Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

kırmızı ~ Rotte della scoperta

« Older   Newer »
  Share  
Allea
view post Posted on 12/8/2015, 22:07







Quando il loro compagno lascia scivolare la piuma sulle strane mani della statua tutto inizia a muoversi. La strada davanti a loro si apre, fortunatamente, permettendo loro di continuare.
Hanno fatto la scelta giusta? Sembra che forse questi suoi compagni non siano così inutili come pensava, ma è un pensiero passeggero e non di particolare interesse.
Sono lì per aprirgli la strada, fargli da scudo quando serve. Sono dei Portatori inconsapevoli, in un certo senso, sono qui come distrazione, pronti ad essere sacrificati in caso di necessità.
Li lascia andare avanti con piacere, quindi, lasciando che il suo Portatore, quello vero, si riprenda un poco.
È spaventato, è una sensazione spiacevole, ma sopportabile. Il suo cuore batte velocemente e le sue mani sono sudaticce contro la sua stoffa. Sono caldi i portatori, scomodi contro il suo corpo freddo, ma ancora, deve sopportare.
Potrei lasciarti qui e tornare indietro, continua a pensare il Portatore, ma non è possibile. Ha ancora il controllo, il guinzaglio stretto.
Pame, la loro guida, ha cominciato ora a camminare davanti a loro, stranamente all’erta. Deve rivalutarlo, ora che non è impegnato a parlare o guardarsi intorno spaventato, ricorda come li ha fermati prima, riesce a riconoscere la sua forza fisica (inutile, plebea). Potrebbe mandare anche lui avanti, se morissero tutti potrebbe portare via il cubo, fare finta che la missione sia fallita.
Non pensa che l’Ammiraglio si ricorderà di lui, potrebbe essere una missione perfetta. Almeno per lui.
Il suo Portatore non sembra contento dell’idea, ma sa che non può opporsi, che devono uscire da lì per poter tornare a casa e Berzenev gli ha promesso di lasciarlo andare una volta finito.
(Non lo farà davvero, certo che no, può lasciarlo andare per un po’, ma rimarrà sempre suo almeno fino a che non crescerà, sono tutti suoi).
Sembra stare andando tutto bene, fin troppo bene, ed è a quel punto che improvvisamente vedono l’uomo pesce muoversi, lasciare cadere la torcia a terra con uno scatto repentino per fermare, a mezz’aria, un’arma gigante.
Il suo Portatore cade a terra, sconvolto, e lo lascia quasi andare. Berzenev si rifiuta, trattenendosi al suo braccio (il terreno è sporco, non ha voglia di farsi lavare, l’acqua non gli piace). Stavano per essere distrutti, schiacciati, e Berzenev sarebbe stato bene, ovviamente, ma…. Ma.
Gli deve un favore, immagina, e non gli piace dovergli un favore. Quando conquisterà il mondo lo metterà a capo dei suoi servi, in una posizione di favore.
Pensa di essere abbastanza generoso.
«P-pericolo in stanza avanti. » li avverte, piegandosi, come se nulla fosse.
Il suo Portatore si alza in piedi piano, tremando. Berzenev sa che non dovrebbe sentirlo così chiaramente, sa che è un brutto segno, ma non c’è nulla da fare per ora.
Lasciami andare, chiede il Portatore e Berzenev riderebbe, se potesse.

