Cardine ······· - Group:
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| R O U Grysleer
Taliesin, col fiatone tanto forte da impedirgli di mettere in fila due parole, si piegò sulle ginocchia per riprendere un po' d'aria. Era contento che il Bedouin si trovasse lì con lui e che non fosse stato dilaniato dalle bestie dalla parte sbagliata del crepaccio. Si riteneva felice di averlo salvato almeno quanto l'altro pareva contento di essere vivo. Aveva fatto una buona azione - e chi se lo sarebbe aspettato, da uno come lui? - ed era pronto a godersi i meriti che gli spettavano. I due avevano appena corso a lungo, fianco a fianco, diretti verso la fine del travagliato percorso che erano stati costretti ad affrontare; erano giunti infine a una grossa cavità nella roccia liscia, una sorta di pozzo naturale scavato forse dagli impetuosi venti desertici. La luce del sole rovente filtrava dall'apertura in alto, illuminando le pareti che, di riflesso, tingevano di rosso qualunque cosa si trovasse all'interno della gola. Dalla parte opposta a loro in quella meraviglia naturale di luci, ombre e geometrie, che il bardo non smise di ammirare, vi era una fessura nella roccia da dove il sentiero pareva riprendere, ma questa volta in discesa. Sia lui che il nomade guardarono all'uscita con occhi colmi di rinnovata speranza. Finalmente erano davanti a quella che pareva essere davvero la fine della loro disavventura. Una fine non tragica, s'intende. Juan era un uomo più sveglio di quanto Taliesin avesse immaginato. Gli sembrava come se, passo dopo passo, quello stesse riacquistando la sicurezza in se stesso, forse privatagli da una vita di stenti e sacrifici. La sua corsa si era fatta leggera, i suoi movimenti più agili, ed il suo sguardo ben più determinato. E per la prima volta il cantastorie aveva potuto scorgere il suo volto, non più celato nelle pieghe del tessuto scuro: Juan era un uomo alto magro, dalle guance scavate e gli zigomi sporgenti. La barba, rada e ispida, terminava con un buffo pizzetto sul mento. La pelle scura era rovinata e arsa dal sole, che aveva impresso su di essa delle macchie più chiare. I due piccoli occhi scuri, ora colmi di lacrime per la commozione, non smettevano di fissare Taliesin.
Somehow I came to realize that life was more than just a game. Unconsciousness have ruled my life: 'til now I never had to care. It's time to grow, time to react!
Dreaming while my life carries on, and I stay behind, يــاليلـي يــاعيــن Stay behind, يــاليلـي يــاعيــن I know now that the time is not on my side, and it runs I know, يــاليلـي يــاعيــن Yes it runs, يــاليلـي يــاعيــن Il bardo, vedendo di nuovo la faccia del Bedouin e ripensando un attimo alle peripezie che avevano superato, si fece scappare una risata, tanto per sdrammatizzare. Non aveva aspettato abbastanza: essa divenne subito amara e gli si spense in gola, quando fu sovrastata da un suono stridulo e terrificante. Udì tardi il possente battito d'ali, proprio quando la sagoma del volatile oscurò la bocca del pozzo che dava verso il cielo azzurro, facendo piombare la caverna in una penombra grigiastra. Taliesin lo riconobbe subito: un Balicìllar, o come diavolo si chiamassero quei malefici volatili nella strana lingua di Juan. Ma se prima erano grossi quanto anatre o poco più, con penne nere e dai riflessi violacei, questa bestia superava i suoi simili sotto qualsiasi aspetto. Aveva un becco più lungo ed affilato, scaglie lucenti e creste variopinte verdi, blu ed azzurre. Era così enorme che le sue ali, da distese, parevano estendersi per una decina di metri. «Non più per te combatto, ma con te, amico» gli disse a quel