Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Missione compiuta, di ritorno da Makvall

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Eisen Heart
view post Posted on 24/5/2006, 18:35




La terra brulla si estendeva per chilometri e chilometri davanti a lui, toccando l'orizzonte in una linea lontana, perdendosi e fondendosi con il sole che ormai appariva solo in lontananza come un semicerchio, prossimo a cedere il suo posto alla luna.
La sua vista accecava il viandante che pose una mano tesa contro la fronte, a schermare gli occhi, per scrutare la terra davanti a se, come all ricerca di una meta. Senza scorgere nulla oltre a sabbia e sassi, però, sbuffò stanco e si lasciò abbandonare sul dorso del cavallo decorato con una grande armatura di spine, lasciando che le mani abbandonassero le redini e le braccia si sciogliessero lungo i fianchi tratte verso il basso dalla gravità, e ciondolando pesantemente.


Finirà mai questo deserto?!

Eisen era ormai stufo di quel lungo viaggio che lo aveva portato lontano dal villaggio di Makvall, e sentiva la calura e la stanchezza pesare su di lui e sulla sua cavalcatura, che ormai aveva iniziato ad incedere lentamente, forse anche a causa del grosso carretto pieno di sacchi d'oro che stava trasportando ormai da lungo tempo.
Il demone finse di sdraiarsi sulla sella dell'animale, cercando una posa che più gli andasse a genio e che non conficcasse alcun punto dell'armatura del cavallo nella sua schiena; e iniziò a borbottare tra se parole incomprensibili.


Vai avanti, diceva, vai avanti, prima o poi arriverai.

Non fece in tempo a pronunciare queste ultime parole che il paesaggio cambiò, divenendo misteriosamente rigoglioso e boschivo, verde e luminoso, ricco di fiori e piante di ogni genere, tanto da lasciarlo a bocca aperta.
Un brezza allegra e rinfrescante sfiorava la sua pelle accarezzandolo e portandogli frescura e giubilio, mentre fiumi e torrenti si diramavano per tutta l'area, lasciando che animali di ogni genere si avveberassero e corressero fra i prati e i boschi spuntati come per magia.


Ma... da dove...

Dopo qualche attimo di stupore scese dal cavallo, e lo slegò dal carretto liberandolo anche dalla pesante e scomoda bardatura, e lasciando che corresse per l'area, sfogando i muscoli stanchi dal lento incedere.
Forse aveva cominciato a capire.
Certo, il suo signore doveva essere abituato ad ambienti di quel genere se si era spinto a creare una simile oasi di tale bellezza al centro del cosìdetto "nulla".
Prese l'oro che aveva portato fino a lì nei sacchi e si voltò.
Dietro di se si alzava un'immensa torre nera, talmente alta da non riuscire a scorgervi la cima, talmente elaborata e ricca di strutture architettoniche armoniche, da far credere che fosse lì dall'inizio dei tempi.
Era una struttura alta e dalle proporzioni immense, tanto che perfino Eisen si incantò nell'osservarla per qualche secondo, prima di riprendersi e ricominciare a incedere.
Davanti a lui si apriva una sclinata che, salendo, si inoltrava nelle viscere della costruzione, perdendosi nell'oscurità dei suoi interni, tutto fuorchè invitante, ma il demone sapeva che era lì che doveva andare.
Osservò ancora una volta l'altezza della torre, e sbuffò protendendo le lavvra in avanti.


Scommetto che lui è all'ultimo piano. E io dovrei farmi tutta questa torre con tutto quest'oro sulle spalle?

Senza attendere una risposta che non sarebbe comunque arrivata, caricò ancora una volta l'oro sulle spalle, e iniziò a salire, passo dopo passo, sui gradini.
Dopotutto se voleva una ricompensa doveva arrivare fino in cima.
 
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Eis_Mind
view post Posted on 26/5/2006, 18:07




Il freddo inverno che circondava la torre mi provocava una sensazione piacevole.
Il vanto freddo mi lambiva il viso e, contrapposto al caldo che fuoriusciva dalla stanza suscitava in me una strana sensazione.


Ora come ora è meglio il caldo...

Mi girai e feci un passo all'interno della grande stanza nella quale, quel giorno, mi trovavo in attesa di altro ordini.
Chiusi alle mie spalle la finestra senza il bisogno di girarmi e, camminando a passi lenti verso sinistra mi diressi su una poltrona nei pressi del grande camino che, posto sul lato orientale della stanza, scaldava quell'ambiente.
La stanza era ad uno dei piani più alti della torre e, fimenente decorata con aurei e purpurei affreschi raffiguaranti scene di guerra, era una delle stanze più accoglienti di quella costruzione.
Sul pavimento, un grande tappeto rosso ricopriva tutta la stanza e, al suo centro vi era un grande tavolo in ebano che, spoglio, era poco di arredamento...
Sul lato meridionale si trovava una grande porta lignea che dava sulla scalinata e, alla sua destra, un grande porta-spade zeppo di katane.
Un lieve rumore metallico mi scosse...


