Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Contest mensile

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Bastard de la Nuit
view post Posted on 3/7/2013, 14:26




CITAZIONE

~ Idolo
Contest Mensile Giugno 2013
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Vincitore: astraldawn / 325 Gold

È nella delicatezza un po' surreale di un sogno che trovi la cifra stilistica di questo contest, che dal corpo centrale del sogno -sua sezione principale- lascia trapelare il carattere vagamente onirico nelle parti "reali" della vicenda. Trovo giusto premiarti non tanto per l'interpretazione piuttosto canonica del tema, quanto per i significati ambigui di luce, bene, prosperità, ma anche di oscurità, odio, rancore ad esso associati. L'idolo del sole, dispensatore di vita dietro cui si cela la morte tramite il sacrificio, sfugge con il suo comportamento al giudizio etico, e tu nel tuo scritto neghi al lettore perfino altre certezze che non siano la morte dell'anziano del villaggio, che non riesce nemmeno a esprimersi come avrebbe voluto. Io perlomeno sono rimasto molto colpito da quest'ambiguità latente nel post, da cui mi è sembrato di vedere in trasparenza come tu abbia trattato il tema in modo da farne risaltare la duplice natura gioiosa e freudianamente perturbante. Complimenti, spero che questa vicenda non fosse solo il pretesto per un contest ma abbia séguito nelle avventure del tuo pg.


Foxy's Dream / 275 Gold

Idolo come persona da seguire, modello morale, exemplum vitae. Mi sorprende che tu sia stata l'unica partecipante ad optare per questa strada, dal momento che in fin dei conti nel linguaggio comune utilizziamo la parola "idolo" più in questo senso traslato che in quello letterale di oggetto di culto pagano. La narrazione è fluida e (noto con gran piacere per i mio gusto personale) si adorna sempre meno di convoluzioni retoriche prediligendo dirigersi al punto in maniera non meno efficace; i pensieri e i gesti volitivi di Alexandra e la psiche delicata di Seyrleen sono resi da par tuo; le figure, infine, della stessa Regina, di Jevanni, di Ashlon e degli eroi del Crepuscolo giganteggiano sullo sfondo creando la storia dello stesso Clan, facendola palpitare tra le righe dello scritto. E allora?, mi chiederai. Come mai questo bel contest non ha vinto? E' una domanda più che lecita, che mi sono posto anch'io al momento di scegliere. Ho trovato che nella scena gli "idoli" fossero uno dei tanti elementi che contribuivano a creare il gioco psicologico tra i due personaggi, e per il giusto equilibrio che hai ad esso dato non hanno avuto il risalto preponderante che ci si aspetta in un contest. Non fraintendermi: probabilmente se avessi insistito di più sul tema il tutto sarebbe apparso forzato, quindi preferisco di gran lunga una scena di questo tipo, pregna di significati per l'ambientazione, i Leoni e il Clan, a una forzatura scritta col preciso intento di vincere.


~Cielo / 200 Gold

Inquietante il fatto di cronaca, particolare e forse un po' troppo scarna la resa attraverso punti di vista e momenti diversi dei protagonisti del dramma. Ti ricordo però che scene e vicende slegate dall'ambientazione del forum sono sanzionate pesantemente dal regolamento; nel tuo caso voglio pensare che tu abbia in buona fede creato riferimenti vaghi alla religione pseudo-cattolica della setta senza voler importare il cattolicesimo e le sue varianti deviate su Asgradel. Ma mi tocca comunque avvisarti che se io ho chiuso un occhio, complice anche la nebulosità e frammentarietà della narrazione che altrimenti può esser vista come elemento a sfavore della prova, la prossima volta dovresti stare più attenta.


Lill' / 150 Gold

Partiamo da una questione di rispetto. Se il tempo limite per il contest scade alle 23.59 del 30 giugno e tu posti esattamente un minuto dopo, due sono i casi: o ti sei ridotto veramente all'ultimo momento dell'intero mese a disposizione, o mi stai sfidando ad annullarti la prova. Cosa che stavolta non faccio, ma che notificherò al prossimo correttore di modo che non transiga. Uomo avvisato...
Detto questo. Ho letto e riletto il tuo contest per trovarvi riferimenti precisi a un idolo oggetto di culto, a un idolo persona da seguire, perfino a un eidolon vuota immagine o simulacro (dato che mi pare tu conosca il greco), ma non ne ho trovati di particolarmente rilevanti. La figura del nano, così schiva e "sulle sue", non si presta certo a diventare l'idolo, e quindi il beniamino, dei prigionieri. Né tantomeno posso ravvisare un idolo in quella del principe, che mi sembra quasi un vago contraltare a quella un po' meglio definita di Rick: un personaggio che al massimo può avere l'ombra del carisma nobiliare di un tempo - o se carisma avevi pensato per lui non riesci a farlo trasparire da ciò che scrivi. O nel prete delle fiamme, unico possibile riferimento a una dimensione "sacrale" del contest, a cui è tra l'altro dedicato un ruolo decisamente marginale. Cosa rimane di questa scena per aiutarmi a chiarirne il senso? La citazione da "Aspettando i barbari" di Kavafis, autore che amo e che tuttavia sposta il fuoco della tua indagine più sul concetto di "altro da sé" e di "confine", come tu stesso hai modo di titolare il contest. Di "limes", se vogliamo dirlo alla latina. Avrei potuto valutarti molto di più se fosse stato uno di questi due il tema del mese, ma purtroppo non posso. E l'assenza di un trafiletto finale che spieghi le tue intenzioni non aiuta affatto a capire quali fossero le tue intenzioni nell'associare la vicenda del nano e del principe al tema "idolo", anzi. Ultima cosa da segnalare: numerosi errori di battitura che denotano fretta nella redazione dello scritto: la prossima volta cerca di rileggerlo un paio di volte in più, o di lasciarti il tempo necessario a farlo. Continua comunque ad impegnarti, sono certo che tu possa fare molto bene.


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~ Fragile
Contest Mensile Luglio 2013

 
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.Neve
view post Posted on 1/8/2013, 13:09




CITAZIONE

~ Fragile
Contest Mensile Luglio 2013


Vincitore: Desdinova / 300 Gold

Ti sto seguendo dall'inizio e noto con piacere che sei migliorato molto, non solo perché i tuoi scritti sono sempre piacevoli ed introspettivi ma anche per il fatto che questo che utilizzi è un personaggio praticamente nuovo ma sei riuscito in ogni caso a farlo tuo in poco tempo e a far emozionare me lettrice. Perchè si, mentre gli occhi scorrevano avidi fagocitando ogni parola dell'intero scritto ho sentito un brivido percorrermi la pelle, e quando succede - e questo lo so - vuol dire che sto leggendo qualcosa di davvero coinvolgente e bello, uno dei motivi per i quali ho deciso di assegnarti il primo premio parimerito con lo scritto di Coldest. Il tema è stato centrato alla perfezione, le immagini sono vivide e reali, mentre leggevo riuscivo ad immedesimarmi in Antares, al suo forte senso di smarrimento di fronte al mondo. Evocativo nel suo insieme, con una voce narrante/dettato interiore davvero davvero ottima. Bravo.



~Coldest.Heaven / 300 Gold

Tra tutti il tuo è stato il testo con maggior attinenza al tema del mese ed è riuscito a coinvolgermi in una maniera diversa dallo scritto di Desdinova. Meno immaginifico rispetto all'altro ma più razionale e concreto. In una mole di testo davvero grande ma pregna, in tutta la sua interezza, di elementi e concetti legati talmente bene tra di loro che tutto l'intero testo, benché si trattasse di un episodio particolare, ha un proprio respiro. Sei riuscito non solo a far combaciare bene gli elementi, ma anche a far trasparire i sentimenti dei personaggi come se essi fossero vivi e reali. Ho scorto infatti sia la fragilità interiore di Jevanni di fronte a Visiline che diventa meno rigido, quasi imbarazzato quando lei si abbandona alle sue emozioni nelle ultime battute, sia la stessa debolezza di Visiline di fronte a lui. Inizialmente in soggezione ma poi abbandonatasi al pianto, vulnerabile in tutte le sue forme. La fragilità sta tutta in Jevanni, descritto come un banale pupazzo di neve dai nobili di Yaresvelt. Così apparentemente freddo ma in grado di essere spazzato via dal vento, o sciolto sotto il primo sole. Caduce in tutta la sua essenza.




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Hole. / 275 Gold

Esperimento riuscito a parer mio. L'idea di spezzare il racconto in tre diverse parti mi ha fatto inizialmente storcere il naso, ma man mano che andavo avanti con la storia ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. Benché infatti la prima parte sia un po' timida concettualmente parlando, ho però apprezzato non solo il voler rendere blande e fragili le parole di Taliesin - sfuggenti e aleatorie per certi versi - ma anche lo stesso suo carattere che si dimostra nelle ultime battute supplichevole, fragile appunto. La seconda parte poi è un crescendo, si rafforza ancora di più l'idea che avevi mostrando un Taliesin che tenta in qualche modo di essere credibile e Scarabio con la sua piccolezza, rappresenta sia la debolezza insita in lui - piccolo animale dorato -, sia la sua forza e la sua saggezza interiore come se fosse una sorta di grillo parlante che motiva il bardo. L'ultima parte culmina con la semi-sconfitta/semi-cattura di Taliesin che però riesce a fuggire perché codardo forse, o perché comunque anche se minaccia con parole grosse il suo interlocutore in realtà dentro di sé è una persona debole e non riesce ad affrontare i suoi demoni. Tutto questo unito ad una narrazione scorrevolissima, mai banale, che se in una lettura più superficiale sembrerebbe slegata, in realtà gli elementi si intrecciano tra di loro sino a formare una trama ben gradita ma manchevole di un qualcosa in più, di un elemento che spiccasse sugli altri in grado di farti vincere questo mese. Una buona prova comunque ed un tema più che centrato.



Wrigel / 150 Gold

Debole, è forse il primo termine che mi è venuto in mente leggendo il tuo scritto. Non fragile. Perché potenzialmente era un testo che avrebbe potuto dare molto ma non è riuscito nel suo intento. La fragilità dell'animo umano è un tema abbastanza complesso e sfaccettato che è difficile da rendere in poche righe. La fragilità dell'essere di Rogozin in questi termini stenta ad emergere nel tuo intero scritto, non perché sia poco evidente, ma proprio per il fatto che è mostrata troppo prepotentemente, troppo ricorsivamente. Ripetere ciclicamente gli stessi concetti non è un a buona strategia soprattutto per un Contest che è una sola pagina di testo in cui devi descrivere, spiegare ma non troppo, mettere in evidenza certi concetti piuttosto che altri. L'aver poi inserito più volte il termine fragile non ha aiutato per nulla, anzi ha rinsaldato la mia idea di base. Tutto questo, unito anche al fatto che c'era poca materia prima da correggere mi ha fatto calare un po' la valutazione, perché era davvero troppo troppo ripetitivo in un testo troppo troppo esiguo. Spero comunque di leggere qualcosa di più alto da te la prossima volta, perché le capacità ce le hai ma manca l'impegno.


