Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

The Price of Vengeance, « Goryo - Main Quest »

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view post Posted on 7/3/2013, 00:42

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« Alfred, ascoltami. »

Era la notte prima della battaglia, prima dello scoppio della guerra, la grande notte carica di elettricità che ogni guerriero che si rispettasse assaporava con disarmante bramosia. L’interno della tenda di Morpheus era illuminata soltanto da un fioco bagliore che rendeva l’interno della tenda di un tenue cremisi spento.
Il riverbero del fuoco danzava allungando e stringendo le ombre, ritmico il loro ondulare tra le pareti e sullo scarso mobilio. L’armatura indaco brillava al terreno come un cimelio prezioso, accanto a esso il dragone restava seduto affilando la propria spada come un rituale antichissimo e abituale. Il filo di Stormbringer era, d’altronde, perfetto come suo solito rinchiudendo quel gesto in un mero meccanicismo utile solamente a distendere i nervi che vibravano a fior di pelle. Di fianco a lui Alfred alzò lo sguardo, un piccolo bagliore fiammeggiò nei suoi occhi color cielo, e benché avesse sonno non dava segni di cedimento. Il suo orgoglio lo spingeva a restare sveglio, a dimostrare che l’età era solo un banale dato anagrafico.

« Domani, quando tutto inizierà, non badare a ciò che succederà intorno a te, non dare peso a ciò che vedrai. »

Lo sguardo interrogatorio del vecchio si poggiò tra gli occhi lucenti del drago. Non capiva a cosa si riferisse ma a tempo debito gli si sarebbe rivelato tutto, doveva avere solo pazienza, null’altro.

« Quando sarà il momento lo capirai, tu corri e attacca, io ti guarderò le spalle. »

Il viso del vecchio parve distendersi, si fidava ciecamente del drago, e per lui sarebbe stato disposto a morire, ma non lo avrebbe permesso, non Morpheus, non quella volta. Troppe morti aveva già sulla coscienza.

« Ok Morpheus, non ti preoccupare. »

------------------------------

Sentiva il rombare dei passi echeggiare sotto i suoi piedi, la terra tremare, i guerrieri sguainare le spade. Fu una cacofonia indistinta di suoni e rumori, di gesti esasperati e urla. Fu l’apoteosi della battaglia, l’inizio dei combattimenti, intorno a loro soltanto Kaeldran evoluti in qualcosa che esulavano l’essere umano. Insetti che avevano trasceso la forma primordiale e umanoide, si erano evoluti, erano diventati più forti e più grandi. Grosse chele sostituivano gli arti superiori, una spessa corazza di chitina ora costituiva il busto.
Non avevano bisogno di armi perché le loro mani erano l’estensione perfetta del loro braccio, un’arma grezza ideale. Fu una danza tribale, zeppa di percussioni e battiti veloci, i guerrieri ondeggiavano come trascinati da quella musica, danzavano fluttuando tra i sassi bollenti del deserto. Eppure nulla sembrava più naturale al dragone, nulla – in quel momento e unico soltanto – parve essere più idoneo al suo essere. Sfogò la sua parte più antica che aveva imparato a controllare nello scontro con Shivian, l’istinto della bestia e della morte. Il richiamo viscerale del sangue. Si ritrovò a danzare attirato da quel ritmo incalzante, da quella sinfonia pura e arcaica. La sua corazza tintinnò contro la chela di un Kaeldran, il fianco per un attimo gli vibrò sotto la potenza del colpo, sentì quasi l’ematoma crescere sotto la pelle, il fiato spezzarsi per un breve istante. Fu un attimo, breve, concitando e malapena calcolabile, la sua spada guizzò come una saetta d’oro che fendette l’aria. Sentì la lama penetrare nella corazza del mostro, sentì l’acciaio affondare in profondità. La gioia fu effimera e sfuggente, perché si sentì sopraffatto, si sentì perso. Come un sciame d’api, una colonia di formica, i Kaeldran avanzavano in massa davanti a lui, troppi persino per un drago.
Con lo sguardò cerco Alfred, come lui avanzava nell’orda nemica, come lui si faceva strada tra le file menando la sciabola e trafiggendo nemici. E come lui si stava infrangendo contro il muro immenso e insormontabile che il Kaeldran avevano eretto. Eppure qualcosa li salvò dall’impatto, qualcosa lì salvo da una brutta fine. Davanti a loro invece che insetti una spessa muraglia di teschi e ossa, e di fianco a lui due uomini, oltre ad Alfred, Klaus e un altro soldato Goryo che non conosceva e che probabilmente lo aveva salvato.
Quando il muro si dissolse, quando i Kaeldran tornarono di nuovo davanti a lui, capì che era il momento.
Un muro di fuoco ne cinse uno sparuto gruppetto tra le sue braccia. Fiamme li avvolsero intrappolandoli in un anello incandescente, ma non era altro che una mera illusione, che uno stratagemma illusorio.

« ATTACCATE, ORA! »

Ma Klaus parve avergli letto nel pensiero, d’improvviso gli insetti tentennarono scossi dal vibrare della terra, scossi da un ruggito fulminante, anche Alfred partì approfittando dell’apertura nelle loro difese, ne abbatté rapidamente due, due rapidi colpi assestati all’altezza del ventre, mentre una nuova nube di fumo verdastro si diramò nell’atmosfera. E come aveva promesso, gli avrebbe guardato le spalle.

Fu rapido.

Fu bestiale.

Fu la natura che affermò il proprio dominio, fu l'estasi di una creatura magnifica.

L’attimo dopo il terreno vibrò, le grosse zampe poggiarono sul terreno.
Una macchia indaco si eresse nel campo di battaglia. Le squame, picchiettate da fugaci colori come versati da un distratto pittore, brillarono alla luce del sole. La bocca s’aprì vomitando saette in direzione dei Kaeldran, più che saette indistinte e senza forma, parevano un grosso martello elettrico che si abbatté contro i nemici. Poi con un ultimo sussulto, la coda si mosse trascinando e sbalzando via quattro insetti.
Il dragone Morpheus s’era finalmente rivelato.



CITAZIONE

Morpheus Somniorum Illusio Caeli et Draconem


4 cs Potenza fisica


Energia: 78%
Status Fisico: Danno Basso da contusione al fianco sinistro.
Status mentale:

Abilità attive:
Tuttavia con la crescita, i polmoni di Morpheus hanno acquisito una maggior capacità di incameramento di energia elementare elettrica. Tant'è che non vi sono più limiti imposti. A un consumo variabile infatti Morpheus è capace di sprigionare letteralmente scariche elettriche che provocheranno danni suddivisi equamente tra mente (shock) e corpo (ustione). Se utilizzata a 360° l'offensiva risulta essere di un livello inferiore. Le emanazioni dovranno necessariamente avere come punto di origine Morpheus e in forma umana il soffio non dovrà necessariamente fuoriuscire dalla bocca. [Pergamena Dominio del lampo].
Invece, spendendo un consumo pari a medio, Morpheus potrà mutare il campo di battaglia, modellare, come in un sogno, il piano della realtà a suo piacimento. Ma il terreno non varierà al livello fisico, il cambiamento si avvertirà solo a livello di subconscio, solo lui sarà capace di distinguire la realtà, metre per ogni persona presente nel campo di battaglia sarà impossibile accorgersi della differenza a meno che disponga di una tecnica per spezzare l'illusione. ma dovrà essere necessariamente fissa. Potrà però nascondere insidie quali dirupi o cadute, o al contrario mostrare falsi ripari, falsi scudi e confondere i sensi del nemico con tenebre o nebbie illusorie.
Anche qualora il nemico si rendesse conto di essere nel mezzo di un'immagine ambientale, egli non potrebbe in alcun modo liberarsene con la semplice consapevolezza. [Attiva II livello illusionista].

Abilità passive:
Il drago blu, come tutti i draghi, possiede una forza fuori dal comune, difatti, sia in forma umanoide che in forma draconica, qualsiasi arma, oggetto, che per altri sarebbe impossibile da smuovere, Morpheus sarà in grado di alzarlo con il minimo sforzo [Passiva personale]. Un drago, altresì, può cambiare la sua forma da draconica a quella umanoide, senza nessun impedimento esterno, non importa se giorno o notte, l'unico fattore davvero rilevante è il volere dello stesso drago, in quanto una creatura così letale raramente decide di dare un vantaggio all'avversario trasformandosi nella sua forma più miserabile [Amuleto ombra]. Qualunque essere, al cospetto di un drago, impallidirebbe. Indipendentemente dall'allineamento, indipendentemente dall'essere o meno in forma draconica, le altre razze diffideranno dal fidarsi, e in ogni caso, ogni essere avvertirà un lieve timore, purché questo non sia un esemplare della propria razza o di un demone, creature per certi versi similari a loro, e che sia di energia pari o inferiore all'agente [Abilità raziale]. Il drago, inoltre, grazie alla grande energia presente nel suo corpo potrà utilizzare qualsiasi sua tecnica, indipendentemente dalla natura, risparmiando il 3% sul consumo totale normalmente previsto. Se tale risparmio dovesse abbassare il consumo di una tecnica allo 0% o meno, il consumo totale della tecnica rimarrebbe fisso all'1% [Pergamena risparmio energetico].
Inoltre, il drago grazie alla sua conoscenza fuori dal comune, non ha più vincoli riguardanti le illusioni . Egli è talmente dotato da poterle castare istantaneamente, senza alcun vincolo fisico. Basterà il suo solo volere perchè la quasi totalità delle tecniche illusorie si attivi all'istante. [Passiva I livello dominio illusionista]. E grazie alle sue ampie conoscienze Morpheus ha la possibilità di risparmiare energie Per questo ogni sua tecnica illusoria, di manipolazione o di evocazione illusoria, avrà il costo abbassato del 5%. Se una tecnica scendesse al di sotto dello 0%, il costo sarà automaticamente dell'1%. Questo effetto non è cumulabili ad eventuali altre tecniche di risparmio energetico [Passiva II livello dominio illusionista]. Arrivati a questo punto le conoscenze di Morpheus lo rendono un illusionista di primo livello, in grado di rendere tutte le sue tecniche illusorie o manipolatorie di un livello superiore. Ad esempio una tecnica Media provocherà danno Alto, una alta danno Critico e le tecniche di costo critico provocheranno un danno Mortale. Non c'è variazione nella potenza delle tecniche, ma solo nel danno risultante. [Passiva III livello dominio illusionista]

– Impact.
Un’arma di queste proporzioni non potrebbe essere impugnata da nessuno che non possegga una forza straordinaria. Il suo peso è considerevole, la lega metallica che lo compone è di una densità tale da non rassomigliare ad alcuna già presente sul continente. Ma chiunque riuscirà a far uso di un’arma simile, saprà certamente come utilizzarla. Ad essa è infatti legata una catena, e sfruttando principi basilari della fisica come forza centrifuga e gravità, fintanto che l'arma viene impugnata dal proprietario essa dona 1 CS aggiuntivo alla potenza fisica. {Abilità passiva}

Kajera
È la lama che infrange i legami. Ella si sazia dell'ardimento dei cuori, di qualunque tipo esso sia. Ella brama, invero, di rifrangere ciascuno di quei vincoli intensi, sussurrando direttamente negli animi delle sue vittime di quanto ogni vita donata a qualcun'altro altro non sia che la debolezza di un cuore che rinuncia alla propria dignità. Per farlo, però, deve poter comprendere ove colpire, oltre che chi colpire, naturalmente. Kajera, infatti, permetterà al suo portatore di scrutare nei cuori di coloro che amano, soffrono o vivono un sentimento, un legame di affetto di qualunque tipo e genere. Tale legame apparirà agli occhi del portatore che una scintilla che brilla nell'animo di chiunque, potendo finanche comprendere se due scintille, se ammirate insieme o distintamente, siano o meno legate l'una all'altra. Invero, però, ammirare una scintilla non farà comprendere comunque mai la natura del legame o il nome della persona con cui il legame esiste, avvertendolo unicamente della sua esistenza e, al massimo, della reciprocità del contatto. [Passiva, il portatore potrà vedere nel cuore di ciascuno la presenza o meno di un qualunque legame affettivo, di qualunque tipo questo sia, senza - però - poter conoscere con tale potere la natura o la storia dello stesso. Qualora il portatore veda due o più persone, inoltre, potrà comprendere se il legame che esiste nei loro animi le vincola l'una all'altra o meno. Inoltre, il portatore potrà vedere in ciascun avversario ogni scintilla per ciascun legame, per quanto grande o piccolo esso sia, in quando brilleranno di intensità variabile a seconda della forza dell'affetto.]

Behold my true form.
Il Cristallo che ha dato potere a Stormbringer originò dal corpo di un drago, ma la sua lama si macchiò del sangue dell’ultimo uomo immortale. Due creature unite da una stessa promessa e da uno stesso destino, capaci di scegliere la morte. Alla presenza di ciò che resta del loro patto i draghi, gli angeli e i demoni potranno solamente inchinarsi, poiché nessuno di loro è all’altezza di coloro che li hanno preceduti. Sarà quindi impossibile per costoro assumere la forma draconica o la forma di avatar fintanto che Stormbringer sarà fuori dal fodero [Passiva]


– Tail.
Nonostante ciò, Ramhat è tutto meno che poco visibile. Un diametro di tre metri di ineguagliabile metallo, una catena così robusta da poter reggere forze e tensioni impressionanti. Così come uno stocco è agile e maneggevole per merito di forma e peso, così una sfera di tali proporzioni sarà poco pratica nonostante la forza di cui si possa godere. Le traiettorie che percorrerà fino a impattare sull’obiettivo saranno lineari e quasi prevedibili all’occhio di un eventuale avversario, che avrà così il tempo di rizzare una difesa più o meno stentata. Questo malus agisce sulle tecniche e gli attacchi fisici portati con Ramhat, a meno che non vengano occultati a loro volta da particolari tecniche. Forza bruta a determinabilità, uno scambio più che equo. Dopotutto ogni cometa ha la sua coda. {Malus}

Note:
Niente, Uccido subito un Kaeldran io e uno Alfred, in seguito casto il muro illusorio di fiamme, Alfred uccide altri due Kaeldran in seguito mi trasformo e vomito in direzione dei nemici un attacco del dominio lampo a livello alto in seguito con la coda ne travolgo altri 4, per amor di narrazione non specifico se sono morti o meno, ma dovrebbero essere abbastanza frastornati per non alzarsi.
Consumi usati:
Medio + Alto.
Ps. Scusate il post pietoso.
 
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view post Posted on 11/3/2013, 18:51
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C a t a r s i

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The Price of Vengeance




Nonostante alcune piccole incomprensioni tra i due gruppi che vi hanno inevitabilmente portato a sviluppare strategie simili il risultato di questo primo turno di scontro è stato molto soddisfacente. Entrambi i piani infatti non sono inevitabilmente in contrasto l’uno con l’altro e comunque sfruttano un ottimo livello di coordinazione tra i giocatori.
Detto questo spero solo che sappiate continuare su questo ottimo livello anche nei prossimi turni.

Una ultima nota riguarda gli specchietti riassuntivi finali nei quali alcuni di voi hanno fatto degli errori: quando ho detto di aggiungere alla fine il conteggio delle energie spese avevo specificato di inserire solamente quelle spese nella fase offensiva e non anche nelle varie barriere energetiche (Nergal. & Drag.). Discorso diretto riguarda invece le due illusioni (Alchimista del Drago & Lud†) che per quanto vengano usate come parte della strategia offensiva non sono mirate a cagionare danno diretto all’avversario e quindi rientrano più nella categoria di tecniche di supporto che prettamente offensive. Avreste entrambe potuto chiarire questo dubbio in confronto prima di terminare il post.

Oltre a questo dettaglio prettamente tecnico non ho notato altri comportamenti antisportivi anche se questo prima turno serviva più che altro ad introdurvi le meccaniche della giocata.
In ogni caso i vostri sforzi sono stati ben ripagati e l’esercito Goryo si è ripreso dall’assalto a sorpresa girando la battaglia nettamente a proprio favore.

Goryo VS Kaeldran

||||||||||||||||||||



La battaglia non è però ancora conclusa e i Kaeldran sembrano avere ancora diverse carte da giocare: le truppe aeree che prima erano state ignorate grazie agli sforzi degli incantatori dell’armata sono ora riuscite a sfondare le barriere protettive e hanno iniziato a far piovere sullo schieramento Goryo numerosi attacchi a distanza cercando di sfruttare la loro totale libertà di movimento per continuare a spostarsi in modo da essere più difficile da fronteggiare direttamente. Queste unità per quanto deboli prese singolarmente risultano essere particolarmente rapide (3 CS in velocità) ed evitando sempre di muoversi in gruppi troppo numerosi in modo che gli attacchi ad area risultino meno efficaci. La somma degli attacchi di questo gruppo rivolti verso le vostre zone sono pari ad un danno Critico che siete liberi di affrontare come meglio desiderate (questa potenza è da considerarsi globale, non è che ciascuno di voi si trova ad affrontare un Critico).
Nello stesso momento buona parte delle capsule all’interno dello schieramento Kaeldran si aprono rivelando quelli che senza dubbio sono tra i soldati più potenti a disposizione delle truppe aliene: questi colossi, di circa due metri e mezzo di altezza, sono di forma perfettamente umanoide ma ricoperti di una corazza ossea particolarmente estesa. Queste creature, per quanto lente nei movimenti, sembrano coordinarsi senza necessità di parlare e si riuniscono in squadre da quattro a sei elementi per poi caricare con scatti innaturalmente rapidi lo schieramento Goryo nei punti in cui questo è maggiormente compatto in modo da favorire quindi gli assalti più disorganizzati delle altre truppe minori.
La resistenza di queste creature è ovviamente il loro punto forte, oltretutto, a differenza delle altre unità, non sembrano essere influenzate dalle illusioni ambientali. Questi squadroni colpiscono lo schieramento Goryo con la forza di un maglio evitando eventuali trappole del terreno e affrontando di petto perfino attacchi ad area. Come per gli attacchi a distanza la potenza dei loro colpi è pari ad un Alto che siete liberi di affrontare come meglio preferite.

In questo turno dovrete dividervi maggiormente muovendovi in gruppi di 2-3 persone affrontando ciascuno una delle due minacce per l’esercito Goryo. In caso di azioni offensive contro i colossi però dovrete prima avere la mia conferma in confronto dato che questo scontro non potrà essere vinto semplicemente sparando dei “critici random”. Siete quindi liberi, nei limiti del possibile, di effettuare azioni e di farmi domande prima di iniziare con la parte prettamente offensiva.

Per la parte tecnica, infine, andremo a seguire sempre le stesse regole del turno precedente (che riporto ancora giusto per una maggiore chiarezza.)

In questa parte della Quest ciascun turno sarà organizzato sulla falsa riga di un combattimento autoconclusivo in cui dovrete affrontare i vari assalti delle armate Kaeldran. Al contrario di quanto avviene solitamente in questo tipo di scontri avrete a disposizione solamente due slot tecnica (come in un normale combattimento ufficiale) e vi ritroverete ad affrontare non un numero ristretto di avversari ma ad essere assaltati da nemici provenienti da ogni direzioni.
In questo tipo di scontro dovrete dare particolare enfasi alla narrazione e alla sportività: l’obbiettivo più importante è quindi la contestualizzazione del testo, la narrazione e la sportività con la quale verranno gestiti i singoli combattimenti. Ci tengo a ricordare inoltre che la guerra prosegue in più turni il cui esito viene narrato di volta in volta dal QM e non dai giocatori.

Per quanto riguarda una parte prettamente tecnica i vostri sforzi contribuiranno all’andamento generale della guerra attraverso due punti fondamentali:
- Il primo è la somma delle energie spese in attacco da ciascun giocatore impegnato nel turno.
Per facilitarmi il compito nello specchietto conclusivo dovrete aggiungere anche una nota conclusiva in cui riportate nuovamente il valore specifico delle energie spese. Questo valore verrà quindi segretamente confrontato con quello deciso per i Kaeldran per il turno in corso.
- Il secondo punto, molto meno numerico del precedente, consiste invece in un bonus personale dato ai giocatori che decidono di collaborare attivamente tra di loro mettendo in piedi una strategia di azione comune che possa idealmente anche sommare i loro sforzi offensivi. Trattandosi di una battaglia su larga scala in cui le possibilità di comunicazione saranno volutamente limitate eventuali strategie collettive che prendano più di 2-3 persone al massimo potrebbero però essere anche penalizzate.
Un bonus ulteriore viene concesso per le strategie che prevedano il personaggio dello special QM come punto centrale (proprio per la loro natura di leader dello schieramento Goryo).
Un secondo bonus viene invece concesso nel caso di un uso particolarmente interessante dei “compagni umani” che vi sono stati imposti concessi nel bando.
 
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Orƒ
view post Posted on 19/3/2013, 21:23




Le truppe aliene erano cadute nella trappola, regalando quella prima ed effimera vittoria alle truppe del Goryo.
Una rapida occhiata ai soldati e si poteva notare come quell'esito avesse rafforzato lo spirito di tutti, rinvigorendo le linee alleate del drow.
In effetti, per Shi'n era ancora difficile pensare a quella massa di tagliagole e mercenari come dei compagni per cui morire; era troppo abituato a vederli come esseri inferiori, anche a causa dell'indottrinamento xenofobo ricevuto in giovane età dai suoi superiori.

Subito dopo l'attacco Shi'n e Wehlvyll indietreggiarono, cercando così di lasciarsi la boscaglia alle spalle e di non essere così nel mezzo della battaglia quando sarebbe scoppiato il vero conflitto.
Inoltre, il cinereo non poteva lasciare che il compagno d'armi soccombesse in quella guerra, aveva troppe informazioni importanti da rivelare e nulla gli avrebbe impedito di portare a termine il suo compito.
Si ritrovò così poco distante dall'elfo, uno dei capi di quella spedizione suicida e disorganizzata.
Lo vide che richiamava il suo falco, lo stesso che poco prima aveva assalito con violenza inaudita un kaeldran nell'atto di uccidere Shi'n, salvandogli così la vita.
Non provava odio nei confronti di Deowyr, semplicemente non accettava di avere debiti in sospeso; ricordava bene quanto aveva subito in passato a causa di un debito non saldato, non voleva ripetere l'esperienza.
Gli si avvicinò cautamente, se avessero formato un gruppo compatto avrebbe avuto più possibilità di salvarlo e in questo modo ripagarlo.

