CITAZIONE (Ray~ @ 14/5/2009, 12:19)
Purtroppo ho paura che Dan'ai si stia perdendo per strada piuttosto che prendendo una direzione precisa. Amavo molto la figura del ladro anarchico ma, parlando sinceramente, tutte queste cose lo stanno rendendo decisamente un minestrone: Demoni impiantati nella mano, manipolazione delle stringhe, manipolazione del vuoto, e ora vorresti anche inserirgli una manipolazione illusoria/psionica che amplificheresti con la pergamena "Terrore" del Negromante.
Il mio consiglio è semplicemente quello di non farlo. Rischieresti di trasformare il Dan'ai iniziale in un personaggio confuso solo per potenziarlo.
Se comunque vuoi mettere anche una manipolazione psionica, dal lato psichiatrico, potresti provare una tecnica per "Estrarre" i ricordi delle tue vittime e archiviarli. Cancellare la memoria altrui, fondamentalmente, ma in realtà stipandola dentro di te.
Il demone nella mano, in realtà, deriverà (quando scriverò la scena gdr legata alla sua acquisizione) dalla sua incessante e quasi ossessionante mania per la ricerca. Fondamentalmente, è questa la direzione verso cui lo sto indirizzando. Renderlo semplicemente un "anarchico" mi sembrava un po' piatta come lettura. Il suo concetto di "destabilizzazione dell'ordine" deriva dalla volontà di affermare degli ideali veri, di costruire un ordine "migliore".
Ma per renderlo "capace" di essere un sognatore, deve essere anche un profondo uomo di cultura. Un conoscitore di storia, fisica, medicina, studioso delle civiltà passate e delle loro incredibili innovazioni. È questa la "linea di fondo" che sto cercando di imprimergli. Lui non ama combattere come cosa fine a se stessa, lo fa solo quando è "costretto" a farlo. Per questo vorrei che le sue tecniche non facessero "rumore", quanto piuttosto facessero leva in generale sulla sua incredibile volontà di apprendere, quindi sulla sua cultura, e sulle sue conoscenze.
Ecco perché la scelta del Dominio, all'epoca, al quale si lega l'abilità per manipolare gli spazi. Non sono sicuro nemmeno di poterla usare in maniera prettamente offensiva, per fare danni veri, quanto piuttosto per ingannare l'avversario. Allo stesso modo il parassita rappresenta la sua "maledizione", una sorta di punizione per aver osato apprendere troppo, e allo stesso tempo un aiuto (per quanto marginale) in caso di bisogno. Allo stesso modo la classe Negromante, che ha ben pochi poteri "esplosivi", eccezion fatta per le evocazioni (che non so nemmeno se acquisterò)
È questa la linea su cui desidero muovermi, fondamentalmente. In realtà ho diverso tempo per pensarci, tuttavia mi serviva proprio come "spunto generico". Ma mi sa che ci tornerò più avanti, magari ^^
A proposito, grazie Ray, la storia dell'estrazione dei pensieri è interessante come già ho detto, ci penserò ^^