Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

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view post Posted: 18/7/2015, 20:33 Cronache dell'Abisso; Via per Umut Alev - Bekâr-şehir



Arriverà il giorno in cui otterrò la mia vendetta.
Arriverà il momento in cui il tuo sangue nero scorrerà sulla mia spada e la tua testa rotolerà atterra.
Mi ciberò del tuo rimorso e della tua paura. Sarò il tuo più terribile incubo.
Ti ammazzerò, liberando ogni sensazione dal mio corpo e, poi forse, mi ricongiungerò a lei.
Ma fino a quel momento, gustati il tuo potere, poiché la caduta sarà ancora più rovinosa.



Cronache dell'Abisso
« Via per Umut Alev »


Aundara


Ciò che il mostro osservava nel suo castello lo compiaceva:
la città era ormai diventata un dominio demoniaco.
Orde di Caduti affollavano le strade, molti avevano gli occhi rossi, altre parevano persone normali, altre ancora avevano tratti inconfondibilmente demoniaci, altri ancora parevano reietti sputati dall’Abisso ma, ovunque si camminasse, non c’era un solo umano.

Ci aveva messo ben cinque anni per raggiungere quel progetto, cinque anni e numerosi villaggi distrutti.

Il mostro ora guardava la città dall’alto, affacciato alla finestra con un calice di vino purpureo, dall’aspetto pareva un vino rosso di ottima qualità, uno di quelli che abbondava nelle riserve delle cantine del Sultanato. Aundara lo roteava osservando la città diventata nera, una città in cui la speranza aveva da tempo abbandonato quelle mura, a scapito del suo nome di cui ormai il vero significato era andato mestamente perso.
All’orizzonte, tuttavia, si celava solo una piccola e insignificante minaccia, che aveva affollato in quei giorni i pensieri vivaci del mostro:
Lamrael Redskin sarebbe giunto a Umut Alev per combatterlo e possibilmente ucciderlo. Lo aveva visto nei fili del destino, tra le pieghe che avrebbe preso il futuro. Aundara semplicemente avrebbe lasciato che si distruggesse da solo.

Forse Aundara conosceva Lamrael Redksin come un padre conosceva il proprio figlio.
Ne conosceva difetti e pregi, conosceva persino i risvolti più oscuri del suo essere.

« Zanroar, » disse il mostro sorseggiando un goccio di vino, « il figliol prodigo sta tornando a casa. »

Sorrise, mostrando il calice al suo sottoposto e braccio destro, Zanroar fu il primo Leone Rosso a cedere alla corruzione cinque anni prima.

« Le sue spie sono in città e monitorano la situazione, spargi la voce che una carovana di Shabāha giungerà da Dumašq nei prossimi tre giorni, tutto il resto lo farà lui da solo. »

Sorrise, rigonfio di aspettative, Lamrael sarebbe comunque giunto a Umut Alev, ma molti dei suoi uomini lo avrebbero abbandonato.

« Ok signore. »

Disse un sottomesso Zanroar prostrandosi in un inchino. L’uomo aveva rinunciato alla sua umanità e ceduto alla corruzione per avere più potere, quello che in realtà ottenne era solo un bieco riflesso e lui, in fondo, non era null’altro che un servo, tuttavia faticava ad accorgersene.
Zanroar si sentiva imbattibile, un Dio sceso in terra che, però, rassomigliava più a un leone affamato e in gabbia.
Nessuna promessa di corruzione è poi così vantaggiosa come si pensa.
Dal male, si poteva ottenere solo e soltanto altro male.

« C’è altro mio signore? »
Concluse l’uomo, ancora col capo chino in segno di estremo rispetto.
« Inizia a radunare gli uomini, ci aspetta una gloriosa vittoria. »
Aundara era la faccia felice della sicurezza, nel suo volto si stagliava un ghigno beffardo.
Rise, buttando giù in un sol sorso il liquido restante.

Si affacciò nuovamente alle mura, osservando la sua città e l’esercito di Caduti che aveva faticosamente generato. L’Ahriman aveva portato nuova linfa al suo esercito di Caduti, con lui in campo schiacciare l’Akeran sarebbe stato molto più facile.

« L’ora della depurazione è ormai prossima. »


Lamrael


Lamrael cominciava a esaltarsi:
quella fottuta montagna era tremendamente difficile da abbattere;
le stava provando davvero tutte per metterla fuori combattimento,ma si rivelava essere più dura di quello che credeva.
Non poteva provare scoraggiamento, né provare impotenza dinanzi a un avversario delle genere. No, l’unica cosa che poteva affollare la testa di Lamrael era la pura e semplice competizione.
Dimostrare chi era il più forte tra i due, un po’ come due uomini che lo sbattono al muro per vedere chi ce l’ha più duro.
Lamrael era così, l’essere umano più competitivo del mondo, uno di quelli che si sarebbe arreso solamente quando il suo cuore non avrebbe pompato più sangue e i suoi polmoni avessero cessato di prendere aria.
Non sapeva spiegare con esattezza che cosa provasse in quegli istanti; era un turbinio di emozioni e di sensazioni: c’era la paura, la gioia, la fame, la rabbia, il desiderio di vittoria, l’adrenalina che riempiva i suoi muscoli.
C’era tutto questo e molto altro ancora. Il guerriero si sentiva vivo, come tale, impugnando una spada e agitandola contro il proprio avversario, avvertiva il mondo tingersi di migliaia di colori e sfumature diverse.
L’apatico grigio frapposto nelle sue pupille assumeva ora caratteri cromatici che persino un pittore avrebbe fatto faticato a definire.

La vita, l’adrenalina, il sentirsi vivo, in fondo erano la più bell’arte del mondo.
e solo con la battaglia Lamrael riusciva a esprimere se stesso e il suo potenziale:

isolandosi dal mondo che lo circondava, Lamrael Redksin riscopriva se stesso.

Nel frattempo, intorno a lui, la battaglia imperversava in quell’ambiente ostico.
Il sole all’orizzonte continuava a scendere allungando ancor più le ombre e portando sollievo ai combattenti.
C’erano morti da ambo le parti seppur, la squadra di Lamrael, più avvezza al combattimento sembrava dominare il campo di battaglia, tuttavia molto sarebbe dipeso dalle sorti del suo comandante.
In larga parte erano mercenari che, qualora non ci fosse stato più nessuno a pagare i loro vizi, avrebbero cambiato velocemente schieramento.
Solo alcuni di loro combattevano per un’idea: quelli che erano stati toccati più nel profondo dalle conseguenze che la corruzione portava nel mondo, tutti gli altri seguivano soltanto la fama e il denaro d’un guerriero invincibile che, tuttavia, stava iniziando a scricchiolare. E qualcuno forse stava iniziando finalmente a dubitare della bontà di quell’attacco.

Troppi nemici cadevano con troppa facilità, molti crollavano senza porre particolare resistenza.
Qualcuno decideva di combattere.
Nessuno, in realtà, aveva mostrato particolari capacità.

Molti di loro non capivano, altri decisero di non farlo. D’altronde nessuno aveva mai visto uno Shabāha combattere, probabilmente il corpo a corpo non era propriamente la loro forza primaria.

