Allora. L'accampamento ci sono circa un migliaio di soldati. La maggior parte ha una dotazione standard di scimitarra e scudo con un armatura leggera, d'altronde si combatte nel deserto. Sono presenti inoltre arcieri/Balestrieri, archibugi in numero minore, n 4 cannoni con relativi uomini addetti. Non ci sono cavalieri, ma dromedari/cammelli utili ai trasporti che, tuTrabia, non entrano in guerra. Inoltre ci sono 2 guaritori e 2 stregoni puri. Il morale è generalmente medio alto.
In tenda.
"È un piacere anche per me rivederti" Dive Lamrael poi saluta tutti quanti.
"Purtroppo le mie spie hanno ceduto alla tentatio, né posso fidarmi molto delle informazioni che mi giungono." Vi dice Lamrael. "Le mura della città sono ben costruite e non ci sono passaggi segreti di sorta, sono stati molto attenti a questo. L'esercito nemico è prevalentemente composto da caduti, quindi l'esercito che andremmo a combattere sarà un esercito misto composto da forze oscure. Cercheranno di tentarci in tutti i modi ma, caduto Aundara, gli altri cadranno di conseguenza."
Nome personaggio: Lamrael Redskin Link alla scheda del personaggio: Qui Livello del Talento: II
Numero di abilità passive: 7 (6 UTILIZZI) 4 (4 UTILIZZI) 1 (3 UTILIZZI) 1 (1 UTILIZZO) Numero di abilità nulle: 1 Numero di abilità basse: 6 Numero di abilità medie: 12 Numero di abilità alte: 9 Numero di abilità critiche: 3 Numero di abilità variabili: 7 Numero di abilità immense:
Oggetti: Corallo (X2); Amuleto dell'auspex; Erba medicinale + costituente + tonificante. Almeno una difesa assoluta: Si
Nome pg: Lamrael Redskin Link alla scheda:Qui Fascia: Verde Grado di pericolosità: A Sinossi: Sicuro di sé, caparbio e spietato; Moro, alto e muscoloso Background: Lamrael è originario di quelle terre, inoltre con la sua squadra di mercenari è sempre attivo in queste zone. Lamrael non conosce Jharir, tuttavia Lamrael è abbastanza famoso nell'Akeran tanto da poter esser richiamato, inoltre la sua influenza potrebbe far si che il califfo accetti più facilmente le proposte del nano. Giocate attive: 1 qm Note: nada.
Ahhahaahahah. Hole. Voi non siete soldati semplici. È stato spiegato anche nel bando. Siete stati chiamati per guidare le truppe ed essere dei generali di guerra in assenza di Lamrael , la motivazione la lascio decidere a voi.
AveTe due giorni di buco narrativo da riempire. Il primo dovete organizzare con Lamrael un modo per farlo penetrare nella città, il secondo esplorare l'accampamento. Il tutto lo faremo in confronto.
Era mattina presto, il sole ancora non si era levato del tutto in cielo e i colori erano tendenti al chiaro. L’accampamento si risvegliò dal torpore, l’effetto che scaturì fu simile a quello di una cittadina che si risveglia in pieno clima di fiera.
I soldati correvano bisbigliando e farfugliando per le tende: c’era chi pisciava, chi faceva colazione, chi si faceva far indossare l’armatura dal proprio scudiero e chi ancora affilava le armi prima della battaglia. Quei rumori, caratteristici della guerra, rilassavano e mettevano di buon umore Lamrael. Il comandante li guardava soddisfatti. Quante cose erano ormai passate da cinque anni a quella parte. La compagnia era nata e cresciuta da un momento all’altro su desiderio di vendetta di Lamrael, Seagon e pochi altri abitanti di Arcae, successivamente alle sue gesta eroiche, la squadra era cresciuta di numero. Da ogni parte dell’Akeran mercenari e soldati di ventura accorrevano per combattere i suoi ideali, per aumentare la propria fama e la propria gloria sull’onda del successo che riscuoteva il buon guerriero cremisi, ormai erano un piccolo esercito privato in grado di far capitolare molte città dei territori meridionali. Inoltre, ogni città che via via liberavano dalla presenza dei caduti, nuove persone si aggiungevano alla sua marcia. Per il popolo appariva come il salvatore della libertà, come un paladino dei giusti.
