Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

La mano di Vega, Atto III: Stormbringer شنت تقتحم

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Lenny™
view post Posted on 1/4/2012, 14:33




___ _ ___

Marciarono per tre giorni e tre notti, insediandosi nel profondo delle viscere di un desertica landa che, Viktor ne ebbe assoluta certezza, nessun occhio umano aveva mai avuto la sfortuna di vedere. Prima di loro, ovviamente. La terra, brulla e selvaggia come poche, era infestata di crepacci scaleni, retaggio di demolizione passata, preludio di devastazione futura. Neanche l'ombra di un insediamento umano, né di un qualche tipo di fauna, o di flora. Solo una eterna, immane, fredda distesa di terra essiccata, lo sfintere putrido dei Territori Orientali.
Una terra tetra, una terra meledetta, una terra nera.

Viktor e Rohan marciarono fianco a fianco nelle retrovie, isolati dal resto del gruppo, la figura alata di Corigliano che tracciava cerchi concentrici sopra le loro teste. Crystal, il demone che così tanto gli aveva promesso, avanzava in capo alla colonna dei cavalli in marcia. Tra lei e i due, altri piccoli esseri umani. Un uomo -Jevanni, era questo il nome-, una donna che non faceva altro che lamentarsi come una stupida gallina. D'altronde, Viktor non aveva mai preteso che le donne fossero intelligenti. La cosa migliore che la donna -Ahinoe, era questo il suo nome- e l'altro poterono fare, per risollevargli lo spirito, fu non rivolgergli la parola.
Nessuna scorta prelevata da RotteNhaz, fortezza errante che li seguiva da lontano, perdendosi in un orizzonte indefinito. Montag de Villers era un valido capitano, avrebbe condotto lui i suoi soldati frattanto che l'oberkommandierende e il generalleutnant fossero stati assenti. Montag non poteva tradirlo. Era un bravo cagnolino, e Viktor sapeva tenerlo stretto con un guinzaglio fatto di paura e di rispetto. Frattanto, lui e il ragazzo si intrattenevano in amene chiacchierate su un glorioso passato di guerra e su un ancora più glorioso futuro di dominio. Scoprire che in tutto quel tempo Rohan si era dato da fare fu una gradevole sorpresa per il Beccaio: anche il ragazzo, come lui, aveva preso parte alla battaglia campale che quasi due anni prima aveva sconvolto l'intero continente, la guerra che venne denominata Valzer del Crepuscolo, e che vide la morte di quel re illuso a tal punto da credere ai suoi stessi deliri d'onnipotenza, Rainier, Ray, il Re che non perde mai. Che non aveva perso mai, sino a quel giorno.
Il Beccaio rammentava.
E, lingua sciolta dal calore di una fiasca d'acquavite, raccontò al Crotonese quanto accadde quel giorno. Senza risparmiare dettagli.

Superarono un cimitero di anime. Spettri di grandi creature vissute e morte in un passato obliato li scrutavano, li osservavano, in ostile silenzio. Li attendevano, forse. Ossa. Cordigliere di scheletri color antracite erosi dagli elementi formavano una specie di corridoio ai lati della loro colonna. Teschi. Viktor sentiva su di sé lo sguardo spettrale di quelle orbite vuote, grandi come caverne, oscure come una notte invernale. Erano deformi, crani troppo grossi, zanne troppo affilate per appartenere a semplici animali. Il cimitero delle anime dei draghi?

« Siamo arrivati. »
Il Beccaio si accigliò, sotto la luce del sole cocente. C'era un grosso masso a ostacolare il loro cammino. Una roccia spezzata da un profondo crepaccio scaleno, simile alla sutura di un teschio. Sfoderò il pugnale dalla cinghia, specchiandosi nel piatto della sua lama. Il suo aspetto era stato di gran lunga migliore, in un tempo passato. Scosse la testa, con l'aria di uno a cui, dopotutto, non poteva importare meno di quel piccolo gingillo acuminato.
E come per allontanare da sé la visione di quel pallido riflesso, gettò il pugnale contro la spaccatura scavata nel masso, dalla parte della lama. Nessun particolare intento: l'unica cosa che voleva, era sbarazzarsi di quel futile gingillo.
E vedere se riusciva a beccare il solco.



SelfportraitwithDeath

Umano: Rec 325 ~ AeV 150 ~ PeRf 125~ PeRm 525 ~ CaeM 225
Demone: Rec 400 ~ AeV 100 ~ PeRf 100~ PeRm 850 ~ CaeM 150

~ Basso 1% ~ Medio 5% ~ Alto 13% ~ Immenso 29% ~

Energia residua: 100%
Status Fisico: Illeso
Status Psicologico: Lucido

Passive rilevanti in uso
Certain burden_-Aura venefica che rinsecchisce e avvizzisce gli esseri viventi che lo circondano fintanto che gli restano vicino.
Achtung_Passiva psionica di timore (se i personaggi vicini sono di energia inferiore e non sono demoni).
-Auspex passivo. / Difesa da auspex passivi.
Sakrileg_Percezione visiva al buio/mimetizzazione completa all'ombra.
Streben (Arcanismo III liv.)_-Cognizione passiva di qualsiasi magia operata in campo.
-Abilità attive magiche castate immediatamente e senza bisogno di tempi di concentrazione.
-Tecniche magiche provocano danni di un livello superiore, a fronte di una diminuzione delle tecniche fisiche di pari natura.
Corigliano (compagno animale)_Tele-empatia completa tra il pg e il suo corvo.

Note: Niente da dire. Viktor getta il pugnale trovato nella sala del tesoro del Marajà (o comecavolosiscrive) contro l'insenatura scavata nel masso. un po' per liberarsi del gingillo -per lui inutile- un po' per fare il figo con un un tiro a segno che, date le caratteristiche, dovrebbe andare a buon fine.

 
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view post Posted on 3/4/2012, 00:09
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H E L L - D O O R
o p p o r t u n i t y



Difficile dire cosa riuscì a mantenere rigidi i muscoli del Guerriero. Ciascuno di essi, sebbene rattrappito e indolenzito dalla cavalcata a cui per lungo tempo non era abituato, sembrava urlare e tuonare un intimidatorio ordine: uccidi la strega.

E l'avrebbe fatto.

Interrotta a metà del discorso, ella si trovò a due dita dalla gola la lama scarlatta riverberante del pugnale. No, non ebbe modo di essere furiosa per non aver dato il permesso di muoversi. Nemmeno di lasciar trapelare la paura. La paura di un uomo, o donna che sia, che vede la propria fine arrivare fin troppo presto rispetto al dovuto.

E Jevanni non la fece attendere. Non le lasciò tempo di udire Ahinoe che impulsivamente tentava di richiamare l'albino. Un singolo lampo vermiglio, dalla mano verso la gola, e dalla giugulare sgorgò rubino liquido.

E tutto in quel momento sarebbe finito, per sempre.

Avrebbe lasciato la scena con la testa frastornata, un debole senso di soddisfazione pulsante che tentava di trasmettere un sorriso sul viso, e poi...l'oblio. Il vuoto.

divider8

Era bello sognare. Era bello sperare.

Però i muscoli realmente non si mossero. Jevanni non la interruppe mai. Né la assassinò a sangue freddo, concludendo quel capitolo della vita in un vortice di torpore.

La verità era che Crystal aveva dato lui un'idea molto migliore.

" Giusto. Andiamo in mezzo al deserto assieme a quattro sconosciuti. Cosa mai potrebbe accadere? "
Se nella città vi sarebbe stato il problema di fuggire dalle guardie, lì nessuno l'avrebbe udita urlare.

Lei delirava, nel volerli mandare in un posto così...qualunque cosa quel posto fosse.
Aveva sentito parlare di quel punto del deserto dai mercanti di Vento d'Oriente; era chiamato terra Dracones.
Lungi da lui il pensiero che un giorno vi sarebbe realmente stato.

~ ~ ~

E mentre scuoteva gli ultimi granelli di sabbia dagli stivali resi roventi dalla marcia sotto il sole, non poté non pensare a quanto improbabile sarebbe stato per lui, di propria spontanea volontà, decidere di recarsi in un territorio il cui nome richiamava quelle creature. Creature delle quali, francamente, aveva avuto fin troppo a che fare nell'assedio di Vento d'Oriente. Sulla pelle le ustioni causate dalle fiamme di Akor' non erano altro che chiazze più biancastre, eppure all'idea di essere dovette reprimere la sensazione di caldo prurito lungo la schiena.

Non gli era piaciuto nemmeno, fra le tante cose, il vecchio. Poco a poco ci aveva fatto l'abitudine, ma v'era comunque qualcosa di losco e inquietante in quella sagoma distaccata e lontana. Eppure tremendamente vicina, con il puzzo di morte che lo circondava alla stessa maniera del corvo che volteggiava sulle loro teste dal suo scranno nel cielo limpido del deserto. Un qualcosa di snervante, che minacciava di minare la sanità mentale dell'uomo.

" Potrei sempre torcergli il collo. "
Un'idea non male, sulla quale però preferì non indugiare troppo.
Effettivamente, v'erano stati momenti in cui avrebbe voluto torcere il collo pure ad Ahinoe per il baccano che aveva combinato durante tutto il tragitto. Si era scordato quanto avesse odiato viaggiare a cavallo in quei mesi in cui avevano viaggiato assieme. Quei sei mesi gli avevano fatto scordare tante, tante divertenti ed esasperanti caratteristiche delle persone con cui aveva viaggiato prima di esser divenuto sultano.

Eppure, era il motivo del viaggio quello che,
malgrado volesse solo farla finita uccidendo Crystal,
continuava ad interessarlo.
Incuriosirlo.
Preoccuparlo.

Lo scopo di tutto ciò qual'era? Cosa cercava la donna, fra quelle dune?
Di certo non voleva credere a storie qualsiasi di un menestrello strimpellante.
Aveva un'idea precisa di cosa aspettarsi.
Scema non era fra gli aggettivi che il Guerriero avrebbe dedicato alla donna.

Sussultò udendo la voce di Akor', udita per la prima volta dopo tanto tempo di ostinato silenzio.
Siamo arrivati, diceva. Gli sembrò che anche gli altri l'avessero udita, e immaginò quanto surreale dovesse sembrare, ai loro occhi e orecchie, la situazione.

Una voce che diceva loro di essere arrivati, quando s'era in mezzo al nulla più assoluto?
Senza dubbio legittimo.
E comunque, era precisamente dove la donna voleva essere.
Non si sarebbe nemmeno mossa, se prima non avesse avuto la certezza di sapere dove andare.
E se ciò che il drago gli aveva detto riguardo il non poter ledere ai Marehjà era vero,
allora non stava mentendo.

Ciò non toglieva che si era davvero in mezzo al nulla...

L'unica cosa ad esulare dal mare di sabbia, era una piccola roccia che s'ergeva coraggiosa come un baluardo contro la polvere.

Vide incisa una piccola scritta che solo dopo diversi battiti di ciglia riuscì a mettere a fuoco e decifrare.

" Un artefatto...? "

L'occhio si posò per un attimo sul solco, poi ancora sulle parole, e infine la mano andò a cercare nelle tasche l'oggetto freddo e levigato che rappresentava l'ultimo memento di un drago.
Proprio come i tantissimi scheletri che avevano scorto nel cammino sino a quel luogo. Scheletri enormi, inconfondibili nella loro maestosità seconda solo alle creature che prima le avevano mosse.
Un vero e proprio cimitero dei draghi, quasi complementare alla terra.

Il cuore di Akor' sembrava pulsare nel palmo.
In realtà, era il sangue che scorreva impazzito nella mano, per via della tensione che lo aveva animato dal momento in cui avevano varcato quella fossa.
Mille occhi ad osservarlo, ecco cosa vedeva, fra quelle orbite vacue da secoli, forse millenni.
Come se fossero ancora vivi.