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~ Paranoia
Contest Mensile Agosto 2013

 
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view post Posted on 4/9/2013, 23:31
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And...bla..Bla..BLA
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~ Paranoia
Contest Mensile Agosto 2013


Vincitore: ~Cielo / 300 Gold

Un contest toccante e sottile, che affonda in un linguaggio fatto di parole non dette, di sentimenti taciuti. Nell'immobilità di un dialogo, riesci perfettamente ad esprimere tanto la crudeltà quanto la dolcezza di un mondo spaccato in due. Il primo rappresentato dalla vecchia. Il secondo dalla madre. Anche il linguaggio e le scelte di stile rispecchiano il dualismo alla base della vicenda rendendo ancora più marcato questo sentimento. Personalmente trovo che anche la lunghezza e la divisione del narrato sia perfetta; forse avrei solo trascurato l'ultima parte, essendo per definizione una sorta di aggiunta a quanto già viene espresso nelle parti iniziali. Ma si tratta di un piccolo appunto, nulla che comprometta comunque il risultato finale che si lascia leggere e ponderare con gradevolezza. Ho apprezzato anche lo sfumato da te utilizzato nelle parti più crude dove non ti sei lasciata prendere la mano nel calcare i particolari più cruenti e spiacevoli. Davvero ottimo.





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~Coldest.Heaven / 275 Gold

Prima di tutto, bel titolo, davvero d'effetto. In secondo luogo, davvero troppo prolisso. Come dici alla fine "un muro di parole" si erge dinnanzi a chi legge, sfidandolo a non perdersi, a non sbirciare avanti preso dalla curiosità di sapere oltre le descrizioni, oltre i mirabili giochi di parole e le nude sensazioni dello scritto cosa -davvero- accadrà dopo. Scrivere molto è una forma d'arte, ma attenzione. Il tuo scritto dice tutto ciò che deve dire e anche di più. Discute, si contraddice, ribadisce. Insomma, è come un dialogo nel dialogo, un monologo in cui il lettore riesce comunque ad avvertire la presenza di qualcun altro (la tua) infilarsi in pause e ripensamenti. In domande. Il concetto del burattinaio e del burattino non è nuovo sulla scena, specie in riferimento alla religione, ma trattarlo non è mai cosa semplice senza cadere nello scontato. Nel tuo caso non accade, complice anche la tragica fine della bambina, vittima dell'angoscia e della frustrazione di colui che dice di non essere pazzo. Attenzione però: non ho trovato la piccola abbastanza convincente nella sua infantilità. Le sue parole esprimono una consapevolezza che mi lascia un poco perplessa.
Malgrado questo, un ottimo contest nel contest, dove anche l'autore si fa carico del senso del proprio scritto, complice e causa del suo evolversi non proprio "inaspettato". Davvero buono.



†Blame!/ 250 Gold

Più che mai questo Contest mi ha dato la sensazione di paranoia, ossessione, di una sorta di nemico alle porte che tutti possono avvertire e affrontare a modo loro. Andraste e la sua fame immaginaria. Sepsaris e la sua difesa continua, inutile. L'intero scritto trasmette un senso di angoscia la cui manifestazione va dalle azioni alle parole, al risvegliarsi continuo della protagonista al suo tormentarsi. Il rapporto delle due donne è interessante, controverso e al contempo tenero. Bastano due righe per desiderare più scene in coppia, più momenti di confronto e di scambio dove la semplicità delle due salga in superficie. Unico neo, il testo non sempre riesce ad accompagnare la scena, guidandola non solo da un punto di vista descrittivo ma anche emozionale: alti e bassi, momenti intensi e di accompagnamento sembrano rimanere abbastanza "rigide" nello stile malgrado la loro forte flessibilità. In ogni caso davvero un ottimo contest..



Alb†raum / 250 Gold

Contest crudo, brutto (nel senso positivo del termine), sanguinoso, desolante. Leggerlo è stato come calarsi sempre di più nella tela di un ragno per giungere -come da te detto- infine al centro dove attende il fulcro di ogni pensiero, di ogni cosa. Ed essere, appunto, inghiottiti. Malgrado la conclusione non difficilmente ravvisabile, questo scritto scorre e appassiona per la ricchezza di particolari (forse ogni tanto sovrabbondanti) e sequenze che costringono a calarsi, ad immedesimarsi e vedere, quasi toccare, ciò che accade. Davvero bello, malgrado la crudezza e l'esplicita ricerca di particolari violenti e disturbanti. Unica pecca, i personaggi sono molto caratterizzati, ma nel contesto non si possono definire del tutto "originali", mancano cioè dei particolari che li rendano in tutto e per tutto unici facendoli uscire dallo stereotipo del ricco signore feudale, della strega predatrice, della piccola saccente etc. All'inizio attenzione: un vero Lord usa un vocabolario ed un lessico più alto e "diffidente" quando si rivolge a persone che ritiene inferiori. In ogni caso, comunque, complimenti.




Lill' / 200 Gold

Un contest intenso, nudo e crudo al punto giusto. Nella lettura si snodano i due punti di vista a cui corrispondono due visioni, due prospettive, due modi di pensare. Non ho notato un marcato differire anche di stile di scrittura che avrebbe senza dubbio arricchito la narrazione di un tocco ancora più sentito e vivo. Atmosfere molto suggestive e nebulose, perfette per calare i due personaggi in questa vicenda di sguardi, di sottintesi, di cose non dette. Attenzione ai nomi. Nella cura generale del testo hai spesso utilizzato lo stesso sostantivo (prostituta) senza ricorrere a sinonimi. Questo neo non è presente in tutto il testo, ma quando c'è corre il rischio di suonare ridondante (anche per la particolarità e forza della parola) e infastidire. Attenzione inoltre alla lunghezza delle descrizioni: la prima parte è molto statica, ferma, morbosa mentre le altre due scorrono molto più fluide e gradevoli. Meglio sarebbe bilanciare il tutto senza appesantire per giungere al "midollo" della scena. Oltre a questo, davvero un ottimo scorcio, un perfetto quadro le cui sfumature si comprendono poco a poco, con modulata calma.


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~ Impossibile
Contest Mensile Settembre 2013

 
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view post Posted on 30/9/2013, 23:59
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~ Impossibile
Contest Mensile Settembre 2013


Vincitore: Hole. / 450 Gold

Evocativo. Il tema del contest è sviluppato in maniera davvero efficace, partendo da un inizio pieno di descrizioni che richiamano agli elementi della natura e ti trasportano verso il nuovo mondo che tu stesso hai creato, un mondo nuovo e puro, arrivando poi alla descrizione della storia, estremamente interessante e di ottimo gusto. Il pathos cresce con l'avanzare della storia, che si presenta come un'opera di convincimento a rompere i limiti umani, quei limiti dettati dall'impossibilità delle convenzioni che adottiamo ogni giorno. Lo stile è fluido - in alcuni tratti diventa però meno flessibile, cerca quindi di adottare uno stile comune dall'inizio alla fine - ed interessante. Penso ti si addica molto di più rispetto al precedente. L'unica nota negativa è il fatto che il tuo personaggio, carico di spunti, sia presente in maniera poco decisiva nella storia, apparendo solo come il cantastorie e non come il protagonista. Avrei preferito un'impronta più forte.
Non ho altro da dirti, se non farti i miei complimenti! Continua così.





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Desdinova / 200 Gold

Immobile. L'intero scritto mi ha fatto pensare a movimenti lenti e cadenzati, quasi il Tempo si fosse fermato per Adrian e l'Innominato; ricco di buone descrizioni e dialoghi profondi, infatti, il risultato scade quasi nell'inconcludenza, come se l'intero scritto non riuscisse a comunicare nulla. Lo stile utilizzato è molto buono, seppure colmo di elementi che si ripetono troppe volte - le parole "mondo, parole, becco" - e che spezzano la fluidità del post, rendendolo a tratti pesante e poco piacevole da leggere. Quando scrivi un contest che è legato ad un'altra scena ricorda di permettere a chi leggere di arrivare immediatamente ad essa; come sai il contest è una scena singola, che dovrebbe essere giudicata per quello che è. Il discorso cambia se sei tu stesso a suggerire al giudice di leggere anche giocate precedenti a quella del contest, per una continuità che vuoi seguire con il tuo personaggio.
In definitiva è però un buon contest, non legato però al tema del Contest. Non sono riuscito a trovare l'essenza Impossibile che lo stesso suggeriva con la parola. Mi è sembrato piuttosto una descrizione di causa effetto condita da domande esistenziali. L'impossibilità esiste solo verso la fine dello scritto, ma tale accenno non basta per renderlo legato al tema del mese. La prossima volta cerca di legare di più ciò che scrivi alla parola del contest mensile.



Alb†raum/ 300 Gold

Curato. Come tutti i tuoi scritti, anche questo risulta essere perfezionato nei minimi dettagli, lasciando spazio ad ottime descrizioni di paesaggi e sensazioni, ad una forte caratterizzazione di tutti i personaggi e alla cura estrema di ogni argomento di cui tratti. La storia è lunga, ma non per questo risulta tediosa o difficile da leggere, anzi. Il tutto scorre con estrema facilità agli occhi del lettore, riuscendo inoltre a concretizzare il contest mensile. L'impossibilità è difatti ben presente all'interno del tuo scritto, apparendo in molteplici soluzioni. Come tu steso hai detto però, tali soluzioni risultano essere abbastanza sottili, quasi impercettibili per un lettore meno attento; il dubbio che lasci è molto grande, il che non è positivo - in un contest del genere, quanto meno - perché non passa il messaggio che tu volevi far passare. Fai attenzione ad alcune frasi di dubbia comprensione: utilizzare delle strutture semplici è molto efficace, al contrario di quanto si crede in giro. Una buona prova, bravo.