« Rimani dove posso vederti.. » Si girò in direzione di Wehlvyll, porgendogli la sua fidata balestra e le quadrelle che teneva alla cinta.
« Spero tu sappia come usarne una. »
Il drow annuì eccitato, in parte perché temeva di morire e dall'altro perché non aveva mai provato nulla di simile: l'adrenalina in corpo, il cuore che pulsa e sembra pronto ad esplodere, ma anche l'onore e la possibilità di farsi valere.
L'aria era ancora satura di quell'elettricità che accompagna ogni conflitto, la pressione che gravava su tutto l'esercito, costringendoli a rimanere attenti e perennemente in difesa.
L'elfo Deowyr commise l'errore di distogliere l'attenzione dal campo di battaglia, lasciando alla successiva avanzata kaeldran un margine di vittoria.

Fu un istante, perché l'esercito volante tornò all'attacco e questa volta riuscì nella distruzione dello scudo eretto dagli incantatori del Goryo, mentre dai viscidi bozzoli piantati nel terreno giunse un orripilante suono.
In pochi istanti i baccelli si aprirono, lasciando che un'orda di colossi verdognoli si riversasse sul campo di battaglia: compatti come ogni buon esercito dovrebbe fare e dotati di una corazza chitinosa traslucida, i mostri si gettarono alla carica colpendo nel mucchio.
Speravano nell'innaspettato attacco di fare più vittime possibili, o addirittura di portare a casa la vittoria, ma Shi'n non gliel'avrebbe mai permesso.
Si voltò appena in tempo per vedere un nutrito gruppo di quegli abomini, composto da almeno quattro elementi, raggiungere Deowyr ancora distratto dal falco.
Sembrava gli stesse sussurrando qualcosa e per questo non si era accorto dei colossi e dei kaeldran volanti in avvicinamento, pronti a schiacciarlo sotto la loro implacabile avanzata.
Il cinereo concentrò parte del suo potere magico nelle mani e creò due barriere lungo la strada dei due gruppi nemici, bloccandone per un istante l'avanzata.

« E con questo siamo pari! »
Urlò il cinereo all'elfo, che poi rispose con un tono vagamente sarcastico.
« Come preferisci, se serve a lenire la sofferenza del tuo orgoglio ferito. »

« Non fraintendermi elfo, non ho alcun orgoglio da sanare, semplicemente non voglio debiti! »
Ma l'offensiva dell'elfo era già partita: dapprima chiamò il nome di "Astro", che doveva essere il falco, poi incitò il rapace a lasciare il braccio per librarsi ancora una volta in aria.
Un stridio seguì quella perfetta intesa e coordinazione, mentre uno dei giganti sembrò barcollare nell'avanzata, rendendolo un facile bersaglio di Wehlvyll, armato di balestra e pronto a scagliare una raffica di quadrelle in volto al mostro.
Un secondo kaeldran divenne il successivo obiettivo di Astro e Deowyr, che come un'unica mente si muovevano sul campo di battaglia: il rapace oscurò la vista del mosto, mentre all'elfo bastò un tocco per generare sul corpo chitinoso e verdognolo una serie di profondi squarci infuocati, mentre altre favelle di fuoco ne divoravano l'armatura traslucida.
Da tutto ciò il colosso sembrò uscirne indenne, come se non vi fosse sentimento o anima in quel corpo corazzato, incapace di avvertire qualsiasi stimolo esterno.
Il gigante agì d'istinto e con una mano cacciò via Astro, mentre con l'altra colpì Deowyr, scagliandolo via di qualche metro.


Shi'nthara Do'rahel T’rissvyll
critico: 34% | alto: 17% | medio: 7% | basso: 2%
agilità: 4CS | concentrazione: 1CS


Consumi - 76 -7 -7= 62%;
Status - Perfetto.

infrangianime ~ spada drow (estratta);
aranea ~ spada drow (riposta);
sussurro del vento ~ balestra [10/15] (estratta; png);
ninnoli dell'inganno ~ bombe stordenti [3/3]
---
passive - Non emette alcun odore o rumore; non lascia tracce del suo passaggio; immunità ad auspex passivi; immunità alle psioniche passive; non sviene raggiunto il 10% di energie; diminuzione del 3% sui consumi.
---
CITAZIONE
Ancestor's Wrath
Ma spesso, nonostante tutte le accortezze e all'attenzione a non farsi scoprire, l'attacco nemico potrebbe giungere al drow e in questo caso sarebbe costretto a difendersi. Basterà un consumo variabile di energie per materializzare una difesa appropriata all'attacco ricevuto, capace di difendere Shi`nthara in diverse situazioni. Potrà erigere una grossa parete, un più modesto buckler, o ancora creare una cupola capace di difenderlo a trecentosessanta gradi, sebbene quest'ultima azione provocherà il decremento di un livello alla potenza effettiva della difesa. Un'abilità molto utile se l'avversario fosse abbastanza abile da scagliare addirittura un attacco nei confronti di Shi`nthara.
consumo variabile (medio x2)

---
Ci penserà poi alchi a sottrarsi i consumi con il suo prossimo post, io mi limito a segnarli.

CONSUMI SHI'NTHARA: //
CONSUMI DEOWYR: Alto + Medio
 
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Drag.
view post Posted on 19/3/2013, 23:28




( Territorio Kaeldran, Alveare, Orbrun )

Abbassò le armi solo per un istante, il tempo necessario per respirare a fondo ed ammirare il massacro che Shi'ntara compiva nella fossa. La loro intesa era funzionata a meraviglia, e il volteggio di Zero sopra il baratro era stato prova della perfetta combinazione che muoveva il gruppo Goryo capitanato da Deowyr. Gli sfuggì un sospiro di stanchezza: le membra gli dolevano almeno tanto quanto le lacerazioni sul torso e sulle braccia; le ferite erano per lo più superficiali, in alcuni punti più profonde di altri, ma ci voleva ben altro per buttar giù l'inamovibile mercenario della yorozuya.
La furia guerriera che lo aveva rapito stava rapidamente scemando verso la consapevolezza di aver vinto il primo round di quella terrificante battaglia, dove gli orrorifici mostri Kaeldran sciamavano su di loro come api infuriate a difesa del proprio alveare.
Curiosamente, il paragone non era dissimile dalla realtà.

« Prendetelo nel culo, insetti del cazzo. », mormorò stancamente, stringendo spasmodicamente l'impugnatura del martello da guerra resa sdrucciolevole dal sangue e dal sudore della lotta. Alzò rapidamente lo scudo, cercando nuovamente la concentrazione necessaria per non farsi ammazzare mentre rifletteva su cazzate che non trovano posto nell'asprezza del campo di battaglia; si era addentrato parecchio nello schieramento nemico e la voragine che aveva aperto nel terreno aveva spaccato in due la zona di guerra, ma questo non significava che fosse fuori pericolo: l'orda nemica si sarebbe ben presto, e lui non aveva alcuna intenzione di farsi trovare dal lato sbagliato della barricata quando avrebbe colpito.

Arrancando, evitando quei mostri che ancora restavano in piedi a combattere, si avvicinò a Zero. L'imperscrutabile guerriero oscuro aveva sfruttato la sua spinta per saltare oltre il fossato e scaraventare con un diretto di tenebra quegli insetti temerari che stavano tentando di risalire. Sembrava l'incarnazione stessa del Goryo: terribile, potente e misterioso.
« Ze-- », fece, interrotto nella sua invocazione dall'improvviso calare dal cielo di un nuovo stormo di alieni. Sopra di loro l'aria un tempo color bianco latte ora era resa buia dalla miriade di puntini neri che cadevano come falchi affamati sulle fila dell'esercito, la cui barriera non era ormai più in grado di tenerli a distanza.

« Dannazione! », esclamò, riparandosi come meglio poteva dal rapace attacco di uno di essi; per qualche istante riuscì a vederne la malignità insita in quelli che dovevano essere gli occhi, gelatinosi bulbi oculari che nulla avevano di umano se non il desiderio d'omicidio. L'esoscheletro chitinoso pareva una corazza impenetrabile che solo la determinazione del suo martello d'acciaio era stata capace di scalfire, spezzandone le ossa per ferire la linfa vitale che si celava all'interno. Gli artigli e gli spuntoni del mostro si infransero contro lo scudo e la pelle del mercenario, incapaci di ferirlo davvero, ma quando questi provò a contrattaccare scoprì di non poter far molto contro la fastidiosa agilità dell'insetto volante. Il maglio girò a vuoto e il nuovo assalto del suo avversario l'avrebbe di certo ferito se in suo soccorso non fosse giunto un quadrello di balestra.

« Vaairo! »
La voce furibonda di Charlie Holtz risuonò alle sue spalle come i corni della riscossa: il giovane soldato approfittò dei secondi che l'amico avventuriero gli concedeva per voltarsi e vederlo accorrere con l'enorme arma imbracciata e puntata contro il cuore del mostro. Questi si alzò in volo, scappando dal tiro del cecchino con una rapidità che sapeva molto di paura. Gli occhi di Holtz parevano indemoniati, inconsapevoli del mondo circostante: esistevano solo i Kaeldran e la loro morte, null'altro. L'ansia tornò a mordere la mente del giovane Goryo, perchè un simile odio stava consumando il compagno d'arme tanto da portarlo al rischio ed alla follia.

Aprì la bocca per ringraziarlo, ma nessun suono uscì dalle sue labbra; la sabbia e l'arsura si erano impossessate della sua voce, lasciando il suo palato impastato e goffo.
Un fremito premonitore lo avvertì: era una sensazione mortifera, che aveva già percepito in passato,
e prometteva solo tragedie.

« Vaairo! »
Un'ombra si proiettò sopra di lui.
« ATTENTO! »

Charlie lo colpì alla spalla, facendolo ruzzolare incredulo qualche passo a destra.
Quel tanto che bastava perchè non venisse schiacciato dal colossale pugno di una bestia immensa.

La testa di Vaairo risuonò del fragore della battaglia e del cadenzato rimbombo di un terremoto incipiente. La terra era dura ed impietosa vista così da vicino, e il sapore del sangue in bocca sapeva di ferro e sconfitta. Migliaia di pensieri si affollarono nella mente del mercenario in pochi attimi, lasciandolo frastornato ed intontito. Il fedele martello da guerra era rotolato lontano da lui, spostato dall'irruenza del compagno.

« GWAAAAAAAAAAAAAAAAH-- »
Il gridò terribile di Holtz squarciò la sua esitazione come un lampo fende il cielo con un bagliore accecante.
Pochi secondi vennero dilatati esponenzialmente in intere ore: Charlie Holtz giaceva prono nel punto esatto in cui lui si ergeva istanti prima, le gambe maciullate in un'esplosione di sangue ed ossa frantumate. Le dita artigliavano il terreno con ferocia isterica e le urla erano così raccapriccianti che persino il titano che lo sovrastava impiegò del tempo per levare di nuovo l'enorme mano.

« CHARLIEEEE!! »

Si alzò disperatamente, quasi scivolando sul sangue rosso scuro dell'amico.
Charlie stava morendo; Charlie stava morendo; Charlie stava morendo; Charlie stava morendo; Charlie stava morendo; Charlie stava morendo; Charlie stava morendo; Charlie stava morendo; Charlie stava morendo; Charlie stava morendo; Charlie stava morendo; Charlie stava morendo.
Charlie era praticamente spacciato.

Doveva proteggerlo. Doveva. Doveva!!

Con uno sforzo immane, ignaro delle sparute lacrime cristalline che gli rigavano il volto, Vaairo si gettò sopra l'amico esanime levando lo scudo d'acciaio sopra di loro.
Il pugno del mastodonte cadde terribile su di esso, infrangendosi sulla barriera che aveva eretto per difenderli: l'impatto fu devastante, di una forza così brutale quasi da piegare il braccio sinistro che reggeva la cetra che li proteggeva.



« Zero! », invocò, pregando che l'altro lo udisse. « Ho bisogno del tuo potere! »

Il pugno si ritrasse, consentendo al mercenario di abbassare lo scudo; con movimento rabbioso, la mano destra cercò la desert eagle nella fondina sotto l'ascella mancina, impugnandola con tale furia da stritolarne il calcio.
La disperazione che pompava adrenalina nelle membra di Vaairo esplose con un singolo, potentissimo colpo di pistola: il magico proiettile che l'arma da fuoco sparò si infranse contro la mascella del titano, e Vaairo ne avrebbe ben sfruttato l'idale barcollamento per caricarlo con lo scudo e buttarlo giù grazie al baricentro spostato...
... Se solo quel mostro si fosse preso la briga di accorgersi della cannonata che aveva appena ricevuto.

Inamovibile, invece, il colosso non si spostò di un millimetro; se il proiettile l'aveva danneggiato, era capace di mascherare il dolore dannatamente bene.
Il giovane soldato di ventura quasi rimbalzò contro l'impenetrabile esoscheletro del gigante, arretrando pericolosamente davanti al moribondo Holtz.

« Resisti, Charlie! », gridò, cercando anche di fare coraggio a se stesso.
La situazione stava per diventare schifosamente complicata,
se disperata non era abbastanza.


Status: ferite da lacerazione e contusione sparse su tutta la parte superiore del corpo (danno complessivo Medio), mana 75% (-1xMedio 10%)
CS: 4, resistenza
Armi:
Warhammer, lo schiacciamosche: martello da guerra ad una mano. A terra.
Riot Shield: scudo tondo d'acciaio.
Desert Eagle: pistola (occhio del mago offensivo incastonato), impugnata, 5 colpi per duello/quest.
Flashbang: 1x bomba accecante, riposta.

Passive da considerare:
gli stupidi non muoiono mai: abilità passive di Dominio Absolute Defense energia Bianca e Blu (istant-casting e auto-casting tech difensive)
circondarsi degli amici giusti, e non solo: abilità passiva di Dominio Abs Def energia Verde (parità di potenza/consumo difese a 360°)
la determinazione dei perdenti: abilità passiva della razza Umano (non sviene sotto il 10% di energie)

Tecniche utilizzate:
Pelle di drago: il guerriero riesce a rendere la propria pelle più resistente del normale, così da poter resistere a piccole armi da lancio. La tecnica ha natura fisica. Il guerriero circonda il proprio corpo di un alone rossastro, indurendo la resistenza della propria pelle. A seconda della personalizzazione è possibile che l'indurirsi della pelle provochi un certo mutamento in essa, sebbene non tale da impedire il riconoscimento del soggetto. In questo modo il guerriero potrà resistere a colpi di piccole armi da lancio, come shuriken, kunai, proiettili di piccolo calibro o simili. La tecnica vale come una difesa a 360° contro i normali colpi fisici per il tempo di due turni. Consumo di energia: Medio (secondo turno)

salvarsi le natiche nel momento del bisogno: A volte non basta il semplice istinto o la prudenza, quando ci si trova nei pasticci. Soprattutto nell'ambito lavorativo di Vaairo, la necessità di difendersi a volte diventa impellente; non essendo arrivato alla soglia dei trent'anni per mera fortuna, il mercenario ha imparato dal suo amico stregone, Asama, qualche semplice trucchetto estremamente utile e versatile, almeno nella misura in cui non ci si trovi a combattere contro un meteorite. All'occorrenza, quindi, Vaairo evocherà uno scudo energetico circolare innanzi a sé di potenza e consumo Basso, Medio o Alto, il cui diametro può variare da quello di un piatto di portata fino ad essere pari al massimo all'altezza del soldato stesso. Tale barriera sarà costituita di pura energia magica andata a concretizzarsi, e potrà bloccare qualsiasi offensiva non psionica. La barriera sarà trasparente, costruita dall'intrecciarsi geometrico di esagoni grandi come un pugno. [abilità attiva di dominio I, II, III, consumo utilizzato: Medio]

desert eagle big boss gun (equip) Quest'arma da fuoco di grosso calibro, originaria del semipiano dimensionale d'origine di Vaairo, sfrutta una tecnologia a gas di difficile reperibilità su Asgradel. Pur essendo piuttosto grossa e spaventosa a vedersi, questo pistolone semiautomatico non è per nulla preciso, riuscendo nel suo intento solo sulla medio-breve distanza; questo scompenso è dovuto al potente rinculo sprigionato allo sparo, e ciò ha provocato il generale consenso dell'utenza nel ritenerla più utile per abbattere selvaggina di grossa taglia piuttosto che per essere usata in scenari di combattimento. A vuoto pesa 1,7 kg. Fa molto badass, ma con scarsa praticità. Vaairo, tuttavia, crede molto in quest'arma, essendo convinto si tratti della pistola definitiva o qualcosa del genere; questa ferrea convinzione a volte può provocare una curiosa sinergia tra possessore ed arma, scatenando allo sparo un proiettile magico di gran lunga più pericoloso del normale calibro equipaggiato nel caricatore. In termini tecnici, una volta per duello/quest, spendendo un consumo Nullo di energie ed uno slot tecnica, la desert eagle sparerà una singola bordata magica di potenza Media. (Occhio del Mago: consumo Nullo, potenza Media)

Charlie Holtz: danno Critico alle gambe, archetipo di classe Cacciatore, armato di una grossa balestra.

Note e riassunto: in sequenza:
-Impegnato a difendersi dall'attacco di un Kaeldran volante (utilizzo il restante Basso donatomi da Pelle di Drago del turno precedente)
-Charlie Holtz (png) accorre scacciando il Kaeldran volante con un quadrello di balestra (senza ucciderlo, lo allontana e basta)
-Vaairo non si accorge dell'attacco di uno dei colossi (è distratto dall'arrivo di Holtz e dalla moltitudine di nemici) e viene salvato dal png che lo spintona, prendendo il colpo e spezzandosi le gambe (danno Critico).
-Vaairo si riprende e, vedendo l'amico sul punto di essere finito, accorre elevando uno scudo Medio sopra di loro quando cala il secondo attacco del colosso.
-Il colosso ignora il danno e la carica di Vaairo contro di lui non sortisce alcun effetto, rimbalzandolo indietro.

CONSUMI UTILIZZATI: 1 MEDIO
 
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.Azazel
view post Posted on 22/3/2013, 12:29




The Price of Vengeance
Orbrun, Atto III
___ _ ___


~


Si trovava nel bel mezzo del conflitto e si sentiva finalmente vivo, presente, come se tutto avesse preso senso. Qualcosa di macabro e orripilante ribolliva dentro di lui, il medaglione color pece che aveva attorno al collo sembrò per un attimo divenire pesante come un masso per poi tornare tutto alla normalità. Sbuffò sonoramente dopo aver abbattuto un altro insetto e osservando l'Hekatombe imbrattata di schifosi e densi liquidi verdognoli e rossastri. Sembrava andare tutto per il meglio e lo si poteva notare dai volti dei soldati: decisi, implacabili, sull'orlo di una memorabile vittoria.
Ma era una sentore destinato a perire nel medesimo istante in cui era nato: l'assalto aereo nemico tornò a farsi sentire, riuscendo poi a fare breccia delle barriere difensive degli incantatori del clan e generando morte e scompiglio fra l'esercito, ma la sua attenzione fu attirata sui bozzoli situati proprio sotto l'Alveare.
I baccelli si aprirono producendo un fastidioso e inquietante suono e da essi vi fuoriuscirono dei veri e propri mostri umanoidi. Erano addirittura più alti e possenti dello Schwarz e sembravano coordinati e ben organizzati come se avessero una mente e guidati da un ragionamento comune. L'impatto di quei nuovi nemici fu devastante, le prime linee dell'esercito di Taanach furono schiacciate come moscerini sotto le possenti spazzate dei colossi.
Indeciso sul da farsi lanciò una rapida occhiada a Morpheus e con immenso piacere notò che si era trasformato in un drago: corse rapidamente in sua direzione e vi salì sopra senza troppi problemi.

« Mi serve un passaggio vecchio mio, HA! »
Urlò divertito, quasi noncurante della gravità dell'evento in cui si trovava.
Il compagno accettò di trasportare il pesante e corazzato passeggero e spiccò il volo salendo di quota, puntavano ai colossi. Non appena l'altezza dal terreno fu minimizzata a tal punto da buttarsi senza incappare in alcun danno, lo Schwarz scese dalla cavalcatura impugnando nella destra l'Hekatombe e nella mancina la Lama dell'Esilio. Dinanzi a se, a qualche metro, vi era uno di quei temibili e violenti giganti umanoidi, una scarica d'adrenalina lo attraversò da capo a piedi, era eccitato come se stesse per affrontare la prima lezione pratica con la spada. Con rapidità menò un fendente a vuoto con la sinistra in direzione del titanico bersaglio dopodichè partì alla carica con lo spadone nella destra che iniziava a ribollire ed emanare calore come se al suo interno vi fosse racchiuso l'Inferno stesso.
A piena potenza l'enorme arma impattò sul petto del nemico generando un'esplosione che alzò una nube di fumo e polvere che ricoprì il nemico per qualche secondo; lo Schwarz s'allontanò immediatamente di diversi metri, aspettando con gioia di vedere il corpo nemico maciullato e ustionato dal colpo non appena la nube si fosse diradata. A catena giunsero poi le offensive alleate che piombarono sul colosso martoriandolo di colpi.
Il polverone alzato scomparve e ciò che aveva dinanzi lo lasciò di stucco.
Sgranò gli occhi, immobilizzato e incredulo.
Il titanico nemico era pressochè illeso, i loro molteplici e veementi attacchi gli fecero apparentemente il solletico: il precedente sentimento di divertimento venne rapidamente sostituito con una forte sensazione di rabbia mista a preoccupazione.
Come sarebbero riusciti a mettere al tappeto mostruosità e abomini simili?



Klaus van Schwarz
Lama Nera

CS 2 ~ Forza

~ Basso 6% ~ Medio 11% ~ Alto 22% ~ Critico 44% ~

Energia: 72 - 6 - 22 = 44%
Status Fisico: Illeso.
Status Psicologico: Illeso.

Equipaggiamento in uso

Hekatombe__In uso (mano dx).
Flammenwerfer__Inutilizzata. [º º º º º]
Klinge des Exils__In uso (mano sx).


