| Emelianenko |
| | Il palazzo cominciò a tremare, quasi un terremoto ne stesse scuotendo le fondamenta. Un terremoto , sì, che rigonfiava pareti e scuoteva strutture in maniera fin troppo familiare. E mentre Sergey sentiva l’energia fluire fuori da sé, proprio come se l’amuleto la stesse assorbendo, capì che forse quella banda di smidollati aveva una possibilità di sopravvivere, nonostante un capitano tanto incapace. Non che si ritenesse tale, sia chiaro, ma non si sentiva in grado di gestire una battaglia in quelle condizioni.
Mostri con tentacoli, così dannatamente simili a quelli affrontati appena giunse nelle profondità marine, comparvero al suo fianco. Ma non erano aggressivi, oh no! Sembravano in attesa di un suo ordine, anzi: lo stavano riconoscendo come padrone. In quello stesso istante un’armatura di corallo rivestì tutti.
Sergey sorrise: forse avevano ben più di una misera possibilità di vittoria.
“In fondo alla stanza! Andate immediatamente in fondo alla stanza!”
Impartì con autorità il comando, forte dell’entusiasmo appena ritrovato.
“Colpirete i nemici da dietro, mentre questi cosi li terranno occupati.”
Aggiunse, sorprendendosi di come i pirati obbedirono senza fiatare. Beh, d’altronde cosa potevano fare? Avevano assistito anche loro – non senza sorpresa – a cosa era appena successo: il comandante era la loro unica arma, l’unico individuo che potesse permettergli di sopravvivere. Sergey, dal canto suo, si diresse verso il lato opposto della stanza, proprio nella parte più vicina a dove si trovava Chandra.
Poi una crepa sul soffitto. No, non era stato quel terremoto a provocarla: un braccio metallico emerse dall’apertura. Un tonfo, poi un altro ed un altro ancora. Ed un’altra crepa, ed un altro braccio. Infine, il soffitto cedette.
Quattro colossi metallici caddero letteralmente su di loro. Non ebbe il tempo di metterli a fuoco, Sergey, che diresse i mostri verso di loro, in modo che ne tenessero occupati tre, uno a testa.
“Colpiteli alle spalle e cercate di non essere mai il loro bersaglio!”
Gridò. Era fiero di se stesso: aveva posizionato i pirati in quella maniera perché sapeva che se i colossi erano diretti verso Chandra avrebbero dato loro le spalle. Il piano aveva funzionato, ora doveva solo sperare che non fossero forti come sembravano. Fece un lieve movimento della mano, scaraventando verso destra il colosso che non era stato bersagliato da alcun mostro.
“Questo è mio, occupatevi degli altri.”
Urlò, mentre il nemico si schiantò sulla parete. Nuotò rapidamente verso di lui e finalmente riuscì ad osservarlo nel dettaglio. Era un vero e proprio uomo di metallo. Più grosso, più alto, più agile, più resistente e sicuramente più forte di lui. Il corpo era liscio e ricordava la muscolatura umana, mentre il viso era letteralmente inespressivo. Non brandiva nessun’arma, né alcuno scudo era stretto tra le sue braccia. Sergey cercò di affondare gli artigli della mano destra nel collo del nemico, ma senza risultato: quel colosso pareva più resistente dell’acciaio. Scorse appena un movimento, poi un tonfo, infine si ritrovò scaraventato a qualche metro di distanza, colpito da un solo schiaffo – tirato poi in maniera neanche troppo coordinata, tanto che fu il dorso della mano ad impattare sul suo viso. Sputò un misto di sangue e saliva e subito se lo ritrovò in faccia: aveva quasi dimenticato di essere ancora in fondo al mare. Rialzò lo sguardo verso il nemico e se lo ritrovò di faccia. Il colosso cercò di sferrare un pugno al suo addome, ma l’armatura di corallo lo impedì. Stava affrontando un nemico più forte di lui, Sergey, ma forse poteva realmente farcela. I demoni che per tanto tempo lo avevano tormentato e da cui aveva cercato invano di sfuggire ora erano lì ora, di fronte a lui. Si trattava solo di affrontarli. Fintò un destro e colpì il colosso con un sinistro al volto. Cercò di colpirlo anche con un calcio basso, ma non fece in tempo a sferrarlo che sentì un dolore lancinante alla schiena. L’acqua, poi, si colorò di cremisi. Si girò e la scena che vide lo raccapricciò. Una nube di sangue, tentacoli sparsi ed un paio di corpi senza vita che galleggiavano in quel tugurio di morte. Ah ed un altro colosso – quello che lo aveva appena colpito alle spalle, appunto – di fronte a lui. Era diverso dal quello che stava affrontando: si trattava sempre di una figura umanoide, ma al posto delle braccia aveva due grosse lame e sul viso pareva dipinto un inquietante ghigno.
