Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Posts written by Capitan_Kuro

view post Posted: 21/10/2019, 23:14 Confronto - Il Lascito degli Dèi
CITAZIONE (Jecht @ 21/10/2019, 17:20) 
CITAZIONE (janz @ 20/10/2019, 23:30) 
Mannaggia a te mannaggiba! :v:

Allora, parliamone; come sempre la colpa è di Kuro. La discussione è stata più o meno questa:

J: Senti ma... se uccidessi Sigrund Lorch, fermerei l’intera Guardia Insonne?
K: Beh, sì è lui il leader.
J: Appost-

*Sigrund muore, Basiledra crolla*

J: M-ma tu avevi detto...
K: SI MA NON DOPO CHE TUTTI SI SONO ARRESI E HANNO APERTO I CANCELLI!
J: Dovevi essere più specifico :arross:

J: Kuro questa è la quest finale di RoW giusto? Perchè non riesco a capire quando arriverà il momento in cui la Guardia Insonne perderà!
K: :8):

<3
view post Posted: 19/10/2019, 17:07 Confronto - Il Lascito degli Dèi
It's a beautiful day outside.
birds are singing, flowers are blooming...
on days like these, Kings like you...

...should be VALZER AL CREPUSCOLO!



Edited by Capitan_Kuro - 19/10/2019, 21:48
view post Posted: 18/10/2019, 18:13 Iscrizioni - Il Lascito degli Dèi
Nome Utente: Capitan_Kuro
Team: Dortan!
Note:
YEEEEEEEEEEEEEH <3
view post Posted: 18/10/2019, 15:32 Confronto - Il Lascito degli Dèi
Nessuno:

Proprio nessuno:

LA SOBRIA GERARCHIA DORTAN DURANTE ARCANA IMPERII:
view post Posted: 18/10/2019, 08:56 Confronto - Il Lascito degli Dèi
CITAZIONE (»Rose @ 18/10/2019, 09:29) 
Dovrebbero farne una anche sul Toryu se no siamo tristi èwè

Is this a "c a m p a n i l i s m o Toryu" reference? :8):
view post Posted: 17/10/2019, 16:03 Confronto - Il Lascito degli Dèi
THE REUNION IS REAL!
THE REUNION IS NOW!
view post Posted: 17/10/2019, 13:50 Confronto - Il Lascito degli Dèi
CITAZIONE (~Coldest.Heaven @ 17/10/2019, 14:35) 
CITAZIONE (janz @ 17/10/2019, 13:24) 
Siete tutti più vecchi. Sapevatelo.

Lo sappo, non preoccuparti. Maledico le nuove generazioni con la loro tecnologia e ricordo con affetto i vecchi tempi in attesa della sepoltura!

Noi almeno siamo Millennials, Janz è a tanto così dalla pensione retributiva!
view post Posted: 17/10/2019, 12:48 Confronto - Il Lascito degli Dèi
CITAZIONE (janz @ 17/10/2019, 13:24) 
Siete tutti più vecchi. Sapevatelo.

"SONO ANCORA GIOVANE!" Cit.
view post Posted: 17/10/2019, 10:30 Confronto - Il Lascito degli Dèi
E' stata la prima cosa che ho notato con disappunto: uno non può distrarsi per 4 anni che si trova roba simile :unsure: è_é
view post Posted: 7/4/2016, 11:25 ARRIVEDERCI - Cestino
Ho lasciato Asgradel quattro mesi fa In attesa di tempi migliori. Disgraziatamente questi tempi migliori non sono arrivati, e mi dispiace.
È stato bello finché è durato, vi voglio bene.
view post Posted: 4/1/2016, 16:07 Castello di Carte - Apocalisse - Archivio
Ultima scena "pre-quest" pubblicata: Castello di Carte - L'Ultima Mano. Si diano inizio alle danze, e che Zoikar ce la mandi buona!
view post Posted: 4/1/2016, 16:04 Castello di Carte - L'Ultima Mano - Regni del Leviatano

