Come nascono i Re?
E' uso comune credere che un Monarca nasca quando il popolo necessita una guida, o quando una corona viene poggiata sul capo di un potente. Quando le città non hanno altra scelta che sottomettersi a qualcuno di più forti di loro, o quando non vi è altra scelta che consegnare tutto il potere nelle mani di un solo uomo, del quale la fiducia è il pregio più grande.
Esistono però diversi Re.
I Tiranni, che abusano delle loro capacità per sottomettere i loro stessi sudditi.
Le Guide e i Messia, che si autoproclamano regnanti al di sopra di un ristretto gruppo di fedeli, credenti nella loro parola.
Gli imperatori, che della guerra fanno i loro più grande diletto.
I presidenti, che vengono eletti democraticamente, e spesso si ritrovano spalleggiati da altre decine di figure importanti.
Potremmo soffermarci anche sulle sfaccettate opinioni sull'assolutismo, che tanto assoluto non era, per non parlare di altre figure minori come quella del Monarca Illuminato, del Signore, del Principe dello Zar e del Sultano, ma tutto ciò sarebbe inutile, poiché Ray non è mai stato tale sovrano.
Ray è malvagio, corrotto e indiscutibile. Eppure, ha sempre posseduto una delle più anelate qualità che si cerca in un monarca.
Sono gli altri,
a chiedere di essere suoi sudditi.
Charles Etienne Chevalier, alzò un braccio, raggiungendo la sommità dei giganteschi portoni. Poi, con una naturalezza incredibile, li tirò verso di se, spalancando l'unica apertura che dava sulla gigantesca sala del trono. Per percorrerla interamente, persino lui, dall'alto dei suoi cinque metri d'altezza, doveva compiere almeno una decina di passi.
Le torce illuminarono saltuariamente il visitatore, danzando e baluginando incuriosite sul suo viso
scolpito, prima di tornare a rendere visibile il tappeto porpora che portava al lontanissimo trono.
Persino da quella distanza era possibile riconoscere il Re che, sdraiato letteralmente fra i braccioli del divano, addentava una tavoletta di cioccolato ormai prossima alla sua conclusione. Attorno all'alto seggio di pietra erano posti malamente in pila una quantità incredibile di libri, delle forme e dalle copertine più strane. Alcuni caduti a terra ancora aperti, altri posti semplicemente in ordinate sequenze numeriche.
Sul volto del sovrano si disegnò una smorfia maliziosa prima di, senza voltarsi a lui, rivolgersi al suo nuovo visitatore.
« ...Sì? »Gli occhi ricolmi di risa, mentre cercava di ridarsi un tono, sedendosi come conveniva ad un reale signore.
Alzò una mano e la utilizzò per ripulirsi dal cioccolato che ancora ne inumidiva le labbra.
Era incomprensibilmente divertito.
« Desideri? »CITAZIONE
S i i l a m i a F o r z a ~ Ray è in grado di incutere paura nelle persone a lui accanto. Il livello di paura sarà sempre presente, e non condizionato dalle caratteristiche psicologiche dell'altro, ma in quantità diverse, a seconda di quanto e come si entrerà in contatto con lui. Percepirne solo l'odore, infatti, provocherà semplicemente un leggero brivido lungo la schiena. Ascoltare le sue parole, o i suoi passi, accrescerà questa sensazione, alimentando i brividi e la paura. Entrare in un contatto visivo profondo e analitico, oppure troppo prolungato con Ray causerà un lieve senso di terrore. Percepirne la presenza ma non poterlo vedere aggiungerà a questo anche un lieve senso di ansia. Un contatto prolungato con il suo corpo provocherà vero e proprio terrore, e cercare di entrare nella sua testa per utilizzare un'illusione, o qualsiasi altra tecnica che necessiti di manipolare la sua mente, è un rischio che nemmeno i più coraggiosi potrebbero arrischiarsi a compiere, uscendone sani. Quest'ultimo effetto risulta praticamente inutile in quanto Ray, possessore della abilità "Sii la mia Astuzia", resterebbe immune alle illusioni in ogni caso. Questi effetti sono comunque attuabili solo su utenti di energia pari o inferiore. La paura, in sostanza, equivale a quella di ritrovarsi da soli in una stanza completamente buia, senza sapere da cosa si è circondati.
La paura non è né magica, né illusoria. E' semplicemente una sensazione emanata dal personaggio più assimilabile al concetto che "Ray fa paura" per i suoi comportamenti e il mistero che aleggia intorno alla sua figura. Un'abilità quindi più utile a scopo narrativo che all'interno di un duello.
Tuttavia, questo potere può essere canalizzato tramite la parola.
Come molti dei suoi avversari avranno potuto notare, infatti, Ray è una persona che ama molto ascoltare la sua stessa voce, nonché distruggere e infrangere l'orgoglio avversario tramite di essa, parlando e conversando all'interno del duello come se lui e l'altro fossero tranquillamente seduti a fare salotto. Tutto ciò ha conferito al ragazzo un carisma non indifferente, e un'invidiabile capacità persuasiva, impressionante a dire la verità. Impregnando le parole di terrore e paura, infatti, tutto ciò che Ray dirà alle orecchie dell'avversario passerà per vero, indipendentemente da ciò che lui dica. Le sue capacità di parlatore possono perfino convincere le menti più deboli del contrario di tutto ciò che pensano, distruggere i loro ideali, rigirarli a piacere o, addirittura, variarne i ricordi. In ogni caso, la veridicità delle parole di Ray sarà inoppugnabile in qualsiasi situazione, non importa quanto sia grande la bugia da lui architettata. Anche se questo non comporta all'avversario di comportarsi in un qualche modo. Non è infatti possibile per Ray ordinare a qualcuno di fare qualcosa tramite questo potere, e sperare che lui lo faccia, e non solo che vi creda.