“Solo un attimo, dannazione, mi sono distratto solo un attimo!”
“Smettila di borbottare e vieni con noi.”
“Arriviamo!”
I pirati che stavano combattendo contro di lui borbottarono qualcosa. Erano indisciplinati, incapaci di affrontare concretamente un combattimento del genere. Ma almeno ci tenevano alla vita. Accorsero velocemente, e subito dopo di loro arrivò anche il mostro tentacolato: era visibilmente ferito, ma ancora in grado di combattere, evidentemente.
“Dannazione”
Ringhiò Sergey adirato. Beh in effetti finse un po’, mascherando il fatto che forse aveva capito come abbattere almeno uno di loro. Si voltò verso il colosso inespressivo: si era ripreso e si stava precipitando verso di lui. Un altro cenno della mano, e lo scaraventò qualche metro indietro. Poi si voltò verso l’altro nemico, quello che pareva deriderlo con la sua inumana espressione. Era arrabbiato con lui, non tanto perché lo aveva colpito alle spalle, né tantomeno perché aveva ucciso quegli inetti dei suoi uomini: non poteva sopportare il fatto che aveva dimostrato la fallacia del suo piano. Strinse forte i pugni, mentre grosse vene presero forma sul suo corpo. Afferrò il nemico alle spalle, stringendogli la gola a mo’ di ghigliottina.
“Colpitelo ora!”
Gridò.
“Affondate le vostre fottute lame nel suo corpo, dannazione.”
Aggiunse, non riuscendo a celare la sua agitazione. In effetti, però, lo stratagemma ebbe effetto ed i pirati riuscirono a dilaniare la pelle metallica di quell’essere con le loro lame. Poi il buio. Qualcosa lo colpì alla nuca e Sergey si accasciò.
Rivide tutta la sua vita, lì, davanti agli occhi. Rivide la sua infanzia. Non era stata felice, per nulla, eppure sentiva una strana nostalgia. Era come se quel tempo gli fosse stato rubato e che non avrebbe mai potuto riaverlo. Rivide poi sua moglie. E sua figlia. Li vide, sì, a lungo. Gli pareva di osservarle per ore e sperava di restare così per giorni. Ma non era felice, non riusciva ad apprezzare la loro presenza. Era dominato solo da una sferzante angoscia, da un terrore inimmaginabile che minacciava di portarle via, ancora una volta.
Riaprì gli occhi: erano passati solo pochi secondi ma lo scontro era estremamente differente da poco prima. Sei dei soldati giacevano senza vita insieme ad uno di quei mostri tentacolati. Anche uno dei colossi era stato sconfitto, però. L’acqua era dipinta di rosso, triste e macabra più di un qualsiasi altro campo di battaglia. Ed i pirati parevano aver dimenticato qualsiasi schema tattico, combattendo alla bell’e meglio. E di tanto in tanto sferravano qualche colpo, ma più frequentemente li subivano. E cadevano. Fece per unirsi a loro in battaglia, ma i colpi subiti lo fecero muovere così goffamente da impedirgli di spostarsi più di qualche piede. Per combattere, però, non aveva bisogno di muoversi. Vide in lontananza il primo colosso con cui aveva combattuto. Lo osservò a lungo. E mentre gli occhi erano fissi su di lui, lacrime nere come la pece calarono copiose dal suo volto. E dalla bocca uscì lo stesso liquido. Era simile al sangue ma più scuro ed incredibilmente più denso. Non esisteva realmente, ma solo nella sua mente ed in quella del colosso inespressivo. Ma era forse più reale di tutto ciò che li circondava. Plasmò una lama usando quel liquido e la lanciò in direzione del suo avversario, decapitandolo. Poi cadde in ginocchio. Stringeva la testa con le mani, mentre le ferite non smettevano di sanguinare. Restavano ancora un colosso da eliminare, ma dalla sua aveva ancora due mostri e sei pirati. Era in vantaggio, infondo. Energia: 45 + 50 = 100% | 100 - 20 - 20 - 05 - 10 = 45 %
Status fisico/Psicologico: 08/16 / 14/16 Danno medio al viso, danno alto alla schiena, danno medio alla nuca / Danno medio alla mente per il dolore
Cs: 3 2 Destrezza 1 Resistenza 1 Agilità Armi: L'arto sinistro di Sergey è simile a quello di un qualsiasi altro uomo; eppure è incredibilmente duro e possente, al pari dell'acciaio. [Arma naturale] Allo stesso modo, la tibia destra e la tibia sinistra, hanno una consistenza pari all'arto. L'arto destro ha invece un'anomalia che consiste nello spessore esagerato delle vene, e nelle unghie estremamente affilate; esse sono infatti lunghe circa il doppio del normale ed in grado di tener testa persino alla lama più tagliente. L'uomo è solito coprire la mano con delle bende, che ne celano malamente le anormità. [Arma naturale] L'intero corpo, in realtà, è estremamente resistente, al pari delle armature più leggere. Nonostante ciò, non presenta particolari anomalie. [Arma naturale] Le uniche armi che in effetti possiede, sono una pistola antica dalla lunghezza di 37 cm e l'altezza di 11 cm [Pistola – 4 colpi disponibili], ed un archibugio della lunghezza di 70 cm, l'altezza di 15 cm ed il peso di 3,5 kg [Fucile – 2 colpi disponibili]. Armatura di corallo.
