L’Ombra dello Zar … Una leggenda, una storia passata di bocca in bocca a marinai ubriachi … Fino ad ora. Eccole le deformi mostruosità mosse dalla volontà dell’Abisso muoversi contro di noi, sciamare sulle assi martoriate della mia bella nave per portarci chissà quale maledizione. Ah dovrei lagnarmi, strillare, maledire me stesso per essermi imbarcato in questa folle avventura eppure … Eppure non posso non esaltarmi, sentirmi vivo, curioso, finanche felice! Non capita tutti i giorni di essere spettatore di simili, terrificanti prodigi! Quest’avventura accrescerà le mie conoscenze sui Dodici, ne sono certo … Ma prima dovrò sopravvivere e per farlo devo – obtorto collo- combattere queste anime dannate … Ma come? Gli spettri – si sa – non hanno carne da bruciare, ossa da spezzare e muscoli da lacerare. Spade, fuoco, persino la magia è inutile contro di essi. Ciò che è morto non può essere ucciso, non è questa forse la norma? Ma un’anima è pur sempre qualcosa che un tempo è stata viva ed ha provato emozioni e sensazioni e persino la Morte può essere ingannata. Devo ragionare in fretta, essi avanzano! Già vedo le loro mostruose mani impugnare armi spettrali, già sento l’odore del sangue misto a quello della polvere da sparo usata nel vano tentativo di impallinare ciò che non può essere ferito dal piombo. Afferrò uno degli idioti che impugnano i fucili - «Fai buon uso del tuo piombo!» - gli strillo - «Sparati in testa e risparmiaci la visione della tua idiozia! Sono fantasmi, razza di cretino, cosa vuoi che gli facciano i tuoi proiettili?» L’uomo, un mozzo di coperta con più coraggio che cervello mi guarda sgranando gli occhi. Annuisce. «Indietreggiate, idioti! Indietreggiate! Non avete armi con cui combatterli!» La mia mente è tutta un frenetico lavorio. Cerco una soluzione e non la trovo. Il mozzo coraggioso mi guarda sperduto. «Mio signore, mio signore! Pregate gli Dei! Fatelo di nuovo! Gli Dei vi ascoltano!» Povero sciocco … Aveva la prova che agli dei non gliene importa un accidenti delle nostre preghiere se i loro progetti sono altri. Eppure con la sua credulità ha acceso una fiammella nel buio privo di speranze che umilia il mio intelletto. Forse un canto, un canto ammaliante e dolce come quello delle Sirene avrebbe placato un poco quegli spiriti inquieti. D’altronde tutti i marinai si sciolgono al suono di una bella voce, non è così? Canto una di quelle ballate da vecchi lupi di mare … Yon sia benedetto, la mia voce esce pulita e profonda dalla gola, dolce e forte come miele sul rombo di un tuono. Gli spiriti che circondano me e i fucilieri improvvisati arrestano la loro avanzata. Abbiamo un poco di tregua, un attimo di raccoglimento in cui riorganizzare le idee. Altrove, sulla nave si combatte. Laddove il mio canto era stato soffocato dalle grida di dolore e disperazione gli aggressori macellano gli stolti che osano ancora resistere. «Arretrate! Ritiratevi » - urlo a squarciagola - «Dovreste averlo capito da un pezzo che non ha senso opporsi! Dannati, sciocchi, indietro per Zoikar! Se solo aveste un po’ di sale in zucca …» Sale … Come ho potuto dimenticarlo! Per molti non è che una superstizione, una sciocca creduleria quella che attribuisce al sale poteri di purificazione