluta di fumo. Si disperse in miriadi di minuscole particelle nell'aere ora agitato. Fino a quel momento, una calma piatta ed inquietante aveva avvolto quel mondo senza tempo, quella landa senza volto e senza dignità schiacciata dalla colossale entità di Velta. Ora invece, una potente bora sferzava il luogo con determinazione, nascendo dalla figura del guercio. Venne a crearsi una depressione sempre più profonda, pericolosamente grande. Eloise indietreggiò di scatto quando dalla colossale buca spuntò la coda degli Striscianti, che si dimenavano nell'intento di nascondersi ancora. Il loro viscido corpo tricefalo si agitava orribilmente, senza poter attingere a nemmeno un briciolo della nobiltà che un tempo li aveva adornati. E si contorsero, cercarono di interrare ancora il loro corpo scaglioso. Ma non sarebbero riusciti a fuggire, sempre fosse stato davvero questo il loro intento. I guerrieri attaccarono, senza aspettare, all'unisono come schiere di disciplinati bersaglieri.
L'offensiva andò a segno. O almeno, questo fu ciò che tutti gli sfortunati combattenti credettero. Così, il rettile perse forma, si sbriciolò e si scompose. E le sue infrante membra ritornarono alla madre, senza lasciare traccia di vita. Non era ancora la fine.


••~••



La serpe risorse, come un demone dall'oltretomba, come Persefone dall'ade. Ruggì con rabbia, un angosciante coro di tre spaventose voci. La ragazza candida espirò lentamente, ponderando l'ansia. Stringeva i pugni, mentre osservava la piccola nebulosa nata dalla sua mente. Essa si dissolse in fumo e s'insinuò negli occhi neri dei principi. Ditolse lo sguardo per pochi secondi, ruotandolo attorno. L'unico attacco andato a segno. Sospirò, quasi stanca. Poi trovò di nuovo la strega. I suoi occhi erano puntati sulla bestia, ed ora Eloise poteva finalmente vedere il suo viso. Per un secondo, il mondo scomparve.

Fiori. Campanelle e piccoli animaletti di legno. Tante marionette. E quelle mani, quelle labbra. Ed i capelli. Idéin aveva gli stessi capelli della piccola strega. Una sottile ninananna l'avvolse, note che aveva udito davvero raramente. Troppo.

Tornò alla realtà, sorridendo appena.
Una piega davvero amara, Eloise.
Nessuna infanzia per te, ragazza candida. Nessuna madre, sognatrice.


Scosse la testa, tornando a guardare la strega. Inconsciamente, senza nulla che potesse impedirglielo, si perse nella sua pelle perfetta e nei suoi capelli mossi violentemente dalle raffiche di vento. I suoi occhi erano rabbiosi, determinati. Ma nulla era come sarebbe dovuto essere. Tutto in quella ragazza era stranamente sbagliato. Il suo aspetto di umana come tante tradiva un passato che la mezz'elfa non poteva sapere o forse nemmeno immaginare. Indubbiamente meravigliosa.

Si riscosse e tornò brutalmente alla realtà. Troppo tardi. Una colata di acido stava percorrendo i pochi metri tra lei ed il massacro a velocità preoccupante. Cercò di pensare rapidamente, ma ancora prima che le sue gambe potessero muoversi, il malsano liquido la raggiunse, corrodendo i suoi stivaletti. Il cuoio inizò a sciogliersi, lentamente. La ragazza saltò fuori dall'acido e si precipitò più lontana possibile. Imprecò fra i denti quando, nella sua ingenua fuga, fece schizzare piccole gocce del maledetto liquido. Trovò con gioia la melma e si accasciò, insudiciandosi i pantaloni. Si sorprese a tremare, schiacciata da una strana paura di abbassare lo sguardo. Era stata trafitta. Due, tre, mille fioretti. Le gocce divoravano la sua delicatissima pelle, affondando in minuscoli crateri nella carne. Si rimise in piedi, i denti stretti ed il fiato corto. Alzò lo sguardo, determinata. Ancora filo da torcere. Fu un attimo, un lampo. Le zanne baluginarono per troppo poco tempo ed il nero prese il posto di quella luce rivelatrice. Le gambe sottili, ora inondate di adrenalina scattarono di lato, catapultando la ragazza a sinistra, oltre le fauci aguzze della serpe. La mezz'elfa sfilò rapidamente le spade dai foderi incrociati e le chiamò all'incantesimo, facendone brillare le lame argentate. Sollevò entrambe le braccia e, abbassandole con tutta la forza che possedeva, cercò di colpire il collo del tricefalo. Le sfuggì un grido, anche se la vera voce gridava muta nella sua testa.



