| Padre Jonas |
| | Quella notte, aveva dormito molto. Bene, persino. Aveva potuto salutare il sole con un sorriso, giacché il buonumore era stato in grado di dipingere un magnifico paesaggio sulla tela grigia che decorava – in quei giorni – il suo cuore. Continuava a pensare al Giullare, meditava sulla sua figura, su come poterla aiutare, su come emendare la sua anima corrotta dal sangue e dalla follia. Certo, era un progetto ambizioso, e avrebbe dovuto agire con astuzia. Ma era sicuro che – prima o poi – ce l’avrebbe fatta, sarebbe riuscito a trasmettere il suo amore per il Signore, sarebbe stato in grado di donare sensibilità a quel cuore nero. D’altronde, così era fatto il redentore del Bianco Maniero, Jonas. Con una fiducia negli altri immane, a volte troppo precipitosa. Ma, in fin dei conti, cosa c’è di male in tutto ciò? Era il suo unico pensiero mentre tornava dalla passeggiata quotidiana, solcando i sottili sentieri del bosco a sud, per poi uscire a riveder le nuvole, che proteggevano le Bianche mura dai caldi raggi del sole. Ma non era solo, stranamente. N o n E r a S o l o . Vide una giovane dama, dal viso pensieroso e troppo preoccupato. Un’inquietudine che non si addice ad una donzella di quell’età. Sorrise, prima di avvicinarsi, per poi tossire e cogliere l’attenzione di lei. Inclinò la testa verso destra, con il medesimo sorriso, ed incrociò le braccia in un gesto naturale, come per dimostrare la familiarità di quella situazione. In fin dei conti, il clan Toryu era come una casa per lui, e così avrebbero dovuto vederlo i forestieri. Argomentò con gli occhi semichiusi, accennando una coppia di iridi celesti. La sua voce parve calda, ammaliante, ricca di una fiducia immensa.
« Non sarei un buon predicatore, se non mi accorgessi dell’inquietudine che porta nel cuore. Jonas, può chiamarmi Jonas… » Il sorriso si fece più forte, e le iridi bluastre vennero sostituite da una coppia di folte ciglia corvine.
« …o Reverendo, se preferisce. »
CITAZIONE [ReC~ 425] - [AeV~ 150] - [PeRf~ 150] - [PeRm~ 350] - [CaeM~ 250]
E n e r g i a ~ 100% C o n s u m i ~ Basso[0] - Medio[0] - Alto[0] - Immenso[0] S t a t u s F i s i c o ~ Indenne. N o t e ~ Gooo! ^^
» E v o c a z i o n i I n G i o c o ~
CITAZIONE N o m e ~ - E n e r g i a ~ - S t a t u s F i s i c o ~ - P e r m a n e n z a ~ - » P o t e r i S p e c i a l i ~
CITAZIONE .mio Signore, santifica il Tuo servo~ La potenza della preghiera viene spesso sottovalutata, e sono in molti a credere che l’unica vera Via è la recitazione di lunghi inni considerati, per gli infedeli, delle semplici formule magiche prive di fondamento. Ma, in realtà, la vera potenza risiede nella Fede, quella sentita, quella racchiusa nel cuore del Reverendo. Egli è solito recitare preghiere per infondere lo spirito della redenzione negli animi bisognosi di una guida, ma non sempre il potere di Dio è racchiuso nelle parole. Difatti, la vera essenza della Fede è nel cuore e nella mente di ogni uomo, e sta all’individuo scegliere se assopirla o destarla. Non saranno quindi necessari lunghi e complicati scritti né servirà alcuna parola per chiamare le forze divine. Ai fini del gioco, ogni evocazione sarà castata senza alcun tempo di concentrazione e senza alcuna formula particolare. La potenza del dogma avvicina sempre più l’uomo alla completezza interiore. Inoltre, Jonas ha il potere di evocare due creature alla volta pagando di nuovo il costo della pergamena/abilità, utilizzando soltanto uno slot tecnica. Le tecniche sotto l’influenza di questo potere dovranno essere di potenza inferiore ad Alta, escluse le creature leggendarie. Questo, è il potere di un corpo Santificato. CITAZIONE .mio Signore, aiuta il Tuo servo~ La benedizione del Signore si diffonde in ogni