Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Figli del Fato ~ Stўgis, dall'abisso

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view post Posted on 17/4/2015, 22:43

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Lo sguardo duro, impietoso della madre non ammetteva repliche, come la sfumatura di minaccia nella sua voce.
«Guarda!»
«No!»
«HO DETTO GUARDA!»
L'uomo aveva il cranio sfondato, nei vacui occhi acquosi c'era dipinto il terrore e il dolore del suo ultimo istante di vita. La morte aveva lanciato il suo assalto. La pelle era divenuta grigiastra, il tanfo della putrefazione era tanto intenso da mozzare il respiro. Il corvo che fino ad allora era rimasto quieto sulla spalla di Mornie la Strega volò al suo cenno di consenso per godersi il suo pasto.
«Questa è la guerra. Questo è prezzo con cui il Re paga l'onore di portare una corona sul capo. Guarda bene questi cadaveri, imprimili nella tua mente e lascia che tormentino i tuoi sogni.» - la voce della donna era impietosa, dura come la nuda roccia disseminata di corpi senza vita. Era stata una battaglia breve ma sanguinosa, una rivolta sedata di un sottoposto ribelle. Mornie mise le mani candide dinnanzi il volto del figlio - «Guarda le mie mani. Sembrano monde, pure... In realtà sono sporche del sangue di questi uomini. Io ho ordinato l'attacco io li ho condotti a morire. Sapevo che qualcuno sarebbe morto, potevo persino supporre chi...» - una piega dolorosa si aprì sulle labbra della donna - « Credi che non soffra? Che non sia disgustata? » - afferrò le spalle del figlio - «Cento uomini sono morti oggi, cento vite mandate a marcire sul fondo di un fosso, cento anime consegnate ai vermi e ai corvi....» - una lacrima, una sola scorse giù lungo la gota scultorea della Strega - « Ma cosa sarebbe accaduto se la ribellione si fosse estesa? Altri vassalli si sarebbero uniti e ne sarebbe scaturita una guerra. Lunga, sanguinosa, crudele. Non cento ma mille e forse più anime sarebbero state consegnate ai becchi degli uccelli da cimitero. Ho scelto il male minore, ma ciò non vuol dire che sia un male ...» - lanciò un ultimo sguardo ai corpi dei suoi soldati - «Il nostro è un mestiere crudele. Il nostro è il lavoro di chi invia la gente a morire per servire un bene superiore. Crepano per noi Erein, si lasciano massacrare per la nostra sicurezza. Non credi che meritino almeno che il loro Re li guardi? Che sia assuma la responsabilità del suo gesto? Vaga sempre per il campo di battaglia quando la furia delle armi cessa ... Guardali, guarda ognuno di loro. E non dimenticare...»
__________________________________________________________________________

Fumo, cenere, morte.
L'alce cavalcava solenne, una macchia bianca in un mondo sporcato dalla terra, dal sangue e dalla fuliggine. Sotto di me, accanto agli zoccoli della mia nobile cavalcatura il prezzo pagato per i miei errori. Non piansi, non potevo permettermelo ... Ma li osservai, uno ad uno. Impressi nella mia mente i loro volti disfatti dalla violenza e della morte. Pregai perchè quei volti tornassero a tormentarmi nel sogno. Per non dimenticarli, per non dimenticare chi aveva compiuto quello scempio e quanta parte avessi avuto.
«Troverò il modo ... Dovessi perderci l'ultimo respiro lo troverò! E quando l'avrò trovato calerò sul responsabile di tutto ciò e lo farò pentire amaramente per questo massacro ...»
Li, lontano, con la schiena appoggiato all'ultimo residuo di una razza quasi estinta, con le reni posate sullo Shaogal Crann c'era Aureus il Drago. La sua armatura dorata sfavillava pallida e sporca nella luce del mattino. Calvalcai verso di lui, era sopravvissuto ...
«Non è mai piacevole figliolo ma questa è la guerra ...» - si rialzò barcollando, non osai aiutarlo non lo avrebbe tollerato - «... a volte si esce trionfanti e a volte sconfitti ma nessun menestrello canta di ciò che rimane sul campo di battaglia. Nessuno vuole saperlo. Nessuno vuole ricordarlo. »
Montò dietro di me e mi diede una pacca sulla spalla.
«Ma io voglio. Io voglio ricordare! Almeno questo glielo devo...»
«Lo so, lo so figliolo caro. Ecco perchè a dispetto di tutto, della tua arroganza, della tua magia delle ombre, della tua ambizione non sei il mostro che dicono ... »
Ordinai alla mia alce di ripartire imprimendo una leggera pressione con i talloni sul ventre.
«No, non lo sono. Ma lo diventerò ... Oh credimi nonno, quando troverò chi ha colpa di tutto questo ... Allora si che lascerò Erein da parte e consentirò al Re Stregone di prendersa comoda...E quella, quella sarà una scena che nessuno vorrà ricordare!»



 
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Shavronne
view post Posted on 20/4/2015, 13:40










L'arrivo di Ryellia fece fremere di gioia la principessa. Dopo un attimo di titubanza decise di accoglierla apertamente, ignorando il proprio aspetto: odiava presentarsi in quello stato, lercia e trascurata. Le raccontò la propria esperienza, spiegando come aveva vissuto quei giorni di battaglia e ascoltò attentamente le informazioni riguardanti il Portale. Quando questo poi parlò un nuovo entusiasmo si riaccese in lei come nell'intero gruppo, avevano una nuova speranza ma dovevano prepararsi a una nuova serie di scontri.
Veniva chiamata principessa delle ombre ora, un nome che le creava un profondo senso di soddisfazione. Era riuscita ad avere un'identità che non si ricollegasse con la sua famiglia e non aveva alcuna intenzione di perderla. Il colosso chiedeva tempo e lei lo avrebbe trovato a tutti i costi.

