Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Rou ~ Moord

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dra31
view post Posted on 3/7/2015, 15:13




Rou ~ Moord - IV
Oes, Alcrisia.

Oes, Mattino.
Quando la luce dell'alba filtra tra le imposte delle finestre, alcuni colpi secchi alla porta interrompono il pesante riposo del costruttore e dei suoi compagni di stanza; un borbottio frammisto a grugniti accompagnano il risveglio del maestro mentre il pelleverde - decisamente più attivo di lui in quel momento - accoglie l'inopportuno visitatore con la grazia di un vaccaro.

Uno di noi è già morto. Non resta molto tempo.

Il costruttore - ancora in quella fase del risveglio dove è l'abitudine che comanda - accoglie la notizia con un grugnito. La rapidità dell'informazione e l'altrettanto fretta con la quale il messaggero si è dileguato non gli permettono di poter approfondire sul momento la questione, obbligandolo a rinviare il tutto a dopo la colazione e la sveglia completa.

Versa dell'acqua nel catino e mentre rapidamente si dedica alla toeletta mattutina, il costruttore riporta alla mente la sera e la notte appena trascorse.
Si sono radunati come da accordi e trovato un alloggio già concordato, i tre investigatori hanno riempito le ore notturne alla luce del focolare e delle candele condividendo cibo e informazioni; tra un bicchiere di vino e una scodella fumante, ognuno di loro mette al corrente di quanto scoperto e delle proprie idee, apprendendo dagli altri allo stesso modo. Dopo alcune ore, quando le braci vanno spegnendosi e la cera delle candele tocca è molta, il gruppo decide come muoversi la mattina successiva e si ritira per la notte. Da quel momento per Serhat esiste solo il mondo dei sogni, almeno fino alla strana sveglia.
Consumato un veloce pasto mattiniero - pane e formaggio con della frutta - vestitosi e indossato i suoi attrezzi, Serhat scende in strada per mettersi in moto. In compagnia degli altri raggiunge la caserma cittadina e nota un piccolo capannello di curiosi che parlottano tra loro davanti all'edificio militare; tra il via vai di guardie intente a farsi strada tra la folla e la confusione generale, il costruttore interroga alcuni dei presenti e viene a conoscenza di quanto accaduto nella notte: una Lama Nera è stata trovata morta, forse in seguito ad una lite o un duello con qualcuno armato o, tra le tante ipotesi che vengono pronunciate, da un'altra Lama Nera. In ogni caso, il presunto omicida è al momento all'interno della caserma ed è sotto interrogatorio. Si gratta la nuca mentre cerca di capire qualcosa che non sembra tornare, in particolare la troppa libertà di movimento che hanno alcuni dei principali sospettati, e decide di lasciare agli altri il fardello di quell'ennesima morte senza soluzione per tornare a visitare la dimora dei Sander.
Supera l'ingresso e le sue guardie con tranquillità, scambiando con le stesse alcune parole di circostanza, e raggiunge gli alloggi della servitù. nel suo girovagare incontra una servetta intenta a rammendare alcune stoffe e un portantino senza alcuni impegni, che chiacchierano con la giovanile audacia di due innamorati; l'approccio cordiale ed educato del costruttore scavalca con poca difficoltà le iniziali resistenze dei due giovani, che accettano di soddisfare la curiosità di quel corpulento uomo dai modi paterni e dall'accento stravagante. Il colloquio con i due inservienti, intramezzato da divertite divagazioni, si rivela piuttosto interessante e completo: alla luce delle domande fatte, il defunto lord Sander è stato un padrone esigente e poco incline a soprassedere sulle mancanze della servitù, un uomo che non è mai stato ben visto dai nobili vicini per il suo dispotico governo del commercio locale, opposizione che vede dalla sua parte anche il figlio Ysten, una persona piuttosto accorta e riservata riguardo la sua vita privata; i due giovani dicono che è stato lo stesso Ysten ha trovare il genitore morto in giardino e che nello stesso pomeriggio è stato a colloquio con il padre in quello stesso posto, accompagnato da una delle Lame Nere come guardia del corpo. Le stesse Lame Nere sono oggetto di una delle domande di Serhat, alla quale la coppia risponde dicendo che il defunto lord non ha mai mostrato particolari attriti con loro, le quali ricordano avere un forte legame con il deceduto.

Ritenuto soddisfatta la sua curiosità, il costruttore saluta i due giovanotti e dopo aver rintracciato uno dei camerieri chiede un'udienza con il giovane lord Ysten. Con una veloce comunicazione viene informato che il signore lo avrebbe atteso nel giardino, dove sta compiendo un ulteriore sopralluogo; si muove allora verso il piccolo parco e prima di raggiungerlo approfitta della vetrina di una credenza per sistemare quanto possibile il proprio aspetto, fin troppo borghese. Una reazione istintiva figlia di una vita passata a lavorare e confrontarsi con uomini di un ceto quasi sempre superiore al proprio.
Il mestre de cases raggiunge il giovane nobile e sfoggia tutta la propria educazione nel salutare l'altolocato e nel presentarsi, elencando mestiere e provenienze in un elaborato biglietto da visita. Anche questa è un'abitudine lavorativa, un servilismo strisciante che lo disgusta quanto più è consapevole che gli necessario per sperare in probabili e future proposte di lavoro.

Perdonate il disturbo e le pretese, signore. Mi è stato detto che è toccato a voi fare la dolorosa scoperta. Corrisponde a verità, quanto ho sentito?

Affronta subito la questione senza ulteriori giri di parole e, dopo una leggera pausa, prima che possa rispondere, prosegue.

Comprendete il mio dubbio, le Lame Nere parlano di tutt'altra realtà. Forse è solo un'insinuazione per cercare di scagionarsi, ma capite che devo far chiarezza per potervi aiutare.

Nell'attesa della risposta, si concede un attimo di distrazione e porta lo sguardo verso la parete del palazzo che si affaccia sul giardino, osservando il piccolo balcone che corrisponde con la camera del fu lord Sander. Tra le tante informazioni avute dai servi, il maestro ha appreso che solo la camera del padrone si affaccia sul giardino, mentre quella del figlio guarda la strada.

Quei cani traditori! Naturalmente vogliono piegare la verità al loro vantaggio. Non badare loro straniero: io ho trovato il corpo di mio padre. Probabilmente quegli assassini cercano solo un modo per apparire meno colpevoli... avranno pensato che dire in giro di aver trovato il corpo del loro padrone li avrebbe automaticamente scagionati, che sciocchi!

Un cenno di nervosismo traspare tra le parole del giovane nobile, che accoglie le domande con fare spazientito. Serhat sceglie di non considerarlo e insiste sull'argomento.

Capisco e comprendo. La loro versione non prevede per nulla la vostra presenza al momento del tragico ritrovamento, così come non dubitano affatto di potersi essere sbagliati. Accennano ad una lealtà verso vostro padre, che a detta loro gli impedisce di dire il falso; d'altronde sono loro stessi ad avermi detto che voi siete stato l'ultimo ad averlo visto ed avermi accennato ad eventuali screzi con il vostro defunto genitore.
Ancora?! Neanche ventiquattro ore fa ho risposto alle stesse domande da parte di un certo Lord Kasumaki, e non ho intenzione di ripetermi: ho ben altro a cui pensare oltre le farneticazioni di un paio di assassini. Fra poche ore Boris Duman, il consigliere del palazzo farà partire un processo per accertarne la colpevolezza. Testimonia contro di loro e ti darò così tanti averi da non aver più bisogno di lavorare per il resto della tua vita!
Ed ora fuori dai piedi!

Ysten alza la voce e si lascia andare ad uno più comprensibile sfogo, che in parte soddisfa le pretese nascoste del suo sgarbato interlocutore. Di fatto, Serhat ha volutamente ripetuto le stesse domande del rosso, aggiustando alcune cose con altre testimonianze, per testare la serietà dell'affermazione e della fonte; chiusa l'ennesima parentesi aperta, il costruttore si congeda con garbo e calma dal nobile e lascia per l'ennesima volta la dimora dei Sander in direzione della caserma cittadina, dove si è separato in mattina dai compagni.

Il tempo per le ricerche è quasi giunto agli sgoccioli; a breve si sarebbe celebrato un processo dove quanto appreso dai tre può essere di vitale importanza quanto inutile o alla peggio dannoso per la causa.

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Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
Energia × 100% | Fisico × 100% | Mente × 100%


- condizioni. Ottimali. {Fisico [0B+0M+0A+0C+0I] + Psionico [0B+0M+0A+0C+0I]}
- forma. Normale {100% = [0B+0M+0A+0C+0I]} + 4 CS {Forza Fisica 0 [0+0] + Intelligenza 4 [4]}

+ ragionare.
{Difesa psionica passiva. [Stratega I] [Psionica] [Passiva, 6 usi]} + {Comprensione della classe e del talento avversario. [Stratega I] [Psionica] [Passiva, 6 usi]} + {Passiva di solo discernimento di illusioni. [Stratega II] [Psionica] [Passiva, 6 usi]} + {Immunità dal dolore psionico e negazione degli effetti delle tecniche psioniche, i danni si mantengono. [Stratega II] [Psionica] [Passiva, 6 usi]} + {Capacità di vincere scontri fisici a parità di CS. [Abilità Personale 1/25] [Fisica] [Passiva, 6 usi]}
{Difesa psionica variabile personale. [Abilità Personale 2-3-4/25] [Psionica] [Variabile da Basso a Alto]}

+ lavorare.
{Perizia: quando utilizza una tecnica di Power Up, guadagna 1 CS aggiuntivo alla stessa caratteristica. [Umano] [Passiva, 6 usi]} + {Esperienza: permette di difendersi senza essere antisportivi da un grande numero di attacchi o da attacchi inaspettati, influisce solamente sulle azioni non tecnica. [Amuleto razziale] [Umano] [Passiva, 6 usi]}
+ l'agrimensura: criteri e tecniche.
{Auspex a bersaglio singolo [Amuleto dell'auspex] [Fisica] [Passiva, 6 usi]}
+ l'esperienza del Costruttore.
{il costruttore potrà tracciare la planimetria di un edificio osservandone anche solo una piccola parte [Passiva, 5 usi]}

- trovare lo Scopo. Come abbiamo già accennato, gli edifici vengono costruiti riproducendo ciclicamente lo stesso schema. Stanze e corridoi per quanto diverse all'aspetto possiederanno sempre la stessa funzione, perché gli studi dietro l'efficienza e la comodità non possono cambiare in base al reddito e alla classe sociale: nella spartana casa del guerriero o nella villa signorile, le stanze saranno armonizzate e seguiranno sempre la stessa disposizione. Come abbiamo già detto il Costruttore esperto sarà in grado di tracciare le planimetrie degli edifici, e concentrandosi su queste dopo aver speso un consumo Basso di energie potrà intuire l'ubicazione di una singola stanza a colpo d'occhio. Potrà ad esempio conoscere l'ubicazione della sala del trono del palazzo pur trovandosi nell'atrio principale, o trovare l'uscita da una prigione subito dopo essere evaso dalla propria cella.
{il costruttore potrà cercare nella sua piantina l'ubicazione di una singola stanza [Nullo]}
- ... ...
{...}

+ la strumentazione: attrezzi personali. Armi iniziali [Mazzetta, Accetta, Piombo] per un peso variabile di kg 4~6 | Equipaggiamento GdR non offensivo [Borse degli attrezzi]
+ la strumentazione: strumenti di rilievo e misurazione. Armi acquistate [Corda a tredici nodi]
+ la strumentazione: attrezzi di cantiere. Armi acquistate [Malepeggio, Martellina, Badile, Sacchetti di gesso x 5]
+ la strumentazione: strumenti di disegno e misura. Oggetti GDR [Compassi x 3] incantati [vedi "Disegno e Scrittura"]
+ la strumentazione: pacchetto di medicazione. Bendaggi con soluzione cicatrizzante [Erba medicinale x 2 (cura bassa, istantaneo)] e Tonici [Corallo x 1 (+4 CS Intelligenza) + Erba ricostituente x 1 (+5% energia)] + pezzi di ricambio {Ripara un equip danneggiato [Abilità personale 12/25] [Fisica] [Medio]} e coltello.
+ cianfrusaglie. Oggetto personale [Quaderni di appunti]
+ doni. Cristallo del Talento + Anello del tuttofare (Dialetto dell'Akeran, Lingua del Nord) x 2

- note. Si riporta quanto descritto in confronto.
Buon gioco.

In caso di necessità si riescono a fare cose inaspettate.
Serhat Satu

 
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Shervaar
view post Posted on 4/7/2015, 18:37






C’è un qualcosa nella Fisica a me tanto cara.
Si chiama Inerzia.
Non starò qui ora spiegarvi come e perché, ma dovete ringraziare lei se tutto quello che vedete intorno a voi esiste. Semplicemente, diciamo, un qualcosa che si muove tende a rimanere in movimento, un qualcosa in quiete tende a rimanere nel suo stato di riposo. Una semplice legge di facile intuizione e di facile riscontro nella quotidianità.
Ed essendo io, come tutti infondo, soggetto alle leggi della fisica la cosa a modo suo vale anche per me. Posso lavorare per due giorni di fila senza chiudere occhio, ma quando poggio il culo sul letto, poggio il culo sul letto.
Quel insistente e concitato bussare sulla porta, a quella triste ora del mattino, era forse tra le peggiori cose che mi potessero capitare in quel momento

Arrancai verso la fonte del rumore, per un attimo soppesando l’idea di farla saltare con una delle mie fiale esplosive, e quando aprii la porta senza minimamente curarmi del mio discutibile aspetto ne di chi potessi avere davanti mi stavo grattando una chiappa stordito
<< Cazzo vuoi a quest'ora? >> sbiascicai infastidito.
Non fu l’ampio e piazzato petto nudo e verde a spaventare minimamente l’avventore, ne furono le spalle curve in avanti, le braccia tozze e muscolose, il grugno duro o gli occhi rossi e gonfi dal sonno.
<< Uno di noi è già morto. Non resta molto tempo >> rispose rapido e conciso una Lama Nera, prima di sparire nel nulla.
Rimasi un attimo interdetto sul posto, era successo tutto troppo in fretta, e quando aprii le imposte e notai che il sole non aveva neanche finito di sorgere andai mugugnando ad accertarmi che gli altri si fossero svegliati.
Si preannunciava una lunga giornata.

In strada un immancabile piccolo gruppetto di curiosi si affollava alle porte della caserma, mentre tutt’intorno le guardie cittadine si avvicendavano in un continuo viavai.
Se solo il genere umano avesse impiegato in modo migliore anche solo metà della curiosità e del tempo sprecati dietro a queste inutili storie quale mondo migliore sarebbe stato.
Non che non dovessero essere curiosi, ci mancherebbe, dar sfogo alla mia curiosità è il motivo per cui respiro, però che solo le basse chiacchiere di quartiere fossero in grado di smuovere una tale massa era veramente triste.
Ci mettemmo a fare domande in giro, ricevendo le risposte più dsparate e discordanti sull’avvenuto.
Maledetta plebaglia. Un cosa, cacchio, un cosa sola facevano, e neanche bene.
Dopo aver concluso che uno dei nostri mercenari era stato ucciso e che probabilemente un altra Lama Nera ne era il carnefice ci separammo, ognuno diretto in un luogo diverso per concludere le indagini su quella storia ogni minuto più dubbia. La sera prima ci eravamo confrontati, avevamo condiviso il tetto e il pasto e, cosa più importante di tutte, avevamo condiviso le scoperte. Quella storia che ci avevano rifilato faceva acqua da tutti le parti, ad ogni passo che facevamo un nuovo tassello si rivelava per minare la validità della versione che lord Ysten cercava di imporre a tutti, un uomo che tra le altre cose era arrivato arrivato perfino ad avanzarci un velata offerta di ricchezze in cambio del nostro appoggio. Peccato che stesse provando con le persone sbagliate. Io più di tutti poi dell’oro non sapevo che farmene.
Andai allora alla caserma, dove l’assassino era in arresto, sperando di cavarne qualcosa di buono.
Mi avvicinai con cautela alle guardie che tamponavano minacciose la ressa fuori il loro presidio e mostrando le mani vuote mi giocai l’ennesima mezza bugia.
<< Sono qui per conto di Lord Kasumaki. Il mio signore ha affari con il vostro lord Ysten e mi ha chiesto di assistere all'interrogatorio per assicurarmi che le indagini siano svolte a dovere nell' interesse di tutti. Ieri mi è stato concesso di analizzare il corpo del defunto Sander, conto sul fatto che anche oggi non ci saranno problemi...>>
La cosa in effetti poteva anche essere vera, Ysten ci aveva proposto un accordo, ma nessuno aveva detto che avessimo accettato.
Le guardie alla porta, intente a sorvegliare che i curiosi non entrassero, si scambiarono poco più di una rapida occhiata quando per fortuna un terzo loro collega giunse a garantire per me.
<< Lo ricordo, ieri era qui >> disse, aprendomi la strada. Lo seguii nello stesso tranquillo atrio che mi aveva accolto il giorno prima e che ora pullulava di uomini febbrilmente indaffarati. Una delle porte sul lato dell’edificio era chiusa e controllata da tre uomini e mi avvicinai a colpo sicuro, ripetendo la richiesta di poco prima.
<< Sono qui per conto di Lord Kasumaki, un alleato del vostro lord, Ysten.
Mi è stato chiesto di assistere all'interrogatorio per assicurarmi che le indagini siano svolte a dovere nell'interesse di tutti e due i nostri signori. Ieri mi è stato concesso di analizzare il corpo del defunto Sander, oggi invece vi chiedo lasciarmi passare, come già i vostri colleghi alle porte hanno fatto prima di voi.
>>
<< Se conoscessi tutti i lord di questo buco di culo sarei nel Consiglio dei Pari e non alla porta. Tanto uno in più non farà la differenza, entra pure>> rispose bruscamente una delle guardie, con parole in effetti sensate chiunque fossero i Pari. Mi liberarono la via e feci il mio ingresso nella sala.
All'interno trovai un bel po’ di persone, tra cui, oltre a due guardie e un Lama Nera, alcune di cui ignoravo il rango. Quando feci il mio ingresso si girarono tutti, tranne l’imputato ed un guardia che stanca procedeva all’interrogatorio. Nessuno per fortuna fece obiezioni sulla mia comparsa quindi con cenno del capo salutai ed indicai poi silenzioso il mercenario, che in quel momento aveva iniziato a raccontare gli avvenimenti del giorni prima.
Era un uomo alto e ben piazzato, inconfondibile la sua uniforme mercenaria, ed in perfetta antitesi con la pacatezza della guardia che lo interrogava lui era visibilmente preoccupato e scosso.
Raccontò che l’altra Lama Nera, una di quelle in teoria imprigionate, gli aveva dato appuntamento di giorno in luogo appartato e lui incuriosito si era presentato. Allora apparentemente senza motivo il suo compagno lo insultato e poi attaccato e lui non aveva potuto far altro che difendersi. Credibile come un bambino che con la bocca piena di briciole insiste di non aver mangiato il biscotto.
Continuava a sudare, scosso e preoccupato, con voce vagamente piagnucolosa che però non smosse minimamente il suo interlocutore che, sarcastico e convinto forse meno di me, incalzò con altre domande.
Mi avvicinai allora all’altra guardia, cercando di levarmi qualche dubbio che nel parlare i due mi avevano fatto venire.
<< Tradito i suoi compagni, chi è costui? e chi era invece il morto? >>
La risposta arrivo da uno degli altri presenti, un uomo in toga, che mi sussurrò all’orecchio con un accento strano in quelle terre.
<< Lui è una delle Lame Nere che non sono state incriminate, poichè si sono dissociate accusando i propri compagni...uno dei quali durane la notte è evidentemente morto. >>
Ricuperai nella memoria le informazioni che mi avevano passato Shimmen e Serhat il giorno prima e tirai un paio di somme. La morte di uno degli indiziati per la morte di lord Sander, ora che eravamo arrivai in città noi a fare domande ed in vista del processo del giorno dopo, era più che dubbia. Mi fermai un attimo a soppesare la mossa successiva, e mi appellai poi all’uomo in toga con un sussurro mentre gli altri due continuavano il loro sterile botta e risposta.
<< Capisco, sapete invece come ha fatto ad uscire dalle prigioni? ha ricevuto un aiuto esterno? E la storia dello scontro regge? il morto e la scena dell'omicidio mostravano i segni di uno scontro o questo qui sta solo provando a rifilarci la sua versione dei fatti? >>
<< Le Lame Nere di cui fa parte il morto erano rinchiuse nella propria caserma, di cui dovrebbero aver consegnato le chiavi. Ma sono mercenari e assassini, chi sa cosa possano fare. Io forse non dovrei dirvelo, ma di certo vi è stato uno scontro. Per lo meno del sangue è stato versato, e da parecchie pugnalate. Precise, credo, ma certo numerose. Io però non sono un guerriero. >> rispose circospetto, abbandonando poi l’aria cospiratrice per assumerne una altezzosa. << Sono un cultore della legge. >>
Mi limitai ad un cenno di assenso, domandandomi che qualifica potesse essere quella di studiare un qualcosa che veniva applicato senza criterio e a gusto di chi semplicemente aveva comunque il potere di deidere. Veramente simpatico il genere umano.