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-5, -20

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danno medio alle gambe

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danno medio





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Camminare, vedere, respirare, vivere.
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2 (destrezza)

Tutto ha un altro... sapore, odore, un'altra sensazione. Ecco tutto. È ciò che sento, con le orecchie, con il naso, con la lingua, con le dita. È ciò che vedo. Adoro toccare, sfiorare le cose. Adoro la sensazione che provoca, la leggera scarica di elettricità che attraversa le dita, chiudere gli occhi e percepire il tremore della terra sotto i passi di qualcuno. Tendere un dito e godersi le vibrazioni dell'aria al passaggio di qualcuno, cercare anche le più minuscole tracce del battito d'ali di una farfalla che generando microscopici fremiti nell'aere immobile si disperde come una goccia in un grande lago. [passiva razziale, sensi sviluppati]

Silenzio. Buio totale. Mi prodigo ogni giorno in questa abilità. Muoversi senza creare suoni, senza disperdere odori, senza poter essere individuata. In un certo senso lo trovo divertente. Voglio dire, apparire improvvisamente alle spalle di qualcuno è dannatamente spassoso, soprattutto se poi ci si ferma ad osservare la sua reazione. E vedere dalla mia posizione i miei inseguitori annaspare nel buio, rantolare bestemmie e frasi sconnesse mentre si rendono conto di avermi persa di vista. Divertente. [talento assassino, passiva di primo e secondo livello]


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Dopo tutti questi anni, dopo la sofferenza, la potenza di ciò che dorme nella mia testa, seppur in un'infinitesimale parte, mi appartiene. Schierando le anime, schermo la mia mente, proteggendola da offensive ed intrusioni di chiunque. Ma non sempre riesco; ho ancora molta strada da fare. [abilità personale, natura psionica, consumo variabile]

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Oppure se, venendo colpiti dalle Lacrime di Luna provaste solo profonda desolazione e nostalgia, se la vostra mente venisse offuscata dalla paura di non farcela, se veniste schiacciati dalla consapevolezza dei vostri bei ricordi che mai torneranno, ma il vostro corpo non ne soffrisse minimamente, sarà perché le mie lame erano state precedentemente da me incantate. Ho sviluppato tempo fa questa abilità che ritengo ammirevolmente degna di nota. Saper incantare Lacrime di Luna è stata una svolta. Una svolta particolarmente utile, devo dire. [tranquillizzare, pergamena inizale mentalista, consumo alto, danno medio + medio alla psiche, difendibile solo fisicamente]





Mi difendo dall'attacco fisico con un consumo basso della variabile, ma subisco Corrodersi. Rispondo con la tecnica più potente in mio possesso, cioè Tranquillizzare: due colpi che contanto come tecniche medie, dritte al muso del serpentone dopo che questo mi ha attaccato.
A breve, nonappena entrerò in possesso dello scanner inserirò il numero dell'energia aggiornato :3

Edit: ecco fatto ^-^



Edited by aki - 29/5/2014, 20:06
 
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view post Posted on 29/5/2014, 18:58
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3.
Unpredictable ~~