ed esorcismo di demoni e spiriti inquieti. Eppure a volte la saggezza popolare coglie nel segno. Da studioso delle varie branchie in cui si ramifica l’arcano ho sperimentato le proprietà dei cristalli di sale. Chissà per quale oscura, misteriosa ragione effettivamente questo prezioso minerale riesce a fiaccare, indebolire e persino annichilire l’energia che sostiene, alimenta e lega a questa dimensione spiriti, demoni e spettri. Altra meravigliosa proprietà è quella per cui i poteri di cui ho appena detto s’accrescono quanto più l’utilizzatore è convinto dell’efficacia. Forse l’idea che mi è balenata in testa è solo una follia ma vista la disperata situazione in cui versiamo, vale la pena provarci. «Tu!» - dico al mozzo - «In cambusa! Voialtri con lui! Prendete tutto il sale che potete portare con voi dalle provviste. Non perdete tempo, armate i fucili e sparate a volontà!» Gli uomini mi guardano con meraviglia e una luce di speranza si accende nei loro occhi. E’ un vecchio marinaio dal volto rugoso come un guscio di noce a dare voce all’approvazione degli altri - «Sale, per le tette di mille sirene, certo! Sale veleno per spettri, dice la tradizione!» Ma ormai la malia con cui ho tenuto a bada i nemici inizia a sgretolarsi … Iniziano a stringerci, ruotandoci in cerchio come le spire di un serpente intorno alla preda. Senza contare che quando le cose sembrano non poter andare peggio ecco che il Fato da mostra di tutta la sua perversa perfidia. Altri nemici accorrono dopo aver sbaragliato quelli che combattevano nelle prime linee. Anche volendo gli uomini sotto il mio comando non possono abbandonare la posizione. Devo fornir loro una distrazione che permetta di attuare il mio piano.
«Siate maledetti creature infernali!» - esclamo con voce solenne sollevando le braccia in un gesto ieratico. Ha senso maledire ciò ch’è già maledetto? Probabilmente no ma funziona. I nemici ululano e si dannano colpiti dalla mia maledizione. S’accartocciano e crollano in ginocchio privati delle forze. Sfodero la spada richiamando in me il potere di colpire invece che il corpo, l’anima stessa. Inizia la danza … Stoccata, fendente, affondo. Due, tre ne crollano. Altri avanzano graffiando, mordendo, mulinando asce, stocchi, sciabole, randelli. Parata, risposta, in posizione di nuovo, come insegnano i maestri di spada. Sento un bruciore alla coscia, la sfioro è bagnata di sangue. Una gomitata a chi mi morde la spalla e poi ancora qualche passo del valzar di lame che è ogni duello. Vedendoli colpiti e finalmente vulnerabili a qualcuno degli uomini viene in mente di ingaggiare … «In cambusa idioti!!! – strillo e quelli obbediscono fuggendo come uno stormo di colombi colti dal temporale. Continuo a duellare finché non sento le braccia e le gambe farsi di piombo. Il sangue di una ferita alla pronte mi offusca la vista mescolandosi al sudore e facendomi bruciare gli occhi. Senza rendermene conto ho indietreggiato fino ad una delle sponde della nave. I nemici sembrano non finire mai … Urla indemoniate, maledizioni mormorate in una lingua incomprensibile, scoppi di polvere da sparo. I miei uomini armati di moschetti caricati a sale sono arrivati. Forse abbiamo una speranza di uscire vivi da questa storiaccia.