Gli balenò in mente Stormbringer, la spada degli antichi Marehjà con incastonato un cuore di drago.

Gli sembrò una sciocchezza, lì per lì, mentre estraeva Orizzonte e ne esaminava l'elsa.
Premendovi sopra la pietra nera come l'inchiostro, soffermò stavolta le iridi azzurro sbiadito sul leggero bagliore che emetteva, tanto simile ad una tempesta in miniatura da affascinare l'occhio.

" Crediamo alle favole. "

Premette dunque la punta di Orizzonte al solco, il cuore di Akor' sul pomo, come millenni addietro i Marehjà avevano tentato.





speedpaintbyheader

ReC 200 | AeV 200 | PeRf 325 | PeRm 150 | CaeM 450X

Nullo 0% | Basso 2% | Medio 6% | Alto 15% | Critico 33% | Mortale 69%

PJnzb
ͽH E A R T ~ B E A Tͼ
"of heart, soul and flesh"

energie
100%

stato fisico
0/16
...

stato mentale
0/16
...
PJnzb
ͽA R M A M E N Tͼ
"of steel and poison"

orizzonte
spada bastarda
stelle del tramonto
coltelli da lancio (12/12); pergamena 'stella' incastonata (4/4)
principe musashi
pugnale; poteri non attivi
tempo
pentadente; poteri non attivi; pergamena 'stop' incastonata (4/4)
brina
armatura media
dispense elfiche
abbagliante (1); fumogeno (1); esplosivo (1);
veleno indebolente -perm- (1); veleno psionico (1)


PJnzb
ͽI M M U N I T Yͼ
"of commitment and strength"

orichalcum
attacchi fisici più pericolosi e tagliano ogni materiale;
effetto boomerang applicato alle armi lanciate;
difese da attacchi fisici facilitate;
insensibilità al dolore;
velocità superiore non influenzata da confronto AeV;
risparmio del 3% su tutte le tecniche;
difesa passiva psionica
sacrificio mu
abilità dell'artefatto attivabili solo tramite sacrificio del proprio sangue
tempo
calma mantenibile in ogni situazione


PJnzb
ͽO B L I T E R A T I O Nͼ
"of blows and earthquakes"

...
.
.
.


PJnzb
ͽS Y N O P S I Sͼ
"of deeds and struggles"

Non molto da dire. Conficco Orizzonte nel solco più o meno nello stesso momento in cui Lenny scaglia il pugnale, sebbene non lo descrivo (il personaggio è troppo rinchiuso nelle sue seghe mentali per potersene accorgere). Nel farlo, premo il cuore dei cuori di Akor' sull'elsa di Orizzonte. Perché? Ok, partiamo dal presupposto che quel zigzag mi ha ricordato due cose: lampo e crepa. Lampo...il cuore di Akor' ha una tempesta dentro, come descritto nella quest precedente. Crepa...beh, più che una crepa posso provare a rompere direttamente la pietra :v: passive varie del WS permettendo, cerco di rompere la pietra colpendola esattamente nel solco. Poi oh, io ci ho provato. :v:

 
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Stray
view post Posted on 4/4/2012, 19:47




LA MANO DI VEGA
s t o r m b r i n g e r
{VIII}


Passi lenti su sabbia ruvida.
Strascichi di nuvole madreperla su cielo monocromo, tremolio dell’aria in lontananza, spettri danzanti fra le sabbie del deserto. Rohan guarda in alto, un punto non definito all’orizzonte, mentre le parole del Beccaio gli scorrono sopra, lente e marcate come un rivolo d’acqua in mezzo al deserto, una piccola goccia che macina granelli facendosi strada. Accanto a lui, l’aria calda e pesante prende forma solida, genera Morgane di volti familiari, fantasmi illusori di un passato ancora vicino, rovi che si sono incarnati nelle stesse ferite cicatrizzatesi. Ormai niente fa più male, solo l’assenza, la noia della marcia è un peso.

Corigliano gracchia, si crede un avvoltoio mentre volteggia sopra di loro, il sole sorge e scompare, le dune si muovono come onde color dell’oro, nel crepaccio cadono rivoli di polvere, le ombre si allungano. Di fronte a quelle ossa, Rohan si ritrova muto, incapace di pensare. Allunga una mano, sfiora il cranio ruvido di un mostro grande il triplo di lui, palmo appoggiato all’osso, vita in contatto con la morte. Il gruppo continua a marciare, addentrandosi nel cimitero. Pare quasi che le orbite vuote dei colossi lo stiano fissando, in quel luogo permeato dai ricordi. Deglutisce, ad occhi spenti come pozze d’acqua scura, le labbra sono un filo inespressivo e il mantello si impolvera toccando il suolo. Questa volta, Crystal li ha condotti in qualcosa di più grande di una battaglia per la presa di una città.
Qualcosa che era meglio lasciare indietro, dimenticata nel buio della storia.

« ..finalmente. »
Draghi.

Come una crepa nel ghiaccio immobile, dopo settimane di apatia indifferente, si allarga un sorriso.
Una brezza di vento serpeggia per il canyon, fa sussurrare le ossa marmoree e smuove la sabbia rossa della gola, sollevando il mantello stracciato. Le vere emozioni, ormai, si trovano solo agli antipodi, sempre più vicine alla morte o alla vita, e in quel luogo, alla bocca dell’inferno in terra, il cuore del ragazzo torna ad accelerare il suo battito.

~†~

L’ultimo atto della nostra missione ci attende.
Finalmente potremo cambiare il mondo. La nostra meta è il deserto, il suo centro, il suo cuore. Là dove riposano i suoi più intimi segreti. Le leggende parlano della porta per gli inferi, aperta nel ventre della terra. Forse non hanno del tutto torto, o forse semplicemente qualcosa di ancora più grande si nasconde sotto le sabbie. Venite con me, compagni, e lo scoprirete.


Rohan ride.
Compagni, continuava a chiamarli in quel modo, senza accorgersi che nessuno, in fondo, camminava assieme a lei per affetto: il suo, come quello di Viktor, era puro e semplice opportunismo. Ma finché prometteva simili avventure, simili divertimenti, l’avrebbe seguita, ora come allora.
Fino alla fine dell’inferno, nelle viscere del deserto orientale.
Per essere ancora una volta dentro alla storia, dentro al furore della battaglia, accarezzato dalle lame e dal fuoco, perno focale nello scorrere degli eventi, bandiera scarlatta frustata dal vento, per riempirsi gli occhi di paesaggi e ricchezze. Per segnare, ancora una volta, il mondo con la sua orma, per dare un senso ad una vita che, no, mai i possedimenti di Gem d’Oeste avrebbero arricchito, mai il rispetto dei sudditi avrebbe riempito.
Solo l’avventura, l’attesa, l’adrenalina.

Il ricominciare, ancora una volta, da zero, in un mondo sconosciuto.
Stormbringer, dicevano le leggende, su di una spada miracolosa. Fece un ghigno storto, guardando l’Oberkommandierende e Jevanni affaccendarsi per rompere una pietra. Che importava, della spada? Lui la tempesta la portava dentro di sé.
Un maelstrom che presto avrebbe inghiottito qualunque cosa.




«« ReC: 275 AeV: 225 PeRf: 325 PeRm: 225 Caem: 250 »»
Basso: 02% Medio 06% Alto: 15% Immenso 33%

Stato Fisico » Illeso ~ {0/16}
Status Anormali » ~ {0/0}
Stato Psicologico » ~ {0/16}
Energia » 100%
Equipaggiamento »
«Right Arm of th'demon» Innestata. «Lascito dell'Alba» ~ «Stendardo di Gruumsh» Dritta. «Kharon» ~ «SfregiaDiavoli» Equipaggiate a entrambe le gambe. «Nightcleavers» Assicurati attorno al torso {x15}


Abilità Passive & Derivate da Artefatti •
«Appetize for Opposition / Havoc Hormones» Difesa psionica passiva. / Possibilità di impugnare armi enormi con facilità, forza fisica eccezionale. «Overwhelming Will» Immunità al dolore / Non sviene raggiunto il 10% di energie. «Scattering Steel» Telecinesi sulle armi possedute. «Oko Boga nie zna barier» Auspex passivo, visione delle auree. {Stendardo di Gruumsh} «Era il loro campione e giusto il suo discernimento / La sua spada parrà incontrastabile, splendente e soverchiante.» Qualunque azione verrà commessa, gli altri la considereranno sempre giusta e necessaria. / Paura e timore di morire per chi fronteggia i colpi della spada. {Lascito dell'Alba} «Fremito» Impossibile percepire la direzione del colpo, l’arma appare incredibilmente sfocata. {Kharon} «Percuoticieli / Frangianimi » Creazione istantanea di appoggi immateriali orizzontali o in pendenza. / Ogni colpo o tecnica inferto da Rohan infligge il doppio delle sofferenze che potrebbe sortire, pur rimanendo invariato il danno in sé. / Rohan avverte dolore equivalente al danno inferto per mezzo degli schinieri. {SfregiaDiavoli}


Riassunto Azioni & Note •
Niente da segnalare. Mi sono dimenticato la data di scadenza.

Devo dire che sono parecchio suggestionato dal cimitero dei draghi, yep.

 
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Christine`
view post Posted on 4/4/2012, 22:29





LA MANO DI VEGA
Granelli di sabbia che infrangono rocce


L’ennesimo viaggio ideato da Crystal, come se ad oggi non avesse già fatto attendere –fin troppo- con i suoi maledetti piani. Il volto stressato d Ahinoe tergiversa le parole di Crystal, come se lontane e distratte. L’alto livello di ansia dopo i sei mesi passati nella sporca Green Water era salito a livelli eterei e combinato al desiderio del compagno di uccidere la ninfomane sembrava perlopiù una bomba a tempo pronta ad esplodere, fermata solo da chissà quale grazia divina evidentemente poco impegnata. Il lento scorrere del tempo è come il vento che erode le punte delle dune di sabbia.

Ahinoe scacciò via questi pensieri dal suo stato di quasi dormiveglia, ricordandosi per un istante che se ancora non aveva particolarmente irritato Crystal era perché vedere una ragazza così giovane venire fulminata come i soldati del loro primo incontro sarebbe stato un grande spreco. E questo valeva ovviamente anche per Jevanni, forse l’unica persona con cui era riuscita a legare così tanto. Tre giorni di marcia. Altri tre dannati giorni a cavallo di un odioso ronzino dall’odore tutt’altro che gradevole. Il profondo odio per le cavalcature di qualsiasi genere nasce più che altro dalla più che ovvia incapacità della capitana di rapportarsi con l’animale e guidarlo, arrivando quasi all’insensato litigio con questo. Ahinoe aveva usato Jevanni come antistress personale, lagnandosi con lui di quasi qualsiasi cosa, sebbene lo facesse anche per non dare a vedere quanto le fosse mancato durante il lungo soggiorno a Green Water.

Una volta scesa, il primo pensiero di Ahinoe fu diretto verso il caldo rovente che quasi le bruciava la giacca e le rendeva quasi insostenibile il desiderio di spogliarsi da questa e dall’armatura per appoggiarsi da qualche parte per riposarsi dallo stancante –si, stancante benché suoni strano- viaggio. Niente si stagliava dal cimitero di rocce e ossa in cui erano giunti, niente più che un po’ di inquietudine mossa dai soggetti con cui era costretta a viaggiare e che tanto le facevano rimpiangere di non essere uscita prima dalle trame della loro padrona.

Ahinoe cominciò a sciogliersi le braccia, intorpidite dalla seduta rigida e scomoda sul cavallo, avvicinandosi poi alla figura di jevanni. Seguì il suo sguardo, che si andò a posare su una pietra.
Una pietra.
Sempre più inutile. Una storia sempre più banale.
Cosa se ne fa di una pietra? Neanche avesse avuto una forma particolare o fosse il centro di qualche sito. No, era solo un ammasso di roccia senza apparentemente alcun significato logico. Però, osservando meglio, notò una sfaccettatura, una piccola incisione dalla forma zigzagata, un' opera artificiosa con al centro alcune parole.