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~ Perdono
Contest Mensile Ottobre 2013

 
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view post Posted on 3/11/2013, 23:42
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~ Perdono
Contest Mensile Ottobre 2013


Vincitore: Vorgas. / 300 Gold

Originale. Ho davvero apprezzato la forma di "racconto per aneddoti" che hai utilizzato per descrivere il tema del mese. Il perdono, un concetto che per Vorgas e per il suo maestro è estremamente variabile, muta con il tempo e le situazioni ed è per questo incerto. Il passaggio che volevi far passare è filtrato molto bene, in particolare ho apprezzato il modo in cui hai raccontato la storia nella seconda parte dello scritto, che esprime al meglio il tuo concetto di Perdono. Uno stile ricercato ed abbastanza coinvolgente, che però è pieno di errori di punteggiatura e di battitura - alcuni aggettivi non sono al plurale nonostante si riferiscano a nomi plurali - che stonano abbastanza con tutto il resto, rendendo la lettura molto più ostica del previsto; è un vero peccato, infatti, che uno scritto di questo genere sia deturpato da errori facilmente individuabili come questi. Basterebbe che tu riguardassi più e più volte un post prima di inviarlo, magari fermandoti in maniera evidente alle pause che inserisci nel post - virgole, punti etc. - chiedendoti dunque se siano di fatto al posto giusto. Proprio per questo ti viene assegnata una ricompensa non troppo alta, pur essendo il vincitore del mese - unico contest -. Ho comunque visto dei miglioramenti dall'arrivo, quindi sono sicuro saprai fare buon uso di questi consigli e migliorerai ancora di più. Avrei voluto vedere più intensità con Vorgas, inoltre, che sembra quasi uno spettatore più che il vero protagonista della scena - che sembra essere quasi del tutto il suo mentore -.
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~ Costante
Contest Mensile Novembre 2013

 
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Alb†raum
view post Posted on 5/12/2013, 21:00




~ Costante
Contest Mensile Novembre 2013
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Vincitore: Desdinova / 300 Gold

Bella reinterpretazione del tema mensile. “Costante”, nel tuo scritto, è la pena dantesca inflitta alle anime dannate, incapaci di liberarsi dal proprio dolore. Sei l'unico a non proporre una versione “matematica” del termine, preferendone invece una metafisica.
Ho tuttavia alcuni appunti da farti riguardo alla scrittura. Prima di tutto: i dialoghi. Le ultime battute soprattutto mi lasciano in bocca un sapore di “finto”:

CITAZIONE
Una volta che mi avrai salvato, farò in modo che nessuno si riduca in queste condizioni, in questo dolore costante e infinito. Che non ci siano ragioni, non si verifichino le cause per un pentimento così tenace. Anche a costo di andare alla ricerca di un miracolo, cercherò di salvarli.

Non ho idea se tu volessi riprendere un qualche dialogo dantesco e riscriverlo, ma non mi pare plausibile come parlato, questo. È assolutamente poco spontaneo, soprattutto per l'accostamento “costante e infinito”, che immagino tu abbia voluto inserire pur di mettere almeno una volta il tema mensile nel contest (cosa inutile, visto che sono riuscito a capire cosa intendevi ben prima di raggiungere questo punto). Le persone tendono a parlare in frasi brevi, e se spiegano qualcosa tentano di farlo in meno parole possibili, e di sicuro non in maniera così contorta: “Che non ci siano ragioni, che non si verifichino le cause per un pentimento così tenace” ha come frase principale “Farò in modo”, che si trova nel periodo precedente e c'è addirittura un punto fra di loro. Trovo estremamente poco realistico che qualcuno aggiunga una subordinata a una frase precedente già terminata in un dialogo.

Secondo: vividezza. Non sei nebuloso e prolisso come altri scritti che ho letto ma si può di certo fare di meglio. Molte delle tue descrizioni sono sbrigative e vaghe e spesso potresti far uso di immagini più efficaci per rendere l'idea che hai in mente.

CITAZIONE
Urla tutt’attorno. Grida lancinanti, come provocate da un dolore incalcolabile, da una disperazione senza fine. Eppure pochi uomini e donne giacevano là, in quel solido cielo macchiato di rosso, dal loro stesso sangue. Chiudevano gli occhi, si tappavano le orecchie o, peggio, provavano addirittura a strapparsele via, come se il dolore fisico potesse essere molto meno sgradevole di quello che stavano subendo. Ma le orecchie si riformavano, gli occhi strappati ricrescevano, le ferite si rimarginavano. Non c’era via d’uscita per quelle anime, alcune condannate da vive, altri solo da morte.

Descrivi qui un'immagine terribile di uomini che si strappano occhi e orecchie pur di placare la propria voce interiore, ma non fai l'impressione che questa scena stia accadendo sotto gli occhi del tuo personaggio. È come se gliela stessero raccontando. Avresti potuto descrivere di come lui volgesse gli occhi inorridito verso la scena, cosa provasse, oppure avresti potuto calcare un poco di più sui particolari macabri per dare alla scena un tocco più da “inferno”. La tua descrizione è, invece, completamente generalizzata. Lo sguardo del tuo personaggio sembra osservare l'insieme senza soffermarsi su nulla. Inoltre le orecchie che si riformano e gli occhi strappati che ricrescono sono due concetti che non riesco bene a visualizzare: non essendo “normale” una rigenerazione simile avresti potuto sprecare due parole di più per renderla meno vaga. Ricorda che le descrizioni sono l'unico modo per il lettore di vedere ciò che tu hai in mente.
Ti consiglio in oltre di evitare le sequele di aggettivi/sostantivi che spiegano poco, come “grida lancinanti”, “dolore incalcolabile”... Tenta invece di descrivere l'espressione di chi grida e come reagisce al dolore.

Come ultimo appunto, rendi un po' meglio le emozioni del tuo personaggio. Non è assente, ma dopo aver visto un bambino e una donna morire per mano propria non sembra nemmeno tentennare.

Per il resto una buona prova, decisamente la migliore di questo mese.


5IF9R6q
Hours in a Glass / 200 Gold

Retorico. Il tuo stile mi ha dato l'impressione di stare leggendo un trattato piuttosto che un racconto, e questo purtroppo non è un pregio. Tutti i pensieri del tuo personaggio sembrano finti. Retorici, appunto. Il tuo scritto non da l'impressione di voler comunicare un messaggio tramite una storia, piuttosto è un messaggio con una storia in background.
Un esempio:

CITAZIONE
Con la fronte increspata appoggiata alla fresca superficie del finestrino, Orace ammirava il panorama contadino scivolare via rapido come il vento, e rifletteva, sperduto in quel paesaggio suggestivo, sull'insensata energia che dominava il mondo. Era davvero quella la vita che sognava ogni uomo?. "A quanto pare sì", decise Orace. Il ragazzo scrutò il riflesso dei passeggeri del suo vagone. La donna in giacca e cravatta stava ancora usando il cellulare, l'uomo con la valigetta di pelle scuoteva le gambe nervosamente, senza controllo; il padre, col figlio addormentato in braccio, fissava continuamente l'orologio, sbuffando impaziente, e il ragazzo con la camicia a quadri stava leggendo, per l'ennesima volta, un pacco di fogli scritti a mano. Non v'era più calma, pace né serenità in quel treno in marcia verso la propria destinazione. Da bambini sogniamo di diventare eroi, da ragazzi decidiamo di voler essere grandi, ma una volta adulti non abbiamo più il tempo per goderci i nostri giorni e la vita sussegue in pochi, piccoli frammenti di pace e felicità, attorniati da interminabili periodi bui e tempestosi. Da vecchi, quando la corsa è arrivata ormai in procinto di concludersi, abbiamo finalmente tutto il tempo che desideriamo, ma siamo così tanto stanchi e deboli dalla traversata, che usiamo i nostri ultimi giorni per piangerci addosso, ripensando a quei sogni di eroi che da ragazzi abbiamo lasciato affondare.

Potrai ben vedere anche tu come tutto il pensiero che vuoi esprimere è spiegato fin nei minimi particolari. Senza leggere la spiegazione sotto spoiler avevo già capito che la tua è una critica al mondo moderno, alla rapidità, alla vita vuota a cui ci condanna la società. Il che è lodevole, ma gli strumenti che adoperi sono inadeguati.
Esplicitare così tanto, infatti, rovina il ritmo del racconto, lo rende difficilmente leggibile e poco interessante; fa sembrare banali pensieri importanti perché sono proposti in maniera sbrigativa come pensieri quasi casuali; e, come ultima cosa, fa gridare allo scritto “ehi, questa è la mia opinione di autore”, cosa da evitare assolutamente. In un racconto l'autore deve essere invisibile e il lettore deve immedesimarsi completamente nei personaggi e nella storia. Nel momento in cui c'è un particolare fuori posto, l'incanto è rotto.
Esistono certamente racconti in cui la presenza dell'autore traspare, ma devi tenere conto che si parla di scritti non proprio moderni e in ogni caso il tuo non sembrava voler essere uno di questi. In un racconto in cui la presenza dell'autore è invasiva di solito si notano suoi interventi, congetture o comunque giudizi sulla storia. Nel racconto la tua opinione appare invece "collaterale" allo scritto. Un errore di calcolo, piuttosto che qualcosa di voluto. Quel paragrafo vorrebbe essere un pensiero del tuo personaggio, ma la forma "trattatistica" la priva di ogni riferimento a lui e invece la collega a te, autore.
Immaginati un film con l'intento di rappresentare ciò che tu hai voluto comunicare. Cosa fa il regista? Mette una voce fuori campo che narra tutto mentre le immagini mostrano solo Orace che fissa le persone attorno a sé? Probabilmente il regista opterebbe per scene in grado di comunicare il messaggio senza doverlo spiegare.

Il dialogo finale è completamente inverosimile per lo stesso motivo. I due personaggi discorrono fra di loro come due libri stampati. Si lanciano in discorsi inverosimilmente lunghi e complessi nella struttura.

CITAZIONE
Quando penso alla vita la vedo un po' come questo treno in corsa.
Ogni giorno è identico al precedente,
ogni giorno, gli uomini si svenano e lottano per niente.
Cambiano i loro ideali come cambierebbero le loro camicie, ad ogni nuova opportunità
e lasciano affogare i loro sogni nel vasto oceano di paure che li riempie.
Così facendo ci perdiamo le vere bellezze della vita.
Voglio dire: non viviamo in eterno,
ed ogni secondo che scorre dovrebbe essere ricordato per le emozioni che ci regala.

Nessuno parla così. Sembra un discorso preparato o una poesia. Come ho detto a desdinova, le persone tendono a parlare il meno possibile e a esprimere i concetti in maniera semplice. Perché? Perché non hanno un copione sotto il naso da leggere, devono “improvvisare”. Una persona, anche molto colta, che parla come un libro stampato è, a mio dire, assolutamente inverosimile. Non dubito che persone simili possano esistere, ma purtroppo nella scrittura non importa se qualcosa esista davvero o meno, importa se quella cosa sia verosimile (ovvero sembri reale), e sta nell'abilità dell'autore renderla tale. La realtà non ha bisogno di "regole" per essere realistica, mentre la scrittura sì, purtroppo.
Concludo consigliandoti di lavorare sulle descrizioni, nel tuo testo appena abbozzate. Il paesaggio contadino da te vagheggiato è a malapena visibile nel testo: campi coltivati, mura di antichi palazzi. Fine. Campi coltivati a cosa? Grano, girasoli, mais? Palazzi medievali, rinascimentali, romani? Un po' più di dettagli non avrebbero fatto male.
Il fatto che tu sia andato fuori ambientazione, inoltre, mi impedisce di ricompensarti con qualcosa di più. Mi dispiace.