Luogo Sconosciuto

Quando l'agguerrito gruppo di uomini fece breccia nella sala grande il padrone di quel luogo si passò una mano fra i lunghi capelli, sistemandoli per l'importante colloquio che da troppo tempo attendeva. Era bizzarro come la sola esistenza di quel confronto fosse sia una vittoria che una sconfitta per entrambe le parti, ma era necessario per muoversi indisturbato fra gli eventi futuri.
Quando l'uomo dai lunghi capelli si voltò verso l'ingresso, vide che uno degli invasori si era già lanciato all'attacco: guercio da un occhio, provò a colpire con un rapido fendente il suo fianco destro a cui venne posta una veloce difesa con la lama di un pugnale. Lo stupore dell'uomo fu grande quando vide una ferita sulla sinistra, percepita insieme ad un lieve mal di testa. Il guercio che lo aveva attaccato sembrava essere scomparso per colpire nello stesso istante dal lato opposto: qualcosa non quadrava.
Una voce sorpresa: gli invasori si fecero avanti.

« Allora è vero quello che si dice di te: non soffri. »
« Già, e non ha neppure bisogno di concentrarsi per farlo: ho alterato le sue percezioni per fargli vedere un attacco falso. Non sapeva dove avresti colpito. »

Il terzo uomo superò i due che avevano parlato, muovendosi a passo svelto fino a giungere a pochi centimetri dall'altro.

« Con chi ho il piacere di parlare? »
Domanda retorica: lo sapeva benissimo, e la cosa era reciproca.
« Tralascia i convenevoli Teslat. Noi siamo i Silenziosi Sussurri. »

__________________________________

Due minuti dopo quella bizzarra presentazione, i quattro uomini si trovavano seduti attorno ad un tavolo. Medeo, dopo aver specificato che non avrebbe tollerato ascoltare nuovamente il suo vecchio nome, offrì del vino a Kuro, Nicolaj e Sergey che saggiamente rifiutarono di bere. La tensione nell'aria era tangibile, ma tutti sapevano che qualcosa di grosso era nell'aria. In quell'istante il rintocco del campanile della chiesa vicina. Il padrone di quel luogo prese la parola.

« In questo istante, il vecchio arrivato qui con voi e la ragazza l'avranno trovata. La tua donna è libera Kuro, congratulazioni. »
Il sanguinario accennò un sorriso.
« Quindi lo sapevi? Certamente tutti gli indizi che ci hanno permesso di giungere alla tua dimora non erano lasciati per caso. Non ti mentirò: non ti stavamo cercando, ma la possibilità di trovarti era un piatto troppo ghiotto per lasciarcelo sfuggire. »

« Non ero nelle priorità dei Silenziosi Sussurri? »
« Sei a capo di un branco di anarchici che provano a sovvertire l'ordine costituito. Sei la nemesi di ogni cosa in cui crediamo, non credere. Ma la nostra priorità era strappare Ludmilla dalle mani di Caino; dopo saresti venuto tu. »
« Quindi hai apprezzato il mio regalo? »

Medeo puntò i piedi spingendosi indietro con la schiena iniziando a dondolarsi sulla sedia. Come pensava Kuro non era un uomo che adorava girare attorno alle cose, e proprio per questo quella trattativa sarebbe stata breve e fruttuosa per entrambi gli schieramenti. Il Sussurro in silenzio non potè fare altro che annuire con la testa e ascoltare finalmente le richieste dell'uomo.

« Parliamoci chiaro, spie: non mi avreste mai trovato senza la mia volontà, e non avreste mai trovato al vostra donna. Io l'ho rapita durante la battaglia a Basiledra, io l'ho portata a Caino, e io ho deciso di riprenderla e consegnarvela suscitando non poche ire da parte di quell'uomo. Io ho permesso tutto questo e ve l'ho offerto su un piatto d'argento. E in ultimo, io farò in modo che voi possiate lasciare questo luogo incolumi... »
Sergey rise beffardo e ad alta voce all'ultima affermazione. Era convinto che Medeo li stesse sottovalutando, d'altronde la sua dimora era stata invasa da ogni membro della Mano, compresa una Astryd Lorch nel pieno dei suoi poteri e assolutamente fedele alla causa. kuro tuttavia lo zittì con un'occhiataccia.
« Senza dubbio è un notevole elenco di meriti. Cosa vuoi? »
« Io? Io voglio Caino. Io posso ucciderlo. Io SO ucciderlo. E voi mi aiuterete ad avere la sua testa. »

Questo era quanto. Questo era senza dubbio il punto su cui ogni uomo sano di mente avrebbe concordato.