Quando arrivano nella stanza successiva, scoprono cosa ha lanciato loro quell’arma, di cosa li ha avvertiti Pame, ma non lo scoprono in tempo.
Nella stanza che raggiungono li aspetta quello che sembra un’altra grossa statua, ma invece di essere immobile come quella della stanza precedente li saluta quasi attaccandoli immediatamente.
Berzenev vede con la coda dell’occhio la mano del golem che si avvicina verso di loro ed ha un tempo limitato per reagire. Ordina al portatore di ripararsi, ma sa che non è abbastanza. I portatori sono lenti, oltre che fragili, ma Berzenev ne ha avuti tanti nella sua vita.
Sono tutti così sacrificabili, ma lui li ricorda.
Quindi fa in modo di richiamarne uno alla memoria, i suoi piccoli scudi, fragili ma al tempo stesso utili.
Davanti a lui appare un piccolo bambino, i suoi vestiti sono eleganti, la sua pelle bianca e candida. Il completo contrario del suo Portatore attuale, ma quando lo aveva con sé non gli serviva qualcuno di forte, ma di potente. Qualcuno che poteva influenzare e non resistere.
Gli ha servito bene, lo ricorda, un peccato cosa gli è successo.
Un peccato cosa gli succederà ora.
Lo vede andare in mille pezzi, attenuando e rallentando il colpo abbastanza per lasciarli indenni. Ha fatto esattamente il suo lavoro, lo serve anche dopo la fine della sua vita, com’è giusto che sia.
Non basta però e non sono pronti alle scaglie del rettile, non si proteggono in tempo. Il Portatore lo protegge con il suo corpo, ma non è abbastanza. Le scaglie colpiscono il Portatore, ma non sono così tanto affilate da fare dei danni ingenti, lo tagliano ma è abituato a molto peggio nei suoi campi. Una, però, colpisce il pupazzo, scalfendo la stoffa e lasciando uscire un po’ di imbottitura.
Non è profonda, ma è abbastanza.
Fa male. Il suo corpo è fragile, è la sua più grande debolezza, e fa male.
«Dobbiamo distruggerlo» dice, piano. È la sua voce, ma non gli importa. Lo ha colpito, come ha osato.
È il suo Portatore che scuote la testa e bisbiglia, piano «Il cubo» ed è allora che Berzenev lo vede. È lì, dietro il golem, quello che potrebbe portarlo finalmente al suo obiettivo.
Grazie a quel cubo potrebbe distruggerli tutti.
Quindi agisce in fretta, senza guardare gli altri e si lanciano in avanti, lui e il suo Portatore, mentre Berzenev lascia andare le sue cuciture, le lascia allungare, lascia che raggiungano il Golem, gli cinge le gambe, e le braccia, le stringe. Non deve muoversi, non deve essere in grado di toccarli, non ancora.
Ci sono quasi arrivati, hanno quasi raggiunto il cubo, quando le gambe del costrutto si disintegrano, le cuciture che cadono stringendo solo aria.
Il mostro cade, come se gli avessero tolto le energie, e devono fermarsi, ripararsi nuovamente prima di essere schiacciati.
È un’esitazione che costa loro il cubo, dato che Pame li supera, lo recupera prima che loro possano muoversi.
Combatterà, li ucciderà e lo riprenderà.
Almeno vorrebbe, ma fa male. È ferito, non può combattere mentre il suo corpo è danneggiato.
È vulnerabile ora, il suo interno esposto al mondo, è una sensazione terribile non sentirsi sicuro.
(Il Portatore sembra arrabbiato da questo pensiero, ma non gli interessa, è solo un mezzo non deve starlo ad ascoltare).
« T-torniamo! » dice, con un sorriso.
Berzenev non ha la forza di pensare, mentre il Portatore mette una mano sul taglio nella stoffa di Berzenev per tapparlo.
Non ha la forza di fare nulla se non lasciare che il Portatore lo porti.

Non sa cucire, non può lasciare che lo faccia questo Portatore con le sue mani tozze e prive di grazia. Gli è inutile ora.
Lavora la notte mentre gli altri dormono, per evitare di farsi scoprire. Utilizza della stoffa che avevano comprato, per creare una pezza provvisoria.
Questo viaggio non è servito a nulla, non se non riesce a mettere le mani su quel cubo.
Deve pianificare, deve fare qualcosa, ma quel cubo sarà suo.




EHskr1J
[B: 5%; M: 10%; A: 20%; C: 40%]
Corpo 7570% Mente 11090% Energia 100%
CS: 0
Stato Mentale: Debilitato, non riesce sempre a separare i pensieri del bambino dai suoi.

Attive e Passive
◊ Personale 1/25, creazione di uno scudo medio davanti al coniglietto, la forma è quella di un bambino da lui controllato in passato. Consumo M. Risorsa Energia

◊ Personale 6/25, Dei fili intrappolano il nemico impedendogli di muoversi per un turno, Cercare di muoversi troppo o di liberarsi senza l'aiuto di tecniche comporterà un danno medio. Consumo M. Natura Fisica. Risorsa Energia, Risorsa Target Corpo

Note:
Io continuo a scusarmi per i post all'ultimo minuto e non all'altezza, lasciamo perdere questo periodo con la mia fortuna LOL

Come da confronto ho bloccato il costrutto e parato il primo attacco, ma non il secondo. L'attacco al "corpo" di Berzenev lo lascia molto scosso semplicemente perchè è solo un peluche e non è abituato a farsi uscire l'imbottitura :V (cose personali del PG) ma non ha rinunciato al suo piano