Vorgas / 100 Gold

Sono molto contento che tu abbia preso alla lettera il mio consiglio di fare attenzione all'altanelanza fra imperfetto e passato remoto, ma questo non vuol dire che devi usare solo il passato remoto. La maggior parte delle concordanze verbali nel tuo scritto è sbagliata: l'imperfetto lo devi usare secondo le regole della grammatica italiana, ovvero quando devi raccontare una scena avvenuta in maniera continuativa nel passato. E tu invece hai usato quasi esclusivamente il passato remoto e il trapassato remoto. Ora, io personalmente odio la grammatica come materia e fare lezioni su tale argomento, quindi ti farò un singolo esempio:

CITAZIONE
La sua diversità tanto grande rispetto a loro li spaventò, la sua pelle color glicine di molto differì da quei pallidi dermi del nord, i capelli canuti troppo strani per essere quelli veri di un bambino.

Decontestualizzata può anche andar bene, ma tu stai raccontando un avvenimento continuativo, ovvero il fatto che il tuo personaggio suscita paura nei suoi coetanei. Se scrivi “spaventò” dai l'idea di una reazione istantanea. “Laura si spaventava per i ragni” vuol dire che Laura aveva paura di tutti i ragni che vedeva, “Laura si spaventò per i ragni” vuol dire che in un momento preciso nel passato ha visto dei ragni che l'hanno spaventata. Il significato è completamente diverso.
Questo errore non è localizzato in quella parte di testo ma nello scritto nella sua interezza. È un errore grave perché pregiudica la leggibilità di tutto il racconto. Ti consiglio di capire bene la concordanza dei tempi verbali.

L'idea del racconto non è male. Il ragazzo intelligente che si ritrova spiazzato da uno più ingenuo è molto carino come concetto. Il tuo è il racconto in cui i dialoghi sono più realistici, anche se le ultime frasi pronunciate da Holster sono un tantino retoriche.

Riguardo lo stile, mostra, non raccontare. No, non smetto di ripeterlo. Non devi riassumere fasi di vita in poche frasi, tenta invece di mostrarle. Avresti potuto introdurre immediatamente il flashback con la scena di Vorgas e Holster assieme che parlano fra di loro e tramite quella spiegare come l'infanzia del tuo personaggio fosse difficile e come Holster fosse il suo unico amico. Invece preferisci raccontare tutto in un paragrafo di spiegazione che appesantisce il testo, già di per sé pesante per l'errore di cui ho parlato prima.


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~ Umiliazione
Contest Mensile Dicembre 2013

 
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Bastard de la Nuit
view post Posted on 4/1/2014, 14:47




~ Umiliazione
Contest Mensile Dicembre 2013
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Vincitore:S i l e n c e ~ /300 Gold

Contest pulito, senza pretese di virtuosismi fuori dalle tue possibilità e ben centrato sul tema del mese. Il lavoro fluisce senza troppi refusi che comunque sono presenti, e un paio di ripetizioni di troppo ("una volta aprta la porta… una volta oltrepassata una porta già aperta") e di piccole sviste concettuali ("appesa in un magazzino di una macelleria come una bestia da soma" non ha molto senso: le bestie da soma sono per l'appunto da soma e non da macello, la loro carne è dura e di bassa qualità per l'attività fisica che svolgono) non gli permettono di assurgere al livello di una prova sensazionale. Ma a parte questo ho apprezzato la visione della scena della violenza di gruppo, in cui l'umiliazione non è solo il subire la violenza in sé, ma anche essere vista da persone che dovevano di norma essere il popolo protetto dalla protagonista. Ti consiglio infine di lavorare sulla varietà dello stile, che con questa asciuttezza che ben si adattava alla scena presentata rischia di diventare un po' noioso in post più lunghi e articolati.


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Swirl of the Will/ 250 Gold

Post efficace in cui il tema è trattato in maniera precisa. Lo stile senza dubbio è incisivo, e dà subito un'impronta chiara riguardo al senso di umiliazione del tuo pg nei confronti di Terrore; il tuo lavoro si è anche distinto per la maggiore raffinatezza del periodare; tuttavia, la nettezza con cui hai trattato l'argomento ti ha impedito di scendere più nel dettaglio della trattazione psicologica, rendendo di fatto il tutto leggermente più superficiale di quanto tu non volessi.



Vorgas/ 200 Gold

Mi è piaciuta l'idea di una scena finale, e apprezzo molto l'idea di adattarla a un contest. Trovo tuttavia la narrazione un po' troppo appiattita sul contrasto di eccessi di gioia, disperazione, terrore in confronto alle emozioni che potevano scaturire dall'indagine di un momento culminante di una relazione padre-figlio ormai deteriorata. Alcune disattenzioni hanno portato a errori grammaticali rilevanti, come in queste parti di discorso diretto

CITAZIONE
Come puoi dire di esser mio figlio se quando ti lasciai camminar con le tue gambe tu presi la direzione opposta a quella tracciata?

CITAZIONE
Non posso, troppo dolore mi feci provare per il mio fallimento

in cui usi la prima persona "presi" e "feci" al posto della seconda "prendesti" e "facesti" che avrebbe dotato le frasi di senso, quindi la prossima volta rileggi meglio ciò che hai scritto.



zis/ 200 Gold

Divertente e rinfrescante. Mi è piaciuta l'originalità della tua idea di un'umiliazione subita ma non del tutto compresa, e del senso di protezione del Budino che tenta di distogliere Inu dagli insulti degli altri. Attenzione, però, a non usare questo stile scanzonato per appiattire ogni personaggio al livello di macchietta. Abbiamo avuto nel passato di Asgradel personaggi bambini spensierati, che tuttavia non erano privi di forti conflitti psicologici e di personalità sfaccettate celate dietro una apparente ingenuità infantile. Non mi sono sembrati molto riusciti i personaggi di contorno, tipo il vecchio burbero col barbone e la signora che ama gli ovali ma odia i cerchi. Quest'ultima mostra palesemente come non sia Inu a vederla così, ma come lei sia costruita per essere una macchietta. Una soluzione più interessante potrebbe essere, a mio avviso, costruire personaggi più complessi e filtrarne l'aspetto secondo la psicologia bambinesca di Inu senza negarne aspetti più complessi e maturi. Trovo che questo porterebbe un grande valore aggiunto ai tuoi scritti.



Ordalia/ 175 Gold

Il tema viene affrontato come sentimento costante di umiliazione per il pg, che non gode nemmeno di una vittoria. Trovo il contest non particolarmente inficiato da errori di ortografia, grammatica o digitazione, ma la sua stringatezza non mi permette di valutarlo meglio. Si percepisce solo la superficie del senso di umiliazione provato dal pg, descritto più dall'agire di chi gli sta intorno che da un vero e proprio momento di introspezione. Un maggiore sforzo in questo senso non potrà che farti bene.



giulio zaoldieck/ 150 Gold

Per prima cosa, complimenti. Ho notato uno sforzo non indifferente nel sistemare ortografia e grammatica oltre che la tua volontà di fornire un carattere moralistico allo scritto con una buona attinenza al tema del mese, e per questo non posso che lodarti. Ovviamente vi sono ancora amplissimi margini di miglioramento, sia nel correggere queste cose (le preposizioni di una sillaba non si accentano, e ci sono ancora alcuni passati remoti che hai dimenticato di correggere) che in altre (i numeri dovrebbero essere scritti sempre per esteso, "te l'ho detto" non significa la stessa cosa di "telo detto"). Nella tua sintassi a volte ci sono delle sviste concettuali, come ad esempio quando scrivi

CITAZIONE
Ogni sei o sette secondi il giovane si asciugava le lacrime con le maniche del maglione, che improvvisamente sparivano. Per pochi secondi dopo riapparire.

In realtà, per come hai scritto la frase, sembra che siano le maniche del maglione a sparire e riapparire quando Roran si asciuga le lacrime :v: quindi ricorda che quando una frase inizia con "che", esso si riferisce sempre all'ultima parte della frase che la introduce (per esempio in "ho messo una spilla sulla giacca che mi hai regalato" l'oggetto regalato è la giacca, mentre in "sulla giacca ho messo la spilla che mi hai regalato" il regalo è la spilla). Continua a lavorare con tenacia ed entusiasmo su questi aspetti e i risultati non tarderanno ad arrivare!



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~ Consapevolezza
Contest Mensile Gennaio 2014

 
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.Neve
view post Posted on 1/2/2014, 18:28




~ Consapevolezza
Contest Mensile Gennaio 2014


Vincitore: Lill' / 400 Gold

Forte e con un chiaro messaggio di fondo il testo che hai proposto questo mese. La voglia lampante di aggrapparsi alla vita con tutte le forze, anche se le circostanze costringono gli uomini ad adottare differenti strategie, compromessi, sacrifici. Con la presa di coscienza del proprio essere, delle proprie capacità reali. Non era facile, non lo era per nulla, ma tu sei riuscito fra tutti a rendere bene l'idea di questa tacita comprensione. La madre di Rick è una nana dai tratti netti e precisi, animosa e tenace, pronta a prostituirsi pur di mantenere il figlio. Pronta a sacrificare se stessa. Richiama un po' l'immagine di quelle donne martiri ma mai spezzate del neorealismo rosselliniano. In tutto il testo però la narrazione non è così prepotente come si ci aspetterebbe, ma anzi mostra caratteri e sfaccettature diverse e sempre presentate con la giusta forza ed il giusto peso. Ho apprezzato molto il modo in cui hai mostrato protagonisti e comprimari, che tengono vivo il motore della storia. Tutto corre sull'unico binario della vera protagonista della scena, la miseria, che non offusca i personaggi, ma anzi ne esalta pregi e difetti. Sotto gli occhi attenti della madre si dipana infatti la vera narrazione, fatta di pause, attese, concitazione. Fatta di rassegnazione. Lei sa come vanno le cose per gente come loro, sa cosa aspettarsi. Il re spaccone crede di sapere come gira il mondo. Rick è solo un'ombra forse, un rumore che spezza quello stato di lascivia e disperazione. Si accende, come quella finta passione su quel letto lurido, si spegne quando il re se ne va, quando la nana è ormai vecchia e stanca, quando i ceri perdono il loro fulgore. Descrizioni minuziose, dettagliate, sempre presentate con la giusta musicalità, il giusto ritmo che - anche senza i doverosi richiami ad altri post - scorre fluido. Un testo coinvolgente dunque, un tema più che azzeccato.
Ti assegno un punto promozione per l'energia verde.