— Ad Extirpanda —


Tedio - come riassumere in un'unica parola ciò che l'archetipo stava provando. Se quella era la minaccia più grossa tirata fuori dall'improbabile cilindro di Velta, il Vecchio della Foresta poteva dormire sonni tranquilli, e con lui tutta Asgradel. Da parte sua, Loras si sentiva quasi offeso da quella situazione, in lui convivevano rabbia e delusione. La prima dovuta all'essere costretto in quel frangente da curiosità e riconoscenza, obbligato a procedere senza potersi ritirare; la seconda, più semplicemente, dall'assenza di emozioni in cui si trascinava quello scontro: il serpente poteva anche essere solo il primo dei servitori di Velta, ma quel suo modo di eludere le loro offensive e contrattaccare non sarebbe potuto durare a lungo, non ora che erano riusciti a snidarlo dalla sua tana di sabbia. Una volta tornato visibile, un essere di quelle dimensioni risultava un bersaglio piuttosto facile.
Il nuovo attacco della belva non lo preoccupò più di tanto, semmai gli fece desiderare di concludere lo scontro il prima possibile. Non che le sue condizioni fossero particolarmente difficili da sopportare - benché la tumefazione alla spalla facesse male -, semplicemente riteneva che tutti loro stessero solo perdendo tempo davanti a quell'orrore a tre teste.
Dal suo fianco sinistro si snudò la spada che l'archetipo portava sempre con sé, anche senza una mano a brandirla uscì dal fodero, guidata dalla sola volontà di Loras, e mentre si sollevava le sue estremità di indorarono di opalescenze dorate. Presto l'intera arma apparve coperta da una patina luminosa che ne lasciava scorgere solo la forma, e anche questa sembrava liquida, mutevole. Lingue di fiamma, dello stesso colore, avvolsero la figura del Giudice, ardendo con forza ma senza divorare la loro origine, limitandosi ad accerchiarla. Loras sorrise, mentre Elysion - la sua arma - con un'ultima, piccola esplosione di luce si tramutava in uno scudo, pronto a frapporsi all'attacco nemico, lasciandolo illeso. In quel momento, però, una delle tre teste calò su di lui - i denti esposti come una promessa di carni dilaniate. Riuscì solo parzialmente a spostarsi di lato, comunque non abbastanza in fretta da schivare il colpo, che anzi lo raggiunse con dolorosa precisione: le zanne del mostro si serrarono intorno al suo braccio, e la sequela di improperi che fuoriuscirono dalle sue labbra furono assai meno delicati del morso stesso.
Decisamente contrariato, l'archetipo posò la sua mano libera sul muso del mostro - quasi volesse convincerlo a mollare la presa- mentre la nuova ferita iniziava a sanguinare e la parte del corpo offesa sembrava indorarsi, le fiamme intorno a lui crescere d'intensità, e una porzione di carne parve quasi staccarglisi dalle membra e, proprio come era accaduto ad Elysion, modificare la sua forma in quella di una spada di pregiata fattura.
Vediamo di farla finita.” sputò fuori, rivolgendosi più a sé stesso che all'abominio che aveva di fronte.
Con quelle parole sanciva non soltanto quella che per lui significava la fine delle ostilità e dell'esistenza dell'ofide, ma anche e soprattutto l'accettazione del prezzo da pagare. Avrebbe rinunciato ad una parte della sua stessa forza - scelta opinabile, forse, ma dettata più dalla frustrazione e dall'impazienza che da una reale necessità - per privare delle forze residue quell'animale immondo e rispedirlo fra le spire di Velta, ad accucciarsi fra gli altri incubi partoriti da quella mente malata e perversa, da quel canto che ora alle sue orecchie suonava sempre più ridicolo e fastidioso.
Accettava di pagare impegnando ogni parte di sé - a cominciare da quella più importante, che era la sua anima - per vedere quell'enorme verme tricefalo strisciare nuovamente indietro, mentre la spada che si era appena generata dal suo corpo sarebbe volata a trafiggere la testa centrale. Desiderava trafiggerlo in mezzo agli occhi.
Quello scontro finiva lì, per quanto lo riguardava.


OPSPOILER-1


legendsbane ;
    Loras Ilyn Esarth - status_
    4 CS (3 Intelligenza ; 1 Velocità)

    Fisico » Tumefazione spalla sinistra (Medio). Lacerazioni al braccio sinistro (Medio). Scottatura alla mano destra. (11/16)
    Psicologico » Turbato dai suoni fantasma (Medio). Leggermente stordito (Basso). (13/16)
    Riserva Energetica » 48%.