Poco dopo l’interrogatorio finì e sempre forte della mia finta raccomandazione chiesi di rimanere solo con l’imputato. Con disarmante facilità anche questa volta ottenni ciò che volevo, la guardia si alzò liberandomi la sedia e tutti uscirono dalla stanza.
Attesi che la porta si chiuse per lanciare un sorriso soddisfatto alla Lama Nera prima di stravaccarmi sulla sedia della guardia e lanciando con disinvoltura i piedi incrociati sul tavolo.
Era giunto il momento del più grande dei bluff.
<< Deve essere stata alta la paga per averti fatto voltare le spalle ai tuoi compagni e per averne poi eliminato uno. Se comunque con te Ysten è stato generoso quanto lo sarà con me se convinco tutti della colpevolezza degli altri mercenari allora si, ne deve essere valsa la pena.
Cosa aveva fatto però quel poverino mi sfugge...sicuramente qualcosa di grosso per meritarsi tutte quelle pugnalate. Ora che siamo soli e sulla stessa barca pensi di potermelo confessare?
Tu comunque continua a fare la tua parte e ci penso io a farti scagionare per mancanza di prove.
Posso contare sulla tua collaborazione?
>>
Presi un profondo respiro, guardandolo fisso negli occhi. Il dado era tratto e l’esca lanciata.
L’uomo mi guardo sulle prime giustamente dubbioso ma presto le incertezze svanirono e mi si avvicinò sussurrando.
« Uno dei vostri... uno straniero mi ha fatto qualcosa e in preda a deliri vari potrei aver confessato di aver ucciso Lord Sander. In tempi così tesi chiunque potrebbe essere in pericolo, specie dopo aver ascoltato una pseudo confessione priva di alcun fondamento, probabilmente scambiandola per vera.
Tuttavia è noto: Ysten ricompensa lautamente i propri sostenitori, e questo omicidio è cosa di poco conto rispetto a quello di Lord Sander. A breve ci sarà il processo, e avendo Ysten un'idea ben precisa dello svolgimento dei fatti chiunque voglia essere ricompensato farebbe bene ad attenersi a quella.
>>
Ricordai immediatamente cosa mi aveva raccontato Shimmen ed in un secondo richiamai alla mente il nome dell’uomo che avevo davanti e che apparentemente aveva abboccato, era fatta. Ora bisognava solo spremerlo.
<< Potresti aver confessato? Siamo ad un bivio Drog, o hai confessato o non hai confessato un omicidio che o hai compiuto o non hai compiuto. >>
Mi presi una piccola pausa, pensando bene alle parole successive con le quali mi stavo per giocare tutto. Notai, casualità?, che tra le altre cose il nostre Drog era proprio della stazza giusta per aver elimanato Sander in base a quanto avevo ipotizzato il giorno prima.
Mi allora avvicinai con fare cospiratore e sussurrai.
<< Non essere criptico con me, Drog, o non posso fare il mio lavoro, nel mio e nel tuo interesse. Devo conoscere la verità per poterla manipolare a nostro vantaggio: non posso vendere una storia che fa acqua o al primo passo falso ci impiccano tutti e due per tradimento. Quanto ci metteranno a puntare il dito contro di te ora che hai eliminato uno degli indiziati, plausibilmente per assicurarti il suo silenzio? Devo ricordarti chi era a guardia del lord quella sera? Non sperare che si siano già dimenticati di te. >>
<< Forse non hai capito... se io ti dicessi di aver ucciso Lord Sander, o se ti dicessi di aver ascoltato una simile confessione dall'uomo che ho ucciso, al processo di domani la tua versione sarà sempre la stessa: le Lame Nere che stavano con lui l'hanno ucciso, e voi non avete trovato prove del contrario. Ysten vuole che questa sia la verità, e io farò tutto per compiacerlo. >>
<< Felice di vedere ferrea la tua lealtà al nostro Lord. Al processo di domani però anndranno oliati i giusti ingranaggi perché la nostra versione sia accettata senza domande, cosa che mi accerterò di persona.
Non ho altro per te, uscendo ribadirò la tua innocenza, tu però mi devi almeno un naso rotto.
Se me ne andassi senza novità e con tutto questo pacifico silenzio potrebbero sospettare qualcosa.
È comunque cosa da poco se pensi a cosa ci aspetta dopo.
>>
Mi alzai con calma e afferrando la sedia la lanciai contro il muro, rovesciai poi il tavolo e gli mollai un destro sul volto. Quello fu un grande sfizio. Benché quello avesse ammesso il proprio coinvolgimento con lord Ysten aveva in realtà confessato poco e niente, mi aveva quindi dato qualcosa su cui lavorare ma poco di concreto. Avevo comunque deciso di tagliare la farsa prima che l’altro si insospettisse e innervosisse più di quanto non fosse già.
Uscendo mi chiusi la porta alle spalle tamponando i lamenti di rumore della lama nera che grondava sangue dal naso e mi rivolsi ad uno dei soldati che mi guardava con stupore.
<< Propongo di lasciarlo marcire un paio di giorni in qualche buco dimenticato, magari legato come un verme, sperando che gli si scolga la lingua. Allora magari ci spiegherà perché ha sventrato l'altro con tanta foga. Tutto vostro comunque, levo il disturbo. >>
L’ultima cosa che mi serviva il giorno dopo era di ritrovarmi quella Lama Nera tra le palle a smascherare il mio doppio gioco.

Uscii dalla caserma e mi avviai in cerca degli altri. Quest’ultima confessione ci apriva una nuova pista ed avevamo ormai veramente poco tempo per raccogliere le ultime prove e decidere una linea per il giorno dopo
Legenda : Narrato - Pensato - Parlato

Riserve:

Corpo 90

Mente 115

Energia 70

CS: 3 (1xDestrezza, 2xRiflessi)

Armamentario:

Pelle Coriaeca - Armatura naturale - Su tutto il corpo

Il Risolutore - Piede di Porco, Arma Contundente - Riposta

Il Catalizzatore - Balestra Automatica - Riposta

Fiala Infiammabile - Arma da Lancio 2/2 (2 alla cinta)

Fiala Esplosiva - Arma da Lancio - 2/2 (2 alla cinta)

Fiala Spaccaossa - Arma da Lancio - 3/3 (2 in Catalizzatore, 1 alla cinta)

Dardi di Balestra - Arma da Lancio - 3/3 (3 dietro la schiena).

Pugnale - Arma Bianca - Riposto

Passive Infinite:

Anello Tuttofare - Conoscenza enciclopedica delle scienze che permettere di comprendere e risolvere facilmente problemi da tale natura

Passive ed utilizzi :

Attive utilizzate:

Oggetti Usati:

Riassunto Tecnico :

Note:

Come da confronto.

 
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view post Posted on 7/7/2015, 23:10
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········

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Oes - Mattina
_______________



Il tribunale era un’ampia stanza a pianta circolare, dove il pubblico era relegato su sedili di pelle simili a spalti. Da un lato, sulla destra, erano state condotte in ceppi le due Lame Nere accusate dell’omicidio. I loro volti erano smagriti, le vesti lacere e macchiate dal sangue e dal piscio. Tenevano la testa bassa, come se fossero già certi del risultato. Il loro non era più il volto dei mercenari felini, amici delle ombre, ma era quello degli uomini che erano stati o avrebbero potuto diventare, con la barba incolta e gli occhi cerchiati e umidi.
Non vi era altra rappresentanza del loro gruppo, se non l’unico di loro ad essere ancora in libertà. Dorg, l’uomo imponente, sedeva in prima fila con il volto ancora livido. Anche lui sembrava turbato e continuava a rigirarsi le mani. I suoi occhi erano fissi sulle schiene dei suoi compagni. L’altro che, come lui, era libero, non si era presentato. Ma nessuno aveva prestato abbastanza attenzione da fare domande.
Dall’altro capo della sala, sulla sinistra, Lord Ysten lisciava la pregiata tunica candida che indossava come accusatore. Una banda rossa gli attraversava il petto, simbolo della giustizia, e reggeva una sola pergamena nella mano. Sul volto curato e sulle labbra aleggiava un sorriso sarcastico. Attendeva, sornione, come un leone tra l’erba alta.
Infine entrò anche Boris Duman, giudice della controversia in assenza del signore di Oes. Indossava una lunga tunica completamente rossa orlata d’oro e una pesante parrucca bianca. Il suo aspetto era solenne, gli occhi totalmente inespressivi. Si sedette al proprio posto, stringendo le labbra ed esaminando la stanza che aveva davanti.
Molti curiosi l’avevano gremita, la maggior parte per poter poi chiacchierare degli eventi una volta che tutto fosse finito. Una lieve smorfia di disgusto gli segnò il volto, ma non fece alcun commento. Quando si alzò, tutti lo imitarono.


Si apre oggi il processo alle Lame Nere, accusate dell’omicidio del loro signore, Lord Felkin”.
Un brusio percorse la sala, ma ben presto scemò sotto lo sguardo duro dell’uomo.
Per primo parlerà lord Ysten, che per primo ha trovato il corpo. Egli inoltre sostiene di avere importanti novità per questa Corte”.


Qualcuno tentò di applaudire quando Ysten si diresse allo stretto banco degli imputati. Ma nessuno lo imitò, come se la solennità di quel momento avesse conquistato nello stesso momento tutti gli animi. Gli occhi si fissarono sull’uomo, le Lame Nere volsero il capo con disprezzo. Dorg, per la prima volta nell’intera mattinata, prese un lungo respiro e parve più rilassato.


L’uomo sorrise, carezzandosi per un attimo il pizzetto curato. Le sue dita lunghe indugiarono sulla pergamena senza aprirla. Si schiarì lievemente la voce.

Vi ringrazio, signor giudice per la parola, e ringrazio tutti voi per l’attenzione.
Avete detto bene: sono stato io a trovare il corpo di mio padre. Qualcuno l’ha sgozzato con un gesto abile e deciso, qualcuno di abbastanza furtivo da coglierlo di sorpresa e di abbastanza alto da arrivargli alla gola. Qualcuno di abbastanza forte da sopraffarlo e che pure non è stato notato dalle guardie alla porta dei giardini. Nessuno, senza che loro lo vedano entra o esce
”.


Fece una piccola pausa, poggiando entrambe le mani sulla superficie di legno del banco. I suoi palmi la percorsero per qualche secondo, mentre riordinava le idee.


Entrambi gli uomini che sono seduti di fronte a me sono potenziali colpevoli: hanno la stazza e le capacità di uccidere un uomo come mio padre, oltre ad avere anche l’occasione. Per quanto si proclamino innocenti, sono i più vili dei traditori”.
Stese un braccio, indicando le due lame nere.
Su una cosa, però, non hanno mentito. Non erano soli”.


Un sussurrare sempre più intenso si levò dalla folla, tanto che Boris Duman fu costretto a scuotere con violenza la propria campanella d’oro per zittirli. Ysten attese con pazienza di poter riprendere la parola.


Per tutto il tempo, ripeto, non erano soli. Alle loro spalle c’erano molti compagni, c’erano tutte le Lame Nere”.
Socchiuse gli occhi felini, mentre le due Lame Nere balzavano in piedi con un grido di sorpresa.
Questa lettera, trovata sul corpo della Lama Nera morta la scorsa notte, rivela la congiura che tutti i commilitoni stavano tessendo alle spalle di mio padre. Ad eccezione dei pochi che si sono dissociati, erano tutti d’accordo ad eliminare lord Felkin, un signore e un guerriero, per sostituirlo e instaurare una guida militare della nostra florida regione. Niente più che arrivisti”.


Si mosse a passi lenti, porgendo la pergamena dispiegata al giudice. Il nobile vi fece scorrere gli occhi per qualche istante, aggrottando la fronte. Infine la arrotolò di nuovo, chinando il capo come per riflettere.
Quando si alzò il suo sguardo si era fatto gravido di pensieri, e la sua voce risuonò ancora più solenne.


Mi pare a questo punto più che mai doveroso concedere agli imputati una difesa”.


Ysten si sedette al proprio posto. Rivolse un’occhiata furtiva, di scherno, ai due che lo fissavano a loro volta in cagnesco. I suoi occhi scivolarono lentamente alle loro spalle, dove sedeva Dorg. Sguardo nello sguardo, parvero scambiarsi una comunicazione che nessun altro avrebbe potuto capire. Gli occhi della Lama Nera si erano fatti lucidi, eppure annuì lentamente.
La folla non rumoreggiava più. Attonita, quasi fosse stata pugnalata lei stessa, attendeva.


Chiamo quindi al banco gli uomini che, sotto mia concessione, si sono fatti carico della difesa degli imputati. Costoro hanno compiuto indagini e ricerche e forse sapranno fornirci elementi decisivi per risolvere questo mistero”.
Tese la mano, invitando i nuovi venuti a prendere posto.
Soprattutto alla luce della recente scoperta, vi prego di illustrarci tutto ciò di cui siete venuti a conoscenza. Questa Corte si trova a decidere su accuse molto gravi”.
Scosse lentamente la testa, come se non volesse credere lui stesso ai propri occhi.





CITAZIONE
Qm Point

È giunto il momento della resa dei conti. Ognuno di voi deve salire sul banco dei testimoni e pronunciare la propria arringa. Questa potrebbe contenere una difesa per le Lame Nere o anche una semplice esposizione dei fatti così come ritenete che si siano svolti. Ricordate che il vostro compito (almeno in teoria) è scagionare le Lame Nere stesse.
Potete postare anche senza passaggio in confronto, ma se volete interagire con i png nella stanza oppure se volete compiere azioni particolari dovete scriverlo in confronto così che possiamo gestire il tutto.
Il limite per postare sarà domenica 12 alle 23.59 (con eventuali proroghe fino a lunedì 13 alla stessa ora).

 
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Shervaar
view post Posted on 12/7/2015, 16:22






<< Dove minchia è Shimmen? >> mi domandai per la dodicesima volta da quando avevo poggiato le chiappe sul posto che mi era stato riservato in quanto testimone della difesa.
Un fiume di gente continuava a riversarsi nella sala del tribunale dove si sarebbe svolta l’udienza e benché fossero dieci minuti buoni che scandagliavo volto per volto i presenti di Shimmen non ve ne era traccia. Poco preoccupante di per se il fatto che fossero solo dieci minuti che lo cercavo nel via vai, decisamente più critico che questo fosse in realtà sparito dalla sera prima, quando aveva insistito per prendere un paio delle mie fiale e di andare procurarci un altro paio di prove da sfoderare quel giorno stesso per sviare la colpa dai nostri mercenari.
Shimmen doveva ricomparire, e doveva farlo alla svelta, o sarebbe stato un gran bel danno.
Ci serviva la sua voce e la sua testimonianza, ma soprattuto ci serviva il suo titolo, quel “Lord” a cui gli umani danno tanta importanza, per avvalorare la nostre parole. Personalmente mi sarei fatto una ricca pisciata sulla parola Lord ma quel popolo di mentecatti che ora mi circondava aveva l’abitudine di giudicare le persone in base al buco da cui erano usciti piuttosto che valutare cosa avevano fatto una volta venuti al mondo e la cosa, giusta o sbagliata che fosse (non sono io la persona ne questo è il momento per discuterne), in quel momento faceva una bella differenza. Senza Shimmen io e Serhat eravamo solo due forestieri, quanto perso avrebbero avuto le nostre parole?

Continuai a far vagare lo sguardo tra i presenti, incrociando per l’ennesima volta un volto pisto e livido. Quel maledetto di Dorg era stato rilasciato dalla custodia delle guardie cittadine, inutili idioti, e sedeva ora in prima fila, subito alle spalle dei suoi compagni imputati. Continuava a rigirarsi le mani nervoso, aveva forse paura ora che mi vedeva seduto al tavolo della difesa? Quella confessione che mi aveva lasciato il giorno prima, sommata a quella che aveva fatto a Shimmen lo mettevano in un pessima situazione, elemento su cui avrei presto fatto perno.