L'attacco del nemico non tardò ad arrivare, quando Hebiko vide in lontananza la mole dell'esercito demoniaco per un attimo lo sconforto parve prendere il sopravvento ma subito si ricompose, non poteva mostrarsi debole. Appena le zone sud e ovest vennero prese d'assalto la vegetazione rispose prontamente alzando come di consueto le sue difese naturali, questa volta però i demoni non si fecero cogliere impreparati e reagirono prima di venire intrappolati all'interno.
La principessa vide la scena dal lato opposto della barriera e subito si accorse della differenza che vi era rispetto ai giorni prima. «Non si sono fatti prendere...»
I successivi minuti furono passati avvolti in uno stato di tensione enorme. La notte ora avvolgeva l'intera foresta con il suo silenzioso abbraccio oscuro creando un clima tetro e spettrale. Poi la pace venne rotta da rumori lontani e dal correre frenetico delle ombre: i demoni approfittando del buio avevano mandato una grande porzione del loro plotone ad est, proprio dove il colosso stava riposando. Ora dovevano reggere ad un assalto su tre fronti, la situazione stava degenerando.
La ragazza cercò Ryellia con lo sguardo «Mi occupo di quella parte!» e corse velocemente verso est facendosi seguire da una coppia di ombre. Solo quando furono abbastanza lontani Hebiko spiegò il suo piano ai due seguaci e iniziò la trasformazione; non voleva farsi vedere in quella forma dalle ombre e sopprattutto dalla sua compagna. Percorse l'ultimo tratto che la separava dal nemico strisciando nell'oscurità e appena si presentò l'occasione si inserì tra le loro fila.
Percorse un breve tratto osservando e pensando, adorava creare confusione e giocare con le trame di vita del prossimo, era un pò come a corte: la gente si muoveva per interesse. Anche se tutti loro erano demoni assetati di sangue lei ci sarebbe riuscita, come tutte le altre volte, non aveva motivo di provare paura; e con questo pensiero ripetuto più e più volte iniziò la sua mossa. Liberò il suo veleno invisibile nell'aria, pronto per entrare nella mente della vittima mentre con lo sguardo centrò il suo bersaglio. Erano una coppia di demoni in forma umanoide praticamente identici nell'aspetto e quando un dei due venne improvvisamente colpito iniziò a dimenarsi al suolo mentre il compagno in preda all'ira, con un urlo si voltò in cerca del colpevole. «Lui è lui!» La principessa indicò un demone mantide poco più lontano e prima che potesse rispondere una freccia sfiorò il volto di quest'ultimo per ferire un terzo essere alle sue spalle, le due ombre avevano fatto il loro lavoro. E in un battito di ciglia la scintilla divenne un fuoco incontrollabile: le urla si tramutarono in feroci e ciechi attacchi, il caos iniziò a regnare.
Per essere sicura che la situazione si estendesse sull'intero plotone Hebiko sferrò un secondo getto velenoso verso la parte opposta del gruppo e si beò osservandone gli effetti. A riportarla al reale pericolo ci pensò un cadavere che le cadde praticamente sui piedi, doveva nascondersi e non farsi prendere in mezzo a quei conflitti.
Passò diverso tempo prima che quell'insensato massacro cessasse, era riuscita ad indebolirli significativamente ma quegli orrori sembravano non finire mai, era giunta l'ora di ricongiungersi con Ryellia e il portale. Vide le due ombre che l'avevano accompagnata fuggire verso l'accampamento; loro l'avevano vista strisciare, l'avevano vista nella sua vera forma e in quell'attimo sperò nella loro fine.
Decise quindi di percorre una via alternativa passando verso il nord, era rimasta estraniata dai suoi compagni e i più terribili scenari iniziarono a farsi largo nella sua immaginazione. Fu un viaggio avvolto nella paura, in parte alleviata quando tra i rami e i cespugli rivide i suoi alleati.

Il sole stava per ritornare illuminando con la sua invadente presenza la loro disastrosa situazione. Hebiko stava seduta sul terreno con il volto affondato nelle mani, distrutta, come se la stanchezza fisica e mentale accumulata in quei giorni si fosse presentata improvvisamente per richiederne il conto. Eppure, nonostante tutto loro non la smettevano... le voci e le urla ora erano ovunque, non importava dove guardare: indietro, avanti o ai lati, loro continuavano ad arrivare. Ci sarà mai una fine? Basta!
Si alzò di scatto e si diresse verso il colosso a grandi passi, lo colpì con un pugno pieno di disperazione e rabbia e nonostante questo, debole. «Aiutaci ad aiutarti!» Fu un urlo a bassa voce, si sentì ridicola. In tutta risposta il portale si spense, nessun segno di attivita: il nulla più totale.
Cadde sulle ginocchia, fu come se le sue gambe l'avessero abbandonata, stanche anch'esse di quel posto. «Mi rifiuto, non può finire così...»