Forti di questa scusante – e del fatto che Lamrael pareva non volersi arrendere né ora, né mai – i mercenari perseveravano nella battaglia, urlando e combattendo, menando le loro spade e parando coi loro scudi.
Lamrael doveva portare i suoi uomini alla vittoria e nient’altro avrebbe potuto distoglierlo dal suo intento.
Così, quando qualcosa provò a penetrare nella sua mente, la minaccia venne debellata come un cancro malsano da espellere.
Vide avanzare il colosso come una mandria di bufali impazziti, Lamrael, di contro, accettò quello scontro fisico come una dimostrazione di forza. Bufalo contro leone. Toro contro toro.
Guerriero contro guerriero. Erano due colossi dall’enorme forza e robustezza e, probabilmente, nessuno di loro avrebbe ceduto un centimetro.
Il guerriero portò il piede sinistro indietro sbilanciando il suo corpo in avanti e verso il basso per aumentare la stabilità, in seguito chiuse le braccia dinanzi al suo viso a croce e attese che la mandria gli passò sopra.
Fu uno scontro terrificante, il cui rumore si espanse per chilometri e chilometri di distanza.
Il clangore e il boato che segui lo scontro fu sconcertante, due meteoriti di duro metallo che si scontravano alla massima potenza.

Ma entrambi rimasero lì fermi senza apparentemente accusare il colpo, come due montagne ben salde al terreno. Soltanto i bracciali dell’armatura del guerriero si creparono, a testimonianza dell’enorme violenza dello scontro.

« Non vi fate ingannare, » urlò Redskin come a voler fugare ogni possibile dubbio, « loro sono abili nella manipolazione della mente. »

Lo disse, senza che nessuno glielo chiese, forse come a voler esternare una sicurezza che nemmeno lui possedeva, rafforzando così il suo inconscio, liberando la sua mente dal dubbio e concentrando ogni parte di sé sulla battaglia. Lamrael parlava più per se stesso che per loro, parlava più per il suo personale convincimento che per quello degli altri. L’attacco alla sua mente gli aveva dato la conferma che si trattasse dell’ennesimo mostro che s’era parato sulla strada della sua vendetta; una strada dura e impervia, ma tremendamente appagante per il suo ego.
Il secondo dopo aver detto quella parola, Lamrael Redksin ruppe la sua guardia, e con la massima potenza e velocità che disponeva sfruttando anche la posizione di partenza delle braccia, cercò di colpire l’uomo con lo spadone, il colpo era in diagonale, dall’alto verso il basso e da destra verso sinistra. Era un colpo micidiale e rapidissimo che, forse a stento, il colosso sarebbe riuscito a vedere.
In seguito, per esaltare la crudezza e la bassezza dello scontro, Lamrael avrebbe sputato contro il viso del suo avversario un grumo di saliva misto a sangue prima di tirare un secondo fendente nella direzione opposta al primo con tutta la forza di cui disponeva. Successivamente Lamrael arretrò di qualche passo, quel colosso corpo a corpo poteva risultare letale.

Lamrael Redskin si sentì per un attimo un mostro, uno di quelli a cui dava la caccia.
Ma nello stesso istante sentì il suo cuore ebbro di gioia.







Lamrael Redskin



Energia: 45%
Status Fisico: 90 % [Danno Alto al viso: setto nasale rotto; braccio destro indolenzito per la battaglia]
Status mentale: 50%
Cs riserva: 2 in forza
Cs usate questo turno: 4 in forza; 2 in robustezza.
Armi: Magnitudo(distrutta) Mwenye Kula (indossata: bracciali crepati) Genzaniku (impugnata)


Oggetti usati: Corallo (x1)

Abilità Attive:

~ Mental shield
Contro gli psionici, contro i mentalisti, la corruzione all'interno di Lamrael ha sviluppato una difesa naturale, un bunker che, con un po' di sforzo, si chiude rendendo impermeabile la sua mente. Gli basterà, con un piccolo sforzo, concentrarsi sulla sua mente per renderla vuota. Priva di informazioni, priva di ogni cosa. Questo muro, questa difesa, sarà in grado di proteggere Lamrael nella sua debolezza più grande, ovvero la mente, perché la corruzione non può permettere che il proprio ospitante cadi in battaglia, in nessun modo. A seconda del consumo speso, Lamrael potrà schermare la sua mente per difendersi dalle offese di natura psionica [Variabile personale]. Usato Alto

~ Skill
Abilità, forza, rapidità, potenza, controllo del proprio corpo e delle proprio armi. Queste sono alcune caratteristiche basilari per un buon guerriero. Capacità che, col tempo, Lamrael ha acquisito. Da grezzo contadino che combatteva solo per la vendetta e l'istinto di sopravvivenza è diventato un guerriero dei più letali e dei più esperti, un guerriero forgiato sul campo di battaglia e non dentro le caserme d'addestramento. Tuttavia, lì dove i suoi sforzi non bastavano, ecco che la corruzione ha dato più forza e più potenza a ogni attacco portato dal guerriero, tuttavia ogni attacco portato con la corruzione ha un prezzo da pagare. In termini di gdr Lamrael, a seconda del consumo speso, potrà effettuare una serie di affondi, colpi, e fendenti con qualsiasi arma e anche a mani nude. La tecnica ha natura fisica e il numero dei colpi è a discrezione di chi l'utilizza poiché, il danno risultante, è sempre pari al consumo speso a prescindere da quanti colpi il guerriero porta. La tecnica avrà un unico bersaglio e la risorsa che andrà a intaccare sarà il corpo, difatti, sforzando il corpo, ogni attacco portato creerà un contraccolpo al fisico. [Variabile personale]. Usato Alto

~ Iron will
La forza risiede nella volontà, nell'animo di chi la possiede. Non esistono nemici invincibili, imbattibili, esistono solo nemici più forti, più capaci. Lì Lamrael scatena il meglio di sé, quando la volontà diventa il motore principale delle sue azioni, quando l'andare i propri limiti è il fulcro principale delle proprio fortune. La volontà, nient'altro che quella, per svettare sopra tutti i nemici. Spendendo un consumo pari a Basso, per due turni di gioco, le offese di natura fisica infliggeranno danno di un livello superiore alla potenza; allo stesso tempo e nello stesso modo però, subirà danno di un livello superiore al normale dalle offensive di natura psionica [Bassa personale]. secondo turno


Abilità Passive:
Lamrael, tramite un consumo di utilizzo, sarà in grado di maneggiare armi pesanti come se fossero armi normali, sarà in grado di sollevare pesi altresì impossibili da alzare e di abbattere porte rinforzate a mani nude. (Numero di utilizzi: 3)

Tuttavia, sforzando il suo corpo oltre il limite del dicibile, e trovandosi a combattere con avversari di gran lunga più forti di lui, ogniqualvolta Lamrael dovesse assistere ad una tecnica avversaria di natura fisica, con il consumo di un utilizzo di questa passiva potrà aggiungere 1 CS prettamente fisico alla propria riserva.(Numero di utilizzi: 4)

Lamrael sarà in grado, spendendo un slot per ogni utilizzo, di infondere fiducia agli alleati, ogni personaggio sarà istintivamente portato a fidarsi di lui, a combattere con maggior sicurezza e non si perderanno d'animo nemmeno nelle condizioni più disperate (Numero di utilizzi: 4)

Inoltre Lamrael, pervaso dall'adrenalina della battaglia, riuscirà a essere insensibile al dolore previo la spesa di uno slot. (Numero di utilizzi: 5) Spendendo un slot consumo, la sua capacità lo porterà persino a combattere o a utilizzare arti rotti, sarà in grado dunque di correre con una gamba spezzata o effettuare un fendente con una spalla lussata, rischiando persino di aggravare la situazione, ma Lamrael non si fermerà fino alla morte. (Numero di utilizzi: 5)