Continuai a scrutare uno ad uno i volti i presenti in cerca dell’unico uomo di tutto il borgo che sembrava mancare all’appello.
Quando infine entrò il giudice sbuffai pesantemente, accasciandomi sul posto e portando entrambe le mani al volto a massaggiarmi le tempie. Di Shimmen non c’era ancora traccia quando Boris Duman, il giudice, chiamò il silenzio.
Il dado era tratto.

Prese parola Ysten e come previsto rifilò a tutti i presenti la sua misera versioncina in cui lui, povera vittima, aveva trovato corpo del padre immerso in un lago di sangue e le Lame Nere, tutte le Lame Nere, erano i cattivi e gli arrivisti. Una storiella facile facile per il popolo terra terra, comunque piena di falle. Le prove a carico dei miei mercenari erano assolutamente irrilevanti, e proprio su quello si sarebbe basata la mia difesa.
Attesi che Ysten finisse il proprio sermone, prese poi parola Duman che ci diede possibilità di esporci.

Un attimo titubante mi alzai. Da quando eravamo stati nominati per parlare quante centinaia di paia di occhi ci erano state puntate contro?
Io, l’uomo di scienza, uno di quei topi da laboratorio abituati a lavorare al lume di lampada nascosti in qualche polveroso e dimenticato antro attrezzato ora ero lì, al centro dell’attenzione, l’intera sala a guardarmi.
Disagio, iniziai a temere che tutti quegli sguardi potessero sbranarmi.
Lo sguardo fisso solo sulla persona che mi interessava convincere mi alzai in piedi e schiarii la voce, tutto il resto divenne solo un’irrilevante e sfocato vociare di sottofondo

<< Signor Duman >>, cenno riverente del capo.
<< Lord Ysten >>, sorriso palesemente fintissimo.
<< Signori voi tutti. >> quali signori? Non c’era nessuna folla. Dimenticali.
Profondo respiro, mente locale, fottitene di tutti e parla solo per il giudice.

<< Sin dal primo momento in cui sono arrivato qui ad Oes ho avuto l’impressione che quella che si raccontasse in giro fosse solo una mezza e montata verità; ed oggi, grazie alle poche ma decisive indagini che siamo riusciti a svolgere in queste due giorni, cercherò di convincervi del perché. >>
Sia ben chiaro che del voi lo davo al giudice per riverenza, non facevano così gli umani?
Nella sala, ripeto, vi eravamo solo io lui e quel cornuto di Yesten.
<< Dal momento che tutto ciò che ho scoperto è di fondamentale importanza andrò semplicemente in ordine cronologico, vi chiedo quindi di mettervi comodo e seguirmi passo passo, rivivremo questi due giorni visti dai miei occhi.
Sono stato chiamato qui ad Oes con il compito di investigare sulla morte del Lord locale, apparentemente eliminato dai suoi stessi mercenari. E già mi concederete il primo dubbio sorge. Per quale motivo dei mercenari avrebbero dovuto mordere la mano che li nutriva? Per quale motivo se volevano metter su un regime militare avrebbero lasciato in vita il figlio erede del titolo, i fedeli del defunto lord e perché no, anche il capo delle guardie cittadine e i suoi uomini?
Non è quello che farei io, non è quello che farebbe nessuno, e soprattutto non ha senso lasciarsi arrestare e condurre ai ceppi con il rischio di essere impiccati. Non è così a mio avviso che si istaura una dittatura militare, come vogliono convincerci stia tentando di fare.
Comunque, già pieno di dubbi iniziai, ad investigare ed il primo luogo dove mi recai fu la scena del delitto. Il cadavere di lord Sander, tutti saprete, è stato rivenuto di notte in un angolo appartato del suo giardino, nascosto dalle fronde degli alberi e in una zona poca luminosa. Ho personalmente analizzato il luogo dell’omicidio ed il cadavere e considerando che questo era un uomo d’arme e la totale assenza di segni di colluttazione ammetto plausibile l’ipotesi che sia stato colto di sorpreso da qualcuno dalle doti non indifferenti; ma, ci tengo a sottolineare, chiunque addestrato alle arti dell’assassinio potrebbe essere il responsabile, le Lame Nere come un qualsiasi altro assassino assoldato da un Lord rivale infastidito dalla politica di Sander, tanto per fare un esempio. Chi poi lascerebbe la propria lama sulla scena del crimine, ben sapendo che il proprio corpo d’arme è l’unico a possederne di simili fattezze? Solo un idiota, e gli idioti difficilmente diventano mercenari navigati.
Non risulta invece difficile immagginare che il lord potesse aver facilmente dato le spalle a qualcuno di cui si fidava, qualcuno a lui caro, dal quale non si aspettava di certo un colpo alle spalle. Qualcuno che avrebbe avuto tutti i vantaggi del mondo a liberarsi del suo e delle sue guardie con un solo colpo.
>>
Piccola pausa, occhiata veloce a Lord Ysten, profondo respiro e si riparte.
Stavo andando stranamente bene.
<< Mi recai quindi nella caserma della guardia citadina per analizzare il corpo, ad ogni passo più dubbioso. Il cadavere non fece che confermarmi quanto già ipotizzato. Chiunque della giusta stazza poteva aver portato quel colpo, un amico come un nemico ben pagato; e vuole il caso che le Lame Nere fossero amici ben pagati, a mio avviso quindi le ultime ad aver motivo di voler eliminare Sander.
Il primo giorno le indagini si chiusero così. Posso dire di aver scoperto chi è stato a portare il colpo? No, certamente no, ma ho capito che la schiera di possibili indiziati e ben più ampia di quello che vogliono farci credere, soprattuto considerando quanto scoperto dai miei compagni, dettagli comunque che lascio a loro.
Il secondo giorni venni svegliato con la notizia che una Lama Nera era stata assassinata. Ma come, uno dei possibili indagati eliminato il giorno prima del processo? A chi faceva comodo quel silenzio se non a chi potesse temere che il proprio labile intrigo potesse venire a galla?
Tornai allora alla caserma delle guardie per assistere all’interrogatorio dell’omicida e chi vi trovo? Una lama nera, che potete vedere qui oggi in aula contorcersi le mani nervoso come nessuno altro dei presenti.
>>
Con un cenno indicai Dorg, lasciando che il centinaio di sguardi per un secondo divorasse lui.
<< Sapete perché è così nervoso? Perché mi ha confessato di esser stata sua la mano che ha eliminato Lord Sander, confessione per altro fatta anche il giorno prima a Lord Kasumaki. >>
Dove cazzo è Lord Kasumaki?
<< Confessione che udita per sbaglio è costata la vita a quella Lama Nera rinvenuta morta per strada che ha avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, confessione per altro fatta da quell’uomo che la sera stessa dell’omicio guarda caso aveva l’ordine di proteggere Lord Sander, invece di lasciarlo avventurarsi solo nel buio del giardino come sostiene di aver fatto.
Potrete obbiettare che nessuno tranne me ha udito quelle parole, e vi confermerò di aver chiesto a tutti i presenti di uscire dalla sala dell’interrogatorio nella speranza che al nostro assassino si scogliesse la lingua. Ma a questa obiezione risponderò che nello stesso modo nessuno può confermarci che Ysten abbia effettivamente trovato il corpo morto del padre, che nessuno può sapere chi ha messo accanto al cadavere il pugnale dei mercenari, che chiunque con la giusta stazza e addestramento poteva portare quel colpo fatale, e, per ultimo ma solo in ordine cronologico, che chiunque potrebbe aver scritto di proprio pugno quella stessa lettera oggi portata in aula.
>>
Altra piccola pausa, stava arrivando il finale e tutti dovevano aver modo di digerire le mie ultime parole.
Quel poco che sapevo di arte oratoria era che le pause sono importanti tanti quanto le parole dette. Speravo solo di essermele giocate bene.
<< Stiamo per condannare due uomini sulla base di chiacchiere e ipotesi frettolose, ma nessuna prova incastra effettivamente questi uomini più di mille altri. Meditate su questo prima di decretare con fretta e leggerezza il loro destino. >>
Un ultimo attimo di silenzio perché i presenti soppesassero queste mie parole, poi mi sedetti soddisfatto. Pur avendo lanciato le mie accuse contro lord Ysten indirettamente, in modo però che qualunque idiota avrebbe colto, avevo preferito evitare attacchi diretti e far riferimenti alla fiala di acido che mi ero preparato il primo giorno come prova. Con Shimmen sparito con le mie fiale dietro era un azzardo che non potevo permettermi di correre.
Era andata comunque discretamente bene, ora non restava che sperare nel buon senso della corte e nella validità della testimonianza di Seraht...

Legenda : Narrato - Pensato - Parlato

Note:

Magro post sottotono ma veramente non sono riuscito a trovare enormi spunti per scrivere..D:
Mettiamoci anche esame pesante alle porte...
Mi rifarò al prossimo giro.

 
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dra31
view post Posted on 12/7/2015, 17:45




Rou ~ Moord - V
Oes, Alcrisia.

Oes, Mattino.
Il processo a carico delle Lame Nere, accusate dell'assassinio di Lord Felkin Sander, signore di Oes, ha inizio quando il giudice, Boris Duman, prende la parola.

“Si apre oggi il processo alle Lame Nere, accusate dell’omicidio del loro signore, Lord Felkin.

L'ampia sala circolare del tribunale p gremita in ordine di posto, con il pubblico seduto sull'esterno della sala in un largo emiciclo e davanti a loro accusati e accusatori si trovano ai lati dello scranno presieduto dal giudice. Tra i presenti, in un angolo della sala, Serhat e il suo compagno pelleverde attendono il loro turno di esporre quanto ottenuto con le indagini dei giorni precedenti; in realtà dovrebbero essere in tre ma al momento Shimmen è assente e non sembra avere intenzioni di tornare per tempo, dopo essersi allontanato per una delle sue idee dell'ultimo secondo. Entrambi fanno affidamento sul rosso lord Kasumaki, l'unico che, in un contenzioso riguardante un nobile, può dare un peso alle sue parole con il solo status sociale. In un mondo in cui soldi e titoli fanno una certa differenza, anche il più piccolo signore del Dortan ha più diritti di un maestro costruttore o di un Pelleverde.

Ad ogni modo, presente Shimmen o meno, il processo inizia con la deposizione di Lord Ysten che, per favorire la propria tesi, produce in quel momento un'ultima e importante prova a sfavore degli accusati. Quella mossa non convince il costruttore, che ci vede dietro una qualche manovra poco pulita; è il ricordo dell'offerta fattagli di persona dallo stesso Ysten a viziare il pensiero: se può pensare di comprare lui, perché non farlo con il giudice?
Dopo aver letto e ponderato il contenuto della pergamena, il giudice Duman prende nuovamente la parola e da il permesso a Serhat e al suo compagno di prendere la parola e informare l'aula su quanto scoperto.
Il Pelleverde è il primo dei due a farsi avanti ed esporre le sue nozioni e le sue tesi, dando tempo all'üstâd di prepararsi mentalmente e spiritualmente.
Quando viene il suo momento, il costruttore si alza dal suo sgabello e si porta verso il banco con lenta insicurezza; si sente spaesato e fuori luogo in quell'aula di processo, in un ruolo che poche volte nel passato ha osservato da spettatore e praticato per questioni legate alla professione: qualche volta può capitare di dover fare l'avvocato del diavolo per salvare il lavoro.
Arriva e posa il suo quaderno e i suoi attrezzi sul banco, prima di prendere la parola.

Signor giudice, signori, perdonate fin da ora l'inadeguatezza di questo umile maestro costruttore per questo ruolo.
Detto questo, passo ad illustrare quanto prodotto dalle indagini.

Apre il quaderno e con secchi gesti della mano materializza sopra di esso una piccola riproduzione in scala della dimora dei Sander e del giardino, dettagliata fin a dove la memoria lo aiuta. Per alcune tipologie di lavoro e di clientela, i costruttori sono soliti servirsi di modelli in scala di quanto progettato, precisi al massimo di dettagli e particolari, per aiutarsi nella spiegazione del progetto e per facilitare la comprensione a chi ascolta e osserva, oltre ad essere una futura fonte di confronto con quanto eseguito in cantiere; Serhat, dunque, utilizza un approccio che conosce ad una situazione che gli è estranea.
La riproduzione è abbastanza grande da poter essere osservata da qualunque angolo della sala e al contempo non ingombra la reciproca visione dei presenti. Il costruttore attende un attimo, come a voler dare il giusto spazio alla sua creazione, e inizia a parlare.

Signori, mi aiuterò di questo modello per spiegare quanto scoperto, o almeno tenterò di farlo.
Questa, come immagino conosciate, è la residenza dei lord coinvolti in questo processo, la famiglia Sander rappresentata qui da lord Ysten.


Indica con la matita un punto del modello che corrisponde con il giardino.

Come già sappiamo, l'omicidio di Lord Felkin Sander è avvenuto nel giardino privato della residenza in uno dei suoi momenti di riflessione.
Un luogo inaccessibile dall'esterno se non volando o scavalcando il muro di cinta, con l'unico accesso sorvegliato a vista e lo stesso giardino è oggetto di frequenti perlustrazioni.
Un eccesso di sicurezza o una lecita paura di qualcosa o di qualcuno?


Il mestre de cases osserva i presenti, accusati e accusatori, con sguardo interrogativo. Chi conosce la risposta a quella domanda, tra i presenti? Lo vorrebbe sapere anche lui.

Quanto appreso suggerisce la seconda versione; la condotta di Lord Felkin sembra non essere stata gradita da molte persone, soprattutto la sua dispotica gestione del commercio locale. Anche suo figlio, il qui presente lord Ysten, si è fatto più volte portavoce presso il genitore di queste insofferenze. Un genitore severo, inflessibile e ruvido, che preferiva la compagnia di mercenari a quella dei suoi simili. Poi che, per un triste gioco del fato, il figlio scopra il corpo esanime del padre in un ambiente interdetto a chiunque in quei momenti privati del morto, non è comprovante della sua innocenza, soprattutto alla luce del fatto che lo stesso giovane sia stato l'ultima persona ad aver parlato con il defunto. Ancora una volta per questioni legate alla sua gestione degli affari.

Si ferma per riprende il fiato e dare tempo agli ascoltatori di assimilare le sue parole. Onestamente non ha una idea chiara e lineare di come condurre la discussione, andando decisamente a braccio per quanto riguarda la costruzione della sua tesi. Una cosa è certa: sta provando a non dare torto a nessuno, conscio che il nobile ha i mezzi necessari per sistemare la questione come vuole. La proposta che gli ha fatto in precedenza è chiaro indizio della sua volontà.

Un figlio che attenta alla vita del proprio genitore? Il Sovrano, giudice massimo, lo punirebbe seduta stante, se questo fosse vero.

Il ricordo va a quanto vissuto non molto tempo addietro, in quel di Ladeca e dell'Oneiron. Ed è sicuro che il Sovrano, o Zoikar come lo si vuol chiamare, sia impegnato in altre faccende, per buttare un'occhiata in queste sciocchezze terrene. Al contempo, appoggia o sembra voler appoggiare la tesi di Ysten Sander; vuole ancora vedere se qualcosa in quella commedia delle parti cede alla dissuetudine di recitare una parte non propria.

Le Lame Nere di turno in quel triste momento giurano sul loro onore che nessuno oltre lord Felkin ha avuto accesso al giardino. Una versione accreditata anche dalle parole di lord Ysten. Allora, come ha potuto l'assassino essere presente in questo verde conclave?

Indica un punto sommario del modello, lontano dalla reale posizione del passaggio segreto. Non vuole rendere note al pubblico informazioni che un qualunque malintenzionato in ascolto può usare a suo vantaggio. Obblighi morali legati al mestiere, un segreto professionale che tutela misteri e facezie per il bene di committenti e operai.

C'è un'usanza in alcune regioni e in molti ambienti di un certo ceto sociale, di servire le proprie dimore di particolari ambienti nascosti all'occhio curioso della gente. Un accessorio simile esistente anche qui, nella residenza rappresentata; un percorso nascosto che in pochi conoscono e molti meno possono utilizzare.
Una perlustrazione svolta dal sottoscritto sul luogo del delitto ha portato alla luce alcune tracce che, effettivamente, riconducono ad una terza persona.
È possibile che ciò che sto raccontando sia già di conoscenza del signor giudice, ma proseguo.


Inizia a sentire la stanchezza di recitare una parte non sua, in quella stessa messa in scena che sta tentando di usare a suo favore.

Queste tracce, lasciate dalla noncuranza di un frettoloso assassino, segnano l'utilizzo di questo passaggio segreto per il turpe delitto. La confessione fattami dagli uomini di turno quel giorno, afferma che solo loro erano in grado di accedere a questo ingresso secondario e che gli stessi non si sono mossi dalla loro posizione fino a quando non è successo il tragico fatto.
Diamo a loro il beneficio del dubbio e assecondiamo le loro parole. Dunque, le Lame Nere sono le uniche ad essere presenti sul posto e solo loro possono accedere al passaggio segreto; eppure negano ogni accusa loro mossa, sebbene ci sia la prova pesante dell'arma del delitto, quello stesso pugnale che ognuno di loro porta con fierezza. Possibile, dunque, che non siano stati loro? Gli ultimi fatti accaduti suggeriscono invero il contrario: quale oscuro motivo può portare un soldato, fedele alla sua compagnia, ad uccidere un commilitone? Cosa può minare la lealtà di un gruppo solido al punto da accusarsi tra loro? La paura di veder leso l'onore di un nome o il terrore di una vendetta violenta? O, perché no, è il prezzo da pagare per un tradimento vigliacco?


Torna ad osservarsi intorno, per carpire dai volti dei presenti un qualche segnale sull'efficacia di quanto sta dicendo, che alle sue orecchie continua a suonare come un ragionamento senza un filo conduttore. Tanto da affermarlo a piena voce.