B. 5% - M. 10% - A. 20% - C. 40%
Energia [150] - Fisico [75] - Mente [75]



۩ Stato fisico: 75% (danno medio da lacerazione sul braccio sinistro curato)
۩ Stato mentale: 75% (illesa)
۩ Riserva energetica: 80% ( un dispendio di energie alto + un medio + 2 alti)
۩ Caratteristiche speciali: [1] Istinto
۩ Abilità passive:
CITAZIONE
Passiva razziale: forma demoniaca. Utilizzando questa passiva Hebiko può mostrare la sua vera forma.(Numero di utilizzi: 6->4)
Passiva di talento(Affascinare): attivando questa passiva Hebiko crea un'aura di malia psionica, esercitando un sentimento di tentazione sulle creature presenti.(Numero di utilizzi: 6->4)

۩ Abilità attive:
CITAZIONE
Veleno mentale X2
L'aspetto più pericoloso degli Hachurui è sicuramente quello riguardante il loro veleno. Hebiko ha plasmato questa sostanza secondo la sua personalità: un arma subdola quanto letale. Un gas inodore ed incolore, rilasciato dalla bocca, con la capacità di raggiungere con precisione la vittima designata. Esso, a differenza dei comuni veleni, andrà a colpire la mente del contagiato creando in lui la macabra convinzione di stare andando in putrefazione. Sebbene questa sostanza agisca sulla psiche gli effetti immaginati prendono realmente forma sul corpo dell'assoggettato, creando veri e propri decadimenti dei tessuti fisici del corpo.
Abilità personale: la tecnica è di natura psionica e ha un costo di energia pari ad alto. I danni causati invece saranno fisici e pari al consumo della tecnica stessa.
Consumo all'energia: alto

۩ Equipaggiamento:
Kasabuki: Arma da mischia: katana.
Aghi d'oro: Arma da lancio: aghi appuntiti.
Pugnale: Arma da mischia: pugnale.
Denti del serpente: Arma naturale da mischia: denti.


 
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K i t a *
view post Posted on 20/4/2015, 21:06




F I G L I   D E L   F A T O

STYGIS ❞.


kLux6po



Alla fine riuscimmo a ricongiungerci con l'esercito.
Sentivo di essere a un punto di svolta,
vicino alla resa dei conti.
Potevamo combattere, o
s o c c o m b e r e



Il suo ritorno riempì di gioia il contingente di Ombre, o almeno ciò che ne rimaneva. La loro felicità era evidente, ma non altrettanto poteva dire Ryellia osservando le poche ombre rimaste in vita. Che era successo durante la sua assenza tale da giustificare una simile decimazione? Hebiko la aggiornò brevemente sulla situazione: erano riusciti a risvegliare la vegetazione, pagando però un caro prezzo. L’entusiasmo delle Ombre era confortante, come se giudicassero il sacrificio della propria vita necessario pur di non consegnare il loro territorio nelle mani dei demoni. Non poté fare a meno di chiedersi quanto avessero patito per reclamare quella terra sotto il proprio nome, se erano disposti a difenderla così strenuamente. Capiva bene quei sentimenti, erano gli stessi che avevano animato negli ultimi decenni la sua famiglia, che era stata capace di porre le radici nelle terre più aride che avesse conosciuto.
Provavano una sincera gratitudine nei suoi confronti, per essere riuscita a portare loro un alleato tanto potente com’era la Sfinge; avevano deciso di ribattezzarla principessa delle ombre, e la cosa la riempiva di orgoglio. Si era sinceramente affezionata a quelle creature, le trovava estremamente affascinanti, con un onore e una combattività invidiabile da parte della maggioranza degli abitanti di Dortan. Ecco perché aveva deciso di rischiare il tutto per tutto per quella battaglia, perché oramai ne era coinvolta.
Improvvisamente la voce della Sfinge riempì le loro orecchie, ma questa volta aveva un tono ben diverso rispetto a quello ascoltato da Ryellia ore prima. Garantì loro l’aiuto suo e delle sue truppe, ma pose una condizione: difendere il Portale dall’assalto dei demoni per il tempo necessario a richiamarle sul campo di battaglia. La dama Rossa si guardò intorno: le Ombre sembravano rinvigorite da quelle parole, pervase da una nuova combattività, ma lei non poteva non sentirsi preoccupata. Erano pochi, troppo pochi; anche con la vegetazione dalla loro parte si sarebbe trattato di una guerra di sopravvivenza. Quanti di loro sarebbero caduti? Sarebbe caduta lei stessa quella notte? Il pensiero corse verso Azzurra, che aveva lasciato nel suo maniero, nelle Terre Grigie. Sembrava un altro mondo, un’altra vita. Aveva promesso che sarebbe tornata, aveva giurato che non si trattava di niente di pericoloso; solo quello aveva convinto la ragazza a rimanere nel Dortan. Doveva tornare, ad ogni costo. Eppure, guardandosi intorno, era consapevole che non avrebbe potuto lasciare quel popolo al suo destino. Loro che le avevano salvate senza sapere nulla, che si erano fidati, lasciandosi guidare, sacrificando gran parte delle proprie forze. Avrebbe combattuto, fino alla fine, sperando che non sarebbe stata davvero la fine.