"Un artefatto per ghermirli tutti"

Le parole incise sulla roccia fondamentalmente non sembravano avere troppo senso, né che avessero a che fare con quello che stavano cercando –tralasciando che Ahinoe sa solo che sono diretti all’inferno. Dopotutto, parlava di artefatti e gli unici oggetti che potessero essere definiti tali -e che conosceva- erano Sangre, Manuka e Orizzonte e comunque, Crystal non aveva mai accennato a qualcosa del genere in presenza della capitana. Domarli tutti, poi: cosa diavolo andavano a cercare all'inferno?

Viktor le scagliò contro un pugnale mentre Jevanni si era goffamente messo a fare rituali con Orizzonte conficcandocela. Anche ipotizzando che servisse a qualcosa:
temporeggiare no?





png

ReC 200 ~ AeV 200 ~ PeRf 225 ~ PeRm 200 ~ CaeM 375
Immenso 40% ~ Alto 20% ~ Medio 10% ~ Basso 5%

Info Generali
Energia 100% [-5, -20, -20, -10, -25, +75]
Stato Fisico: Ottimale.
Stato psicologico: Molto irritata.
[Malus Manuka]: Danni ricevuti [Nullo - Malus Inattivo] - Uso [Nullo - Inattivo]
Equipaggiamento: Sangre Inflamados [Katana - Rinfoderata] - Manuka [Katana - Rinfoderata] - Breathings [Archibugi - Occultate - 5/5 - 15/15] - Cien Almas Abyss [Armatura - Equipaggiata] - Almas [Spada Bastarda - Rinfoderata]
Abilità Passive
In the cicada's cry - Manuka è indistruttibile.
In the cicada's cry - Manuka non può essere sottratta ad Ahinoe, questa tornerà sempre da lei.
Caricia - Ahinoe è immune alle influenze psicologiche passive.
Seguridad - Ahinoe non si lascerà influenzare dagli svantaggi in combattimento.
Eficacia - È possibile scorgere il punto debole di ogni oggetto (Tagliare oggetti/ disarmare con facilità)
Esgrima - Ahinoe noterà sempre i punti deboli dell'avversario e i suoi attacchi risulteranno più efficaci.
??? - Auspex passivo.
Abilità Attive
[Slot 1 - Libero]
[Slot 2 - Libero]
Info Generali
Note: Scusatemi, ma visto che avevo finalmente due giorni senza niente da fare, non ho fatto niente :'P

 
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view post Posted on 6/4/2012, 13:15

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La mano di Vega
Atto III: Stormbringer
شنت تقتحم


L’acciaio cozzò contro la scapola.
Si avvertì il rumore indistinto del pugnale che penetrò nella pelle. Glacendragh difatti si frappose tra la roccia e il pugnale, impedendo a esso di congiungersi con la pietra, nessuna fessura zigzagata accolse l’arma a forma di saetta, nessuna chiave aprì il portale per le viscere della terra.
Orizzonte fu sbalzata lontana con rigetto come fosse colpita da un flusso di energia elettrica, carica elettromagnetica che avrebbe fatto perdere la presa a Jevanni e fatto volare a qualche metro la spada.
Una vibrazione del terreno crebbe con epicentro proprio quel masso.
Scosse telluriche si propagarono nel sottosuolo, scuotendo la terra dalla viscere della propria esistenza.
Scariche elettriche partirono come saette in ogni direzione, il vento si alzò portando nuvole altresì inattese in quel soffitto stellato. Dapprima si videro due fessure illuminarsi al centro della pietra, poi la stessa si deformò: la fessura aumentò di volume assumendo le sembianze di una bocca felina. Dalle viscere della terra una testa di sabbia e roccia crebbe fino a sovrastare tutti i presenti, il muso di un felino, simile a quello di una tigre, si destò davanti ai presenti. La bocca, aperta, era grande abbastanza da farci entrare un drago in volo. Chiostre di denti famelici si schiusero mostrando canini grossi quanto una persona di media statura; zanne in grado di tranciare di netto qualsiasi cosa gli si mettesse a portata. L’ugola di sabbia brillava di un tenue color rossastro, al posto della lingua una scalinata portava all’interno della bocca fin giù nel palato: un bagliore cremisi e giallo, come di fuoco e fiamme, si scorgeva dal fondo della scalinata, vampate di calore giungevano dalle viscere della caverna.

« Chi ha osato disturbare il mio sonno? »

L’ugola vibrò, una voce cavernosa e autoritaria fuoriuscì dalle fauci della bestia; la bocca si muoveva come se fosse la stessa testa a parlare.

« Tesori inestimabili, artefatti di altri tempi, ogni cosa fuori da ogni umana comprensione. »

Socchiuse gli occhi dando la possibilità ai presenti di sbalordissi di quel posto, ingolosirli dei tesori e delle preziosità presenti in quella grotta delle meraviglie. Contenitore di oggetti preziosi e di rarità di inestimabile valore.
Dimora di Stormbringer e non solo.

« Tuttavia… »

Li avrebbe ingolositi, li avrebbe attirati lì dentro per poi chiudergli la porta in faccia. Avrebbe mostrato le caramelle al bambino per poi nascondergliele all'ultimo momento, avrebbe mostrato i tesori che a loro sarebbero stati negati.
Discese di oro e di pietre preziose, stanze ricolme di armi antiche e di ornamenti d’epoca. Scaffali di libri che narravano di storie del continente e di Dei antichi. Millenni di esplorazioni e confische, lì sotto giaceva tutto il tesoro dei draghi d’Oriente.
Tutto quello rimasto nascosto ai Marehjà.

« ...voi qui non siete i benvenuti. »

Poi una bufera, il vento e la sabbia si alzarono, un vortice avviluppò i cinque. La sabbia sferzò i nemici di quella quiete ormai rotta. I cinque vennero attaccati dalla sabbia di quello stesso deserto. Il land van jakkalse che li aveva osservati fino a quel momento senza agire, si ribellò inghiottendo nella terra ogni cosa presente in quel luogo.

Un cataclisma si sarebbe abbattuto contro i profanatori.

Poi tutto tacque. La bestia si fermò, il cielo parve pittarsi nuovamente di quelle lucciole attaccate nel blu oscuro, la luna si riaffacciò nuovamente. Le sabbie tornarono al loro posto, e il vento si calmò improvvisamente, come se in realtà i protettori di quel luogo non volessero ancora scatenare la loro potenza.
La quiete li raggiunse dopo la tempesta.

« Tornate a casa, questo posto non fa per voi. »

Quello, d’altronde, era solo un avvertimento.


CITAZIONE
Qm point:
Come si evince dal post avete fallito la prima prova, o meglio, Coldest si è messo in mezzo evitando che il pugnale entrasse dentro la fessura. Difatti il pugnale è l'unica chiave disponibile per entrare dentro la caverna, e questa se Lenny vuole, e solo lui, potrà essere custodita da lui.
Comunque Coldest essendo il diretto fautore del fallimento ti becchi un basso autoconclusivo, spero di non essere troppo severo, comunque il pugnale ti entra nella spalla quando ti frapponi tra il masso e lo stesso.
Poi siccome avete fallito la prova, non vi è permesso entrare, in altre occasioni vi avrei fermato un turno, ma siccome non mi va di perdere tempo qui davanti, la caverna si schiude davanti a voi, ella vi mostra, tramite delle immagini a costo nullo, il tesoro contenente in quella grotta, tuttavia, la bestia vi fa capire che non siete i benvenuti e vi attacca con un attacco ad are alto, quindi dovete fronteggiare un medio a testa, la tech sarebbe un normale dominio della sabbia, niente di più, niente di meno. Al termine dell'attacco tutto torna normale.
A quel punto potete scegliere di parlare con la bestia o entrare direttamente nella grotta. In ogni caso il termine del vostro post dovrà terminare all'interno della bocca prima di scendere giù, oppure nel caso di scappare e lasciare la quest.

Ps: Ogni attacco alla bestia sarà reso inutile.
Avete tempo fino al giorno 11 aprile ore 23:59

 
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Lenny™
view post Posted on 6/4/2012, 23:47




___ _ ___

Lanciare un pugnale per conficcarne la lama in un crepaccio scaleno a metri e metri di distanza. Un tiro al bersaglio, quello del Beccaio, che si tramutò senza neanche volerlo in un lancio rosso di sangue. Una delle persone che scortavano Crystal si era messa in mezzo alla traiettoria tracciata dal pugnale, e andò a finire che l'idiota restasse ferito dalla lama. Schizzi di sangue si dispersero a raggiera dalla spalla squarciata di Jevanni, individuo che Viktor non aveva avuto modo di conoscere, almeno fino a quel momento.

« Occhio generale, così ci ammazzi il soldatino! »

Schernì Rohan, ammiccando verso Jevanni.

« Se ci teneva così tanto a crepare.. » rimbeccò Viktor, smontando da cavallo con un ghigno distorto stampato in volto.
« ..poteva pure chiedere. »


Lo sguardo del Beccaio e quello del Crotonese si incrociarono.
Cosa poterono fare, se non prorompere entrambi in una sonora risata, Viktor che si sganasciava sguaiatamente, mantenendosi il ventre con le mani, piegato in due, e Rohan che scuoteva la testa con aria incredula, sghignazzando di pura e crudele derisione.
Roba da non crederci.

Ma le risate si spensero quando il suolo prese improvvisamente a tremare, in preda a una scossa tellurica, mentre la fessura nella roccia si dilatava, sino ad assumere le fattezze di una immane bocca spalancata, irta di rostri come denti, la lingua che discendeva verso il fondo in spigolose angolature, come una oscura gradinata sin nel fondo della gola di tenebra, dalla quale una folata di aria torrida investì i presenti.
« Chi ha osato disturbare il mio sonno? »
Tuonò dalle fauci ferali una voce profonda come esplosa da un baratro.
E dinanzi agli occhi del Beccaio si susseguì una infinita serie di spettacoli lucenti: montagne di tesori, scrigni e forzieri, diamanti e opali, ninnoli e pietre preziose, armi e armature, libri e manufatti di un passato glorioso e dimenticato accatastate una sull'altra, una dentro l'altra, un meta-agglomerato di ricchezza, potere, gloria. Allo stato puro.

Ma il fascino lucente di quel tesoro scomparve nel nulla dal quale era provenuto: una improvvisa folata di vento e sabbia sferzò il volto del Beccaio, costringendolo a schermarsi a braccio teso dinanzi agli occhi. Sabbia gialla e impietosa gli impediva di proseguire, e sotto la grave minaccia del mostro di roccia, quell'improvviso ciclone di terra disossata crebbe d'intensità, sino all'inverosimile. Viktor strinse gli occhi, stizzito per vedersi strappare via tutto quel patrimonio in un colpo solo. Tese una mano avanti a sé, dita contratte come artigli. Foschi nembi serpeggiarono dal palmo, levitando a mezz'aria, dilatandosi e contraendosi sino ad assumere le vaghe fattezze di uno scudo d'ombra. Tanto bastò a schermare il vecchio generale dall'assalto degli elementi. Quando la tempesta si acquietò, il Beccaio non volle perdere altro tempo: una gran bella fetta di quel tesoro doveva esser sua, doveva finire a riempire i suoi scrigni dentro RotteNhaz, e il giovane Rohan, al suo fianco, gli avrebbe dato una mano. Anche se quel momento sbraitava come un mastino idrofobo a cui hanno sottratto l'osso da spolpare.