punto Juan, sfoderando spada e pugnale e preparandosi allo scontro imminente. Le sue braccia ondeggiavano appena, pronte a scattare. «E allora combattiamo!» gli urlò Taliesin, imitandolo: sfoderò anch'egli Fabula ed il corto pugnale. Fece per scagliarlo, ma venne preceduto dalla bestia, che di nuovo urlò - ma questa volta lo stridio fu quasi insopportabile. A quel punto spalancò il becco, più simile a un paio di fauci degne della bestia più feroce, e soffiò con una forza inaudita, inaspettata. Fece tuonare l'aria e sollevò polvere e sabbia, mentre le pietre schizzavano in ogni direzione. I proiettili impazziti colpirono anche Juan e Taliesin, che si ripararono dalla piccola tempesta di sabbia come meglio poterono. Taliesin si coprì il volto con le braccia, ma questo gesto non gli permise di accorgersi di una minaccia ben peggiore, immediatamente successiva. Udì un solo battito d'ali, potente e pericolosamente vicino, e poi venne brutalmente travolto e spinto a terra. Il dolore alla schiena e alle spalle, che si era procurato venendo scaraventato a terra nella tempesta di sabbia non molto tempo prima, si risvegliò senza farsi pregare. Intanto artigli enormi e affilati, lunghi come pugnali, si serrarono attorno a lui, mentre la sagoma scura lo sovrastava. L'urlo di dolore, identico a quello che poco prima era stato proprio Juan a farsi sfuggire, scombussolò qualcosa nella mente del Bedouin. Vedere Taliesin in condizioni critiche lo spronò al coraggio, quanto nessun altro avvenimento era riuscito a fare nella sua triste vita. Juan non era mai stato un vile, ma si era sempre defilato quando le cose si mettevano male per lui. Faceva parte della sua natura. Ma ora dentro di sé sentiva forte e chiaro il bisogno di recuperare tutti gli anni persi a solcare il deserto, rifuggendo i pericoli e combattendo col caldo. Era come se il vagabondo lo avesse svegliato dall'intontimento di una vita di monotonia alla quale si era, purtroppo, abituato. Taliesin non si perse in ragionamenti del genere, poiché le sue priorità erano completamente diverse. L'enorme zampa violacea del volatile lo ancorava a terra con forza, premendogli il torace tanto da non permettergli di respirare. Il suo sangue bagnò gli artigli dell'animale. Cominciò a divincolarsi mentre le sue membra, malmesse e doloranti, protestavano ad ogni movimento. Gli bastarono però pochi istanti per scivolare via dalle grinfie della mostruosità alata, ma era ancora al di sotto di essa, in balia della sua ferocia. Fortunatamente, nel frattempo, Juan aveva smesso di pensare a ciò che era stato della sua vita passata e si era deciso a reagire. Il cantastorie udì chiaramente la sua corsa, dai passi lunghi e leggeri, e intuì cosa intendesse fare. Con prontezza recuperò la biglia che prima si era infilato in tasca, e aspettò il momento giusto per usarla. La scagliò quindi verso il ventre del mostro, al fine di distrarlo con l'innocua ma fastidiosa detonazione. Sperava che ciò facilitasse la vita a Juan. Il Bedouin intanto, determinato come non mai, caricò. Lo fece senza pensarci: le sue gambe si muovevano da sole, come da sole le sue braccia stringevano saldamente la spada e il pugnale. Sentiva dentro di sé una sensazione effervescente, esplosiva, che stava per culminare in un unico gesto d'ira. Si sentiva un prigioniero sul punto di evadere. Fu come se delle catene si rompessero, di punto in bianco, e quel suono immaginario fu probabilmente il più bello che egli avesse mai sentito.
Some things for sure will come to change: I came across with too much pain. I pulled myself together again, I can't believe, I cannot fail. I can't delay, it's time to start!
