« Non so quali siano le tue ragioni per vagare nella giungla in solitudine- »
Non potresti mai immaginarlo ~
Lo guardò attentamente, cercando di leggergli negli occhi le motivazioni che lo spingevano a giungere fino a quel luogo abbandonato, di rovine imponenti, inspiegabili. Diverse da quelle che avevano indotto lei a seguirlo, a studiare i suoi movimenti, i suoi rumori, i suoi gesti.
Cercò di comprendere perché avesse sfidato tutto quanto, rischiando la propria vita, per giungere a quel luogo. Mentre lei, che da tutti quei pericoli non poteva nemmeno essere sfiorata, non si sarebbe affatto spinta a tanto.
Perché?
Cosa spingeva le creature come lui, gli uomini e le donne, affannati, tremanti, a spingersi fino a quel punto?
Memorie del passato forse, ricordi di qualcosa che non sarebbe potuto tornare. Aveva sentito parlare di qualcosa di simile, o forse lo aveva visto. Quando ancora non era come in quel momento, vestita di bianco, a camminare nel mondo corrotto. Allora aveva visto cosa fosse il passato.
Ma non ci teneva
affatto
a tornare indietro.
O forse la speranza del futuro. Forse quella l’aveva spinto così avanti da crederci davvero. E allora lei avrebbe voluto guardare dentro la sua anima e imparare la sua ricetta. Mettergli le mani sulle guance e scoprire quale fosse il suo movente di piccola formica in un mondo morente.
« Se pensi di poterti fidare di me- »
No.
Non si fidava affatto di lui. Non si fidava di nessuno di loro. Sciamavano ovunque, come locuste, mangiando il mondo e infettandolo con la pestilenza del loro piccolo, avido cuore pulsante. Lo consumavano fino alle ossa, succhiandone il sangue, e lasciando i piccoli voraci segni dei loro morsi.
Questo aveva imparato.
Il lodo desiderio iniziava a bruciare dentro gli occhi dei bambini, mentre mendicavano agli angoli delle strade, e cresceva come una fiamma capace di portarsi via tutto quanto. Amici, amori, compagni. Si pugnalavano alle spalle senza riuscire a vedersi per ciò che erano.
Ma lei sì.
Ma Lui glielo aveva insegnato.
E lei aveva capito cosa fare. Perché non era come tutti quanti loro, nemmeno come Lui. Aveva spiccato il salto nel vuoto ed era sopravvissuta
come sempre.
Non si sarebbe mai fidata di uno come lui, che le offriva qualcosa senza essersi spogliato nemmeno la camicia.
Ma poteva sempre ucciderlo.
Per questo gli tese la mano. Sarebbe stata la sua bimba candida
Oh sì
proprio quella che lui aveva sempre desiderato. Poteva mettere le sue dita morbide, piccole agili dita fuggitive, avvolgenti, agili come una corsa nella notte. Poteva avvolgersi dentro il suo braccio e farlo sentire così
potente
come non gli era mai successo. Sarebbe diventata la sua confidente e avrebbe scoperto cosa lui stesse cercando, possedendo il suo segreto. Soddisfando la fame della sua curiosità. Scivolò a terra, davanti a quel muso di statua che la fissava ancora severo, immutabile, con lo stesso giudizio nei confronti di tutti.
Un po’ come lei.
Alla fin fine indifferente sul loro destino.
“I luoghi come questo sono affascinanti”.
Lo guardò dritto negli occhi.
“Mostrano come le cose non siano cambiate affatto, non trovi?”
Gli amici diventano vecchi e tu resti sempre lo stesso, che torna a cercarli rischiando la morte anche se loro non hanno mosso un passo da questi ruderi. E il mondo ti cade attorno, non è più quello che ricordavi, ma in fondo
non ti importa.
Si chiese che genere di amico lo aspettasse. E se fosse davvero rimasto fedele per molto tempo o se più semplicemente fosse l’illusione di qualcosa che lui si aspettava di trovare. Come tutti i desideri degli uomini, storpi e distorti dall’aspettativa.
Come tutte le loro verità, inventate da una fantasia che non accettava lo scorrere indifferente del tempo.
Chissà se al suo vecchio amico sarebbe piaciuto trovarla lì ad agitare la mano per salutare. Magari no
Oh ti prego, ti prego fa che sia no ~
O forse non sarebbe mai arrivato e lui, il viaggiatore tintinnante, le avrebbe mostrato una nuova prospettiva del mondo.
Sorpresa.
Quel genere di colpo di scena di cui aveva bisogno.
“Non c’è nulla che non vada in questi luoghi. A parte noi, naturalmente. Non trovi?”
Gli sorrise.
Un po’ di pepe in quella situazione non poteva che aumentare il divertimento.