Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

[color=black]Un ambiente difficile[/color], Arrivo di Crowen97

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Crowen97
view post Posted on 26/10/2016, 23:07 by: Crowen97


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Basiledra,un tempo città fiorente ora quasi totalmente distrutta a causa delle innumerevoli guerre che ha vissuto nel tempo. Tra i suoi molti edifici ormai divenuti cumuli di macerie c’è una piccola struttura semidistrutta, al suo interno le mura,ricoperte dalla muffa,sembrano reggersi a malapena e le assi di legno del pavimento sono ormai nascoste da un grosso strato di polvere e sporco.
In fondo alla stanza la luce di una candela, ormai quasi del tutto consumata, illuminava l’esile figura di un uomo disteso in una pozza di sangue che stava già iniziando a seccarsi.
Il suo corpo era ricoperto di tagli più o meno profondi ma non fatali, segno che il suo aggressore non voleva ucciderlo ma solo vederlo soffrire. All'altro capo della stanza,la luce di una seconda candela illuminava il volto di Yorshir.
I capelli gli cadevano sul volto mentre era intento a ripulire le lame insanguinate dei suoi coltelli. A gli occhi degli altri non era altro che un ragazzino ma il suo sguardo sadico misto a quel ghigno che aveva stampato in faccia rivelavano la sua vera natura.
Era triste, sperava che il suo nuovo giocattolo durasse di più, ma almeno aveva impresso nella memoria ogni singolo momento passato col suo amico, fino alla fine.
Certo, si era divertito con lui, non era stato difficile ingannarlo facendogli credere di essersi perso e convincerlo ad accompagnarlo a casa da sua madre, l’aveva condotto tra le rovine di una vecchia struttura, in fondo cosa poteva succedere? lui era un povero bambino impaurito che voleva solo tornare dalla mamma.
L’uomo non ebbe neanche il tempo di capire cosa stava per accadere quando qualcosa lo colpi in testa e l’oscurità lo invase.
Quando si risvegliò si trovò seduto a terra, spalle al muro e con un bernoccolo in testa.
Non era sicuro di cosa fosse successo, tutto ciò che ricordava era quel bambino che lo conduceva nell’edificio prima che il buio lo sommerse. Quando cerco di alzarsi si rese conto di essere completamente paralizzato, non riusciva a muovere nemmeno un muscolo, gridò, ma era inutile, nemmeno una parola gli usciva dalle labbra.
Poi lo vide, avanzò verso di lui, riconobbe subito quei capelli rossi, il ragazzino gli stava di fronte a qualche metro di distanza, un sorriso sadico aveva preso forma sul suo volto.
Finalmente sei sveglio, è inutile che ti agiti, il veleno che ti ho iniettato ti terrà paralizzato ancora per un bel po d’ore, così potremo giocare insieme, non sei felice?
Ma prima di iniziare, devo fare in modo che gli tutti altri bambini sappiano che sei il mio nuovo giocattolo non credi?

In tanto prese uno dei coltelli e iniziò a passare la lama sulla fiamma della candela, una volta che la fiamma si era arroventata per bene iniziò ad incidere una Y sul pettorale sinistro dell’uomo.
Vederlo soffrire gli provocava un gran divertimento, non conosceva quell'uomo e non gli importava chi fosse, l’unica cosa che gli importava era di aver trovato un nuovo passatempo.
Inizio a incidere la pelle in vari punti non vitali facendo piccoli disegni o anche solo semplici tagli,
dopo un po si accorse che il suo amico aveva un espressione cupa in volto così per non angosciare il loro gioco gli lacerò gli angoli della bocca fino a trasformarli in un largo sorriso.
Il corpo dell’uomo iniziava a perdere troppo sangue e per Yorshir significava che il divertimento stava per finire, era sempre triste alla fine dei giochi, questa volta sperava che il suo nuovo amico avesse più resistenza e invece, come tutti gli altri, anche lui era stanco di giocare e ciò che voleva era solo riposare, l’effetto del paralizzante sarebbe finito tra qualche minuto così a malincuore dovette concludere i giochi, prese il machete e fece un taglio preciso nel petto in modo da lasciare scoperto il cuore che infilzo con uno dei coltelli.
L’uomo era morto già da un po e Yorshir era pronto ad andarsene prima che qualcuno venisse a cercare il poveretto, mise i coltelli nelle fondine e nascose il machete sotto la veste avviandosi per le strade di Basiledra.
Nella zona non c’erano molte persone e le poche che si trovavano lì avevano lo sguardo di chi è troppo preso a pensare ai suoi di problemi per accorgersi della mancanza di un uomo,d’un tratto passò davanti ad un’immensa cattedrale che al contrario delle strutture in rovina che si trovavano lì sembrava quasi che avesse combattuto contro il tempo e che pur subendo molte ferite avesse vinto.
La cattedrale non era messa molto male o almeno era comunque messa meglio di tutto il resto che la circondava, così affascinato dall'enorme struttura decise di fermarsi li a riposare finché non avesse stabilito una nuova destinazione da intraprendere.

CITAZIONE
Bene, c'è l'ho fatta, mi scuso ancora per l'immenso ritardo ma il computer aveva più problemi di quanto immaginassi, la cosa positiva e che già dal prossimo post risponderò molto più rapidamente :lul:
Scusa ancora il ritardo :wewe:
 
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2 replies since 5/10/2016, 22:37   148 views
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