Consumi: B:5 M:10 A:20 C:40
Abilità passive: Зло:E Sergey non avrà bisogno di percepire il pericolo: la sua natura demoniaca penserà a tenerlo in vita; ciò si tradurrà nella capacità di potersi difendere anche inconsciamente, senza essere effettivamente consapevole dell'attacco. Si tratta di una tecnica passiva. [Abilità personale III] Непроходимые ум: Fin da quando era piccolo, Sergey è sempre stato poco influenzabile dagli eventi esterni, forse per la sua natura, forse per il modo in cui è cresciuto. In termini tecnici, possiede una difesa psionica passiva. [C: Pergamena Mente impenetrabile] Убийца: Sergey ha sviluppato la capacità di muoversi senza far alcun rumore ed al contempo riesce a non emettere alcun odore, impedendo a chiunque di percepire la propria presenza attraverso l'udito o l'olfatto. Inoltre il suo passaggio non crea alcuna vibrazione, e non lascia traccia alcuna sul terreno.[I e II Effetto passivo del dominio Assassino] Неутомимый: Le lunghe giornate di allenamento hanno permesso a Sergey di sviluppare una resistenza fuori dal comune. In termini tecnici, raggiunto il 10%, non sverrà, pur avvertendo la stanchezza al 20% e morendo allo 0%[Abilità razziale Audacia]
Abilità attive: Психокинез: Sergey non necessita di toccare l'avversario per potergli causare danno. Basterà un lieve movimento della mano, o anche solo un cenno, e potrà scaraventare l'avversario in qualunque direzione voglia con un'onda d'urto. Si tratta di una tecnica di natura magica a consumo e potenza variabile. [Abilità personale I] Финта: L'utilizzo delle finte è sempre utile. Una finta può far credere che un'attacco giungerà da una direzione e non dall'altra, sconvolgendo, dunque, i sensi dell'avversario. Si tratta di una tecnica fisica, a consumo e potenza bassa, che causa però danni psionici bassi.[I: Pergamena Disorientare] Сила демона: Gli occhi sanguineranno; e così la bocca, e le unghie. Ma il sangue sarà incredibilmente denso e cadrà in maniera estremamente copiosa. Sergey potrà utilizzarlo come meglio crede: in pochi attimi potrà creare armi, sfere, generare raggi e tutto ciò che gli viene in mente. Tutto questo non accadrà nella realtà, ma solo nella mente della vittima. I danni subiti, però, saranno reali. Si tratta di una tecnica psionica che cagiona però danni fisici. Il consumo e la potenza sono variabili e per essere castata, la tecnica, necessita di una percezione visiva, o anche di un auspex. [U: Pergamena Prestigio]
Oggetti usati: Внезапное прочность: A volte la rabbia, la frustrazione, i sensi di colpa e qualsiasi altra sensazione penosa diventano estremamente forti in Sergey, al punto da sembrare insostenibili. In questi momenti, una parte nascosta della sua natura esce allo scoperto: lungo tutto il corpo le vene iniziano ad ingrossarsi e gli occhi diventano completamente bianchi. In termini tecnici riceve un power up di 4 Cs in forza per la durata di un turno.[Rubino]
Riassunto: Come da confronto, spendo il 20% per l'amuleto. Passando all'incontro, premetto che i nemici possiedono una passiva che rende i propri colpi estremamente rapidi - senza chiaramente influenzare forza, ecc. ecc. Sergey dispone i pirati ed i mostri in modo che ci sia un mostro a fronteggiare un nemico mentre i pirati lo attaccano dietro. Questo vale per tre dei nemici: il quarto subisce la tecnica CITAZIONE Психокинез: Sergey non necessita di toccare l'avversario per potergli causare danno. Basterà un lieve movimento della mano, o anche solo un cenno, e potrà scaraventare l'avversario in qualunque direzione voglia con un'onda d'urto. Si tratta di una tecnica di natura magica a consumo e potenza variabile. [Abilità personale I] a consumo alto, e viene scaraventato lontano. Sergey prova poi a colpirlo con un attacco fisico, ma il nemico si difende usando una tecnica difensiva di potenza bassa, che gli permette di indurire una parte del suo corpo. Sempre il nemico, colpisce Sergey con una tecnica fisica di potenza media (lo schiaffo). Cerca poi di colpirlo con un attacco fisico, ma non riesce per via dell'armatura di corallo. Sergey usa CITAZIONE Финта: L'utilizzo delle finte è sempre utile. Una finta può far credere che un'attacco giungerà da una direzione e non dall'altra, sconvolgendo, dunque, i sensi dell'avversario. Si tratta di una tecnica fisica, a consumo e potenza bassa, che causa però danni psionici bassi.