« Avanti, ragazzo. C'è qualcosa nascosta lì sotto. »

Osservò Viktor, chinandosi a raccogliere il pugnale gettato poco prima contro il crepaccio. Forse, se era riuscito a destare l'immane mostro di roccia, non era solo un misero gingillo. Se lo rigirò tra le mani, prima di alzare il capo verso la gradinata nella cavernosa arcata mandibolare del mostro.
Pronto a discendere la gradinata fino al ventre nero delle tenebre.

« Sarebbe scortese farla attendere ancora. »



SelfportraitwithDeath

Umano: Rec 325 ~ AeV 150 ~ PeRf 125~ PeRm 525 ~ CaeM 225
Demone: Rec 400 ~ AeV 100 ~ PeRf 100~ PeRm 850 ~ CaeM 150

~ Basso 1% ~ Medio 5% ~ Alto 13% ~ Immenso 29% ~

Energia residua: 100% -5% = 95%
Status Fisico: Illeso
Status Psicologico: Lucido

Passive rilevanti in uso
Certain burden_-Aura venefica che rinsecchisce e avvizzisce gli esseri viventi che lo circondano fintanto che gli restano vicino.
Achtung_Passiva psionica di timore (se i personaggi vicini sono di energia inferiore e non sono demoni).
-Auspex passivo. / Difesa da auspex passivi.
Sakrileg_Percezione visiva al buio/mimetizzazione completa all'ombra.
Streben (Arcanismo III liv.)_-Cognizione passiva di qualsiasi magia operata in campo.
-Abilità attive magiche castate immediatamente e senza bisogno di tempi di concentrazione.
-Tecniche magiche provocano danni di un livello superiore, a fronte di una diminuzione delle tecniche fisiche di pari natura.
Corigliano (compagno animale)_Tele-empatia completa tra il pg e il suo corvo.

Attive utilizzate
~ Dunkelheit__ _Quel che è accaduto al corpo e allo spirito di Viktor von Falkenberg non lo ha reso solo una creatura delle tenebre. La devastante esplosione malefica una volta investito lo ha reso un vero e proprio creatore dell'oscurità, un sofisticatore del sacrilego elemento delle ombre. Costui che un tempo era un Generalissimo della Sacra Nazione Germanica e oggi un padrone delle tenebre, un tempo Duca di Freidland e Signore dei macelli e oggi un grottesco feticcio in assetato di potere, alla fine rimane sempre una sola cosa: un manipolatore. Il Beccaio è difatti completamente in grado di manipolare l'elemento oscuro: potrà generare scariche oscure, lampi, sfere, raggi et simili. Nel momento in cui attiverà la tecnica verrà come circondato da una strana aura nera che servirà solo a detenerne l'attivazione. Da questo momento, dopo precisi movimenti delle mani e delle dita potrà emettere delle scariche oscure dal suo corpo, le quali potranno essere arbitrariamente manipolate dai gesti del Beccaio. L'oscurità fuoriuscita dal suo corpo potrà essere ancora gestita una volta abbandonata la sua figura, così come eventuali lampi oscuri potranno essere emessi anche in area nelle sue immediate vicinanze. Per manovrarli, comunque, sono necessari espliciti movimenti delle mani da parte di Falkenberg, in modo da dare degli ordini ben precisi alle scariche, come un grottesco direttore d'orchestra. Le scariche provocheranno ustioni sul corpo dell'avversario, potranno shockarlo per qualche secondo, e si muoveranno a grande velocità. I danni provocati agli angeli da questa tecnica vanno alzati di un livello. Ai demoni, invece, diminuiti di un livello.
Attraverso un quantitativo di energie pari a Medio, invece, Viktor sarà in grado di creare dinanzi a sé una barriera composta da forze oscure, da ombre, da tenebre fisiche. Questa barriera, delle sue stesse dimensioni, avrà un potere difensivo pari a Medio.
{Pergamena Dominio del male: consumo di energia Variabile} & {Bracciali dello Scudo - Medio}

Note:
-Vik e Rohan si fanno due risate a vedere Jevanni che si fa copire dal pugnale (ricordo che Vik aveva mirato al crepaccio, non a lui), dopodiché il Beccaio si difende dalla tempesta con i bracciali dello scudo, raccoglie il pugnale, e prosegue col suo amicone. Post concordato con Stray.



Edited by Lenny™ - 7/4/2012, 18:31
 
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view post Posted on 7/4/2012, 13:38
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B A C K S T A B
d i s s i d i a



Una sensazione di puntura atroce alla spalla. Lo prese alla sprovvista, strappandogli una smorfia di dolore e un verso soffocato. Si morse la lingua fra i denti, preso da un vortice di bile e adrenalina che lo avrebbe portato rapidamente a voltarsi e chiudere nell'arco di un battito di ciglia la distanza che copriva lui dal suo aggressore -qualora ve ne fosse stata- per porre fine alla sua vita.

Scosso e furibondo, eppure riuscì comunque con uno sforzo estremo a tirare un respiro profondo. Si calmò, ed estrasse con un gesto secco della mano il pugnale che sporgeva, senza fiatare per non dar soddisfazione al bastardo che l'aveva preso.

Si voltò, e aggrottò le ciglia incontrando gli sguardi di Rohan e del vecchio -Falkenberg, aveva detto di chiamarsi- mentre questi si scambiavano qualche battuta.

« Occhio generale, così ci ammazzi il soldatino! »

In seguito, Jevanni non seppe dire cosa sentì in quel momento.
Rabbia. Era abbastanza certo di aver provato quella.
Nella sua vita, non era mai stato nelle sue intenzioni umiliare le persone con le quali combatteva.
Ci si affida la vita l'un l'altro, quando si veste la stessa divisa.
Non s'era sentito realmente amico di lui...semplicemente,
aveva sperato di potersi sentire un compagno.

E subentrò la tristezza.
Ora cominciava a capire cosa fosse quel ragazzo, nel profondo. Dietro la sua façade, quella che aveva intravisto solo di sfuggita prima dell'assedio di Vento d'Oriente, giaceva solo un bambino capriccioso.

"Io la battaglia me la faccio comunque."

« ... »

Ora comprendeva tante cose.
Solo una.
Come aveva fatto a non accorgersene prima.

Probabilmente, affossatosi nell'alcol, non s'era reso conto del luccichio maligno dietro quelle iridi.
L'aveva invischiato in un gioco che non era affatto più grande di lui, e in cui questi si dimenava come un porco gioendone di piacere in ogni suo aspetto.

" Non sei un guerriero. "

Ignorò cosa disse il 'generale', limitandosi a restituire il pugnale vermiglio di cruore scagliandolo esattamente fra Rohan e Viktor; si conficcò ai loro piedi, vibrando per terra e producendo un rumore volto riempire il silenzio - unica risposta di cui degnò loro il Guerriero mentre i due idioti si lasciavano andare in una risata.

" Grazie per avermelo ricordato. "

Scrollò la spalla distendendo il braccio quasi con violenza, mentre Orizzonte prontamente tornava nella sua mano, mulinando e sibilando nell'aria nella quale era stata scaraventata chissà come.
E nel sentire la solidità dell'elsa nella mano, nel percepire e quasi compiacersi della familiarità del tocco,
rimembrò l'unica cosa di cui poteva fidarsi.

Non era mai solo, né lo sarebbe mai stato.

Il cuore dei cuori scivolò nella manica ampia del vestito, scomparendo giusto un attimo prima che una poderosa scossa smuovesse il terreno da sotto i propri piedi.
Spiccò un agile balzo portandosi abbastanza lontano dall'epicentro del piccolo terremoto che aveva preso luogo nel punto in cui si trovava l'infame pietra, a cui s'era sostituita nell'arco di qualche attimo un gigantesco cranio. Un animale che Jevanni aveva avuto modo di vedere durante il mese passato assieme ad Ahinoe cercando nei territori orientali. Tigre. Un nome che sfuggì dalle labbra, mentre istintivamente le dita andavano ad afferrare e sfoderare Musashi.

« Chi ha osato disturbare il mio sonno?
Tesori inestimabili, artefatti di altri tempi, ogni cosa fuori da ogni umana comprensione.
»

E questo fu ciò che vide.
Oro, tanto, tanto da poterci navigare per secoli.
E dopo detti secoli, ancor non riuscire a trovare la via d'uscita.
Perché un uomo si sarebbe perso in quelle ricchezze.

" Già...un uomo. "

Jevanni non seppe perché.
Non batté ciglio, mentre accantonava passivamente le immagini distogliendo lo sguardo degli occhi da quel luccichio infinito. Dopotutto, lo sguardo della mente non s'era posato nemmeno per un decimo di secondo su di esso.

" Cosa sono, dunque? "

Non se ne sarebbe fatto niente di quell'oro. Forse Hursimer, a Vento d'Oriente. Forse Irina, nella locanda.
A loro sarebbe piaciuto.

Eppure...a lui no. Ribrezzo fece il lusso sfrenato, la montagna opulenta che la bestia ostentava al pari di una ragazzina che si divertiva a mostrare le proprie forme solo per negarle all'ultimo.
Proprio come accadde in quel momento.

Benvenuti.

Non erano benvenuti, apparentemente.
Mentre la lama rossa e quella blu formavano una croce davanti all'uomo che le aveva mosse fulmineamente per disperdere l'ondata di sabbia che si abbatteva su di lui, l'albino non poté non pensare a quanto effettivamente lo fossero mai stati sino a quel momento. Crystal non aveva fatto che prenderli e scaraventarli dove voleva lei, usandoli come scudi umani per infrangere porte e muri perché lei potesse passarci. E quell'essere non era altro che l'ennesima parete sulla quale erano stati buttati.

E tutto per quella spada. Era sicuro di averla vista nel mucchio, di averla riconosciuta nella tempesta dorata.
Stormbringer era lì.
Dunque non era un caso, tutto ciò?
Non era alla ricerca di quel pentolame, da quell'accozzaglia di metalli e pietre più o meno preziose o rare.

" Non deve averla. "
Un pensiero venuto spontaneamente, che ben presto venne anteposto a tutto quanto.
" Non deve assolutamente toccarla. "

E probabilmente, nemmeno Akor' lo avrebbe voluto, eppure lui più di tutti non avrebbe potuto impedirlo.
.
.
.

Squamanera, forse. Ma non Jevanni Glacendrangh. Lui si.

E mentre gli altri blateravano sciocchezze ed entravano comunque nella bocca della tigre, il Guerriero piantò i talloni nella sabbia, levò il capo in alto e fissò dritta negli occhi la tigre di roccia e sabbia.
Forse stava facendo un'altra sciocchezza, ma aveva realmente poco da perdere lì in quel deserto buio.

« I tesori che custodisci hanno poco valore per me. »
Tutti, tranne uno. E sfortunatamente, era proprio quello che avrebbe fatto comodo alla strega.
« Eppure, esattamente come speri di difenderli?
Chi o cosa ci aspetta lì dentro che non ci vuole?
»






speedpaintbyheader

ReC 200 | AeV 200 | PeRf 325 | PeRm 150 | CaeM 450X

Nullo 0% | Basso 2% | Medio 6% | Alto 15% | Critico 33% | Mortale 69%

PJnzb
ͽH E A R T ~ B E A Tͼ
"of heart, soul and flesh"

energie
96%

stato fisico
0/16
...

stato mentale
0/16
...
PJnzb
ͽA R M A M E N Tͼ
"of steel and poison"

orizzonte
spada bastarda
stelle del tramonto
coltelli da lancio (12/12); pergamena 'stella' incastonata (4/4)
principe musashi
pugnale; poteri non attivi
tempo
pentadente; poteri non attivi; pergamena 'stop' incastonata (4/4)
brina
armatura media
dispense elfiche
abbagliante (1); fumogeno (1); esplosivo (1);
veleno indebolente -perm- (1); veleno psionico (1)


PJnzb
ͽI M M U N I T Yͼ
"of commitment and strength"

orichalcum
attacchi fisici più pericolosi e tagliano ogni materiale;
effetto boomerang applicato alle armi lanciate;
difese da attacchi fisici facilitate;
insensibilità al dolore;
velocità superiore non influenzata da confronto AeV;
risparmio del 3% su tutte le tecniche;
difesa passiva psionica
sacrificio mu
abilità dell'artefatto attivabili solo tramite sacrificio del proprio sangue
tempo
calma mantenibile in ogni situazione


PJnzb
ͽO B L I T E R A T I O Nͼ
"of blows and earthquakes"

giaciglio di polvere:
abilità personale (3/10)
consumo variabile/difesa/istantaneo/caem/natura fisica
colpo di spada raccoglie vento e para attacco
neve che si posa dopo attacco (effetto visivo)
consumo scelto, basso
impiegata due volte


PJnzb
ͽS Y N O P S I Sͼ
"of deeds and struggles"

Getto il pugnale ai piedi dei due, paro l'attacco usando contemporaneamente la spada e il pugnale mio per lanciare due volte la difesa del Warrior Style. Faccio una domanda alla tigre, fate conto che dopo aver avuto una risposta mi incammini verso la grotta.