Vengo al punto di questo intervento per molti versi sconclusionato, signori.
Ricapitolando la storia. Lord Felkin è nel giardino assorto nelle sue riflessione serali quando viene ucciso in modo violento, sgozzato come un animale pronto per il macello. Al momento della morte sono presenti solo due guardie armate facenti parte delle Lame Nere, un corpo mercenario al servizio di Lord Felkin. L'arma del delitto proviene dallo stesso gruppo militare, un'arma che appartiene all'assassino dato che il defunto non era solito indossare quel genere di pugnale. Tracce presenti sul luogo della morte testimoniano che l'assassino ha avuto accesso al giardino, il cui unico ingresso era sorvegliato, da un percorso segreto che solo le Lame Nere hanno il privilegio di usare. Un assassino vittima della fretta di entrare, uccidere ed uscire, al punto da lasciare orme insanguinate e tracce visibili sul terreno e di dimenticare l'ingresso segreto aperto, che alla luce delle indagini non mostra segni di scasso così come l'intero passaggio segreto.
Alcuni testimoni riportano che in quella stessa triste giornata, Lord Ysten abbia avuto un colloquio con il padre per questioni legate agli affari, in compagnia di una guardia del corpo privata, una Lama Nera. Un colloquio che le guardie di turno non hanno accennato durante l'interrogatorio da me svolto in prigione
Come suggerisce chi mi ha preceduto, Lord Felkin è stato ucciso in un punto del giardino nascosto a chiunque osservasse il giardino dalla residenza. Un luogo che non è visibile nemmeno dal balcone di servizio della camera di Lord Felkin, che come potete notare si affaccia sullo stesso giardino, figuriamoci da terra nascosto da cespugli e alberi.
Facendo un'ipotesi, avvalorandomi delle teorie dell'altra esposizione, c'è una possibile ricostruzione degli eventi. Lord Felkin è nel giardino con il figlio e la sua guardia del corpo; questa, in un momento di tranquillità, uccide Felkin e insieme ad Ysten si allontanano attraverso il passaggio segreto, per poi far tornare Ysten più tardi a fare la macabra scoperta. Può reggere una simile teoria? Questo ce lo dovrebbero dire i presenti, io ho terminato con il mio dovere.

Con un gesto secco della mano fa svanire la piccola riproduzione della dimora dei Sander e riprende attrezzi e quaderno. Si sofferma un attimo al banco, prima di ritirarsi al suo posto e lasciar proseguire il processo. Ha ancora un'ultima cosa da esporre, forse non la migliore.

Signor giudice, signori. Il Sovrano è un arbitro severo e inflessibile, le cui decisioni sono insindacabili e al di sopra di ogni dubbio. Spero che lo siano anche le nostre.

Detto questo, con un pensiero a quella povera anima di Raymond Lancaster, Serhat si congeda e torna ad essere una parte silenziosa dello spettacolo in atto.

png

Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
Energia × 100% | Fisico × 100% | Mente × 100%


- condizioni. Ottimali. {Fisico 100% [0B+0M+0A+0C+0I] + Psionico 95% [1B+0M+0A+0C+0I]}
- forma. Normale {95% = [1B+0M+0A+0C+0I]} + 0 CS {Forza Fisica 0 [0+0] + Intelligenza 0 [0]}

+ ragionare.
{Difesa psionica passiva. [Stratega I] [Psionica] [Passiva, 6 usi]} + {Comprensione della classe e del talento avversario. [Stratega I] [Psionica] [Passiva, 6 usi]} + {Passiva di solo discernimento di illusioni. [Stratega II] [Psionica] [Passiva, 6 usi]} + {Immunità dal dolore psionico e negazione degli effetti delle tecniche psioniche, i danni si mantengono. [Stratega II] [Psionica] [Passiva, 6 usi]} + {Capacità di vincere scontri fisici a parità di CS. [Abilità Personale 1/25] [Fisica] [Passiva, 6 usi]}
{Difesa psionica variabile personale. [Abilità Personale 2-3-4/25] [Psionica] [Variabile da Basso a Alto]}

+ lavorare.
{Perizia: quando utilizza una tecnica di Power Up, guadagna 1 CS aggiuntivo alla stessa caratteristica. [Umano] [Passiva, 6 usi]} + {Esperienza: permette di difendersi senza essere antisportivi da un grande numero di attacchi o da attacchi inaspettati, influisce solamente sulle azioni non tecnica. [Amuleto razziale] [Umano] [Passiva, 6 usi]}
+ l'agrimensura: criteri e tecniche.
{Auspex a bersaglio singolo [Amuleto dell'auspex] [Fisica] [Passiva, 6 usi]}
+ l'esperienza del Costruttore.
{il costruttore potrà tracciare la planimetria di un edificio osservandone anche solo una piccola parte [Passiva, 5 usi]}

- progettare. Non basta ragionare per poter edificare, è necessario progettare e stabilire in modo chiaro e definitivo i vari ragionamenti che man mano si susseguono nello studio dell’opera da realizzare. E progettare non è solo elaborare su carta soluzioni e forme finali, progettare è anche immaginazione. Pur mantenendo un solido legame con la realtà, i castelli in aria non sono ancora riusciti a costruirli.
Serhat è sempre stato in grado di visualizzare con la mente l’evolversi delle idee che formula, ancor prima di fissarne su carta i contenuti, sviluppando nel contempo un’immaginazione piuttosto forte. Forte quanto basta per valicare i confini della mente e manifestarsi sulla realtà, sotto forma di illusioni ambientali. E tutto senza stravolgere le abitudini del costruttore.
Da sempre ha fatto uso di una gesticolazione precisa, tracciare nell’aria linee rette e curve con l’obiettivo di concretizzare l’immagine, e la usa ancora oggi che riesce a rendere materiali le idee; proprio seguendo le direzione dei gesti e le indicazioni dettagliate della mente, il progetto di Serhat prende corpo sviluppandosi su un’area abbastanza grande da poter rendere fattibile la progettazione completa di una abitazione signorile e della maggior parte delle costruzioni di tipo borghese e popolare.
{Illusione ambientale con durata di n. 2 turni. [Abilità Personale 5/25] [Magica] [Basso + Basso psionico]}
- ... ...
{...}

+ la strumentazione: attrezzi personali. Armi iniziali [Mazzetta, Accetta, Piombo] per un peso variabile di kg 4~6 | Equipaggiamento GdR non offensivo [Borse degli attrezzi]
+ la strumentazione: strumenti di rilievo e misurazione. Armi acquistate [Corda a tredici nodi]
+ la strumentazione: attrezzi di cantiere. Armi acquistate [Malepeggio, Martellina, Badile, Sacchetti di gesso x 5]
+ la strumentazione: strumenti di disegno e misura. Oggetti GDR [Compassi x 3] incantati [vedi "Disegno e Scrittura"]
+ la strumentazione: pacchetto di medicazione. Bendaggi con soluzione cicatrizzante [Erba medicinale x 2 (cura bassa, istantaneo)] e Tonici [Corallo x 1 (+4 CS Intelligenza) + Erba ricostituente x 1 (+5% energia)] + pezzi di ricambio {Ripara un equip danneggiato [Abilità personale 12/25] [Fisica] [Medio]} e coltello.
+ cianfrusaglie. Oggetto personale [Quaderni di appunti]
+ doni. Cristallo del Talento + Anello del tuttofare (Dialetto dell'Akeran, Lingua del Nord) x 2

- note. Si espone una qualche forma di tesi, avvalorandosi di 4 CS in Intelligenza e di "Progettare" ad uso scenico. Non sono nato per fare il detective, già.
Buon gioco.

In caso di necessità si riescono a fare cose inaspettate.
Serhat Satu

 
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view post Posted on 14/7/2015, 23:00
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Oes - Mattina
_______________


Lord Ysten ascoltò le parole dei suoi accusatori. Si stupì di quanto potessero essere spudorati nell’andare contro ciò che avevano promesso. Indagare, scoprire i colpevoli, non sembrava essere stato quello il loro interesse. Si riempivano la bocca di congetture e tutte erano contro di lui. Lui, che li aveva accolti, che non li aveva fatti cacciare a calci da quelle che erano diventate le sue terre. Dopo il primo stupore rimase impassibile, con appena un lieve aggrottarsi della fronte, pronto ad affrontare con controllato sdegno le accuse che sarebbero venute. Molti anni tra i nobili gli avevano insegnato ad essere politico, affabile, rispettabile. A sorridere di fronte a coloro che lo schiaffeggiavano. Si aspettava prove lanciate con rabbia sul banco del giudice, testimoni infervorati pronti a fare il suo nome.
E invece gli ci volle poco per concedersi un sorriso rilassato. Inaspettatamente, stava andando tutto per il meglio. Forse avrebbe perfino potuto risparmiarsi la sorpresina finale, quella di cui nessuno sapeva ancora nulla, ma non si sarebbe perso quel momento per nulla al mondo. Voleva vedere le facce dei due fessacchioni non appena avesse fatto entrare il loro ospite d’onore.
Rivolse un’occhiata di sfuggita a Dorg, al suo volto arrossato e sudato, alle mani che si torcevano. Sospirò appena. Era sempre stato soggetto all’ansia, l’anello debole della loro catena. Un giorno o l’altro tutte quelle emozioni lo avrebbero ucciso. O qualcuno lo avrebbe fatto al posto loro.
Aspettò che l’ultimo finisse di parlare, prima di alzarsi in piedi e sollevare un braccio per chiedere la parola. Nessuno se lo aspettava, nemmeno quel tronfio ciambellano che amministrava la giustizia come un principiante. Il popolino si rivolse di scatto verso di lui, gli occhi avidi di rivelazioni. Trepidanti, come commensali ai primi profumi del banchetto, si leccavano le labbra e si lustravano lo sguardo.


Mi sono state rivolte delle accuse infamanti, signori. Ricostruzioni fantasiose senza dubbio dotate di fascino esotico nella loro assoluta mancanza di prove tangibili. Ma fortunatamente non mi ci vorrà molto per dimostrare quanto siano infondate. Se me ne darete la possibilità, naturalmente. Perchè a favole mosse dalla falsità di un branco di estranei io risponderò con prove schiaccianti che non lasceranno adito ad alcun dubbio!”.


Rivolse un’occhiata falsamente incerta a Boris Duman, che annuì. Sembrava totalmente spaesato, incapace di prendere in mano la situazione. Cosa che a Ysten non dispiacque affatto. Schioccò le dita, rivolgendo un cenno del capo ad alcune guardie in attesa alla porta. Poi tornò a girarsi verso il nobile e i suoi accusatori.


Mentre costoro, protetti dal mio nome, cercavano squallide prove da operetta per incriminarmi, il loro compagno agiva silenzioso, muovendosi nell'ombra per creare falsi criminali al fine di scagionare tutti loro e le Lame Nere accusate. Forse nel loro discorso hanno dimenticato di dire dove si sia recato Lord Kasumaki?”.


Socchiuse i begli occhi scuri, mentre la porta si apriva alle sue spalle. il suo sorriso si fece più ampio mentre Shimmen veniva trascinato in ceppi davanti a tutti. La folla rumoreggiò, alcuni si coprirono le labbra con le mani.


Lord Shimmen Katsumaki, nostro ospite in questi giorni di indagini, è stato colto in fragrante mentre cercava goffamente di inquinare le prove del processo! E' stato trovato nelle stanze delle poche Lame Nere innocenti mentre frugava fra i loro effetti personali al fine di inserire in una sacca due fiale di un caratteristico veleno."


Fece una piccola pausa ad effetto, sporgendosi un poco in avanti. Parlò con voce poco più sommessa, sicuro che tutte le orecchie sarebbero state comunque tese ad ascoltarlo.
Le guardie di scorta mostrarono a Duman le due fiale come prova delle parole di Ysten.


Uomini di Oes, ecco a voi l'arma del delitto: lo stesso veleno trovato sulle ferite aperte del Lord mio padre!”.
Di nuovo un silenzio costernato, mentre un brusio iniziava a riecheggiare lungo l'aula.
I suoi compagni hanno citato verità senza fondamento, mentre io vi esporrò l'unica verità mostrata da queste prove schiaccianti: il Lord qui presente insieme ai suoi vili compagni si è mosso per la magione con il preciso scopo di scagionare le Lame Nere, e per farlo volevano incolpare gli uomini rimasti fedeli alla mia causa facendo ritrovare il veleno con cui è stato ucciso mio padre!
Coloro che dovevano aiutarci a svelare la verità non erano altro che sporchi complici degli assassini! Gli unici a palazzo in possesso di quel veleno, e proprio per questo colpevoli e complici dell'omicidio del nostro Lord Felkin!
"


La folla esplose in un boato, tanto che Boris Duman dovette zittirla agitando la propria campanella furiosamente.


Interrogate pure questi uomini. Ma abbiate la decenza di non sputare sul corpo di mio padre: non interrogateli perché possano difendersi, ma perché facciano i nomi dei loro complici, che ancora riposano nella caserma. E che in parte sono qui, in attesa della giusta pena.
Quello che chiedo quindi è fin troppo semplice: che la giustizia di Oes si applichi anche ai complici delle Lame Nere, che vengano condannati a morte, e che i loro nomi vengano ricordati per sempre con somma vergogna a causa del vile omicidio di Lord Felkin Sander
”.


Si sedette, le mani in grembo. Asciugò qualche goccia di sudore che gli imperlava la fronte. Sulle labbra aveva un sorriso tronfio. Aveva vinto.
Duman si schiarì la voce, decisamente imbarazzato. Molti occhi erano puntati su di lui, i più diffidenti ed ostili. Abbassò lo sguardo e la sua voce suonò incerta.


Lord Kasumaki, in quanto membro dei Pari del regno e in quanto ospite di queste terre….
Prese fiato, quasi non credesse alle proprie parole.
Vi sarà data la possibilità di difendervi, così come è stata data la parola ai vostri compagni. Siate preciso e diteci come stanno veramente le cose, poichè le accuse nei vostri confronti e le prove mostrate sono fin troppo gravi e palesi...


Si accasciò a sedere, quasi quelle poche parole lo avessero invecchiato di cento anni.




CITAZIONE
Qm Point
Il mio post prende il posto (scusate il bisticcio di parole) di quello che doveva fare Kuro. Quindi la storia prosegue e ora tocca a Vulcano postare.

Il limite di vulcano per postare sarà venerdì 17 alle 23.59 (con eventuali proroghe fino a sabato 18 alla stessa ora).

 
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view post Posted on 17/7/2015, 18:47
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Signori del pubblico, Nitro, Mastro Costruttore. Ciambellano Boris Duman. Lord Ysten.

Se nell’istante in cui era stato colto in flagrante la sua abituale sicurezza era venuta a meno, facendolo impallidire e tremare nel timore delle conseguenze, nelle poche ore prima del processo la sua mente aveva lavorato rapida per trovare le parole giuste che potessero rovesciare la sua cattiva sorte. Non temeva di essere condannato, avrebbe potuto liberarsi quando voleva di quei ceppi che lo imprigionavano e fuggire: temeva piuttosto le conseguenze di quel gesto, per la propria reputazione di uomo coraggioso e per gli effetti che una fuga avrebbe potuto avere suoi compagni e sulla missione che gli aveva affidato Moorden. Era lui che in quanto nobile aveva la responsabilità di farsi portavoce della difesa al processo: senza la sua presenza le parole di Nitro e Sherat avrebbero avuto molto meno peso contro l’autorità del Lord del paese ed era stato già un inconveniente abbastanza grave che non fosse stato presente quando avevano esposto i loro resoconti.
Avanzò nella sala a spalle dritte e testa alta, ostentando sicurezza e dignità anche con polsi e caviglie gravati da pesanti catene e rivolse un inchino di saluto a ciascuno mentre li nominava.
Dimostrati fin da subito rispettoso e corretto. In tal modo farai risaltare il modo indegno in cui ti hanno trattato. Innanzi tutto la cortesia. Per l’eleganza purtroppo si può fare poco, in questa situazione.

Come mi avete chiesto sarò il più breve e conciso possibile ma ho molto da dire, perché molto è stato scoperto da me e dai miei compagni.

Divaricò le gambe per assumere una posizione più stabile, che trasmettesse sicurezza, e trasse un profondo respiro prima di continuare.

Quando mi recai per la prima volta da Lord Ysten, fui fermato e mi fu detto che non poteva ricevermi in preda al lutto. Quando insistetti e potei entrare Lord Ysten non mi sembrò tuttavia troppo sconvolto dalla recente perdita dell’amato padre, così mi disse; e mi disse anche che aveva agganci presso i nobili confinanti, contatti che l’avrebbero avvertito di simili tentativi criminali ai danni della famiglia.
Mi propose invece di operare con lui per trovare prove che comportassero la condanna delle Lame Nere accusate, senza chiedersi se fossero effettivamente loro i veri colpevoli, contando sulla sua recentemente acquisita prospera condizione economica per ricompensarmi nel caso ci fossi riuscito.
Fece la stessa proposta ai miei compagni, i quali potranno confermarvelo.
Scoprii in quell’occasione che ad accusare i loro compagni erano altre Lame Nere, e Lord Ysten mi consigliò di andare da loro a parlare per avere maggiori dettagli sul rapporto che potevano aver avuto con Lord Sander.


Quanto mai si era rivelata giusta quell’intuizione, pensò a posteriori mentre parlava. Senza le informazioni che aveva raccolto in quel frangente ora si sarebbe trovato assai più in difficoltà. I Kami dovevano averlo aiutato.

Quando poi andai a parlare con le Lame Nere, incidentalmente noto che una di esse non è presente a questo processo e mi chiedo perché mai, Ciambellano Duman, visto che è parte dell’accusa, scoprii altre informazioni dalle labbra dell’uomo chiamato Drog.

Si girò verso di lui, guardandolo esplicitamente mentre si agitava sulla sedia.

Mi disse di aver accompagnato Lord Ysten in giardino, per scortarlo, e di averlo lasciato discutere animatamente con Lord Sander e le sue guardie. Mi disse, notai che era molto nervoso e a disagio al pari delle altre Lame Nere presenti, di averlo lasciato lì a discutere e di essere tornato nei dormitori fino al momento della triste scoperta. Confermai in seguito che Lord Ysten aveva litigato col padre, la sera dell’omicidio.
Mi sembra abbastanza palese che Drog mentisse almeno su qualcosa di quanto aveva detto, e che gli altri mercenari che ho incontrato avessero ben idea di che cosa.
Ma perché Drog avrebbe dovuto mentirmi proteggendo così Lord Ysten nell’accusare i propri compagni, cosa che evidentemente lo metteva estremamente a disagio? Che genere di persone sono, questi mercenari che accusano i loro stessi fratelli e che insistentemente chiedono la loro morte? Perché tanta violenza nei miei, e nei loro confronti?