Erano pronte. Circondavano il Portale con l’esercito rimasto, mentre le due donne si erano poste ognuna davanti a un fronte nemico. Avevano l’aiuto della vegetazione, potevano solo pregare che si rivelasse sufficiente.
L’attacco dei demoni non tardò ad arrivare. Al loro passaggio la vegetazione si chiuse attorno, facendo fuoriuscire dal terreno una fitta coltre di rovi, che catturò nella sua morsa alcuni demoni, trattenendoli, dilaniandoli. Solo pochi, però, caddero nella trappola; il reso dell’esercito sembrò aspettarsi una simile strategia, e solo l’aiuto delle Ombre permise di ostacolarne l’avanzata. Nonostante la schiacciante inferiorità numerica, era chiaro non si sarebbero fatte sottomettere tanto facilmente.
Vistasi chiusa la vita in quei due fronti, decisero di spostare parte delle proprie truppe verso l’est della zona di comando; proprio dove era collocato il Portale. Si voltò verso Hebiko, con visibile disperazione; la ragazza però non si perse d’animo, e le gridò «Mi occupo di quella parte!», per poi allontanarsi rapidamente verso il contingente di demoni. Era rimasta da sola con le Ombre, adesso.
Si guardò attorno, lo sguardo deciso e fiero. «Dobbiamo resistere, compagni! Per noi, per l’Edhel!» esortò loro con tono sonante. Quelle parole, la sincerità che trasudavano, colpirono le ombre, che esplosero in grida belligeranti. Prepararono gli archi, scoccando una freccia dopo l’altra in direzione delle truppe degli abomini. Ryellia, da parte sua, marciò da un lato all’altro del fronte, come il più feroce dei condottieri. Tutto in lei esprimeva una bestialità innata, selvaggia e ferina come una belva, come un drago; così appariva agli occhi dei demoni, come la più fiera e brutale delle creature. «Immondi, fuggite dalla nostra furia, o subirete l’ira dei Draghi!» tuonò verso di loro.
I nemici sembrarono risentire delle sue minacce; il versante sud rimase immobile, indeciso su come comportarsi. Purtroppo a ovest non successo lo stesso; un nuovo contingente arrivò a dar loro man forte, sfondando così le difese che avevano costruito.
La Lancaster imprecò, la mente che lavorava veloce sul prossimo passo da compiere: «Dobbiamo far muovere il Portale! Spostiamolo dove non sono ancora arrivati i demoni!» disse alle Ombre. «Manca poco, manca sempre meno! Resistiamo!» li esortò. E loro credevano alle sue parole, credevano in lei; combattevano strenuamente, tutto pur di salvaguardare l’integrità del Portale.
Eppure non fu abbastanza. Se a sud riuscirono a contenere la situazione, a ovest i demoni erano troppi e troppo forti, talmente tanto da spazzare le difese delle Ombre, massacrandole una dopo l’altra. «NO!» gridò Ryellia. Anche al sud erano ormai sopraggiunte nuove reclute, finendo per impadronirsi anche di quel versante. «Dobbiamo ritirarci! Indietreggiamo con il Portale! Non possiamo arrenderci!!!» urlò, cominciando a spostarsi verso nord. Poteva sembrare che cercasse si spronare le Ombre, ma in realtà era più a se stessa che parlava. Tutto sembrava precipitare, l’esercito di abomini li stava schiacciando inesorabilmente, ma non avevano altra scelta che reagire, un secondo dopo l’altro, fino a esaurirli.
Finalmente la vegetazione sembrava in grado di cooperare, nuovamente rinvigorita dall’energia circostante; s’insinuò nel terreno, percorrendo i suoi sotterranei, spaccandolo dal suo interno. In superficie cominciarono a formarsi delle crepe, che si fecero sempre più profonde, fino a creare una sorta di barriera di rocciosa fra loro e la zona di comando. Sperò che quello potesse dar loro una speranza, potesse dargli la sola cosa che gli serviva: tempo.

Stava sorgendo l’alba; erano riusciti a resistere una notte intera. La fatica li stava consumando, ma nonostante tutto, ancora si reggevano sulle proprie gambe. Quanto a lungo ancora ci sarebbero riusciti? I demoni spingevano dai due lati, pronti a raggiungerli; non solo, udirono chiari rumori provenire da sopra la loro posizione: nuovi abomini stavano discendendo, andandogli incontro. Erano circondati, erano in trappola.
Tutto precipitò rapidamente, sempre più certi di soccombere; ciò che però segnò la parola fine fu il Portale che, all’improvviso, perse la sua linfa, diventando solo un mastodontico colosso di pietra. Ryellia lo osservò con occhi sgranati, incapace di reagire in alcun modo. Finiva così, dunque? Dopo quanto avevano lottato, dopo tutte le vittime che erano state mietute, quella era la fine?
Sentiva un lamento attorno a sé, ma non riusciva a comprenderne l’origine. Qualcosa le strattonava il braccio, ma non riusciva a fare nulla. La vista si stava annebbiando, che diamine le stava capitando?! «Ryellia! Dobbiamo muoverci, o ci uccideranno! Ryellia!!!» la voce dell’ombra s’insinuò nella sua mente, catturando la sua attenzione. Sbatté rapidamente le palpebre, sentendo il volto bagnato. Avvicinò una mano, tastandolo leggermente, e comprese: erano… lacrime. I lamenti che sentiva provenivano da lei, erano singhiozzi. Stava piangendo, come una bambina, travolta da quegli eventi come se fossero una valanga.
Lanciò un’ultima, disperata, occhiata verso il Portale dormiente, per poi voltarsi, lasciandosi trascinare dall’ombra verso ciò che rimaneva del centro di comando, pronti a trincerarsi.
Era finita.
E avevano perso.


La disfatta fu tale da spezzarmi,
in modo doloroso e totalmente inaspettato.
Mi ero lasciata coinvolgere in quel mondo
magico e sconosciuto in una maniera
che non avrei mai potuto prevedere.
All'improvviso mi ritrovai così:
l a c e r a t a


kLux6po




Figli del Fato
- S t y g i s



Razza :: Umana
Classe :: Sciamano
Talento :: Ammaliatore
Pericolosità :: B
Stato Fisico :: 90/100
Stato Mentale :: 75/75
Energia :: 20/125
Equip :: Spada (sguainata); Mitteni artigliati (indossati);
Bastone del sangue del drago (tenuto).