Normal Hero

Null'altro che un umano, un contadino forgiato dal sudore e dalla fatica, un guerriero addestrato alle armi da un padre troppo severo e non troppo abile. Eroe creato dal caso e dal destino avverso, un eroe atipico e moderno, dalla grande forza e dall'incredibile resistenza alla stanchezza e al dolore. Umano dello Akeran, lì dove li dove la vita è più dura e il nettare della povertà contamina l'acqua e abbevera gli infanti più del seno delle madri. Lamrael è instancabile, mai arrendevole, in grado di oltrepassare ogni suo umano limite ed elevarsi in qualcosa di più, un guerriero spietato e senza paura. In termini di Gdr quando Lamrael utilizza una tecnica di Power-Up, consumando un utilizzo di questa passiva, ottiene 1CS aggiuntivo da sommarsi a quelli normalmente forniti dalla tecnica dello stesso tipo. (Numero di utilizzi: 6)[Abilità Raziale]. Altresì, e nello stesso modo, qualora l'avversario dovesse utilizzare una tecnica di Power-up, Lamrael potrà aggiungere 1CS alla forza nella riserva. (Numero di utilizzi: 6)[Pergamena Vigore riflesso]. Corpo forgiato dalla fatica e dal lavoro, dal fisico muscoloso e ben allenato. Contadino avvezzo al dolore fisico, dalla grande forza e dalla grande resistenza alle ferite più di qualsiasi altro umano. Lamrael non è come gli altri, la sua condizione e il suo luogo natio hanno sviluppato in lui caratteristiche diverse e particolari che lo hanno reso più simile a demoni, gli stessi che lui caccia e abbatte. Lamrael, tramite un consumo di utilizzo, sarà in grado di maneggiare armi pesanti come se fossero armi normali, sarà in grado di sollevare pesi altresì impossibili da alzare e di abbattere porte rinforzate a mani nude. (Numero di utilizzi: 6) Inoltre Lamrael, pervaso dall'adrenalina della battaglia, riuscirà a essere insensibile al dolore previo la spesa di uno slot. (Numero di utilizzi: 6) Spendendo un slot consumo, la sua capacità lo porterà persino a combattere o a utilizzare arti rotti, sarà in grado dunque di correre con una gamba spezzata o effettuare un fendente con una spalla lussata, rischiando persino di aggravare la situazione, ma Lamrael non si fermerà fino alla morte. (Numero di utilizzi: 6) [I-II Passiva del talento Avanguardia + Passiva personale]. Eroe normale per definizione, la sua forza più grande è quella di non arretrare mai dinanzi agli avversari più forti di lui, anzi è dinanzi a loro che Lamrael combatte con ancor più forza e devozione, divenendo in grado di accrescere le sue doti fisiche. In termini di gdr ogni qual volta l'avversario utilizza tecniche magiche, e spendendo uno slot, le caratteristiche fisiche di Lamrael crescono. Per la durata di quel turno Lamrael acquisisce 1 CS in caratteristiche fisiche (Numero di utilizzi: 6) Tuttavia, sforzando il suo corpo oltre il limite del dicibile, e trovandosi a combattere con avversari di gran lunga più forti di lui, ogniqualvolta Lamrael dovesse assistere ad una tecnica avversaria di natura fisica, con il consumo di un utilizzo di questa passiva potrà aggiungere 1 CS prettamente fisica alla propria riserva. Inoltre, spendendo uno slot, Lamrael sarà in grado di ignorare totalmente gli attacchi fisici portati senza l'utilizzo di CS. [Passiva personale + III-IV Passiva del talento Avanguardia]. Alcune persone nascono con la dote del leader, con un carisma superiore rispetto a tutti gli altri. Questo non è il caso di Lamrael, sconosciuto che gli eventi lo hanno portato a divenire eroe, uomo dal grande coraggio e dalla grande forza di volontà che gli eventi hanno forgiato in un leader, in un comandante esperto, una dote meritata e non innata. Lamrael sarà in grado, spendendo un slot per ogni utilizzo, di infondere fiducia agli alleati, ogni personaggio sarà istintivamente portato a fidarsi di lui, a combattere con maggior sicurezza e non si perderanno d'animo nemmeno nelle condizioni più disperate (Numero di utilizzi: 6) [Passiva personale]. La sua innata dote, i suoi duri allenamenti e le ore sfiancanti di lavoro, gli hanno permesso di elevarsi rispetto gli altri guerrieri, di essere sempre un passo avanti rispetto ai pari di livello e, altresì, questa dote gli permette di specializzarsi in altri modi di combattere. Lamrael sblocca il livello successivo di dominio [Cristallo del Talento].
Malus, l'indossatore di Mwenye kulanon potrà mai utilizzare abilità attive di occultamento o invisibilità di qualsiasi natura, o celarsi agli auspex con apposite passive. Potrà però nascondersi con azioni non tecnica, come ripararsi dietro un muro o simili. ]Malus, Se durante una giocata si saranno sfruttati i poteri di Mwenye kula per un totale di consumi - divisi nel corso della stessa - pari o superiore ad un Critico, il portatore sarà ossessionato da un'ossessiva fame di carne umana; subirà una penalità alle CS pari a 8 finché non l'avrà saziata in qualche maniera. Qualora lo facesse però, anche di nascosto, il senso di colpa o qualche altro dettaglio lo tradiranno, rendendo il suo peccato evidente e manifesto a tutti coloro che lo incontrano; con le conseguenze del caso. Non è possibile schermare questo effetto tramite passive di alcun genere.]
Malus: se il portatore decide di combattere con Magnitudo, non potrà maneggiare o utilizzare nessun'altra arma (incantata o meno) sino al termine dello scontro]. Infine, il guerriero che combatterà con quest'arma non avrà il privilegio di arrendersi. Non potrà piegarsi sulle ginocchia, chiedere pietà o provare rispetto per chiunque lo faccia. Per lui i nemici saranno solamente pedine da abbattere, gradini da superare per arrivare ad una cima irraggiungibile. Egli non sarà più in grado di provare alcuna pietà per coloro che sono più deboli di lui [Malus: se porta la spada, il guerriero non può provare alcuna pietà o empatia per chiunque sia apparentemente più debole di lui].


Note: Cazzo, giuro che sti giorni ho visto due Hobbit lanciare un anello nella mia stanza ho fatto una fatica disumana a scrivere, mi ci mettevo tipo 20 minuti al giorno. :argh:

Comunque niente, mi difendo dalla psionica e usando i due cs in robustezza, più comunque l'armatura che mi protegge, resisto al colpo. Assumo il secondo e ultimo corallo e, visto che non specifici il dopo attacco presumo che tu sia ancora corpo a corpo quindi ti attacco prima con Skill, sono stato molto chiaro nella descrizione forse pure troppo :v: poi ti sputo in viso, come sempre per rendere difficoltosa la difesa e con un colpo al contrario supportato da 4 cs, porto il secondo attacco, il tutto non viene portato con la parte iniziale dell'arma ma con quella più vicino all'impugnatura, vista anche la grandezza della spada. Poi arretro per recuperare un po' di spazio.