Shimmen assunse un’espressione sdegnata, rivolgendosi ora al pubblico e sollevando le mani a mostrare il ferro che le stringeva.
Conquista il cuore della gente e vedrai che l’emotività della folla farà pressioni a tuo vantaggio. Succede sempre così. Fatti vedere nella parte dell’oppresso ingiustamente, del pacifico contro i violenti, dell’onesto contro i bugiardi. Non esplicitamente ma lascia intuire che persone del genere sono inaffidabili e violente, l’antitesi di quello che il popolo normalmente vuole.

Evidentemente Lord Ysten dispone di qualche mezzo di pressione su di lui. La pulce nell’orecchio me l’ha messa un commento di un’altra Lama Nera presente, il quale ha insinuato che quando parla del proprio Lord Drog lo fa come se lo facesse di una donna, quasi da innamorato. Successivamente il mio compagno Nitro mi ha confermato che con lui Drog ha apertamente ammesso che farebbe qualsiasi cosa per il suo Lord. Cosa bisogna desumere da questi fatti?

Ora si rivolgeva direttamente a Duman, arbitro e giudice in quella contesa.

Che tra i due vi fosse, i Kami mi proteggano anche solo da questo pensiero amorale e osceno, una relazione di sentimento o addirittura qualcosa di più intimo?
Lascio a voi, Ciambellano Duman, il compito di indagare ulteriormente su questi fatti.
Quando io ho cercato di farlo, legittimato dal mio compito di indagatore, il suo compagno mingherlino di cui non conosco il nome e che non è presente, mi ha strattonato violentemente e minacciato di morte estraendo persino un’arma. Cosa può averlo spinto ad una reazione tanto violenta? Bisogna a questo punto che menzioni il fatto che il qui presente Drog ha ammesso esplicitamente di aver ucciso lui stesso Lord Sander, quando l’ho messo alle strette con le mie deduzioni, le stesse che andrò ad esporvi tra poco.
In quel momento ci siamo accorti tutti che una Lama Nera di quelle accusate era lì e ci stava spiando, la stessa che stamattina fu trovata morta, crudelmente assassinata: aveva sentito le parole incriminanti e stava fuggendo per mettersi in salvo con qualcosa che avrebbe potuto rovesciare le sorti del processo in cui erano in gioco le loro vite. Mentre il suo compagno mi fermava e mi minacciava, Drog si è lanciato all’inseguimento con armi sguainate ed intenzione di uccidere. Cosa bisogna dedurre dal fatto che costui, seduto li tremante, sia l’unico che abbia apertamente aggredito qualcuno, davanti ai miei occhi? Che è un assassino, evidentemente! Per disperazione di essere stato scoperto, per un amore proibito, per lealtà nei confronti del suo signore ... questo ce lo deve dire lui!
Ha ucciso una delle due persone che lo avevano sentito ammettere la verità, e ha ideato il piano per incastrami e screditarmi quando mi ha scoperto nella loro stanza.

Puntò un dito accusatore nella sua direzione ma la sua attenzione era tutta rivolta al giudice, mentre esponeva con fredda logica le ultime, decisive argomentazioni e procedeva a serrare la trappola che aveva teso.
Ora ribalta l’accusa che ti hanno rivolto, accusali a tua volta. Hai messo dubbi sull’onestà e sul tipo di persone che presenziano l’accusa, rendendo chi ascolta più disposto a credere a te piuttosto che a loro.

Si, Lord Ysten. Si, Ciambellano Duman. Ammetto di essere stato di nascosto nella stanza delle Lame Nere accusanti, volevo trovare prove che ampliassero gli indizi a mia disposizione perché in mancanza dell’unico altro testimone non avevo prove dirette se non la mia parola ma quest’azione non costituisce certo il crimine per cui mi hanno ingiustamente accusato.

Si indignò, attingendo ora ai suoi più profondi sentimenti che si ribellavano all’essere costretto dalle catene, esposto come un’animale all’asta, sapendo che le proprie emozioni impetuose erano sia una debolezza che lo rendeva impulsivo ed avventato sia, come in quel caso, una forza di grande potere persuasivo. Strinse le labbra ed i pugni mentre guardava fieramente in avanti, conscio e soddisfatto di avere l’attenzione di ciascuno dei presenti.

Quegli uomini mi hanno però colto di sorpresa rientrando in anticipo sul tempo che avevo previsto, stordendomi e catturandomi così come mi vedete. Imprigionato come un comune, volgare criminale in spregio al mio lignaggio ed al mio titolo. Un’azione vergognosa e ed infame. Un trucco degno delle peggiori canaglie, nel cercare di farmi passare come un falsificatore di prove.
Non ho messo io quelle fiale nella mia borsa.
Io sono un discendente di un’onorevole famiglia della Corte d’Oriente.
Non ho bisogno di costruire false prove quando l’uomo avanti a me, Drog il Distruttore, ha avuto contemporaneamente le capacità, l’occasione ed il movente per commettere l’omicidio. E’ un membro delle Lame Nere, capace di infiltrarsi non visto e non udito, addestrato ad uccidere dalle ombre con un solo colpo preciso alla gola e conosceva alla perfezione il luogo dell’omicidio, un luogo isolato e nascosto, oltre al passaggio segreto al quale solo le Lame Nere potevano accedere e presso il quale sono state ritrovare impronte recenti in sola uscita. Era nel giardino quella sera, e ha mentito dicendo di essere rimasto nel dormitorio fino all’alba: quale mercenario minimamente competente lascerebbe da solo chi è sotto la sua responsabilità in un luogo potenzialmente pericoloso? Invece è uscito dal giardino e vi è rientrato non visto attraverso il passaggio segreto, compiendo il suo infame atto per poi uscire nuovamente dall'ingresso principale come se nulla fosse. Ha il movente per aver ucciso Lord Sander, dopo l’accesa discussione della serata: per compiacere Lord Ysten, che lui lo sapesse o meno. Un uomo per cui avrebbe fatto qualsiasi cosa e la morte del padre ne ha indubbiamente migliorato la posizione.
HO FORSE TORTO, DROG il DISTRUTTORE?!


Gli pupille del Kasumaki si tinsero di rosso mentre lanciava la sua finale stoccata in quel duello verbale, sferzando sempre di più col tono della voce per dare enfasi alla sua arringa mentre si portava i pugni serrati al petto. A tutti i presenti sarebbe parso a quel punto che il mercenario si coprisse il volto con le mani, schiacciato dalle evidenze a suo carico ed ammettesse con un singhiozzo la sua colpa, a voce abbastanza alta perché ciascuno in sala lo udisse. Si, era andata proprio così. Aveva ucciso lui Lord Sander. Era colpevole e si rimetteva alla pietà della corte e dello stesso Lord Ysten.



۩ SHIMMEN• KASUMAKI۩
Aki no Kenshi - lo Spadaccino Rosso


CS :
Razza : Progenie dei demoni
Classe : Cacciatore
Talento : Avanguardia
Mente[ont] 75% - 10 (persuasione del turno precedente) = 65%
[font=ISOCTEUR] Fisico
: 100%
Energia : 125% -5 (illusione del turno precedente) - 10 illusione amplificata = 110%
Equip : - Erba Ricostituente x2 (+5% energie ciascuna)
- Amuleto dell'Auspex al collo)
- Gemma della Trasformazione (su un'anello)
- 2 Coralli (+4 cs ciascuno)
- Biglia Dissonante
- Biglia Oscurante
- Spada lunga x2
- Pugnale (in uno stivale)
- Balestra e 10 dardi.
- Pelle resistente e difficile da ferire (arma naturale)

Passive
- Forma Demoniaca (razziale) 0/6
- passive di Dominio Anvaguardia (azioni di forza straordinaria 0/6, immune a colpi a parità di CS 0/6, immunità al dolore 0/6 , ogni volta che l'avversario usa una tecnica Fisica guadagno 1CS 0/6 .
- Auspex (da oggetto, 5/6 )
- Tecniche ad area di pari potenza a quelle singole. 5/6
Artefatto: Mantello dell'Esploratore
- Eroe del Nord: [Passiva: attorno a Shimmen l'aria sembrerà di qualche grado più fredda, come se lo spadaccino portasse con sè il gelo del Nord. Chiunque gli si avvicini vedrà i propri movimenti rallentare a causa del freddo; Attiva, tecnica magica, consumo Basso: Shimmen sceglierà un nemico, e le gambe del bersaglio verranno ricoperte di una solida patina di ghiaccio che gli impedirà di usare gli arti inferiori per un turno. Non causa alcun danno, e il ghiaccio si scioglierà alla fine del turno. È possibile difendersi con una difesa di potenza Bassa o spezzando il gelo con un'offensiva di livello Basso.]
- Araldo del Sud: [Attiva, tecnica Magica, consumo Medio: fuoco si sprigionerà dal mantello e avvolgerà il nemico, distruggendo un pezzo del suo equipaggiamento a scelta di Shimmen e togliendogli una CS. Non causa altri danni.

Attive
- Basiledra, La Strada dell'Esiliato : Illusione amplificata
Il mentalista crea sul campo di battaglia un'immagine che inganna tutti i cinque sensi, in grado di spostarsi ed emettere suoni, e che può essere percepita da tutte le persone sul campo di battaglia, invece che solamente da una. Tale illusione può rappresentare una persona, una creatura, un avvenimento o persino modificare l'aspetto del campo di battaglia stesso per intero. Influenza tutti i presenti, per un turno. Consumo: medio, potenza Media grazie ad un uso dell'abilità passiva che rende le tecniche ad area di pari potenza rispetto al consumo.
Note:
Molto semplicemente faccio il mio discorso, e poi casto Illusione Amplificata per far sembrare che Drog ammetta le sue colpe, scosso dalla mia arringa.


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Edited by vulcano1 - 19/7/2015, 23:52
 
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view post Posted on 22/7/2015, 20:28
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Oes - In pochi secondi
_______________



Dorg sentiva freddo, davvero freddo. Se ne stava seduto al proprio posto, torcendosi le mani, e sentendo la propria pelle farsi sempre più gelida e il proprio sudore sempre più bollente. La lingua gli era diventata simile a una lumaca pastosa che si rivoltava incapace di parola. I piedi gli sembravano distanti mille miglia ed era certo che non si sarebbero mai mossi. Gli occhi gli si erano giù inumiditi.
Levò lo sguardo, il corpo tutto scosso da un tremito, uno spettacolo miserando davanti ai propri accusatori. Era stato tutto così facile, era andato tutto così liscio. Si era così raccomandato di non perdere il controllo, e ne era stato in grado. Eppure nulla lo aveva preparato a quanto stava accadendo. L’accusa, l’insulto, il ludibrio che ne sarebbe seguito. Lo scherno e il disprezzo, gli sputi e gli insulti.
I suoi occhi si poggiarono su Ysten, il suo Ysten, la sua guida. Ricordava ancora la prima sera in cui lo aveva fermato, negli stessi corridoi in cui si sarebbe tessuto il loro segreto. Gli aveva poggiato una mano sul braccio e le sue dita erano tiepide e sicure. Le sue labbra erano sottili come la lama di una delle loro daghe. Io so cosa sei, aveva sussurrato. E il suo fiato era profumato. Allora gli sorrideva, lo guardava con ammirazione.
Mentre ora sembrava disprezzarlo.


Ysten…


La voce gli uscì come un mugolio isterico. L’uomo continuò a guardarlo dall’alto in basso per qualche istante. Ma, all’improvviso, il suo sguardo si addolcì. Solo per qualche istante, ma era certo di non esserselo immaginato.


Signor giudice, queste accuse sono infamanti”.


Sembrava calmo, ma Dorg sentiva la sua agitazione, la sua ira. Cieca, nera come la notte, la stessa di quando gli aveva detto che non avrebbe sopportato la propria posizione di subordinato per un giorno di più. Aveva stretto i pugni così forte che le nocche gli erano diventate livide.


Quest’uomo è folle!
Ma Boris Duman non parlava, la testa china. Le sue mani lisciavano la pergamena senza davvero rendersene conto. Pareva riflettere.
Le accuse che vi sono stare rivolte, Lord Ysten, sono molto gravi. Un tale…coinvolgimento… ritengo siano necessari ulteriori accertamenti, dei testimoni”.


Dorg lo riconobbe, e lo stesso doveva aver fatto Ysten. Il disprezzo, sottile, si stava già insinuando nella voce dell’uomo. Quella lieve punta di malizia che gli faceva vedere dettagli prima nascosti, che gli faceva rileggere situazioni, dichiarazioni. Il suo sguardo si era già annebbiato, come se sotto sotto li avesse già condannati. Dorg emise un grido strozzato, continuando a torcersi le mani. Cosa fare? Cosa? Non era bravo a prendere le iniziative.
Era sempre stato Ysten a farlo. Sia durante la loro prima notte – no, non voleva pensarci in quel momento, proprio no – sia quando insieme avevano deciso di agire. Di essere finalmente liberi.


Non starò a sentire una parola di più. Sono tutte menzogne e dovete ammetterlo. Dovete!
Ysten battè le mani sul piano di legno davanti a sé. Alcuni dei presenti sobbalzarono.
Lord Ysten, la corte ha deciso, vi prego di indicare i testimoni a vostro favore e di riprendere la calma. O sarò costretto a mettervi in ceppi e farvi condurre fuori dalla sala”.


Il disprezzo si era fatto diffidenza. La condanna era così vicina da poterla quasi palpare.
E come d’improvviso Ysten si calmò, sulle sue labbra comparve un sorriso sarcastico.


Non ci saranno testimoni, mio Lord. Non ho bisogno di provare quello che sono o non sono. Non davanti a voi”.
Sputò a terra, asciugandosi le labbra con il dorso della mano.
Non ho bisogno di giustificare le mie azioni di fronte ad una corte di allocchi con degli accusatori il cui sangue è più sporco delle mie cloache”.
Portò la mano alla cinta, dove teneva la propria spada. La lama uscì dal fodero con un sibilo sinistro.
Io ora sono l'unico Lord di Oras. E io dichiaro che non vi sarà alcun processo. La seduta sarà sciolta ora!


Senza preavviso balzò in avanti, saltando sul banco dei testimoni e poi ancora avanti, la punta della spada diretta alla gola di Boris Duman. Avrebbe combattuto, oh se lo avrebbe fatto. Il popolo lo amava, e lo avrebbe acclamato qualsiasi cosa avesse fatto. Come un eroe, come un paladino. Non si sarebbe lasciato arrestare senza possibilità di appello.


Dorg, a me!


Finalmente aveva dato l’ordine. Dorg non aspettava altro: ora non aveva più bisogno di chiedersi che fare. Ora doveva solo obbedire, e nel modo che meglio conosceva. Da sotto la casacca nera comparve quasi in una danza la daga bruna. E il suo corpo, imponente, si erse nel mezzo della stanza.
Nessuno avrebbe toccato Ysten, il suo Ysten. Perché prima avrebbe dovuto passare sopra di lui.




CITAZIONE
Qm Point
Mi scuso per il ritardo con il post, ma è agosto e il caldo mi gioca brutti scherzi. Comunque, come avete potuto intuire, si è ingenerata una bella confusione. Ysten sta tentando di uccidere Boris Duman (e lo farà se non tenterete di fermarlo) e Dorg si è posto a sua difesa.
Se volete combatterli o comunque cercare di ostacolarli dovete interagire in confronto, come se si trattasse di un vero e proprio combattimento (non siate autoconclusivi).

Il limite per postare sarà mercoledì 29 alle 23.59 (con eventuali proroghe fino a giovedì 30 alla stessa ora).

 
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Shervaar
view post Posted on 1/8/2015, 16:41






Quando vidi entrare Shimmen in catene in un attimo immaginai mille diversi finali per quella folle storia, e nel più roseo di questi ci impiccavano solamente.

Come diavolo avevo fatto a farmi coinvolgere in quei giochi di potere?
Io, che di norma mi facevo i beati cacchi miei, ora sedevo al banco di difesa in un tribunale umano cercando di convincere un pavido giudice e una folla di mentecatti dell’innocenza di un paio di sconosciuti con ipotesi e prove mezze inventate.
Io, che di norma era uomo di poche parole, che lavoravo per giorni alla luce tremante di una candela lontano da ogni altro fastidioso essere vivente ora mi improvvisavo oratore! Ero come una fottuta talpa che spinta da chissà quale illogico impulso decideva di esplorare le profondità oceaniche, destinato inesorabilemente ad affogare in quel mare di gente e di parole.
Ed era forse la prima volta tra le altre che parlavo veramente in pubblico e quello che inizialmente mi era sembrato un discorso decente si era rivelato poco più che una lista tecnica di eventi ed azioni se paragonato alle orazioni degli altri.
Ma dopo tutto quello ero, solo un “tecnico” al servizio di Shimmen, incaricato di raccogliere e riportare prove e fatti. Non stava a me coinvolgere e convincere le folle, le belle parole erano compito del nostro Lord Kasumaki….ma quanta credibilità avrebbe avuto questo ora che lo avevano spinto in tribunale in catene ed accusato di manomissione delle prove?

Nitro, verde avido bastardo, ti faresti ammazzare per la tua curiosità, anzi, praticamente ti hanno già condannato alla forca!
E tutto questo solo per sfruttare la remota possibilità di incontrare un altro piccolo verde avido malato come te.
Iniziavo a capire come dovesse sentirsi il povero Dorg, seduto impotente al suo banco mentre gli altri si giocavano la sua testa. Ora però, se Shimmen avesse bruciato la sua possibilità di difendersi, sarebbe stata la mia di testa a saltare.
Impotente attesi nell’agonia.
La consapevolezza di non poter intervenire in alcuno modo, dell’essere schiavo degli eventi, era qualcosa che mi dilaniava. Tutto doveva essere sotto il mio controllo o cosa avrebbe impedito agli eventi di degenerare nuovamente? Chi poteva impedire l’innescarsi si una nuova incontrollata reazione a catena che ci avrebbe trascinato tutti nel baratro?
Non certo io, un qualcosa che mi spiazzava completamente lasciandomi vuoto e inerme. L’ultima volta infatti che qualcosa mi era inspiegabilemente sfuggito di mano era successo l’impossibile e mi ero svegliato nudo e senza memoria, con la consapevolezza che forse mai avrei colmato le lacune che quell’esperimento fallito mi aveva lasciato.
Contorcendomi le mani nervoso attesi, sull’orlo del collasso.