Dreaming while my life carries on, and I stay behind, يــاليلـي يــاعيــن Stay behind, يــاليلـي يــاعيــن I know now that the time is not on my side, and it runs I know, يــاليلـي يــاعيــن Yes it runs, يــاليلـي يــاعيــن Si scaraventò sul volatile con tutta la forza che il suo corpo possedeva in quello strano attimo di euforia e determinazione. Si sentì rapido e travolgente come un purosangue al galoppo, e quella sensazione con sua grande gioia non lo abbandonò terminata quella carica. Un gesto con cui inaugurava un momento importante della sua vita; una presa di coscienza che in quell'istante gli pareva inspiegabilmente radicale e importante. Taliesin, intanto, si rimise in piedi. Cercò di affondare il pugnale nel ventre del volatile, mentre sgusciava lontano da esso e riprendeva fiato. Il dolore proveniente dalla schiena, dai fianchi e dalle braccia lacerate era straziante, insopportabile, tanto da fargli bollire dentro il desiderio di vendicarsi. Dolore: ciò che, di lì a poco, aveva intenzione di far provare all'uccello. E mentre Juan menava un altro colpo verso il becco dell'mostro, il musicista abbandonò le sue armi, semplicemente facendole cadere per terra, e tirò fuori dalla borsa uno strumento musicale: il piccolo flauto che aveva imparato a temere e che ora, accecato dal dolore e dalla rabbia del momento, era disposto ad utilizzare con tutto ciò che ne conseguiva. Fissò le zampe dell'uccello, quelle che poco prima erano state a un passo da dilaniarlo. Avrebbe colpito proprio in quel punto. Aveva la bocca asciutta e le mani tremanti, ma alla fin fine non doveva eseguire tanti virtuosismi. Si infilò l'ancia in bocca e all'inizio soffiò troppo forte, facendo fischiare lo strumento.
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♪ Le tre note si susseguirono, uguali, acute ed imperiose. Juan, nell'udirle, si scostò dalla creatura e indietreggiò in fretta. Non si spiegava per quale motivo Taliesin si fosse messo a suonare, ma poteva solo immaginare di quali altre diavolerie quell'uomo fosse capace. Restò a guardare, turbato dalle sgraziate note ma pronto a lanciarsi di nuovo all'attacco.
Condizioni generaliStato fisico - 10/16 • danno medio da contusione • danno medio da lacerazioni su tutto il corpo • danno medio da lacerazione sugli avambracci Stato mentale - llleso CS - 6 (2 intelligenza, 1 astuzia, 2 destrezza, 1 determinazione) Energia - 40/100 (-10, -10) EquipaggiamentoItinerante, artefatto/arma difensiva, mantello di panno rinforzato. Fabula, arma bianca, acciaio, 48 cm di lama, 15 cm di impugnatura. Pistola ad avancarica, arma da fuoco piccola, cinque colpi per giocata. Pugnale celato, arma bianca, acciaio, 15 cm di lama, legata all'avambraccio sx. Vene di Pietra, artefatto/set di armi da lancio, materiale sconosciuto, venti unità per giocata. Liuto di Luke Mannersworth, oggetto generico, strumento musicale. Il Flauto di Cenere, artefatto/oggetto generico, strumento musicale. Amuleto dell'auspex, oggetto dell'erboristeria, conferisce un potere passivo. Tomo magico, oggetto dell'erboristeria, conferisce un potere passivo. Tomo furtivo, oggetto dell'erboristeria, conferisce un potere passivo. Cristallo del talento, oggetto dell'erboristeria, conferisce un potere passivo. Diamante, oggetto dell'erboristeria (due unità), conferisce un potere passivo. Biglia fumogena, oggetto dell'erboristeria, un uso per giocata (utilizzata) Erba rigenerante, oggetto dell'erboristeria, funziona come una cura dell'equipaggiamento. Erba rinvigorente, oggetto dell'erboristeria, rigenera il 5% della riserva energetica. (utilizzata) Miscela logorante, oggetto dell'erboristeria, applicabile a un'arma per danneggiare l'Energià nemica del 5% a turno, per due turni di gioco. Corallo, oggetto dell'erboristeria, conferisce un CS ai riflessi e un CS alla concentrazione per due turni di gioco. Rubino, oggetto dell'erboristeria, conferisce due CS al vigore e due CS all'agilità per un solo turno di gioco. (utilizzato) Biglia accecante, ottenuta grazie all'abilità attiva di Itinerante. (utilizzata) Biglia deflagrante, ottenuta grazie all'abilità attiva di