Edited by Lud† - 18/7/2015, 22:53
view post Posted: 11/7/2015, 14:45 Cronache dell'Abisso; Via per Umut Alev - Bekâr-şehir



Fu un richiamo irrefrenabile, come quando un bambino sente l’odore della torta preparata dalla madre.
La vidi lì, un monolitico pezzo di metallo pesante; grezza.
Afferrai il cuoio dell’impugnatura e per la prima volta l’alzai al cielo, con fatica.
Non era solo più una spada o un’arma.
Era diventato il mio braccio, il mio corpo, la mia compagna.
Lei era parte del mio tutto, l’incarnazione stessa della mia voracità.
Sentiva ciò che provavo, ciò che avevo dentro: mi capiva.

Lì dove c'era solo morte, lei lo riempì con la gioia del sangue.



Cronache dell'Abisso
« Via per Umut Alev »

Se avesse udito le parole del colosso, forse Lamrael si sarebbe fermato.
Se la parola mostro fosse giunta alle orecchie del guerriero cremisi, forse tutto sarebbe finito con un pugno in faccia – giusto per vedere chi dei due restava in piedi – e una stretta di mano energica.
Forse quel massacro si sarebbe scongiurato; ma la realtà era ben diversa da ciò che sarebbe potuto essere.
Nella confusione della battaglia le parole di Oppa si persero nell’aria come polvere nel vento. La mente di Lamrael, ormai chiusa a qualunque tipo di comunicazione verbale, rifletteva non sulle parole del colosso, ma sul suo modo di combattere, quanto meno inusuale.
Nella sua breve vita da guerriero, Lamrael aveva combattuto contro molti nemici, che utilizzavano per altro uno svariato numero di armi ma mai, in vita sua, si era ritrovato a combattere contro un avversario armato di scudo.
Il mercenario non riusciva a inquadrare quel mostro, il suo modo di combattere, ed evidentemente di affrontare una guerra, stridevano totalmente con il suo: Lamrael, tralasciando l’armatura leonina, non usava difese che lo proteggevano da eventuali attacchi.
Era uno spavaldo, uno di quelli che, in fondo, pensava di essere immortale.
E che non lo fosse poco importava, la sua pelle dura, la sua enorme forza di volontà, erano più forti di qualsiasi altro nemico.
Lui non si difendeva mai, mai arretrava dinanzi al nemico né lo avrebbe mai fatto. Uno scudo, non poteva essere un’arma che poteva appartenergli. Tuttavia, il guerriero rimase sorpreso dalla resistenza e dall’offensiva del nemico. Tra sé e sé sorrise, soddisfatto di aver scelto bene il suo avversario, forse quel giorno si sarebbe riuscito persino a divertire.
O per lo meno si sarebbe divertito se non fosse stato per Magnitudo:
il colosso, aveva distrutto – con un colpo dello scudo – la sua arma.
Nel momento stesso in cui il metallo andò in frantumi in mille pezzi, qualcosa nel cuore di Lamrael si ruppe, come gli strascichi d’un cuore infranto.
Non era solo una spada, o un monolitico blocco di metallo, era qualcosa che s’era legata in maniera viscerale nell’animo di Lamrael, animando la sua stessa essenza, animando quella vorace consuetudine di caccia. Lamrael si sentì un attimo perso e, con lui, anche tutto il suo battaglione.
Il rumore del metallo rotto tuonò nell’aria come una cristalliera che esplode.
Tutti, nel raggio di qualche centinaio di metri, parvero aver udito la caduta di Magnitudo.
I combattenti erano per lo più sorpresi e spaventati, quale essere aveva tale forza da distruggere Magnitudo? Lo stesso Lamrael, che fino a quel momento si sentiva superiore al suo avversario, per un solo momento lasciò che il dubbio penetrasse nel suo corpo, lasciando così che, il successivo attacco di Oppa, riuscisse ad andare a segno. Sentì una botta tremenda al viso, forse addirittura qualche ossa s’incrinò eppure Lamrael non sentì niente. Né dolore, né neanche un singolo fremito di sofferenza. Sentì solo improvvisamente la terra sotto i piedi mancare. Il guerriero fu sbalzato via, volò in aria come la più leggera delle creature.

Nello scorcio viola del cielo, per un’istante, si vide passare una chiazza cremisi che pareva una stella cometa.
Il ragazzo atterrò violentemente sul culo e si accorse che intorno a lui era piombato il silenzio.

Si guardò per un attimo intorno, scrutando lo sguardo sperso e impaurito dei suoi uomini, cogliendo la sfumatura d’insicurezza dentro i loro occhi.
Durò solo un’istante, prima che la rabbia gli montò indosso animata dall’orgoglio d’un leone ferito.
Lamrael Redskin si alzò in piedi, con l’eleganza d’un felino.
Gli occhi si tinsero di rosso, come due globi di fuoco misto a sangue pronti a esplodere. Un sorriso bieco squarciò il viso del guerriero, mostrando fauci bianche che spuntavano dall’elmo come chiostre fameliche, la faccia, dal naso in giù, era una terrificante maschera di sangue.
Il suo corpo si gonfiò, riempiendosi di striature nere come la pece ma che – tuttavia – rimasero nascoste coperte dall’armatura.
Genzaniku pendeva al suo fianco, il martello gli sarebbe tornato utile in quell’occasione, tremendamente utile.
Lo estrasse, con la mano destra ma ciò che s’innalzo al cielo non fu un piccolo martello a due facce, ma rispuntò lei in tutta la sua grandezza.
Magnitudo, o qualcosa che ci assomigliava tremendamente, svettò in alto nel cielo, nuovamente dominante.
Chi la osservava non avrebbe trovato differenze, ma Lamrael, che la conosceva alla perfezione, la reputò solamente una copia malfatta.
Per quanto ci si avvicinasse all’originale, erano alcuni dettagli a infastidire il ragazzo: il peso era leggermente differente – talmente ben bilanciato da essere un problema; il filo della lama non era irregolare come l’originale, anzi avrebbe tagliato persino un blocco di metallo; l’impugnatura non era rovinata e sfregiata, il colore era bello e lucente, non impregnato dal sangue nero dei caduti.
Mancava la fame, la gloria, la voracità dell’originale.

A mancare, infine, era l’anima che la contraddistingueva.

Quella non era Magnitudo e non lo sarebbe mai stata, ma per quella volta poteva andare bene, poi ci avrebbe pensato Seagon a riparare l’originale, come sempre.

« Non temete compagni! » Urlò Lamrael incitando la propria squadra. « Non sarà quel mostro ad abbattermi. Noi siamo più forti di loro. »

Con la spada indicò Oppa, mettendo in mostra l’arma, per incoraggiarli maggiormente.
Gli uomini urlarono un sol grido d’assenso che fece tremare il deserto.
Rinvigoriti tornarono a combattere più forti di prima e più violenti di prima.
Rabbiosi sembravano aver ripreso la fame di morte che Lamrael si portava dietro, sembravano aver scatenato la bestia che lo stesso Lamrael covava dentro di sé e che ora aveva sciolto.

« Ricordatevi! » Tuonò pervaso dall'adrenalina. « Più sono grandi. »
Fece una pausa inspirando a pieni polmoni.
« Più fanno rumore quando cadono! »

Come un leone furioso che si libera dalle catene della gabbia, così Lamrael – pervaso dalla corruzione – corse verso il proprio avversario. Ogni passo era violenza pura, ogni passo era un movimento d’incredibile forza.
Lamrael Redskin era un demone rosso che solcava il deserto, affamato e assetato, malato di rabbia e arrogante.
Grazie alla corruzione aveva spazzato via ogni più piccolo dubbio, a sentirsi nuovamente invincibile, anche senza la sua arma preferita.