 
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Stray
view post Posted on 7/4/2012, 19:02




LA MANO DI VEGA
s t o r m b r i n g e r
{IX}


« Occhio, generale, così ci ammazzi il soldatino! »

Fece Rohan, dove il cinismo e il sarcasmo ebbero il sopravvento – istintivo – su ogni altra cosa, prima ancora di realizzare quanto era successo, con pari naturalezza dell’opporre una spada ad un fendente avversario.

« Se ci teneva così tanto a crepare… poteva pure chiedere »

Rispose il Beccaio, scendendo da cavallo con un ghigno divertito e sardonico, guardandosi a vicenda.

Fu allora che restò bloccato.
Frantumato, spezzato, come una lastra di vetro spaccata da un’incrinatura improvvisa, rimase immobile ad occhi fissi sulla scena vissuta per una manciata di istanti. Il lancio del pugnale, l’intromissione del guerriero, la fitta e lo sfregio sanguigno, improvviso e involontario. Era assurdo. Così assurdo che dentro di lui qualcosa si mosse, turbinò sbattendo sulle pareti dello stomaco, risalì l’ugola con dilagante potenza e infine uscì: Rohan rise.
Dalle viscere al cielo stellato, una risata genuina – come non ne faceva da tempo – e graffiante, tale da fargli puntare il dito contro lo sfortunato Jevanni mente tutto il corpo sussultava e scuoteva appena la testa, quasi non credesse neanche lui a quello che aveva appena visto. Finì di ridere, prese un profondo respiro, rise ancora per una decina di secondi e si asciugò un occhio con il dorso della mano sana, trattenendo le labbra corrugate in un ghigno tremulo e sottile.

Avrebbero continuato, se non fosse stato per l’improvvisa scossa tellurica.
Il masso si tramutò in una gigantesca testa di tigre, levando le proprie fauci fino al cielo. Parlò con voce profonda, rauca, mettendoli in guardia, invitandoli a recare altrove i loro passi. Intanto, dall’ugola della belva, un rossore dorato spandeva la propria luce fin nella notte stellata, lasciando intravedere cumuli e cumuli di monete, manufatti, ricchezze. Un labirinto straripante oro e gemme, artefatti e tessuti, un dedalo di ricchezza e avidità. Eppure, in quella grotta dei desideri, loro non erano desiderati.
Appena il vento iniziò a frustargli i lembi della veste, muovendo le prime lingue di sabbia, Rohan si fece serio. Strinse la dritta, stringendo gli occhi scuri, e nella mano si materializzò un agglomerato di ferro e lame, un martello da guerra plasmato dalla più fosca ferocia. Non mosse un passo, non indietreggiò: tutta la sabbia venne assorbita all’interno della cella d’acciaio, convogliando in essa come un vortice, lasciandolo illeso.
Poi, come se nulla fosse successo, la tempesta cessò.

« Tornate a casa, questo posto non fa per voi. »

Alla seconda assurdità, Rohan non rideva più.
Squadrò le iridi granitiche della bestia dal basso verso l’alto, con in bocca solo fiele e disprezzo.

« Ma taci.

Secondo te noi siamo venuti fino in questo cazzo di posto per fare una passeggiata?
Non ci serve un invito per entrare, dopo quello che ci hai mostrato.
Quindi risparmiati gli avvertimenti e lasciaci passare, coglione… tanto scendiamo comunque.
»


Assicurò il martello alla schiena, incrociandolo con lo stendardo, e iniziò a camminare, precedendo il Beccaio. Dietro di lui, sentì le parole di Jevanni, divertente fantoccio, ragionare con la bestia. Più che da ridere, c’era da compatire, ma in fondo, poco gli importava. Avvicinandosi sempre più all’ugola di pietra, verso il bagliore, Rohan fu certo di una cosa - e quella sensazione di inquietudine gli strappò un sorriso.
Vietando l’ingresso, la bestia non voleva proteggere il luogo.
Voleva proteggere loro.




«« ReC: 275 AeV: 225 PeRf: 325 PeRm: 225 Caem: 250 »»
Basso: 02% Medio 06% Alto: 15% Immenso 33%

Stato Fisico » Illeso ~ {0/16}
Status Anormali » ~ {0/0}
Stato Psicologico » ~ {0/16}
Energia » 100% -6% = 94%
Equipaggiamento »
«Right Arm of th'demon» Innestata. «Lascito dell'Alba» ~ «Stendardo di Gruumsh» Dritta. «Kharon» ~ «SfregiaDiavoli» Equipaggiate a entrambe le gambe. «Nightcleavers» Assicurati attorno al torso {x15}


Abilità Passive & Derivate da Artefatti •
«Appetize for Opposition / Havoc Hormones» Difesa psionica passiva. / Possibilità di impugnare armi enormi con facilità, forza fisica eccezionale. «Overwhelming Will» Immunità al dolore / Non sviene raggiunto il 10% di energie. «Scattering Steel» Telecinesi sulle armi possedute. «Oko Boga nie zna barier» Auspex passivo, visione delle auree. {Stendardo di Gruumsh} «Era il loro campione e giusto il suo discernimento / La sua spada parrà incontrastabile, splendente e soverchiante.» Qualunque azione verrà commessa, gli altri la considereranno sempre giusta e necessaria. / Paura e timore di morire per chi fronteggia i colpi della spada. {Lascito dell'Alba} «Fremito» Impossibile percepire la direzione del colpo, l’arma appare incredibilmente sfocata. {Kharon} «Percuoticieli / Frangianimi » Creazione istantanea di appoggi immateriali orizzontali o in pendenza. / Ogni colpo o tecnica inferto da Rohan infligge il doppio delle sofferenze che potrebbe sortire, pur rimanendo invariato il danno in sé. / Rohan avverte dolore equivalente al danno inferto per mezzo degli schinieri. {SfregiaDiavoli}


Riassunto Azioni & Note •
:rotfl:
La tecnica qui sotto è stata un po’ romanzata facendola assorbire dal martello, ma è sempre una difesa media.

CITAZIONE
Fame: Ma d'altronde l'istinto primordiale, il primo vero bisogno dell'uomo è nutrirsi. Senza le energie necessarie per andare avanti nessuno degli altri bisogni umani potrebbe nemmeno concretarsi. Così Kharon consente al corpo del portatore di trasformarsi temporaneamente in una sorta di spugna, capace di assorbire emanazioni energetiche di una certa entità. Esponendo una porizione del corpo al colpo che si desidera assorbire, si potrà immagazzinare totalmente la sua energia al proprio interno, come se la si fosse divorata. Ogni tipo di attacco che implichi la minima quantità di forza si arresterà immediatamente contro il corpo di colui che impugna Kharon, come se improvvisamente l'energia che lo muoveva si fosse esaurita. Le emanazioni elementali, in quanto pura energia, spariranno semplicemente come se non fossero mai esistite. {consumo medio, potenza media, durata istantanea, raggio d'azione frontale}



 
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view post Posted on 10/4/2012, 15:23
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Sarebbe potuto andare tutto bene, tutto perfettamente liscio. Avrebbero potuto aprire indenni la bocca famelica della grotta ed entrarvi come legittimi possessori della sua chiave. E invece no. Invece quegli umani, sciocchi, eroici, infantili, avevano voluto complicare tutto. Avevano voluto atteggiarsi a protagonisti della scena quando lei aveva ordito tutto così bene.
E avevano pagato con il proprio sangue quella distrazione.
Sdegnata, Crystal si portò una mano al viso. Erano quelle le creature che un giorno avrebbe eliminato. Un giorno il suo regno sarebbe stato costituito da eletti, eterei, incapaci di cadere in errore. Non sarebbero stati gretti, stolti, volgari. Ma si sarebbero inchinati di fronte a lei, al Destino, e avrebbero saggiamente ascoltato le sue parole.

« ...voi qui non siete i benvenuti. »

Un sorriso acido le increspò il volto, mentre le sue pupille si dilatavano in un moto di follia.
Rapida, si parò il viso e il corpo con un braccio, trascinando a sé un lembo del proprio mantello. La sabbia le mulinò attorno, attraverso, in un sibilo feroce, non riuscendo neppure a sfiorarla.
La dominava, dominava quel potere infame che aveva creduto di poterla vincere. E con la propria voce lo cavalcava, gridando la propria profezia.

Io sono sempre la benvenuta, in questo luogo che è stato dei miei padri.
Io sono la vita e la morte, non saranno i tuoi schiamazzi a fermarmi!


Il suo corpo tornò ad essere della consueta consistenza dopo pochi secondi. Per un attimo era stata un miraggio, rivestita di splendida eleganza. Ora era di nuovo semplicemente Crystal. Si avviò in mezzo a loro, senza più attenderli e senza impartire ordini. La sabbia le si era attaccata addosso, offuscando i colori delle sue vesti. Ma nulla avrebbe potuto cancellare la sua smorfia di trionfo, quasi gongolante.
Erano vicini, molto vicini. Sentiva la presenza del tesoro, percepiva il suo desiderio più vicino. Dopo tanto tempo, finalmente.



CITAZIONE
Uso come difesa "Corpo d'Ombra" del negromante, e poi seguo tutti voi nella grotta.

 
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Christine`
view post Posted on 10/4/2012, 18:26





LA MANO DI VEGA
Rocce che sbranano altre rocce

png
« Meglio che sto zitta. » si contrappose Ahinoe alla chiassosa risata in cui caddero il beccaio e Rohan dopo aver visto che il pugnale lanciato da Viktor si era conficcato nella spalla di Jevanni lanciando schizzi di sangue intorno. Il primo pensiero della capitana era rivolto al chiedere se si fosse fatto male, ma era abbastanza ovvio che la domanda sarebbe risultata abbastanza sciocca: è pur sempre un fottuto pugnale dentro una spalla.

Si staccò dagli altri due uomini della scorta un po’ perché seriamente preoccupata per Jevanni, un po’ perché che il compagno avesse fatto l’idiota lo aveva ben pensato, e in altre occasioni non ci avrebbe pensato due volte a d unirsi alla risata. Le scappò comunque un sorrisetto mentre rifletteva sulla sua predica che nascose ponendosi la mano destra alla bocca.

Poco dopo la terra si mise a tremare, una rapida quanto forte scossa tellurica avente come centro la pietra dove erano stati scagliati il pugnale e Orizzonte; scariche elettriche e fulmini trasmutarono le fattezze della pietra in un’enorme ingresso, la testa di una tigre con unica direzione le sue fauci e le viscere dell’inferno che stavano cercando. Nella bocca del felino una serie di gradinate che conducevano in basse e irradiate da una sfocata luce color cremisi, come le fiamme che si diceva divampassero nell’inferno.