 
Top
PARACCO TRAVESTITO ALOGENO
view post Posted on 14/8/2015, 01:38




Rotte della scoperta
di scherzi e ritorni a casa

— kırmızı —

BUONE%20LE%20MONETE_zps3vxhaj4x



Ammiraglio
giorno; İznik, Città del Sultanato


Ah, il ritorno da un'avventura! Il meritato riposo, gli amici ritrovati, i rischi blandi di una vita nella civiltà!
Ogni volta bisognerebbe essere contenti di essere sfuggiti ancora alla morte e di essere tornati tra i propri simili, ma vogliamo mettere con l'avventura e il piacere del rischio? Quel lungo brivido freddo che attraversa la schiena ogni volta che si sfugge da un pericolo mortale? Solo gli sciocchi e i pazzi non provano paura, ma solo chi apprezza quel tremito inconsapevole è meritevole di sciogliere ogni nodo, scoprendo la verità del mondo! Ah, la febbre d'esplorazione è molto più simile a una malattia reale di quanto si pensi: ci sono persone che un giorno si alzano dal letto con un pensiero e in quattro e quattrotto spariscono. Lasciano ricchezze, possedimenti e persino i loro cari per partire, senza sapere dove andare o cosa faranno! È il richiamo del mondo e nessuno è in grado di sfuggirgli per troppo tempo. È quello che gli umani chiamano sete d'avventura, i Māk piedzīvojums e gli orchi avontuur! È uno stimolo piccolo e potente che travolge tutto e tutti come un tifone, spazzando via ogni ragione e lasciando la voglia di abbandonare la propria vecchia vita e partire. Perchè, signori miei, questo mondo è ancora tutto da scoprire! E chi siamo noi, per lasciare questo piacere a qualcun'altro?

Quando arrivarono, videro che l'Ammiraglio era intento a leggere un grosso libro polveroso, confrontando la semplice pietra che aveva in mano con una raffigurazione nella pagina. Se possibile, aveva addosso ancora più ninnoli di quanti gliene ricordassero e, con loro stupore, videro che portava anche un braccio al collo, tenuto fermo da un nastro di mille colori. Tlaloc era accanto a lui, intento a leggere le strane scritte, simili a geroglifici, che decoravano la pagina accanto alla figura. I due si voltarono di scatto quando il gruppo entrò, ma sul volto del grande esploratore apparve subito il sorriso.
« Oh, miei buoni amici, sono contento di rivedervi! Noi siamo tornati giusto ieri, nevvero Tlaloc? »
Il grasso uomo pesce si limitò a guardarlo senza rispondere, tornando alle scritture che stava consultando.
L'Ammiraglio si voltò ancora verso il gruppo, dando una sonora pacca sulla schiena di Pame e continuando a parlare delle avventure che avevano vissuto lui e Tlaloc. Impegnati a ritrovare una chiave che ahimè tutti ritenevano perduta e che invece era solo stata nascosta bene, erano stati in molti luoghi, finchè non avevano trovato il posto giusto. In un labirinto pieno di trappole mortali. Al centro di una valle abitata da giganti. Non potendo usare il braccio legato, gesticolava in maniera quasi eccessiva con quello libero, chiedendogli del viaggio, delle scoperte e dei loro pensieri su quello che avevano trovato.
« Oh, ma che pessimo padrone di casa che sono! Sedetevi, sedetevi e assisterete a uno dei misteri di Theras. Solo che quest'oggi questi verrà svelato di fronte ai nostri occhi, come una perla arcobaleno presa direttamente da un'ostrica carnivora. Pericolosa da prendere, ne convengo, ma dannatamente affascinante! »
Pame estrasse dallo zaino il cubo che avevano recuperato, porgendolo all'uomo con strana gentilezza. L'Ammiraglio lo prese, osservandolo da ogni angolazione con gli occhi che gli brillavano di felicità e ambizione. Poi lo poggiò sul tavolo, ruotandolo verso il gruppo. Indicò le gemme in circolo.
« Ecco, vedete le gemme? Un ciclo lunare esatto, miei buoni amici, ce l'abbiamo fatta per un capello di ondina! »
Prese una pietra dalla tasca, che sembrava del tutto e per tutto simile a qualunque altro sasso mai incontrato per strada. Ma l'uomo lo maneggiava con calma sicurezza e lo avvicinò al lato del cubo decorato dalle gemme. Battè per trenta volte al centro esatto, la fronte aggrottata per la concentrazione. Poi si allontanò di un passo, ammirando il risultato: le gemme stavano tornando ad illuminarsi una per una, finchè tutte risplesero di una luce calda e rilassante. La pietra del cubo iniziò a sgretolarsi come se non fosse stato altro fino a quel momento, finchè non rimase un piccolo contenitore chiuso. L'Ammiraglio lo tenne stretto con la mano infortunata, aprendolo con la mano buona: una mossa che lasciò tutti con il fiato sospeso. Chissà cosa gli avrebbero detto se avesse perso la presa e rovinato il contenuto?
Per loro fortuna, infine il piccolo vasetto si aprì senza cadere per terra, rilasciando un aroma dolciastro nell'aria. L'esploratore avvicinò il naso, inspirando brevemente, lasciandosi poi andare ad un espressione soddisfatta.
« Che aroma, signori. E che consistenza! »
Mostrò a tutti il contenuto del vasetto: una sottile polvere rossa che sembrava tanto dolce da far girar la testa.
Tlaloc si avvicinò al tavolo, poggiandovi sopra una caraffa d'acqua bollente e alcuni bicchieri che riempì subito. Con un cucchiaino l'Ammiraglio prese un po' della polvere e la verso nel proprio bicchiere, con espressione soddisfatta.
« Ah, ci voleva proprio un buon tè dopo tutte queste fatiche, non trovate? Ah, ne gradite una tazza anche voi? »