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Desdinova / 275 Gold

È uno scritto che si slega dagli altri per le tematiche affrontate, ma che comunque riesce ad amalgamarsi bene in un contesto più ampio quale è appunto la descrizione di una scena che riesca a centrare il tema del mese. In questo caso ci sei riuscito, e ci sei riuscito anche bene pur però limitandoti all'esposizione di un solo carattere principale della "consapevolezza". Consapevolezza come rassegnazione, come accettazione del proprio stato presente. Un racconto che parte lento, uno spaccato di vita, un quadro ampio ma sfumato della situazione di Antares - il Reincarnato - che tenta di curare una donna oramai piegata dalla malattia. Personalmente apprezzo gli inizi in medias res in cui, pur non conoscendo il background e gli avvenimenti passati che hanno portato ad un tale epilogo, si riesce allo stesso modo ad immergersi nel narrato ed entrare tutto in una volta - quasi catapultati - all'interno di una storia. Qui sei riuscito bene nell'intento, pur riservando una certa leggerezza alle descrizioni. Leggerezza in senso buono, in parte collimata dalla seconda parte del testo che entra più nel vivo del racconto riservandoci una giusta dose di amarezza. Avrei preferito un inizio più carico, più denso, fatto di sola azione consequenziale. Avrebbe dato un forte impatto già dalle prime battute, ma così come hai impostato la narrazione è comunque scevro da errori. Il modo in cui è stato trattato l'argomento principale poi è certo univoco, ma in grado lo stesso di coinvolgere ed emozionare lasciando un senso di vuoto alla fine della lettura. La donna è consapevole di stare per morire, Antares lo capisce dopo e depone le sue speranze, così come l'uomo. Sa che ad attenderli non sarà la vita di prima. Una fine allo stesso modo lenta che si aggrappa all'inizio del testo. L'unica pecca appunto, è stata quella di non aver dato il giusto sprint alle ultime fasi. Un pathos che è venuto a mancare anche se, in linea generale, la prova è più che buona.



Shervaar / 200 Gold

Un buon tentativo di sfruttare al meglio una scena precedentemente concordata con un altro utente per renderla consona ai canoni di contest. In fondo questa tipologia di giocata può servire anche a questo e te ne do atto. Parlando specificatamente del testo, hai saputo bene integrare il tema della consapevolezza facendolo emergere a più riprese durante tutto l'arco espositivo. In un primo sprazzo, in cui appunto lo sciamano si rende conto di non aver fatto abbastanza per i Leoni e per il Sorya in generale alla cui consapevolezza si ricollega anche il fatto che non riesce a dare uno scopo alla sua vita. Entrambe le riflessioni tenderei a conguagliarle in un'unica, poiché equiparabili. Passando poi ad un altro tipo di coscienza, l'aver capito - o solamente pensato tra sé e sé - che Jace non è un ciarlatano, ma forse qualcosa di più. Una figura temibile, probabilmente. Una persona che è riuscita dove Shervaar non ha nemmeno tentato. Tuttavia, benché il testo sia ragionevolmente azzeccato, ho trovato una sorta di lentezza che accompagna tutta la narrazione. Gli eventi scorrono fluidi ma lasciati andare un po' a se stessi, come se avessi avuto paura di dire troppo o - al contrario - non avessi avuto più nulla da dire. La lettura dei Tarocchi pare infatti un evento slegato dagli altri, come se ti fossi imposto di proposito l'utilizzo di un diverso registro stilistico. Il che per certi versi è un bene, ma non è stato sfruttato altrettanto adeguatamente, lasciando un po' tutte le descrizioni alquanto meccaniche. Altre piccole pecche che hanno fatto abbassare la valutazione, per un testo che a mio avviso aveva un grande potenziale, sono state le ripetizioni e gli errori di battitura che costellano qua e là il post. Devi fare attenzione a queste macchie che a volte possono compromettere seriamente un buon lavoro.



zis / 175 Gold

Sotto gli occhi ingenui di Inu scorre il resoconto di una vita, seppur breve, fatta di ansie e timori. Fatta di incertezze e prese di coscienza. Ecco, io mi soffermerei su queste ultime. Consapevolezza? È forse una parola troppo da adulti per poterla attribuire al pensato di un bambino o poco più. Direi più una visione generale di quello che si è, una percezione più importante delle proprie reali debolezze. Inu sa di aver bisogno del pannolino per poter dormire sonni tranquilli, ma è quello che in realtà vuole? Io mi sarei soffermata di più sulle sue paure e i suoi dubbi in generale, andando a scavare nel profondo di una mente che - seppur giovane - ha anch'essa i suoi sprazzi di riflessione. Si poteva tirar fuori qualcosa di più sostanzioso da questo contest che deficita di un punto fermo, quale appunto può essere la narrazione interiore. È buono e bello cercare di divertire attraverso siparietti comici e freschi, ma appunto c'è bisogno di un filo costante che è difficile da trovare al primo colpo. È più difficile, direi, far divertire che raccontare storie di traumi e sofferenze. Tu ci riesci in minima parte ma ancora non abbastanza, rischiando di far ricadere il post nel banale. Più in generale poi, ho notato alcuni errori di disattenzione commisti ad altri di forma, quali ad esempio l'assenza di virgolette all'interno di un discorso diretto. Nei, più che altro, perché molti giocatori pratici del pbf ne fanno volentieri a meno, avendo a disposizione diversi colori per suddividere il parlato. Devi impegnarti di più, in ogni caso.



Endymyon / 175 Gold

Impegnativa l'idea di fondo dell'avvertita lucidità di non aver fatto abbastanza per quello che ci si era prefissati in precedenza. Uno scritto dai toni aspri che riesce bene nell'intento di mettere in evidenza luci ed ombre del proprio personaggio. Un affresco interiore insomma, capace di estendersi a riflessioni esterne, punti di vista differenti che trovano il loro portante nel dialogo con l'anziano fabbro. Ho trovato molto piacevoli le descrizioni ad inizio post, le nuove costruzioni che svettano sotto gli occhi di Hiryu e la sua avvertita percezione che qualcosa attorno a lui sta cambiando, si sta evolvendo. Come si evolve forse il suo punto di vista, che da scettico - poco prima di parlare con l'uomo - muta in qualcosa di più consapevole. Però. Però, l'idea che avevi all'inizio va a poco a poco appesantendosi man mano che il post procede, o forse già dall'inizio. Perché la parola del mese è presentata così ricorsivamente, e così tante volte che quasi fiacca il testo, rendendolo quasi retorico. A volte dire così insistentemente qualcosa, un concetto, una frase, non giova molto alla narrazione che si perde in un nulla di fatto. Cerca invece di smorzare i toni, di dare a tutto lo scritto una consistenza sfumata che sia però in grado di espletare al meglio, così come hai cercato di fare, il punto di vista dei personaggi altrimenti si rischia la monotonia. Peccato.


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~ Festa
Contest Mensile Febbraio 2014

 
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view post Posted on 1/3/2014, 14:53
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Eternal Light
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~ Festa
Contest Mensile Febbraio 2014


Vincitore: Hole. / 350 Gold

Il tuo scritto è qualitativamente il migliore di questo mese, sebbene pure nel tuo caso non manchino sviste, anche se poche, tanto da far arrivare a chiedere ogni tanto chi sia a parlare. Questa incertezza di soggetto, a un certo punto, gioca tuttavia a tuo favore: quando c’è la visione del passato è ben chiaro al lettore, in mezzo a una confusione narrativa di immagini alternate, quanto la mente del personaggio sia in qualche modo “ebbra”, ridotta a una sequenza di figure ben delineate eppure quasi sovrapposte. La festa è trattata più che altro in modo indiretto: non è tanto vissuta quanto descritta in modo introduttivo e ricco. Sembra quasi un passaggio da un punto di vista generale, idilliaco nella sua semplicità e umiltà, per poi passare all’aspetto più fantastico, trattato in modo un po’ particolare – soprattutto la donna in una pozza a terra seguita dal sorriso di Taliesin crea un contrasto strano, ma passabile visto che introduce nel suo aspetto di paradosso una dimensione onirica. Solo verso la fine si giunge alla realtà, fatta di ferite e stanchezza, dolore e ipocrisia. Sembra quasi che con un forte impatto l’atmosfera gioiosa della festa sia distrutta, come se entrambe le illusioni – anche quella del personaggio, svanissero di colpo. Mi permetto di ricordarti di fare più attenzione agli errori, rileggendo attentamente, e di consigliarti un maggiore approfondimento in alcuni punti. In altri ti sei dilungato senza appesantire assolutamente, ma anche le visioni sfocate dovrebbero, a mio parere, essere tali non tanto per mancanza d'immagini e spiegazioni quanto per ricchezza di elementi che le rendano cripticamente nebulose.

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Vorgas / 225 Gold

Il tuo scritto è sicuramente quello che più centra il tema mensile. In qualche modo si riesce a percepire lo stato d’animo elevato del personaggio pur immergendosi nella sua vita semplice, quasi da reietto – se posso permettermi. Molti danno alla parola ‘festa’ un significato povero, soprattutto di questi tempi, dove essa può diventare qualcosa dove semplicemente ci sia tanta gente e baldoria. Personalmente non do a tale situazione un così grande appellativo, ma lo attribuisco ai casi in cui la gente rida, si diverta. Sia felice. Purtroppo il tutto viene un pochino a perdersi in descrizioni dilungate su alcuni particolari non così importanti e meno su altri più rilevanti, condendo l’allegro piatto con, purtroppo, errori non notevoli ma ripetuti. Le virgole, mi dispiace dirtelo, sono un problema che devi cercare di affrontare. A volte le piazzi dove non servirebbero e non dovrebbero esserci, in alcuni casi le utilizzi al posto di altri segni di punteggiatura o preposizioni. Ci sono ancora passati remoti utilizzati al posto d'imperfetti, che invece indicherebbero continuità. Cerca di usare le virgole per separare le subordinate, non le coordinate o i periodi. Migliora soprattutto sotto questo punto di vista e potrai davvero arrivare in alto.
Altro punto un pochino dolente è forse la piattezza del personaggio, che non è malamente caratterizzato, ma si viene a perdere dietro un Abel o una Madeleine meglio delineati, a mio parere. Sembra più che altro essere la conferma di quello che provano gli altri, quando, mi pare, volevi esprimere l’esatto opposto. Sembra più spettatore che protagonista, al centro dell’attenzione ma davvero passivo. In generale è un buon contest e sono sicuro che possa affinare il tuo stile facilmente ed evitare i numerosi errori facendo più attenzione.



zis / 175 Gold

L’idea poteva essere buona, peccato che tu l’abbia sviluppata sbrigativamente. Il tuo stile è semplice e sintetico, ma a volte usi la punteggiatura un po’ a caso e ci sono numerose ripetizioni. Riesci almeno a dare un’ombra ritmica al discorso, ma hai il problema di usare le virgole al posto dei punti e delle congiunzioni. Anche i punti esclamativi, a volte, sono utilizzati a caso, ma ho comunque notato dei miglioramenti rispetto ad altri tuoi scritti. Tuttavia sembra quasi che, dopo un inizio più attento, ti sia lasciato andare fino alla confusione finale. Il percorso di Inu è tracciato troppo rapidamente, tanto da far ritrovare il lettore catapultato in un altro luogo all’improvviso, nonostante dica che lui abbia camminato per lungo tempo. Lo stesso demone, all’inizio descritto abbastanza bene, diventa poi solo e soltanto una voce a cui Inu si avvicini; anche le anime sono solamente tali. Come sono fatte, come le vede l’elfo? La comicità è piacevole, ma a volte, se priva di un dovuto sfondo, perde di significato. Nei tuoi scritti, purtroppo, a volte capita ancora. Per citare un caso, avresti potuto motivare la scelta delle parole ‘hard rock’ in qualche modo, magari – ed è solo un esempio, facendo vagare lo sguardo di Inu su un arco di roccia per cercare parole. Sarebbe stato più sensato, vista la vicinanza sonora, e probabilmente più comico. Anche puntualizzare il fatto che la libertà richiesta dall’elfo potrebbe essere rivolta pure alle altre anime, tramite il suo piccolo inganno vocale, aiuterebbe un lettore a orientarsi meglio. Mi dispiace soprattutto perché il tuo stile è semplice ma quasi unico sul forum, devi però cercare di affinarlo impegnandoti di più e imparando dai consigli, cercando anche di non tralasciare dettagli che possano essere portanti più che arricchenti.