Sarà tornato quel buono a nulla...

I miei pensieri si rivolsero ad Eisen che, con il suo inutile lavoro, era da poco arrivato alla torre.
Mi alzai e, dirigendomi alla porta iniziai a rivolgermi al demone...


Sembra che tu abbia svolto il tuo complicatissimo compito.

La voce risuonò nella silenziosa scalinata e, appoggiato alla balaustra, aspettai che arrivasse il generale o una sua risposta...
 
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Eisen Heart
view post Posted on 26/5/2006, 18:23




Eisen percorse per lungo tempo la scalinata che portava verso la cima della torre, affaticandosi sempre più, e ogni tanto scuotendo il sacco che portava sulle spalle, cercando di impedirgli di scivolare lungo le spalle, e intervallando questo movimento con un gesto nervoso della mano, passandosela sulla fronte, cercando di lavarsi via il sudore.

Manie di protagonismo... non c'è altra soluzione... perchè mai dovrebbe costruire la sua sala all''ultimo piano, altrimenti?

Fece un altro paio di scalini, e dall'alto gli giunse un vento freddo, che accarezzò lentamente il suo volto, prima di svanire nel nulla, sostituito da un'altrettanta fredda voce.

CITAZIONE
Sembra che tu abbia svolto il tuo complicatissimo compito.

Oh. Sei tu.

Nella voce di Eisen si leggeva una pacata indifferenza, quasi cordiale e che in realtà era mirata a ferire profondamente l'altra persona presente nella sala in cui, finalmente, era arrivato.
Eis mind... era da tempo che i due non si vedevano, ma non si poteva certo dire che fra di loro scorressero buoni rapporti, dopotutto... in fondo, erano qualcosa di molto simile a due rivali, anche se non proprio.
Lo oltrepassò senza neppure guardarlo, trascinando il sacco in terra per poi, con un movimento fluido e veloce della mano destra, sollevarlo pesantemente, e lanciarlo su uno dei divani di velluto rosso che arredavano le scalle.
Sbuffò, e vi si avvicinò anch'egli, per poi sedervisi e cercare di riposarsi il più possibile, allargando gambe e braccia, alzando il volto verso l'alto e poggiando i gomiti sullo schienale del divano.
Passò qualche secondo così.... gli restava ancora una rampa di scale...
Dopo poco, riassestò il volto, e guardò in direzione dell'altro generale presente nel salone, con la sua solita pacata indifferenza.


Lui c'è?

Non attese una risposta... prima di continuare con le sue pericolose affermazioni.

Ah... già... se tu non sei ancora partito, significa che non hai ancora ricevuto degli ordini, no? E se sei qui... significa che li stai aspettando... che domanda stupida la mia... ma... non te la prendere...

Allungò la mano verso un tavolino posto a qualche metro di distanza, sul quale si trovava un vassoio pieno di frutta e, senza neppure guardarlo, allungò il dito indice mutandolo in una lama, fino ad infilzare per il centro una succosa mela rossa.
Sollevò la mano verso l'alto, sempre guardando arrogante Eis, e ritirò l'indice, per poi aprire il palmo e lasciare che la mela vi cadesse all'interno, sorridendo malizioso.
La addentò, masticò un paio di volte e continuò nel suo discorso.


Magari ti sta solo tenendo come riserva, forse non sei così inutile...

Detto questo scoppiò in una fragorosa risata, e diede un altro morso vorace alla mela, divorandola pezzo per pezzo.
Sapeva di entrare in un campo minato cercando di stuzzicare le ire di Eis... ma sapeva anche che la cosa lo divertiva tantissimo, e non si sarebbe certo fermato.
Certo... il suo compito era piuttosto misero... quello di andare a recuperare più denaro possibile in giro per le terre umane, ma, in fondo, lui era l'unico ad aver ricevuto ordini fino a quel momento, e la cosa lo glorificava, almeno un pochino.
Sorrise al pensiero che lui, prima della fine della giornata, avrebbe ricevuto una ricompensa, mentre Eis e Feurer, che in quel momento non era presente, sarebbero rimasti a bocca asciutta... e continuò a guardare Eis, come in attesa di come avrebbe reagito alle sue parole.
 
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Eis_Mind
view post Posted on 26/5/2006, 18:35




Come mi aspettavo Eisen rispose con noncuranza alla mia provocazione e, senza dare attenzione alle mie parole trascinò il pesante carico che portava sulle spalle all'interno della stanza, più precisamente su una delle 4 poltrone.
Allora decisi di avicinarmi a lui: non era vero e proprio interesse ma, parlavo con lui per convenienza e per quieto vivere.
La sua forza non era certo indifferente anzi, dimostrò la sua abilità anche solo nel prendere una mela...
Allungaò il suo indice sfruttando il suo potere e, addentato il frutto iniziò a mangiarlo...