lembo del corpo del pastore, il cui cuore è ricco di una forza negata a tutte quelle persone che preferiscono vivere senza la Fede verso l’Altissimo. Per questo Jonas non è soltanto un uomo, egli è un discepolo di Dio e dispone di una forza spirituale pressoché immane. Essendo un essere umano, vanta un fisico relativamente resistente, grazie al quale riesce a mantenersi cosciente anche quando la sue energia raggiunge livelli critici (10%); ciò non vuol dire che non sarà stanco raggiungendo il 20% e non morirà raggiungendo lo 0%. La sua pace interiore gli permette di prendere conoscenza di tutto ciò che lo circonda, di apprendere le nozioni che stanno alla base della vita, di percepire le anime attorno a lui, ed i corpi ad esse connesse. Ai fini del gioco, il pastore vanterà un auspex che gli consentirà, in un raggio di venticinque metri, di individuare qualunque essere vivente e non, agendo sulla forza spirituale che vige in ogni creatura di questo mondo. CITAZIONE .mio Signore, illumina i Tuoi figli~ Gli indegni rimarranno abbagliati dalla luce di Dio. Il pastore è solito chiedere aiuto al Signore durante ogni singola disputa; lui è solamente un tramite tra il mondo materiale e quello spirituale, nient’altro. Essendo il prescelto, Jonas rimane l’unica persona che può permettersi di guardare i figli dell’Altissimo senza rimanerne abbagliato, senza dover distoglierne lo sguardo. Ai fini del gioco, ogni evocazione castata dal possessore di questo potere speciale, vanterà un alone biancastro che ne contornerà la sagoma. Questa particolare ed eterea aura trasparente e impercettibile, simboleggerà le radici divine delle creature che il pastore è in grado di richiamare. Per questo motivo, qualunque essere vivente e non, non sarà in grado di fissare con lo sguardo le evocazioni di Jonas; chiunque osasse posare gli occhi su di esse, rimarrebbe infatti abbagliato, come se un sottile flash emergesse istantaneamente dalla creatura di Dio. Per questo motivo non sarà possibile mantenere lo sguardo sulle evocazioni, dal momento che ogni attimo passato ad ammirarle potrebbe causare dei seri danni alla vista; sarà assai difficile seguire i movimenti dei "Figli del Signore" solamente con gli occhi. Perché nessuno, eccetto l’eletto dall’Altissimo, potrà permettersi di resistere alla potenza dei puri di animo; gli unici che, in tutta Asgradel, brillano di luce propria. CITAZIONE .mio Signore, discendi sui Tuoi figli~ Il potere di un figlio del Signore è superiore a qualsiasi altra creatura vivente e non vivente presente su questo lembo di realtà, tant’è che persino il discepolo più debole è in grado, con la Benedizione che discende sul suo volto, di contrastare le forze delle tenebre più nere e corrotte. Jonas non è mai stato un combattente, ha sempre ripudiato ogni arma e atto di violenza, lasciando scegliere all’Altissimo il risultato delle sue azioni. Il pastore si limita ad evocare la sua Fede, mettendo la sua stessa vita tra le braccia di Dio. Per questo motivo le creature più deboli richiamate dal Reverendo, risulteranno più potenti di ogni loro simile. In termini di gioco, questa abilità passiva, permette il potenziamento delle evocazioni di costo Basso e Medio che andranno considerate di un livello superiore, ovvero, rispettivamente, Medio e Alto. Il consumo energetico non varierà, giacché sarà il Signore stesso a donare un maggior potere ai Suoi figli. Questa passiva si estende alle abilità di Jonas, difatti, il suo effetto si potrà constatare anche quando verranno evocate più creature con un unico consumo, sempre tenendo presente le dovute limitazioni. Ogni essere vivente è importante, persino quello più debole e inerme.
» T e c n i c h e ~
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