~ Utente non partecipante al WD
Endlos
Presidio dell'Ovest
Undarm: Sorella Nera
Lento è il passo di colei che è Regina di Terra e Mare, così che tutti possano avere il tempo di ammirarne le delicate sembianze ed il dolce profumo, nel continuo andare e venire di Lei presso il mercato di quella città che all'Ovest regna sulle acque.
Vi era, in quelle vie, una turba di mortali che discorreva piacevolmente riguardo ad un evento, da quella moltitudine definito "di grande prestigio", che si sarebbe svolto presso lontani lidi, su pietre che nessuno fra quella folla sapeva come raggiungere, eccetto un giovane ragazzo che, tanto animatamente, stava spiegando ad un altra creatura come poter arrivare in quel luogo. Allora l'Eccelsa si mosse verso questo e, carezzandogli un poco il petto, e sorridendogli furba e conquistatrice, gli chiese spiegazioni più dettagliate:
-Mio diletto, perché non sciogli la lingua anche per la tua Signora? Dimmi, senza indugi, cosa dovrà accadere presso quella terra e quanto dista da questo mare...-
Sgomento lo colse, tanto bella e sensuale era la figura della Guardiana, e tanto melenso e accattivante il tono e le parole di Lei; si fece rosso in volto e balbettò la risposta:
-Ce-certo...E' un ballo...Il ba-ballo che celebra un famoso torneo che vede come partecipanti creature di ogni dimensione: il Warrior Day...Quest'anno si svolgerà nella terra di Asgradel...E' molto lon-lontana da Undarm, perché è su un altro piano...-
Il sorriso di lei, allora, si fece più dolce, e maggiormente magnetico, e proseguì, carezzando ora i capelli del giovane:
-So che non deluderai questo mio volto. Non è vero, mia creatura? Rallegrami, e dimmi che conosci la via per penetrare le dimensioni...Se non erro, poco fa ne parlavi con lui..-
Indicò la creatura accanto al ragazzo, il quale, sempre più schiavo della bellezza e dell'eleganza della Seconda, rivelò la modalità d'accesso:
-Un vecchio mago che abita nel palazzo dietro di noi, può condurti ovunque tu voglia...Chiedi di Asgradel, e dì che ti manda Rufus...-
-Ti ringrazio, mio diletto...Potrai passare sui miei prati e bere dalle mie acque senza rimanerne vittima...-
Un dolce bacio sulla fronte di lui, poi la Seconda accelerò il passo e si dileguò, mentre ancora il ragazzo restava assorto nel ricordo della bellezza dell'Essenza.
Aveva Yoe inoltre appreso dalla folla che l'evento era di libero accesso e che vi erano ricchi buffet da cui servirsi; allora rifletté e subito capì che un'unica compagna avrebbe potuto apprezzare quanto lei tutti i vantaggi di quel lieto ballo: Etna, sua nuova e fedele amica, nonché stimata socia in affari. Così si diresse verso la Sequerus, dove la demonietta abitava, con l'intento di riportarle fedelmente tutto ciò che aveva udito e, con molta facilità, convincerla ad accompagnarla. Come previsto dall'eterna mente, nell'arco di brevissimo tempo si ritrovarono nuovamente ad Undarm, nella casa del mago, per farsi trasportare sulla terra dove il ballo si sarebbe svolto.
Asgradel
La Salle des Roses Fanées
Pochi istanti dopo le due donne posarono i loro piedi sulla tanto citata Asgradel, e tanto accurato fu il vecchio mago, che quando ebbero lasciato Endlos, giunsero a pochi metri dall'ingresso del palazzo sede dell'evento. Superate con elegante nonchalance le guardie di fronte a loro e scostata la bella tenda che si trovava oltre queste, il duo di dame si vide sbarrato il passo da un paggetto, che tanto sicuro di sé chiedeva la consegna di armi; alla fredda risposta di Etna, seguì una ben più sensuale precisazione di Yoe che, fissando dolcemente il ragazzo, disse:
-Ben più micidiale arma è il mio corpo e la mia bellezza di qualunque arco io questa sera non abbia portato con me, ma so che mai vorresti privare questa sala della mia presenza, non è vero? Ora va', e rendi grazie alla carità delle Acque e della Terra!-
Come mortificato, il paggio si dipartì, lasciando che le due donne vedessero un magnifico salone a più navate estendersi sotto i loro occhi, ricco di cibo e rose color della porpora; era questo uno spettacolo che mai gli occhi della Guardiana avevano visto, sebbene nel suo cuore già dall'eterno esistesse come il ricordo di aver ammirato spazi ancora più maestosi ed eleganti di quanto non fosse quello.
Per quell'occasione il Fiore aveva indossato un lungo abito bianco senza maniche, decorato con molteplici fiori rossi che, grazie alla particolare forma, metteva in risalto il bel seno di Lei; aveva due spacchi sulle gambe e ad esso erano abbinate scarpe, rosse anch'esse, con un sottile e slanciato tacco.
Alle parole della demonietta, infastidita perché nessuna delle due era stata annunciata, aveva risposto con strana tranquillità:
-Meglio così...Avranno più gusto nello scoprire questi due magnifici boccioli...-
La Guardiana non mostrava, quella sera, particolare voglia di condurre il gioco, non per ora almeno, poiché le pareva un ambiente troppo differente dai soliti campi arati e dalle solite onde, ed era in qualche modo intimorita dal poter dire più di quanto non avesse intenzione di far trasparire quella sera. Così si limitò a sorridere maliziosa come era innato in Lei quando Etna le porse il bicchiere colmo di un liquido dal forte odore alcolico, ma dentro si Sé scrutava attentamente ogni singola maschera presente al ballo, ed ogni altra persona dal volto scoperto, da poter accalappiare con la bellezza del suo chiaro viso e dei suo lunghi capelli color del legno, raccolti parzialmente in uno chignon (fermato da due bastoncini incrociati), e lasciati poi scendere liberi e morbidi sotto di questo: mai avrebbe desiderato terminare la serata nel più totale incognito, e sapeva quanto l'amica stessa tenesse ad essere riverita e ammirata per il titolo ricoperto. Quando il Vassallo le propose di prendere posto, silenziosa nelle labbra ed ipnotica nei gesti, la seguì verso uno dei salottini, allestiti per l'occasione; a differenza della demonietta però, Shui Yoe Tu rimase in piedi, delicatamente poggiata sul bracciolo del divanetto dove l'amica era seduta e, sorseggiando il proprio bicchiere, si lasciò inebriare dal profumo delle innumerevoli rose della sala.