Da fuori, pareva uno di quei mostri che lui e i suoi compagni volevano sterminare.
Dentro, lui era identico a loro:
una bestia che si cibava d’odio e sangue, un demone che fremeva dalla voglia di dilaniare il proprio avversario.

Lamrael, giunto a portata di lama, si chinò per portare un roverso tondo alle gambe, nel medesimo istante, mentre la mano sinistra afferrò un pugno di sabbia, con la destra spazzò lateralmente da destra verso sinistra mirando alle ginocchia del colosso: persino uno grosso come lui, una volta colpito alle gambe, sarebbe caduto in terra per il dolore. Ma Lamrael non avrebbe aspettato fino a quel momento, immediatamente avrebbe lanciato, nell’atto di rialzarsi, la sabbia negli occhi del mostro e, cogliendo al volo qualsiasi falla nelle sue difese, avrebbe colpito, con la punta della lama, con un montante il corpo dell’avversario.
Quell’ultimo attacco sarebbe stato letale, intriso di tutta la forza del guerriero, aveva come intento di dividere letteralmente il corpo del mostro in due, dal cavallo alla testa.
Lamrael sorrise, mostrandosi sicuro e per nulla intimorito dall’attacco precedente.
La belva ruggì, ostentando la fame che possedeva.
Mentre la battaglia sulla via di Umut Alev continuava a imperversare, continuando a celare l’insensatezza di quello scontro, qualcuno, a pochi chilometri di distanza se la stava ridendo di gusto.




Lamrael Redskin



Energia: 65%
Status Fisico: 110 % [Danno Alto al viso: setto nasale rotto]
Status mentale: 50%
Cs riserva: 2 in robustezza 1 in forza
Cs usate questo turno: 4 in forza
Armi: Magnitudo(distrutta) Mwenye Kula (indossata) Genzaniku (impugnata)


Oggetti usati: Corallo (x1)

Abilità Attive:

~ Iron will
La forza risiede nella volontà, nell'animo di chi la possiede. Non esistono nemici invincibili, imbattibili, esistono solo nemici più forti, più capaci. Lì Lamrael scatena il meglio di sé, quando la volontà diventa il motore principale delle sue azioni, quando l'andare i propri limiti è il fulcro principale delle proprio fortune. La volontà, nient'altro che quella, per svettare sopra tutti i nemici. Spendendo un consumo pari a Basso, per due turni di gioco, le offese di natura fisica infliggeranno danno di un livello superiore alla potenza; allo stesso tempo e nello stesso modo però, subirà danno di un livello superiore al normale dalle offensive di natura psionica [Bassa personale].

~ Tank
Nessuna difesa è troppo impenetrabile, nessuno scudo è infrangibile. Lamrael è un guerriero che ha basato sulla sua forza gran parte del proprio modo di combattere, della propria esistenza. Gli basterà concentrarsi per qualche attimo sul suo prossimo colpo per scatenare tutta la sua potenza nel suo prossimo attacco. La tecnica a natura fisica. A seconda del consumo speso Lamrael corrisponde un uguale entità di danni provocati al suo avversario, la tecnica può essere utilizzata sia a mani nude che con armi da mischia, mai con armi da fuoco e avrà come obiettivo un solo bersaglio [Variabile personale]. Usato Alto.



Abilità Passive:
Lamrael, tramite un consumo di utilizzo, sarà in grado di maneggiare armi pesanti come se fossero armi normali, sarà in grado di sollevare pesi altresì impossibili da alzare e di abbattere porte rinforzate a mani nude. (Numero di utilizzi: 4)

Tuttavia, sforzando il suo corpo oltre il limite del dicibile, e trovandosi a combattere con avversari di gran lunga più forti di lui, ogniqualvolta Lamrael dovesse assistere ad una tecnica avversaria di natura fisica, con il consumo di un utilizzo di questa passiva potrà aggiungere 1 CS prettamente fisico alla propria riserva.(Numero di utilizzi: 5)

Lamrael sarà in grado, spendendo un slot per ogni utilizzo, di infondere fiducia agli alleati, ogni personaggio sarà istintivamente portato a fidarsi di lui, a combattere con maggior sicurezza e non si perderanno d'animo nemmeno nelle condizioni più disperate (Numero di utilizzi: 5)

{Abilità passiva. Ogni volta che Genzaniku viene estratta la sua forma muta istantaneamente in quella di una altra arma da mischia sia essa una lama, un’altra arma ad impatto o una con portata quali ad esempio una lancia. In questa forma per quanto possa essere normalmente utilizzata in combattimento non è possibile sfruttarne le tecniche attive. (Numero di utilizzi: 5)}