FROM THE DEPTHS TO THE LIGHT
VARIE ED EVENTUALI

~ ~ ~


PASSIVE—

Maledire :: influenza psionica passiva, identifica un oggetto, un'azione, un evento o addirittura un essere vivente come fonte di pericolo dal quale il suo interlocutore dovrà tenersi a debita distanza. Numero utilizzi: 3


ATTIVE—

Intimorire :: tecnica di natura psionica, l'avversario scorgerà nel caster le fattezze di un drago, che nella sua disarmante ferocia avrà come obiettivo l’impedire un’adeguata difesa, danno Basso alla mente, consumo Basso.
Mellifluo :: tecnica di natura psionica, ogni parola detta suonerà agli ascoltatori come incredibilmente credibile e indiscutibilmente vera, danno Basso alla mente a ciascun ascoltatore, consumo Medio.


ANNOTAZIONI—

Niente da segnalare, ho seguito le indicazioni in Confronto.

Il mio portalino ç_ç le Ombre ç_ç Sobyyy ç_ç
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view post Posted on 20/4/2015, 21:10
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« figli del fato ~ stygys »


Ryellia & Hebiko
Matkara, centro di comando


Ryellia ed Hebiko sentirono le guance essere accarezzate da un tocco gentile e informe, quasi etereo. La stessa emozione di leggerezza che avevano provato quando avevano ascoltato la voce della Sfinge sembrava ripetersi anche in questo caso. Si sentivano libere.
« Mie dolci amiche, avete fatto uno splendido lavoro. »
La sala era praticamente vuota; le poche ombre in grado di combattere si erano sacrificate per concedere del tempo al Portale, lasciando il piccolissimo gruppo di ombre incapaci di combattere in balia degli eventi. Ryellia e Hebiko, le principesse delle ombre, riuscirono ad avvertire uno strano tremore del terreno.
« Avete lasciato alla mia creatura il tempo di cui necessitava.
Non disperate per coloro che sono morti, perché non vi è gioia più grande di morire per ciò che si ama. Hanno combattuto valorosamente, così come avete fatto voi. Il mio esercito è pronto, ormai.
Da qui ci penso io. Chiudete gli occhi e riposate; presto sarà tutto finito.
Tornerete a casa.
»
Gli occhi del Portale si rianimarono, sfoggiando una leggera luce bluastra. In un solo attimo la sala - e l'intero centro di comando si riempirono di creature oniriche: le Pagine di Pietra. L'esercito della Sfinge si organizzò in pochissimi istanti, giusto il tempo di registrare l'informazione circa il proprio compito.
Avanzarono. Lottarono. Dilaniarono le carni dei servi del Signore delle Maschere in nome e per conto della Sfinge, che già pregustava la sua dolce vittoria.
Continuarono per ore e ore. Poi arrivò l'alba e i fragori della guerra terminarono; il campo da combattimento era ricolmo di corpi demoniaci straziati. Il Portale si avvicinò a Ryellia ed Hebiko.
« Vi ringrazio, a nome mio e dell'Edhel intero.
Avete salvato il Matkara e scongiurato la minaccia di un impero d'oscurità.
»
Condannandolo, probabilmente, al suo, di impero.
« Per il me e il mio esercito è tempo di marciare verso Sud; ci impegneremo a liberare il resto dell'Edhel dal nemico.
Il vostro contributo qui è stato prezioso, siate orgogliose di ciò.

È tempo di andare. Sono sicura ci rivedremo,
principesse delle ombre.
»
E nuovamente quella sensazione avrebbe pervaso i loro corpi.
Le ombre rimaste avrebbero dovuto lavorare duramente per ricostituire la loro civiltà, ma almeno avrebbero fondato la propria esistenza su una vittoria, piuttosto che su una convivenza forzata. Avrebbero ripopolato il Matkara e avrebbero potuto finalmente chiamarla casa.
Erano liberi.



Bene. Come potete evincere dal post, la situazione sembra essersi messa bene per voi, finalmente. La Sfinge necessitava di meno tempo rispetto a quanto vi aveva detto (probabilmente non si fidava di voi o voleva solo mettervi alla prova, questo non potete saperlo) e il Portale riesce a evocare un numero sufficiente di Pagine di Pietra per contrastare il nemico; anzi, il tempo che avete guadagnato - soprattutto grazie all'ottima mossa di Hebiko che li ha fermati per due turni - permette di annientare totalmente l'esercito di demoni nel Matkara e di far fuggire gli abomini che si erano alleati con loro. Nel giro di poco tempo l'esercito della Sfinge pulisce l'intera regione e inizia a spostarsi verso l'Erynbaran, dove però scoprirà che non sarà altrettanto facile annientare il nemico. Ad ogni modo la vostra missione ha avuto successo; siete riusciti a preservare il Matkara, pur avendo perso un intero centro di comando - un sacrificio accettabile, lo definirebbe la Sfinge -.
Ultimo post per voi, in cui reagite alla situazione e raccontate di ciò che fate "dopo" questa esperienza. Piena libertà su tutto.
Al termine di questo giro riceverete tutti - tranne i due abbandoni - ricompense e giudizi.
Per qualsiasi domanda, confronto o mp.
Essendo un giro molto semplice, avete tempo per postare fino alle 23:59 del 24 Aprile.
Buon post.
 