Abilità in uso

krieghund__Passiva razziale mezzodemone + Passiva lvl.1 Forza del Toro + Pergamena Aura di Energia.
Akor' Respiro della Bestia__ Quando si troverà in battaglia, non potrà più graziare il proprio nemico né guardarlo con benevolenza. Una furia distruttiva innaturale lo possiederà, costringendolo a comportarsi nel modo più crudele e spietato possibile. [Malus]

Attive Utilizzate

Beyond Redemption__ L'energia spirituale viene assorbita dalla lama e condensata nella forma di un arco di luce che viene liberato da un singolo fendente portato a vuoto. Un singolo bersaglio in un'area immediatamente frontale all'attacco che viene investito dal colpo accuserà una forte sensazione di stordimento che seguiterà per la durata di pochi istanti rendendolo in quel breve lasso di tempo estremamente vulnerabile agli attacchi. La tecnica è di natura psionica ma non lascia dietro di se alcun danno, il suo unico scopo è quello di stordire la vittima in modo da aprire un varco per un successivo attacco che potrebbe trovare il bersaglio del tutto incapace di reagire. Opzionalmente è possibile pagare un consumo Basso addizionale ad ogni utilizzo di questa tecnica, ciò non ne altera gli effetti ma va ad influire sulla tecnica Broken Wings.
{Consumo Basso}

blütige schwerter__ La tecnica ha natura magica. Il guerriero con un consumo energetico pari ad Alto circonda la propria arma di un'aura scintillante dal colore tendente al rossastro e dalle venature nerastre. L'aura indicherà l'attivazione della tecnica. La tecnica si potrà attivare anche sulle armi da tiro, da lancio o da fuoco. Da questo momento, ogni volta che l'arma impatterà contro qualcosa, genererà un'esplosione in grado di provocare danni e ustioni per un livello totale di Medio. La tecnica dura due turni compreso quello di attivazione, ma può essere terminata anticipatamente per volontà del caster. La tecnica è basata sulla forza, in quanto la potenza dell'esplosione è equivalente alla quantità di forza impressa dal guerriero. {Pergamena Effetto Esplosivo - Guerriero}

Note: post scarno ma era l'unico ritaglio di tempo che potevo utilizzare per dedicarmi al post, scusate la qualità.

Consumi utilizzati: Basso + Alto


 
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view post Posted on 22/3/2013, 16:13

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L’aria si fece pesante e fitta, il corpo fremeva da quel desiderio di assaggiare il sangue verde degli insetti.
La battaglia imperversava ovunque, intorno a lui non v’era altro che una cacofonia di suoni, uno stridio metallico. Urla e grida, rumori e suoni.
Una litania instabile, il terreno ce si spaccava in più punti, l’aria arsa che gli saliva nella gola e penetrava dentro i polmoni. Il fuoco del deserto, la polvere sottile che si alzava a banchi come la nebbia che un tempo abitava l’Orbrun. E lui, il dragone blu svettava in alto predominando la scena. Ai suoi occhi erano proprio come insetti, piccole mantidi religiose e insignificanti. Sopra la sua testa alcune volavano come libellule, un ruggito, un altro e un altro ancora. Osservò le truppe aliene volanti infrangere la barriera degli incantatori e piovere sulla testa dei goryani come tante bombe. Al contatto con il terreno gli attacchi dei Kaeldran generavano forti esplosioni, come comandante, ma ancor prima come drago, a Morpheus gli fu chiaro che non poteva far passare quell’attacco. I suoi sottoposti avrebbero rischiato troppo, sarebbero stati spazzati via facilmente e gran parte dell’esercito sarebbe crollato sotto la portata dell’attacco. Ecco perché quando la deflagrazione di uno dei tanti attacchi giunse accanto a lui essa rimase bloccata. Tra lui e l’esplosione si generò un grosso muro di ghiaccio. L’energia generata dall’attacco si infranse contro la barriera, poi il drago tornò alla carica, con gli artigli della zampa anteriore destra ne abbatté subito uno, lacerandogli il petto e mozzandogli parte di testa. Alfred rimase per qualche secondo interdetto alla visione del cambiamento di Morpheus. Era difficile ricollegare il ragazzo giovane dai capelli corvino, al drago che ora sbaragliava le file nemiche. Ne aveva viste tante Alfred sui campi di battaglia, aveva visto stranezze di ogni genere, ma non si era mai trovato a combattere di fianco a un drago, tuttavia alla visione del mostro blu, qualcosa pervase il corpo del vecchio, come una strana sensazione di superiorità, come se d’un tratto il Goryo fosse diventato invincibile.
Ma di tutta risposta, nuovi essere vennero vomitati dall’alveare, dei grossi colossi giunsero sul terreno di battaglia. Avanzavano circondati da Kaeldran più piccoli, e fu quello a far ridestare Alfred, fu quello a farlo tornare in sé. La guerra non sarebbe stata vinta tanto facilmente, e Morpheus da solo non ce l’avrebbe fatta. Alfred proseguì all’attacco, la sua lentezza dei movimenti era supportata da una ferrea conoscenza dell’arte della guerra, e da una forza fisica non paragonabile a quella degli altri combattenti. Ogni colpo di Alfred si abbatteva come un pesante macigno , mattoni che colpivano l’avversario stordendolo e immediatamente dopo la sua spada gli attraversava le viscere. Ne tirò giù subito uno, ma a quel punto se la sarebbe dovuta vedere con i colossi, e non ce l’avrebbe fatta.

« Stai indietro ora! »

Nel frattempo Klaus, il suo fidato compagno, gli salì in groppa, per quanto si sentì a disagio e vagamente paragonato a uno sporco equino, il dragone sbatté le ali, un grosso polverone si aprì sotto i suoi piedi. Presto si trovò in aria, a osservare la battaglia dal basso, si avvicinò a un colosso, e vide un attacco piovergli addosso, il compagno che prima gli aveva dato una mano li aveva seguiti con lo sguardo e aveva scelto quello come bersaglio, Morpheus scese di qualche metro, quando fu abbastanza vicino al colosso, Klaus si lanciò giù. Fu tutto rapido e veloce, Klaus e l’altro ragazzo attaccarono come poterono il mostro, e Morpheus avrebbe inflitto il colpo di grazia, quello che lo avrebbe steso definitivamente. Con un colpo di frusta mosse la coda con veemenza in direzione del colosso, a pochi centimetri dalla sua faccia Ramhat, la grossa palla d’acciaio con spuntoni metallici, impattò con violenza contro l’alieno.
Il suo cuore sussultò per un attimo, ma fu una sensazione effimera, quando il polverone si dissolse al suo posto invece di una poltiglia informe c’era ancora il colosso in piedi. Nessuno degli attacchi portati sembrava aver avuto effetto. A quel punto il dragone con due rapidi sbattiti d’ali si rialzò in volo.
Preoccupato e sinceramente scosso dalla potenza dei suoi avversari.



CITAZIONE

Morpheus Somniorum Illusio Caeli et Draconem


5 cs Potenza fisica


Energia: 61%
Status Fisico: Danno Basso da contusione al fianco sinistro.
Status mentale:

Abilità attive:
Morpheus è in grado di scombinare anche le percezioni sensoriali del proprio avversario, insinuandosi nella mente dell'avversario Morpheus, tramite contatto visivo, può renderlo completamente sordo per la durata di un turno. La tecnica ha potenza Bassa e provoca un danno Basso alla mente della vittima in caso di successo. [Pergamena sordo]. Non necessariamente un'arma potrà essere utile in una delle due forme, anzi molte volte queste stesse armi, che calzerebbero a pennello in forma draconica o in forma umana, nell'altra forma risulterebbero essere un impedimento, tuttavia Morpheus può decidere di materializzare le sue armi, e farle scomparire in qualsiasi momento previo consumo di slot, l'abilità è di potenza nulla, difatti essa non arrecherà danni di nessun tipo all'avversario, ma non è detto che non possa essere utilizzata per avvantaggiarsi in qualsiasi modo.
[Nulla personale].

Inoltre le conoscienze in campo magico gli permettono di esulare dal suo elemento d'origine e sfociare in quello ghiaccio. Infatti il drago potrà richiamare sul campo di battaglia un muro di ghiaccio che difenderà il drago da qualunque offesa non psionica fino a un totale di danno alto. Il muro sarà incredibilmente spesso e alto abbastanza da schermare Morpheus anche in forma draconica. [Pergamena Muro di ghiaccio].

Abilità passive:
Il drago blu, come tutti i draghi, possiede una forza fuori dal comune, difatti, sia in forma umanoide che in forma draconica, qualsiasi arma, oggetto, che per altri sarebbe impossibile da smuovere, Morpheus sarà in grado di alzarlo con il minimo sforzo [Passiva personale]. Un drago, altresì, può cambiare la sua forma da draconica a quella umanoide, senza nessun impedimento esterno, non importa se giorno o notte, l'unico fattore davvero rilevante è il volere dello stesso drago, in quanto una creatura così letale raramente decide di dare un vantaggio all'avversario trasformandosi nella sua forma più miserabile [Amuleto ombra]. Qualunque essere, al cospetto di un drago, impallidirebbe. Indipendentemente dall'allineamento, indipendentemente dall'essere o meno in forma draconica, le altre razze diffideranno dal fidarsi, e in ogni caso, ogni essere avvertirà un lieve timore, purché questo non sia un esemplare della propria razza o di un demone, creature per certi versi similari a loro, e che sia di energia pari o inferiore all'agente [Abilità raziale]. Il drago, inoltre, grazie alla grande energia presente nel suo corpo potrà utilizzare qualsiasi sua tecnica, indipendentemente dalla natura, risparmiando il 3% sul consumo totale normalmente previsto. Se tale risparmio dovesse abbassare il consumo di una tecnica allo 0% o meno, il consumo totale della tecnica rimarrebbe fisso all'1% [Pergamena risparmio energetico].
Inoltre, il drago grazie alla sua conoscenza fuori dal comune, non ha più vincoli riguardanti le illusioni . Egli è talmente dotato da poterle castare istantaneamente, senza alcun vincolo fisico. Basterà il suo solo volere perchè la quasi totalità delle tecniche illusorie si attivi all'istante. [Passiva I livello dominio illusionista]. E grazie alle sue ampie conoscienze Morpheus ha la possibilità di risparmiare energie Per questo ogni sua tecnica illusoria, di manipolazione o di evocazione illusoria, avrà il costo abbassato del 5%. Se una tecnica scendesse al di sotto dello 0%, il costo sarà automaticamente dell'1%. Questo effetto non è cumulabili ad eventuali altre tecniche di risparmio energetico [Passiva II livello dominio illusionista]. Arrivati a questo punto le conoscenze di Morpheus lo rendono un illusionista di primo livello, in grado di rendere tutte le sue tecniche illusorie o manipolatorie di un livello superiore. Ad esempio una tecnica Media provocherà danno Alto, una alta danno Critico e le tecniche di costo critico provocheranno un danno Mortale. Non c'è variazione nella potenza delle tecniche, ma solo nel danno risultante. [Passiva III livello dominio illusionista]

– Impact.
Un’arma di queste proporzioni non potrebbe essere impugnata da nessuno che non possegga una forza straordinaria. Il suo peso è considerevole, la lega metallica che lo compone è di una densità tale da non rassomigliare ad alcuna già presente sul continente. Ma chiunque riuscirà a far uso di un’arma simile, saprà certamente come utilizzarla. Ad essa è infatti legata una catena, e sfruttando principi basilari della fisica come forza centrifuga e gravità, fintanto che l'arma viene impugnata dal proprietario essa dona 1 CS aggiuntivo alla potenza fisica. {Abilità passiva}

Kajera
È la lama che infrange i legami. Ella si sazia dell'ardimento dei cuori, di qualunque tipo esso sia. Ella brama, invero, di rifrangere ciascuno di quei vincoli intensi, sussurrando direttamente negli animi delle sue vittime di quanto ogni vita donata a qualcun'altro altro non sia che la debolezza di un cuore che rinuncia alla propria dignità. Per farlo, però, deve poter comprendere ove colpire, oltre che chi colpire, naturalmente. Kajera, infatti, permetterà al suo portatore di scrutare nei cuori di coloro che amano, soffrono o vivono un sentimento, un legame di affetto di qualunque tipo e genere. Tale legame apparirà agli occhi del portatore che una scintilla che brilla nell'animo di chiunque, potendo finanche comprendere se due scintille, se ammirate insieme o distintamente, siano o meno legate l'una all'altra. Invero, però, ammirare una scintilla non farà comprendere comunque mai la natura del legame o il nome della persona con cui il legame esiste, avvertendolo unicamente della sua esistenza e, al massimo, della reciprocità del contatto. [Passiva, il portatore potrà vedere nel cuore di ciascuno la presenza o meno di un qualunque legame affettivo, di qualunque tipo questo sia, senza - però - poter conoscere con tale potere la natura o la storia dello stesso. Qualora il portatore veda due o più persone, inoltre, potrà comprendere se il legame che esiste nei loro animi le vincola l'una all'altra o meno. Inoltre, il portatore potrà vedere in ciascun avversario ogni scintilla per ciascun legame, per quanto grande o piccolo esso sia, in quando brilleranno di intensità variabile a seconda della forza dell'affetto.]

Behold my true form.
Il Cristallo che ha dato potere a Stormbringer originò dal corpo di un drago, ma la sua lama si macchiò del sangue dell’ultimo uomo immortale. Due creature unite da una stessa promessa e da uno stesso destino, capaci di scegliere la morte. Alla presenza di ciò che resta del loro patto i draghi, gli angeli e i demoni potranno solamente inchinarsi, poiché nessuno di loro è all’altezza di coloro che li hanno preceduti. Sarà quindi impossibile per costoro assumere la forma draconica o la forma di avatar fintanto che Stormbringer sarà fuori dal fodero [Passiva]


– Tail.
Nonostante ciò, Ramhat è tutto meno che poco visibile. Un diametro di tre metri di ineguagliabile metallo, una catena così robusta da poter reggere forze e tensioni impressionanti. Così come uno stocco è agile e maneggevole per merito di forma e peso, così una sfera di tali proporzioni sarà poco pratica nonostante la forza di cui si possa godere. Le traiettorie che percorrerà fino a impattare sull’obiettivo saranno lineari e quasi prevedibili all’occhio di un eventuale avversario, che avrà così il tempo di rizzare una difesa più o meno stentata. Questo malus agisce sulle tecniche e gli attacchi fisici portati con Ramhat, a meno che non vengano occultati a loro volta da particolari tecniche. Forza bruta a determinabilità, uno scambio più che equo. Dopotutto ogni cometa ha la sua coda. {Malus}

Note:
Ho trovato un po' di difficoltà a fare questo post.
Comunque difendo con ALTO parte del critico aereo e niente abbatto autoconclusivamente due insetti normali, uno morpheus e uno mio png.
 
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view post Posted on 22/3/2013, 18:52

S c h e d aC o n t o


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thepriceofvengeance
Il sinistro e sibilante rumore di spade tagliò l'aria pesante della battaglia, e solo la lacerazione delle carni di quegli insetti colmò per un'istante le orecchie di tutti i guerrieri sul campo. Guardai istintivamente il cielo, pesanti nubi presero ad oscurare il sole, che quasi a volerle fuggire si stava inabissando dietro la monumentali figura dell'alveare, gettando la sua ombra sul campo di battaglia a presagio di morte. Non potei dire che mi dispiacesse non avere la luce dell'astro ad osservare la nostra battaglia, le ombre erano difatti mie alleate, e la luce instancabile della stella non era certamente ciò che più mi era congeniale in momenti di guerra. Posai la mano sul manico della Muramasa, a riposo, ma al contempo con la sicurezza di poter fare affidamento sulla lama maledetta in qualunque momento; e le mie azioni ebbero un effetto quasi premonitore. Un invocazione soffocata, fermata a metà provenne dalle mie spalle, da Vaairo per la precisione. Mi voltai a mezzo busto, giusto in tempo per vedere la figura di un'insetto piombargli addosso con quello che sembrava un fucile pronto a far fuoco. Istintivamente il mio sguardo si allargò ad una prospettiva maggiore, notando con profondo sconforto che i maghi avevano ceduto ai colpi nemici, facendo crollare la barriera che teneva lontani gli insetti volanti. Sospirai, scocciato a dire il vero, e mi preparai per correre in direzione del compagno. Mossi appena qualche passo prima che la strada che intendevo percorrere venisse crivellata da quegli strani fucili che portavano al fianco i "Volanti", costringendomi ad un'arresto forzato.

« Perdonami Vaairo, cerca di resistere. »
Una scusa sussurrata, impossibile da udire, ma in qualche modo era una promessa fatta a me stesso di liberarmi in tempi rapidi di quei fastidiosi insetti. In tre si fermarono il volo librato a pochi metri dalla mia posizione, pavoneggiandosi della loro capacità di librarsi nell'aria. Se avessero potuto, sono certo si sarebbero messi a ridere, ma certamente avrebbero smesso molto rapidamente se avessero saputo gli eventi che di li a poco sarebbero successi.
Il più esterno dei tre alla mia sinistra calò l'arma verso la mia figura immobile, in resta con la mano ferma sulla spada, ad attendere un preciso momento. La staticità della situazione fece indugiare pure loro, anche per una mente basilare come quella di un insetto quella situazione risultava inverosimile. Nel caos della battaglia che si spandeva in lungo e in largo per quella piana deserta, quei pochi metri quadri nei quali eravamo sembravano stasati nel tempo, ingranaggi immobili all'interno di un congegno che sul movimento fondava la propria esistenza. Solo una cosa, Quella cosa avanzava lentamente ai nostri piedi: la minacciosa ombra del monolito che lentamente coprì le nostre figure, facendo del nero che indossavo un tutt'uno con l'ombra sul terreno.
L'astro non baciava più la mia figura, ed era ciò che stavo aspettando da tanto, troppo tempo. Mossi la destra sulla spada, e con una velocità che non credevo possibile, l'insetto prese a sparare sollevando un polverone che si andava ad unire a quello creato nel resto della piana. Gli altri insetti restarono fermi, intenti a gustarsi il momento e la salva di colpi che entrava dentro la nube impattando in sorde esplosioni. Per quanto mi riguarda, fu fin troppo facile evitare la salva di colpi una volta assunta la forma demoniaca, e avrei voluto vedere la scena da un'angolazione differente quando estrassi la muramasa e la lanciai in pieno petto dalla cortina di polvere verso l'insetto che stava continuando a premere spasmodicamente il grilletto.
I colpi cessarono, e qualche secondo di silenzio piombò nell'area, permettendomi di caricare le gambe e saltare fuori dalla nube, seguendo la traiettoria della spada. Mi mossi rapidamente, il Volante era ancora immobile in volo aereo, agonizzante e colto alla sprovvista, con la lama nera che gli spuntava dal petto. Terminai il mio balzo finendogli addosso, ancorandomi con la sinistra sulla sua spalla e facnedo pressione con i piedi raccolti sulle anche. Afferrai la lama e con un colpo simultaneo di tutti gli arti spinsi verso il terreno l'insetto, estraendo la lama e facendole continuare la corsa fino ad incontrare con un fendente prima le ali e poi il collo dell'insetto che fluttuava ancora allibito alla mia destra. Guardai in volto il terzo ed ultimo insetto mentre la testa del compagno si staccava dal corpo e lapilli di sangue verde incorniciavano i nostri volti fissi in uno sguardo gelato. Caddi al suolo, spazzando con un fendente il terreno per sgocciolare la lama pregna, e prepararmi all'ultima offensiva. Un'aura violacea, quasi come fumo si levava dalla mia figura anche se non era presente il Demone custode. Feci ruotare la lama a otto attorno al corpo, inducendo l'insetto ad allungare la distanza tra di noi preparando il fucile ad una salva di colpi. Stava quasi per far fuoco, quando però un grido soffocato attirò l'attenzione di entrambi, anche se quel grido era rivolto solamente a me.

« Zero! Ho bisogno del tuo potere! »
Distratto da quelle zanzare, non mi ero accorto della minaccia peggiore che era appena piombata sul campo di battaglia: Colossi alti più di due metri, coperti da una spessa armatura ossea e dotati di una muscolatura piuttosto sviluppata che ne faceva perfette macchine da sfondamento. A guardare quegli armadi, mi tornò in mente il brutto muso di Krulg, un'orco anche lui arruolato -che lo volesse o meno- tra le fila Goryo, ma che al momento -purtroppo- non era al nostro fianco. Passai lo sguardo rapidamente all'insetto, e subito tornai al mio compagno, capendo che era una priorità. Presi a scattare verso Vaairo, inducendo però anche il Volante a capire che quell'uomo era un obiettivo primario da attaccare per agire indirettamente su di me, e purtroppo risultò molto più rapido in volo che io a piedi. Il ronzare delle ali mi sfrecciò sopra la testa, superandomi rapidamente in una cabrata per poi caricare un colpo decisamente più potente degli altri in canna, e intenzionato a scaricarlo sulla figura supina del mio collega, schiacciato dal mastodontico pugno del colosso.
Strinsi la lama e puntai i piedi, strisciando lungo la patina sabbiosa del terreno e convogliando lungo la lama una piccola carica oscura che caricò in piccole violacee scintille l'acciaio nero della muramasa. Gli occhi si fissarono sulla creatura, e alla prima instabilità del suo respiro capii che stava per scagliare il colpo, ed era allora che agii. Scagliai un fendente all'aria, proiettando una mezzaluna di pura energia oscura verso il cielo, andando perfettamente ad intercettare il colpo energetico sparato dalla creatura, facendolo detonare a mezz'aria.
Non persi altro tempo; rinfoderai la lama e scattai verso il Volante, balzandogli nuovamente addosso come avevo fatto col suo simile in precedenza, ma questa volta atterrando sulla schiena ed afferrando saldamente le spalle dietro alle ali trasparenti che si muovevano vorticosamente. Nel frattempo Vaairo riuscì a liberarsi dell'opprimente peso che gli gravava sullo scudo, ed estratta una pistola detonò un colpo in faccia al colosso, che parve non risentirne. Non ebbi molto per pensare, e prima che l'insetto riuscisse a dimenarsi e farmi cadere, afferrai una delle due ali, strappandola letteralmente dal suo corpo, per poi balzare dalla schiena del Volante verso il Colosso, caricando il pugno e manifestando l'arto del Demone Custode alle mie spalle. Sfortunatamente la base d'appoggio non era salda quanto avevo sperato, e il balzo risultò lento dando il tempo al colosso di accorgersi della mia presenza ed intercettare il mio volo con un colpo a mano aperta, scagliandomi al suolo in un sordo tonfo che mi fece strisciare sulla schiena per una buona decina di metri. Ci misi qualche secondo a riprendermi dallo stordimento, rimettendomi a fatica in piedi senza sputare sangue misto a saliva sulla arida terra di quel posto. Mi levai il cappuccio, oltremodo opprimente in quelle situazioni, e mi avvicinai a Vaairo intento a soccorrere un ferito. Gli posai rapidamente una mano sulla spalla, mantenendo lo sguardo fisso sull'armadio che mi aveva appena schiantato al suolo.