Allora... che mi racconti accatta-monete??

mi avvicinai a lui e, aspettando la risposta alla domanda che gli avevo posto prima misi un dito sul frutto che stava mangiando e poi mi sedetti sulla poltrona dinnanzi a lui.

Fredda è più buona...

Sorrisi ad Eisen, conscio di aver sfruttato il mio potere per congelargli parzialmente il frutto. e non prestai attenzione alle sue provocazioni
 
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Eisen Heart
view post Posted on 26/5/2006, 18:44




Notai come la parte della mela toccata da Eis congelava lentamente, colorandosi di un tenue colore azzurrino, e sollevai un sopracciglio, indispettito dal suo comportamento.

Non ti bastava rovinarmi la giornata? Ora devi anche rovinarmi il pasto?

Gettai la mela interra sbuffando, e questa si ruppe a contatto con il pavimento, in mille pezzi, come una sfera di vetro.

Ma non ti sei ancora stancato di questa folle mania per il freddo? Guarda che non è una cosa normale...

Finsi un espressione dubbiosa e rivolsi lo sguardo al cielo, dopodichè allungai un indice e iniziai a tamburellarmi il labbro inferiore, lentamente e ritmicamente.

Non hai mai provato con uno psicologo? Sono utili sai? Un po' noiosi, certo... non fanno altro che farti parlare, parlare e parlare... ma aiutano, sembra incredibile.

Mi alzai dal divano e mi passai le mani lungo i pantaloni, sorridendo allegramente, per poi guardarmi intorno incuiriosito.
Mancava qualcuno...


Hai idea di dove sia Feurer?
 
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Eis_Mind
view post Posted on 26/5/2006, 19:03




Eisen sembrava essersi accorto del mio scerzetto quidi gettò in terra la mela che si spaccò in pezzi.

CITAZIONE
Non ti bastava rovinarmi la giornata? Ora devi anche rovinarmi il pasto?

Sul mio viso apparse una lieve smorfia simile ad un sorriso che si cancellò quando sentii ancora la fastidiosa voce del generale

CITAZIONE
Ma non ti sei ancora stancato di questa folle mania per il freddo? Guarda che non è una cosa normale...
Non hai mai provato con uno psicologo? Sono utili sai? Un po' noiosi, certo... non fanno altro che farti parlare, parlare e parlare... ma aiutano, sembra incredibile.

Le sue battute erano divertenti e fui costretto ad ammetterlo...

Devo ammettere che quando ti impegni riesci ad essere quasi simpatico ma se vuoi te la ricompongo quella mela.

Mi alzai in piedi e passai la mano sui rimasugli di quella mela, la ricomposi completamente ghiacciata e poi gliela porsi.
Eisen, poi, mi chiese se avessi notizie di Feurer.


CITAZIONE
Hai idea di dove sia Feurer?

La mia risposta arrivò prontamente ma la mia voce lasciava trasparire molta indifferenza e finto dispiacere

Purtroppo non so dov'è andato e, purtroppo non so nemmeno quando tornerà.
 
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Feurer soul
view post Posted on 28/5/2006, 12:56




Finalmente ero arrivato di fronte al palazzo, ma dovevo ancora salire tutte quelle scale e non ne avevo voglia, decisi dunque di entarre dalla finestra, cosa che avrebbe mandato in bestia entrambi i mie due carissimi amici.
Presi una bella spinta con le gambe, e saltando da un cornicione all'altro delle finestre,dalle più basse fino a raggiungere qll più alte, giunsi in cima, dunque convinto che la finestra fosse stata aperta mi ci fiondai dentro, il risulato? un sono Crak, qualcuno l'aveva chiusa.


Ma si può sapere chi è il povero idiota che ha chiuso quella finestra?

Mi guardai intorno e notai che c'erano anche i miei compagni, come previsto.

Ghiacciolno, Mr scazzo, salve a tutti, vi sono mancato? si vero? non en avevo bubbi.
Ma ditemi...che ci fate qua? Il capo vi ha meso il guinzaglio hahaha

Osservando meglio la situazione capì che i due si stavano scannando come loro solito, Il giacciolo aveva congelato la mela a Eisen, che sicuramente aveva esordito con una delle sue battute.

Quanto siete banali.

Mi incamminai verso il tavolo, circolare, posto al centro della sala, presi una sedia, e mi sedetti, poggiando con la delicatezza di un elefante, i miei piedi sul tavolo, e facendo cadere il mio martello a terra, creando così un fastidioso rumore metallico.