Quando Shimmen iniziò il suo sermone poche e vaghe speranze riaffiorarono.
In effetti ci sapeva fare.
Quando Shimmen finì il suo sermone invece la gioa era incontenibile.
Qualsiasi diavoleria avesse fatto tutti i presenti erano ormai convinti delle sue parole e Duman aveva radicalmente cambiato la sua posizione. L’innocenza e onnipotenza di Ysten era ormai minata e l’ipotesi che potesse anche lui essere colpevole iniziava ad insinuarsi nelle menti di tutti. La situazione gli stava sfuggendo di mano a quel bastardello viziato.
Anzi, la situazione anzi gli era completamente sfuggita di mano tanto che il giudice arrivò a minacciare di metterlo ai ceppi e quando in un delirio di onnipotenza Ysten sfoderò la sua daga fu il caos. Mentre questo schizzava verso Boris Duman con l’unico intento di mettere a tacere l’uomo che minava la sua autorità io, Serhat, Dorg e Shimmen scattammo in piedi.
Mi fiondai sulla Lama Nera, che nel frattempo aveva estratto una daga e si era frapposto tra noi e Ysten, e lo incalzai lasciando a Seraht la possibilità di intervenire sullo scontro tra Lord, considerando anche che il nostro di Lord spadaccino era anche disarmato.
A me invece nessuno poteva disarmarmi. Potevo aver lasciato fuori dall’aula la balestra, la maggior parte delle fiale, il piede di porco e diavolerie varie ma la mia mente affilata, la più preziosa delle mie armi, nessuno poteva togliermela. Mettiamoci anche che avevo un paio di fialette nascoste tra le pieghe delle vesti e che nessuno si era preso la briga di controllarmi i guanti.
Era finito il tempo delle chiacchiere, era arrivato quello dei fatti, e finalmente potevo dire la mia senza timore. Parlavo fluentemente la lingua delle legnate, con quel accento tipico di alchimisti e scienziati.
Un nuovo turbine di emozioni allora si impossessò di me, liberandomi da quell’oppressivo senso di impotenza che mi stava logorando. In parte infastidito dai metodi poco naturali Shimmen, in parte eccitato all’idea che presto l’aria si sarebbe riempita della mia scienza in un attimo avevo già lanciato uno dei miei giocattoli su Dorg, generando un flash abbagliante. Allora con una decisa pressione tra pollice e indice due piccole fialette celate all’interno dei miei guanti si erano rotte e mentre un reazione endotermica si avviava la mia mano volava su quella armata del mercenario nel tentativo di congelargli l’arto.
Intutile dire che sia lui che Ysten ci servivano vivi e confessanti.
Tentati di acchiapparlo per il collo con l’altra mano tirandolo a me, mentre una nube tossica esalata dai miei polmoni malandati lo investiva.
Cosa non avrei dato per aprirmi come una cozza e scoprire cosa e come era cambiato dentro di me quando ero diventato Nitro. Peccato non potessi vivisezionarmi da solo.

Nulla comunque andò come previsto: l’irritante esalazione si perse in parte nell’aria e l’umidità presente nel tribunale mi si congelò sul guanto mentre Dorg si faceva evanescente scivolandomi tra le mani.
In un attimo poi questo passò al contrattacco. Impugnò una seconda lama e tentò due rapidi affondi, misera offensiva addirittura più inefficace della mia. Con un rapida stima indovinai la legge che governava il moto dei colpi e con due rapide schivati vanificai l’attacco scivolando sul fianco del nemico. Una mano allora era già volata in una delle pieghe del mantello recuperando una fialetta di estratti vegetali. Con un unico sorso ingoiai tutte le sostanze dopanti e girandomi sul fianco tornai all’attacco. Un potente e deciso destro cercò il polso di Dorg nel tentativo di disarmarlo mentre un rapido montante volava verso la bocca dello stomaco.
Nuovamente tutti colpi andarono a vuoto mentre Dorg si faceva beffa dei miei sforzi schivando ogni mia offensiva con il minimo sforzo. Nuovamente con rapidità sorprendete questo ripose ai miei colpi, questa volta mettendomi in seria difficoltà.
Lanciò in terra una biglia dissonante, attrezzo nel dissimile da quelli da me utilizzati, e subito caricò con due nuovi fendenti. Riuscii con facilità ad evitare il primo, una stilettata al cuore, ma vuoi perché disorientato dal penetrante stridio, vuoi perché sbilanciato o stanco, non potei evitare che la seconda lama mi colpisse al fianco mentre scivolavo sulla destra di Dorg.
L’iniziale estasi era ormai svanita. Nulla era andato come previsto perché ebbro all’idea di poter finalmente menare le mani avevo fatto i conti senza l’oste, sottovalutando la situazione ed il mio avversario. Avversario che per altro si era lasciato appena sfiorare dalle mie offensive e che aveva risposto ad ogni colpo in modo sempre più incalzante e deciso sfruttando le mie mancanze e mettendomi in seria difficoltà.
Poteva forse finire così? Con me chiuso all’angolo, stanco sudato ed ansimante, a fallire colpo su colpo? Poteva passare alla storia che non era in grado far saltare due denti a quel porco se non con l’inganno?
Col cazzo che poteva.
Non solo avidamente curioso ma anche malatamente orgoglioso mi toccava essere. Avrei continuato a rosicare per un mese se fossi riuscito a trovare un modo per sistemare alla svelta tutta quella storia rimediando a quella serie imperdonabile di sviste e leggerezze.
Era quindi giunto il momento di ricollegare il cervello alle mani e di spezzare le ginocchia a quel maledetto traditore.
Estrassi un nuova piccola fiala e tenendola tra pollice e indice la attivai con una pressione sul tappo. Aspettai un attimo per lanciare la mistura tossica contro il mercenario, calcolando con precisione i tempi perché esplodesse a mezz’aria vicino il suo volto, e quindi con una lunga falcata caricai con uno spintone per scaraventare la Lama Nera contro il banco dei testimoni.
Impugnai finalmente il pugnale che portavo alla infoderato sulla gamba destra e con un colpo dal basso verso l’alto provai ad azzoppare il mio avversario.

Ma dove cazzo erano le guardie cittadine per fermare quel casino?


Legenda : Narrato - Pensato - Parlato

Riserve:

Corpo 90

Mente 115 - 10 - 10 - 10 -10 -20 = 55

Energia 70 -10 -10 -10 = 40

CS: 3 (1xDestrezza, 2xRiflessi) -> 5 (2xDestrezza, 2xRiflessi, 1x Intuito)-> 3 (2xRiflessi, 1x Intuito) -> 12 (4xRiflessi, 3x Intuito, 2xForza, 2xCostituzione, 1xDestrezza) -> 2 (2xCostituzione) ->1 (Costituzione) -> 2 (1xCostituzione, 1x Destrezza) -> 0

Armamentario:

Pelle Coriaeca - Armatura naturale - Su tutto il corpo

Il Risolutore - Piede di Porco, Arma Contundente - Riposta -> Abbandonato

Il Catalizzatore - Balestra Automatica - Riposta -> Abbandonato

Fiala Infiammabile - Arma da Lancio 2/2 (2 alla cinta) -> Abbandonato

Fiala Esplosiva - Arma da Lancio - 2/2 (2 alla cinta) -> 1 nascosto ed 1 abbandonato

Fiala Spaccaossa - Arma da Lancio - 3/3 (2 in Catalizzatore, 1 alla cinta) -> Abbandonato

Dardi di Balestra - Arma da Lancio - 3/3 (3 dietro la schiena) -> Abbandonato

Pugnale - Arma Bianca - Riposto -> Impugnato

Passive Infinite:

Anello Tuttofare - Conoscenza enciclopedica delle scienze che permettere di comprendere e risolvere facilmente problemi da tale natura

Passive ed utilizzi :

Spirito di Guerra - Permette di surclassare il proprio avversario anche a parità di CS, vincendo gli scontri fra attacchi fisici - 0/6

Ostinazione - Difesa psionica passiva - 0/6

Scetticismo - Riconoscimento delle illusioni - 1/6

Mente Fredda - Nega i malus, ma non i danni, delle tecniche psioniche - 0 -> 1/6

Intuito - Permette di comprendere le potenzialità di chiunque a colpo d’occhio, capendone tra le altre cose classe e talento - 1/6

Approssimazione - Passiva - Riesce ad intuite i contorni degli oggetti per mettere a segno colpi fisici e tecniche anche in caso di impedimenti visivi non tecnica, parziali cecità o danni ingenti agli occhi; conta come auspex fisico - 0/6

Repulsione Magica - Dona un CS ad Intuito ogni volta che nelle vicinanze è usata una tecnica Magica - 1/6

Anatomia - Permette di danneggiare per un turno la Mente invece che il corpo con i propri colpi non tecnica - 0 -> 1/6 Utilizzi

Calcolo Infinitesimale - Movimenti rapidi e studiati per un straordinaria manualità; in combattimento permette fluide combo con tutti gli strumenti a disposizione di Nitro in tutte le loro modalità di utilizzo - 2/3

Ottimizzare - Garantisce nelle tecniche offensive ad area potenza pari al consumo - 0/2

Foga Alchemica - Concede una CS a Destrezza quando si utilizza un oggetto di erboristeria - 0 -> 3/4

Perizia Fortificante - Dona un CS ad Intuito ogni volta che nelle vicinanze è attivato un artefatto - 0/6


Attive utilizzate:

Previsione Teorica - Psionica - Consuma Mente - Anticipa i movimenti del nemico guadagnando per un turno immunità dagli attacchi fisici non tecnica e due CS in Riflessi con un consumo Medio

Balistica - Psionica - Consuma Mente - Permette di prevedere la traiettoria e di difendersi da attacchi Fisici con un costo Variabile

Cinematica - Psionica - Consuma Mente - Calcola con precisione la traiettoria di un colpo, portato corpo a corpo o con un lancio, generando mirati e devastanti attacchi al Corpo con un consumo Variabile

Guanti da Lavoro - Fisica - Consuma Energia - Paralisi locale per due turni a consumo Medio
Si attiva mediante decisa pressione su pollice e indice di uno dei guanti.

Soffio Mefitico - Psionica - Consuma Energia - Cecità per un turno e danno Basso alle CS a costo Medio
Un alitata a corto raggio diretta agli occhi del nemico.

Oggetti:

Corallo - Dona 4CS: 2xForza, 2xCostituzione 0 -> 1/1

Corallo - Dona 4CS: 2xPercezione, 2xRiflessi

Biglia Accecante - Crea per un secondo un flash accecante 0 -> 1/1

Biglia Fumogena - Impedimento visivo non tecnica 0/1

Biglia Dissonante - Forte stridio che genera dolore ai timpani e disorientamento -> 0/1

Biglia Tossica - Fumogeno nauseante e stordente 0 -> 1/1

Miscela Logorante - Se applicato su un arma per due turni i colpi fisici portati con essa sottrarranno il 5% di energie - 0/1

Riassunto Tecnico :

Seguo quanto concordato in confronto.
Sul finale

Mi paro dalla prima tecnica con Cinematica a Medio ed incasso il colpo fisico, smorzando la botta con un CS e l’armatura naturale, beccandomi un medio alle Energie e scartando sul fianco per affiancarmi a Dorg. Recupero una biglia Tossica ed uso Foga Alchemica seguita da un colpo fisico a due CS accompagnato da Anatomia per ferire le energie e Spirito di Guerra. Finisco con Balistica ad alto.


Note:

I miei rodimenti si sono rovesciati sul mio pg, ma dopotutto chi è lui se non me verde?
Gran peccato per tutte le cappellate.

 
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dra31
view post Posted on 2/8/2015, 00:12




Rou ~ Moord - VI
Oes, Alcrisia.

Oes, In pochi secondi.
Quando il costruttore vede Shimmen entrare nella sala del tribunale come un colpevole, qualcosa gli suggerisce che la sua idea non è andata a buon fine. Dalla sua posizione, impossibilitato a far qualcosa e relegato a semplice spettatore, Serhat osserva e ascolta le accuse mosse contro il Rosso e la sua difesa; indubbiamente conosce l'arte oratoria e forse non eccelle in essa ma la sua esposizione colma lacune e falle logiche che sia lui che il compare pelleverde hanno messo in mostra. L'irruento e sconsiderato moccioso conosciuto anni addietro tra le terre gelate del nord ha lasciato il posto ad un uomo più maturo, benché ancora avventato; l'effetto delle sue parole sulla platea e sul giudice è tale da far riconsiderare al burocrate ogni decisione già presa, al punto da far cedere la solida compostezza del giovane nobile Ysten. Il nuovo signore di Oes getta la maschera e richiama a sé la Lama Nera al suo servizio, anch'essa presente in sala come testimone, e minaccia d'aggressione il giudice.
In un attimo il tribunale esplode in una confusa bolgia, tra gente di ogni rango che cerca la fuga, il giudice e i giurati che cercano la salvezza, le parti in causa che si intrecciano in una disperata rissa per sistemare la questione.

Quando Ysten impugna la spada e Dorg mette mano alla daga d'ordinanza, Shimmen e Nitro si interpongano a loro e ingaggiano un violento scontro. Al primo assalto del Kasumaki, che si risolve in un rapido tentativo di disarmare il pari rango e di atterrarlo, Ysten risponde in maniera tale da evitare la perdita dell'arma ma non impedire alla differenza di forza di farlo barcollare indietro di qualche passo. Quando riguadagna la stabilità, il nobile si vede costretto ad affrontare un'improvviso assalto proveniente dal corpulento costruttore. Serhat, quando la confusione si scatena, affianca i compari nel tentativo di calmare la situazione; armato della sola corda a tredici nodi - prima di entrare nel tribunale ha dovuto lasciare in custodia la maggior parte dei propri attrezzi, per garantire una sicurezza che al momento non sembra esserci - si muove in sincronia con i compagni al fine di non intralciarli e di aiutarli. Quando Ysten si sgancia da Shimmen, Serhat ne approfitta per scaricargli contro una buona parte della sua atavica indisposizione contro i nobili; una serie di brevi, esemplificative e violente imprecazioni risuonano nella sala alla direzione di Ysten, mirando a stordirlo o a distrarlo prima di colpirlo un paio di volte con la corda, mirando alle braccia. Una delle scudisciate va a segno ma non è sufficiente per fermarlo; Ysten si ricompone e si lancia contro Shimmen tentando un affondo.

Dall'altro lato, Nitro si trova a fronteggiare Dorg e con lo stesso ingaggia un duello che Serhat giudica piuttosto scenico. Lampi e scambi di mano si susseguono tra loro, vedendo la Lama Nera avere un lieve vantaggio sul pelleverde, ingaggiandolo in un veloce battaglia di lame. Nitro non si tira indietro ed accetta la sfida, sferrando una sequenza di pugni e al contempo schivando i colpi precisi del mercenario; Serhat, che nel frattempo continua a muoversi tra i due fronti, approfitta di un momento buono per tentare nuovamente di ostacolare i movimenti avversari con la corda, subito dopo aver indirizzato una nuova scudisciata ad Ysten che però questa volta non sortisce nessun effetto. In verità, nessuno dei due attacchi ha esito positivo, anche la guardia del corpo si rivela più agile del previsto ed evita la corda; la conseguenza a tutto quanto è un improvviso calo delle tenebre accompagnato da un fastidioso stridio che impediscono a Serhat di seguire quanto avviene e che, istintivamente, lo fanno allontanare dal luogo della mischia. Un momento dopo vede il pelleverde arrancare sotto i rapidi affondi di Dorg per poi riprendere il controllo e caricarlo con forza; non riesce a scorgere Shimmen ed Ysten ma per il momento sceglie di concentrarsi sulla Lama Nera e, con un attento movimento atto ad avvicinarlo, decide di scaricare su di lui un'altra buona dose di rancore e disprezzo, rovinandogli addosso una pioggia di contumelie mentre, non attendendo l'esito della carica alleata, bersaglia la schiena del mercenario con una sequenza di colpi di corda.