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Shavronne
view post Posted on 22/4/2015, 17:16









Le parole della Sfinge avvolsero Hebiko spazzando via ogni cosa. Pervasa da un nuovo calore rigenerante la ragazza si lasciò cullare da quel suono e chiuse gli occhi, era finita.
Sentì il nuovo esercito comparire e combattere; in una situazione normale si sarebbe alzata correndo per osservare la disfatta dei suoi nemici e goderne, ma non questa volta. Rimase inginocchiata, estraniata da quei rumori lontani, concentrata solo sul suo respiro in quella che parve essere un'eternità.
Poi arrivò l'alba e con essa un nuovo giorno, il portale si avvicinò a loro per la sua ultima comunicazione, ringraziandole e congedandosi.
Per Hebiko era ritornato il momento di riprendere con la sua vita eppure non riuscì a fare a meno di ripensare a quella foresta e ai suoi abitanti, che luogo incredibile: così inospitale ma anche così magico. In qualche modo le sue azioni avevano contribuito alla sopravvivenza di quella realtà. La principessa rimase meravigliata del risvolto della sua avventura, tutto era iniziato per un capriccio, per apparire davanti a una nobile del suo regno e poterne trarre vantaggio invece i fili del destino l'avevano portata ad essere una principessa delle ombre.
«Hebiko... Ti sono davvero grata per avermi accompagnato in questa avventura. Non avrei potuto desiderare compagna migliore!»
La voce di Ryellia la ridestò immediatamente dai suoi pensieri. «Sono io che devo ringraziarti, senza di te non ce l'avrei mai fatta... che esperienza pazzesca!» Per la prima volta poteva parlarle liberamente, senza preoccupazioni.
«Incredibile a dire poco!» La sua risata felice contagiò l'animo di Hebiko. «Spero di rincontrarti presto, magari in circostanze più tranquille...»
In quello scambio di parole la principessa senza nemmeno accorgersene smise di essere se stessa per lasciare spazio ad una ragazza che condivideva la felicità con la sua nuova amica.
«Certamente, non mi resta che augurarti un buon viaggio di ritorno. Io mi fermerò qua ancora per qualche giorno, devo sistemare una piccola faccenda. Più che altro è una curiosità, nulla di pericoloso!» Le loro strade stavano per separarsi; lei sarebbe restata in zona ancora per qualche tempo.
«Allora a presto, amica mia. Ti auguro il meglio!» E con un sorriso si salutarono.
"Amica mia." Ripensò a quelle parole, veramente lei poteva avere amici?
Si sarebbero mai ritrovate e soprattutto sarebbero state ancora dalla stessa parte? Non aveva una risposta però di una cosa era certa: Ryellia aveva guadagnato il suo rispetto.

Era arrivato il momento di riprendere il suo viaggio, sua madre non doveva essere troppo lontana: in quei giorni aveva sentito i ricordi riaffiorare ma per ovvi motivi li aveva accantonati. Ora però che i demoni erano stati cacciati dal Matkara la sua via si stava spianando, avrebbe ricostruito il percorso svolto dalla donna nella sua mente e poi le sarebbe bastato seguirlo.
Qualunque cose le avesse offuscato la sua conoscenza ora stava perdendo potere, dando a Hebiko una nuova carica di ottimismo.
«Proseguiamo, ma prima tirami fuori un cambio, non posso presentarmi così...» Solo allora e con una smorfia le ritornò in mente il suo inutile servo, chissà dove si era cacciato... sicuramente con la sua proverbiale codardia lo avrebbe ritrovato nascosto nel buco più schifoso e degradante dell'intera foresta.




B. 5% - M. 10% - A. 20% - C. 40%
Energia [150] - Fisico [75] - Mente [75]



۩ Stato fisico: 75% (danno medio da lacerazione sul braccio sinistro curato)
۩ Stato mentale: 75% (illesa)
۩ Riserva energetica: 80% ( un dispendio di energie alto + un medio + 2 alti)
۩ Caratteristiche speciali: [1] Istinto
۩ Abilità passive: //
۩ Abilità attive: //
۩ Equipaggiamento:
Kasabuki: Arma da mischia: katana.
Aghi d'oro: Arma da lancio: aghi appuntiti.
Pugnale: Arma da mischia: pugnale.
Denti del serpente: Arma naturale da mischia: denti.
۩ Note: Dialogo concordato. Be che dire, un grazie a yu per l'avventura e a kita per la collaborazione. Cya!


 
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K i t a *
view post Posted on 24/4/2015, 21:27




F I G L I   D E L   F A T O

STYGIS ❞.


kLux6po



Fu talmente inaspettato da sembrare un sogno.
Forse eravamo morte e quello non era
che il nostro ultimo desiderio.
Invece ne sentimmo il tocco e il dolce suono:
era Lei, la
v i t t o r i a



La piega che presero gli eventi fu talmente inaspettata da lasciarla interdetta per qualche minuto. Proprio quando credeva che stessero per soccombere, e si preparava per la propria sconfitta, ecco che la voce della Sfinge carezzò nuovamente con dolcezza le loro orecchie.
Il Portale non aveva smesso di funzionare, anzi, aveva effettivamente svolto il suo compito. E anche loro, di conseguenza. Erano riuscite a mantenere la parola data, gli avevano consentito un tempo sufficiente per richiamare l’esercito della sua Padrona, che ora avrebbe debellato il morbo dei demoni.
Lei le ringraziò per il loro impegno, per aver permesso tutto quello. Le consolò, anche, riguardo alla sorte delle Ombre cadute. Finalmente potevano riposarsi; solo il Sovrano sapeva quanto ne avessero bisogno.