QM point


Bene, fine della storia e della quest!
Come potete leggere, il contenuto del cubo non era altro che una qualche sorta di tè, che l'Ammiraglio non esita subito ad assaggiare. Ve ne offre persino una tazza!
Vi ringrazio per aver partecipato alla quest, ma prima di concluderla e di darvi le meritate ricompense, vorrei sapere sinceramente se la giocata vi è piaciuta e quali sono i punti in cui magari vi siete annoiati/avreste preferito fare altro. Un po' di sano feedback insomma!
Ah, magari ditemi anche se accettate o meno la tazza di tè, perchè l'Ammiraglio potrebbe rimanerci male. :v:
Ci sentiamo in confronto!

 
Top
PARACCO TRAVESTITO ALOGENO
view post Posted on 16/8/2015, 04:29




Rotte della scoperta
di bevande e valutazioni

— kırmızı —



Ammiraglio
giorno; İznik, Città del Sultanato


Le tazze erano calde e fumanti tra le mani di tutti. La polvere rossa si era sciolta completamente e ora avevano tra le dita qualcosa che ricordava più il vino che il tè.
« Beh, signori miei, alla vostra! » L'Ammiraglio alzò la tazza nella direzione di tutti, prendendone un primo, lungo sorso. Sgranò gli occhi, leccandosi le labbra e riprendendo a bere subito dopo fino a vuotare completamente il contenuto del suo bicchiere.
« Diamine, se era buono! » commentò, pulendosi le labbra con un fazzoletto di stoffa di svariati colori.
Nel frattempo anche gli altri bevvero dalle loro tazze. E scoprirono così che il sapore di quel tè antico era dolciastro, ma incredibilmente di loro gradimento. Una volta preso il primo sorso non riuscirono a smettere prima di averlo bevuto tutto d'un fiato, leccandosi le labbra come farebbe un gatto di fronte a un gustoso boccone. Sentirono il calore scendere nelle gole e riscaldare le viscere, diffondendosi piacevolmente in tutto il corpo. In breve, ogni fatica fu mitigata e in loro rimase solo un vago ricordo di quel sapore. Tuttavia, sapevano che c'era qualcosa di più: era come se dopo aver bevuto quella bevanda si sentissero finalmente completi. Avevano il desiderio di conquistare il mondo, senza il timore di fallire e di sfidare altre persone. Nonostante avessero bevuto, avevano ancora sete d'avventura. Eppure qualcosa era loro rimasto: un sapore gradevole nel fondo della gola, un sacchetto di monete d'oro e un nuovo motivo per affrontare il mondo. Ah, Aruj si ritrovò tra le mani anche parecchie gemme preziose, che fecero brillare gli occhi dell'Ammiraglio quando gli chiese di valutarle per lui.
« Ah, mastro nano. Questi sono rubini della miglior qualità! Certo, sono volutamente lasciati un po' grezzi, ma di sicuro ci farai un bel gruzzolo! »
E dopo aver fatto i saluti di rito i tre lasciarono la casa, ognuno per la sua strada, ricordando quella persona tanto strana e i suoi due accompagnatori, ben più normali di lui.






QM point


Bene, signori, la quest finisce ufficialmente qui. Farò ora un breve giudizio generale su tutti, soffermandomi poi su ciascuno di voi.