« Tutto bene qua? Tsk, sembra piuttosto grossi...non sapevo facessero pile di merda così grandi. »
Sdrammatizzai, passandomi il guanto a pulire gli orli della bocca sporchi di terra mista a sangue. Portai lo sguardo verso il ferito, notando che le gambe erano conciate piuttosto male, e che difficilmente avrebbe potuto riprendersi. Evitai commenti, cogliendo la delicatezza del momento, per portare poi nuovamente lo sguardo verso il Colosso e più ampiamente verso lo squadrone di quei così che imperversavano e portavano devastazione sul campo di battaglia.
Battei due volte la mano sulla spalla del mercenario, lasciandola posi scivolare al mio fianco facendo qualche passo in avanti.
« Beh, pare che il riscaldamento sua finito. È ora di menare seriamente qualcuno. »

Status
Fisico. Basso al corpo da impatto.
Mente. Illesa
Energia. 60% . 65 -5

Tecniche
Attive
Heart of Darkness 5%
Passive
Perle 1,2,3,4 . Son of Sin

Diario
.Traccia.
Zero fronteggia tre insetti volanti, per poi parare il rimanente Basso rimasto del danno inflitto dal reparto Aereo dei mostri. Tenta infine di attaccare fisicamente (4CS) il Colosso, finendo però a terra e subendo un danno Basso.
.Note.
Nessun consumo speso in parte Offensiva, mi son limitato a parare il Basso che mi spettava.
dividerlinee
Astuzia2. Percezione2 -Human|Demon- Forza1. Riflessi1. Destrezza2

___C 40% • A 20% • M 10% • B 5%

HEART OF DARKNESS_Le ombre non sono altro che un'elemento come il fuoco, l'acqua l'aria e la terra, e come tali possono essere manipolare a proprio piacimento con l'ausilio della giusta tecnica. Catalizzando parte della propria energia, Zero è in grado di richiamare l'elemento oscuro per manipolarlo a proprio piacimento. A differenza dei quattro elementi, ai quali si possono attribuire proprietà fisiche, alle ombre sarà difficile attribuire una consistenza specifica, in quanto si potranno manifestare in varie forme sempre diverse. Potranno avere sembianze di sfere fluide, forme solide e lucide come il metallo, sorrette da un vapore violastro o ancora muri o scudi duri come roccia. La tecnica ha natura magica e può essere utilizzata sia in campo offensivo, sia in campo difensivo.
_VARIABILE

MIDNIGHT_Mezzanotte, Ora X, 00:00 o che dir si voglia, il momento preciso in cui due giornate coesistono, il momento da sempre ritenuto carico di potere esoterico; l'ora della fine.
La mente umana resiste alla follia proprio perché non sa quando la vita defluirà dalla membra del corpo, l'ora esatta della sua fine. Se un orologio impresso costantemente davanti agli occhi delle persone li avvisasse di quanto tempo dispongono prima della morte, sarebbe un mondo di folli nel quale la ragione non esisterebbe se non come puro concetto astratto. Dare limiti temporali alla mente umana la porta ad andare nel panico, a ragionare rapidamente e senza cognizione logica, letteralmente a impazzire.
Sfruttare questa debolezza della mente è uno dei giochi più divertenti per chi ha superato tali barriere di incertezza. Materializzare spade che pendono sul capo dell'avversario, coltelli che assaggiano la tenera carne del collo o ancora pure e semplici emanazione di energia oscura che attendono fluttuanti il momento per scatenarsi è di certo un ottimo modo per far andare nel panico i propri avversari, anche se la reale preoccupazione non dovrebbe essere per loro il quando accadrà, ma il come sopravvivere.
Tutte le manifestazioni, si scateneranno contro l'avversario il turno dopo essere state castate, a insaputa ovviamente del bersaglio, per il quale potrebbero rimanere latenti qualche secondo, giorni, mesi o anni. Essendo una tecnica di natura magica, anche se le emanazioni riportano oggetti fisici, il danno inflitto sarà di entità Alta e da ustione, eccezione fatta per le razze Avatar, che rispettivamente subiranno danni Critici se Angeli e Medi se Demoni.

_ALTO 20%

PHASING OUT_Come Abitante di due mondi, al varco tra mondo reale e mondo di sogno, grazie al Mala Zero ha la possibilità di scambiare il proprio piano di esistenza. Normalmente, qualcosa che viene inviato nel mondo onirico, smette di essere manifesto nel mondo reale -e viceversa- ma come i poteri delle Sei Perle Nere valgono nel mondo umano, valgono anche nel mondo astratto del sonno. Una Volta Sfasato nell'altro mondo, la figura di Zero rimarrà visibile agli occhi di tutti, ma sarà tangibile solo da attacchi caricati con energia, distaccandosi completamente da tutto ciò che riguarda unicamente il mondo materiale. Se colpito con attacchi fisici, la figura del ragazzo si vedrà semplicemente passare oltre i colpi, come se egli stesso fosse manifesto tramite una delle sue illusioni. Essendo il mondo d'incubo e quello delle tenebre strettamente legati, il passaggio in tale piano offrirà anche vantaggi di tipo mimetico alla controparte terrena dell'illusionista. Se si trovasse in un punto d'ombra, infatti, le tenebre lo avvolgerebbero istantaneamente rendendolo pressoché invisibile ad occhio nudo. Purtroppo il tempo di permanenza nell'altro mondo è di unicamente due turni, in quanto il corpo del giovane è comunque appartenente al piano di esistenza materiale e come tale esso esercita un diritto di rivendicazione di ciò che concerne i propri averi.
_MEDIO 10%

CONSTRICTION_Come esiste il piano materiale, esiste anche quello detto d'ombra, parallelo e compenetrante per certi aspetti con quello materiale. Uno specchio del mondo umano, visibile ogni giorno attraverso le ombre di ogni singolo oggetto, e tuttavia indipendente da esso. Le ombre seguono costantemente gli oggetti alle quali sono legate, ma chi dice che sia proprio così, e che non siano gli oggetti a seguire ciò che fanno le loro ombre? L'ombra propria delle persone non è altro che un riflesso della stessa nel piano oscuro delle tenebre, legata indissolubilmente al corpo in una costante danza sincronica di movimenti. Come è vero che ogni movimento nel piano fisico comporta un movimento dell'ombra, vale anche il viceversa. Manipolare l'ombra di una persona equivale a manipolare la persona stessa, come infliggere danni alla sua ombra infliggerà danni anche al suo indissolubile compagno. Sfruttando tale legame, Zero sarà in grado di scagliare diversi aculei d'ombra atti a colpire direttamente l'ombra dell'avversario, provocandogli il medesimo danno -di natura magica- che sortirebbero se avessero colpito direttamente l'avversario.
_BASSO 5%

SON OF SIN_Le tenebre e l'oscurità sono ormai indissolubilmente legate a Zero, catalizzate dalla presenza del Mala e penetrate ormai ad annerire quella che un tempo era l'anima candida di un ragazzo. L'essere nuovo che è sorto dalle ceneri nere di un passato d'agonia, ora brama vendetta, e tale sentimento non fa altro che alimentare il potere oscuro delle tenebre dentro di lui. Ogni emanazione magica atta a produrre danni sarà dunque molto più potente del normale, sospinta dal cuore nero che batte nel petto del demone, risultando come potenza di un livello superiore a quello descritto.
_PASSIVA



___C 35% • A 15% • M 5% • B 1%

NIGHTMARES_La capacità di manipolare la mente avversaria, facendole credere cose che in realtà non esistono, è molto affine con quello che accade nel sonno. Zero ha sviluppato tale pratica, rendendo del sogno il suo mondo e dell'incubo la sua arma, uno strumento di follia e terrore che non conosce limiti, che sfrutta il potere dell'immaginazione in negativo, dando vita alle più recondite paure, che spesso tormentano la gente anche da sveglia fino ad indurla alla pazia. Normalmente gli incubi straziano la nostra mente durante il sonno, relegati al mondo Onirico, ma quando il giovane ha ritrovato il Mala, il legame con il sogno è andato infranto. Il dolore mentale, l'incontrollata paura e la sensazione d'angoscia tipiche dei brutti sogni, al cospetto dell'artefatto, non sono più relegate al mondo dei dormienti, manifestandosi anche nelle menti sveglie delle persone. Un incubo ad occhi aperti: le principali paure, creature mostruose partorite dalle tenebre, acuti dolori, saranno solo alcuni degli effetti instillati nella mente avversaria, riducendo drasticamente le sue capacità cognitive fino ad indurlo ad un sonno perenne, un incubo costante dal quale nemmeno la morte potrà sottrarla. Gli incubi sono attacchi Psionici, e come tale per difendersi è necessaria una difesa adeguata.
_VARIABILE

TORTURE_Le torture sono da sempre afflizioni fisiche per indebolire la mente, sortendo un effetto psicologico attraverso numerose percosse, ma nulla vieta di fare anche il contrario. Affliggere la mente dell'avversario per indurre in essa dolori fisici è una pratica che rende molto più semplice il risultato finale. Mentre prima di sortire un effetto significativo, il soggetto deve essere a lungo torturato e snervato, proprio perché prima di intaccare la mente bisogna intaccare il corpo, agendo direttamente sulla mente si scavalca il problema principale della resistenza e dell'eventuale morte della carne. Tramite un contatto fisico, l'illusionista insinuerà nella mente dell'avversario un tarlo mentale,che indurrà nella sua mente attimi di estremo dolore: torture lunghe giorni, scene raccapriccianti, sconfitte dolorose, portandone al termine dell'incubo i segni tangibili sul proprio corpo. Nella realtà degli eventi la tecnica sarà istantanea, mentre per il bersaglio il tempo si dilaterà a seconda della tortura per esso scelta, e al termine della quale corpo e mente riporteranno rispettivamente un danno pari a Medio.
_ALTO 15%

STRUCTURAL MADNES_Piegare e plasmare lo spazio circostante senza deformarlo realmente, coprirlo semplicemente con uno strato illusorio capace di trarre in inganno chiunque capiti nel raggio d'influenza. Terre dell'incubo, lande da sogno o semplicemente una rielaborazione della conformazione strutturale del territorio. Tale architettura non sarà atta a provocare danni alla mente avversaria, ma a disorientarla, a farle credere di poggiare i piedi su solida roccia mentre si trova sull'orla di un precipizio, di dare la sicurezza di un riparo, quando in realtà si è più nudi di un bambino, o ancora di confonderlo e accecarlo con tenebre o nebbie illusorie. L'ambiente al completo servizio dell'illusionista, e da tale tranello mentale non sarà possibile liberarsene se non con apposite tecniche difensive: difatti anche se il bersaglio si rendesse conto di essere stato catapultato nel progetto folle della mente di Zero, gli sarà impossibile uscirne contando solamente sulla propria volontà.
_MEDIO 5%

GHOST_Fantasmi, emanazioni di un mondo ormai passato, semplici parti della mente che non vuole rassegnarsi allo scorrere degli eventi. Sondare nei ricordi, o creare tali immagini, sono la base dell'illusione e l'inizio della manipolazione mentale. L'illusionista sarà in grado di ricreare nella mente nemica, una sola immagine, che potrà essere un ricordo oppure un apparizione momentanea: un volto noto, una sensazione angosciosa, un'immagine di apocalisse. Oppure il momento migliore della sua vita, capace di distrarlo ed impedirgli di combattere. L'immagine colpirà solo la mente dell'avversario, modificandone le percezioni a tal punto da fargli credere che ciò che sta vivendo è effettivamente frutto della realtà e non di una mera fantasia indotta. Come ogni illusione, sarà possibile dissiparla tramite apposite difese psioniche.
_BASSO 1%

PAIN_La Mente è l'unica responsabile del dolore, allarme involontario che invia alla nostra consapevolezza per segnalarci l'entità di una ferita dannosa per l'organismo. Se si vuole provocare dolore, si deve prima di tutto colpire il punto designato, dal quale partirà una segnalazione al cervello e la risposta di esso sarà la sensazione di dolore. Chi riesce però ad agire direttamente sulla mente nemica, sarà però in grado di lanciare falsi allarmi, manipolando la mente nemica e facendo inviare segnali di dolore straziante in punti nemmeno sfiorati. Tramite questa azione alla base, l'intensità del segnale risulterà molto più vivida, disorientando il bersaglio e focalizzandone l'attenzione sulla zona colpita, distraendolo dal contesto ambientale e dalle situazione. Tale dolore, non sarà per tanto di tipo fisico, ma rimarrà sotto forma di danno puramente mentale.
_BASSO 1%



MIJUL | MAD DOG_ Fucile a due canne liscie tronche affiancate, piccolo e maneggevole negli spostamenti ma dotato di una potenza di fuoco fuori dal normale. Le due canne, infatti, sparano contemporaneamente due cartucce a pallettoni, liberando al momento dello scoppio una salva di sfere di piombo. Inutile dire che tale arma risulta letale se usata sulla corta distanza, e sulla media fornisce una potenza d'arresto notevole. Purtroppo, le ridotte dimensioni della canna, tendono a ridurre drasticamente la gittata totale del fucile e di conseguenza la sua efficacia. Mijul viene considerata un'arma di Medio calibro che necessita di essere ricaricata dopo ogni colpo tramite il meccanismo che spezza le canne dall'impugnatura facendo saltare i bossoli scarichi. In totale la lunghezza dell'arma è di circa 45cm: 35 di canne e 10 di impugnatura, ed è riposto sul retro della cintura nascosto dall'ampio mantello.

ARTAX | IRON SMASHER_Coppia di guanti che ricalcano le stile dell'armatura, mischiando alla stoffa e al cuoio placche di metallo per incrementarne la resistenza. Tali Armi -perchè di tali si può parlare- risultano mantenere nel complesso le funzioni di guanti, non impedendo dunque i movimenti, ma al contempo aggiungono potenziale d'impatto ai colpi sferrati a mani nude, grazie proprio ai rinforzi cuciti in essi.

MURAMASA | INSANITY_Lama forgiata dal leggendario Sengu Muramasa, eccellente fabbricante d'armi orientale, la cui vita è sospesa tra leggenda e realtà. Si dice che il fabbro fosse incline a scatti di violenza e pazzia, e che questo influenzasse le sue lame rendendo altrettanto folle e sanguinario chi le impugnasse. Nonostante la loro superba fattura, tali lame vengono schivate perché additate come portatrici di sventura, ed è possibile reperirle a pochi soldi da chi ne possiede una. All'apparenza si mostra come una katana molto classica, dalle finitura quasi rustiche, ma l'acciaio col quale è stata forgiata ha la particolarità di risultare opaco, scuro, non riflettendo in alcun modo la luce.

SUIT | DARK SKIN_Abito insolito e tetro, costituito da un corpetto di acciaio misto a stoffa, che garantisce una discreta resistenza ai colpi nemici. Dall'ampio cappuccio che cela sempre il volto di Hastur, eclissandolo in una tenebra perenne, si snoda un soprabito lungo, rinforzato da spallacci metallici che si legano in intrecci di cuoio e placche sino ai guanti.
Sempre sullo stile del torso sono le protezioni per le gambe, mischiando alla scura stoffa tracce di opache placche d'acciaio. Nel complesso risulta essere un armatura leggera, che dona una capacità difensiva discreta pur conservando la comodità nei movimenti.


MALA | PERLE DI DOLORE_Le Sei perle del dolore, un artefatto dimenticato volutamente, esiliato dalla storia per il suo orribile potere, bandito dalla bocca dei bardi, esiliato dai libri. Le poche testimonianze che ancora parlano di questo rosario nero pece, ne parlano con timore, associandolo alle tenebre e alla pazzia. Voci narrano che chiunque lo possegga perda il senno, tormentato notte e giorno da creature nere: in sogno come incubi e da svegli come ombre fugaci. La parte dimenticata -o taciuta- narra anche che, ogni generazione, una persona dovrà possedere il Mala fino a che morte non lo separi da essa. Se il portatore saprà accettare il suo oscuro potere, sarà in grado di oscurare i cieli e dominare le menti, se lo rifiuterà troverà innanzi a se una vita di supplizi.
Prima Perla_I poteri del Mala saranno a completa disposizione del prescelto: le illusioni da esso generate saranno null'altro che l'estensione della sua mente, basterà pensare a qualcosa che questa si materializzerà a tempo zero agli occhi della vittima nelle forme più disparate e improbabili.
Seconda Perla_L'affinità col mondo surreale dell'immaginario è catalizzata dal Mala, ponendo il portatore sulla soglia dei due mondi; quello reale e quello onirico. Richiamare gli incubi dal loro mondo per insinuarli nelle menti sveglie degli avversari, richiederà quindi un minore sforzo di quanto sarebbe richiesto se il varco fosse stato chiuso.
Terza Perla_L'energia Negativa del Mala, oltre che agevolare il passaggio delle creature d'incubo nel mondo materiale, ne incrementa esponenzialmente il potere. Ogni illusione castata nella mente del nemico sortirà un effetto più intenso del normale, che sia esso di dolore o di una qualunque altra emozione. Le illusioni che invece si vedranno agire sui cinque sensi, risulteranno essere molto più solide, e necessiteranno di una maggior opposizione da parte del nemico per essere infrante.
Quarta Perla_La natura malefica del Mala si lega indissolubilmente al suo portatore, ricoprendolo di un'alone di timore e sottomissione. Le menti deboli che si troveranno in presenza dell'illusionista, difatti, si vedranno pervasi da questo senso di paura e sottomissione, come se qualcosa li opprimesse.
Quinta Perla_Oltre che favorire e potenziare le facoltà Psioniche del portatore, il Mala ne incrementa esponenzialmente le conoscenze e le abilità, aprendogli la mente ad oscuri segreti e inducendogli in una frazione di secondo tutto il sapere riguardo all'illusione, all'incubo e alla manipolazione mentale.
SestaPerla_Sarebbe un arma a doppio taglio quella che ti garantisce un immenso potere verso l'avversario, senza premurarsi della sicurezza di chi la impugna. Sesta e ultima perla del rosario maledetto è rivolta alla difesa della psiche di chi ha accettato il suo nefasto potere. Chi impara a convivere con incubi e tenebre, ne sarà inequivocabilmente meno soggetto. Senza alcun dispendio energetico a carico del portatore, il Mala stesso dissiperà un'attacco psionico di Media potenza rivolto alla mente di Zero, riconducendo le illusioni nel loro mondo d'origine.




≈ CAPACITÁ
HEART OF DARKNESS_Variabile difensiva Personale 1/10 En. Bianca + Pergamena Variabile Offensiva Dominio del Male
MIDNIGHT_Pergamena Costellazione
PHASING OUT_Pergamena Corpo d'ombra
CONSTRICTION_Personale 2/10
SON OF SIN_Personale Passiva 3/10
NIGHTMARES_Variabile Offensiva Psion Personale 4/10 En. Verde
TORTURE_Attiva Dominio 3
STRUCTURAL MADNES_Attiva Dominio 2
GHOST_Attiva Dominio 1
PAIN_Pergamena Dolore

≈ OGGETTI
MIJUL | MAD DOG_Fucile Medio Calibro. 3 Colpi
ARTAX | IRON SMASHER_Guanti da combattimento. Danni Contundenti.
MURAMASA | INSANITY_Katana Maledetta. Danni Taglienti/Perforanti.
SUIT | DARK SKIN_Armatura Leggera
MALA | PERLE DI DOLORE_Passive Dominio 1,2,3 + Passiva Raziale + Cristallo della Conoscenza + Fascia Protettiva






 
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Nergal.
view post Posted on 23/3/2013, 19:08





Combattere. Sguazzare in quel mare di spade, urla, imprecamenti, disperazione e sangue.
Sangue che macchiava la terra aspra dell’Akerat e la polvere si faceva pesante mischiata com’era al sangue del Goryo e dei Kaeldran e Vergil ronzava. E il suo filo bagnato di sangue e visceri danzava nell’aria e ogni volta sangue ruggiva da questa.
I capelli ondulavano al vento tra sudore e polvere e le mani erano salde sull’elsa; l’armatura era chiazzata di rosso in alcuni punti e il sangue adornava il suo viso. Il suo braccio cominciava a dolergli e il respiro era corto. Una lama calò da destra. Parata. Un’ altra ferita. Una finta e del suo avversario rimase solo il corpo la testa fu spiccata dal collo come un frutto maturo che cade dai rami. Altri ne vennero però, una marea che si infrangeva su scudi, mazze, lance e determinazione quasi suicida: il Goryo non mollava la presa e avanzava con i suoi schieramenti e cadaveri presero il posto della terra e il polverone fu enorme. Ma in quel polverone il Goryo vinceva, il Goryo avanzava rutilando fuoco e fiamme e l’acciaio era terribile a vedersi. Mentre cadaveri e urla continuarono sempre di più e Samael contemplava lo scenario e non gli piaceva quello che stava accadendo.
Guardava e soppesava nella profondità dell’animo di Erlik, assiso su un trono d’ombra con occhi violacei la nera entità era adorna del suo vero corpo e restava solo una pallida ombra in un luogo nero; rifugio per momenti migliori e per poter pianificare. Ma senza Erlik sarebbe stato difficile e così, suo malgrado, era costretto a posare il suo sguardo violaceo su quella pantomima e a cercare di portare in salvo il suo prediletto. Quel corpo che tanto ancora doveva servire ai suoi piani tenebrosi. E la guerra continuò mentre il nero seduttore, l’amesha convertito continuava ad osservare…

Occhi omicidi, furiosi ma che rilucevano di volontà ferrea e benché le armature fossero ammaccate e le mazze distrutte, budella, visceri e merda dappertutto il Goryo aveva retto l’urto. Ed ora penetravano in profondità nello schieramento avversario ed erano terribili a vedersi nella loro collera e nella loro eccitazione guerresca. Berserker sembravano in preda alla furia e le loro lame fuoco argentato che bruciava, tagliava e maciullava e il vessillo della dea della Vittoria era già pronto a sventolare quando…

Erlik attento! Acuisci la tua mente il nemico è infido! Attento…attento…l’attacco, il vero attacco è giunto. Preparati!

Parole? Parole lì pronunciate così vicino che fosse stato un suo compagno? Ma chi? Ma dove? Sentiva solo i rumori della guerra, i comandi e le imprecazioni ma quelle parole le aveva sentite. Distintamente. Ma chi o cosa erano quelle parole di quella voce che appariva, si lontana, ma anche dannatamente vicina come se provenisse…dal suo cuore. Dalla sua anima!
Ma non vi era tempo per riflettere un Kaeldran tranciò i suoi pensieri anche se avrebbe voluto tranciare lui: una parata un calcio alla rotula e Vergil conficcata in profondità in quella specie di gola. Un movimento secco del polso. Un inspiro più profondo e la testa volò nell’aria e poi gli vide.
A quanto pare non era finita ed ora la situazione si faceva brutta, dannatamente brutta. Che alcuni “colossi” , forse il vero asso nella manica dei Kaeldran, ora portavano scompiglio nei loro ranghi. E iniziarono anche i bombardamenti dall’alto: ormai si era entrati nell’ultima fase della battaglia e non poteva assolutamente perdere. Dall'aria calarono portando lo scompiglio nelle loro fila; per fortuna il Goryo era tutt'altro che sconfitto e riuscirono a fronteggiare anche questa offensiva ma lo spostamento d'aria lo fece sbattere a terra ruzzolando per qualche metro.
Era vero non era finita e quei cosi volanti continuavano la loro opera:alcuni ebbero l'ardire di arrivare troppo vicino alla sua spada. Un errore fatale che gli costò tanto. Molto. Ma la situazione si volgeva al peggio.