Wrigel / 150 Gold

Rileggi. Mi dispiace iniziare un giudizio così, ma siccome il tuo contest comincia con una frase del genere

CITAZIONE
No…no…no dai non so ballare Liliana epoi…

è quasi dovuto. Hai un mese per scrivere, avevi ancora mezz’ora per provare a sistemare, ma non l’hai fatto. Hai scritto quasi all’ultimo e non l’hai rivisto. Le sviste sono accettabili, ma il tuo è uno scritto davvero zeppo di errori evitabili, ignorati bellamente, e per questo ho deciso di penalizzarti parecchio nonostante l’idea di fondo fosse buona. Benché sia parecchio lungo, ci sono alcuni elementi che vengono a mancare. Lo stesso tema mensile passa in secondo piano, ma questo non è un problema dato che viene comunque trattato. A parte i numerosissimi errori, tra cui le frasi cui si debba davvero aggiungere mentalmente punteggiatura per capirne il senso, le descrizioni sono ricche in certi punti, ma l’introspezione dei personaggi è spesso carente. Come fa il protagonista da dove è nascosto a gettarsi su un avversario circondato da alleati? Come può, da pauroso qual era, uccidere un uomo e non esserne poi sconvolto nemmeno un po’? Va bene che si parla di un incubo, ma quand’è trattato in modo realistico ci si aspettano, appunto, narrazioni realistiche. Dedicaci più tempo la prossima volta. Le basi ci sono, ma devi davvero imparare a rileggere, e farlo anche molto attentamente perché ritengo tu non sia ancora pronto a scrivere di getto e lasciare che qualche sbavatura soggiaccia, inevitabile ma ignorabile nel caso di scrittori davvero navigati. È veramente un peccato vedere il passato e le svolte narrative del proprio personaggio narrate in modo sbrigativo.



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~ Luce
Contest Mensile Marzo 2014

 
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view post Posted on 1/4/2014, 22:54
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Cardine
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~ Luce
Contest Mensile Marzo 2014


Vincitore: Apocryphe / 325 Gold

Luce come salvezza. Hai scritto un contest di qualità davvero pregevole, quello che in fondo ci si poteva aspettare da un giocatore con la tua esperienza alle spalle. Dal punto di vista stilistico non c'è molto che io possa dirti; le critiche che muoverò non sono infatti riferite a grammatica e sintassi, quasi impeccabili, ma si riferiscono al modo specifico con cui tratti il tema mensile. La luce, nel corso di tutto il testo, stenta infatti ad emergere in primo piano, e si limita ad essere un suggestivo ma lontano sfondo caleidoscopico, sul quale Laurens e il suo interlocutore possono intessere il loro dialogo. Non sei andato fuori tema, per carità, ma esso è trattato in modo poco evidente perché il contest possa essere apprezzato come si deve. Avresti dovuto, per scrivere un contest davvero straordinario, dedicarti maggiormente nello sviluppare questa Luce, in modo originale e vivido. Pecchi quindi di originalità, ma questo nulla toglie allo scritto in sé: la tua opera è ad ogni modo quella di maggiore qualità complessiva, affronta una tematica di grande spessore in modo coinvolgente, e per questo ne esci vincitore. Un'ultima cosa: hai scritto "contest di Febbraio", nel sottotitolo della discussione. Sono minuzie burocratiche, ma la prossima volta fai più attenzione.

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save_xx / 250 Gold

Luce come cambiamento. Perché di certo non si tratta di salvezza, quella di cui tu narri. Ma non saltiamo subito al finale, andiamo per gradi e torniamo all'inizio. Il tema è trattato in modo abbastanza interessante, nonostante la Luce assuma un ruolo centrale ed essenziale soltanto alla fine del tutto. Buono il cambio di POV, una sorpresa piacevole quando viene scoperta, ma che non permette al tuo pg di emergere, cosa che a rigor di logica avresti benissimo potuto provare a fare, poiché Sel appare e ha un ruolo fondamentale nello svolgimento dei fatti verso la condanna finale. Ma l'impressione che ho avuto complessivamente è stata quella di uno scritto con moltissimi spunti completamente ignorati. Non giochi tutte le tue carte che questo "pg in prestito" ti offre, e lasci l'intero background che ha portato la donna in cella nel mistero più scuro. Ma per quale motivo? Come mai si crede innocente? È l'unico indizio che abbiamo sul suo passato, e si fa questa domanda in modo quasi distaccato. I flashback potevano essere degli ottimi spunti per "illuminare" il racconto, renderlo più coinvolgente, facendo emergere ancora di più il contrasto particolare che hai creato nel finale. La donna resta nella cella, conoscendo soltanto la rassegnazione e qualche momento di crisi, quando invece dovrebbe essere colta dall'indignazione, almeno a momenti, e farsi domande di un certo spessore sulla sua condizione estrema. Eliminando completamente il pensiero e la memoria della donna, rendi sì centrali le sensazioni sgradevoli che prova nel suo periodo di reclusione, ma limitandoti ad esse non riesci a donare al testo con un certo spessore descrittivo, determinante per una valutazione totalmente positiva. Il finale però è davvero bello, nonostante tu non ti esponga in commenti moralistici sul giusto e sbagliato, in cui avresti potuto chiamare in causa diversi punti di vista. Mi raccomando, stai sempre attento agli errori di battitura, che si annidano ovunque. Soprattutto quando hai molte settimane per correggerli: un buon contest dovrebbe esserne completamente privo.





zis / 225 Gold

Luce come condanna. Anche se a tratti paradossale, il tuo stile è diventato semiserio ma non ancora del tutto drammatico, per via della stranezza di fondo che il tuo pg porta in scena. Non ho ben compreso in che modo volessi esporre il racconto, poiché il crudelissimo finale - seppur molto simbolico, devo dartene atto - mi ha lasciato davvero perplesso. La luce emerge in tre punti: le fiamme che ardono il villaggio, le abilità curative di Alaria e l'accecamento finale, ovvero l'evidenza che rende crudeli. Ti soffermi poco su tutti e tre, anche se è di gran lunga il terzo quello con il valore tematico che ho ritenuto maggiore. Il bambino ed il mostro che si mettono a confronto sono un'accoppiata classica della letteratura, basti pensare al celebre episodio di Fankenstein, ma in questo caso avresti potuto giocare meglio sul paradosso "gigante buono" e "infante crudele" che la tua fatina crea. La luce come evidenza e condanna, tema che si adatta perfettamente ad Alaria, poteva avere un ruolo molto più di spicco, rispetto a quello che hai riservato. Sarebbe stato sicuramente più convincente. Se da una parte la psicologia lineare ed istintiva è perfettamente incline all'intelligenza del pg - un'orchessa che pensa di essere una fatina non ha di certo le solite pretese del personaggio bello, intelligente e forte che siamo abiutati a vedere -, sarebbe stata auspicabile una profondità maggiore nell'introspezione, che giustificasse le sue azioni così estreme. Passi dalla gentilezza alla rabbia in modo così semplice da risultare inquietante. Soprattutto nel finale, che non ha l'effetto canonico di "pugno nello stomaco", per come è stato scritto, ma è piuttosto una sorpresa improvvisa e scombussolante che si conclude immediatamente in un paio di frasi. Il testo è scritto in modo pulito e gradevole, ma ancora perfezionabile. Tranquillo per la modifica all'ultimo minuto, non ha creato nessun disturbo. Sei stato corretto a segnalarla con precisione.




Lill' / 225 Gold

Luce come ombra. Per un pelo! Due minuti alla mezza notte, come cenerentola. Di fatto sei in tempo, quindi non posso lamentarmi: ero andato a dormire pochi minuti prima. Hai scritto davvero molto, in uno stile ruvido e arrabbiato, quasi violento, perfettamente adatto alle vicende proposte e alla personalità del nano. Hai fatto un buon lavoro con i png, in particolare con Olvh, che pur essendo basato sul classico stereotipo del mercenario dissoluto, viene gradevolmente personalizzato. Lo spaccato dell'infanzia di Rick che proponi è suggestivo e significativo, ma complessivamente poco adatto al tema mensile. Il legame tra luce e oscurità, legato con il sottosuolo, è davvero troppo labile per essere convincente. La Luce avrebbe dovuto accompagnare il post nella sua interezza, o spiccare straordinariamente in qualche punto saliente della vicenda, ma questo non succede. Parlare della luce come assenza della stessa e conseguente accecamento significa, di fatto, parlare dell'oscurità. Le descrizioni relative all'alba e ai tenui raggi che penetrano nel sottosuolo solo state l'unico filo conduttore che in un paio di passaggi ha mantenuto il testo in qualche modo legato alla consegna mensile, ma erano comunque collegamenti troppo fragili. Comprendo la necessità di legare il lavoro al background del pg o a un progetto più ampio, è una pratica che sono solito adottare anch'io, ma non bisogna mai forzare connessioni tematiche che non esistono. Tu non ti arrampichi sugli specchi, se non altro, e scrivi quel che è giusto scrivere. Leggendolo ho trovato spesso alcune descrizioni superflue, ma che comunque contribuivano a creare quella rete di dettagli che caratterizza il tuo stile. Ho deciso però di premiare l'impegno e la cura che hai dimostrato: la prossima volta stai più attento.