Normal Hero

Null'altro che un umano, un contadino forgiato dal sudore e dalla fatica, un guerriero addestrato alle armi da un padre troppo severo e non troppo abile. Eroe creato dal caso e dal destino avverso, un eroe atipico e moderno, dalla grande forza e dall'incredibile resistenza alla stanchezza e al dolore. Umano dello Akeran, lì dove li dove la vita è più dura e il nettare della povertà contamina l'acqua e abbevera gli infanti più del seno delle madri. Lamrael è instancabile, mai arrendevole, in grado di oltrepassare ogni suo umano limite ed elevarsi in qualcosa di più, un guerriero spietato e senza paura. In termini di Gdr quando Lamrael utilizza una tecnica di Power-Up, consumando un utilizzo di questa passiva, ottiene 1CS aggiuntivo da sommarsi a quelli normalmente forniti dalla tecnica dello stesso tipo. (Numero di utilizzi: 6)[Abilità Raziale]. Altresì, e nello stesso modo, qualora l'avversario dovesse utilizzare una tecnica di Power-up, Lamrael potrà aggiungere 1CS alla forza nella riserva. (Numero di utilizzi: 6)[Pergamena Vigore riflesso]. Corpo forgiato dalla fatica e dal lavoro, dal fisico muscoloso e ben allenato. Contadino avvezzo al dolore fisico, dalla grande forza e dalla grande resistenza alle ferite più di qualsiasi altro umano. Lamrael non è come gli altri, la sua condizione e il suo luogo natio hanno sviluppato in lui caratteristiche diverse e particolari che lo hanno reso più simile a demoni, gli stessi che lui caccia e abbatte. Lamrael, tramite un consumo di utilizzo, sarà in grado di maneggiare armi pesanti come se fossero armi normali, sarà in grado di sollevare pesi altresì impossibili da alzare e di abbattere porte rinforzate a mani nude. (Numero di utilizzi: 6) Inoltre Lamrael, pervaso dall'adrenalina della battaglia, riuscirà a essere insensibile al dolore previo la spesa di uno slot. (Numero di utilizzi: 6) Spendendo un slot consumo, la sua capacità lo porterà persino a combattere o a utilizzare arti rotti, sarà in grado dunque di correre con una gamba spezzata o effettuare un fendente con una spalla lussata, rischiando persino di aggravare la situazione, ma Lamrael non si fermerà fino alla morte. (Numero di utilizzi: 6) [I-II Passiva del talento Avanguardia + Passiva personale]. Eroe normale per definizione, la sua forza più grande è quella di non arretrare mai dinanzi agli avversari più forti di lui, anzi è dinanzi a loro che Lamrael combatte con ancor più forza e devozione, divenendo in grado di accrescere le sue doti fisiche. In termini di gdr ogni qual volta l'avversario utilizza tecniche magiche, e spendendo uno slot, le caratteristiche fisiche di Lamrael crescono. Per la durata di quel turno Lamrael acquisisce 1 CS in caratteristiche fisiche (Numero di utilizzi: 6) Tuttavia, sforzando il suo corpo oltre il limite del dicibile, e trovandosi a combattere con avversari di gran lunga più forti di lui, ogniqualvolta Lamrael dovesse assistere ad una tecnica avversaria di natura fisica, con il consumo di un utilizzo di questa passiva potrà aggiungere 1 CS prettamente fisica alla propria riserva. Inoltre, spendendo uno slot, Lamrael sarà in grado di ignorare totalmente gli attacchi fisici portati senza l'utilizzo di CS. [Passiva personale + III-IV Passiva del talento Avanguardia]. Alcune persone nascono con la dote del leader, con un carisma superiore rispetto a tutti gli altri. Questo non è il caso di Lamrael, sconosciuto che gli eventi lo hanno portato a divenire eroe, uomo dal grande coraggio e dalla grande forza di volontà che gli eventi hanno forgiato in un leader, in un comandante esperto, una dote meritata e non innata. Lamrael sarà in grado, spendendo un slot per ogni utilizzo, di infondere fiducia agli alleati, ogni personaggio sarà istintivamente portato a fidarsi di lui, a combattere con maggior sicurezza e non si perderanno d'animo nemmeno nelle condizioni più disperate (Numero di utilizzi: 6) [Passiva personale]. La sua innata dote, i suoi duri allenamenti e le ore sfiancanti di lavoro, gli hanno permesso di elevarsi rispetto gli altri guerrieri, di essere sempre un passo avanti rispetto ai pari di livello e, altresì, questa dote gli permette di specializzarsi in altri modi di combattere. Lamrael sblocca il livello successivo di dominio [Cristallo del Talento].
Malus, l'indossatore di Mwenye kulanon potrà mai utilizzare abilità attive di occultamento o invisibilità di qualsiasi natura, o celarsi agli auspex con apposite passive. Potrà però nascondersi con azioni non tecnica, come ripararsi dietro un muro o simili. ]Malus, Se durante una giocata si saranno sfruttati i poteri di Mwenye kula per un totale di consumi - divisi nel corso della stessa - pari o superiore ad un Critico, il portatore sarà ossessionato da un'ossessiva fame di carne umana; subirà una penalità alle CS pari a 8 finché non l'avrà saziata in qualche maniera. Qualora lo facesse però, anche di nascosto, il senso di colpa o qualche altro dettaglio lo tradiranno, rendendo il suo peccato evidente e manifesto a tutti coloro che lo incontrano; con le conseguenze del caso. Non è possibile schermare questo effetto tramite passive di alcun genere.]
Malus: se il portatore decide di combattere con Magnitudo, non potrà maneggiare o utilizzare nessun'altra arma (incantata o meno) sino al termine dello scontro]. Infine, il guerriero che combatterà con quest'arma non avrà il privilegio di arrendersi. Non potrà piegarsi sulle ginocchia, chiedere pietà o provare rispetto per chiunque lo faccia. Per lui i nemici saranno solamente pedine da abbattere, gradini da superare per arrivare ad una cima irraggiungibile. Egli non sarà più in grado di provare alcuna pietà per coloro che sono più deboli di lui [Malus: se porta la spada, il guerriero non può provare alcuna pietà o empatia per chiunque sia apparentemente più debole di lui].


Note: Allora. Innanzitutto, come mia consuetudine non mi difendo dalle tecniche per preferire una strategia maggiormente offensiva. Comunque visto che Magnitudo è stata distrutta posso utilizzare Genzaniku. (ho chiesto ad anna per sicurezza) quindi decade il malus. Poi, per coerenza della giocata, utilizzo la passiva per infondere fiducia ai miei alleati e per far trasformare genzaniku nelle sembianze di magnitudo. Poi assumo corallo e uso la passia che mi aumenta un cs ogni volta che il mio avversario usa tech fisiche. Inoltre casto Iron Will per potenziare i miei attacchi di natura fisica e poi c'è l'attacco vero e proprio. Il primo è portato con la tech tank a consumo alto con una spazzata da destra verso sinistra all'altezza delle ginocchia per debilitarti il più possibile, nello stesso istante raccolgo un pugno di sabbia che ti lancio negli occhi mentre mi rialzo per colpirti con un montante di spada (dal basso verso l'alto). Questo ultimo attacco è portato con 4 cs in forza.

Comunque bella strategia Par, mi hai reso davvero difficile la scelta di rinunciare a Magnitudo.


Edited by Lud† - 11/7/2015, 16:30
view post Posted: 11/7/2015, 09:58 kırmızı ~ Rotte della scoperta - Archivio
Nome pg: Lamrael Redskin
Link alla scheda: Qui
Fascia: Verde
Pericolosità: A
Sinossi: Sicuro di sé, caparbio e spietato; Moro, alto e muscoloso
Giocate attive: 1 da qm 1 duello
Giocata per l'assegnazione della fascia: No
Assenze estive: Quando si vive al mare si lavora e basta.
view post Posted: 11/7/2015, 08:41 Pericolosità - Bacheca
CITAZIONE

Nome personaggio: Lamrael Redskin
Link alla scheda del personaggio: Qui
Livello del Talento: II

Numero di abilità passive: 7 (6 UTILIZZI) 1 (3 UTILIZZI) 1 (1 UTILIZZO)
Numero di abilità nulle: 1
Numero di abilità basse: 6
Numero di abilità medie: 12
Numero di abilità alte: 8
Numero di abilità critiche: 2
Numero di abilità variabili: 6
Numero di abilità immense:

Oggetti: Corallo (X2); Amuleto dell'auspex; Erba medicinale + costituente + tonificante.
Almeno una difesa assoluta: Si
view post Posted: 10/7/2015, 22:06 Cronache dell'Abisso; kür - Confronto
Sì scusa non ho specificato mentale danno mentale
view post Posted: 10/7/2015, 21:26 Cronache dell'Abisso; kür - Confronto
Duello e scontro autoconclusivo sono due cose diverse. :sisi:
view post Posted: 10/7/2015, 16:47 Cronache dell'Abisso;kür - Bekâr-şehir

Cronache dell'Abisso
« kür »

Lamrael

Il fetore di morte rendeva l’aria irrespirabile.
Un odore del genere Lamrael lo aveva sentito soltanto nelle viscere più recondite dell’Abisso, lì dove la morte, la putrefazione e l’aria stantia la facevano da padrone.
Il guerriero guardò il suo piccolo gruppo di uomini, lo guardò fiducioso, se era riuscito a fuggire dall’Abisso con ben diverso accompagnamento, fuggire da Dumašq non sarebbe stato poi così tanto difficile solo che, quella volta, non aveva un vero piano di fuga.
Lamrael si era fatto influenzare dai sentimenti, si era gettato a capofitto in quella missione per recuperare la madre senza pensare alle conseguenze. Voleva rivederla, voleva vedere quanto di lei ricordasse e quanto in lei fosse ormai cambiato.
Credeva, magari erroneamente, che la sua comparsa l’avrebbe riportata alla luce, che il suo gesto avrebbe destato le tenebre e la corruzione nel suo cuore.
Ma quanto essa fosse radicata nel suo animo Lamrael non lo sapeva e, solo in quell’istante – col puzzo di morte nelle narici – si fermò a pensare.
Forse aveva fatto una cazzata.
Per un attimo il suo corpo tremò, tuttavia nessuno parve accorgersi del suo dubbio e della sua incertezza.
Li guardò per un attimo, tutti e quattro, con i suoi occhi d’oro che brillarono nel buio, come spinti da una luce pura. Sorrise, brevemente per sciogliere la tensione. Annusò l’aria, come un predatore a caccia.