Lascia fare agli altri. Te concentrati sulla loro offensiva. Attento…difficili sono da battere…attento…il potere di Eblys è con te…vai…ORDO DRACONIS e volgi il tuo sguardo ad Oriente. Ad oriente!

Parole ancora parole. Sempre più nette e distinte ma che fossero le allucinazioni per i colpi subiti? O che altro? Ma poco importava. Riuscì a rimettersi in piedi e doveva concentrarsi solo ed esclusivamente su quella specie di colossi che penetravano, come un coltello nel burro, nel loro schieramento.

Non indietreggiate! Avanti! AVANTI CAZZO!

Urlò. E mentre faceva questo sentì qualcosa nella profondità della sua anima smuoversi e divampare sempre di più…sempre di più…e la nera costellazione si abbatté su uno di quei dannati. E poi suoi occhi si fecero viola scuro e dalla sua mano partì una scia di fumo e poi il suo braccio divenne di nere fiamme.
Fiamme come notte. Fiamme oscure. Fiamme che non erano di quel mondo. Fiamme di Eblys e di antichi retaggi e la sua bocca si mosse articolando qualcosa mentre il suo braccio vomitava lingue di fuoco per ghermire chiunque avesse avuto l’ardire di sfidarlo.

PER L’ORDO DRACONIS!




Erlik Khan
Energia: Gialla Pericolosità: G CS: +1 Destrezza
Status fisico: Ferite sulla maggior parte del corpo( Basso)
Status Psichico: Consumi energetici in questo turno: 11%; 11%
Riserva energetica residua: 34%

_ ___ _____ ___ _

Abilità Passive:
Abilità razziale: Presenza demoniaca ~ Per quanto possano essersi pentiti del loro passato, o essere in redenzione, gli Avatar di stampo demoniaco sono comunque e in ogni caso delle creature infernali verso le quali le altre razze non si fideranno mai, o comunque non completamente. Le loro origini non possono certo essere ignorate ed è per questo, infatti, che i demoni incutono un lieve timore in chiunque gli stia accanto, purché questo non sia un demone stesso, e che sia di energia pari o inferiore all'agente.
Non importa il carattere e l'allineamento del demone, quest'abilità funzionerà sempre e comunque, indipendentemente dai sopracitati fattori.

[Passiva Razziale].

Incantaspade: I guerrieri che si accostano a questa linea di pensiero sono oltremodo distinguibili dalla massa poiché detentori di armi dalle caratteristiche eccezionali. Non solo acciaio, non solo la blanda e usuale forgiatura del metallo, ma in esse risiede un vero e proprio cuore, un’anima viva e pulsante. Ma come un qualunque genitore, per quanto imparziale coi suoi figli, tenderà sempre a prediligerne uno e uno solo, tanto che l’armigero riuscirà a infondere la capacità di indistruttibilità nella sua arma eletta nonostante gli attacchi che le potrebbero venir mossi, difendendone l'integrità.

_ ___ _____ ___ _

Abilità Attivate:
Pergamena Fumo Velenoso. Consumo Medio-Provoca danni Medi all' organismo
Drago di nere fiamme Consumo Medio-Tecnica magica-Danni medi da ustione


_ ___ _____ ___ _

Riassunto e Note:
Abbatto qualche Kaeldran a terra e qualcuno volante rimediando in tutto un DANNO BASSO provocato dalle varie ferite che ho ricevuto nel corso del combattimento. Lascio che siano gli altri a proteggermi dalla carica e dalle esplosioni e poi vado in attacco.
Mi accorgo dell’arrivo dei colossi: attivo costellazione del turno precedente e successivamente vado con la perga Fumo Velenoso e con la mia personale di Lv medio.


CONSUMI UTILIZZATI: MEDIO+MEDIO


 
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view post Posted on 27/3/2013, 11:31
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C a t a r s i

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The Price of Vengeance




Questo è stato senza dubbio un turno particolarmente complesso in quanto ci sono state diverse incomprensioni dovute probabilmente ad una mia descrizione non perfetta all’interno dell’ultimo QM Point.

Rispetto al turno precedente la situazione era volutamente più complessa per obbligarvi a fare scelte differenti che non fossero semplicemente una copia di quanto avevate già fatto. Rispetto al turno precedente i punti
salienti di questo turno erano i seguenti :

- Una fase difensiva complessa che provenendo da due punti diversi voleva volutamente rendervi l’organizzazione più complessa e, nonostante una prima parte piuttosto confusa, siete comunque riusciti ad arrivare ad una soluzione. Personalmente che nella prima parte della discussione in Confronto siete stati molto caotici mischiando i vari pareri della fase difensiva con quanto si voleva fare successivamente e spesso continuando la conversazione tra un numero limitato di utenti rendendo più difficile per i compagni seguire il filo di quanto deciso. Una valutazione quindi sufficiente ma decisamente migliorabile.

- Una fase offensiva che avevo preparato come estremamente differente rispetto alla precedente e che invece voi avete ignorato cercando di superare il turno semplicemente attraverso una combinazione delle vostre tecniche. In particolare i Colossi (tralasciando le varie incomprensioni sui loro spostamenti e sul numero) volevano essere uno strumento per organizzare le vostre tecniche di supporto in modo da riuscire a scoprirne le debolezze necessarie a sconfiggerli. Buona parte delle vostre tecniche sono state infatti rese vane perché i colossi erano dotati di una variabile difensiva con la quale potevano fronteggiare i vostri attacchi frontali nonché di un discreto numero di CS che vi avrebbe reso impossibile (a meno di un utilizzo di power UP) vincere un confronto fisico diretto.
Una delle possibilità principali era di utilizzare i CS (quelli legati al campo della percezione, intuizione e simili erano perfetti) per iniziare a acquisire maggiori informazioni sul nemico e su come era meglio attaccarlo. Allo stesso modo tecniche di supporto e illusioni avrebbero potuto darvi un notevole vantaggio.
Nel mio ultimo QM Point non avevo volutamente spiegato tutti questi dettagli perché era mia intenzione mettere alla prova la vostra iniziativa di fronte ad una situazione complessa e diversa da quanto siete abituati ad affrontare.

Tenendo conto di questi ultimi due punti e le varie difficoltà sia offensive che difensive il vostro impatto sull’andamento della guerra è stato decisamente negativo. Considerando che i colossi hanno annullato qualcuna delle vostre azioni il conto energetico è, questa volta, decisamente a vostro sfavore e questo ha permesso ai Kaeldran di recuperare lo svantaggio iniziale spostando perfino l’esito dello scontro a loro favore. Per i dettagli continuo nella seconda parte.

Per ultimo volevo segnalare ancora un ultimo dettaglio nello specchietto riassuntivo di Azazel che ha segnato il consumo basso di una tecnica “Beyond Redemption” che però specifica nella sua descrizione che non faceva danni e quindi in quanto tale non andava segnata. La seconda tecnica utilizzata “blütige schwerter” è anch’essa scorretta dato che è vero che tu paghi un consumo Alto ma la tecnica agisce offensivamente su più turni e quindi la sua potenza offensiva in questo turno è solamente Media. Questa mia pignoleria è voluta dato che volevo obbligarvi a conoscere con maggiore attenzione le vostre tecniche imparando ad analizzarle al meglio e distinguere bene la diverse potenze paragonate alla durata.

Goryo [40%] VS Kaeldran [60%]




Rispetto alla situazione del turno precedente la situazione all’interno del campo di battaglia sembra essere mutata drasticamente. Nonostante buona parte delle truppe aeree dei Kaeldran siano state distrutte le armate di terra, guidate dalla presenza massiccia dei colossi sono riusciti ad infiltrarsi in profondità nei ranghi dell’armata Goryo rompendo l’ordinata formazione delle squadre mercenarie che non erano preparate ad affrontare una minaccia di quella portata.

Anche questa volta i punti fondamentali dello scontro saranno due:

- I Colossi. Visto che non siete riusciti a sconfiggerli nel turno precedente questi giganti Kaeldran sono liberi di seminare il panico una seconda volta. Le regole sono le stesse del turno precedente anche se questa volta i bestioni sembrano separarsi, rompendo le loro formazioni per assaltare singolarmente i lati più interni dello schieramento Goryo. La loro missione è chiaramente ancora quella di seminare il caos impedendo ai mercenari di organizzarsi per contrastare con un fronte unico la nuova minaccia. Come proiettili a frammentazione una volta penetrati all’interno dell’armata si sono frammentati in “unità” più piccole per aumentare i danni. Considerando il loro numero non riuscirete da soli a sconfiggerli tutti ma questo non toglie che è imperativo riuscire ad arginarne la minaccia anche solo parzialmente per riconquistare parte del vantaggio perduto.

- La sorpresa. I linea teorica questa ultima minaccia doveva rappresentare il pericolo principale ma considerando che lo scorso turno non è stato proprio ottimale siete obbligati a ritrovarvi in una situazione sempre più complessa.
Se qualcuno ricorda con attenzione quanto successo nel primissimo turno di combattimento avevo specificato come le truppe Kaeldran, che chiaramente rappresentavano solo una avanguardia suicida, alla loro morte disperdevano nell’aria un particolare gas.
Quello che però non potevate sapere è che non si trattava propriamente di un gas quanto più di spore Kaeldran in grado di contaminare chiunque vi entrasse in contatto. Dopo il necessario tempo di incubazione gli effetti hanno iniziato ora a manifestarsi colpendo, all’interno dello schieramento Goryo, coloro troppo deboli o feriti per riuscire a difendersi. Nonostante nessuno di voi PG risenta della cosa lo stesso non si può dire per i vostri nuovi “compagni umani” e per molti dei png che compongono le truppe Goryo che, in pochi istanti, vedrete trasformarvi in abomini Kaeldran.
Sulla loro pelle, in particolare in prossimità di eventuali ferite, compariranno fitte scaglie chitinose come se ciascuno di lor fosse infestato dall’interno del corpo. Questa infestazione può anche mostrarsi senza bisogno di ferite presistenti aprendo pesanti sguarci nella pelle dove questa era prima intatta.
Chiunque venga colpito da questa tecnica perde completamente il senno ed attacca coloro che fino ad un attimo prima aveva considerato come amici, le loro ferite vengono tutte immediatamente guarite e guadagno 6CS in forza ma non possono sfruttare nessuna tecnica attiva.


Inutile dire che quindi la situazione sul campo di battaglia è critica, le forze Kaeldran hanno ribaltato il risultato iniziale e con questa nuova minaccia hanno indebolito ulteriormente le vostre forze tanto che ormai una vittoria sembra impossibile. Per qualsiasi domanda o per ulteriori spiegazioni sono disponibile, come sempre, nel topic di confronto.

SPOILER (click to view)
Si, ho cambiato il font e lo schema riassuntivo della situazione dello scontro.

 
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view post Posted on 2/4/2013, 22:48




( Territorio Kaeldran, Alveare, Orbrun )

Vaairo annuì convinto, confortato dalla vicinanza di Zero; avrebbe voluto avere la sua stessa baldanza. Forse erano le ferite che si accumulavano sul suo grande corpo di guerriero, sanguinante e impolverato. La maglietta nera che aveva indossato era lacerata in più punti, dove il rosso del sangue la inumidiva rendendola ancora più scura e sporca. Era profondamente grato al compagno Goryo per assisterlo così da vicino in quella dura battaglia in cui gli orrori si mischiavano nella frenesia della lotta: Zero era un arcanista temibile, un'anima oscura determinata e molto, molto potente. Il giovane mercenario ringraziò brevemente gli dèi per averlo messo accanto ad un uomo così formidabile, che fronteggiava solitario il mostruoso colosso Kaeldran.

« MEDICO!! »

Era ancora inginocchiato dinanzi a Charlie, guardandosi attorno senza pace; cercava un barelliere, un cerusico che potesse aiutare il suo amico, ma attorno a sè vedeva solo insetti o carcasse moribonde - proprio come Holtz. L'avventuriero rantolava nella sabbia rossa della desolazione, ormai stanco persino di gridare la propria sofferenza. Le gambe erano un macello sanguinolento di ossa frantumate e pelle schiacciata dalla possanza infinita del gigante, uno spettacolo insostenibile per qualsiasi sguardo.

« MI SERVE UN CAZZO DI MEDICO!! »

Nell'aria, satura di sudore e violenza, aleggiava qualcosa di malato, insano.
Inizialmente Vaairo non vi diede peso, perchè era troppo impegnato nel cercare aiuto nei pochi istanti che il colosso donava loro prima di partire nuovamente alla carica. Forse era rimasto impressionato dalla resistenza dei due guerrieri, ma lasciò loro una manciata di secondi importantissimi che il mercenario non poteva perdere annusando l'aria. Quando chiamò di nuovo a gran voce un dottore, starnutì improvvisamente.

« Zero, devo portarlo via di qui;
siamo nella merda fino al collo e non posso proteggerlo.
»

Aveva bisogno di un diversivo, qualcosa che deviasse l'attenzione del macello attorno a loro per potersi rocambolescamente disimpegnare dal cuore della battaglia. Si era addentrato troppo nello schieramento avversario durante la sua prima carica, ma mai avrebbe potuto immaginare la comparsa di nemici così possenti da essere completamente invulnerabili a qualsiasi cosa.
Mentre guardava la schiena del compagno, sentì un brivido alle sue spalle; fu una sensazione strana, una sorta di ammonimento provvidenziale, forse frutto di tanti anni tra i pericoli ed i guai: Vaairo si voltò appena, cercando con lo sguardo il corpo martoriato dell'amico... E non riconoscendolo più.

Un grido strozzato gli sfuggì dalle labbra quando l'affondo letale di un artiglio Kaeldran lo mancò per un soffio, conficcandosi profondamente nello scudo.
Costernato, Vaairo osservò Charlie mutare lentamente: la pelle maciullata delle gambe andava ricostruendosi a vista d'occhio, sostituita tuttavia da uno strano chitinoso e corazzato del tutto simile a quello dei mostruosi insetti. Il corpo era preda di convulsioni e scatti d'ira, mentre il senno scivolava via rapidamente dalla mente dell'amico, sostituendosi alla furia più cieca.

« Charlie... Cosa...? », riuscì a dire, del tutto incredulo di quanto i suoi occhi registravano. Il suo scudo era stato perforato e poi spaccato dalla nuova forza dell'avventuriero, ora sempre più mutato. Il mercenario della yorozuya non riusciva a compredere nulla di quella situazione assurda, rimanendo lì, mezzo inginocchiato davanti ad un uomo trasformato il cui sguardo prometteva solo una cosa: la sua morte.

Il suo istinto reagì più prontamente del suo cuore: Vaairo balzò indietro appena in tempo, evitando un nuovo fendente dei temibili artigli dell'amico. Non sembrava esserci più nulla di umano nei suoi intenti, e solo alcuni tratti della sua fisionomia rimanevano quelli di un tempo: il resto, soprattutto le gambe, era del tutto diverso, cambiato. Era terrorizzato da quella mutazione, perchè non ne comprendeva le cause e soprattutto faticava a sedare il panico che stava montando dentro di lui: il suo amico era stato catturato da quella malia mostruosa e se ne stava cibando con una velocità disarmante, divorando la sua mente per renderla vuota e insana esattamente come quella di tutti gli altri insetti dell'Alveare. Si sentì stupefatto ed impotente, capace appena appena di sollevare le armi e difendersi.
« Ma che diavolo, Zero! », esclamò, cercando di mettere al corrente il Goryo della nuova incredibile minaccia. Charlie pareva posseduto da un demonio, e le sue capacità fisiche parevano aumentate a dismisura: l'innata resistenza ai colpi di Vaairo frappose la propria tenacia ai fendenti dell'uomo mutato, ma questi erano così feroci da penetrarne rapidamente le difese: il soldato non voleva ferire l'amico, ma non riusciva a trovare il modo di farlo tornare in sè, e di levarsi da quella situazione di merda. Frappose di nuovo lo scudo all'affondo nemico, respingendolo appena, poi si chinò lateralmente, evitando un secondo assalto. Il respiro era mozzato dalla fatica e il dolore per le molteplici ferite cominciava a chiedere il proprio tributo anche su di lui; non era certo di poter resistere a lungo.

Da una tasca laterale riuscì freneticamente ad estrarre la piccola granata accecante, giudicando fosse arrivato il momento di utilizzarla e portare le proprie natiche lontano da lì.

« Flashbang! », gridò a Zero, avvisandolo del bagliore immenso che immediatamente si sprigionò dalla bomba quando cadde al suolo con un tintinnìo metallico. Voleva accecare tutti quanti attorno, dal colosso al Charlie trasformato, e sperava sul serio di riuscirvi.

« A nanna amico mio! »

Approfittando dell'istante di assoluta luce, Vaairo avrebbe impugnato ciò che rimaneva dello scudo come un grande piatto da portata, colpendo duramente alla tempia il volto dell'amico mutato. Voleva metterlo ko e poi trascinarlo via, cercando qualcosa che potesse farlo tornare alla normalità.

« Andiamocene da qui! », urlò, cercando il compagno Goryo con lo sguardo.
Non doveva permettere allo sconforto di avere la meglio su di lui: doveva resistere, resistere, resistere.
Rimanere saldo era tutto ciò che la sua vita aveva mai potuto offrirgli.


Status: ferite da lacerazione e contusione sparse su tutta la parte superiore del corpo (danno complessivo Medio), mana 55% (-2xMedio 20%)
CS: 4, resistenza
Armi:
Warhammer, lo schiacciamosche: martello da guerra ad una mano. A terra.
Riot Shield: scudo tondo d'acciaio, spaccato.
Desert Eagle: pistola (occhio del mago offensivo incastonato), impugnata, 5 colpi per duello/quest.
Flashbang: 1x bomba accecante, utilizzata.

Passive da considerare:
gli stupidi non muoiono mai: abilità passive di Dominio Absolute Defense energia Bianca e Blu (istant-casting e auto-casting tech difensive)
circondarsi degli amici giusti, e non solo: abilità passiva di Dominio Abs Def energia Verde (parità di potenza/consumo difese a 360°)
la determinazione dei perdenti: abilità passiva della razza Umano (non sviene sotto il 10% di energie)

Tecniche utilizzate:
Pelle di drago: il guerriero riesce a rendere la propria pelle più resistente del normale, così da poter resistere a piccole armi da lancio. La tecnica ha natura fisica. Il guerriero circonda il proprio corpo di un alone rossastro, indurendo la resistenza della propria pelle. A seconda della personalizzazione è possibile che l'indurirsi della pelle provochi un certo mutamento in essa, sebbene non tale da impedire il riconoscimento del soggetto. In questo modo il guerriero potrà resistere a colpi di piccole armi da lancio, come shuriken, kunai, proiettili di piccolo calibro o simili. La tecnica vale come una difesa a 360° contro i normali colpi fisici per il tempo di due turni. Consumo di energia: Medio (si attiva e si esaurisce per cumulo di danni in questo turno, parando un complessivo Medio)

Bash: il guerriero colpisce il nemico con un poderoso colpo di scudo o un fendente di piatto con l'arma e lo stordisce, rendendo le sue difese meno efficaci.La tecnica ha natura fisica. Il guerriero colpisce il nemico con un colpo poderoso, che può essere portato a sua scelta con lo scudo o con il piatto della spada, o con altri armi contundenti a sua disposizione. Non è però un colpo volto ad infliggere danno fisico, bensì danno psionico. Il colpo mira infatti ad infliggere al bersaglio un danno psionico pari a Medio. La tecnica deve essere affrontata come una tecnica fisica che causa danno psionico. Consumo di energia: Medio

Charlie Holtz: danno Critico alle gambe, archetipo di classe Cacciatore, armato di una grossa balestra. Trasformato, 6 CS in forza.

Note e riassunto: in sequenza, come da Confronto:
- Vaairo dà le spalle al png moribondo, che nel frattempo si trasforma gradualmente. Lo attacca alle spalle da terra, e data la posizione, le ferite in via di rimarginazione e la parziale mutazione valuterei l'attacco come portato fisicamente con 4cs. Vaairo si difende frapponendo lo scudo (parità di cs per ora, viene avvisato grazie alle passive dell'abs def), che si rompe. A quel punto è terrorizzato dalla mutazione dell'amico e mentre questi subisce interamente la trasformazione - ed i conseguenti cs - lui tenta di difendersi come può dai suoi assalti rapidi (utilizza nuovamente pelle di drago che però si esaurisce interamente nel turno corrente subendo danni pari a Medio), poi, consapevole del colosso dietro di lui ed impegnato dall'illusione di Zero, scaglia una bomba accecante e prova a far svenire l'amico mutato con ciò che rimane dello scudo impugnandolo come un grande piatto (gli dà una vassoiata insomma) servendosi della perga Bash (danni psionico Medio da stordimento). Conseguentemente, se riesce, tenta di disimpegnarsi con Zero.

CONSUMI UTILIZZATI: 1 MEDIO
 
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view post Posted on 3/4/2013, 10:37

S c h e d aC o n t o


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thepriceofvengeance
Lo sguardo spaziava sulla desolazione della battaglia, grida ovattate si mescolavano ai sordi tonfi dei colpi, sbaragliando poco a poco il misero esercito mandato letteralmente a morire nella piana. Come nelle antiche arene gladiatorie, la fine sabbia sul terreno assorbiva le immense quantità di sangue sparse in lungo e in largo e l'aria appestata da polveri e spore residue di quegli insetti si stava facendo lentamente irrespirabile. Ero in piedi a fianco a Vaairo, scapati appena all'assalto di un Colosso che per il momento pareva essersi concentrato sulla comune fanteria, mentre il giovane mercenario stava chino sul proprio compagno morente.

« MEDICO!! ... MI SERVE UN CAZZO DI MEDICO!! » e nonostante i suoi richiami, guardando per la piana nella quale infuriava il massacro, nessuno coi paramenti bianchi accorreva in suo soccorso. Vivi o Muori, trattati alla stregua di animali in una guerra persa in partenza. Chi diamine era lo stratega mentecatto capace di concepire una strategia tanto idiota quanto destinata a fallire? Mi ero convinto di una retrovia, di un unità speciale, di un qualunque altro fottutissimo rinforzo, mentre per ora eravamo stati solo noi e gli insetti: mille uomini contro un'intero alveare. Parlai troppo presto, a quanto parve, visto che la truppaglia che ci accompagnava non faceva e colpo dopo colpo andava ad arricchire il suolo. Certo, non c'era da aspettarsi una svolta decisiva col loro intervento, ma quello che vidi era completamente di tutt'altro avviso. Lentamente, i cadaveri riprendevano vita, in preda a spasmi di dolore i loro tessuti venivano ricostruiti a vista d'occhio con uno strato chitinoso, e le loro fattezze mutavano sensibilmente. Misi mano alla spada, indietreggiando per lo sgomento ed avvicinandomi a Vaairo.