« Caino sta... »
« ...progettando di attaccare Ladeca. »

Un'interruzione dovuta: sebbene fosse saggio non inimicarsi quell'uomo, Kuro voleva mettere in chiaro che non aveva a che fare con individui ignari degli eventi: avevano abbassato la cresta, ma i Sussurri erano comunque operativi. »

« Già: vuole invadere Ladeca, uccidere Julien e tornare ad avere il potere di un tempo. Ha un esercito e nessuno con abbastanza palle da opporsi a lui. Nessuno tranne me.
Eppure Mark Smith sembra credere molto nella sua missione, e al contrario delle armate dei Pari non lascerà che l'Esercito Reale rimanga inerme senza combattere. D'altro canto io ho interessi nell'entrare in città per cogliere in scacco Caino quando farà breccia nelle mura, e non voglio essere intralciato da Smith e i suoi soldatini.
»
« E quindi? »
« E quindi si, mi serve il vostro aiuto per poter entrare a Ladeca indisturbato. »

Kuro, Sergey e Nicolaj sorrisero. Era appagante ascoltare richieste d'aiuto ed essere ritenuti importanti da quello che in condizioni normali sarebbe stato il loro principale nemico. Gli era stata proposta la più conveniente delle alleanze, contro il più potente dei nemici. Era buffo come stessero complottando contro lo stesso uomo che con le sue macchinazioni si era servito e alleato ad entrambi in passato.
D'un tratto però, la porta si aprì violentemente alle spalle dei Sussurri rivelando tre figure: Astryd Lorch, Ilyr Stephanich e...

« Ludmilla... »
Kuro rimase per un attimo a bocca aperta: non la vedeva da più di un anno, e finalmente erano tornati insieme a guardarsi, nella stessa stanza. Lei si avvicinò rapidamente, salutando il suo amato con la più prevedibile delle reazioni: uno schiaffo. Medeo trovava quella scena paradossale, ma stranamente i Sussurri no.

« Perchè diavolo hai aspettato così tanto? »
« Ludmilla ascolta... »
« No, non me ne frega un cazzo delle tue macchinazioni! Da quando questo pazzo che ha deciso di cambiare nome mi ha rapita non ho fatto altro che lasciare indizi e mandare messaggi con la Voce! Il più inetto dei Sussurri sarebbe riuscito a trovarmi dopo tre giorni, e voi?! Cosa avete fatto voi?! »

Era furiosa, e ne aveva tutte le ragioni. Dall'altra parte del tavolo però Medeo stava inziando ad avere dei dubbi, a capire: dalle parole della donna sembrava quasi che non fosse mai stata realmente una sua prigioniera, eppure...

« Sono felice di vederti. »
« Anche io. »

Kuro le bloccò i polsi che continuavano a colpirlo, e dopo l'ultima frase tornò a rivolgersi a Medeo.

« E sia, Medeo. Tu entrerai a Ladeca grazie a noi, e nessuno torcerà un solo capello a te o i tuoi uomini. »
« Abbiamo un accordo? Perfetto allora. Ma come farai a tener fede alla tua parte? Da quello che so i Silenziosi Sussurri non esistono più, e non hanno più il potere che avevano un tempo. »

Quello che un tempo era conosciuto come Primo Sussurro frugò rapidamente nelle tasche rivelando un vecchio taccuino e una penna macchiata d'inchiostro. Accomodatosi al tavolo si fermò a pensare qualche secondo.
« Da quello che so io invece, una volta che un uomo entra a far parte dei Silenziosi Sussurri, non smette mai più di farne parte. »
Le parole iniziarono a fluire veloci sul taccuino. Il messaggio era stato lanciato e attraverso la Voce di Kuro, ogni Sussurro a Ladeca sarebbe stato pronto per l'ultima grande opera di quel gruppo di spie, che avrebbe agito ancora una volta per il bene del Regno.