Eppure scoprì quanto essi stessi avessero paura di lui e della sua compagnia. Erano barbari, violenti, combattevano come animali feriti. Erano semplicemente dei mostri da battaglia, molto simili ai caduti e ai demoni che combattevano. Ma non potevano fare altrimenti, per uccidere un mostro l’unico modo era diventarlo, non avere nessuna pietà.
La paura era un’arma potente, che ben presto il comandante imparò a utilizzare. Grazie al terrore che essi provavano ovunque andava riusciva a ottenere favori e trattamenti privilegiati. Ovunque andava era come se un tappeto, rosso sangue, gli venisse posto sotto i gambali della sua armatura. Comprare armi, trovare luoghi in cui dormire, trovare denaro e lavoro, ormai non erano più un problema.
Gli unici problemi erano riuscire a tenere gli uomini lontani dalla Tentatio e comandarli. La Tentatio era subdola, cresceva nei cuori dei suoi uomini come un parassita ingordo, e Lamrael non poteva semplicemente lasciar correre certi atteggiamenti. Vietò a tutti i suoi sottoposti lo stupro, bramare e ottenere la carne di una donna con violenza avvicinava sempre di più gli uomini alla corruzione, vietò il gioco d’azzardo. Tuttavia non se la sentì di vietare loro persino alcol e fumo. La squadra viveva ogni giorno a stretto contatto, passando da un villaggio caduto all’altro, guerreggiando giornalmente con creature delle zone più recondite dell’Abisso.
Non poteva vietargli una sana ubriacatura utile a dimenticare gli orrori della guerra e un po’ di fumo per alleviare la mente. Nessuno sarebbe resistito, neanche lui.
L’olifante suonò una seconda volta.
L’accampamento iniziò a svuotarsi, i soldati in fila per la marcia, Seagon e i generali erano accanto a lui mentre Umut Alev era proprio lì, molto diversa da come la ricordava. In cinque anni la città era cresciuta a dismisura, le mura avevano allargato la città che ora appariva molto più grande e molto più lussuosa rispetto al passato. Il palazzo principale svettava ancora candido in mezzo a tutta quella marea di cupole oro e variopinte. Mentre la parte nuova pareva una mesta copia di quella vecchia. Anche lì svettava l’oro e colori, ma parevano più un’accozzaglia di cupole e palazzi privi di qualsivoglia armonia. Aundara aveva provato a emulare i gloriosi artisti e architetti del passato, senza tuttavia riuscirci. In quella città svettava il lusso più sfrenato, le puttane più bollenti, la birra più buona e gli schiavi migliori. Umut Alev era la città della decadenza e dei Caduti. Umut Alev era una città da liberare.
L'olifante suonò una terza, una quarta e una quinta volta. Furono tre suoni profondi. I piedi dei soldati sbatterono contro la sabbia del deserto, le armature brillavano al sole, le spade battevano contro gli scudi.
Tre urla poderose si alzavano a ogni suono di olifante, non facendo mai cadere il silenzio nell'aria. Il sole si alzò, baciando i guerrieri. Le nuvole sparirono all'orizzonte, come indesiderate per la battaglia. Quello non era un attacco a sorpresa. Lamrael prese di pancia l'avversario, doveva dimostrare a tutti chi era più forte. Quello era l'urlo delle genti del Bekâr-şehir, del popolo libero. Era un urlo di gioia e di rabbia, di libertà e orgoglio, di voglia di rivalsa. Lui, il comandante di quei uomini, non poteva che essere fiero di loro, fiero di lui. Il suo cuore per un attimo baluginò di luce pura, prima che l'elmo calasse sul viso e Magnitudo si innalzasse verso l'alto. Crebbe l'eccitazione, i suoi fratelli avrebbero combattuto fino alla morte.
Tutto il popolo libero dell'Akeran avrebbe lottato per riprendersi la libertà, per liberarsi dalla minaccia dei caduti. Per liberarsi dalle grinfie di Aundara.
Ahhahahaha buchetto ti stavo per maledire in ogni linguaggio esistente e non. Comunque si, anche se dovessi aprire domani, hai fino al 15. Tre giornj per un post iniziale mi sembrano sufficienti! ^^ Quindi no problem e tranzollo!