Solitamente, una buona razione di nervate non ha mai ucciso nessuno e ha sempre riportato gli scalmanati sulla giusta via.

png

Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
Energia × 100% | Fisico × 100% | Mente × 100%


- condizioni. Ottimali. {Fisico 80% [2B+1M+0A+0C+0I] + Psionico 95% [1B+0M+0A+0C+0I]}
- forma. Normale {60% = [2B+3M+0A+0C+0I]} + 0 CS {Forza Fisica 0 [0+0] + Intelligenza 0 [0]}

+ ragionare.
{Difesa psionica passiva. [Stratega I] [Psionica] [Passiva, 6 usi]} + {Comprensione della classe e del talento avversario. [Stratega I] [Psionica] [Passiva, 6 usi]} + {Passiva di solo discernimento di illusioni. [Stratega II] [Psionica] [Passiva, 6 usi]} + {Immunità dal dolore psionico e negazione degli effetti delle tecniche psioniche, i danni si mantengono. [Stratega II] [Psionica] [Passiva, 6 usi]} + {Capacità di vincere scontri fisici a parità di CS. [Abilità Personale 1/25] [Fisica] [Passiva, 6 usi]}
{Difesa psionica variabile personale. [Abilità Personale 2-3-4/25] [Psionica] [Variabile da Basso a Alto]}

+ lavorare.
{Perizia: quando utilizza una tecnica di Power Up, guadagna 1 CS aggiuntivo alla stessa caratteristica. [Umano] [Passiva, 4 usi]} + {Esperienza: permette di difendersi senza essere antisportivi da un grande numero di attacchi o da attacchi inaspettati, influisce solamente sulle azioni non tecnica. [Amuleto razziale] [Umano] [Passiva, 6 usi]}
+ l'agrimensura: criteri e tecniche.
{Auspex a bersaglio singolo [Amuleto dell'auspex] [Fisica] [Passiva, 6 usi]}
+ l'esperienza del Costruttore.
{il costruttore potrà tracciare la planimetria di un edificio osservandone anche solo una piccola parte [Passiva, 5 usi]}

- i materiali: lavorazione e preparazione. Una delle fasi più frequenti nel processo edile è la preparazione e lavorazione dei materiali da costruzione. Le pietre di fondazione vanno sagomate, al fine di facilitare la posa in opera e la stabilità; le stesse pietre, con dimensioni minori, vengono rifinite e lavorate per l’esecuzione di muri portanti e di sostegno.
Stesso discorso per i laterizi e per i legnami che andranno a costituire solai, pareti e coperture; ogni materiale provenienti dalle cave e dai boschi va modellato secondo le proprie necessità.
Non è necessario essere dei nerboruti per riuscire nell’intento; un buon attrezzo e l’esperienza bastano per fare buon uso della propria forza fisica, andando a focalizzare al momento giusto l’energia necessaria per il lavoro. E possiamo dire con cognizione di causa che bastano pochi colpi mirati per sbozzare un blocco di pietra o per squadrare un tronco, come ne servono pochi per demolire un muro, stordire un rompiscatole, togliere gli scarti di torno...
{Pergamena Fortificazione minore: Power Up di 2 CS in Forza fisica. [Guerriero] [Fisica] [Basso]} + {Pergamena Fortificazione comune: Power Up di 4 CS in Forza fisica. [Guerriero] [Fisica] [Medio]} + {Pergamena Fortificazione minore incisiva: Power Up di 2 CS in Forza fisica e possibilità di variare il danno per 2 turni. [Guerriero] [Fisica/Psionica] [Medio]} + {Danno fisico alto distribuito su un massimo di 8 colpi. [Abilità personale 6/25] [Fisica] [Medio + Medio fisico]}
- il cantiere: gestione e organizzazione. Un cantiere mal gestito e con un organizzazione errata o scarsa è un cantiere inefficiente e problematico. Muratori, carpentieri, scalpellini, falegnami, intonacatori, datori di lavoro: sono molte le figure lavorative all’interno di un cantiere, parecchie delle quali si trovano spesso nello stesso luogo e nello stesso momento.
Questo succede quando la fabbrica è avviata e si inizia a definire la complessità dell’edificio, ma può succedere anche durante i primi giorni di lavoro, mentre si preparano le basi dell’opera.
Ed è innegabile che una tale mole di persone vanno organizzate e gestite al meglio, cercando di evitare l’insorgere di problematiche che possono causare inutili perdite di tempo e di guadagno. A questo scopo, ogni cantiere si attrezza come meglio ritiene il capomastro, con l’unico punto in comune che un sopralluogo all’inizio e alla fine della giornata per delineare i lavori da fare e quelli fatti: missive, corrieri, campane e trombe sono alcuni dei vari metodi usati per dare ordini e indicazioni agli operai. Nei cantieri di Serhat, e prima di lui di suo padre, l'organizzazione è verbale; ordini e comandi sono dati a suon di voce e imprecazioni e non capita di rado che una voce sovrasta le altre, riportando il cantiere all'attenzione del mastro. Serhat ha fatto degli insegnamenti paterni un marchio di fabbrica; quando prende un lungo respiro è meglio avere i tappi alle orecchie, poiché il suo urlo è capace di rintronarti, rendendoti difficile proseguire il lavoro. Forti giramenti di testa e orecchie che fischiano sono i sintomi del trattamento d'emergenza, ma almeno è sicuro che dopo tutti gli daranno retta. Un altro efficace metodo di convincimento è puntare sulla propria persona; difficilmente i manovali provano ad andare contro il costruttore quando questi mette su un'espressione dura o li richiama con un secco monosillabo. Pochi gesti che insegnano chi comandi in quel momento, gli stessi con il quale il padre faceva pesare la sua ascendenza sul figlio.
{Danno psionico basso. [Abilità personale 7/25] [Psionica] [Basso]} + {Danno psionico medio. [Abilità personale 8/25] [Psionica] [Basso + Basso fisico]}
- ... ...
{...}

+ la strumentazione: attrezzi personali. Armi iniziali [Mazzetta, Accetta, Piombo] per un peso variabile di kg 4~6 | Equipaggiamento GdR non offensivo [Borse degli attrezzi]
+ la strumentazione: strumenti di rilievo e misurazione. Armi acquistate [Corda a tredici nodi]
+ la strumentazione: attrezzi di cantiere. Armi acquistate [Malepeggio, Martellina, Badile, Sacchetti di gesso x 5]
+ la strumentazione: strumenti di disegno e misura. Oggetti GDR [Compassi x 3] incantati [vedi "Disegno e Scrittura"]
+ la strumentazione: pacchetto di medicazione. Bendaggi con soluzione cicatrizzante [Erba medicinale x 2 (cura bassa, istantaneo)] e Tonici [Corallo x 1 (+4 CS Intelligenza) + Erba ricostituente x 1 (+5% energia)] + pezzi di ricambio {Ripara un equip danneggiato [Abilità personale 12/25] [Fisica] [Medio]} e coltello.
+ cianfrusaglie. Oggetto personale [Quaderni di appunti]
+ doni. Cristallo del Talento + Anello del tuttofare (Dialetto dell'Akeran, Lingua del Nord) x 2

- note. Si riporta quanto descritto in confronto e si conclude il post attaccando Dorg usando il Danno medio psionico sotto forma di urla e contumelie e il Danno fisico alto distribuito su un massimo di 8 colpi sotto forma di colpi di corda sulla schiena.
Buon gioco.

In caso di necessità si riescono a fare cose inaspettate.
Serhat Satu

 
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view post Posted on 3/8/2015, 21:36
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In pochi secondi tutto era cambiato, e nella maniera migliore che il Kasumaki potesse immaginare: Ysten aveva perso la calma, attaccando il giudice Duman in preda all’ira ed all’orgoglio di un giovane nobiluomo, che si credeva padrone di una terra e di un popolo solo perché figlio del nobile precedente. Era una cosa che aveva visto diffondersi in quei tempi: spezzato l’Impero e caduti i Quattro Regni ciascuna famiglia aveva cercato di accaparrarsi la propria fetta di territorio, creando una pluralità di regni e feudi sotto l’egida del Consiglio dei Pari. Si erano dimenticati che essere nobili significava soprattutto essere la guida di un popolo, essere l’esempio migliore che si potesse dare a chi era sotto di loro, indipendentemente da quale credo di vita si decideva di avere, per mostrare qual’era la strada da seguire ... e questo implicava dare sempre il meglio di sé in ogni situazione. Ysten avrebbe imparato qualcosa da quella lezione? Si chiese Shimmen. E Drog? Il povero Drog che era stato l'oggetto, il fulcro di quella contesa si era bloccato in preda all'indecisione fino a che il suo amante non aveva preso l'iniziativa, erigendosi a difesa di chiunque potesse intromettersi in quell'ultimo colpo mortale che avrebbe dovuto sancirne la supremazia. Almeno in quello poteva apprezzarlo, nella fedeltà che dimostrava, nonostante lo considerasse un debole che non aveva il coraggio di prendere le proprie decisioni da solo ed affrontarne le conseguenze.
Ma nessuno dei due conosceva il potere delle anime.
Non sapevano nulla del combattimento attraverso lo spazio.
Fu con un senso di liberazione che permise al suo corpo di dissolversi in nebbia, e nel giro di un istante si ritrovò davanti a Boros Duman, pronto a difenderlo. Ceppi e catene caddero a terra con un tintinnio sordo sul pavimento, facendo girare da quel lato alcune facce sorprese, mentre l'aria si raffreddava improvvisamente come se l'inverno fosse arrivato in quel momento a posare le sue mani gelide nella stanza. L’espressione sorpresa di Ysten fu una soddisfazione che sentiva di meritarsi tutta, per l’astuzia che aveva dimostrato nel superare l’avversario e nel portarlo a fare il suo gioco, e l’improvvisa apparizione del Kasumaki evitò che il colpo sul Ciambellano andasse a segno.
Confidava nei suoi compagni per occuparsi di Drog. Lui se la sarebbe vista con Ysten.

Non l'avrei mai detto, alla fine siete stato così sciocco da farlo sul serio?

Disse a Ysten parafrasando quello che poche ore prima avevano detto a lui, con un ampio sorriso soddisfatto stampato sul volto. Protese la mano verso di lui in un ampio gesto e mormorò in fretta qualche parola.

Vi credevo più capace di controllarvi.

La magia che aveva invocato permise al figlio di Sander di penetrare i veli della realtà, attingendo alle esperienze ed alle vite di decine di anime. Una cosa che normalmente potevano fare soltanto i Kasumaki, e solo con un rigoroso addestramento. Ma Ysten non lo aveva ricevuto quell'addestramento, anche se resistette senza troppi problemi al rumoreggiare di voci ed immagini che aveva cercato di fargli provare, sbattendo appena un paio di volte le palpebre. Veloce più di quanto sembrasse possibile, Shimmen cercò di approfittare della minima distrazione, si abbassò facendo un passo in avanti mentre alzava bruscamente la sinistra verso l'interno del polso dell'avversario, con l'intensione di fargli volar via la spada, incontrando però un’inaspettata resistenza che gli impedì di realizzare il suo intento. Al contempo con l'altra mano assestò però una poderosa spinta al petto dell'uomo, sfruttando la propria forza innaturale per rigettare Ysten al centro della stanza, barcollante, lontano dal Ciambellano Dumas e verso Sherat il Costruttore che accorreva, armato di una corda annodata e della sua voce tonante.
Era disarmato ma non per questo inerme.
I Kasumaki coi capelli rossi non lo erano mai.
Era anche lieto di avere al suo fianco quell'uomo solido e sicuro, aveva ottimi ricordi della loro impresa sull'Altaroggia e si sentiva rassicurato dalla sua massiccia presenza.

Avete insultato il mio sangue ed il mio onore con le vostre accuse, signore, e assalito un giudice nell'atto delle sue funzioni. Sarete anche il signore di questa terra ma su tutto Dotran vige comunque la legge del Consiglio dei Pari e non potete fare tutto quello che aggrada a voi, fareste bene a ricordarvene.

Un’immagine di Ryellia Lancaster emerse per un istante nella sua memoria nell’associare il Consiglio alla famiglia Lancaster, insieme al pensiero che una nobildonna del suo livello non avrebbe mai commesso un errore come quello ... e all’immediata consapevolezza che quel pensiero era viziato dagli incerti sentimenti che aveva scoperto di provare per lei durante la caduta di Basiledra. Non si erano più rivisti dopo quella volta, nessuna occasione per chiarire il dono enigmatico che le aveva lasciato prima di compiere un atto che gli aveva quasi costato la vita. Beh, la corte del Sovrano c’èra stata ma non era certo l’occasione giusta per quel tipo di rivelazioni. Ammiccò brevemente nel rilevare l’ironia della cosa.
In quel momento un lampo accecante illuminò la stanza, facendo riverberare ombre di uomini e sedie su tutte le pareti. Nitro aveva impegnato Drog, come previsto, facendo sicuramente uso di qualche diavoleria alchemica. Tuttavia quando la sua vista si riabituò alla normale luce non sembrava che la Lama nera ne avesse particolarmente risentito della cosa, e si apprestava anzi al contrattacco brandendo il suo pugnale.
Tornò a rivolgere lo sguardo vicino a sé.
Nitro se la sarebbe cavata benissimo da solo, aveva fiducia in lui
Vide la corda, guidata dalle robuste mani del Mastro Costruttore, colpire l’impreparato signore di Oes immediatamente dopo le sonore imprecazioni del suo compagno di battaglia, anche se alla seconda scudisciata il nobile fu in grado di assecondarne il movimento, attutendo l’effetto del colpo con uno spostamento fluido in avanti, e persino di continuare l’attacco verso il suo parigrado, portando un corto colpo di punta verso il fianco del Kasumaki, con una velocità sorprendente data l’aria gelida che lo circondava e ne rallentava i movimenti.
Ma Shimmen si limitò semplicemente a ridere di quel colpo ridicolo, accettando il lieve graffio che la lama potè provocare sulla sua pelle robusta e spostandosi lievemente per evitare che la lama lo colpisse troppo a fondo. Non sarebbe stato un combattimento raffinato pensò, non aveva una spada per far valere la propria tecnica ma nelle terre selvagge e nei vicoli di Basiledra aveva ben imparato sopravvivere ed a sfruttare ogni arma a propria disposizione, ogni trucco per quanto disonesto che potesse infliggere dolore all’avversario: cercò quindi di infilare le dita negli occhi di Ysten, tirandogli al contempo un forte calcio all’inguine e sfruttando la sua forza innaturale per provare a spezzargli il polso con un forte colpo a mano aperta. La sua abilità naturale, un piccolo oggetto e l’addestramento dei Kasumaki rendevano il suo corpo un’arma al pari di una spada.
Purtroppo il corpo del signore di Oes risultò duro abbastanza da far rimbalzare ogni attacco, mentre poco più in là Drog dava prova di un’estrema agilità evitando tutti gli attacchi di Nitro e Sherat, che con la sua corda aveva tentato di strattonargli una gamba per farlo cadere, e Ysten reagiva a sua volta con un colpo diretto verso il suo petto, pochi istanti prima che un’oscurità impenetrabile ed un’assordante rumore vennero generati nella stanza per mezzo di due biglie alchemiche.
Se all’inizio il Kasumaki aveva pensato di subire il colpo al petto, per rispondere poi in modo più violento, uno strano luccichio nello sguardo di Ysten lo indusse piuttosto a schivarlo, spostandosi rapidamente indietro prima di venire avvolto dal buio.
Non si fidava di quello sguardo ed il suo istinto l’aveva avvertito di fare attenzione.

Aaah!

Cacciò un urlo stridulo al di sopra del frastuono mentre qualcosa di appuntito, e terribilmente doloroso, si faceva strada nelle sue carni all’altezza dello sterno, facendogli per un istante mancare il respiro mentre una dolore acuto gli pulsava nelle orecchie a causa del frastuono. Il suo corpo tremava e le sue gambe cedettero facendolo piombare in ginocchio sul pavimento della sale. Portò d’istinto una mano al petto e sentì qualcosa di umido impregnare l’elegante tessuto della tunica: sangue caldo e vivo che lasciava il suo corpo. Ringhiò e strinse i denti per dominare la sofferenza incandescente in ogni fibra del suo essere, per ricacciarla in profondità dove non poteva fargli alcun male: aveva affrontato di peggio su al Nord e sapeva di poter trattenere il dolore per qualche tempo. Si alzò con qualche fatica. Per tutti i Kami ed i demoni dell’Oltremondo! Il maledetto era riuscito a colpirlo seriamente ma lui aveva una strategia in mente e finora stava andando a buon fine visto che per difendersi ed attaccare Ysten stava consumando sicuramente molte più energie di lui, lo poteva leggere nei movimenti del corpo. Prima o poi non sarebbe più stato in grado di rispondere efficacemente.
Quando il buio e lo stordimento finirono si accorse che era comparso un terzo avversario, e trattenne un’imprecazione di fastidio: aveva sperato che non si facesse vivo. Ecco dove era nascosta l’altra Lama Nera che non era visibile al processo: come immaginava Ysten l’aveva imboscata da qualche parte nelle vicinanze, pronta a dare supporto se le cose si fossero messe male. Ora stava impegnando Sherat, in modo da evitare che il suo signore fosse sopraffatto dal numero.
Intelligente da parte sua. Ottima strategia.
Sorrise.
Ma era ora di mettere a frutto le lunghe ore trascorse ad allenarsi col padre e con Elebeth, l’allenamento speciale dei Kasumaki. Estrasse quindi una fialetta e ne bevve il liquido fresco, sentendo nuove energie scorrergli in corpo. Ne avrebbe avuto bisogno di li a poco. Trasse quindi un respiro profondo e lo esalò di colpo, chiudendo un istante gli occhi per concentrarsi.
Quando li riaprì le percezioni di Shimmen parvero rallentare ed acuirsi nello stesso momento mentre un potente flusso di energia sgorgava dalla sua anima e gli inondava il corpo, lo avvertiva come un pizzicare sulla pelle ed un vibrare profondo nei muscoli: osservava Sherat brandire la sua corda e Nitro lanciare una piccola fiala verso Drog, Ysten flettersi all’indietro per preparare probabilmente un altro colpo e l’altra Lama Nera agitare il pugnale verso il massiccio artigiano.
Ma per lui adesso la corda si fletteva pacatamente come uno scialle di seta, aggraziata nella sua curvatura; la fiala volava lentamente verso il suo obbiettivo, tremolando leggermente nella traiettoria ed i movimenti parevano fatti nell’acqua invece che attraverso l’aria.
Taglio della Nuvola dei Fiori di Ciliegio. Era così che veniva chiamato quell’allenamento. Si diceva che Masakura, il capo del casato Kasumaki, fosse così abile ad utilizzare quella tecnica di spada da tagliare a metà una manciata di petali gettati da un balcone in una giornata ventosa prima che essi toccassero terra. Lui finora ci era riuscito solo con otto mele, bersagli molto più grandi e facili da colpire, senza contare che non subivano la forza delle correnti d’aria.
Attese che gli attacchi in corso andassero a destinazione e poi agi, tanto veloce che per gli altri sarebbe apparso solo come un’indistinta macchia sfumata nel momento in cui sferrava i suoi colpi. Un calcio allo stomaco a Drog. Un salto ed una giravolta in aria e la gamba protesa a mozzare il respiro sul collo della Lama Nera appena arrivata. Una rapida scivolata per passare sotto le gambe di Ysten e sferrargli un pugno dietro il ginocchio. I suoi movimenti erano rapidissimi, molto di più di quanto fosse umanamente possibile ma ora lui si muoveva a metà tra il mondo fisico ed un mondo dove la semplice immaginazione era il potere più grande di cui si potesse disporre. Un’altra giravolta mentre sfruttava la spinta per alzarsi in piedi e due pugni serrati mirarono alle orecchie di Drog, prima da un lato e poi dall’altro, in un turbine di movimento. Non era ristretto dalla gravità come prima e così sfruttò la pura e semplice rapidità dei movimenti per ripiombare addosso a Ysten e piantargli con forza una pedata nella schiena, dandosi la spinta per lanciarsi di nuovo contro il nuovo arrivato e spazzargli le gambe con una velocissimo calcio alle caviglie. Era l’estasi della velocità quella che provava, la pura libertà dell’essere vivi. Il poter fare qualcosa che agli altri era precluso, sfidando i propri limiti per lasciarsi indietro chiunque ed eccellere in quello che sapeva fare meglio. I combattimenti di allenamento tra i membri della sua famiglia erano uno spettacolo che lo aveva sempre affascinato fin da bambino, gare di astuzia ed imprevedibilità dove vinceva chi aveva i riflessi più rapidi e chi riusciva a far commettere un errore al proprio avversario, interrompendo il flusso di mosse e contromosse concatenate con la velocità del fulmine.
Fu tristezza che provò quando il flusso di energia che lo sosteneva, fredda ed vivificante come l’acqua di un torrente montano, diminuì fino a svanire lasciandogli l’impressione che le sue membra fossero pesanti e goffe al confronto di pochi istanti prima. Era rientrato di nuovo nel solo mondo materiale, ed era appena dietro a Ysten, il suo effettivo avversario.
Comunque i suoi sentimenti non gli impedirono di continuare a lottare, seguito dal freddo dell’inverno che si spanse nuovamente per tutta la stanza, e cercò di passare il braccio attorno al collo dell’altro nobile, per stringere con abbastanza forza da mozzargli il respiro e farlo svenire senza però ucciderlo mentre con l’altro provava a bloccargli la mano che teneva la spada. Aveva dimostrato di poter resistere ai colpi ma come se la sarebbe cavata la sua pelle d’acciaio contro qualcosa che non mirava a ferirla direttamente?