view post Posted: 27/10/2015, 23:49 Z ~ Il Cuore del Leviatano - Regni del Leviatano



All'esterno del palazzo il sole si muoveva velocemente nel cielo, spostando l'ombra della grande meridiana che gli architetti reali avevano fatto costruire al centro della piazza. Ogni singolo uomo presente lì quel giorno attendeva con impazienza il momento in cui l'ombra avrebbe raggiunto il solco centrale, quando il Re avrebbe fatto l'annuncio che Ladeca e l'intero Regno attendevano da ormai un anno a quella parte.
Gli abitanti di Ladeca fremevano: per ascoltare il discorso del Re avevano abbandonato le loro case nei quartieri periferici riversandosi su quello centrale e invadendo ogni strada non solo nei pressi del palazzo, ma anche le vie circostanti. Mark Smith prevedendo un simile comportamento aveva sparso le sue guardie in goni angolo della città, che insieme ad attenti osservatori posti sui tetti avrebbero evitato qualunque disordine di sorta.
Sparsi per le vie del quartiere inoltre, diversi uomini addobbati con l'effige reale tenevano fra le mani una pergamena sigillata, da aprire e leggere ad alta voce allo squillo delle trombe: era lo stesso discorso che avrebbe fatto Julien, pronunciato in sua vece ad ogni angolo delle strade in modo da farlo arrivare chiaro e senza fraintendimenti ad ogni suddito giunto in quelle zone per ascoltarlo.
Mancavano appena cinque minuti.





La schiena del Re era protesa in avanti, con lo sguardo fisso sulla lunga pergamena. La gamba si muoveva nervosa mentre gli occhi scorrevano velocemente tutte le frasi che avrebbe dovuto pronunciare. Aveva scritto quel discorso nei giorni precedenti, e i suoi collaboratori più fidati lo avevano modificato dove necessario per renderlo più semplice da comprendere da parte del popolo in modo da risultare più efficace.
Alle sue spalle, Nicolaj Luciano lo osservava in silenzio ormai da qualche minuto. Decise di parlargli nonostante il divieto assoluto di disturbarlo: ne aveva bisogno, e lo sapevano entrambi.
Pochi passi, poi la mano sula spalla.

« Non è mai facile. Non lo è mai nonostante tutto. »
« Zitto Luciano! Lasciami memorizzare tutto: non posso certo leggere di fronte i mie sudditi. »
Un sorriso gentile, come fosse un padre gentile. Era di questo che aveva bisogno quel ragazzo?
« Se posso permettermi, maestà, non dovete impararlo a memoria. Non è questo che cercano i sudditi: non vogliono ascoltare parole efficaci ma tentennate, piuttosto vogliono essere coinvolti nell'entusiasmo. »
« Si, appunto. » rispose seccato da quella interruzione « E' proprio per questo che sto imparando queste parole: sono le più efficaci, senza ombra di dubbio. »
« Vero. Persino io ho revisionato il discorso, ma non per forza le parole più efficaci sono quelle che giungono meglio al cuore degli uomini. Tu non hai mai conosciuto Kuro, per questo non comprendi. »
Era vero: Kuro era il primo Sussurro durante il suo regno, quando era un piccolo burattino nelle mani di Caino. Kuro era stato il motore e la mente dietro ogni evento nei suoi domini, ma non ne aveva mai colto l'essenza. Per questo rimase ad ascoltare.
« Kuro era un uomo che avrebbe dato la vita per il Regno. Ogni sua azione, ogni suo discorso, ogni sua avventata discussione era finalizzata allo scopo ultimo di migliorare la situazione del momento. Lui aveva un gruppo di uomini che seguiva ogni suo gesto, e che mossa da una cieca fedeltà avrebbe risposto di si ad ogni richiesta per quanto bizzarra.
Per perseguire il suo ideale e continuare ad avere un folto seguito faceva molti discorsi, capaci di unire i cuori e infiammare gli animi. Ma nessuno di questi era preparato prima.
»

Julien ascoltava, ma continuava a chiedersi dove voleva arrivare il capo delle sue spie. Stava forse insultando la sua capacità dialettica?