    Equipaggiamento » Elysion (estratta; forma: scudo); Heart of Gold (al collo).
    _________ ___ __ _


    Abilità passive »

      ♦ Archetipo Elementale - Aura di timore reverenziale (non agisce su energie superiori e avatar diurni). Ogni parola pronunciata dall'Archetipo risulta corretta, meritevole di fiducia. Mente schermata da passive di charm, malie, influenze mentali. Possibilità di volare.
      ♦ Reliquie Filatteriche - Immortalità legata all'esistenza dei filatteri. Possibilità di utilizzare i propri filatteri tramite telecinesi. Capacità di utilizzare i propri filatteri come tramite per castare le proprie tecniche, anche quando vengono utilizzati tramite telecinesi. Generazione spontanea, dal corpo dell'Archetipo, di un'arma per ogni ammontare medio di danni fisici subiti.
      ♦ Elysion - Arma composta di energia (passiva di giustifica della natura dell'arma).
      ♦ Heart of Gold - Possibilità di mutare forma in qualsiasi momento. Possibilità di utilizzare i propri compagni animali in combattimento. Possibilità di possedere un secondo compagno animale.
      ♦ An Endless Journey - I compagni animali possono essere utilizzati come tramite per castare le abilità attive. I compagni animali condividono ogni esperienza sensoriale con l'Archetipo. Pericolosità fissata a FS, conosciuto in tutto il continente come il Giudice Errante.
      ♦ Legendsbane - Capacità di generare illusioni in qualsiasi condizione, di modulare a piacimento il suono, la tonalità e la provenienza della propria voce. Capacità di modificare a piacimento - mantenendo connotati umanoidi - il proprio aspetto finché almeno una sua illusione è in campo. Soggezione oculare che si manifesta nella visione della propria morte negli occhi dell'Archetipo.


    Abilità attive »

      ♦ Holy Scourge - Qualora invece l'Archetipo attivasse il flusso di energie, generando la risonanza, e introducendo in Elysion una nuova scarica elementale, il cambio di foggia verrà seguito dall'acquisizione di proprietà magiche proprie dell'elemento. I colpi e le difese risultanti dall'utilizzo di questa abilità, attivata tramite un consumo variabile avranno potenza pari al consumo utilizzato e natura magica, venendo considerate come abilità a bersaglio singolo. [ variabile ].
      (alto - difesa magica - abilità personale difensiva)

      ♦ For the sake of the unknown: HOLYRAJA - Una via per la vittoria - seppure non necessariamente la migliore - è la sopraffazione dell'avversario in termini non prettamente fisici, ma di resistenza. Nella maggior parte dei casi, l'Archetipo non ha interesse nella distruzione del nemico, considerandolo per lo più solo un ostacolo passeggero e non un monstrum da eliminare. Per questa ragione, egli vede di buon occhio la possibilità di sconfiggere il nemico senza doverlo necessariamente condurre alla morte, semplicemente fiaccandolo. A questo precetto si appella l'abilità presente, che consta di una particolare manipolazione del sacro volta a generare un raggio luminoso, sorprendentemente sottile, che andrà a legare l'Archetipo al suo avversario, come un laccio che tenga in collegamento i due. Usando quel laccio come tramite, Loras sarà in grado di risucchiare le energie dell'avversario, nel tentativo di provocargli una fiacchezza che lo ostacoli nello scontro, portandolo alla resa. Unica controindicazione nell'utilizzo di questa capacità è data dalla natura della stessa: le energie prese dall'avversario non solo non possono essere utilizzate dall'Archetipo, ma vengono perfino rigettate dal suo corpo, ritenute impure dal Sancta, che impone un duro contraccolpo a tutto l'essere che lo ospita.
      (consumo basso, autodanno basso fisico e mentale, perdita di 1cs, potenza alta)


    Riepilogo » Loras si difende dall'attacco modificando la forma di Elysion in uno scudo (spendendo un consumo Alto), mentre subisce l'attacco fisico accusando un ulteriore danno medio che attiva la passiva per cui dal suo corpo si genera un'arma ad ogni ammontare medio di danno fisico subito. Subito dopo contrattacca utilizzando l'attiva di drain e a sua volta un attacco fisico.
 