« Chi ha osato disturbare il mio sonno? Tesori inestimabili, artefatti di altri tempi, ogni cosa fuori da ogni umana comprensione. » asserì una voce che proveniva dall’ingresso di pietra così che sembrasse la tigre stessa, muovendo le sue fauci, a parlare loro. Com’era ovvio nascondeva tesori di inestimabile valore, montagne d’oro e in quantità vergognose, capaci di attirare a sé ogni sorta di criminale e rubatesori.
Finalmente il posto adatto ad un corsaro, le prime parole che potessero destare un sincero interesse agli occhi di Ahinoe.

Tanto qua tutti se ne fottono dei tesori, cercano altro, dando per scontato che chi li accompagna non immagini che la destinazione sia un artefatto di chissà quale tipo. Bah, non sanno che si perdono. E lui voleva solo attirarli dentro, farli entrare di loro spontanea volontà nella sue fauci, come se non si rendessero conto del pericolo che quasi certamente li attendeva.
Forse non è chiaro che chi non ha capito cosa e chi avesse davanti era proprio lui, per quanto lei e Jevanni potessero ripudiare Crystal e i suoi uomini, la certezza di avere dalla propria parte gente del genere, più che altro conferiva sicurezza.

« Voi qui non siete i benvenuti. » una tempesta di sabbia si alzò abbattendosi sul gruppo.
Ahinoe si mosse abbastanza velocemente da sfoderare in coppia Sangre a Azuma, così che muovendosi parallele potessero deviare la sabbia che le dirompeva contro. Un istante dopo erano tornate nelle loro fodere.


« Tornate a casa, questo posto non fa per voi. » concluse infine la tigre.

Tanto sarebbero passati comunque, come dire ad un bambino di non toccare un oggetto: è un invito a farlo! Al notare che anche tutti gli altri erano rimasti contrariati, si pronunciò anche lei.

« Avvisi inutili, chiunque tu sia. Stai chiedendo a dei cacciatori di non cacciare la loro preda, comprenderai da solo che ci stai solo invitando in quelle tue belle fauci. Forse non hai ben capito chi fra noi sia la tigre. »

Aggiunse ad alta voce, con un’amara nota di sarcasmo nelle sue parole, lei che sapeva che se ce l’avrebbe fatta era solo grazie agli uomini che le stavano intorno. Ma chi se ne frega dopotutto, l’importante è il risultato.




png
S T A T I S T I C H E
- - - - - - - - - - - - -
Basso 5% - Medio 10% - Alto 20% - Critico 40%
ReC 200 - AeV 200 - PeRf 225 - PeRm 200 - CaeM 375
Energia 90 (-5; -5)
Stato Fisico Ottimale (0/16)
Stato Psicologico Sicura, decisa e determinata (0/16)

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Sangre Rinforderata (Katana)
Manuka Rinfoderata (Katana)
Azuma Rinfoderata (Wakizashi)
Breathings Rinfoderate [5/5 Proiettili di piombo] [15/15 Dardi in ferro]
Cien Almas Abyss Equipaggiata (Armatura)

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P A S S I V E
- - - - - - - - - - - - -
In the cicada's cry - Manuka è indistruttibile.
In the cicada's cry - Manuka non può essere sottratta ad Ahinoe, questa tornerà sempre da lei.
Caricia - Ahinoe è immune alle influenze psicologiche passive.
Seguridad - Ahinoe non si lascerà influenzare dagli svantaggi in combattimento.
Eficacia - È possibile scorgere il punto debole di ogni oggetto (Tagliare oggetti/ disarmare con facilità)
Esgrima - Ahinoe noterà sempre i punti deboli dell'avversario e i suoi attacchi risulteranno più efficaci.
Esgrima - Auspex passivo.

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A T T I V E
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Seguridad - Difesa fisica, consumo basso, attiva I livello Warrior Style, usata due volte tramite Sangre e Azuma.

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N O T E
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Volevo terminare la grafica nuova della scheda prima di postare, così da poter avere uno specchietto più corretto.
Uso anche io, come coldest, due volte la bassa del WS (che evito quindi di citare ancora) –visto che poi ne ho solo alte. È brutto però stare sempre in quest con gente esageratamente più forte è_è

È l'ultima volta che cambio stile di layout, lo prometto.

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view post Posted on 12/4/2012, 11:23

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La mano di Vega
Atto III: Stormbringer
شنت تقتحم


Le fauci scricchiolarono, la mandibola si mosse.
Un ringhio gutturale salì dalle viscere dell’inferno, un’altra vampata di calore salì verso i cinque profanatori.

« Vi avevo avvisati.»

La bocca si chiuse, avrebbe inghiottito gli sciacalli all’interno del land van jakkalse, essi avrebbero cessato di esistere in quello stesso momento. Domande stupide gli erano state rivolte, con ridondante saccenza supponevano di passare indenni in un mondo che non gli apparteneva.

« Ora basta!»

La pietra d’onice vibrò nella tasca di Glacendragh, la voce di Akor’ si propagò nell’aria. Le fauci della bestia si bloccarono a pochi centimetri dai capelli del più alto dei cinque. La bocca della tigre si spalancò nuovamente, i denti cessarono di essere un pericolo per gli avventori.

«Akor’ il distruttore osi portare qui queste persone?»

La voce stizzita della tigre rimbombò dentro i presenti, una voce sinistramente minacciosa, come se i pericoli non fossero finiti lì.

« E tu, donna, questa non è la terra dei tuoi padri, questa terra non ti appartiene.»

Parole al veleno sputate sul terreno, uscite come lingue di fuoco.

« Cosa vi fa pensare che lì sotto sareste i benvenuti?»

Glacendragh pensava che niente proteggeva quel luogo; stronzate, gli Dei draconici vegliavano sul land van jakkalse, esseri molto più potenti di loro. Cos’erano loro infondo se non patetici moscerini? La ragazza, invece, credeva che loro erano divenuti i cacciatori e lui la preda, semplicemente sciocchezze eruttate da una bocca ingenua e vergine alle conoscenze di quel luogo.
Ma avrebbero visto con i loro occhi la potenza e la violenta bellezza della forza di quella terra draconica. La bocca si chiuse senza che Akor’ potesse più proferir parole. Vennero inghiottiti dalla gola della bestia.
Mai più avrebbero rivisto la luce del sole.
Intorno a loro tutto divenne semplicemente buio.

-------------------------------

Vennero inghiottiti in una serie di tunnel infiniti, di sequenze illogiche di scivoli senza fine. Un maelström di terra e sabbia che li catapultava sempre di più verso il basso. E mentre i corpi scendevano, la luce e il calore aumentavano di pari passo, come se la fonte luminosa che reggeva quel mondo non fosse lì in alto nel firmamento, bensì nelle viscere della terra. Proprio quando quella discesa sembrava non finire mai, il terreno raggiunse violentemente il corpo degli uomini.
Atterrarono sul terriccio duro del fondo di quella caverna, sopra i loro occhi una cupola di sabbia inscalfibile copriva ogni cosa, sensazione claustrofobica di eterna prigionia. Ma i loro desideri vennero esauditi. Ovunque avessero guardato, caterve d’oro e di pietre preziose si sarebbero palesate dinanzi ai propri occhi.
Tanto oro da poterci riempire tre città intere, una distesa infinita, la visione apparsa nelle loro teste in superficie si era rivelata veritiera. Quel luogo era davvero ricolmo di ricchezze di ogni genere.
Nessuno resisteva alla tentazione di toccare quegli oggetti tanto preziosi.
Gli umani tutti erano spinti da un irrefrenabile voglia di stringere tra le loro mani tutto quel tesoro enorme.
Insito sentimento d’avarizia che sarebbe esploso come un geyser d’acqua erutta dal profondo della terra grazie al calore del magma presente nelle viscere della stessa.
Gli smeraldi e gli zaffiri, l’oro e le perle, sarebbero diventate il desiderio più grande dei profanatori. Ingordi avrebbero depauperato quelle ricchezze e avrebbero sottratto ogni cosa in quel luogo.
Una tentazione divina che solo se superata li avrebbe condotti avanti verso la salvezza.
Altresì sarebbero stati sepolti con le loro ricchezze, come ogni sovrano infondo sogna.

“Se avanti vorrai andare, i tesori non dovrai toccare”.

Solamente ai puri è concesso andare avanti. Coloro che sapranno resistere alle tentazioni che la caverna delle meraviglie gli avrebbe messo davanti agli occhi.
Nessuno mai fu giudicato abbastanza meritevole.





CITAZIONE
Qm point:
Venite inghiottiti nelle viscere della caverna, sopra di voi la caverna si chiude senza alcuna possibilità di uscirne.
Venite catapultati direttamente nella prima stanza, una stanza enorme in ogni senso, apparentemente infinita. Appena vedete il primo dei tesori, un'influenza psionica passiva vi colpisce, ogni volta che guardate i tesori questa influenza cresce, diventando man mano basso - medio - alto - critico - mortale. L'influenza vi spinge a toccare i tesori, avete due alternative per farsì che l'influenza non diventi mortale, resistergli, in qualsiasi modo, oppure cedere e toccare gli oggetti.
Arrivati a mortale verrete inghiottiti lì per sempre. Ovviamente si parla ad personam, e altrettanto ovviamente potete gestire questa cosa come volete, non vi dirò cosa dovete fare, ma si tratta di influenze psioniche e quindi contrastabili come tali e per di più si sviluppano tramite la vista. Ps: Spezzare un livello della psionica con una tecnica vi protegerrebbe automaticamente.
Avete tempo fino al giorno 17 aprile ore 23:59



Edited by Lud† - 12/4/2012, 14:33
 
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view post Posted on 12/4/2012, 14:36
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All Heavens sent to dust
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S H I M M E R
s u s t a i n e d b y h a t e



Impassibile di fronte ai deliri della testa gigante di sabbia, Jevanni non si curò nemmeno di battere ciglio di fronte alla collera della tigre.

Ciò che il guardiano non capiva, era la sua fortuna che non fosse Jevanni quello più grande.
Nemmeno l'attimo di fiatare la prima delle ingiurie, che l'uomo l'avrebbe dispersa in turbini di granelli dorati.
Si limitò caparbiamente a ricambiare gelidamente gli occhi rubicondi dell'animale che sembravano volerlo incenerire con il solo sguardo.

Repentinamente, senza preavviso, le fauci inconsistenti tentarono di serrarsi su di lui - eppure non ebbero modo nemmeno di sfiorarlo, paralizzate dalla voce imperiosa del drago Akor' che s'era levata senza possibilità di replica rimettendo al proprio posto la bestia.

Supponendo che non avrebbe ricevuto alcuna delle risposte che cercava, si decise ad entrare nella bocca del guardiano; scoccò un'ultima occhiata al cielo notturno, sapendo che molto probabilmente la prossima volta che lo avrebbe scorto sarebbe stato una volta che Crystal fosse morta.

« Occhio alle trappole, Ahinoe » bisbigliò posandole la mano sulla spalla, accompagnandola nell'abisso.
« Non mi dispiacerebbe evitare un'altra caduta. »

divider8

Luce, scintillante luce a ferirgli gli occhi. E un calore, altrettanto irritante, a fargli colare una goccia di sudore lungo la fronte.
E lui che aveva sperato, nel seguire i gradini scivolosi e i cunicoli, che una grotta potesse essere più fresca del deserto.

" Non si può avere tutto. "
Gli sarebbe bastato il sangue di Crystal lungo il filo della spada.
Quella farsa avrebbe presto avuto fine.

E anche quel fastidioso lucore sarebbe finalmente cessato. Gli occhi dell'uomo non indugiarono sui tesori, abbaglianti come non mai, riflettendo una luce maligna e tentatrice. Si sa, gli uomini erano facili preda delle tentazioni.