Passarono le ore e solo i suoni della battaglia avvolgevano le due principesse delle ombre. Si destarono alcune volte, ma ricadevano facilmente nel sonno, tanto erano stremate. Finalmente, proprio quando una nuova alba si affacciava sul Matkara, i rumori si fecero sempre più fiochi, fino a estinguersi. La Sfinge era riuscita nel proprio intento, finalmente le Ombre erano state liberate dall’ingombrante presenza delle schiere degli abomini. Le poche ombre rimaste festeggiarono quella schiacciante vittoria, pervase da un’eccitazione e un entusiasmo contagioso. Anche Ryellia non poteva fare a meno di sentirsi felice, le labbra curvate in un sorriso soddisfatto, come se si trattasse della sua casa.
In quel momento il Portale si accostò a loro, riproducendo ancora una volta la suadente voce della sua Padrona. Si congedò da loro con riconoscenza ed eleganza, infondendo nei loro cuori un forte senso di orgoglio. Il loro contributo aveva davvero aiutato quella regione a rivendicare la propria indipendenza da quella minaccia, nonostante tutto andasse contro quella possibilità.
Forse sarebbero state ricordate da quel popolo per le loro gesta, ma poco le interessava. Era sinceramente soddisfatta di essere stata d’aiuto, felice di aver dato loro tanto quanto loro avevano dato lei. Quella che tornava nel Dortan non sarebbe stata la stessa Ryellia, ne era ben consapevole. Ma ciò che l’incontro con le Ombre aveva forgiato nel suo spirito le piaceva davvero tanto; era molto più vicino al tipo di persona che aveva sempre voluto essere ma che pensava non avrebbe mai potuto raggiungere.

Arrivò anche il momento dei saluti. Hebiko aveva deciso di rimanere ancora nell’Edhel per proseguire negli affari che là l’avevano condotta, mentre Ryellia sarebbe tornata nelle Terre Grigie. Poco prima di partire si avvicinò alla ragazza, e rivolgendole un gran sorriso le disse: «Hebiko... Ti sono davvero grata per avermi accompagnato in quest’avventura. Non avrei potuto desiderare compagna migliore!». «Sono io che devo ringraziarti, senza di te non ce l'avrei mai fatta... che esperienza pazzesca!» rispose lei. Capiva benissimo il suo stato d’animo, non aveva mai vissuto una simile esperienza; non sarebbe mai stata in grado di immaginarla, in realtà. «Incredibile a dire poco!» proruppe con una risata briosa; si sentiva così libera e spensierata, in quel momento. «Spero di rincontrarti presto, magari in circostanze più tranquille...». «Certamente, non mi resta che augurarti un buon viaggio di ritorno. Io mi fermerò qua ancora per qualche giorno, devo sistemare una piccola faccenda. Più che altro è una curiosità, nulla di pericoloso!» le spiegò Hebiko. «Allora a presto, amica mia. Ti auguro il meglio!» si congedò allora la Lancaster.
Salutò anche le Ombre, che ancora una volta ribadirono la loro gratitudine. Promise che sarebbe tornata presto, per controllare che i loro territori fossero ancora al sicuro, e assicurò che se avessero avuto bisogno di lei non sarebbe mancata.

Quando si allontanò dal centro, si sentiva stranamente triste; le sarebbe mancato quel senso di libertà, di selvaggio che aveva contraddistinto la sua permanenza in quei posti. Ora sarebbe tornata alla sua vita e ai suoi compiti; la sola cosa che la consolava era che ci sarebbero stati anche i suoi affetti. Pensò ad Azzurra e a quanto sarebbe stata felice e sollevata di rivederla sana e salva. Le sarebbe piaciuto tanto vivere quell’avventura, Ryellia non ne aveva dubbi. Magari sarebbero tornate insieme, la prossima volta.
Il viaggio di ritorno fu lungo, ma ben più leggero di quello compiuto inizialmente. La foresta, i fiumi, gli animali non la spaventavano più così tanto; non pensava sarebbe stata in grado di abituarsi, e invece a quanto pareva si era sottovalutata.
Era ormai vicina al confine con il Dortan, quando un pensiero le balenò in mente: cosa avrebbe detto ad Aedh? Soppesò le idee, per poi sollevare un angolo delle labbra in un sorriso sghembo. Forse non era poi così necessario che Aedh sapesse.
No?


Così giunsi alla fine di quel viaggio.
Ciò che era nato come un compito scomodo
era diventato l'avvenimento più importante della mia vita.
Sono cambiata grazie a quelle creature,
ho appreso tanto, più di quanto potessi desiderare.
Per ciò che sono ora non posso che dire
g r a z i e.


kLux6po




Figli del Fato
- S t y g i s



Razza :: Umana
Classe :: Sciamano
Talento :: Ammaliatore
Pericolosità :: B
Stato Fisico :: 90/100
Stato Mentale :: 75/75
Energia :: 20/125
Equip :: Spada (sguainata); Mitteni artigliati (indossati);
Bastone del sangue del drago (tenuto).

FROM THE DEPTHS TO THE LIGHT
VARIE ED EVENTUALI

~ ~ ~


PASSIVE—

Nessuna :: ///


ATTIVE—

Nessuna :: ///


ANNOTAZIONI—

E questo è quanto! Grazie mille per questa bellissima quest, mi è piaciuto tantissimo giocare con voi *_*//size]