Itinerante. (utilizzata) Poteri passiviAudacia, passiva razziale umana, non sviene sotto il 10% delle energie. Amuleto dell'auspex, auspex passivo basato sull'udito. Tomo magico, accesso alle pergamene della classe Mago. Tomo furtivo, accesso alle pergamene della classe Ladro. Cristallo del talento, accesso al livello successivo del Talento. Diamanti, 2 CS aggiuntive in Destrezza (due unità). Illusionista, passiva di primo livello, le illusioni non necessitano di vincoli fisici, come il movimento e la voce, per essere castate. Illusionista, passiva di secondo livello, possibilità di modulare tono, volume e punto di provenienza della propria voce a piacimento. Illusionista, passiva di terzo livello, fintanto che un’altra illusione è attiva, come effetto aggiuntivo anche l'aspetto del caster può essere modificato a proprio piacimento, nonostante rimanga una semplice illusione. Mente Impenetrabile, pergamena comune, classe mentalista. Difesa psionica passiva. Seconda abilità personale, aura psionica passiva di fascino. Quinta abilità personale, utilizzo della polvere in combattimento per avantaggiarsi infastidendo gli avversari. Sesta abilità personale, cure di potenza pari al consumo. Itinerante, "Nessuno farà domande a chi si nasconde allo sguardo della gente", passiva: qualora lo desiderasse, il mantello potrà celare sotto di esso le aure, proteggendole da auspex passivi. Vene di Pietra, il possessore di una delle Vene sarà noto in tutte le terre come uno dei cacciatori che più ha abbattuto nemici del Sorya, e che più è sopravvissuto all'Edhel infido, rimanendo anonimo e irriconoscibile sino a che non paleserà la Vena. Il Flauto di Cenere, razza selezionata: umana; razza scartata: progenie dei demoni. La razza selezionata subirà danni aggiuntivi dalle tecniche dell'artefatto, come specificato in esse; quella scartata sarà immune ai poteri del flauto. Tecniche e oggetti attiviSfuggente. Una vita di avventure - e quindi di pericoli - ha abituato il viaggiatore a confrontarsi con qualsiasi genere di minaccia. I suoi riflessi si sono fatti rapidi, e le sue gambe scattanti. Nulla o quasi è più in grado di fermarlo, poiché l'esperienza lo ha reso libero e inarrestabile, come il vento. È in grado di evitare astutamente ogni attacco o intralcio, e nemmeno serrature, lucchetti, nodi o manette saranno in grado di bloccarlo. [Sfuggente, pergamena ultima, classe mentalista. Natura fisica, consumo variabile. Difesa da tecniche fisiche o magiche di potenza pari o inferiori al consumo speso, a consumo nullo è in grado di aprire serrature e lucchetti o disfare nodi] Biglia deflagrante. Ha la forma di una biglia rossastra del diametro di un paio di centimetri. Se gettata a terra si fracasserà come se composta di vetro, generando un'esplosione di piccole dimensioni capace di provocare ustioni e lesioni all'avversario. L'arma non provoca danni diretti, ma risulta comunque piuttosto versatile in duello: la deflagrazione può distrarre o infastidire gli avversari, provocando loro forti dolori. Fa male al cuore. La terza nota dell'abisso. Impugna il Flauto di Cenere e posiziona il dito anulare sul terzo foro. Soffia nel becco del flauto per un totale di tre volte e genera la nota devastante del dolore. La musica questa volta si comporrà di un singolo suono grave che spezzerà la mente della razza designata come tua nemica. Attraverso un dispendio energetico soddisfacente, questa sinfonia provocherà un dolore indicibile in un punto focalizzato dai tuoi occhi, uno qualunque. Il dolore sarà insopportabile, come una fiamma interna che divora la carne e impedisce alla vittima di ragionare con lucidità. Questo effetto danneggia anche la mente dell'individuo colpito dalla nota. [Medio, psionica. Taliesin soffia nel flauto, generando una singola nota. Questa nota colpirà un punto precedentemente scelto dal bardo, causando un dolore indicibile alla vittima e un danno Alto alla mente, ma solo ad un individuo di razza scelto dal Do della selezione. La seconda razza scelta ne è immune, le altre subiscono danni normali. Contrastabile con un'opportuna difesa psionica Media.]