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.Neve
view post Posted on 2/6/2014, 18:53




Ad Extirpanda IV




Guardarono il cielo, un ammasso grigio di false speranze. E la terra arida, smorta. La luce non lambiva più il loro corpo scaglioso, non riscaldava più il loro freddo sangue. Così rilucevano i loro occhi. Pupille nere a pungere l'aria, come spilli, punte di tenebra. Arrivò in un lampo la bordata magica dell'uomo avventato, e fu l'inferno. Un vortice di sabbia doratasi sollevò dal terreno per proteggerli, come se Velta stessa avesse parlato. Come se quel territorio smorto si fosse ribellato agli uomini, proteggendo i suoi pupilli. Non fu totalmente efficace, invero. Non riuscì a proteggerli completamente. L'arcana onda li travolse. Un torrente gravido d'acqua, distruttivo. Fin troppo. Tracimò da quei lembi di terra friabile, si riversò su di loro. E le loro membra arsero e bruciarono, sfilacciate all'aria cupa. Urlarono disperati, come mai avevano fatto prima di allora, come se si fossero svegliati da un eterno sonno. Chi erano in realtà i Guardiani Striscianti? Demoni, Dei, regnanti di un mondo che non più gli apparteneva? Il loro grido acuto e penetrante squarciò l'aria, violando le pareti del suono. E la fiacchezza li colse in un solo istante. malie di varia natura infatti avevano provato il loro corpo già martoriato. Non potevano reggere a tale potenza, non potevano sostare impavidi di fronte a coloro che avrebbero cambiato il futuro di quei territori.

Cosa sarebbe cambiato da allora al domani, senza di loro, senza il triste ed acuto fragore?
Cosa sarebbe cambiato per lei?

Lei.

Era la semplice donna dei loro desideri. Era la madre, l'amante, la figlia di un mondo che adesso cominciava a sgretolarsi. Sempre di più.


Cosa sarebbe cambiato per loro?

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Desideravano la pace. Desideravano il silenzio, le brame di quel territorio malato. Tutte per loro. Tutte per il loro occhi. Ma adesso quel sogno si infrangeva sotto gli occhi di spiriti ben più forti dei loro. Sotto la la volontà di uomini e donne che calcavano presente e futuro in un solo istante. Impavidi.

" Eeeeeeeeeeeeek! "
Urlarono, perché era la sola cosa che potessero fare.
Perché la terra si squarciava sotto di essi, e perché il sole prepotente inondava di bagliori nuovi la terra.

Un tonfo sordo, il silenzio e poi la pace.
Crollarono come fatti di cartapesta. E le menti acute vagarono in cerca di un appiglio che potesse confortarli. A lei, ad i suoi candidi capelli, alla sue pelle lattea. Non erano riusciti a proteggerla, ma in fondo nemmeno si erano più riguardati loro stessi, giacché l'istinto selvaggio li aveva ormai colti in un tempo lontano. Guardarono il cielo, ora illuminato da flebili luci. un ultimo sguardo prima di chiudere gli occhi, prima di spirare.

E la pioggia smise di cadere, ed il loro corpo cominciò a disfarsi. L'aria intorno si fece grave, pesante. una luce radiosa abbracciò allora i piccoli uomini. Velta li cullava ancora con i suoi canti di madre.

Tutto smise di esistere.
Eterno, fragile, sogno.



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Capacità Straordinarie (8) {4 Agilità - 4 Forza}
Consumi: Basso 4% | Medio 8% | Alto 16% | Critico 32%

Energia: 52% - 32% - 20% - 20% = 0% [deceduto]
Stato Fisico: Danno Mortale [Deceduto]
Stato Psicologico: danni di entità Critica

PASSIVE:
- Gli Striscianti sono in grado di utilizzare come arma qualsiasi strumento all'interno dell'ambientazione. [Duellante I livello]
- Gli Striscianti hanno la capacità di cambiare arma in modo istantaneo. [Duellante II livello]
- Ogniqualvolta gli Striscianti attaccheranno susciteranno nelle vittime un senso di soggezione e timore tanto da rendere loro difficili i contrattacchi. [Duellante III livello]
- Immunità alle influenze passive psioniche di terrore. [Mezzodemone]
- La melodia prodotta dallo sfregare dei loro corpi fungerà da ammaliamento psionico passivo tale da distrarre seppur in forma lieve gli avversari dal filo dei propri pensieri. [Abilità personale I]
- Le tecniche ad area che gli Striscianti lanceranno avranno potenza pari al consumo speso. [Abilità personale II]
- Gli striscianti sono in grado di cancellare le limitazioni fisiche che conseguono dalle ferite subite, grazie alla loro capacità di rigenerazione attraverso le squame. Il dolore sarà sempre presente e gli Striscianti moriranno comunque una volta accumulata una serie di danni pari a Mortale. [Pergamena del Mago "Sostentamento Arcano"]
- Gli striscianti saranno in grado di sparare l'acido secreto dalle loro mandibole ai nemici, quasi fossero piccoli spilli o proiettili. [Abilità personale III]
. Fintanto che gli striscianti saranno immersi nella sabbia, risulteranno invisibili [Abilità personale IV]