 
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view post Posted on 24/4/2015, 21:32
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CITAZIONE
Tempo di giudizi e ricompense; innanzitutto vorrei ringraziarvi per aver partecipato a questo progetto che, come anticipato, è stato molto embrionale e serviva a me per raccogliere alcune informazioni su una modalità di gioco diversa dal solito. Elaborerò le informazioni che ho raccolto durante questo esperimento e se riuscirò a trovare una soluzione per i numerosi problemi incontrati nella stessa, allora vedrete continuare questo progetto. In caso contrario, spero sia stata comunque una bella esperienza per tutti voi. Come ho già detto, la riuscita o il fallimento della quest dipendevano da voi, ma non totalmente; alcune sfide erano evidentemente troppo sbilanciate in un senso o nell'altro, quindi non preoccupatevi e focalizzatevi sui consigli che sto per darvi per migliorare come giocatori e come scrittori.
    MALZHAR RAHL
    Come ti ho già detto, il fallimento per la tua storyline è dovuto anche a - probabilmente - una cattiva calibrazione da parte mia delle sfide proposte. Dico ANCHE, però, perché spesso hai agito in maniera abbastanza deludente. Spesso e volentieri ho seguito alcune tue giocate e ho visto e apprezzato il tuo spirito propositivo e pieno d'iniziativa; ti ho visto uscire dagli schemi classici delle quest per cercare delle strade tue, personali, originali, anche sbagliando, spesso. In questa quest, invece, dove una delle componenti più importanti era proprio l'iniziativa e l'inventiva degli utenti, ti sei dimostrato davvero molto statico nelle scelte e nei piani d'azione. Seppur abbastanza in linea con il personaggio, infatti, hai sempre e solo fatto affidamento sulla tua scheda - conscio del fatto che avevi molte tecniche, essendo una pericolosità A - lasciando in secondo piano l'iniziativa dell'utente, che avrei preferito di gran lunga rispetto a un uso continuo e monotono di passive o attive psioniche per interagire qui e lì. Ne è un esempio il caso della battaglia contro i demoni, dove ti sei limitato semplicemente a fare uso delle tue attive, senza immaginare un altro scenario o sforzarti per una strategia più creativa che avrei sicuramente premiato e, molto probabilmente, che ti avrebbe permesso di concludere con successo la tua storyline. Per quanto riguarda consigli meramente narrativi, riguarda più volte il post, perché ancora, dopo anni di gioco, trovo moltissimi errori di battitura al loro interno. Riguarda anche la punteggiatura, spesso utilizzata in maniera non proprio consona. Per il resto lo stile di Erein è abbastanza interessante, ben più ispirato del precedente personaggio; continua a svilupparlo in questo senso ma facendo più attenzione, vedrai che i risultati arriveranno.
    • 700 Gold

    SHAVRONNE
    Hebiko è un nuovo personaggio e si vede; si vede dallo stile non molto adatto che utilizzi - uno stile ampolloso, a tratti comico, che però stona con "la velenosa" Hebiko - si vede dalla poca profondità dei pensieri del personaggio e si vede soprattutto dalla scarsa carica emozionale che i post riescono a trasmettere. Le avventure del tuo personaggio risultano sterili, fredde, spente. Nel tempo devi cercare di migliorare il tuo stile, certo, ma soprattutto devi cercare di migliorare il tuo rapporto con Hebiko, perché tu e solo tu puoi esplicitare la ricchezza di contenuti di cui il tuo personaggio - sono sicuro - è pieno. In particolare nei primi post si avverte una vera e propria diffidenza con il tuo personaggio, quasi non ti appartenesse; diffidenza che si è poi riflessa nei piani d'azione descritti in confronto, che appaiono confusi, più che volti a costruire un piano "duplice" organizzato da Hebiko, la quale somiglia più ad una sprovveduta che a un'abile "serpe" pronta a distruggere entrambi gli schieramenti. Verso il finale della quest ti sei ripreso abbastanza, devo dire, soprattutto nella parte in confronto, con piani meglio delineati e strategie molto più ragionate - come quella dell'eterogeneità dell'esercito dei demoni, una vera genialata da parte tua -. Per quanto riguarda il lato più narrativo, posso consigliarti di stare più attento agli errori di battitura e di formulare frasi meno dirette, che in gran numero rischiano di spezzare la continuità del post che, in generale, risulta abbastanza buono, anche se con uno stile poco adatto - ma sono sicuro che con il tempo affinerai tale mancanza.
    • 800 Gold e il titolo di "Principessa delle Ombre" che ti permetterà di interagire con qualsiasi ombra dell'ambientazione - se non in casi eccezionali - con molta più facilità.

    KITA*
    Senza dubbio la migliore in quest. Senza il tuo intervento, probabilmente anche la storyline delle ombre sarebbe finita in malora. Brillante in fase di confronto e sempre pronta ad attuare strategie efficaci e ragionate, sei riuscita a condurre brillantemente la quest che, ricordo, era un esperimento. Ciò significa che molte cose erano probabilmente troppo facili o troppo difficili, ma con i tuoi interventi tutto è risultato "giusto" ed equilibrato e per questo ti faccio i miei complimenti. Passando al lato più tecnico, però, devo dirti che non sono soddisfatto in egual misura dalle tue prestazioni, perché ho trovato i post molto poco ispirati, quasi privi di tono rispetto ad altri post che ti ho visto scrivere. Sono indubbiamente scritti bene, con uno stile adatto e un lessico ricercato ed intelligente, ma manca quella spinta in più che è in grado di coinvolgere e accattivare il lettore rendendolo pienamente partecipe di ciò che legge. È un vero peccato, perché sono stato molto indeciso se assegnarti o meno un punto promozione, ma ho pensato che dovresti impegnarti un pochino di più per ottenerlo. Hai tutto quello che serve per avanzare di Fascia, non vedo perché non dovresti sfruttare il tuo potenziale.
    • 1000 Gold e il titolo di "Principessa delle Ombre" e quello di "Amica della Sfinge" che ti permetteranno di interagire con qualsiasi ombra e Pagina di Pietra dell'ambientazione - se non in casi eccezionali - con molta più facilità.

Le ricompense sono comprensive del bonus dell'evento "dall'abisso", al quale vi ringrazio di aver partecipato e al quale spero parteciperete ancora con altre giocate. Io mi prendo 500 Gold.
Grazie per la partecipazione.
 
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