Cardine ······· - Group:
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| ~ Second Post ~ C’era qualcosa, nel suo avversario, che lo rendeva diverso. Diverso da un semplice e ridicolo gradasso da taverna, diverso da un saltimbanco da quattro soldi. Era pieno di sé, sicuro delle sue capacità e convinto di potere conquistare il mondo con una parola. Un tipico fanatico, si, ma con qualcosa di particolare.
Una cosa, però, tradiva le sue vere debolezze. Il bisogno di affermarsi, di sentirsi approvato, di sostegno morale; che razza di fede processava? Qual era il dio che privava i suoi discepoli di ogni sicurezza? Quale fede non era abbastanza forte da richiedere l’ausilio di convinzioni esterne per motivare il proprio paladino. Eris, ne era convinto, sicuramente non la sua. La Grande Madre sarebbe stata con lui sempre e comunque, con o senza sostegno esterno. Consapevole di questo, non si fece smuovere dalle fallaci parole del suo avversario.
- Certo, inizierò con il chiedere di arrenderti e portarti sulla retta via, la forza del Signore mi scorre nel sangue, la sua parola è la mia arma, i suoi miracoli sono la mia protezione, questa platea non è altro che la sua voce amplificata, allora cosa scegli uomo delle foreste ? –
Ah, illuso. Con quale coraggio osava paragonare le due fedi? In cosa, il suo dio, poteva eguagliare la mirabile signora delle foreste?
- Dico che chi ha bisogno del pubblico per essere sicuro delle proprie capacità, è un debole -
Nel parlare, notò un rapido movimento della mano di Gambit. Sembrava stesse passando all’attacco. La spada di ferro che stringeva nella destra cominciò a roteare. Come si fa con gli anelli o con le bacchette, più un esercizio da giocoliere che un vero attacco. Poi, con un ultimo sforzo, l’intero corpo si allungò, come quello di chi sta lanciando un giavellotto.
L’arma volò verso Eris, presumibilmente diretta all’addome. Non troppo veloce, né troppo precisa, non rappresentava un vero attacco. Gambit lo sapeva; e ance il druido.
Niente da dire. Avrebbe potuto fare mille cose, anche rilanciargliela contro, ma non lo fece. Un rapido movimento a destra, senza sforzo e privo del minimo rumore, bastò a rendere vana l’offesa dell’avversario.
Senza troppo scomporsi, tornò in posizione di stasi. Il mantello svolazzante alle caviglie e i capelli legati a coda che si adagiavano sulle spalle. Lo sguardo fisso.
- Soddisfatto da ciò che hai visto? -
Senza aspettare risposta passò al contrattacco. Non era il momento di soffrire indecisioni, ma di intimorire l’avversario, di fargli capire che non stava fronteggiando un abbraccia - alberi.
Prese in mano i fili della mente, collegandosi a quella di Gambit. Con un acuto e straziante urlo tentò di lacerare il pensiero dell’avversario, sperando di confonderlo. Nel mentre che “l’urlo mentale” si propagava tra i pensieri nemici, cominciò a percorrere a falcate la distanza che li separava. A una distanza di circa 4 metri sferrò il suo primo attacco: passò il bordone nella mano sinistra e con la destra scagliò una possente sfera energetica verso il petto del nemico. Era abbastanza estesa da poter aspirare a colpire petto e addome.
L’offensiva, però, non si fermò lì. Percorse un altro paio di metri e slanciò in avanti il braccio mancino, calandosi sulle ginocchia e roteando l’intero corpo, da sinistra verso destra, di circa 160°. La lama del bastone sfrecciò all’altezza dei polpacci nemici, con un fendente orizzontale.
In ultimo, sfruttando la spinta data dal parziale movimento rotatorio, si gettò in avanti (quindi tornando indietro) di qualche metro. Atterrato sulla sabbia, tornò fronteggiare l’avversario, voltandosi.
~Eris~
~Statistiche Attuali
[ReC: 225] [AeV: 200] [PeRf: 125] [PeRm: 250] [CaeM: 150] ~Energia Residua ~ 89% ~Condizioni Fisiche ~ Ferita di livello medio alla spalla sinistra ~Stato D'animo ~ Abbastanza Rilassato ~Equipaggiamento ~ Bordone di Cibele(Stretto nella mano sinistra) ~ Pugnale elfico(Riposto) ~ Amuleto di Eos(Al collo, sotto le vesti)
₪ Abilità Utilizzate ~
~Passive In Uso
₪Ishtar, sii la mia idea ~ Ishtar è la dea degli opposti, fautrice tanto dell'amore quanto della guerra. Tra i suoi molteplici domini troviamo la Mente, dimensione particolare e oscura. Ai suoi fedeli dona la capacità di creare canali comunicativi telepatici, immediati e impossibili da intercettare, per mettere in contatto due o più menti (Passiva, Telepatia) |
~ Attive In Uso ~
₪Gea, sii il mio potere ~ La dea Gea è la prima progenitrice apparsa sul volto della terra. Dopo il Caos, ci fu lei. Madre della più antica generazione divina, è una delle impersonificazioni principali della Dea. Il suo dominio comprendete il tutto, ogni cosa e ogni energia dipendono dal suo volere. Al suo apostolo Eris concede il dono di poter evocare particolari manifestazioni del suo volere. La mente della dea emana una sfera energetica, concentrante i tre elementi principi del suo culto: acqua, aria e terra; il risultato è un globo luminoso che se guardato attentamente presenta i chiari segna distintivi della presenza vorticosa di acqua e aria compresse, grazie ad un legame di luce, attorno a una roccia, che varia per forma e dimensione. Eris può richiamare un sfera di Gea o dal palmo della sua mano o dalla punta del suo bordone. In base all'energia che Eris sfrutta per creare la sfera ne variano forza e grandezza.
Costo medio - Eris crea una sfera di 35 cm di diametro con una forza pari a quella di martello a due mani, capace di forare le armature di semplice metallo e di ferire abbastanza gravemente se colpisce la pelle senza protezione. Nell'impatto fa indietreggiare l'avversario e spesso lo porta a cadere, facendogli perdere l'equilibrio. |
~ Attive Mantenute ~
~ Pergamene Utilizzate ~
~ Note ~
Se c'è qualche passo che non comprendi o hai dei dubbi sulle azioni e i movimenti del mio pg dimmelo per pm ^^ |
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