<p align="center">۩ SHIMMEN• KASUMAKI۩
Aki no Kenshi - lo Spadaccino Rosso


CS :
Razza : Progenie dei demoni
Classe : Cacciatore
Talento : Avanguardia
Mente[ont] 65% -5% (Media disorientamento) = 60%
[font=ISOCTEUR] Fisico
: 100% - 5%(Colpo Infallibile) -10% (danno medio da pugnale) = 85%
Energia : 110% -5% (teletrasporto), -5% ( Media disorientamento) +5% erba – 20% alta – 10% Fortificazione Comune = 75%
Equip : - Erba Ricostituente x1/2 (+5% energie ciascuna)
- Amuleto dell'Auspex al collo)
- Gemma della Trasformazione (su un'anello)
- 0/2 Coralli (+4 cs ciascuno)
- Biglia Dissonante
- Biglia Oscurante
- Spada lunga x2
- Pugnale (in uno stivale)
- Balestra e 10 dardi.
- Pelle resistente e difficile da ferire (arma naturale)

Passive
- Forma Demoniaca (razziale) 0/6
- passive di Dominio Avanguardia (azioni di forza straordinaria 3/6, immune a colpi a parità di CS 0/6, immunità al dolore 5/6 , guadagno 1 cs ogni volta che l'avversario usa una tecnica Fisica 4/6 .
- Auspex (da oggetto, 5/6 )
- Tecniche ad area di pari potenza a quelle singole. [5/6]
- Il Palazzo dei Kasumaki: Quando il nemico usa una tecnica PU guadagno 1 CS [5/6]
Artefatto: Mantello dell'Esploratore
- Eroe del Nord: [Passiva: attorno a Shimmen l'aria sembrerà di qualche grado più fredda, come se lo spadaccino portasse con sè il gelo del Nord. Chiunque gli si avvicini vedrà i propri movimenti rallentare a causa del freddo [ 4/6 ] Attiva, tecnica magica, consumo Basso: Shimmen sceglierà un nemico, e le gambe del bersaglio verranno ricoperte di una solida patina di ghiaccio che gli impedirà di usare gli arti inferiori per un turno. Non causa alcun danno, e il ghiaccio si scioglierà alla fine del turno. È possibile difendersi con una difesa di potenza Bassa o spezzando il gelo con un'offensiva di livello Basso.]
- Araldo del Sud: [Attiva, tecnica Magica, consumo Medio: fuoco si sprigionerà dal mantello e avvolgerà il nemico, distruggendo un pezzo del suo equipaggiamento a scelta di Shimmen e togliendogli una CS. Non causa altri danni.

Attive
- Teletrasporto basso [Il potere del Sangue, Sta di fatto che in ogni generazione della famiglia c’è almeno qualcuno che pare rispettare questa benedizione particolare e sembra portare su di sè un legame più profondo con il mondo delle anime, potendo entrare con facilità nel loro mondo brumoso per sposarsi altrove nel nostro, con un consumo Variabile di energie, anche se non è chiaro se questo sia più una benedizione o piuttosto una maledizione. Ad un osservatore esterno sembrerà semplicemente che il corpo di Shimmen svanisca nel fumo e nella nebbia, per poi ricomparire nello stesso modo altrove, l’istante successivo. [Personale 15/25, costo Variabile all’energia, difensiva, effetto di teletrasporto attraverso il mondo delle anime per difendersi o per spostarsi. Narrativamente consente di viaggiare fino al mondo delle anime.]
- Disorientamento medio: Il Palazzo dei Kasumaki, Ad un costo Basso di energie infatti, sommato ad una certa spossatezza mentale di livello Basso Shimmen potrà evocare un frammento della propria anima, bruciandolo nel processo, per creare un effetto di forte disorientamento di livello Medio ad un singolo bersaglio, cosa che perdurerà per almeno qualche istante, oppure di livello Basso a più avversari. Il disorientamento sarà dovuto al riversare i ricordi e le sensazioni di intere esistenze nella mente del bersaglio, il quale avrà difficoltà a riconoscere quali siano i suoi e quali quelli delle anime. [Personale Media 5/25, costo Basso+auto danno Basso alla psiche, effetto psionico Medio di forte disorientamento a bersaglio singolo o Basso se ad area.]
- Fortificazione comune medio, Il palazzo dei Kasumaki, E’ qui che Shimmen ha passato i suoi anni di vita prima di giurare fedeltà al Toryu, allenandosi per padroneggiare la magia delle anime ed il peculiare stile di combattimento della sua famiglia, fatto di rapidi movimenti, giravolte fulminee e feroci contrattacchi. Attingendo alla propria energia infatti, e precisamente per un costo Basso, Medio, Alto o Critico, ogni Kasumaki impara a potenziare il proprio corpo rendendosi più forte, più agile e veloce o più pronto a reagire agli attacchi a seconda delle circostanze. Non solo: l’allenamento ha reso Shimmen in grado di reagire istintivamente all’utilizzo di questo tipo di tecniche di potenziamento, spingendo i suoi limiti normali ad un livello superiore per adeguarsi all’aumentato prevalere fisico altrui. [In termini tecnici sono le pergamene Fortificazione Minore, Comune, Superiore e Suprema del Guerriero, rispettivamente donanti +2, +4,+8 e +16 CS, ed una Personale passiva 1/25, di natura fisica, che dona un +1 alle CS quando l’avversario usa una tecnica di potenziamento delle CS.]
- danno infallibile basso agli occhi, La strada dell’esiliato, Qui ha imparato come la sopravvivenza possa dipendere dal rapido balenare di un coltello durante una rissa, scagliato con mira infallibile a provocare un danno Basso alla mano in procinto di fare lo stesso, al prezzo di uno sforzo di pari livello al fisico. [Personale 11/25, autodanno Basso al Fisico, si può sferrare un colpo che non mancherà mai il bersaglio e provocherà un danno Basso, ove colpisca, natura fisica]
- Nulla difesa assoluta, La Natura Selvaggia - il Nord, talvolta bisognerà invece affidarsi all’istinto ed alla fortuna per cavarsela in situazioni che altrimenti sarebbero potute sembrare senza via di uscita, superando ciò che avrebbe sopraffatto altri e restando vivi anche quando ogni probabilità avrebbe indicato la fine della propria strada[Personale 9/25, nulla, Difesa Assoluta basata su istinto e fortuna].
- Alta a tutti gli avversari Il Palazzo dei Kasumaki, ad area, Una delle tecniche più esemplificative e spettacolari consiste in una serie di movimenti fulminei intorno all' avversario, tanto veloci da apparire come se fossero degli spostamenti dimensionali, ognuno concluso da un colpo di spada scagliato da una diversa direzione e che, nella percezione di chi lo subisce, sembra di venire avvolti da una ragnatela di attacchi provenienti contemporaneamente da tutte le direzioni per un danno complessivo pari ad Alto. Un metodo alternativo di usare questa tecnica consiste nel muoversi tra più avversari, grossomodo con gli stessi effetti ma in quest’ultimo caso la potenza delle tecnica sarà soltanto Media. [Abilità personale 3/25, costo Alto di energie, infligge un danno fisico Medio ad area, natura fisica]

Riassunto azioni:

- Mi libero dalle catene con un teletrasporto Basso e compaio davanti a Boros Dumas attivando la passiva di gelo e rallentamento. Uso su Ysten la mia Media di disorientamento e su di me un Cristallo (4cs), attacco Ysten cercando di disarmarlo con le 4 cs e spingendolo al contempo all’indietro con un uso della passiva di Forza straordinaria.

- Attivo la passiva che mi dona un +1 cs quando l'avversario usa tecniche di PU.
Uso pergamena Fortificazione Comune [il Palazzo dei Kasumaki, 1/25] ed il mio secondo Corallo per guadagnare altri 8 CS.
Uso 1 di queste 9 CS per contrastare parzialmente quelle di Ysten e subire una leggera ferita al fianco, diminuita in gravità dalla mia pelle difficile da ferire (armatura naturale) e contrattacco con una tecnica poco elegante ma efficace, cercando di infilare le dita negli occhi del mio avversario (La Strada dell'Esiliato, auto danno Basso al fisico, colpo infallibile che provoca danni Bassi se colpisce).
Mentre Ysten è così distratto gli sferro un calcio all'inguine con 4 CS e subito dopo un colpo di taglio sul polso che regge la spada (4 cs), per disarmarlo, sfruttando nuovamente la passiva di forza straordinaria per rompergli il polso se possibile.

Uso la Nulla di Difesa Assoluta, per evitare la tecnica Critica spostandomi all'indietro.
Subisco l’oscurità e il rumore, che comportano l’efficacia della pugnalata di Ysten e prendo quindi un danno Medio dalle 4 cs di differenza del pugnale (considero che l’armatura naturale valga circa 1 cs)
Mangio un’erba e recupero 5% di energie.
Uso la tecnica Alta ad area, resa a potenza Alta da un uso della passiva apposita, su tutti e 3 gli avversari (divisa in 6 colpi con potenza Media ciascuno, a parte i colpi alle orecchie di Drog che sono un Basso ciascuno)
Mi fermo dietro a Ysten e provo a soffocarlo usando un uso della passiva di forza poderosa e della passiva del freddo x rallentarne le reazioni (solo farlo svenire, cerco di non ucciderlo) mentre con l’altro braccio ed 1cs (dato da un utilizzo della passiva innescata dall’uso di tecniche fisiche degli avversari). Questo perché ha già dimostrato di essere impervio alla maggioranza dei colpi diretti, ergo applichiamo il principio di Ercole contro il Leone di Nemea e vediamo se un attacco meno diretto sortisce risultati apprezzabili.



 
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view post Posted on 14/8/2015, 16:04
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Ysten sapeva che non sarebbe stato facile, ma sapeva anche che avrebbero vinto. Lui e Dorg erano stati sempre un passo avanti rispetto ai loro avversari, e non appena Boris Duman fosse morto lui sarebbe diventato il capo incontrastato della città. Tutti gli avrebbero dato ragione, le accuse nei suoi confronti sarebbero decadute e coloro che lo avevano attaccato avrebbero preso il suo posto nelle segrete.
Stringeva i denti, con un filo di sudore che gli imperlava la fronte, assaporando il il sussurro della vittoria. In un primo tempo, naturalmente, lui e Dorg avrebbero dovuto fare finta di nulla, ma era certo che presto si sarebbero potuti muovere alla luce del sole. Nulla gli sarebbe stato impossibile e la gente avrebbe dimenticato il governo dispotico di suo padre. Avrebbero considerato i suoi giorni come un'età aura, lo avrebbero innalzato e celebrato.
Era già pronto a roteare la lama, quando il fuggi fuggi del pubblico si fermò di colpo e le porte dell'aula del tribunale si spalancarono con violenza. Una figura troneggiò nel mezzo del battente. Ysten pensò che non aveva mai visto una creatura tanto aberrante, di una bruttezza così indiscutibile. Ne fissò lo sguardo, il sorriso lieve e divertito, e si chiese cosa ci facesse lì quel mostro.
Probabilmente tutti gli altri si fecero la stessa domanda. Dorg fece un mezzo passo indietro, confuso. Non potevano nemmeno sapere se fosse un amico o un nemico.
Moorden non fece nulla, limitandosi ad osservare la scena. Fece un cenno del capo e furono le lame nere a fare il resto. Da ogni ombra, ad ogni fenditura nella parete, scivolò in avanti un uomo incappucciato. I loro abiti erano tutti identici, così come le loro armi. Erano stati addestrati per essere fratelli senza nome. Scattarono come ad un unico ordine, ma senza bisogno di parlare. Come un branco di predatori o un'orda di cavallette balzarono sul traditore e sull'assassino.
Gettarono il primo a terra, impedendogli di fuggire. Non importava quanto lui potesse tentare di ferirli, perché erano tutti ugualmente abili, tutti ugualmente capaci di vincere quello scontro. Trafissero il secondo molte volte, un colpo ciascuno, così tante che il suo sangue imbrattò le loro vesti brune e il pavimento della stanza. Non gli diedero nemmeno il tempo di chiedere perdono o di rivolgere al proprio amore un ultimo saluto.
Ysten si accasciò a terra, il mezzo sorriso di poco prima ancora sulle labbra. Si afflosciò con un tonfo sordo e immediatamente le lame nere tornarono immobili, sull'attenti, in attesa. Il corpo mercenario più pericoloso che Oes avesse conosciuto si rivolse verso Moorden il Pelleverde, e si inginocchiò al suo cospetto.
Anche in quel caso nessuno parlò, ma era chiaro che la missione era stata portata a termine, il debito pagato. I pelleverde avevano dei nuovi alleati e poco importava il modo in cui li avessero ottenuti.
Mentre ancora gli spettatori fuggitivi cercavano di comprendere cosa fosse accaduto e il corpo di Ysten si faceva più freddo e più rigido, mentre Boris Duman si abbandonava sulla pesante sedia che da quel momento in poi avrebbe occupato per governare la cittadina e i suoi compagni conducevano Dorg fuori dalla sala, Moorden levò le mani e applaudì per tre volte.


Sono molto soddisfatto”.


E tutti ricordarono che solo queste parole uscirono dalle sue labbra.





CITAZIONE
Qm Point
Ed eccoci alla fine di questa giocata.
Ovviamente ognuno di voi ha ancora un post a propria disposizione per concludere, al quale però non siete più obbligati. Complimenti a voi che siete arrivati in fondo celeri e puntuali e avete consentito a Moord di trovare per i pelleverde un nuovo alleato: le temibili Lame Nere.
Passo a questo punto alle vostre valutazioni:

Dra: Si vede che sei un giocatore esperto e ogni volta lo dimostri. I post che scrivi hanno una tua impronta personale, che deriva da una caratterizzazione sempre coerente e completa di serhat. Per quanto tu rimanga fedele alla natura del guo pg, riesci comunque a gestire il confronto con estrema efficacia, riuscendo a scoprire quello che c'è da trovare e a non farti ingannare dai tuoi interlocutori. Gestisci gli scontri con meno armi di quelle che avresti potuto e riesci a mettere i due avversari finali in difficoltà.
Ci sono alcuni tuoi post (tra cui il primo) che sono delle piccole perle: hai una scrittura essenziale eppure ricca di introspezione e descrizioni. Queste si perdono di tanto in tanto negli altri post, ma comunque il tuo livello rimane molto alto per tutta la giocata.
Ricompensa: 1.200 Gold

Shervaar: A mio parere la qualità dei tuoi post nella quest è andata in crescendo. Il primo post è stato il più confuso, anche a causa di un utilizzo a volte scorretto della punteggiatura e all'inserimento nella narrazione di alcune espressioni improprie. Da lì in poi, però, hai dato prova di saperti destreggiare sempre meglio con il tuo personaggio e con l'ambiente circostante, interagendo anche con i png che ti trovavi davanti. Sebbene secondo me tu ti dimentichi a volte di approfondire introspezione e descrizioni perché ti lasci prendere dal ritmo degli eventi, riesci a conferire al tuo personaggio un certo carattere. Questo, naturalmente, ha ancora molto bisogno di essere approfondito.
Per quanto riguarda le scelte in gdr, sotto le tue azioni pare sin dall'inizio esserci un piano, che però ogni tanto sembri anche contraddire. Fai molto, anche oltre quello che la trama ti offriva, correndo il rischio di strafare. La tua arringa difensiva risente proprio di questo aspetto, dovendo comprendere al suo interno un sacco di azioni differenti. Nonostante questo, apprezzo molto il tuo tentativo di “governare” la storia, che ha contribuito a modificarne lo svolgimento rispetto a quanto io e Kuro inizialmente avevamo pensato. È una qualità che dovresti coltivare e affinare in vista della partecipazione a future giocate.
Ricompensa: 1.000 Gold

Vulcano: A livello investigativo, nel corso della quest stavi facendo cose buone e anche tu stavi tentando delle azioni non immediatamente suggerite dalla trama, ma che poi hanno avuto un'influenza su di essa. Hai però commesso l'errore di compiere delle investigazioni sfruttando elementi di metagame, cioè anticipando di un giorno le tue ricerche e sfruttando informazioni che erano contenute nel QM point di un momento successivo. Sebbene la tua azione non fosse guidata da cattive intenzioni, di fatto consisteva in una lamerata e anche per questo la trama ti ha poi coinvolto come imputato durante il processo.
A livello introspettivo e descrittivo, invece, hai mantenuto uno stile abbastanza costante e lineare, ma in proposito ho qualche osservazione da farti.
Innanzitutto sia io che Kuro abbiamo rilevato che non hai rispettato il malus, che avrebbe dovuto avere effetto nel momento in cui il tuo pg si fosse rapportato con una donna. Non hai mostrato davvero sintomi di paura o grave imbarazzo e questo non è stato corretto da parte tua, perché ogni utente è tenuto a ruolare i malus acquisiti in precedenza. In questo modo il pg acquista anche carattere e spessore.
E questa osservazione mi consente di arrivare al punto principale: è proprio questo che secondo noi manca a Shimmen. Per quanto tu ogni tanto accenni a tratti del suo carattere che vorresti far emergere, per ora si tratta di un pg sostanzialmente monodimensionale. Basta una sola parola a descriverlo: “sborone”. Il termine è gergale, ma secondo me rende perfettamente l'idea: shimmen non ha paura di niente, non prova emozioni forti di dolore, vergogna o turbamento, non conosce la delusione o l'incomprensione. Non è in grado di sentirsi sconfitto, depresso o di dubitare delle proprie azioni. E nel descriverlo in questo modo influenzi anche il mondo che lo circonda perché rispecchi sempre questa immagine. Sfortunatamente un pg di questo tipo non è molto “umano”. Umano è colui che sotto sotto, anche se è apparentemente impenetrabile e indistruttibile, mostra debolezze e un carattere sfaccettato. Questo secondo me è il punto maggiore su cui devi lavorare.
Ricompensa: 800 Gold

Per i due QM la ricompensa è di 1.000 Gold per Majo_Anna e 300 per Kuro

 
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