" Cosa sono, dunque? "
Si chiese pensos, mentre si dirigeva verso l'uscita dalla stanza, adocchiata fra le dune di lusso.
" Sono ancora umano? "

Come se fosse una colpa, non essere attratti da quel metallo giallognolo.
Come se fosse peccato, non indugiare.

In realtà, aveva poca rilevanza: sarebbe stato peccatore. Sarebbe stato colpevole. Disumano.

Perché ciò che doveva fare era arrivare a Stormbringer prima di Crystal.
E farla finita una volta per tutte.

Quest'unico pensiero ad occupargli la testa, nient'altro, accompagnò ed accelerò i suoi passi - quasi portandolo però ad inciampare su Ahinoe, che invece s'era fermata a fissare con aria particolarmente interessata -per non dire famelica- le monete preziose. Era stata pirata, e Jevanni quasi l'aveva scordato, ma non aveva tempo per questo. Provava una sorta di affetto per la compagna di sventura, però non aveva sinceramente voglia di assecondare la sua avidità.
« Non hai nemmeno un sacco abbastanza capiente dove metterle.
Muoviamoci.
»

La afferrò per il colletto, ignorando pazientemente le sue lamentele e i suoi vani tentativi di liberarsi, trascinandola verso l'uscita da quella stanza fastidiosamente luminosa.





speedpaintbyheader

ReC 200 | AeV 200 | PeRf 325 | PeRm 150 | CaeM 450X

Nullo 0% | Basso 2% | Medio 6% | Alto 15% | Critico 33% | Mortale 69%

PJnzb
ͽH E A R T ~ B E A Tͼ
"of heart, soul and flesh"

energie
96%

stato fisico
0/16
...

stato mentale
0/16
...
PJnzb
ͽA R M A M E N Tͼ
"of steel and poison"

orizzonte
spada bastarda
stelle del tramonto
coltelli da lancio (12/12); pergamena 'stella' incastonata (4/4)
principe musashi
pugnale; poteri non attivi
tempo
pentadente; poteri non attivi; pergamena 'stop' incastonata (4/4)
brina
armatura media
dispense elfiche
abbagliante (1); fumogeno (1); esplosivo (1);
veleno indebolente -perm- (1); veleno psionico (1)


PJnzb
ͽI M M U N I T Yͼ
"of commitment and strength"

orichalcum
attacchi fisici più pericolosi e tagliano ogni materiale;
effetto boomerang applicato alle armi lanciate;
difese da attacchi fisici facilitate;
insensibilità al dolore;
velocità superiore non influenzata da confronto AeV;
risparmio del 3% su tutte le tecniche;
difesa passiva psionica
sacrificio mu
abilità dell'artefatto attivabili solo tramite sacrificio del proprio sangue
tempo
calma mantenibile in ogni situazione


PJnzb
ͽO B L I T E R A T I O Nͼ
"of blows and earthquakes"

---
.
.


PJnzb
ͽS Y N O P S I Sͼ
"of deeds and struggles"

L'influenza psionica viene impedita dalla difesa passiva, che mi permette di ignorare dall'inizio alla fine le ricchezze dato il realmente scarso interesse che Jevanni ha nei loro confronti. Nel farlo trascino Ahinoe, come concordato con Christine, per dissuaderla dal fermarsi.

 
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Lenny™
view post Posted on 15/4/2012, 12:17




___ _ ___

La ferale caverna ringhiava ancora di cieco furore. Minacce vacue e distorte rivolte al vento, al nulla. Il Beccaio non aveva tempo da dispensare dinanzi a un ingresso magico, per quanto mostruoso fosse. Quando le enormi arcate mandibolari della tigre si chiusero su se stesse come tenaglie, il buio calò tutt'intorno, ottenebrando la vista dei presenti. Non quella del vecchio generale, essere demoniaco sorto dalla tenebra, e che nella tenebra era ancora più forte, ancora più inarrestabile. E nella tenebra poteva scrutare, vedendo senza esser visto. Viktor e Rohan ignorarono tutto questo. Attraversarono innumerevoli cunicoli sotterranei, scivolando lungo lisci superfici di pietra lavorata.
Per poi atterrare nelle viscere di quella caverna.
Laddove splendeva la luce più ammaliante che potesse esistere.
Quella dell'oro.

Li aveva scorti prima, all'ingresso della caverna. Solo un piccolo, frammentario assaggio di quanto adesso gli si stagliava innanzi. Dinanzi ai suoi occhi, si stendevano vaste pianure dai manti dorati, popolate da scrigni e forzieri stracolmi di pietre preziose, antichi gioielli, armi istoriate. Il sancta sanctorum di quella cripta avrebbe fatto impallidire la sala del tesoro di Ferdinando II d'Asburgo, di suo cugino Massimiliano von Wittelsbach, e di tutti gli altri signori che nutrivano la guerra eterna in Germania. Tempi e luoghi mortalmente diversi. ma l'oro, quello restava sempre lo stesso.
L'unico, vero dio degli uomini.
Ma non di Viktor von Falkenberg, che seppure attratto da tanta ricchezza, non si sarebbe mai fiondato su quei tesori come un ratto famelico di fronte a della cuccuma avariata. No, Viktor aveva la netta impressione che quelle auree montagne non fossero che un altro piccolo, patetico assaggio di quanto li attendeva più in profondità, oltre la stanza dei tesori. Era un altro dio quello che seguiva il Beccaio, un dio molto più grande, molto più immenso del ricco dio dell'oro.
Il dio potere.

Distolse lo sguardo dai tesori che lo circondavano da ogni parte, tentando di ghermirlo con il loro innaturale fascino che tanti uomini aveva condotto alla rovina. No, la sua imperante brama cercava qualcosa d'altro che oro e ricchezze -seppure quelle non fossero di certo sdegnate- e dalla sua mano, ancora una volta, si assemblò un piccolo meta-agglomerato lucente, un bagliore violastro dal cuore nero come pece. Era la sua ambizione, quella, sotto forma di piccola stella lucente. una volontà magica che avrebbe tracciò il cammino che avrebbe seguito. E subito, difatti, essa schizzo diritta, oltre i tesori lucenti, oltre quella sala di vuote bellezze, in cerca di una forza più grande, di un potere assoluto, nascosto nelle vicinanze.

« Devono averci scambiato per due straccioni, per credere che ci ridurremo a raccattare un paio dei loro spiccoli da terra. » Sentenziò, pacato. Meno pacato fu il calcio che assestò ad un prezioso monile d'oro bianco ai suoi piedi. Lo stivale borchiato mandò il gioiello grosso quanto un uovo d'anatra a ruzzolare tra il resto degli spiccioli.
« Mi sento offeso, Rohan. E reclamo soddisfazione. »
Berciò, muovendo passo nella direzione tracciata dalla sua stella. inoltrandosi ancora più dentro, ancora più in profondità nella catacomba dei draghi.
C'era un tesoro molto più prezioso del triviale denaro, ad attenderlo.



SelfportraitwithDeath

Umano: Rec 325 ~ AeV 150 ~ PeRf 125~ PeRm 525 ~ CaeM 225
Demone: Rec 400 ~ AeV 100 ~ PeRf 100~ PeRm 850 ~ CaeM 150

~ Basso 1% ~ Medio 5% ~ Alto 13% ~ Immenso 29% ~

Energia residua: 95% -1% -1% = 93%
Status Fisico: Illeso
Status Psicologico: Lucido

Passive rilevanti in uso
Certain burden_-Aura venefica che rinsecchisce e avvizzisce gli esseri viventi che lo circondano fintanto che gli restano vicino.
Achtung_Passiva psionica di timore (se i personaggi vicini sono di energia inferiore e non sono demoni).
-Auspex passivo. / Difesa da auspex passivi.
Sakrileg_Percezione visiva al buio/mimetizzazione completa all'ombra.
Streben (Arcanismo III liv.)_-Cognizione passiva di qualsiasi magia operata in campo.
-Abilità attive magiche castate immediatamente e senza bisogno di tempi di concentrazione.
-Tecniche magiche provocano danni di un livello superiore, a fronte di una diminuzione delle tecniche fisiche di pari natura.
Corigliano (compagno animale)_Tele-empatia completa tra il pg e il suo corvo.

Attive utilizzate

~ Streben__ _ E' vero, a guidare un uomo verso la vetta sono gli ideali, ciò che viene dal cuore. Così come è vero che se anche Falkeberg l'abbia mai avuto, un cuore, l'ha saputo celare ottimamente alla vista altrui. Dimostrarsi caparbi e temerari contro i nemici è un grande passo, ma a cosa serve saper navigare se si è sprovvisti di una barca? Quello che un tempo era un uomo di spada e moschetto è oggi divenuto un dannato che opera quasi esclusivamente magia nera contro i propri avversari. Una magia esercitata al massimo nelle forme più variegate possibili, diramando il proprio sapere in ben più di una dottrina. Il tutto da solo, senza l'aiuto di qualsivoglia maestro o guida. La magia ha preso a fluire dentro il corpo e dentro lo spirito dell'Oberkommandierende sin da quella notte gottosa, per poi pulsare con sempre più veemenza, avida di nuovo sapere e di ripetute esercitazioni. E' così che Viktor è arrivato a rendere il massimo con la propria arte magica, dominando incontrastato il terreno di combattimento. In grado di discernere la magia nella moltitudine delle sue manifestazioni, Viktor sarà in grado di percepirla nell’area circostante, un sesto senso o un intuito al quale si potrà affidare con assoluta certezza. Si potranno individuare le trappole di origine magica sul campo di battaglia, riconoscere le illusioni ambientali come tali, avvertire la presenza di attacchi magici diretti alle proprie spalle e tanto altro ancora;
Ma questo non è tutto: allo stesso modo in cui il Beccaio terrorizza i suoi nemici, così come egli rende malleabile il loro spirito, in ugual modo egli non può e non potrà mai assolutamente permettere che sia il suo spirito ad essere rintracciato e manipolato da esterni. Forgiato tanto dalla guerra quanto dall'oscurità, Viktor è divenuto in grado di liberarsi da qualsiasi trappola e tranello scagliato dagli avversari. Nel tempo il Beccaio ha sviluppato questa notevole difesa utile contro i più subdoli degli avversari, gli psionici. Spendendo un consumo pari alla forza dell'illusione/ammaliamento/attacco psionico che gli è stato scagliato contro, infatti,egli sarà in grado di liberarsene. Le abilità magiche saranno così elevate da bypassare qualsiasi processo che intercorra fra intenzione e azione, col risultato di castare magie in tempi di concentrazione pressoché nulli. Ogni tecnica di natura magica provocherà danni di un livello superiore alla potenza della stessa, a fronte di una diminuzione delle tecniche fisiche di pari natura.
Questa tecnica basa la propria potenza sulla ReC del possessore, e non sulla sua PeRm.
{Passive Dominio Arcanismo livelli I -II - III} &{Pergamena Disarmante: consumo di energie VariabileBasso}

~ Fallstrick__ _Infinite sono le vie della vittoria, per il Falkenberg. E nessuna di queste potrebbe mai disdegnare l'uso di tranelli, inganni, infidi trappole allo scopo di distorcere l'attenzione del nemico. esempio fulgido della linea di condotta combattiva di Viktor è questa tecnica: dopo un attimo di concentrazione e di silenzio, il Beccaio riuscirà a evocare sul campo di battaglia un'immagine rappresentante qualsiasi tipo di oggetto/persona/creatura. Tale immagine potrà essere vista da tutte le persone presenti sul campo di battaglia e ingannerà magistralmente i sensi della vista e dell'udito. Potrà parlare, quindi, e fare rumore, ma non possiederà alcun odore (benché solo quelli col fiuto più acuto potrebbero accorgersi dell'inganno) e non potrà in alcun modo attaccare il proprio avversario o fingere di farlo. A tal proposito, l'immagine non potrà nemmeno muoversi dalla sua posizione, pur potendo compiere qualche movimento circostanziale. Se per qualsiasi ragione l'avversario dovesse entrare in contatto con l'immagine, essa esploderà improvvisamente in un raggio di un paio di metri, provocando un danno pari a Medio a tutte le persone coinvolte. In caso contrario, essa rimarrà in campo fino al termine del turno, svanendo nel nulla una volta "smascherata".
E se fosse Viktor a cadere in una trappola dell'avversario? O se perdesse la strada, se i suoi nemici si nascondessero alla sua vista così da assalirlo alle spalle? E se gli fosse stato sottratto un tesoro da dei ladri? Nessun problema, non per l'Oberkommandierende. Alzando i palmi a coppa innanzi a se, Viktor sarà in grado di creare una sfera lucente dal diametro poco minore di un pugno, che gli indicherà la giusta direzione verso un determinato (o non) obbiettivo. Ad essa potrà essere impartito qualsiasi traguardo. Un'uscita, un avversario, anche invisibile, o un arma persa precedentemente, tuttavia questo dev'essere conosciuto, almeno teoricamente, e presente sul campo di battaglia. La stella lo raggiungerà ad una rapidità che permetterà al Beccaio di seguirla, o di non perderla di vista, e cercherà di seguire il percorso meno ostacolante per arrivare al traguardo. Una tecnica inaspettatamente utile contro nemici invisibili o simili.
{Pergamena Tranello, consumo di energie: Medio} & {Pergamena Stella, consumo di energie: Basso}

Note: Vik usa Disarmante a liv basso per dissolvere la malia psionica. poi, per non venire catturato ancora una volta dai tesori che lo circondano, usa Stella per seguire qualcosa di molto più prezioso dell'oro. La direzione di tella è stata concordata col QM.