« Ci sono quattro caduti lì dentro. »
Disse, per nulla preoccupato o per lo meno fingendo di non esserlo.
« Facciamoli fuori facilmente, due sono miei, Seagon tu prendi il terzo e il quarto a voi due. »

Lamrael era sicuro di sé come non mai, la sua forza avrebbe spazzato via i Caduti con facilità. Magnitudo avrebbe finalmente assaggiato di nuovo il sapore del sangue. La sua sicurezza, si trasmise ai suoi compagni, lo avrebbero seguito, nonostante tutti i suoi dubbi e le sue paure.

Perché Lamrael Redskin non poteva semplicemente cadere.

Con un calcio spalancò le porte dell’armadio, la rabbia invase il suo corpo, come una droga potente.
Poi fu solo sangue, nient’altro che una danza mortale.
E il sangue nero invase la stanza come una pioggia nefasta.

L’aria per Lamrael non fu mai più fresca e pulita; inebriante.


Günter Turgay


L’aria era stranamente fresca.
Si trovavano in un giardino dalle mura alte e dalle piante rigogliose e verdi.
Con molta probabilità era il giardino del palazzo principale, con molta probabilità l’unica zona dell’intera città ad avere aria respirabile e fresca. La sensazione per Turgay fu inebriante, si sentiva come un bambino in un’immensa fiera di città. Osservava quel posto con ammirazione, seguiva le farfalle che volavano felici da un lato all’altro e, persino i cadaveri dei caduti, non gli parvero poi così tremendi.
Fece la prima boccata d’aria pura e fresca da molto tempo tant’è che s’era quasi scordato come fosse.
L’ombra degli alberi copriva in larga parte il cielo fornendo ombra e refrigerio alle persone che visitavano il giardino; esso, in verità, non era molto grande, né sterminabile né uno dei più ricchi ma, dopo giorni del deserto, quel giardino parve al nano come la più maestosa delle foreste. Dopo qualche attimo di stupore, lo scienziato finalmente volse il suo sguardo verso i prigionieri:
Essi erano vestiti di stracci, ma puliti e in ottima forma.
Turgay li osservò curioso, mille domande gli frullavano in testa come piccole libellule che ronzano da una parte all’altra. Dare fiato ai propri pensieri fu difficile, per cui non disse niente, semplicemente agi.
Come una trottola impazzita si avvicinò ai superstiti, afferrandogli la faccia tra le sue piccole mani tozze. Qualora non ci arrivasse, vista la sua altezza, li tirava giù senza tanti complimenti osservandoli negli occhi.

« Mmh. »
Diceva ogni volta, dinanzi a ogni prigioniero.
« Mmh. »
Disse afferrando quello successivo.

Il loro occhi erano dei più disparati colori: azzurri; gialli; marroni; neri; verdi; grigi.
Ma, nei pressi della pupilla, i loro occhi stavano iniziando a divenire rossi:
Piccole striature si ramificavano dall’interno dell’occhio spargendosi verso l’esterno.

« Sono corrotti! »

Disse Turgay, in un misto tra l’entusiasmo e la paura.
Difatti, tutti loro, evidentemente erano quelli in cui la corruzione si era radicata più nel profondo, partirono all’attacco.
Cercando di uccidere il nano, cercando di uccidere tutti loro.
Il nano osservò per un attimo gli occhi degli uomini baluginare di rosso, prima che un urlo strozzato gli morisse in gola.
Qualcuno doveva salvarlo.

L’aria divenne un macigno nel petto del nano; irrespirabile.


Cronache dell'Abisso - QM Point:

Il post è un po' corto ma non c'era molto da dire.
Prima fazione: Lamrael con la passiva vi informa dei caduti, poi vi infonde fiducia, sempre con la passiva. Successivamente parte all'attacco. Quando esci dalla stanza - a te la descrizione - ti ritrovi dinanzi a te un caduto che ti attacca con una tecnica media psionica, la tecnica ti crea una paralisi del corpo + ti fa due attacchi uno a consumo sempre medio, (cerca di graffiarti il viso con gli artigli) uno invece fisico con 0 cs e cerca di trapassarti il cuore. A te difenderti e attaccare 5 giorni.
Il mostro ha una pericolosità C

Seconda fazione:
I prigionieri che non hanno attaccato le guardie si rivelano come nient'altro che caduti in fase di trasformazioni, quasi già del tutto corrotti. Avevo detto nei primi post che c'erano questi soggetti, quindi non siate troppo sorpresi XD comunque dei tre che avevano attaccato le guardie 1 era morto 1 si unisce al gruppo per paura di soccombere a loro quindi vi attacca mentre l'altro, evidentemente ancora sano, cerca di salvare Turgay.

Comunque fate conto che i 10 uomini facciano parte di due mostri insieme. Quindi ogni mostro è composto da cinque persone.

Essi vi attaccano con un tecnica a consumo medio semplicemente cercando di graffiarvi ovunque, come delle belve rabbiose, i loro artigli non sono ancora sviluppati, nel mentre secernano una specie di gas, sempre a consumo medio, che vi provocherà, qualora non difesi, giramenti di testa e nausea.

5 giorni anche a voi, cercate di coordinare i vostri attacchi eh.
La pericolosità complessiva è C

Se non lo aveste capito dovrete trattarlo alla stregua di un normale duello.



Edited by Lud† - 11/7/2015, 10:25
view post Posted: 5/7/2015, 13:53 Cronache dell'Abisso; kür - Confronto
Ok. Il tipo muore. Stop a entrambi 3 giorni per postare.
view post Posted: 5/7/2015, 11:28 Cronache dell'Abisso - Confronto
In questo topic sono ben accette critiche - costruttive - apprezzamenti, mandate a quel paese e interessamenti vari riguardanti la campagna Cronache dell'Abisso, di cui potete trovare il Manifesto Qui. Nel mio piccolo, e senza alcuna presunzione, spero che il ciclo possa essere apprezzato dall'utenza.
view post Posted: 5/7/2015, 11:14 Cronache dell'Abisso - Manifesto

D’un uomo le imprese d’arme io canto.
D’amori svaniti e donne perdute,
di battaglie epiche, e d’eroi il pianto.
Racconto di onestà e di virtù sperdute,
d’un contadino che innalza il guanto.
Obliato dagli Dei, e di fortune mute,
mosso dal furor di chi nulla stringe,
del sangue dei demoni la spada si tinge.

Dell’ira funesta narro l’ascesa,
d’un uomo buono e non malvagio,
che solo corrotto ha firmato la resa.
Del cuor nell’Abisso ci fu il naufragio,
allor la malattia nelle viscere fu estesa,
di rabbia, pazzia e furor fu il contagio;
viola e nero, torpido e corrotto
il cuore così per sempre fu rotto.

Negli albori della furia trovo l’ispirazione,
così vi dirò di quest’uomo, d’umile origine,
che del marito e del contadino avea l’aspirazione.
Venne la notte lugubre, in cui ebbe inizio la fine,
la terra bruciò, ella morì, così nacque l’abiezione,
Il rosso in viola cambiò e di tutto la vendetta fu cardine.
Di Lamrael Redskin permettetemi di parlare,
l’uomo che volle, nella sua tana, l’Ahriman stanare.