« Zero, devo portarlo via di qui; siamo nella merda fino al collo e non posso proteggerlo. » Disse, forse ancora all'oscuro di ciò che stava capitando agli altri caduti, ma non trovai motivo per fare dell'allarmismo e mi limitai a tacere. Qualche attimo di silenzio, rotto dal suono secco del fodero che si torceva sbloccando la lama della Muramasa.

« Ti prendo cinque minuti, tu vedi di correre e portare quel rottame al campo base. »
Mi guardai attorno, nuovamente, e dalle alte mura di polvere uscivano a passi trascinati i mercenari che avrebbero dovuto sostenere il Goryo, del tutto privi di vita e ragione. Colli palesemente spezzati in sguardi atroci, braccia riverse al contrario e dalla fisionomia visibilmente scorretta, ma ad ogni passo, ad ogni metro che guadagnavano, quello strato verde andava a lambire le loro ferite, ricucendole dove erano lacerati e forzando la postura delle ossa rotte, in un lamento sommesso e costante. Portai la spada ancora celata nel fodero davanti a me, orizzontale al terreno quasi a tracciare una linea di demarcazione che mai avrebbero superato finché fossi stato in vita. Un respiro soffocato alle mie spalle, e a seguire il suono di metallo lacerato da un violento impatto. Come temevo anche il compagno di Vaairo stava mutando, e i nemici si stavano avvicinando sempre più a loro. Non potevo muovermi, non potevo lasciare il fianco del mio alleato scoperto, non fino a quando non sarebbe stato in grado di correre.

« Ma che diavolo, Zero! » La voce incredula e sommessa dell'amico, si era reso conto infine. Non avevo motivo di indugiare oltre, era ormai conscio del problema e attaccando non rischiavo più di aggravare la situazione. Gli insetti si facevano sempre più vicini man mano che si ricomponevano in un aspetto grottesco, e la lama maledetta della spada bramava assaporare quel sangue misto. Un'ultima voce dal mercenario, una parola, « Flashbang! »
Un piccolo oggetto metallico ruotò al di sopra della mia spalla destra, in un movimento fluido. Il tempo parve rallentarsi, offrendo all'orecchio il suono ritmico delle rivoluzioni del metallo nell'aria, il "click" della spoletta che si rimuoveva a mezz'aria e la mia figura che lentamente si abbassava sulle ginocchia compiendo una mezza rivoluzione per dare le spalle all'area d'impatto. Una luce accecante pervase l'area per qualche frazione di secondo, e come in un timer perfettamente sincronizzato, compii la seconda metà della rivoluzione estraendo la lama nera dalla sua gabbia in una sferzata d'ombra che si dipanò a semicerchio contro tutti gli insetti. Un momento di stasi e silenzio coronò quell'azione, la postura della masamune, tesa a prolungamento del mio braccio e sfrigolante di piccole scariche statiche viola intenso. Un battito di ciglia, e subito dopo uno schizzo unisono di sangue dai busti chitinosi degli insetti li ridusse in ginocchio.

« Andiamocene da qui! » Suggerì Vaairo urlando in mezzo al caos della battaglia: ma quel sangue, l'adrenalina che aveva quasi preso il posto del sangue all'interno del mio corpo, quella voglia di uccidere. Un sorriso sadico mi si disegnò sul volto, quasi solcato dalla lama stessa della spada maledetta che brandivo. Mi passai la lingua sulle labbra, quasi indemoniato ed eccitato al sapore del sangue che lambiva i lati della bocca. Mi uscì una voce inumana, fredda, serpentina.

« Ti avevo promesso cinque minuti. ora CORRI!!!» e con quest'ultima parola ancora tra la labbra scattai al centro della battaglia, richiamando le energie oscure insite dentro di me a manifestarsi. Il Colossale demone custode apparve in un'esplosione di energia oscura, che rapida si riversò su tutto il mio corpo, abbracciandomi in una armatura spigolosa e buia come una notte senza luna. In preda alla furia continuavo a menare fendenti a destra e a manca, gioendo del rumore e della consistenza che la carne lacerata provocava. Passarono secondi, minuti, o forse ore, in quello stato di euforia poco importava se non portare a casa la carcassa di quanti più nemici possibile.
La punta della katana impattò contro l'esoscheletro dell'ultimo insetto, frantumandolo e bagnandosi di quel sangue color giallo putrido. Il piede destro si poggiò sul torace inerte del mostro, e un colpo secco estrasse la lama in un nuovo zampillo. Un tonfo sordo smosse la polvere, e il mio sguardo si catalizzò verso quella direzione, conscio di cosa stesse per giungere. Le tenebre abbandonarono il mio volto, ritraendosi come una macchia d'olio, e lasciando gli occhi iniettati di sangue liberi di poter guardare verso il mostro che lentamente entrava nell'arena. Il colosso che poco prima mi aveva umiliato scaraventandomi al suolo era ora davanti a me, immobile nella sua stazza, pronto alla lotta. Gli sorrisi, menando un colpo secco di frusta con la lama, facendo schizzare il sangue depositatovi sopra al suolo, rendendola nuovamente immacolata e pronta a bagnarsi del sangue del nuovo nemico.

Status
Fisico. Basso da Impatto.
Mente. Illesa
Energia. 40% . 60 -10 -10

Tecniche
Attive
Heart of Darkness10% . Phasing Out10%
Passive
Perle 1,2,3,4 . Son of Sin

Diario
.Traccia.
Zero assiste alla "rinascita" dell'esercito mercenario, frapponendosi tra loro e Vaairo per consentirgli la fuga. Approfittando di una Flash lanciata dal ragazzo, Zero scaglia un fendente a 180° energetico (Medio) contro i nemici che lentamente si stavano avvicinando, per poi trasformarsi nuovamente in demone e attivare la pergamena Corpo d'ombra prima di lanciarsi nella mischia. Conclude con il faccia a faccia col colosso che prima l'aveva colpito.
.Note.
Il tutto è molto romanzato, non essendo una fase specifica di combattimento ho prediletto il virtuosismo alla parte tecnica. spero di non aver fatto casini.
ENERGIA SPESA IN ATTACCO: MEDIO 360° -soggetto ad incremento energetico-
dividerlinee
Astuzia2. Percezione2 -Human|Demon- Forza1. Riflessi1. Destrezza2

___C 40% • A 20% • M 10% • B 5%

HEART OF DARKNESS_Le ombre non sono altro che un'elemento come il fuoco, l'acqua l'aria e la terra, e come tali possono essere manipolare a proprio piacimento con l'ausilio della giusta tecnica. Catalizzando parte della propria energia, Zero è in grado di richiamare l'elemento oscuro per manipolarlo a proprio piacimento. A differenza dei quattro elementi, ai quali si possono attribuire proprietà fisiche, alle ombre sarà difficile attribuire una consistenza specifica, in quanto si potranno manifestare in varie forme sempre diverse. Potranno avere sembianze di sfere fluide, forme solide e lucide come il metallo, sorrette da un vapore violastro o ancora muri o scudi duri come roccia. La tecnica ha natura magica e può essere utilizzata sia in campo offensivo, sia in campo difensivo.
_VARIABILE

MIDNIGHT_Mezzanotte, Ora X, 00:00 o che dir si voglia, il momento preciso in cui due giornate coesistono, il momento da sempre ritenuto carico di potere esoterico; l'ora della fine.
La mente umana resiste alla follia proprio perché non sa quando la vita defluirà dalla membra del corpo, l'ora esatta della sua fine. Se un orologio impresso costantemente davanti agli occhi delle persone li avvisasse di quanto tempo dispongono prima della morte, sarebbe un mondo di folli nel quale la ragione non esisterebbe se non come puro concetto astratto. Dare limiti temporali alla mente umana la porta ad andare nel panico, a ragionare rapidamente e senza cognizione logica, letteralmente a impazzire.
Sfruttare questa debolezza della mente è uno dei giochi più divertenti per chi ha superato tali barriere di incertezza. Materializzare spade che pendono sul capo dell'avversario, coltelli che assaggiano la tenera carne del collo o ancora pure e semplici emanazione di energia oscura che attendono fluttuanti il momento per scatenarsi è di certo un ottimo modo per far andare nel panico i propri avversari, anche se la reale preoccupazione non dovrebbe essere per loro il quando accadrà, ma il come sopravvivere.
Tutte le manifestazioni, si scateneranno contro l'avversario il turno dopo essere state castate, a insaputa ovviamente del bersaglio, per il quale potrebbero rimanere latenti qualche secondo, giorni, mesi o anni. Essendo una tecnica di natura magica, anche se le emanazioni riportano oggetti fisici, il danno inflitto sarà di entità Alta e da ustione, eccezione fatta per le razze Avatar, che rispettivamente subiranno danni Critici se Angeli e Medi se Demoni.

_ALTO 20%

PHASING OUT_Come Abitante di due mondi, al varco tra mondo reale e mondo di sogno, grazie al Mala Zero ha la possibilità di scambiare il proprio piano di esistenza. Normalmente, qualcosa che viene inviato nel mondo onirico, smette di essere manifesto nel mondo reale -e viceversa- ma come i poteri delle Sei Perle Nere valgono nel mondo umano, valgono anche nel mondo astratto del sonno. Una Volta Sfasato nell'altro mondo, la figura di Zero rimarrà visibile agli occhi di tutti, ma sarà tangibile solo da attacchi caricati con energia, distaccandosi completamente da tutto ciò che riguarda unicamente il mondo materiale. Se colpito con attacchi fisici, la figura del ragazzo si vedrà semplicemente passare oltre i colpi, come se egli stesso fosse manifesto tramite una delle sue illusioni. Essendo il mondo d'incubo e quello delle tenebre strettamente legati, il passaggio in tale piano offrirà anche vantaggi di tipo mimetico alla controparte terrena dell'illusionista. Se si trovasse in un punto d'ombra, infatti, le tenebre lo avvolgerebbero istantaneamente rendendolo pressoché invisibile ad occhio nudo. Purtroppo il tempo di permanenza nell'altro mondo è di unicamente due turni, in quanto il corpo del giovane è comunque appartenente al piano di esistenza materiale e come tale esso esercita un diritto di rivendicazione di ciò che concerne i propri averi.
_MEDIO 10%

CONSTRICTION_Come esiste il piano materiale, esiste anche quello detto d'ombra, parallelo e compenetrante per certi aspetti con quello materiale. Uno specchio del mondo umano, visibile ogni giorno attraverso le ombre di ogni singolo oggetto, e tuttavia indipendente da esso. Le ombre seguono costantemente gli oggetti alle quali sono legate, ma chi dice che sia proprio così, e che non siano gli oggetti a seguire ciò che fanno le loro ombre? L'ombra propria delle persone non è altro che un riflesso della stessa nel piano oscuro delle tenebre, legata indissolubilmente al corpo in una costante danza sincronica di movimenti. Come è vero che ogni movimento nel piano fisico comporta un movimento dell'ombra, vale anche il viceversa. Manipolare l'ombra di una persona equivale a manipolare la persona stessa, come infliggere danni alla sua ombra infliggerà danni anche al suo indissolubile compagno. Sfruttando tale legame, Zero sarà in grado di scagliare diversi aculei d'ombra atti a colpire direttamente l'ombra dell'avversario, provocandogli il medesimo danno -di natura magica- che sortirebbero se avessero colpito direttamente l'avversario.
_BASSO 5%

SON OF SIN_Le tenebre e l'oscurità sono ormai indissolubilmente legate a Zero, catalizzate dalla presenza del Mala e penetrate ormai ad annerire quella che un tempo era l'anima candida di un ragazzo. L'essere nuovo che è sorto dalle ceneri nere di un passato d'agonia, ora brama vendetta, e tale sentimento non fa altro che alimentare il potere oscuro delle tenebre dentro di lui. Ogni emanazione magica atta a produrre danni sarà dunque molto più potente del normale, sospinta dal cuore nero che batte nel petto del demone, risultando come potenza di un livello superiore a quello descritto.
_PASSIVA



___C 35% • A 15% • M 5% • B 1%

NIGHTMARES_La capacità di manipolare la mente avversaria, facendole credere cose che in realtà non esistono, è molto affine con quello che accade nel sonno. Zero ha sviluppato tale pratica, rendendo del sogno il suo mondo e dell'incubo la sua arma, uno strumento di follia e terrore che non conosce limiti, che sfrutta il potere dell'immaginazione in negativo, dando vita alle più recondite paure, che spesso tormentano la gente anche da sveglia fino ad indurla alla pazia. Normalmente gli incubi straziano la nostra mente durante il sonno, relegati al mondo Onirico, ma quando il giovane ha ritrovato il Mala, il legame con il sogno è andato infranto. Il dolore mentale, l'incontrollata paura e la sensazione d'angoscia tipiche dei brutti sogni, al cospetto dell'artefatto, non sono più relegate al mondo dei dormienti, manifestandosi anche nelle menti sveglie delle persone. Un incubo ad occhi aperti: le principali paure, creature mostruose partorite dalle tenebre, acuti dolori, saranno solo alcuni degli effetti instillati nella mente avversaria, riducendo drasticamente le sue capacità cognitive fino ad indurlo ad un sonno perenne, un incubo costante dal quale nemmeno la morte potrà sottrarla. Gli incubi sono attacchi Psionici, e come tale per difendersi è necessaria una difesa adeguata.
_VARIABILE

TORTURE_Le torture sono da sempre afflizioni fisiche per indebolire la mente, sortendo un effetto psicologico attraverso numerose percosse, ma nulla vieta di fare anche il contrario. Affliggere la mente dell'avversario per indurre in essa dolori fisici è una pratica che rende molto più semplice il risultato finale. Mentre prima di sortire un effetto significativo, il soggetto deve essere a lungo torturato e snervato, proprio perché prima di intaccare la mente bisogna intaccare il corpo, agendo direttamente sulla mente si scavalca il problema principale della resistenza e dell'eventuale morte della carne. Tramite un contatto fisico, l'illusionista insinuerà nella mente dell'avversario un tarlo mentale,che indurrà nella sua mente attimi di estremo dolore: torture lunghe giorni, scene raccapriccianti, sconfitte dolorose, portandone al termine dell'incubo i segni tangibili sul proprio corpo. Nella realtà degli eventi la tecnica sarà istantanea, mentre per il bersaglio il tempo si dilaterà a seconda della tortura per esso scelta, e al termine della quale corpo e mente riporteranno rispettivamente un danno pari a Medio.
_ALTO 15%

STRUCTURAL MADNES_Piegare e plasmare lo spazio circostante senza deformarlo realmente, coprirlo semplicemente con uno strato illusorio capace di trarre in inganno chiunque capiti nel raggio d'influenza. Terre dell'incubo, lande da sogno o semplicemente una rielaborazione della conformazione strutturale del territorio. Tale architettura non sarà atta a provocare danni alla mente avversaria, ma a disorientarla, a farle credere di poggiare i piedi su solida roccia mentre si trova sull'orla di un precipizio, di dare la sicurezza di un riparo, quando in realtà si è più nudi di un bambino, o ancora di confonderlo e accecarlo con tenebre o nebbie illusorie. L'ambiente al completo servizio dell'illusionista, e da tale tranello mentale non sarà possibile liberarsene se non con apposite tecniche difensive: difatti anche se il bersaglio si rendesse conto di essere stato catapultato nel progetto folle della mente di Zero, gli sarà impossibile uscirne contando solamente sulla propria volontà.
_MEDIO 5%

GHOST_Fantasmi, emanazioni di un mondo ormai passato, semplici parti della mente che non vuole rassegnarsi allo scorrere degli eventi. Sondare nei ricordi, o creare tali immagini, sono la base dell'illusione e l'inizio della manipolazione mentale. L'illusionista sarà in grado di ricreare nella mente nemica, una sola immagine, che potrà essere un ricordo oppure un apparizione momentanea: un volto noto, una sensazione angosciosa, un'immagine di apocalisse. Oppure il momento migliore della sua vita, capace di distrarlo ed impedirgli di combattere. L'immagine colpirà solo la mente dell'avversario, modificandone le percezioni a tal punto da fargli credere che ciò che sta vivendo è effettivamente frutto della realtà e non di una mera fantasia indotta. Come ogni illusione, sarà possibile dissiparla tramite apposite difese psioniche.
_BASSO 1%

PAIN_La Mente è l'unica responsabile del dolore, allarme involontario che invia alla nostra consapevolezza per segnalarci l'entità di una ferita dannosa per l'organismo. Se si vuole provocare dolore, si deve prima di tutto colpire il punto designato, dal quale partirà una segnalazione al cervello e la risposta di esso sarà la sensazione di dolore. Chi riesce però ad agire direttamente sulla mente nemica, sarà però in grado di lanciare falsi allarmi, manipolando la mente nemica e facendo inviare segnali di dolore straziante in punti nemmeno sfiorati. Tramite questa azione alla base, l'intensità del segnale risulterà molto più vivida, disorientando il bersaglio e focalizzandone l'attenzione sulla zona colpita, distraendolo dal contesto ambientale e dalle situazione. Tale dolore, non sarà per tanto di tipo fisico, ma rimarrà sotto forma di danno puramente mentale.
_BASSO 1%



MIJUL | MAD DOG_ Fucile a due canne liscie tronche affiancate, piccolo e maneggevole negli spostamenti ma dotato di una potenza di fuoco fuori dal normale. Le due canne, infatti, sparano contemporaneamente due cartucce a pallettoni, liberando al momento dello scoppio una salva di sfere di piombo. Inutile dire che tale arma risulta letale se usata sulla corta distanza, e sulla media fornisce una potenza d'arresto notevole. Purtroppo, le ridotte dimensioni della canna, tendono a ridurre drasticamente la gittata totale del fucile e di conseguenza la sua efficacia. Mijul viene considerata un'arma di Medio calibro che necessita di essere ricaricata dopo ogni colpo tramite il meccanismo che spezza le canne dall'impugnatura facendo saltare i bossoli scarichi. In totale la lunghezza dell'arma è di circa 45cm: 35 di canne e 10 di impugnatura, ed è riposto sul retro della cintura nascosto dall'ampio mantello.

ARTAX | IRON SMASHER_Coppia di guanti che ricalcano le stile dell'armatura, mischiando alla stoffa e al cuoio placche di metallo per incrementarne la resistenza. Tali Armi -perchè di tali si può parlare- risultano mantenere nel complesso le funzioni di guanti, non impedendo dunque i movimenti, ma al contempo aggiungono potenziale d'impatto ai colpi sferrati a mani nude, grazie proprio ai rinforzi cuciti in essi.

MURAMASA | INSANITY_Lama forgiata dal leggendario Sengu Muramasa, eccellente fabbricante d'armi orientale, la cui vita è sospesa tra leggenda e realtà. Si dice che il fabbro fosse incline a scatti di violenza e pazzia, e che questo influenzasse le sue lame rendendo altrettanto folle e sanguinario chi le impugnasse. Nonostante la loro superba fattura, tali lame vengono schivate perché additate come portatrici di sventura, ed è possibile reperirle a pochi soldi da chi ne possiede una. All'apparenza si mostra come una katana molto classica, dalle finitura quasi rustiche, ma l'acciaio col quale è stata forgiata ha la particolarità di risultare opaco, scuro, non riflettendo in alcun modo la luce.

SUIT | DARK SKIN_Abito insolito e tetro, costituito da un corpetto di acciaio misto a stoffa, che garantisce una discreta resistenza ai colpi nemici. Dall'ampio cappuccio che cela sempre il volto di Hastur, eclissandolo in una tenebra perenne, si snoda un soprabito lungo, rinforzato da spallacci metallici che si legano in intrecci di cuoio e placche sino ai guanti.
Sempre sullo stile del torso sono le protezioni per le gambe, mischiando alla scura stoffa tracce di opache placche d'acciaio. Nel complesso risulta essere un armatura leggera, che dona una capacità difensiva discreta pur conservando la comodità nei movimenti.


MALA | PERLE DI DOLORE_Le Sei perle del dolore, un artefatto dimenticato volutamente, esiliato dalla storia per il suo orribile potere, bandito dalla bocca dei bardi, esiliato dai libri. Le poche testimonianze che ancora parlano di questo rosario nero pece, ne parlano con timore, associandolo alle tenebre e alla pazzia. Voci narrano che chiunque lo possegga perda il senno, tormentato notte e giorno da creature nere: in sogno come incubi e da svegli come ombre fugaci. La parte dimenticata -o taciuta- narra anche che, ogni generazione, una persona dovrà possedere il Mala fino a che morte non lo separi da essa. Se il portatore saprà accettare il suo oscuro potere, sarà in grado di oscurare i cieli e dominare le menti, se lo rifiuterà troverà innanzi a se una vita di supplizi.
Prima Perla_I poteri del Mala saranno a completa disposizione del prescelto: le illusioni da esso generate saranno null'altro che l'estensione della sua mente, basterà pensare a qualcosa che questa si materializzerà a tempo zero agli occhi della vittima nelle forme più disparate e improbabili.
Seconda Perla_L'affinità col mondo surreale dell'immaginario è catalizzata dal Mala, ponendo il portatore sulla soglia dei due mondi; quello reale e quello onirico. Richiamare gli incubi dal loro mondo per insinuarli nelle menti sveglie degli avversari, richiederà quindi un minore sforzo di quanto sarebbe richiesto se il varco fosse stato chiuso.
Terza Perla_L'energia Negativa del Mala, oltre che agevolare il passaggio delle creature d'incubo nel mondo materiale, ne incrementa esponenzialmente il potere. Ogni illusione castata nella mente del nemico sortirà un effetto più intenso del normale, che sia esso di dolore o di una qualunque altra emozione. Le illusioni che invece si vedranno agire sui cinque sensi, risulteranno essere molto più solide, e necessiteranno di una maggior opposizione da parte del nemico per essere infrante.
Quarta Perla_La natura malefica del Mala si lega indissolubilmente al suo portatore, ricoprendolo di un'alone di timore e sottomissione. Le menti deboli che si troveranno in presenza dell'illusionista, difatti, si vedranno pervasi da questo senso di paura e sottomissione, come se qualcosa li opprimesse.
Quinta Perla_Oltre che favorire e potenziare le facoltà Psioniche del portatore, il Mala ne incrementa esponenzialmente le conoscenze e le abilità, aprendogli la mente ad oscuri segreti e inducendogli in una frazione di secondo tutto il sapere riguardo all'illusione, all'incubo e alla manipolazione mentale.
SestaPerla_Sarebbe un arma a doppio taglio quella che ti garantisce un immenso potere verso l'avversario, senza premurarsi della sicurezza di chi la impugna. Sesta e ultima perla del rosario maledetto è rivolta alla difesa della psiche di chi ha accettato il suo nefasto potere. Chi impara a convivere con incubi e tenebre, ne sarà inequivocabilmente meno soggetto. Senza alcun dispendio energetico a carico del portatore, il Mala stesso dissiperà un'attacco psionico di Media potenza rivolto alla mente di Zero, riconducendo le illusioni nel loro mondo d'origine.