RiassuntoIperpost! E mi sono persino trattenuto nello scrivere, asd. Questa volta sono stato abbastanza sfrontato da utilizzare una canzone, sempre dei Myrath, come testo-guida per il post, in particolare per quanto succede nella mente del buon Juan. Ecco il link a Merciless Times, per chi volesse ascoltarsela. Dal punto di vista tecnico sono stato molto incerto sul da farsi, specialmente con gli slot di Taliesin, ma alla fine mi sono deciso. Ho optato per una strategia abbastanza (spero) aggressiva. Ho paura di finire la quest ridotto in poltiglia o privo di energie anche solo per salvarmi le chiappe, ma speriamo di no... Comunque ho considerato la bestia alta indicativamente il doppio di un uomo, ma con tutto quel che ne consegue: enorme apertura alare e zampe perfettamente in grado di afferrare un umano. Sia Taliesin che Juan subiscono l'alto ad area. Quando l'uccello piomba sul bardo, quest'ultimo non può fare altro che limitare i danni. Tramite un utilizzo a consumo medio di Sfuggente si libera però dall'immobilizzazione. Percependo grazie all'auspex che Juan sta per attaccare, utilizza la Biglia detonante per distrarre la bestia. A quel punto giunge il Bedouin, che attacca al meglio delle sue possibilità con Contraccolpo. Taliesin, nel frattempo, ne approfitta per sferrare un bell'attacco fisico con 6 CS, una pugnalata in mezzo a quello che dovrebbe essere il ventre. Subito dopo rincara la dose con un Colpo stordente, dritto al muso della creatura. Il bardo si allontana dalla bestia, gettando a terra le armi per non risulare impacciato, e decide di sferrare un ultimo attacco (psionico) coprendo la ritirata del compagno. Si tratta di una tecnica psionica, lanciata tramite un suono del flauto di cenere, FA male al cuore (danno medio, come di norma, trattandosi presumo di un essere Inumano), che vorrebbe provocare un intenso dolore nelle zampe dell'animale. Da notare che nessuno colpisce le sue ali - è nel nostro interesse che voli via, no? Ricapitolando: • subiscono un medio a testa a causa della prima tecnica; • fronteggiando la seconda abilità, Taliesin subisce un altro medio ma non viene immobilizzato utilizzando Sfuggente; • Usa la Biglia detonante per distrarlo; • Juan attacca in modo risoluto con Contraccolpo; • Taliesin sferra un attacco fisico (6CS) al ventre della bestia e si allontana; • Juan prova a stordirla con Colpo stordente, un colpo di piatto sul becco; • Taliesin cerca di farle del male con FA male al cuore; • Juan si ritira.
Juan, il nomade
Razza: umano. Classi: guerriero, ladro. Talento: stratega, primo livello. Professione: carovaniere nomade. Lingue: comune, dialetto dell'Akeran. CS: 1 (astuzia) Pergamene: Colpo doppio (I gr), Colpo stordente (I gr), Contaccolpo (I, gr), Parata (I gr), Tempra di ferro (I gr), Attacco furtivo (I ld), Cogliere di sorpresa (I ld), Mente vigile (I ld). Abilità personali: due passive. Armi: spada corta e pugnale "kukri". Oggetti: tomo furtivo.