Allora ditemi, che succede stavolta, mi satavo così divertendo dalle mie parti, sapete, satvo seguendo un demone, un gran pirla a mio parere, non sa ridere...haha ma si può, va bhe.
Avanti ditemi che volete.

Aspettando che uno di loro prendesse la parola, io iniziai una attenta pulizia del mio vestito,e del libro, togliendo tutti i pezz di vetro che si erano infilati o nelle pieghe del vestito o nelle pagine del libro.

Edited by Feurer soul - 28/5/2006, 14:21
 
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Eisen Heart
view post Posted on 28/5/2006, 13:25




Oh, è arrivato l'idiota.

Eisen sorrise leggermente, sollevando gli angoli delle labra, verso Feurer, che aveva appena fatto irruzione dalla stanza, attraverso la finestra, infrangendola.

Guarda che casino che hai fatto... siamo già a corto di soldi senza bisogno di dover assoldare un'impresa di riparazione...

Ascoltò con finto interesse ciò che Feurer stava dicendo, con espressione convinta, esordendo ogni tanto con qualche "mh" "ah ah", di circostanza, senza però ascoltare una sola parola, veramente, di quello che stesse dicendo.
Quando ebbe finito, si concentrò nuovamente sulla sua ricerca di informazioni.


Dimmi Feurer... ti hanno già assegnato degli ordini o sei ancora disoccupato? Come potrai notare da questgo bel saccone...

E sbatté un pugno sulla iuta, lasciando tintinnare tutti i tesori racchiusi al suo interno.

Io sono qui per la mia ricompensa... non certo ad oziare.
 
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Eis_Mind
view post Posted on 28/5/2006, 14:22




Sentii che nell'aria stava cambiando qualcosa, una forte potenza si stava avvicinando...
Un forte rumore mi sorprese leggermente e mi costrinse a voltarmi verso la finestra per vedere che, quell'idiota del 3° generale era arrivato alla torre


Se chiudo la finestra, cretino, è perchè ho freddo

La mia voce si fece ironica e, rivolto lo sguardo verso Feurer iniziai ad ammiccare leggermente ed a sorrisere facendo finta di ascoltare il suo sproloquiare folle...
Intervenne poi Eisen che, con aria provocatoria, gli mostrò il suo bottino.
Conoscendo Feurer si sarebbe arrabbiato quindi, per quieto vivere rimasi in silenzio, attendendo la risposta del generale
 
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PnG
view post Posted on 13/7/2006, 11:22




° Finitela di beccarvi. °

*La voce proveniva dall'alto, scendeva giù, per la tromba delle scale, rimbombando e tuonando fra le pareti, toccandole da parte a parte, crescendo di tono ad ogni passo, indomabile e di una calma tanto innaturale da scuotere anche la più piccola pietra dell'edificio, sbriciolandola e contundendola.
Eppure c'era qualcosa di così tranquillo, pacato, fermo e immobile, ma al contempo invincibile e inesauribile, in quel tono tanto freddo e autoritario... qualcosa di eterno, generato da delle labbra e da una gola che se non appartenevano a una divinità erano possedute da un essere che vi si avvicinava parecchio.
I tre generali tremarono sotto l'influsso della voce, che li scosse come aveva fatto con le pietre, e li impedì di continuare a litigare fra di loro.
Anche il vento gelido pareva essersi acquietato per qualche secondo, a quel terribile suono... compagno di un pesante silenzio che ora misurava a grandi passi la stanza, passando silente fra i tre e scrutandoli ora dall'alto verso il basso, quale entità superiore che è.
Passò qualche angoscioso secondo, prima che l'essere tornasse a parlare.

° Feurer... Eis... voi sapete già cosa fare e dove andare... quindi non perdete tempo, e muovetevi! Le porte per l'Asgradel si avvicinano ogni giorno di più, e coloro che le bramano devono essere fermati, non devono trovarle prima di noi... Eisen... la tua ricompensa la riceverai al termine della prossima missione... ora parti, e lascia qui quel sacco. Sei stato bravo, e verrai generosamente premiato. °
 
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Eisen Heart
view post Posted on 13/7/2006, 11:29




Eisen sbuffò vistosamente, arricciando le labbra, quando la voce scomparve e la calma ritornò a regnare sovrana.
Certo che il "signore" incuteva parecchia paura, per quanto cercasse di ignorarlo, ma dopotutto non potevano farci nulla... lui era più forte, e loro più deboli... come si dice... "c'est la vie"
Mise quindi entrambe le braccia verso l'alto, e le piegò indietro, in modo che i palmi poggiassero sulla nuca, prima di voltarsi di scatto e iniziare a scendere le scale, con aria annoiata e delusa.


Uff... Lavoro, lavoro... e lavoro.
 
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10 replies since 24/5/2006, 18:35   284 views
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