≈ CAPACITÁ
HEART OF DARKNESS_Variabile difensiva Personale 1/10 En. Bianca + Pergamena Variabile Offensiva Dominio del Male
MIDNIGHT_Pergamena Costellazione
PHASING OUT_Pergamena Corpo d'ombra
CONSTRICTION_Personale 2/10
SON OF SIN_Personale Passiva 3/10
NIGHTMARES_Variabile Offensiva Psion Personale 4/10 En. Verde
TORTURE_Attiva Dominio 3
STRUCTURAL MADNES_Attiva Dominio 2
GHOST_Attiva Dominio 1
PAIN_Pergamena Dolore

≈ OGGETTI
MIJUL | MAD DOG_Fucile Medio Calibro. 3 Colpi
ARTAX | IRON SMASHER_Guanti da combattimento. Danni Contundenti.
MURAMASA | INSANITY_Katana Maledetta. Danni Taglienti/Perforanti.
SUIT | DARK SKIN_Armatura Leggera
MALA | PERLE DI DOLORE_Passive Dominio 1,2,3 + Passiva Raziale + Cristallo della Conoscenza + Fascia Protettiva






 
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.Azazel
view post Posted on 4/4/2013, 14:03




The Price of Vengeance
Orbrun, Atto IV
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~


Come si abbatte un nemico apparentemente impossibile da scalfire?
Continuando a colpirlo senza sosta: prima o poi cadrà.
I colossi erano il vero problema, al momento, creavano scompiglio e le perdite fra le fila dell'esercito di Taanach aumentavano ad ogni spazzata di quei portentosi esseri. Inoltre parevano pure seguire una certa strategia bellica alquanto interessante: quella di dividersi una volta penetrati nel cuore dell'esercito nemico per scatenare maggior caos e fare più vittime possibili.
I secondi sembravano minuti e Klaus rimase fermo per qualche istante in mezzo alla battaglia, un'eternità per lui, al suo fianco vi erano soldati che morivano e mercenari che infierivano sui corpi senza vita dei nemici: era un'orgia di sangue e sudore mista al clangore metallico e alle urla generali che pervadevano l'intero campo di battaglia.
Si domandava se la squadra che doveva infiltrarsi nell'Alveare, nel centro di comando nemico, per così dire, sarebbe riuscita nell'intento di distruggere tutto. Ma in cuor suo sapeva che non era tempo di fare quesiti, l'esercito del Goryo aveva una battaglia da portare avanti e da vincere: voltò il capo a sinistra osservando il colosso che pochi secondi prima aveva incassato i molteplici attacchi senza minimamente ferirlo e decise di tornare all'attacco una seconda volta ma qualcos'altro attirò la sua attenzione.

« Ma che diavolo succede?! »
La voce incrinata dal dubbio e l'incredulità nel vedere cosa stava accadendo ad alcuni guerrieri alleati feriti e indeboliti dallo scontro: le loro carni si deformavano a vista d'occhio come se dei tumori crescessero in maniera spropositata e incontrollata rendendoli dei veri e propri mostri. Le ferite ricevute sembravano ricoperte da uno strato chitinoso e appiccicaticcio, vischioso; qualcosa intaccò l'organismo di quei poveretti rendendoli degli abomini alieni senza controllo nonchè utili pedine sacrificabili nella scacchiera.
L'unico problema?
Erano tramutate in pedine del nemico.

Fanculo.
Pensò amaramente, la situazione non era delle più idilliache ma che altro potevano fare se non combattere fino alla fine?
Focalizzò nuovamente l'attenzione sul colosso che si era spianato la strada senza minimamente calcolare lo Schwarz e lasciandosi alle spalle una scia di sangue e cadaveri. Strinse fortemente con la destra l'impugnatura dell'Hekatombe che ancora pulsava d'energia ed emanava calore mentre lungo la lama delle venature nerastre palpitavano come fossero costituite da materiale vivente.
Corse subito in direzione del colosso che nel frattempo faceva strage di alleati. Non sapeva se l'offensiva sarebbe servita a qualcosa ma arrendersi non era fra le opzioni, avrebbe preferito morire o continuare a percuotere il nemico sino allo sfinimento. Allungò la mancina dinanzi a se mentre i metri che lo distanziavano dal bersaglio diminuivano velocemente, nella mano comparve dal nulla la Flammenwerfer la quale poi esplose un colpo verso la schiena del nemico.
Sarebbe stato come cercar di uccidere un rinoceronte piantandogli una spina nella schiena, pensò.
Giunto alla distanza necessaria per colpire portò la punta dello spadone all'indietro e con tutta la forza in corpo eseguì un taglio verticale dall'alto verso il basso all'altezza della schiena del colosso nel tentativo di arrecare qualche danno con una seconda esplosione visto che la prima sembrò non avere avuto alcun effetto sul bestione.
Dopo la deflagrazione dovuta all'impatto della lama con la schiena nemica si sarebbe immediatamente allontanato dal colosso Kaeldran.
Aveva una sola strategia, lo Schwarz: continuare a combattere indipendentemente dalla forza e dalla resistenza della controparte.



Klaus van Schwarz
Lama Nera

CS 2 ~ Forza

~ Basso 6% ~ Medio 11% ~ Alto 22% ~ Critico 44% ~

Energia: 44%
Status Fisico: Illeso.
Status Psicologico: Illeso.

Equipaggiamento in uso

Hekatombe__In uso (mano dx).
Flammenwerfer__In uso (mano sx). [º º º º º]
Klinge des Exils__Infoderata.


Abilità in uso

krieghund__Passiva razziale mezzodemone + Passiva lvl.1 Forza del Toro + Pergamena Aura di Energia.
Akor' Respiro della Bestia__ Quando si troverà in battaglia, non potrà più graziare il proprio nemico né guardarlo con benevolenza. Una furia distruttiva innaturale lo possiederà, costringendolo a comportarsi nel modo più crudele e spietato possibile. [Malus]

Attive Utilizzate

blütige schwerter__ La tecnica ha natura magica. Il guerriero con un consumo energetico pari ad Alto circonda la propria arma di un'aura scintillante dal colore tendente al rossastro e dalle venature nerastre. L'aura indicherà l'attivazione della tecnica. La tecnica si potrà attivare anche sulle armi da tiro, da lancio o da fuoco. Da questo momento, ogni volta che l'arma impatterà contro qualcosa, genererà un'esplosione in grado di provocare danni e ustioni per un livello totale di Medio. La tecnica dura due turni compreso quello di attivazione, ma può essere terminata anticipatamente per volontà del caster. La tecnica è basata sulla forza, in quanto la potenza dell'esplosione è equivalente alla quantità di forza impressa dal guerriero. {Pergamena Effetto Esplosivo - Guerriero - 2° ed ultimo Turno}


Bewaffnen__ Un guerriero che combatte senza l'ausilio del proprio armamentario è presto destinato a perire e ad esser sconfitto: proprio per questo Klaus nel corso degli anni ha imparato a richiamare, tramite un consumo Nullo e nelle proprie mani, il suo equipaggiamento. Che sia stato disarmato o che sia stato derubato poco importa: grazie a quest'abilità in grado di far tornare in mano al legittimo proprietario i suoi averi, il ladro o l'avversario vedrà l'oggetto, o l'arma richiamata, scomporsi in miriadi di granelli neri che a loro volta svaniranno nell'etere per poi ricomporsi dinanzi al loro padrone.
Non si potrà richiamare più di un oggetto alla volta.
{Consumo Nullo}

Note: Obbiettivamente avevo poche idee e il post parla da sè: semplice e spoglio. Spero di poter fare di più anche se penso che ormai siamo quasi giunti alla fine.
@Shivian: chiedo venia se il turno precedente sono stato poco chiaro e ho frainteso il rapporto consumi/danni, non era mia intenzione complicare il tuo lavoro :sisi:
In questo turno non ho praticamente usato nuove tecniche: ho utilizzato il Medio che mi rimaneva dalla perga Effetto Esplosivo del turno precedente e ho utilizzato una tecnica a consumo Nullo per evocare in corsa nella mano mancina la pistola ed esplodere un colpo sempre in direzione della schiena del colosso.
Tutto qui :v:


 
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Nergal.
view post Posted on 5/4/2013, 18:25





Non poteva essere…non era possibile. Tutto si capovolse in un attimo. Tutto fu polvere, morte, grida e distruzione. Penetrarono come un coltello nel burro nelle loro fila, distruggendo tutto quello che trovavano. Calpestando, abbattendo, schiacciando mazze, scudi, spade, armature e corpi. Urla e grida e i Kaeldran che penetravano dietro quel muro apparentemente invincibile. Non riusciva a comprendere e in mezzo alla polvere quella voce nella sua testa fu un urlo.

ATTENTO! L’ARIA è DIVENTATA TOSSICA. MUTERANNO…

Cosa stava succedendo? Perché sapeva bene che non era finita lì? Cos’era quell’accresciuta consapevolezza di sé e quei sprazzi di memoria, frammenti di sé, che ora ritornavano in lui? Ricordava qualcosa…ma fu fugace come il vento e ancora quella voce che gli urlava dentro e le sue gambe si mossero. Corse all’indietro e mentre il Goryo stava perdendo intorno a lui vi fu disperazione morte e…e poi fu l’incubo.
Molti mutarono. Molti divennero come loro. Le spore, quel gas che andava nell’aria quando morivano era un'altra trappola. Come lo sapeva? Quella voce era insistente. Era insistente ma vera. Troppo vera e lo sapeva bene anche se non riusciva a spiegarlo, e quando gridò di ripiegare sapeva già quello che stava per accadere.
Molti del Goryo mutavano: escrescenze sulla loro pelle, nei punti delle ferite comparivano scaglie e mostruosità, oppure squarci dal nulla come se sotto la loro pelle albergasse un mostro.
I Kaeldran ormai vincevano. Ormai erano sconfitti e i colossi, come una bomba a frammentazione, si dividevano per penetrare ancora di più e portare morte distruzione nei loro ranghi e tutto ormai era compromesso del tutto.
Anche se combatteva ancora, anche se la sua lama si alzava e si abbassava, mentre il filo si abbeverava del sangue dei Kaeldran e dei suoi stessi compagni mutati. La situazione era tragica. Troppo tragica. Erano tra l’incudine e il martello e ormai stavano perdendo; vedeva i ranghi disperdersi gli uomini morire sotto la furia dei colossi, sangue morte e visceri. Le loro braccia e i loro piedi erano imbrattati di sangue e visceri, schizzi sulla loro pelle d’acciaio di sangue e merda e le loro armate furono completamente annientate.
Troppo era il caos che regnava e lui doveva fare qualcosa; ma cosa? La situazione non era delle più rosee e strategicamente parlando i kaeldran erano riusciti a portare un offensiva vincente e devastante e ora usavano i loro schieramenti come “nuove armi” per poter creare confusione, panico e morte. Era difficile da credere anche pensarlo ma la realtà era questa: stavano perdendo e le loro spade cozzavano contro le armature dei loro compagni, soggiogati e trasformati da quelle spore maledette.
Ma la situazione più urgente era di fermare l’avanzata di quei maledetti, fare muro, fermargli e ritrovare compattezza e coraggio per poter vincere. Dovevano e potevano ancora vincere. C’era il modo e lo avrebbero trovato, ma prima dovevano fermarli. E si lanciò nella mischia e intorno a lui vi era la disperazione totale e nessuno che riusciva a dare ordini precisi e questo stava a significare solo una cosa: erano penetrati così in profondità da rompere anche le loro comunicazioni. Sarebbero stati divorati uno ad uno e avrebbero perso quella guerra come idioti e la mano callosa strinse l’elsa di Vergil che ronzò con quel suono lugubre e ferale e dentro di lui Samael lo incitava dagli abissi profondi della sua anima.
In quel momento Samael sapeva che tutto era legato ad un filo che si stava per spezzare e non poteva permettere che Erlik morisse in quella pianura desertica sotto un cielo coperto da polvere per mano di un nemico così debole e senza forze. Non lo avrebbe permesso e forse, anche se avrebbe voluto farlo molto dopo, era il momento di iniziare il suo piano. Cause di forza maggiore avevano portato a questo e ora i suoi occhi divennero viola scuro e un aura cominciò a bruciare sulla sua pelle e il braccio era in fiamme prendendo la forma di un drago e vergil fu nera.
Nera come la notte e si frappose tra lui e un colosso. La battaglia iniziava. Non gli avrebbe permesso di vincere non finchè lui aveva fiato e sangue ancora in corpo...non avrebbe perso. NON AVREBBERO PERSO!
Cominciò quella danza letale e ferale e cozzavano i due sfidanti. Crateri furono intorno a lui, creati da quei colpi devastanti, evitati grazie alla sua agilità ma nulla dei suoi colpi invece poteva farcela: troppo la disparità di forze, troppa la sua forza bruta e vergil non riusciva a prendere la sua vita. Per la prima volta la sua lama era inutile come lui. E poi un colpo brutale, la lama non si spezzò ma le sue ossa si. Sangue e dolore. Giramento di testa. Sbalzato a diversi metri e la caduta fu rovinosa. Sputò sangue e il dolore fu lancinante, sotto di lui la terra tremava e lo vide avvicinarsi. Era finita lì? Tutto si concludeva così? Cercò di rimettersi in piedi e forse non ce l’avrebbe mai fatta…dolore, bianco, sangue e ossa spezzate e un mano ad artigliare l’aria. Ghermire qualsiasi cosa che si trovasse all'interno di quel corpo possente e senza punti deboli…forse.
Salvarsi la vita. Prendere tempo. Scivolargli dietro e piantargli Vergil nella schiena sperando che fosse la volta buona. Samael non poteva fare null'altro nella situazione d’imprigionamento che si trovava: poteva solo “pregare” – e già questo era un controsenso per lui – che quel gigante avesse un punto debole e che Erlik riuscisse nella sua impresa.




Erlik Khan
Energia: Gialla Pericolosità: G CS: +1 Destrezza
Status fisico: Ferite sulla maggior parte del corpo( Basso), danno Alto al petto sotto forma di costole rotte.
Status Psichico: Consumi energetici in questo turno: 11%
Riserva energetica residua: 23%

_ ___ _____ ___ _

Abilità Passive:
Abilità razziale: Presenza demoniaca ~ Per quanto possano essersi pentiti del loro passato, o essere in redenzione, gli Avatar di stampo demoniaco sono comunque e in ogni caso delle creature infernali verso le quali le altre razze non si fideranno mai, o comunque non completamente. Le loro origini non possono certo essere ignorate ed è per questo, infatti, che i demoni incutono un lieve timore in chiunque gli stia accanto, purché questo non sia un demone stesso, e che sia di energia pari o inferiore all'agente.
Non importa il carattere e l'allineamento del demone, quest'abilità funzionerà sempre e comunque, indipendentemente dai sopracitati fattori.

[Passiva Razziale].

Incantaspade: I guerrieri che si accostano a questa linea di pensiero sono oltremodo distinguibili dalla massa poiché detentori di armi dalle caratteristiche eccezionali. Non solo acciaio, non solo la blanda e usuale forgiatura del metallo, ma in esse risiede un vero e proprio cuore, un’anima viva e pulsante. Ma come un qualunque genitore, per quanto imparziale coi suoi figli, tenderà sempre a prediligerne uno e uno solo, tanto che l’armigero riuscirà a infondere la capacità di indistruttibilità nella sua arma eletta nonostante gli attacchi che le potrebbero venir mossi, difendendone l'integrità.

_ ___ _____ ___ _

Abilità Attivate:

(Pergamena Confusione. Consumo Medio)


_ ___ _____ ___ _

Riassunto e Note:
Io e samael siamo sempre più in sintonia ed è lui che mi avverte del pericolo imminente. Faccio dietrofront e noto un colosso che stà portando morte e distruzione lo affronto e ci rimedio un Alto. A quel punto cambio strategia: invece che dell'attacco frontale punto all'attacco alla schiena castando confusione per guadagnare tempo ed evitare di essere schiacciato. Opto per la strategia che se frontalmente non cè la faccio forse colpendo in un punto scoperto come la schiena cè la dovrei fare. Lascio tutto volutamente sul vago per non incorrere in antisportività ecc e speriamo di farcela


CONSUMI UTILIZZATI: MEDIO


 
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view post Posted on 6/4/2013, 18:07

Esperto
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« THE PRICE OF VENGEANCE »


Si rialzò a fatica, sofferente. Passò il dorso della mano sul volto e avvertì un dolore pulsante là dove il Colosso lo aveva raggiunto col pugno chiuso subito dopo la sua illusione, ma la vera angoscia fu vedere Astro ricevere a sua volta una violenta manata. Con suo sollievo il falco incassò il colpo e si ritirò fuori portata senza gravi ferite, anche se intontito dall'urto. Deöwyr prese un'ampia boccata d'aria e contemplò la situazione sul campo di battaglia. L'immenso Kaeldran umanoide, un ammasso sproporzionato di pelle dura come cuoio, muscoli gonfi e piastre ossee che lo rivestivano quasi per intero, serrandolo in una corazza all'apparenza impenetrabile, sembrava uscito pressocchè illeso dagli attacchi combinati dell'elfo, di Astro e del compagno di Shi'ntara, il glaciale e cinereo drow. Tutto intorno le cose non andavano meglio per l'esercito congiunto di Goryo e truppe mercenarie: l'incursione dei Kaeldran giganti era penetrata a fondo e aveva devastato le fila prima ordinate dello schieramento, seminando morte e distruzione fra gli uomini e sconvolgendo ogni parvenza d'ordine. La minaccia aerea non rappresentava più un problema impellente, eppure l'impatto sullo scontro di quei nuovi avversari aveva messo in ginocchio il battaglione. Per terra giacevano innumerevoli cadaveri, pile di carcasse macellate dalle temibili armi degli insettoidi; il terreno arido e fessurato della spianata si era tinto di rosso mentre il sangue ruscellava fra la stentata vegetazione e il pietrisco grigio. Un tanfo nauseabondo appestava l'aria, un miasma mefitico che il Falconiere aveva già sentito innumerevoli volte, ma mai con tale intensità, forse neanche nella fossa acquitrinosa della Madre Verde, dove aveva combattuto contro Rage durante il Cane mangia cane: era il lezzo inconfondibile della morte, un miscuglio di fluidi corporei, budella cotte al sole, ferite suppurate e i liquami infetti che scorrevano nelle vene dei Kaeldran. Nell'aria risuonavano le urla dei combattenti, il clangore delle armi, i lamenti dei moribondi.
Lo scontro, per loro, volgeva al peggio - si rese improvvisamente conto Deöwyr. Per la prima volta realizzò che la vittoria era tutt'altro che scontata. Certo, era consapevole della temerarietà del loro piano d'attacco che rasentava la follia, e dei rischi che correvano affrontando all'aperto gli sciami nemici, eppure non aveva mai preso realmente in considerazione l'idea fallire. Era troppo abituato a fare completo affidamento sulle proprie forze, e su quelle di Astro, e non pensava che le sue aspettative potessero venire disilluse. Eppure questa volta era diversa, questa volta non si trattava solo di loro due: doveva tenere conto dell'esercito avversario e di quello alleato, e non escludere la possibilità che i suoi uomini potessero risultare inadeguati al confronto. Lui però non poteva permettere di essere sconfitto. Alzò lo sguardo al cielo, verso l'immenso Alveare che dominava l'intera area da centinaia di piedi d'altezza, e si chiese cosa stesse succedendo là dentro. Se l'intera spedizione terrestre era un mero diversivo per distrarre le creature, forse una seconda missione, più ristretta e segreta, puntava dritto al cuore del potere nemico.

" Qualunque cosa stiano facendo, che finiscano in fretta! "

Shi'n e il suo simile armato di balestra sembravano in buone condizioni, e il fluire della battaglia non li aveva portati lontano da lui e da Astro. Stava per richiamare la loro attenzione per imbastire una nuova strategia comune, quando si avvide che i colossi si erano messi in movimento: avanzavano a lente ma ampie falcate verso il cuore dello schieramento, separandosi gli uni dagli altri per poter raggiungere il maggior numero di obiettivi sensibili. La loro tattica era chiara: portare ulteriore scompiglio fra le fila degli uomini di Taanach e impedire qualsiasi tentativo di riorganizzazione.

" E' la nostra occasione! "

A Deöwyr non era sfuggito che, per quanto imponenti e minacciosi, presi singolarmente i Colossi risultavano più vulnerabili. Erano lenti e stupidi, ma troppo resistenti per abbatterli quando si trovavano in gruppi più numerosi. Ma adesso che si erano divisi, le possibilità di annientarne almeno uno aumentavano di molto, specie con gli sforzi combinati di tutti e quattro, Astro compresa.

Con la coda dell'occhio si accorse di un movimento convulso alle proprie. Un uomo gravemente ferito, con l'armatura squarciata attraverso cui si intravedeva la carne dilaniata dal morso di fauci enormi, si agitò freneticamente, rimettendosi in piedi. Dove prima c'era un macello di polpa rossa e ossa sbiancate, adesso la pelle si stava rimarginando e l'emorragia arrestando. Ben presto uno strato di squame rivestì il fianco esposto del guerriero, ruvide scaglie chitinose dal colore verdastro. Altre placche ossee risalirono lungo il suo corpo, saldandosi alla carne e rivestendolo per larghi tratti di una nuova corazza naturale. Il volto del soldato era una maschera di rabbia distorta dalla follia: il Falconiere lo vide lanciarsi con foga inaudita contro un avversario, tempestandolo di pugni, graffiando e mordendo, finchè ebbe in breve il sopravvento. Soltanto qualche attimo dopo realizzò che il bersaglio del mutato non era un Kaeldran, ma un altro mercenario di Taanach. Un moto d'orrore e disgusto lo pervase quando scorse anche altri uomini trasformarsi su tutto il campo di battaglia e rivoltarsi contro i propri compagni e alleati.