« No maestà, non voglio insultarla. » Lo stava leggendo, era così chiaro. « Il punto è un altro: lui preparava dei discorsi, ma non li rispettava quasi mai, lasciandosi prendere dall'entusiasmo. Il suo cuore parlava per lui, e per questo riusciva a raggiungere gli altri. Nulla era pianificato, ma il suo carisma faceva tutto il necessario. Lo stesso carisma che lei possiede, ma che perderà del tutto provando a ripetere a stento qualche parola scritta su un foglio di pergamena. »
« E quindi? »
Il Re aveva compreso, ma non riusciva a capire come uscire da quella spinosa situazione. Il Sussurro tese la mano per impugnare la pergamena, osservandola nel suo insieme. Poi lo sguardo verso l'altro capo della stanza, sulle pesanti tende che coprivano il balcone sul quale sarebbe dovuto affacciarsi.
« E quindi? Quindi questo non servirà.
Julien Roi Chevalier. Sia il Re che merita questo popolo.
»
Di fronte agli occhi spaventati del ragazzo, le mani dell'uomo si mossero velocemente facendo a brandelli il discorso preparato. Non ebbe il tempo di rimproverarlo terrorizzato: le trombe all'esterno iniziarono a squillare, annunciandolo all'intera città.





Quando le tende si spalancarono rivelando la sua figura, un boato venne dalla piazza sottostante.
Fece qualche passo in avanti, superando i due uomini che attendevano all'esterno: Mark Smith e Zeno. Entrambi gli rivolsero uno sguardo rassicurante, notando al risposta preoccupata nello sguardo del sovrano. Giunti a quel punto però, Julien era l'unico artefice del proprio destino. Due passi ancora per sporgersi definitivamente. Una altro boato.
La piazza di Ladeca vista dal balcone centrale dell'Edraleo appariva immensa. Le persone coprivano ogni punto calpestabile, continuando ad estendersi anche nelle strade circostanti letteralmente a perdita d'occhio.
Chiuse gli occhi per farsi coraggio, poi vennero le parole.

« P...popolo di Ladeca! Uomini, donne, madri e lavoratori... è giunto finalmente il giorno che tutti attendevamo! L'Edraleo... » Pausa.
Panico.
Un silenzio di appena qualche secondo, percepito come se fosse durato ore. Lo sguardo veloce alle spalle per cercare un conforto non trovato in Zeno e Smith. Aveva dimenticato le parole, ma una voce si fece spazio nella testa: "lasci parlare il suo cuore". Lo vide nell'ombra, Nicolaj Luciano.
Un respiro profondo prima di continuare.
« Scusate. » Di fronte lo sbalordimento di tutti, fece una piccola riverenza. « Non era questo che dovevo dire. Non era questo che volevo dire. Quello che importa è altro: io ho paura. »
Lo stava facendo: stava parlando sinceramente.
« Troppi errori sono stati fatti in passato, e non escludo che ce ne saranno ancora. Guardatevi attorno, guardiamoci attorno: tutti noi nel corso della nostra vita ci siamo fidati delle persone sbagliate, abbiamo compiuto errori di valutazione, abbiamo rischiato e abbiamo perso.
Ma ci siamo rialzati. Guardatevi attorno: guardate Ladeca.

Noi abbiamo costruito tutto questo dal nulla, con le nostre sole forze. Noi abbiamo creato una capitale degna di questo nome, perchè dopo il crollo di Basiledra e l'inutile lotta per il potere siamo riusciti a trovare noi stessi.
Questo è il nostro pregio, il nostro punto di forza: la capacità di rialzarci.
Noi, uomini del Leviatano, siamo capaci di evolverci.
»

Gli uomini sulla piazza si guardavano spaesati. Si aspettavano qualcosa di completamente diverso, ma non erano delusi. Le parole di Julien passavano di orecchio in orecchio sovrastando lungo le strade quelle dei paggi pagati per leggere un discorso di tutt'altro stampo.

