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| Titolo: True detective
Genere: Noir/Thriller
My 2 cents: Il titolo non mi aveva esaltato affatto. Poi, dopo (come al solito) decine di consigli, ho iniziato a vederlo e ...beh. Non saprei dire se tutti i singoli aspetti del film siano eccezionali: di sicure le espressioni degli attori ti rimangono impresse, l'uso della luce, i paesaggi o le sequenze d'azione senza tagli. Penso però che, da ignorante del genere, ciò che mi ha colpito di questa storia dai toni scuri e a tratti gotici sia il racconto nel suo complesso; il vedere i personaggi e la desolazione e vivere ogni momento della narrazione in sé - e in questo il formato più lungo di serie tv rispetto a un 2-3 ore di film aiuta, togliendo la fretta di andare avanti. Non i colpi di scena quindi, non l'avvincere della trama (che c'è, eh): il misto dei singoli elementi, che anche senza volerli valutare nello specifico, è coerente e porta pure alcune novità. Il miglior telefilm che ho visto, probabilmente. Mi ha messo ben più inquietudine di horror di indemoniati da quattro soldi, a livello di libri che sono pietre miliari.
Non spoilerate niente della storia, iniziate a guardarlo e basta!
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una bambina riesce a scappare dal luogo dove la tenevano prigioniera e la torturavano e una volta adulta, insieme alla sua amica, va in cerca dei suoi rapitori per avere vendetta. A me è sembrato tutto parecchio affascinante fino a un certo punto; punto in cui il film si discosta da altri del suo genere tentando di dare un senso più profondo a tutto il macello. Cosa che secondo me lascia il tempo che trova. Tuttavia non posso negare di aver provato un'esperienza particolare durante l'ultima mezz'ora, ovvero quella di essere accompagnato in un percorso di graduale accettazione, che alla fine sfocia quasi in un paradossale sollievo. Insomma, in generale il modo in cui comunica mi è piaciuto moltissimo. Bisogna soltanto lasciarsi andare un po' a quel fascino da rotten dot com.