CITAZIONE [size=2]CS: 3 | Intelligenza| Corallo - utilizzato. Critico 40| Alto 20 | Medio 10 | Basso 5 Fisico:40% (Danno totale dallo scontro pari a un medio 10% + basso 5%) Mente: 65% (Danno totale dallo scontro pari ad un medio 10%) Energia: 85% ( 10% per maledizione comune amplificata, 20 % per Stupore di Yon Passive in Uso:
La Magia Sopravvive ~ Bisogna smentire la ridicola credenza secondo cui la magia può essere distrutta. La magia non muore, non si distrugge, non può essere eliminata mai ! La magia sopravvive, si trasforma, si adatta e attende il momento giusto per manifestarsi in forme diverse. Non è un paradosso inspiegabile ma semplice e basilare sfruttamento dei residui di precedenti incantesimi e sortilegi ormai estinti o consumati. Il mago lascia che i residui dei suoi incantesimi sopravvivano, perdurino come un aura passiva che potenzia gli incantesimi che solitamente necessiterebbero di uno sforzo non proporzionato al risultato. Incantesimi, maledizioni, sortilegi che coinvolgono ampie aree d’azione o numerosi soggetti possono risultare, infatti molto meno potenti della loro variante “ limitata”. Per ovviare a questo inconveniente lo stregone può colmare la differenza tra sforzo e risultato aggiungendo la magia residua che lo circonda a quest’ultimo, compensando in questo modo il difetto per così dire congenito di queste tipologie di incantesimi. [ Passiva personale che parifica consumi e danni per le tecniche offensive ad area (4/6 usi) 2/25]
«Possano gli infedeli prostrarsi dinnanzi il Tuo sacerdote. Possano le loro ginocchia crollare dinnanzi i prodigi che elargisci! » Siamo stati emarginati, ritenuti folli, fantici. Ci deridevano e umiliavano, affermavano che la nostra Fede fosse solo una bandiera sotto cui si radunavano gli ignoranti e i superstiziosi. Ma il Tredicesimo ha fatto in modo che il sorriso svanisse dai loro volti, scacciato come come fa la luce con le tenebre. I nostri prodigi hanno scosso i loro animi, dinnanzi l'evidenza non hanno potuto far'altro che cadere in ginocchio. Dodici sono gli Dei, è vero, ma uno solo è il Tredicesimo e al suo cospetto ogni altra maestà svanisce, ogni altra gloria è sminuita, ogni autorità non è altro che polvere dispersa dal vento. [Anatema ammaliante 5/6 + Anatema vigoroso 5/6 . ]
Dona forza al mio braccio che possa scagliare nella polvere il nemico.
Gran parte del clero rosso era formato da guerrieri. Li reclutavamo in ogni rango sociale: cavalieri, mercenari, contadini, fabbri non importava purchè fossero in grado di impugnare un arma. Ci servivono uomini nella nostra crociata, ogni singolo braccio era prezioso, ogni singola anima una risorsa contro l'Oscurità incombente. L'addestramento era duro: non dare quartiere, non arretrare, non arrenderti mai, combatti fino all'ultimo respiro. Solo così potevamo trasformare uomini fatti di carne, muscoli e ossa in campioni irriducibili in grado di sopportare ogni ferita, di combattere in ogni situazione. Anche gli Alti Sacerdoti ricevevano un'infarinatura di addestramento militare: ci insegnavano a combattere con le armi principali e a mani nude, qualora la situazione lo imponesse. Ecco perchè, nei tempi ormai passati, non era raro vedere un Alto Sacerdore far mangiare la polvere al nemico con il semplice uso della forza bruta e della conoscenza delle leve. [Eremita, passiva divergenza (5/6)] Attive:Syndod o Yon ~ Stupore di Yon L'Ordine della Maraviglia Sublime aborre la violenza ma più di tutto rifiuta il Mondo Esterno. I templi eretti da quest'ordine sacerdotale più che luoghi di culto paiono case d'asta e ritrovi per chi ama la musica, l'arte e la bellezza in genere. I riti officiati in onore dell'Esteta consistono in fastose feste in cui i fedeli si abbandonano ai più sublimi e decadenti piaceri. Coerentemente alla natura del loro dio, i Fratelli della Maraviglia Sublime non gradiscono occuparsi del sordido, arido, illetterato mondo che arranca al di fuori della torre d'avorio in cui vivono. Ma, talvolta, è necessario recuperare una reliquia particolarmente preziosa, un'operta d'arte rara, un tomo in possesso di indegni profani. In questi casi il Fratello della Maraviglia Sublime è costretto ad affrontare quel luogo buio, orrido e pericoloso che il Mondo per loro rappresenta. Chi pensa però che il sacerdote dell'Esteta viaggi privo di