~ Alfre » / 150 Gold

Luce come equilibrio. Il primo contest è sempre un passo nel buio, me ne rendo perfettamente conto. Stai cercando di affinare le tue capacità nello scrivere, ed il testo risulta a tratti persino suggestivo, quindi da questo punto di vista mi hai sorpreso davvero. Le scelte lessicali però sono spesso azzardate, forse troppo artificiose, e l'eccessiva brevità dell'elaborato di certo non ti aiuta a dimostrare di saper fare qualcosa in più (ricorda: il contest è un esercizio di scrittura. Che senso ha partecipare e non sfruttarlo?). La storia del popolo decaduto, un'idea che ritengo apprezzabile, è però liquidata in modo davvero poco attento, e risulta stilizzata come se si trattasse di una sintesi. La piazzi in una cornice ancor meno sviluppata, quella della biblioteca, che avresti potuto approfondire molto di più. Persino il ruolo del tuo personaggio all'interno dello scritto è quasi sacrificato, e diviene un semplice lettore che si fa trasportare dalle emozioni, descritte in modo circostanziale, ma che non ragiona o pensa. Infine anche il finale filosofico, che si stacca in modo non del tutto piacevole dallo stile che hai utilizzato nel resto del tuo post, poteva essere approfondito e migliorato. Non devi mai avere fretta di postare! Ti rimanevano più di due settimane per scrivere qualcosa in più. Dal punto di vista tematico, la Luce è resa in modo forse superficiale, ma non sgradevole. Il sole che tramonta e la luce della candela sono stati degli espedienti buoni anche se poco definiti, ma che per la loro natura indecisa non spiccano particolarmente, come fa la Luce nel racconto vero e proprio. Sembrano messi lì un po' per caso, al solo fine di rafforzare il tema, e questo non dovrebbe mai succedere. Mi raccomando, nel tuo prossimo contest cerca di dedicare più impegno alla stesura e allo sviluppo dei temi. Così come è scritto ora poteva quasi essere quasi una scaletta per il contest vero e proprio, perciò devi soltanto prenderti più tempo e fare più fatica. Non demordere, mi raccomando!




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~ Sigillo
Contest Mensile Aprile 2014

 
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view post Posted on 2/5/2014, 13:15
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Contest Mensile Aprile 2014


Vincitore: DanT& / 350 Gold

Del tuo scritto ho particolarmente apprezzato la nitidezza dello stile, unito alla gravità e pura "franchezza" di quanto descritto. Semplice e preciso, il tuo contest non dice, e non tenta di dire, più di quanto non occorra, riuscendo a formulare così una chiave di lettura che interessa, coinvolge, e alla fine lascia il lettore con una gradevole sensazione di aver non solo compreso, ma anche assaporato appieno ciò che era tuo intento dire. Molto bene anche la chiave di lettura, la scelta di interpretare un avvenimento passato caricandolo di significati ed emozioni. In sostanza, molto bene. Come consiglio, indicherei in futuro una cura maggiore proprio nella scelta del lessico, in questo caso vincente, ma per scene più lunghe e complesse forse un po' povero. Attenzione inoltre alla prima parte, la descrizione cioè dell'atto di taturare: qui il testo tende a languire senza in realtà catturare l'attenzione -come viceversa avviene nella parte successiva del dialogo. Il mio consiglio è tentare di variare non solo il punto di vista (descrivere cioè la scena da angolature e secondo prospettive differenti così da giocare con il lettore sfidandolo a "cambiare posto" durante la lettura) ma anche inserire qualche piccolo punto di fuoco -particolari accattivanti, riflessioni rapide etc-. Per il resto, molto bene.

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Vorgas / 300 Gold

Testo affascinante, suggestivo e ricco di particolari. Leggendo il tuo narrato, è stato davvero semplice calarsi nella scena e vedere quel bordello, sentire suoni e calarsi in quell'atmosfera cupa e decadente da te descritta. Per quanto strano, però, meno avvincente è risultato il dialogo fra i due protagonisti, denso di particolari ma per qualche ragione un po' stancante da digerire. Ciò che a mio dire è mancato è stato un vero e proprio botta e risposta degno dei più classici dialoghi "vecchio stile". Un franco dialogare anche solo per frasi corte e sbocconcellate, degne di chi non ha propriamente il tempo di "pensare" a ciò che dice, troppo impegnato a dirlo. Mancando di questo, la seconda parte del tuo testo ha mancato un po' di realtà e immediatezza, rendendo la scena forse un po' artificiosa e surreale in alcuni punti. Buono il carattere di Mary e Jethro, anche se ogni tanto mi sono apparsi un po' caricaturali, due spanne un po' più su del "normale", per intenderci. La prossima volta, prova magari a pensare -mentre scrivi- ad un tuo dialogo quotidiano e alle reazioni più semplici che ne derivano. Per il resto, davvero un'ottima interpretazione del Contest a carattere un po' Noir e magico al contempo.



Savior / 200

Un buon contest, moderato e scorrevole. Molto interessante l'uso del presente come tempo di narrazione, anche attenzione: spesso si avverte una sorta di difficoltà nel gestire l'immediatezza di questo tempo per definizione il più "immediato" di tutti. Per le tempistiche che tu ti prendi nel narrare la vicenda, io ci avrei spesso visto un passato remoto, più fluido e costante. Il presente di solito si usa per descrivere scene più frenetiche e bisognose di ritmi ben scanditi, quasi "brutali" nell'avvicendarsi. Il tempo presente, ad esempio, è quello della battaglia, della fuga, della rincorsa. Il passato remoto è il tempo dei paesaggi, delle riflessioni, dei campi lunghi. Questo ovviamente è il mio parere; prova magari a fare delle prove e vedere come ti trovi. Altro punto focale: le reazioni umane. Molto accurato nella descrizione di ambienti, luoghi ed espressioni, il tuo scritto affonda un po' nel ricalcare le reazioni umane e le sensazioni umane. Esempio: in quel momento non sentì assolutamente nulla. Per quanto ovvia e giusta, una frase di questo tipo non descrive in sé niente e non risulta null'altro che un passaggio in più nel testo. Prova magari a pensare a cosa voglia dire "non sentire nulla", a come lo si possa esprimere a parole, a movimenti, a sensazioni. Prova inoltre a pensare più "semplicemente" alle reazioni umane classiche e riportarle nei tuoi scritti con semplicità e chiarezza.



Aki / 150 Gold

Una idea. Per quanto affascinante, il tuo Contest mi è solo sembrato un'idea di quello che avrebbe potuto essere in realtà. I punti fondamentali ci sono tutti: la suggestione, la falsa speranza, la falsa gioia, l'ambientazione, il tradimento, la paura, il dolore etc... Eppure nessuno di questi concetti riesce davvero a bucare lo schermo e dare vita al tuo narrato, che di per sé rimane un po' nel limbo fra una buona idea ed una meno buona realizzazione. A mio dire, uno sforzo superiore e qualche idea in più da aggiungere, avrebbero reso non solo il testo più gradevole ma anche il concetto in sé più affascinante di un "sogno". Ottima e coraggiosa la scelta della prima persona come entità narrante -davvero molto difficile da gestire. Un po' meno felice la scelta di rendere tutti i concetti fondamentali (il sigillo, ad esempio) poco chiari e "dati per scontati". Anche solo calcando di più la mano su di essi si sarebbe potuto trarre nuovi spunti e metafore da aggiungere al testo.



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~ Oro
Contest Mensile Maggio 2014

 
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view post Posted on 31/5/2014, 23:42
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~ Oro
Contest Mensile Maggio 2014


Vincitore: Vorgas. / 350 Gold + 1 Punto Promozione

Per la seconda volta mi trovo a dover giudicare un tuo scritto di questo genere e per la seconda volta si tratta di uno scritto nel quale l'inquadratura sembra farsi duale, un dialogo, forse tra due persone, forse tra il protagonista e il suo interno, ma pur sempre duale. Un tema che si vede riesci a sviluppare in maniera molto buona, approfondendo e giocando sui temi che poi fanno da corollario a quello principale: Oro. Un oro da te rappresentato nella forma più classica, quella del denaro. Una forma però che nasconde dei risvolti; la moneta non è semplicemente una moneta, ma una doppia faccia - e qui ritorna il dualismo - che rende l'uomo schiavo. A dirlo, non a caso, è nuovamente una sorta di mentore, un saggio che esprime le idee che costituiscono la sua vita. Ed è proprio in questo modo che tratti dell'Oro; con il dialogo, con l'apertura al nuovo, la spiegazione. Di certo un ottimo tentativo da parte tua, che però risulta, a tratti, leggermente scontato, come se non vi fosse altro che quello, in fondo. Avrei apprezzato una maggiore apertura del tema in relazione al tuo personaggio, che, semplicemente, si ritrova a dubitare delle scelte fatte finora e rifiuta l'elemosina di un pirata, forse perché ha davvero capito la lezione, forse semplicemente perché è ubriaco. Questa forma di non conclusione mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca, perché rende la storia meno interessante, oltre che macchiata da qualche errore di battitura - in maniera sporadica, senz'altro - e dalla troppa leggerezza della scena. Mi sarei aspettato un'immersione ben più densa all'interno della psicologia di Jethro, sicuramente un personaggio che può fornire ottimi spunti e momenti di riflessione.
Una prova buona, dunque, ma che poteva essere sviluppata anche meglio.


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Hole / 300 Gold

L'esercizio ha dato ottimi frutti? Sì. Sono riuscito a creare uno scritto pieno di riferimenti ma comunque comprensibile? Sì. Ho centrato il tema? Nì. Non appena ho finito di leggere il contest mi sono fatto queste tre domande, eppure solo ad una non riuscivo a rispondere con estrema certezza. Il racconto è scritto molto bene, pur avendo tu usato uno stile che non è tuo, o quanto meno non lo è di solito; le descrizioni sono curate nei minimi particolari, ogni parola è messa al posto giusto, il testo risulta scorrevole e chiaro. Inoltre, cosa molto importante, traspare il cantastorie, anche quando si parla di altri, come se fossi riuscito - seppur in maniera flebile - ad adattare lo stile alla natura del personaggio, rendendolo chiaro e deciso, ma con una nota felice di stravaganza che rende anche la lettura molto più interessante. Il tema, però, non posso nasconderlo, è stato trattato in maniera secondaria. Sì, i palazzi e l'intero quartiere richiama alla ricchezza - più che all'oro e al lusso, il piombo che si trasforma in Oro anche, però il vero tema dello scritto è la ricerca. Una ricerca trattata senza mezzi termini: Taliesin cerca un mecenate che lo protegga, lo trova, da dimostrazione del suo valore - valore qui inteso come oro - e soddisfa il suo desiderio di appartenenza. Una ricerca senz'altro ben descritta, ma che ha forse oscurato fin troppo il tema, lasciandoti con un ottimo scritto, ma forse non abbastanza mirato alla trattazione del tema mensile.
Molto buono il racconto, poco efficace la presenza del tema in esso.