 
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Christine`
view post Posted on 17/4/2012, 18:09





LA MANO DI VEGA
folie pour le trésor

png
Calciò la terra infame, tediata dall’opprimente modo di esprimersi della feroce caverna, tanto stolta dallo sproloquiare senza rendersi conto che nessuno nel suo pubblico si era lasciato intimidire, o era rimasto quantomeno turbato dai suoi avvertimenti. Aveva ingurgitato una manica non indifferenza di guerrieri –una delle peggiori combinazioni che potesse sperare di trovare davanti alle sue fauci, che ora serravano al loro interno Ahinoe ed il resto del gruppo.
E come topi in trappola e predoni affamati potevano solo procedere in avanti, fino alla fine.
Fino al cadavere di Crystal, fino all’oro che le era praticamente dovuto dopo aver assaggiato la visione che la caverna ferale aveva loro imposto.

Oscura atmosfera e stretti passaggi, uno di quei tanto classici tanto pericolosi percorsi che nelle favole conducevano al tesoro, sebbene sarebbe stato molto più gradevole trovarsi in una di quelle folte foreste su isole deserte dove –almeno- un po’ di calda luce rassicurava la ricerca.

Una mano sulla spalla. « Occhio alle trappole, Ahinoe. » le sussurrò Jevanni mentre camminavano verso l’inferno dorato promesso, facendo riemergere ricordi che sicuramente non erano fra quelli desiderosi di essere narrati in una taverna, quanto invece occultati come insignificanti dettagli.
« Non mi dispiacerebbe evitare un’altra caduta. » concluse.
Abbiamo capito, con la mano destra Ahinoe fece cenno di obbedienza, toccandosi la fronte e alzando in alto il braccio. « Signorsi, signore. Pff. » sarcastica.

Un ultimo passo, poi un bagliore familiare si scorse all’orizzonte, un mare di oro ridondante, tanto da nauseare il più famelico dei cacciatori di tesori, da inebriare il più venale dei corsari. Ma Ahinoe avrebbe fatto come suo solito: un –grosso- souvenir, come il fermaglio rubato dal tesoro del “Grampus “quando gettò la fortuna nella sua stiva in mare su consiglio di quello stronzo di Dirk Pym. Eh, non ha avrebbe avuto senso avere tanto oro se poi sarebbe affondata con lui.
Si tolse il fermaglio con il cristallo a forma di corvo, e lo fissò.
Tu che faresti? Dici che dovrei aspettare? Dai, uno piccolo.
E non smetteva di fissare i riflessi dorati sulla superficie del suo piccolo tesoro.

Mentre gli altri continuavano di buon passo, lei si voltò con scioltezza più silenziosamente che potesse fare, benché tutto il metallo che portava addosso impediva a grandi mani ciò. Pace, si fissò un punto e quasi si fiondò contro il tesoro
Avvicinò una delle pallide mani ad una moneta, il solo indice, l’unghia affilata quasi lo sfioravano.
Ma niente, una mano la strattonò, afferandola per il colletto e traendola indietro.
Jevanni se ne era accorto.
« Non hai nemmeno un sacco abbastanza capiente dove metterle.
Muoviamoci.
»

Arrabbiata, si, come una ragazzina a cui viene negato il gioiello. Tentò di sciogliere la morsa della forte mano di Jevanni. Inutilmente.
Si volse verso il volto di Jevanni, fissandolo con occhi lucidi « Sacco? Sono abbastanza forte da prendermi un forziere… »
bugia.





png
S T A T I S T I C H E
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Basso 5% - Medio 10% - Alto 20% - Critico 40%
ReC 200 - AeV 200 - PeRf 225 - PeRm 200 - CaeM 375
Energia 90 (-5; -5)
Stato Fisico Ottimale (0/16)
Stato Psicologico Sicura, decisa e determinata (0/16)

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Sangre Rinforderata (Katana)
Manuka Rinfoderata (Katana)
Azuma Rinfoderata (Wakizashi)
Breathings Rinfoderate [5/5 Proiettili di piombo] [15/15 Dardi in ferro]
Cien Almas Abyss Equipaggiata (Armatura)

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P A S S I V E
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In the cicada's cry - Manuka è indistruttibile.
In the cicada's cry - Manuka non può essere sottratta ad Ahinoe, questa tornerà sempre da lei.
Caricia - Ahinoe è immune alle influenze psicologiche passive.
Seguridad - Ahinoe non si lascerà influenzare dagli svantaggi in combattimento.
Eficacia - È possibile scorgere il punto debole di ogni oggetto (Tagliare oggetti/ disarmare con facilità)
Esgrima - Ahinoe noterà sempre i punti deboli dell'avversario e i suoi attacchi risulteranno più efficaci.
Esgrima - Auspex passivo.

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A T T I V E
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Slot Libero - Nessuna abilità utilizzata.

❂ ❂ ❂ ❂ ❂
N O T E
- - - - - - - - - - - - -
Ehmm ** Nonostante la passiva del mezzodemone che -MOLTO in teoria- dovrebbe permettere ad Ahinoe di rimanere abbastanza distaccata dal tesoro e la suo psionica, ci cade lo stesso vista la sua natura, è comunque un ex-pirata è_è
In ogni caso, sempre grazie alla pasiva citata, diciamo che non perde totalmente il controllo: Jevanni la tira per il colletto e la tiene buona per il resto della "passeggiata". X'P
Non è pucchosa? ^-^""
EDIT - Errore di battitura.

❂ ❂ ❂ ❂ ❂


Edited by Christine` - 17/4/2012, 21:01
 
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Stray
view post Posted on 17/4/2012, 21:45




LA MANO DI VEGA
s t o r m b r i n g e r
{X}


« Mi sento offeso, Rohan. E reclamo soddisfazione. »

Il disappunto dell'Armigero venne sputato sopra un mucchio di preziosi, lasciandolo a lucidare il metallo sotto forma di viscida secrezione salivare. No, non era la caverna che si era aspettato, intrisa una calma piatta e opprimente rotta solo dal tintinnare di qualche moneta fra una pila e l’altra, caduta dopo secoli di precario equilibrio. Si guardò attorno incontrando nient’altro che oro, mucchi su mucchi di dobloni tintinnanti, e sbadigliò.

« Aaaaw~ye, mein Oberkommandierende… »

Fece, continuando a camminare con lo sguardo assente fra le cataste scintillanti.
No, non era affatto ciò che si aspettava, non era questa la sua Grotta delle Meraviglie, ciò da cui la tigre di pietra li aveva messi in guardia. L'avidità umana che corrompe ogni cosa? Meglio che il land jakkalse si mettesse a fare sermoni lungo le strade.
Con uno schiocco secco, come consolidatesi da una fumosa esplosione di filamenti rossastri e dorati, dietro la sua schiena apparve a mezz’aria una spada, e poi un’altra, e un’altra ancora, passo dopo passo, fino al materializzarsi di una gigantesca zweihander al centro della raggiera pulsante. Come mosse da fili invisibili, le armi che aveva incrociato alle spalle si mossero in volo, andandosi ad unire a quell’affilata composizione di metallo grezzo e temprato.
Altro che l’oro: Il ferro!, risuonò nella mente di Rohan con la cadenza del Beccaio.
Il ferro alla gola. Il ferro nelle carni. Il ferro alle caviglie e ai polsi.
È la miglior moneta, aggiunse il suo pensiero.

Un globo di luce crepuscolare crepitò nell’aria, sfumandosi in una scia luminosa.
Sogghignò, strappando quel velo di marcia apatia che l’aveva coperto da quando era entrato, chiamato delusione, mentre affrettava il passo, lui e lo stormo di spade, a zanne scoperte e unghie sfoderate.

« Andiamo a riscuotere il vero premio di questo noioso viaggio. »

Con il ferro delle nostre mani.




«« ReC: 275 AeV: 225 PeRf: 325 PeRm: 225 Caem: 250 »»
Basso: 02% Medio 06% Alto: 15% Immenso 33%

Stato Fisico » Illeso ~ {0/16}
Status Anormali » ~ {0/0}
Stato Psicologico » ~ {0/16}
Energia » 94% -0% = 94%
Equipaggiamento »
«Right Arm of th'demon» Innestata. «Lascito dell'Alba» ~ «Stendardo di Gruumsh» Dritta. «Kharon» ~ «SfregiaDiavoli» Equipaggiate a entrambe le gambe. «Nightcleavers» Assicurati attorno al torso {x15}


Abilità Passive & Derivate da Artefatti •
«Appetize for Opposition / Havoc Hormones» Difesa psionica passiva. / Possibilità di impugnare armi enormi con facilità, forza fisica eccezionale. «Overwhelming Will» Immunità al dolore / Non sviene raggiunto il 10% di energie. «Scattering Steel» Telecinesi sulle armi possedute. «Oko Boga nie zna barier» Auspex passivo, visione delle auree. {Stendardo di Gruumsh} «Era il loro campione e giusto il suo discernimento / La sua spada parrà incontrastabile, splendente e soverchiante.» Qualunque azione verrà commessa, gli altri la considereranno sempre giusta e necessaria. / Paura e timore di morire per chi fronteggia i colpi della spada. {Lascito dell'Alba} «Fremito» Impossibile percepire la direzione del colpo, l’arma appare incredibilmente sfocata. {Kharon} «Percuoticieli / Frangianimi » Creazione istantanea di appoggi immateriali orizzontali o in pendenza. / Ogni colpo o tecnica inferto da Rohan infligge il doppio delle sofferenze che potrebbe sortire, pur rimanendo invariato il danno in sé. / Rohan avverte dolore equivalente al danno inferto per mezzo degli schinieri. {SfregiaDiavoli}


Riassunto Azioni & Note •
Lol, già ho la passiva, poi delle ricchezze Rohan se ne fotte, come avrete potuto constatare in passato. Passo easy, ma materializzo il Lascito dell’Alba con la solita tech. Tutte le armi sono mantenute dietro di lui, intrecciate, con la telecinesi.

…è la prima volta che Rohan ha tutte le armi nuove dietro con sé.
Wow :guru:

 
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84 replies since 24/12/2011, 13:05   2537 views
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