Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

E' come m u s i c a ~~, Contest - Gennaio

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 23/1/2009, 14:51
Avatar

--------------------
··········

Group:
Administrator
Posts:
34,432

Status:


Contest #23 - Gennaio 2009 ~



P r e f a z i o n e «
Un campo di battaglia può sembrare un luogo strano da scegliere per allietare qualcuno con la propria musica, nonostante i combattenti impegnati nello scontro abbiano indubbiamente bisogno di essere rassicurati.
Innanzitutto per i notevoli problemi pratici che ci si ritrova costretti ad affrontare.
Il fischio delle pallottole vaganti e il clangore delle lame che si scontrano non solo suonano acidi nell'ambito della composizione, ma rischiano di divenire un pericolo concreto per il musicista stesso, che pure si è dovuto impegnare per portare i suoi strumenti musicali su luogo della battaglia.
Naturalmente, per chiunque possa disporre di un servitore tanto potente da riuscire a proteggere in qualsiasi momento come il cavaliere di Ray, il problema della sicurezza e del trasporto non si pone.
Così, dopo qualche minuto di cammino, giunto in cima ad un colle dominante su tutto il paesaggio circostante, il monarca si apprestò a poggiare le proprie dita sui tasti del pianoforte, lasciando che le grida e gli ordini provenienti dalla piana sotto di lui gli fornissero il tempo e l'ispirazione giusta per iniziare a suonare.

E' come m u s i c a ~~


Le note iniziarono velocemente a diffondersi nell'aria, attirando gli sguardi dei combattenti sottostanti.
Solo pochi di loro, in realtà, si voltarono per identificare l'origine dell'allegro motivo che aveva riempito le polveri sollevate dalla battaglia. La gran parte dei quali non erano altro che i feriti e i moribondi lasciati indietro, costretti a respirare l'odore del loro stesso sangue, ed assistere al livido pallore dei volti dei morti accanto a loro, stesi lungo il terreno.
L'allegria della canzone sembrò distrarli.
Le dita di Ray scivolavano con metodica attenzione lungo la tastiera, saltellando allegramente da una nota all'altra, sollevandosi velocemente e ricadendo sui tasti bianchi e neri come la pioggia batte sul terreno. Correvano lungo il pianoforte, senza però allontanarsi mai troppo l'una dall'altra, seguendo il tagliente sguardo del sovrano, che saettava rapidamente in direzione della prossima posizione, studiando la melodia con una metodicità quasi meccanica.
Ma mentre la composizione prendeva corpo al di là della pesante forma del pianoforte, leggera e felice come la risata di un amico, tutta quella metodicità e fermezza con la quale le dita avrebbero dovuto picchiare sulla tastiera sembravano svanire, lasciando il posto ad una festosa allegria nostalgica, slegata e spontanea, sorridente.
Persino Ray si concesse una smorfia a quella melodia così lontana dalla battaglia che stava prendendo piede poco lontano da lui.
Non uno dei generali aveva scorto o sentito il pianista suonare al di sopra del colle.
Non uno dei soldati si era abbandonato al piacevole ascolto della canzone che ora riempiva l'aria.
L'unico coro che era stato lui dedicato era lo schiamazzo delle urla dei feriti, che coprivano le note lacerando la sequenzialità della composizione, e il sordo schianto di ferro contro altro ferro, che soffocava la malinconica melodia.
Qualcuno, però, l'aveva sentito.
Oltre il turbinio delle polveri, sentiva gli occhi dei morenti fissi su di lui. Lo sguardo dei caduti, che si apriva in un sorriso ricordando tutto ciò che di bello e meraviglioso li aveva accompagnati fino a quel momento, prima di chiudersi del tutto.
I sorrisi dei curiosi e le smorfie dei supponenti che, non impegnati nella battaglia, si chiedevano perché mai qualcuno dovesse dedicare un ode agli sconfitti proprio in un momento come quello.
Alcuni, in terra, dimenticarono persino il fragore della battaglia, ascoltando quella composizione che nemmeno il suono delle ossa rotte pareva riuscire a coprire.
Dopo qualche minuto, la musica parve rallentare, e con essa si levarono dal campo diversi sospiri, seppur difficili da percepire.
Infine, le dita di Ray suonarono l'ultima nota, mentre quella battaglia di trincea era ancora in corso.
Alcuni dei morti avevano un sorriso dipinto sul viso.
Soddisfatto, il monarca si allontanò, appuntando qualcosa su un foglio di carta che aveva estratto dalla tasca.

Come l'amore non muore in un cuore che lo rifiuta,
che lo soffoca e lo tradisce
così la buona musica non si spegne col clamore delle guerre,
né viene coperta dal clangore delle spade,
né nascosta dal sollevarsi delle polveri.
Invece, si diffonde nell'aria,
vola,
allietando l'amaro ricordo e la livida specie dei cadaveri.


 
Top
0 replies since 23/1/2009, 14:51   184 views
  Share