Non vi ho mai chiesto post lunghi o parecchio complicati, ma il periodo era quello che era e la mia intenzione era di fare una quest agile, veloce e con qualche bivio divertente da affrontare. In questo spero di esserci riuscito, anche se ho notato che tutti e 3 avete sempre postato al limite dell'ultimo giorno. Capisco che il periodo sia quello che è, ma l'ho trovato un po' brutto da vedere. In ogni caso non avete fatto niente di male, per carità, era solo una considerazione personale.

The Jedi Doctor Hobbit Who Lived ~ Aruj: in generale sei quello che mi è piaciuto di più nella quest, perchè hai avuto più iniziativa di tutti, cercando sempre dettagli e facendo post in cui spicca il piacere del nano per l'avventura. I tuoi punti di forza sono sicuramente la tua capacità di mettere Aruj sempre al centro della narrazione, come quando parli di come potesse trovarsi qualcuno abituato a stare all'aria aperta sotto terra e la tua voglia di interagire, ma ahimè, hai fatto anche un grave errore. Mi riferisco all'attacco fatto contro il boss finale. Hai usato 2 volte le stesse passive, nello stesso turno, ottenendo da ciascuna di esse ben 2 CS, per poi castare una tecnica per consumarle e risparmiare risorse. È uno sfruttamento eccessivo degli utilizzi delle passive: attenzione in futuro, perchè in un eventuale duello verresti fortemente penalizzato.
Ottieni 700 Gold + 100 Gold derivanti dalla vendita delle gemme.

RamsesIII ~ Montu: anche tu mi sei piaciuto per l'iniziativa che hai preso con Pame e infatti ti ho voluto aiutare (aiutando l'intero gruppo in realtà) nell'ultima trappola del corridoio. Il tuo punto di forza è la voglia di far parlare Montu e di metterlo in gioco, facendolo parlare spesso e cercando di interagire con i tuoi compagni. Tra i punti deboli purtroppo devo annoverare un'introspezione un po' sotto le righe per Montu, che ancora non riesce ad emergere con prepotenza dalla narrazione. Cerca di lavorare di più sul percorso che vuoi fargli prendere e imboccalo senza pietà. Avere un sentiero da battere ti darà la spinta per renderlo più interessante. Altra nota negativa è stata la psionica: io ti avevo detto che tecniche a bersaglio singolo sarebbero andate bene, se di portata un po' ampia. Purtroppo un'illusione non era sufficiente per questo. Una tattica efficace sarebbe potuta essere una palla di fuoco, o un attacco di portata abbastanza ampia da poter colpire tutti i serpenti assieme, visto che erano tutti raggruppati. In ogni caso sono soddisfatto della tua prestazione.
Ottieni 700 Gold.

Allea ~ Berzenev: un po' mi hai deluso, non per i tuoi post, che mi sono piaciuti davvero molto, quanto per la quasi totale assenza di iniziativa, che ti ha condotto per l'intera quest a essere "portata" dal gruppo, senza mai spiccare nelle situazioni, cosa che reputo fondamentale. In ogni caso i tuoi post sono estremamente godibili e il rapporto tra Berzenev e il bambino portatore è davvero ben narrato, anche se sarei curioso di vederti in altre giocate più lunghe e strutturate. In generale una prova più che positiva, ma che poteva essere molto migliore.
Ottieni 700 Gold.



Infine, per tutti e tre, visto che avete bevuto il tè:

CITAZIONE
Ricordo Ancestrale (4 utilizzi): la sostanza bevuta non era solo un semplice tè, ma qualcosa di ben più importante. Così come in passato la bevanda veniva usata per governare sul popolo e renderlo succube del proprio potere, così anche chi lo ha assaggiato potrà utilizzare una parte di quelle capacità. L'eletto che userà un utilizzo della passiva acquisirà per la durata di un turno un effetto mentale su tutte le persone che deciderà di influenzare. L'effetto (come paura o ammirazione) andrà specificato di utilizzo in utilizzo e influenzerà un numero indefinito di bersagli. Sarà comunque un'influenza passiva e come tale potrà essere difesa. Potrà essere impiegato solo con il permesso del gestore della giocata. Gli utilizzi di questa passiva NON si ripristinano alla fine di ogni giocata e una volta terminati tutti la passiva dovrà essere eliminata dalla scheda. Non conta nè nel numero di abilità personali, nè nel calcolo della pericolosità.

Io guadagno 500 gold per la gestione.
È stato un vero piacere, alla prossima!

 
Top
17 replies since 15/7/2015, 21:35   490 views
  Share