« Ladeca è sorta nonostante tutto. Non siamo perfetti, è vero, ma sappiamo non mentire a noi stessi! Per costruire la nostra città abbiamo dovuto lottare principalmente con noi stessi, con i nostri pregiudizi, con le nostre paure e la nostra ignoranza. Il nostro più grande nemico siamo noi stessi, l'istinto tipico degli uomini di mondo che li spinge a raggirare gli altri, a complottare ai danni di qualcuno o per accrescere il proprio potere. Tutto questo dicono di noi, e tutto questo è vero.
Ma noi, sudditi del Leviatano, siamo questo e molto altro. abbiamo affrontato e superato ognuno di questi ostacoli, e alla fine ci siamo riusciti: questa è Ladeca, ed è la vostra casa.
Questo è l'Edraleo, ed è la nostra voce!
»

Un boato.
All'inizio erano pochi, timidi applausi. Ma la sincerità aveva pagato e tutti seguirono gli entusiasti pionieri nell'ovazione verso le parole del Re.

« L'Edraleo è il nostro nuovo inizio. In questa struttura le voci del Regno si riuniranno e guideranno il Regno verso un periodo di nuovo splendore. Perchè una persona sola può sbagliare, ma la ragione dei molti alla fine porterà consiglio dove necessario! Per questo risorgeremo, più forti e potenti di prima! »
Un'altra pausa, un altro applauso.
« Lasciatemi concludere con poche parole: un gruppo di saggi sta studiando il miglior metodo di selezione per i seggi dell'Edraleo, e presto verrà reso pubblico. Ma ricordatevi che da oggi in avanti tutti, nessuno escluso, sarete responsabili del futuro del Regno del Leviatano.
Noi siamo una cosa sola. Noi siamo il Leviatano.
Abbiate l'accortezza di non dimenticarlo.
»


Concluse in quel modo, con quelle parole rievocate da qualche parte nei suoi ricordi. Il giovane Re osservava dall'alto il popolo che applaudiva entusiasta, mentre alle sue spalle Zeno e Smith si scambiavano uno sguardo compiaciuto.
Nessuno di loro poteva prevedere il futuro, ma su una cosa tutti quanti erano certi: era l’inizio di una nuova era.





CITAZIONE


QM POINT

Signori, che dirvi. Scusatemi in anticipo per la qualità infima di questo post, non perderò tempo neppure con tediose spiegazioni riguardo il grave e ingiustificato ritardo. Semplicemente mi dispiace, sul serio. Ma abbiamo terminato.

Ladeca è stata terminata, e io ringrazio tutti voi della grande partecipazione indipendentemente dalla qualità della stessa. Come Julien ha sott’inteso si può sempre fare di più e meglio, specialmente a ridosso di determinate situazioni compromettenti anche in real. Mi avete riempito di orgoglio, e vi ringrazio.

In questo post le ricompense, ma NON l’esito dei vostri progetti: quello che avete costruito è troppo grande e importante per rientrare all’interno di un mero QM point: a breve –presumibilmente subito dopo il termine del Lucca Comics, sarà scritto il nuovo topic d’ambientazione della capitale, in cui TUTTI i vostri progetti saranno elencati nel dettaglio, descrivendoli in uno status quo in attesa solo di essere giocato da tutti!
Forse vi aspettavate di più, forse vi aspettavate di sapere tutto subito, ma fidatevi per l’ultima volta: ne varrà la pena! :*

Ancora una volta, grazie di cuore della partecipazione.
A voi le ricompense!

Last Century: 1500 Gold
Lucious: 1300 Gold
Y u u: 500 Gold
Miky1992: 750 Gold
Vulcano1 900 Gold
Ashel 300 Gold
Stella alpina 900 Gold
Malzhar 1400 Gold
Majo Anna 1300 Gold
Liath: 350 Gold
Orto33: 750 Gold
Ark: 500 Gold
Lill': 400 Gold
RamsesIII: 700 Gold

Personalmente rinuncio ad ogni ricompensa. Grazie ancora della partecipazione e... a fra qualche giorno con la descrizione completa e definitiva di Ladeca!


view post Posted: 27/10/2015, 21:18 Z ~ Il Cuore del Leviatano - Confronto
Si, e me ne assumo tutte le responsabilità. In ogni caso sto già scrivendo il post e entro domani mattina -prima della mia partenza per Lucca- avrete il post finale con annessa chiusira della quest. Mi spiace veramente per il ritardo.
2379 replies since 30/6/2007