Vi scrivo di Maegon ed eroi, di draghi e demoni,
di speranza e disperazione, di cambiamento e paura.
Di segreti nascosti e svelati, di potenti allucinazioni,
del viaggio nel Baathos e della sua congiura.
Nel ricordo della madre giacciono le allusioni,
d’una verità che spaventa, cruda e dura.
Io, che d’un pover uomo narro le suicida gesta,
ahimé, ne compiango, l’ira funesta.


Cronache dell'Abisso
« E di come l'uomo sfidò il Fato. »



Abyssi - giocata tutelata - quest - Lamrael

Successivamente alle vicissitudini di ʤɛna Lamrael Redskin, guerriero che aveva preso parte alla spedizione di Mehmet, intuisce che la corruzione si è radicata troppo in profondità nel suo animo e che la fine della sua umanità è ormai vicina. In un disperato tentativo di vendetta, prima di cadere soggiogato dal seme della corruzione, il guerriero organizza una spedizione suicida nel cuore stesso dell’Abisso, con l’intento di trascinare con sé quanti più caduti possibile. La compagine si ritrova a fronteggiare le malie e le illusioni dell’Ahriman; lo stesso Lamrael cade vittima del Signore dei Demoni, ivi scoprendo che sua madre, seppur divenuta un caduto, è ancora viva in qualche luogo del Bekâr-şehir. L’umano, pervaso dal desiderio di ricongiungersi alla propria madre, riaccende la fiamma d’umanità insita nel suo cuore; così, con ultimo disperato attacco, riesce a respingere temporaneamente l’Ahriman nei meandri più reconditi dell’Abisso e a trarre in salvo i suoi compagni. Lamrae si lascia alle spalle l'Abisso e il deserto, per far ritorno finalmente ad Arcae, città natale del guerriero, per radunare uomini con l'intento di trovare la propria madre perduta e magari salvarla dalla corruzione.

kür - giocata tutelata - quest - Lamrael

Lamrael parte alla volta di Dumašq nel tentativo di ricongiungersi con sua madre. La madre con molta probabilità nel post corruzione ha preso le sembianze di Lady Siyah, una dama in nero che terrorizza tutto l'Akeran. Hebiko e il suo compagno si aggiungono alla spedizione per aiutare Lamrael, tuttavia, in una missione speculare, Gunter parte insieme a Odette e Ral per somministrare la cura a Parsa e Tulunai, due nani corrotti che accompagnano sempre la dama. Le due fazioni giungono allo scontro, a sorpresa Hebiko tradisce Lamrael ma viene allontanata da Seagon, Odette infilza Lamrael con una siringa che, tuttavia, fa partire un'esplosione gigantesca che travolge tutti. Ral, infine, riesce a salvare tutti tranne Odette, diventata ormai un caduto rimane alla corte ormai distrutta di Lady Siyah.

Via per Umut Alev - giocata tutelata - duello ufficiale - Lamrael vs Oppa

Le spie di Lamrael, situate a Umut Alev, gli raccontano che una carovana di Shabāha è diretta da Dumašq a Umut Alev per rafforzare l'esercito di Aundara, pronto a sferrare l'attacco finale al Bekâr-şehir con l'intento di conquistarlo tutto. La priorità di Lamrael dunque diventa il demone a cui serba rancore e vendetta e dunque di rallentare e sterminare la carovana. Tuttavia Aundara stesso ha divulgato false informazioni per portare Lamrael allo scontro con Oppa per decimare il suo esercito e minare la fiducia che gli uomini ripongono in lui. In extremis Seagon risveglia Lamrael dalla trance della battaglia il quale, affranto, propone a Oppa di aiutare la carovana a giungere a destinazione e al guerriero di unirsi a lui nella battaglia contro il demone.

« Protagonisti »
« E di come il caso cambiò gli uomini. »



Lamrael Redskin - l'uomo del destino

Lamrael Redskin è un guerriero forgiato dalla necessità. Tuttavia, nel suo cuore e fin dalla nascita, si annida il seme della corruzione. Elizabeth, la donna che lo ha dato alla luce, era un'umana che durante la gestazione stava volgendo la sua anima alla corruzione, sedotta dal potere e dalla forza che quel parassita poteva concedere. Lamrael crebbe quindi senza una madre, seguendo il destino contadino di suo padre, fin quando un mostro di nome Aundara non distrusse il suo villaggio e non uccise gran parte dei suoi concittadini, comprese l'amore della sua vita. La vendetta dunque forgiò un guerriero, uno dei combattenti più spietati di tutta Theras. Un umano, molto più che un umano, semplicemente quello.


Seagon Tigersoul - il compagno d'arme

La tigre del meridione era un ex guerriero dell'esercito del Dortan, ritiratosi a vita privata ad Arcae successivamente agli avvenimenti del Crepuscolo, del quale non ha mai voluto far parola. Tirata su famiglia, come Lamrael ha perso tutto durante l'attacco di Aundara al villaggio, giurata vendetta, accompagna Lamrael nella sua guerra perenne contro i caduti. Seagon Tigersoul è un ottimo comandante e stratega di guerra.


Günter Turgay - lo scienziato pazzo

Nano geniale e folle, scienziato e alchimista, Günter è uno dei pochi essere viventi ad aver trattato la corruzione come se fosse una malattia da debellare e non uno status fisico irreversibile. L'intento di Turgay è quello di cercare una possibile cura per salvare Theras dalla corruzione e debellarla definitivamente. Il Sultanato, in segreto, appoggia le sue ricerche.


Aundara - il demone da uccidere

Lord della città di Umut Alev è stato sedotto dalla corruzione ed è diventato un mostro assetato di sangue. Ha distrutto numerosi villaggi per rinforzare il proprio esercito di caduti per conquistare l'Akeran. Sembra avere un collegamento particolare con Elizabeth e Lamrael, tant'è che secondo Aundara, Lamrael sarà destinato prima o poi a diventare uno dei più forti corrotti che Theras abbia mai visto. Il suo nome da umano è sconosciuto, bandito a Umut Alev.


Lady Siyah - la Dama Nera

La Dama Nera è una donna avvenente e procace, che nasconde le sue curve sotto vesti nere e lunghe. Ha capelli corvino lunghi e una pelle candida ed eterea, grosse labbra carnose e rosse e mani lunghe e affusolate. Nessuno pare sapere altro su di lei, è un fantasma che guida un esercito di mostri con l'intento di conquistare tutto il Bekâr-şehir. Ha contatti con Aundara e Umut Alev, inoltre è spinta da un forte desiderio di potere.


Edited by Lud† - 5/8/2015, 19:59
view post Posted: 5/7/2015, 10:02 Cronache dell'Abisso; kür - Confronto
Il caduto lo lancia via, con un attacco fisico a 2 cs. In sintesi lo graffia con gli artigli al volto mentre il lupo si lancia contro di lui.
view post Posted: 4/7/2015, 21:32 Cronache dell'Abisso; kür - Confronto
Ok. Il caduto che colpisci alla gola muore.
I prigionieri, vestiti di stracci logori ma in ottima salute, non tutti si lanciano addosso, alcuni sono ancora spaventati, altri sorpresi e non capiscono come di fatto la guardia sia morta. Tre di loro, tuttavia, si gettano sulla guardia più vicina e la uccidono solo che, la guardia rimanente, uccide uno di essi infilzandolo con i suoi artigli dalla schiena.

I due si ritirano spaventati e un po' scossi, un loro compagno è morto, mentre la guardia si gira verso di te, come se ti vedesse.
5254 replies since 22/6/2007