" Ma che diavolo... "

Poi capì: l'aria era ancora contaminata dalle nubi tossiche scaturite dai Kaeldran uccisi. Molti di quelli che avevano respirato le spore, soprattutto i più deboli e malridotti, stavano subendo la stessa sorte: le ferite si rimarginavano, le scaglie ricoprivano la pelle, il senno svaniva e loro si lanciavano contro gli altri uomini dell'esercito. Deöwyr non ebbe tempo di preoccuparsi per loro: Astro lanciò uno stridio acuto carico di sofferenza e iniziò a volteggiare nell'aria come impazzita.

« NO! »

Gli effetti del veleno stavano attecchendo anche su di lei: intravide alcune squame scure placcare il becco e gli artigli, mentre il falco arruffava il piumaggio e si lanciava in picchiate senza senso salvo poi riguadagnare quota ogni volta. La vista fu come un pugno nello stomaco dell'elfo, ma un colpo ancora più duro lo assestò la successiva consapevolezza: il falco si sarebbe scagliato contro di lui. Sapeva di non essere in grado di farle del male, e forse non si sarebbe azzardato neanche a difendersi per paura di procurarle dei danni. Eppure non poteva lasciarsi trafiggere e lacerare da Astro, dalle grinfie arcuate e il becco adunco: lo stesso male che lui avrebbe provato, anche lei l'avrebbe subito nell'infliggerglielo, e Deöwyr non intendeva lasciarla soffrire atrocemente per essere stata costretta a compiere azioni che aborriva con tutta la sua istintuale bestialità. Avvertiva con chiarezza che, nel fondo della sua mente ancestrale, sopravviveva un barlume di lucidità che respingeva l'idea di scagliarsi contro il suo amico, ma le tossine dei Kaeldran erano troppo più forti di lei. Si sarebbe sfiancata nel tentativo di resistere, ma alla fine doveva arrendersi.

" Devo darle un bersaglio contro cui sfogarsi, o impazzirà di dolore. "

Pensare era difficile in quelle condizioni, con il cuore stretto in una morsa dolorosa e l'ansia dettata dalla certezza che ogni secondo perso poteva essere fatale. Infine trovò una soluzione, o almeno così sperava. Mentre Astro era momentaneamente fuori vista, generò una copia identica a se stesso accanto a lui tranne che per pochi particolari: i tratti del volto lievemente distorti, con un chè di malvagio, le armi dall'aria più letale, grondanti sangue, un'aura di minaccia che avviluppava l'immagine illusoria. Il falso Deöwyr appariva reale e solido in tutto e per tutto, ma al contatto si sarebbe rilevato impalpabile quanto un sogno al sorgere del sole. La copia iniziò a correre verso il Colosso seguendo una traiettoria semicircolare, mentre il Falconiere gridava rivolto al drow:

« Shi'ntara! »

Sperava di richiamare l'attenzione del soldato per ricevere la sua collaborazione; non era troppo distante da lui, oltre il grande Kaeldran che gli dava le spalle, ma non stette a vedere come reagiva perchè non aveva tempo da perdere. Se voleva che i suoi piani andassero a buon fine ogni gesto doveva essere coordinato alla perfezione. Iniziò anche lui a correre verso l'abominio di carne ed ossa, mentre Astro, avvistata la copia, calava in picchiata su di essa. Forse l'aveva riconosciuta tale e nel profondo di sè, oltre l'ottenebramento causato dalle spore, aveva scelto di attaccare proprio quella; forse era solo merito dei particolari che l'elfo aveva aggiunto per catalizzare l'attenzione sul clone. In ogni caso, l'importante era che il falco avesse eletto il fantoccio come propria vittima. A pochi passi di distanza dalla vasta schiena della mostruosità estrasse una biglia opaca e la scagliò contro il nemico, mandandola ad infrangersi ai suoi piedi. Subito una coltre violacea avvolse l'essere, recando con sè atroci visioni: becchi ricurvi scintillanti di sangue, rostri acuminati, artigli saettanti che tagliavano la pelle, squarciavano la carne e spezzavano le ossa. Non era finita: mentre il Kaeldran era sotto gli effetti del diversivo suscitò nella sua mente una nuova illusione, in parte simile alla precedente ma molto più potente. La bordata psionica investì in tutta la sua forza il Colosso: immagini di falchi che si avventavano sul suo immane corpo inerme, stormi di rapaci dagli occhi brillanti di crudeltà e dalle fauci schioccanti, un'orgia di piume e penne e unghie che lo incatenavano al terreno, gli serravano gli arti e lo immobilizzavano, cavandogli i bulbi dalle orbite, mangiandogli la faccia, divorandolo vivo. Subito dopo arrivò la copia che si avventò sul suo fianco destro, seguita a stretto giro da Astro: mentre tentava di artigliare e dilaniare il volto del simulacro, quest'ultimo svanì all'interno del Colosso, trapassandolo da una parte all'altra. Senza neanche rendersene conto il falco finì per sfoderare tutta la sua ira sull'insettoide, scavando profondi solchi nei punti rimasti scoperti dalla corazza.

Deöwyr si augurò che l'elfo oscuro avesse raccolto il suo richiamo: forse, congiungendo le loro forze, potevano abbattere il gigante.
E dopo, avrebbe dovuto occuparsi di Astro.




{ D E Ö W Y R }
- i l f a l c o n i e r e -

~ ~ ~



{INFO
    status fisico « danni da urto alla schiena (lievi) + medio al volto
    status mentale « illeso
    energie « 55% {88-15-15-2-1}
    cs deöwyr « 2xintelligenza
    cs astro « 1xforza, 1xrapidità, 6xforza
    consumi « basso 2, medio 7, alto 17, critico 37

{EQUIP
    carneficina « mano {arma naturale}
    lacrime di ferro « pugnalix20 {riposti}
    artiglio « arma bianca {sguainata}
    guanto del tempo « tirapugni + bracciali dello scudo {indossato}
    sole bianco « bomba accecante {riposto}
    stordente « veleno psionico {usato}
    rigenerante « oppio {riposto}
    energetico « anello del potere {indossato}

{PASSIVE
    esperimenti « astro partecipa al combattimento + astro può usare le pergamene di deöwyr
    mutazione « deöwyr vede ciò che vede astro + cs divise a metà fra i due
    labirinto della mente « cast istantaneo illusioni + sconto 5% + danni aumentati di un livello
    dimentica « difesa psionica passiva + influenza psionica passiva: il nemico è distratto da astro, si concentra esclusivamente su deöwyr cercando di annientarlo in tutti i modi a discapito di strategie più complesse
    le due metà dell'essere « se astro subisce un danno critico lo smezza con deöwyr

{ATTIVE
    CITAZIONE
    La Caccia del Falco } Il falco è un animale per natura solitario; non necessita di aiuti altrui per sopravvivere, basta a se stesso. I picchi montuosi più inaccessibili sono insignificanti puntini lattei sotto di lui, gli orizzonti più estremi barriere facilmente superabili. Vola sul mondo libero e selvaggio, nuota nelle nuvole, respira aria pura come gli occhi di un bambino. Anche nella caccia non ama accompagnarsi ai suoi simili: nessun alleato, nessun rivale, solo lui e la preda e un gioco chiamato vita.
    Astro però è una esemplare atipica. Fin da cucciola è vissuta in cattività, senza conoscere le sconfinate ampiezze dei cieli se non dopo la fuga dalla Torre Nera, leale compagna e amica non di un altro rapace, ma di un umano, addirittura. Non c'è da sorprendersi dunque se all'occorrenza - ovvero per aiutare Deöwyr - accetti di forzare la propria indole innata servendosi in combattimento di altri rapaci a lui simili, come fossero tanti compagni di caccia. Con un consumo { basso } di energie e un rapido battito d'ali Astro genera accanto a sé una copia esatta identica in ogni dettaglio, differente all'occorrenza solo in alcune caratteristiche, come l'avere il corpo ricoperto di ferite. Essendo questo falco una mera illusione non sarà in grado di arrecare in alcun modo danno all'avversario, limitandosi a passargli attraverso una volta a contatto, pur potendo muoversi, volare, planare, fingere di attaccare, emettere suoni e compiere ogni altra azione propria dell'originale. Anche Deöwyr può evocare un doppione di se stesso, in grado di parlare ed equipaggiato come l'elfo, ma pur sempre completamente innocuo.
    Con un dispendio di energie { alto }, invece, e alla condizione di un contatto visivo con l'avversario da parte di Astro o del Falconiere, un vero e proprio stormo di falchi si avventerà sul nemico, ghermendolo con i loro artigli affilati. L'illusione parrà del tutto realistica alla vittima, che in breve si ritroverà imprigionata nella ferrea morsa dei volatili, anche se mai del tutto immobilizzata. Per quanto si affanni e si sforzi e smani, ogni sforzo risulta vano: gli animali, anche se uccisi o feriti, si rigenerano immediatamente. La tecnica dura solo pochi attimi prima che i falchi scompaiano nelle profondità del cielo ma provoca comunque gravi danni alla mente di chi la subisce.

{NOTE
    Ho aggiornato lo specchietto con i consumi (15% e 2%) del turno precedente, dove ho usato Confusione e l'attiva dell'Illusionista lv3, oltre che di questo. Passando al presente, la strategia riassunta - del resto già l'ho spiegata in Confronto - è questa: attivo la Copia Illusoria per distrarre Astro, nel frattempo attacco il Colosso alle spalle. Uso un Veleno Psionico, poi gli casto addosso l'illusione Alta (Illusione Imprigionante), il tutto mentre la Copia lo assalta dal lato destro e Astro, cercando di ferire l'immagine, finisce per artigliare il Colosso all'altezza del volto/spalla destra con un attacco fisico portato con ben 8 CS. L'illusione arriva qualche secondo prima della Copia e di Astro, così da aumentare le speranze di riuscita del suo attacco. Da parte mia, è tutto!

    Consumi spesi in attacco: Alto + Basso.
 
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view post Posted on 6/4/2013, 19:54

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Si tradusse tutto in un nulla di fatto.
Lo strapotere fisico di Morpheus non poté nulla contro la resistenza dei colossi, nessuno degli attacchi riuscì a scalfire la corazza di quei mostri. Si sentiva debole, li vide oltrepassare la sua linea, li vide superare le sue truppe e spargere il terrore contro i suoi stessi alleati. Tuttavia le loro file si sfaldarono, non rimasero compatti, non oltrepassarono in gruppi come erano arrivati. Ma avanzarono solitari e inarrestabili. Rimase inerme. Ma ciò che vide dopo lo spiazzò ancora di più. Molti dei suoi stessi compagni iniziarono a trasformarsi , ricoprirsi di fitte scaglie chitinose. Si stavano trasformando in Kaeldran, mostruosi insetti vagamente umanoidi. Di scatto si girò, ma lo fece solo per averne una conferma, il sesto senso gli gridava dentro il suo animo una cosa che già sapeva che già si aspettava, ma che in fondo non voleva credere.

« Alfred! »

Il drago girò il grosso muso nella direzione del suo compagno, la coda dietro di lui si mosse nello stesso istante e la grossa palla d’acciaio creò scompiglio tra le file nemiche, ma il suo sguardo era unicamente rivolto al vecchio compagno d’armi. Era piegato in due sul busto, la testa rivolta verso il basso che sembrava pesare come un macigno, alzò gli occhi e i profondi globi azzurri stavano iniziando a mutare e a ricoprirsi da una fitta nebbia oscura, qualcosa, simile a una preghiera, baluginò per un ultimo istante prima di perdere completamente il senno.
Il suo corpo mutò definitivamente, la sua psiche variò perdendosi in una rabbia indefinita, iniziò ad attaccare chiunque gli capitasse sotto tiro, chiunque avesse di fronte.
Coloro che prima erano amici ora erano nemici, infine arrivò anche nelle vicinanze del drago.
Alfred lo attaccò, con una forza e una violenza inaudita, Morpheus, incapace di sapere cosa fare, rimase fermo impassibile a subire l’attacco del suo ex compagno. Nella sua mente viaggiavano i sentimenti, i sensi di colpa, le emozioni, i pensieri, una caotica via colma di ogni cosa che si addensava all’interno della sua mente. Rimase fermo e un profondo squarciò gli si aprì sotto il ventre, sangue sgorgò dal taglio.
Ruggì alzando il muso al cielo, ruggì colmo di rabbia più che di dolore.

L’ennesima promessa distrutta.
L’ennesima dovere non portato a termine.
Come avrebbe salvato la sua razza se non riusciva a proteggere un solo singolo e piccolo umano?

Il suo odiò si riversò tutto versò il Kaeldran, versò quella razza una volta umana che ora cercava solo di conquistare un territorio che in un tempo, non molto distante, gli era appartenuto.
Ma il passato era il passato, e benché Morpheus avrebbe potuto anche condividere gli ideali di quegli insetti, ora il Goryo aveva piantato le radici nel terreno e prima di riuscire a liberarsi di loro dovevano passare sul suo immenso corpo. Morpheus sbatté le ali per librarsi nel volo, per sottrarsi al dovere di attaccare il suo ex compagno, per sottrarsi al destino che lo doveva uccidere.
Perché in fin dei conti aveva dei sentimenti, e non sarebbe stato lui a togliere la vita al suo amico.
Le ali rimbombarono nell’aria, e si ritrovò presto a librare nel cielo, aveva un unico obiettivo, distruggere i Kaeldran. L’aria gli accarezzò le scaglie, il sole le irradiò, infine spalancò la bocca verso il basso, le sue fauci mostrarono fameliche chiostre di bianchi denti mentre alla base della gola iniziò a brillare una piccola energia che si addensò sempre di più. Luminosa, sublime, terrificante.
Una folgore di dimensioni disumane uscì dalla sua bocca, l’energia elettrica si diresse verso il grosso delle truppe Kaeldran, le retrovie che non avevano ancora raggiunto il restante Goryo. Li avrebbe spazzati tutti con un singolo attacco, ormai non gli bastava abbatterne uno o due, li voleva far fuori tutti.
Mentre un piccolo bagliore brillava al centro dell'alveare, troppo poco per essere utile.
Troppo poco per far cadere tutto l'alveare e distruggerlo.






CITAZIONE

Morpheus Somniorum Illusio Caeli et Draconem


5 cs Potenza fisica


Energia: 42%
Status Fisico: Danno Basso da contusione al fianco sinistro. Danno medio sotto il ventre.
Status mentale:

Abilità attive:

Tuttavia con la crescita, i polmoni di Morpheus hanno acquisito una maggior capacità di incameramento di energia elementare elettrica. Tant'è che non vi sono più limiti imposti. A un consumo variabile infatti Morpheus è capace di sprigionare letteralmente scariche elettriche che provocheranno danni suddivisi equamente tra mente (shock) e corpo (ustione). Se utilizzata a 360° l'offensiva risulta essere di un livello inferiore. Le emanazioni dovranno necessariamente avere come punto di origine Morpheus e in forma umana il soffio non dovrà necessariamente fuoriuscire dalla bocca. [Pergamena Dominio del lampo].
Consumo alto
Stella: Il ninja genera nelle proprie mani una emanazione energetica luminosa che, come un segnale, gli indica la via attraverso un labirinto o lo avvisa dell'attacco da parte di nemici invisibili.
La tecnica ha natura di Auspex. All'attivazione, il caster dovrà designare un obiettivo - sia esso una creatura vivente, un oggetto o un luogo astratto come "un'uscita" - e nei confronti di questo, egli possiederà una potenza percettiva pari a Basso, potendone seguire gli spostamenti o conoscerne la posizione esatta. Tale capacità percettiva può essere interpretata come un semplice potere di Auspex, ma anche come un'emanazione energetica o evocazione che farà da guida al caster verso il suo obiettivo - in questi ultimi casi, la creatura o l'emanazione non potrà essere né attaccata né dissolta e svanirà dopo aver indicato al caster il suo bersaglio. La guida o la capacità di auspex permane solo per un singolo turno. Nel caso in cui il bersaglio della tecnica possieda poteri o capacità, tramite questa tecnica è possibile anche intuirne la forza - bersagli potenti emetteranno una grande aura; bersagli deboli, un'aura più debole.
Consumo di energie: Basso

Inoltre le conoscienze in campo magico gli permettono di esulare dal suo elemento d'origine e sfociare in quello ghiaccio. Infatti il drago potrà richiamare sul campo di battaglia un muro di ghiaccio che difenderà il drago da qualunque offesa non psionica fino a un totale di danno alto. Il muro sarà incredibilmente spesso e alto abbastanza da schermare Morpheus anche in forma draconica. [Pergamena Muro di ghiaccio].

Abilità passive:
Il drago blu, come tutti i draghi, possiede una forza fuori dal comune, difatti, sia in forma umanoide che in forma draconica, qualsiasi arma, oggetto, che per altri sarebbe impossibile da smuovere, Morpheus sarà in grado di alzarlo con il minimo sforzo [Passiva personale]. Un drago, altresì, può cambiare la sua forma da draconica a quella umanoide, senza nessun impedimento esterno, non importa se giorno o notte, l'unico fattore davvero rilevante è il volere dello stesso drago, in quanto una creatura così letale raramente decide di dare un vantaggio all'avversario trasformandosi nella sua forma più miserabile [Amuleto ombra]. Qualunque essere, al cospetto di un drago, impallidirebbe. Indipendentemente dall'allineamento, indipendentemente dall'essere o meno in forma draconica, le altre razze diffideranno dal fidarsi, e in ogni caso, ogni essere avvertirà un lieve timore, purché questo non sia un esemplare della propria razza o di un demone, creature per certi versi similari a loro, e che sia di energia pari o inferiore all'agente [Abilità raziale]. Il drago, inoltre, grazie alla grande energia presente nel suo corpo potrà utilizzare qualsiasi sua tecnica, indipendentemente dalla natura, risparmiando il 3% sul consumo totale normalmente previsto. Se tale risparmio dovesse abbassare il consumo di una tecnica allo 0% o meno, il consumo totale della tecnica rimarrebbe fisso all'1% [Pergamena risparmio energetico].
Inoltre, il drago grazie alla sua conoscenza fuori dal comune, non ha più vincoli riguardanti le illusioni . Egli è talmente dotato da poterle castare istantaneamente, senza alcun vincolo fisico. Basterà il suo solo volere perchè la quasi totalità delle tecniche illusorie si attivi all'istante. [Passiva I livello dominio illusionista]. E grazie alle sue ampie conoscienze Morpheus ha la possibilità di risparmiare energie Per questo ogni sua tecnica illusoria, di manipolazione o di evocazione illusoria, avrà il costo abbassato del 5%. Se una tecnica scendesse al di sotto dello 0%, il costo sarà automaticamente dell'1%. Questo effetto non è cumulabili ad eventuali altre tecniche di risparmio energetico [Passiva II livello dominio illusionista]. Arrivati a questo punto le conoscenze di Morpheus lo rendono un illusionista di primo livello, in grado di rendere tutte le sue tecniche illusorie o manipolatorie di un livello superiore. Ad esempio una tecnica Media provocherà danno Alto, una alta danno Critico e le tecniche di costo critico provocheranno un danno Mortale. Non c'è variazione nella potenza delle tecniche, ma solo nel danno risultante. [Passiva III livello dominio illusionista]

– Impact.
Un’arma di queste proporzioni non potrebbe essere impugnata da nessuno che non possegga una forza straordinaria. Il suo peso è considerevole, la lega metallica che lo compone è di una densità tale da non rassomigliare ad alcuna già presente sul continente. Ma chiunque riuscirà a far uso di un’arma simile, saprà certamente come utilizzarla. Ad essa è infatti legata una catena, e sfruttando principi basilari della fisica come forza centrifuga e gravità, fintanto che l'arma viene impugnata dal proprietario essa dona 1 CS aggiuntivo alla potenza fisica. {Abilità passiva}

Kajera
È la lama che infrange i legami. Ella si sazia dell'ardimento dei cuori, di qualunque tipo esso sia. Ella brama, invero, di rifrangere ciascuno di quei vincoli intensi, sussurrando direttamente negli animi delle sue vittime di quanto ogni vita donata a qualcun'altro altro non sia che la debolezza di un cuore che rinuncia alla propria dignità. Per farlo, però, deve poter comprendere ove colpire, oltre che chi colpire, naturalmente. Kajera, infatti, permetterà al suo portatore di scrutare nei cuori di coloro che amano, soffrono o vivono un sentimento, un legame di affetto di qualunque tipo e genere. Tale legame apparirà agli occhi del portatore che una scintilla che brilla nell'animo di chiunque, potendo finanche comprendere se due scintille, se ammirate insieme o distintamente, siano o meno legate l'una all'altra. Invero, però, ammirare una scintilla non farà comprendere comunque mai la natura del legame o il nome della persona con cui il legame esiste, avvertendolo unicamente della sua esistenza e, al massimo, della reciprocità del contatto. [Passiva, il portatore potrà vedere nel cuore di ciascuno la presenza o meno di un qualunque legame affettivo, di qualunque tipo questo sia, senza - però - poter conoscere con tale potere la natura o la storia dello stesso. Qualora il portatore veda due o più persone, inoltre, potrà comprendere se il legame che esiste nei loro animi le vincola l'una all'altra o meno. Inoltre, il portatore potrà vedere in ciascun avversario ogni scintilla per ciascun legame, per quanto grande o piccolo esso sia, in quando brilleranno di intensità variabile a seconda della forza dell'affetto.]

Behold my true form.
Il Cristallo che ha dato potere a Stormbringer originò dal corpo di un drago, ma la sua lama si macchiò del sangue dell’ultimo uomo immortale. Due creature unite da una stessa promessa e da uno stesso destino, capaci di scegliere la morte. Alla presenza di ciò che resta del loro patto i draghi, gli angeli e i demoni potranno solamente inchinarsi, poiché nessuno di loro è all’altezza di coloro che li hanno preceduti. Sarà quindi impossibile per costoro assumere la forma draconica o la forma di avatar fintanto che Stormbringer sarà fuori dal fodero [Passiva]


– Tail.
Nonostante ciò, Ramhat è tutto meno che poco visibile. Un diametro di tre metri di ineguagliabile metallo, una catena così robusta da poter reggere forze e tensioni impressionanti. Così come uno stocco è agile e maneggevole per merito di forma e peso, così una sfera di tali proporzioni sarà poco pratica nonostante la forza di cui si possa godere. Le traiettorie che percorrerà fino a impattare sull’obiettivo saranno lineari e quasi prevedibili all’occhio di un eventuale avversario, che avrà così il tempo di rizzare una difesa più o meno stentata. Questo malus agisce sulle tecniche e gli attacchi fisici portati con Ramhat, a meno che non vengano occultati a loro volta da particolari tecniche. Forza bruta a determinabilità, uno scambio più che equo. Dopotutto ogni cometa ha la sua coda. {Malus}

Note:
Niente, scarico un alto ad area sulle retrovie dei Kaeldran.
 
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30 replies since 14/2/2013, 19:25   936 views
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