Albtraum / 275 Gold

Ho molto apprezzato l'uso che hai fatto di questo contest, che sembra più un post di spiegazioni che uno scritto realmente ispirato ad un tema ben preciso - in questo caso Oro -. Una spiegazione scritta sicuramente molto bene, che lascia spazio a pochissimi errori - due, forse, sicuramente dovuti alla distrazione - ma che, fondamentalmente, costituisce un ottimo approfondimento a proposito della psicologia di Maria, non sempre cristallina; per una volta sembra essere sconfitta da una dimensione molto simile alla sua, una dimensione che le è vicina ma lontana allo stesso tempo, irraggiungibile. Molto buona dunque la prova, che risulta essere nei tuoi standard - se non qualcosa di più, a livello di narrazione - e che dona una storia nuova a Maria, la quale - grazie a questo contest - spiega come è venuta in contatto con entrambi i suoi nuovi artefatti. Una scelta lodevole, senz'altro, ma che ha poco rispecchiato il tema mensile, accennato solo brevemente con la mela e in maniera praticamente evanescente all'interno dello scritto.
Un ottimo scritto, per le svariate ragioni che ti ho elencato, ma poco attinente al tema.



Dante / 250 Gold

Inconcludente. Lo scritto è ben narrato, legato e confezionato molto bene, scorrevole e piacevole da leggere. In particolare nel contest risulta chiaro ed evidente la psicologia di Mickey, che si ritrova, pur combattendo, sopraffatto dal desiderio del possesso, un desiderio che lo porterà all'agonia, alla realizzazione che qualcosa lo sta sopraffando così tanto da annullarlo. Tutto questo emerge nello scritto, eppure l'ho trovato molto inconcludente, in quanto non sono riuscito a scorgere gli impatti che questa esperienza possa avere avuto su Mickey stesso. Sì, ha vissuto una situazione traumatica e ciò lo ha destabilizzato, ma come ciò ha agito in cambiamenti nella psiche del tuo personaggio? Quali sono le sue esperienze dopo questo episodio? Cosa lo spingerà ora a possedere, se ha paura del possesso stesso? Mi sarebbe piaciuto avere una risposta a tutti questi quesiti; risposta che nel tuo testo non c'è, ed è un peccato, perché è davvero ben scritto, con un'altalenanza tra pensieri e descrizioni ben curate. Una pecca è sicuramente la punteggiatura; usi le virgole troppo spesso, spezzando così periodi che non hanno lo stesso valore se spezzati. Attento anche agli errori di battitura e di distrazione, perché ne ho trovati non pochi nel testo.
Vai più a fondo nella psicologia del tuo personaggio, perché la via che hai imboccato darà sicuramente i suoi frutti.



zis / 200 Gold

Breve. Non sono un grande appassionato di lunghi scritti, eppure penso che un contest dovrebbe essere uno scritto che inizia e finisce all'interno di un solo post, missione che non sei riuscito ad adempiere molto bene. L'intero racconto si svolge con troppa fretta, con tempi non ben legati tra loro e descrizioni sommarie, che si concentrano solo su alcuni aspetti fondamentali. Ci sono diversi errori di distrazione, poi, che rendono la sua lettura ben più ostica, quanto tediosa. Il tema è trattato, sì, ma in maniera secondaria rispetto a quello che sembra essere il dominante del racconto: la proprietà, la bestia del "mio" e "tuo". Sotto questo punto di vista lo scritto adempie al suo ruolo, che però è vicino, ma troppo lontano, da quello che è il tema del mese. Ho invece apprezzato la forte introspezione che hai donato al racconto, che sembra una continua evoluzione della psiche del tuo personaggio. Le premesse ci sono, insomma, ma mi sarei aspettato un po' di impegno e cura in più nel confezionare questo prodotto, sicuramente molto buono.
Cerca di focalizzare meglio l'idea del contest, prima di scriverlo, dunque rileggilo e correggi gli errori fin quando non sembra che possa comunicarti davvero il messaggio che ti sei prefissato.



Fils de la pluie / 150 Gold

Atono. Ciò che si valuta maggiormente in un contest - per non dire solamente - è il campo scrittura, il quale assume un ruolo fondamentale e si divide nelle sue varie sfaccettature; mi trovo qui a dover giudicare uno scritto che non è sufficientemente buono per essere premiato maggiormente, come contest e come narrazione in generale. Il tuo testo, infatti, è pieno di errori di ogni tipo, spaziando da semplici errori di battitura ad uno sbagliato uso che fai della punteggiatura - troppo spesso non utilizzi le virgole per separare un discorso da un altro - e passando ancora per molteplici errori nell'accordare i verbi ed i soggetti - a volte parli al presente, a volte al passato; ancora, a volte parli in terza persona, altre volte in prima - e ad errori più legati alla semantica, che rendono il testo per niente scorrevole. E' altresì vero che lo stile che utilizzi è abbastanza semplice, il che coadiuva la lettura del testo, che risulta però molto inespressiva. Di fatto, il testo è composto solo da descrizioni, che non lasciano spazio alcuno alla psicologia del tuo personaggio. Per assurdo, si riesce a capire di più quella del tuo nemico, piuttosto che la tua. Dovresti approfondire molto di più questo aspetto, ad oggi, praticamente assente. Unica nota di colore - e non è un caso - rappresenta la buona associazione che hai fatto con il tema del mese, trattato in maniera molto appropriata, anche se senza risvolti e conclusioni.
In definitiva, sufficiente l'attinenza con il tema, ma insufficiente tutto il resto. Cerca di rileggere più volte il testo, controllarlo su Word o Chrome - che segnalano gli errori di battitura - e magari prova anche a leggerlo ad alta voce, rispettando la punteggiatura. Infine, prova ad esplicare la psicologia del tuo personaggio in maniera più efficace, perché, in questo scritto, è risultato praticamente piatto.


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~ Normale
Contest Mensile Giugno 2014

 
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Alb†raum
view post Posted on 5/7/2014, 08:57




~ Normale
Contest Mensile Giugno 2014


Vincitore: Vorgas / 350 Gold

Tra tutti i contest che io abbia mai corretto, il tuo è quello che mi ha messo più a disagio. In senso buono. Non è solo perché sei riuscito a raccontare l'amore omosessuale, ma perché lo hai fatto con delicatezza e dolcezza disarmanti. Qui hai centrato il tema. Avendo come tema mensile “normale” potrebbe sembrare fra le cose scontate fare un parallelo con l'amore omosessuale (e lo è, in effetti), ma la tua scelta di descrizioni, lessico e situazioni lo riescono a fare apparire così tanto normale da essere sconcertante. In pratica, non rendi l'argomento in maniera banale, anche se qualche maggiore approfondimento su cosa alla fine Jethro provasse per Ismael non sarebbe stato malvagio. Ho trovato invece fastidiosa la tua tendenza a usare virgole dove non servono, fin dalla prima frase. Fai attenzione anche al ritmo che non è sempre ottimale.


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DanT& / 300 Gold

Non credo di aver mai letto prima di così tanta rabbia e così tanta frustrazione racchiusi in un testo così breve. Con un'ottima scelta di situazioni, descrizioni e pensieri riesci a far sentire la disperazione di un uomo il cui modo di vivere viene minacciato. La linea di pensieri, ricordi, idee danno verosimiglianza al personaggio e lo rendono vivo.
Se devo veramente criticare qualcosa, è la parte centrale in cui descrivi la perdita dell'arto. Probabilmente nel tentativo di fare un riepilogo veloce degli avvenimenti hai dovuto snellirla, ma così facendo l'hai resa una macchia stonata in mezzo al tuo testo. Avrei preferito che tu avessi tradotto quegli attimi in ricordi rievocati nella rabbia piuttosto che articolarli come flashback che ha semplicemente spezzato il flusso di disperazione che eri riuscito a creare.
Riesci comunque a mantenerti in tema tenendo come argomento centrale proprio quello della mancanza di normalità che uno storpio deve patire. Veramente efficaci le immagini di Mickey che non riesce a spegnere la candela e che impiega giorni anche solo per mantenere l'equilibrio. Hai fatto un'ottima scelta riguardo a ciò che scrivere e a cosa evidenziare per mettere in risalto il tema senza dover forzare nulla. I miei complimenti.

[Ti assegno un punto promozione per l'energia verde]



Yuu / 200 Gold

Per quanto la scrittura sia encomiabile e il tentativo di rendere la psicologia di un folle sia stato reso in maniera soddisfacente con l'uso di un lungo monologo alternato ai commenti del medico, ho trovato il tuo contest piuttosto insipido e con scarsa attinenza al tema. Comprendo la mancanza di normalità che soffre il tuo protagonista, che espansa sarebbe potuta essere un ottimo argomento, ma non è quello il punto centrale del tuo scritto. Ciò di cui tu tratti è la psiche alienata di questo individuo che si ritrova a discutere delle proprie fantasie con un amico immaginario. Potrei ammettere che un collegamento alla normalità ci sia nell'inversione del normale nella mente del folle che vede sé stesso come sperimentatore e gli altri come cavie, ma è molto, molto distante e, a mio parere, non molto convincente: non trovo che la realtà di un istituto di igiene mentale possa essere intesa come “normalità” e tu non sei riuscito a renderla tale. Avresti potuto espandere il discorso riguardo la vita passata del paziente, oppure far notare con maggiore nettezza la vita dei “medici” (se di medici si tratta) rispetto a quella dei pazienti, o, ancora, descrivere la monotonia della vita degli internati con maggiore ricchezza di particolari così che davvero sembrasse normalità. La cosa che tuttavia mi è più dispiaciuta è la mancanza di un significato profondo, un qualcosa che rimanga dopo la lettura, e questo dovrebbe essere lo scopo principale di un racconto, soprattutto quando si decide di giocarsi la carta “non direttamente attinente al personaggio e all'ambientazione”. Nel leggere il contest ho avuto una sensazione di profondo straniamento provocato dalla personalità folle del protagonista che mi ha impedito di immedesimarmi nei suoi pensieri, nei ragionamenti che gli fai seguire.
Come ultimo appunto: il layout. Ti chiederei di evitare di usare caratteri inferiori al size 3 le prossime volte. Ti assicuro che non è piacevole leggere un size 1 che diventa size 0 quando parla il medico.



Aesir / 200 Gold

Ho trovato il contest scritto in maniera buona. Lo stile è pulito e riesci a rendere abbastanza bene sia le descrizioni che il carattere del tuo personaggio, sebbene mi sarebbe piaciuto vedere qualche approfondimento della sua psiche che andasse un po' più oltre ai pensieri circostanziali e maggiore vividezza nelle descrizioni. Un po' più di introspezione non avrebbe fatto male, magari inserita alla fine della scena o in quei brevi paragrafi di flashback che ho trovato molto interessanti e troppo brevi per quello che avrebbero potuto raccontare del tuo pg. Capisco invece che durante una missione non ci sia molto tempo per pensare.
Il vero problema sta però nel tema. La scena è di per sé completamente funzionante anche senza gli spezzoni in cui scrivi che “tu sei normale, Leliana, e la normalità ai nobili non interessa”. È quasi forzato e nel contesto generale non è neppure così attinente. Se avessi espanso un po' più quelle parti come ti ho già consigliato e le avessi legate meglio al resto, probabilmente saresti stata più attinente al tema.
Per il resto, non una cattiva prova.




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~ Attesa
Contest Mensile Luglio 2014

 
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