ATTIVE:

Dominio della sabbia:
La tecnica ha natura di difesa magica. Gli striscianti potranno gestire a loro completa discrezione l'elemento sabbia. Saranno quindi capace di erigere muri di sabbia, creare scudi e via dicendo. Potranno plasmare questo elemento solo nelle sue immediate vicinanze e non modificarlo se a distanza da esso.
Consumo di energia: Variabile Usato a Critico

RIASSUNTO E NOTE:
Gli striscianti cercano di difendersi dal Mortale di Oblivion con "Dominio della Sabbia" a Critico, ricevendo comunque un danno Critico al corpo. Entrambi i drain energetici vanno a segno, così come le successive offensive. Ighhs, Derhs e Cohls muoiono, in un ultimo grido disperato. Ma lentamente il loro corpo comincia a dissolversi, l'aria si fa pesante ed una luce calda avvolge i vostri personaggi. Tutto sembra sparire sotto ai loro occhi.

Gruppo Ovest
giudizio complessivo


Una prova non proprio perfetta e che ha portato alla luce da un lato alcuni difetti organizzativi, ma dall'altro molte gradite sorprese da parte di un paio di voi. Da un punto di vista prettamente scrittorio, posso ritenermi soddisfatta di quasi tutti i partecipanti. Siete riusciti a rendere bene le descrizioni degli ambienti, l'introspezione dei singoli personaggi e la descrizione del Boss in una fluidità narrativa davvero gradevole. In generale, i vostri post sono stati densi e completi, nonché privi di qualsiasi errore di forma o di grammatica. Oblivion forse alcune volte eccessivamente sintetico nel dispiego delle azioni, ma in linea di massima piacevole alla lettura. Purtroppo però è venuta a mancare l'interazione on gdr dei vostri personaggi. Questa infatti, avrebbe reso ancora più forte il pathos della scena e avrebbe spiegato inoltre tutte le vostre scelte strategiche precedentemente fatte in accordo. Lo so, era difficile stabilire dei contatti verosimili per dei personaggi estranei tra loro, però sarebbe bastato anche un minimo dialogo all'inizio per rendere ancor più viva l'azione. Un errore scontato, alla fine dei giochi, ma che salta subito all'occhio. Uno scontro pervaso da scelte continue. Una scelta opinabile per esempio a favore della strategia è stata quella di Albtraum. Il fatto che i compagni animali abbiano subito troppi danni all'inizio del primo turno non giustifica la scelta di farli andar via nel bel mezzo del combattimento, soprattutto se poi uno di loro ritorna - al bisogno - proteggendo il personaggio principale. Parlando appunto della strategia, ho notato un po' di confusione all'inizio per quanto riguarda le difese. Con una difesa ad area ben piazzata, come stava cercando di fare Albtraum, avreste potuto difendervi tutti dagli attacchi fisici, ma vi siete male organizzati e c'è stato chi si è difeso e chi no. Per l'attacco alla bestia invece, siete partiti male ma avete finito più che bene, forse troppo. Inizialmente avete concentrato le nature molto sul versante magico/fisico e - Dant& - su danni all'equip di scarsa utilità, il che è stato deleterio: il Boss ha usato una difesa assoluta per pararsi da tutti gli attacchi tranne dalla psionica di aki. Qui ho recriminato l'utilizzo contemporaneo di tecniche della stessa natura, quando bastava bilanciarsi di conseguenza. Ed infatti ho imposto al Boss di difendersi o dall'una o dall'altra natura. Ho apprezzato infatti la sua scelta di puntare ad un attacco di una natura diversa rispetto a quello dei suoi compagni. La strategia infatti non era nulla di più semplice: bastava banalmente bilanciare le nature delle offensive. E ci siete arrivati, alla fine. Un rush finale davvero poderoso, un po' kamikaze per certi versi (Oblivion), con combo di drain energetici abbastanza borderline (Albtraum & Reckess), ma efficace. Ve ne do atto.

 
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18 replies since 7/5/2014, 23:53   703 views
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