Condizioni generaliStato fisico - 12/16 • perforazione media alla gamba sinistra • danno medio da lacerazioni su tutto il corpo Stato mentale - llleso CS - 1 (astuzia) Energia - 45/100 (-20, -5) EquipaggiamentoSpada corta, arma bianca, ferro, 40 centimetri di lama. Kukri, arma bianca, argento, lama ricurva. Poteri passiviStile dello scorpione, passiva personale, straordinaria maestria nel combattere con due armi contemporaneamente, anche in condizioni svantaggiose. Esperienza, passiva personale. Juan rinuncia al suo CS razziale in cambio di due passive razziali bonus, oltre a quella normalmente consentita. Audacia, passiva razziale umana, non sviene sotto il 10% delle energie. Diffidenza, passiva razziale umana, capacità di riconoscere sempre la razza di chi lo circonda. Cavalcare, passiva razziale umana, il personaggio può combattere in sella a un animale addestrato senza impedimenti. Stratega, passiva di primo livello, capacità di riconoscere le illusioni come tali, anche se esse avranno effetto comunque. Tomo furtivo, permette l'uso delle pergamene della classe Ladro. Tecniche attiveContraccolpo: il guerriero esegue un'offensiva diretta in grado di respingere violentemente il proprio avversario. La tecnica ha natura fisica. Il guerriero può eseguire questa tecnica sia fronteggiando fisicamente con un impeto travolgente il proprio avversario, sia eseguendo una qualche forma di presa marziale che possa sortire il medesimo effetto: scagliare lontano, o respingere con violenza il nemico. Le dinamiche della tecnica sono liberamente personalizzabili a discrezione del giocatore, purché non autoconclusive. Va considerata come tecnica offensiva di potenza Alta, e come tale è necessario fronteggiarla. Consumo di energia: Alto Colpo stordente: il guerriero colpisce il nemico con un attacco mirato a stordirlo, frastornandolo per il resto dello scontro. La tecnica ha natura fisica. Il guerriero colpisce il nemico con un colpo poderoso e mirato, che può essere portato a sua scelta: a mani nude, con lo scudo, con il piatto della propria lama, o con altre armi contundenti a sua disposizione. Non è però un colpo volto ad infliggere danno fisico, bensì cagiona uno stordimento costante. Il colpo mira infatti ad infliggere al bersaglio un danno psionico di entità Bassa. Ciononostante la tecnica consiste in un'offensiva fisica di potenza Bassa e come tale va fronteggiata. Consumo di energia: Basso
NoteIl perché di una passiva personale (Esperienza) così strana? Beh, hai detto che possiede un solo CS, e non volevo privare Juan del talento senza giustificazioni di alcun genere. Ho risolto il problema in questo modo - l'abilità è stata confermata essere regolamentare nell'apposito topic. Non ho potuto calcolare la sua pericolosità, ma non dovrebbe essere molto alta, presumo sia E. Gli ho dato un buon parco di pergamene iniziali, ma niente di più. Questo è dovuto, immaginariamente, al fatto che abbia molta esperienza di livello fondamentale (inizale, appunto), ma non si sia mai spinto più a fondo con l'addestramento marziale perché ha passato la vita ad andare in giro per il deserto. Ho cercato di selezionarle rifacendomi alla figura del "nomade del deserto". Juan, come gran parte dei Bedouin, combatte affidandosi all'astuzia, dovuta alla sua esperienza dopo una vita dedita al commercio e al viaggio, predilige le due armi e lo scontro a cavallo - che in questo momento non possiede, ma nevermind. Possiede un talento naturale nel destreggiarsi con due armi temporaneamente. L'ho fatto partire con un 70% di energie. Ho immaginato che, grazie anche alla sua esperienza nel deserto, si fosse difeso dalla tempesta senza subire danni rilevanti (-20, dunque) e che abbia poi utilizzato qualche trucco per fronteggiare le angherie dei Pellegrigia (un malus che ho quantificato come un -10). Per l'effetto delle sue tecniche all'interno della strategia rimando allo specchietto di Taliesin. Spero di aver fatto un buon lavoro!
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