protezione si sbaglia. In caso di necessità gli è sufficiente intonare un dolce canto, recitare una commovente poesia, sprigionare uno dei profumi sublimi nella cui produzione i Fratelli sono maestri o semplicemente guardare negli occhi il nemico e costui cadrà preda di uno stupore immobilizzante che prosciugherà le sue forze. [18/25 La tecnica ha natura Psionica.. L'avversario riceve un danno alla riserva energetica pari ad Alto e si trova immobilizzato al proprio posto o grandemente rallentato nei movimenti, che diventano incredibilmente difficoltosi. Ad area. Consumo: Alto] Gwastraffu o Rhelia ~ Deperimento di Rhelia La senescenza, il decadimento e la morte sono parte del disegno del Creatore. Non c'è vita senza la morte, non c'è giovinezza senza vecchiaia, non esiste salute senza malattia e ciò avviene per un preciso motivo: se nulla potesse invecchiare, ammalarsi, morire questo mondo sarebbe dannato. Immaginate un mondo in cui tutto viva in eterno nel pieno fulgore della sua giovinezza. Gli animali non potrebbero essere cacciati e uccisi, le piante sarebbero sempre in fiore e non produrrebbero frutto, le messi non potrebbero essere tagliate e il seme non marcendo mai non darebbe luogo ad una nuova vita. Un Mondo affamato, costretto nella vita e nella giovinezza senza possibilità di fuga. La Morte serve il Creatore è la sua ancella più preziosa, la figlia che egli predilige su tutti. Senza di lei il mondo che Lui ha creato non sopravivrebbe a se stesso. Sebbene Rhelia goda della massima stima da parte del Padre degli Dei e grande sia il suo potere, il suo non è un buon carattere. Crudele, prepotente, sadica, disobbediente. Non si contano le volte in cui il suo eccesso di zelo ha cancellato la gloria e la bellezza dell'opera del padre suo. E parimenti infidi, perversi e caotici sono i suoi servitori. Molti culti fanno capo alla Morte e nessuno di questi sopravivrebbe alla collera degli Alti Sacerdoti se la Dea non proteggesse i suoi servitori come la fiera leonessa che è ... Sebbene disprezzati i Negromanti di Rhelia sono in possesso di poteri e capacità straordinarie. Io mi sono immerso fino alla gola nei sozzi misteri della Morte. Ho bevuto il putrido sapere dei Negromanti e conosco alcuni dei loro arcani. Non rivelerò gli orrori che attendono nei profanati sepolcri in cui i Negromanti operano, non dirò degli innominabili sortilegi che sono in grado di evocare. Ma c'è un potere che per quanto raccapricciante posso svelare: quello che consente di trasformare un prode in un codardo, una minaccia in un semplice contrattempo, un nemico in un grumo di polvere dispersa dal vento. Deperimento di Rhelia lo chiamano, questo spaventoso potere, e permette in cambio di un piccolo prezzo di sfiancare il nemico e portarlo alle ginocchia. Lo sventurato bersaglio vedrà le sue forze disperdersi e nulla potrà se non dolersi dell'inevitabile bacio della Morte. [Maledizione Minore amplificata. + Anatema Fortificante 5/6 + 1 CS in Saggezza. ] Note: Ho strutturato così l'autoconclusivo: Erein combatte contro 3 manipoli di spettri. Il terzo manipolo è affrontato anche dai membri dell'equipaggio armati di fucile caricato a sale ( il sale provoca danni psionici e non fisici). La tecnica ad area, consumo alto provoca in virtù della passiva apposita danni all'energia pari al consumo, alti al 1° e 2° manipolo e bloccandoli momentaneamente sul posto. Sopraggiunge un terzo manipolo ed Erein utilizza la pergamena del negromante Maledizione comune amplificata che in virtù delle passive Anatema Ammaliante e Anatema Vigoroso priva i nemici di 3CS ( ho assegnato ad ogni manipolo 2 CS totali, conseguentemente scendono sotto lo zero); in più la passiva Anatema Fortificante aggiunge alla riserva di Erein 1 CS in Saggezza. Segue uno scontro tra Erein e gli spettri mentre gli uomini scendono in cambusa per caricare i loro fucili con il sale. Sfruttando la superiorità in CS e la passiva che consente di colpire una risorsa differente rispetto al fisico Erein riesce ad eliminare 2/3 manipoli di spettri ( danneggiati altresì dalla tecnica alta di cui sopra). Il Re Stregone paga, però, il prezzo dello scontro, affaticato, ferito e messo alle strette sta per cedere quando giungono gli uomini dell'equipaggio ( 5/10) armati come sopra descritto.
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