[I: Pergamena Disorientare] seguito da un attacco fisico. Entrambe le offensive vanno in porto e l'attacco fisico causa un danno medio. A questo punto interviene un altro avversario, che colpisce Sergey alle spalle con una tecnica a potenza e danno alto. Non riesce ad infierire oltre per via dei pirati che subito lo raggiungono. Sergey riusa CITAZIONE Психокинез: Sergey non necessita di toccare l'avversario per potergli causare danno. Basterà un lieve movimento della mano, o anche solo un cenno, e potrà scaraventare l'avversario in qualunque direzione voglia con un'onda d'urto. Si tratta di una tecnica di natura magica a consumo e potenza variabile. [Abilità personale I] , stavolta a potenza media, sempre contro il primo nemico. Usa poi CITAZIONE Внезапное прочность: A volte la rabbia, la frustrazione, i sensi di colpa e qualsiasi altra sensazione penosa diventano estremamente forti in Sergey, al punto da sembrare insostenibili. In questi momenti, una parte nascosta della sua natura esce allo scoperto: lungo tutto il corpo le vene iniziano ad ingrossarsi e gli occhi diventano completamente bianchi. In termini tecnici riceve un power up di 4 Cs in forza per la durata di un turno.[Rubino] e forte dei nuovi Cs, afferra il secondo avversario da dietro, mentre i pirati lo finiscono. Il primo avversario, però, riesce ad avvicinarsi ed a colpirlo con CITAZIONE Taglio lacerante: il guerriero va a colpire un punto non vitale ma nevralgico del nemico, causandogli grande dolore. La tecnica ha natura fisica. Il guerriero mira a colpire una zona del corpo del nemico che non sia necessariamente di vitale importanza, ma abbia piuttosto a che vedere col sistema nervoso della vittima. La tecnica non è infatti letale, tuttavia è tra le più pericolose di cui il guerriero disponga. Se andata a segno, causerà nel bersaglio una sofferenza immane e indicibile, che rende all'avversario difficile comprendere quale sia l'effettiva portata della ferita e si traduce perciò in un danno bipartito tra fisico e psiche. Il singolo attacco di cui si compone questa pergamena è affrontabile con difese di portata Alta o superiore. Consumo di energia: Alto . Sergey ci mette un po' a riprendersi, ma per fortuna gli altri hanno tenuto occupati i nemici, non senza sacrifici. Riescono ad infliggere vari danni anche al primo avversario di Sergey, tant'è che Sergey stesso riesce ad ucciderlo usando CITAZIONE Сила демона: Gli occhi sanguineranno; e così la bocca, e le unghie. Ma il sangue sarà incredibilmente denso e cadrà in maniera estremamente copiosa. Sergey potrà utilizzarlo come meglio crede: in pochi attimi potrà creare armi, sfere, generare raggi e tutto ciò che gli viene in mente. Tutto questo non accadrà nella realtà, ma solo nella mente della vittima. I danni subiti, però, saranno reali. Si tratta di una tecnica psionica che cagiona però danni fisici. Il consumo e la potenza sono variabili e per essere castata, la tecnica, necessita di una percezione visiva, o anche di un auspex. [U: Pergamena Prestigio] a potenza media. Il resoconto della battaglia fin'ora è di 10 (9 pirati, un mostro evocato) morti dal lato di Sergey e 3 dal lato dei nemici. Nonostante tutto, Sergey è in lieve vantaggio.
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