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Yusuke Takeshi Vs. William Siro Blake, L'abiezione ~ Carne da cannone

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view post Posted on 24/1/2010, 17:56
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Un antro chiuso.
Raggio di trenta metri, poi le pareti si sollevavano - altissime - dal terreno per congiungersi in un'unica volta sopra di loro da cui gocciavano sistematicamente dense stille di liquido bronzeo, polposo e vischioso. Una spelonca nel senso più comune del termine: buia e rorida proprio come ce la si aspetterebbe.
Chevalier stava accoccolato in un angolo della grotta, scrutando i due duellanti con malcelato distacco, pronto ad intervenire in qualsiasi momento per decretanre il vincitore
sotto il volere del Re

Lui invece, Ray, stava su un piano rialzato poco lontano.

« Un Kodoku » asserì prepotente « è un demone che nasce quando si lasciano in un barattolo molti animaletti quali lucertole, ragni e scarafaggi, abbandonandoli a eliminarsi a vicenda. Il sopravvissuto si trasforma in una creatura aberrante, dai poteri portentosi. »

Si profuse in una smorfia che devolse ai due combattenti sotto di lui, al centro di quell'arena improvvisata.

« Vediamo chi di voi due ha le referenze giuste per diventarlo. »


CITAZIONE
Yusuke Takeshi Vs. William Siro Blake

Verde Vs. Gialla
G Vs. G
Primo post: William Siro Blake
Durata: Un solo post di presentazione e quattro post di combattimento.
Tempi di risposta: A cinque giorni dalla risposta dell'avversario, sconfitta a tavolino.
Premi: 150G Per il perdente, 500G per il vincitore. 300G ad entrambi in caso di pareggio.
Arena: Una caverna spoglia con 30m di raggio, completamente vuota se non per il Golem di Ray - Charles-Etienne Chevalier - in un angolo e il sovrano stesso su un piano rialzato da dove assiste allo scontro.
Regole: Il duello non deve interrompersi per alcun chiarimento - usate il bando, nel caso. Non si possono modificare i propri post dopo le risposte dell'avversario. Si seguono le normali regole di un duello ufficiale, più una piccola aggiunta: chiunque dovesse attaccare Ray o Chevalier perderebbe immediatamente il duello e mi costringerebbe a intervenire con un'azione da QM.
Background: I vostri personaggi sono stati invitati a partecipare a "L'abiezione" che gli è stata presentata come un normalissimo torneo. In seguito, dopo essere stati accettati, sono stati condotti in una grotta buia e appiccicosa dove si sono trovati davanti Ray e Chevalier (che non sapevano essere coinvolti, fino a quel momento).

 
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Taste My Scythe
view post Posted on 24/1/2010, 19:46




L'Abiezione
Il Re



Stavo sdraiato nel mio caro e dolce letto con solo dei boxer addosso e osservavo il soffito con malcelata noia. Girai di lato la testa per guardare fuori dalla finestra. I potenti raggi del sole baciavano i miei occhi.



Un'altra stupenda e noiosissima giornata ci aspetta, vero Occhio Grigio?

Il mio caro e vecchio lupo mi fece capire il suo assenso con un basso e gutturale brontolio. Era un periodo vuoto e noioso, non succedeva proprio niente e quando dico niente intendo proprio il nulla assoluto. L'unico mio diletto era giocare nel parco insieme ad Occhio Grigio. Certo era un passatempo divertente ma alla lunga era davvero snervante. Inoltre morgana era partita qualche giorno fa e non potevo nemmeno godere della sua compagnia. Doveva andare a parlare con la Resistenza o qualcosa di simile, provai a convincerla a portarmi con se ma, come al solito lei ebbe la meglio e partì da sola. E così ero rimasto solo a crogiolarmi nel dolce far niente. Quindi per me fu un magnifico evento quando sentii bussare alla mia porta.



Toc ..Toc... Toc

Mi risvegliai dal torpore da cui ero assediato. Chi poteva essere? Non aspettavo visite. Forse la giornata stava per prendere una piega innaspettata. Mi alzai e mi misi seduto sul letto, il bussare si ripeté ancora più forte. Come se non avesi sentito!



Arrivo arrivo, Maledizione! Dammi il tempo di alzarmi almeno!

Con uno sbuffo mi misi in piedi e andai ad aprire la porta. Quest'ultima si aprii con un cigolio. Prima o poi avrei dovuto dire agli inservienti di oliare quella maledetta porta. Davanti a me c'era una giovane vestita con la divisa della servitù che mi guardava con occhi sognanti. Solo allora mi ricordai di essere seminudo così tirai verso di me la porta quasi chiudendola in modo da coprirmi in modo da lasciare in vista solo la testa. Non ero affatto imbarazzato, ma chiunque fosse passato avrebbe visto me semi nudo a parlare con un'attraente servetta e si sa le voci corrono e di certo non volevo che giungessero alle orecchie di Morgana, mi avrebbe spellato vivo!



Eccomi, dimmi pure.

La ragazza arrossì palesemente e con le mani si lisciò la veste, poi si ricompose e spiegò il motivo della sua presenza.



Sono stava inviata per riferirle che è stato invitato a partecipare ad un importante torneo. L'Abiezione. La prego di seguirmi

.


L'Abiezione? Che nome strano che aveva. Ma dopo tutto il nome non faceva il monaco. Non era forse così il proverbio? Mha, chissene frega. Dopotutto non era importante come si chiamasse ma la cosa davvero importante era che la giornata stava diventando davvero interessante.



Ehm si..che ne dici se mi vesto eh? Solo un secondo non ci metterò molto. Aspettami qui eh.

Tirai subito dentro la testa e chiusi la porta senza aspettaere la risposta della ragazza. Un torneo! Bello bello! Ero arrivato da poco eppure già ero stato invitato a partecipare ad un torneo! Magnifico. Ero eccitato come un bambino di fronte ad un paco regalo! Non potevo certo farmi attendere, proprio no! Andai veloce verso l'armadio e lo aprìì prendendo i miei soliti vestiti e indossandoli. Mi misi seduto sul letto per indossare le scarpe



Ei fratello mio! Un torneo capito? Siamo stati invitati a un torneo!

Occhio Grigio cominciò a scondizolare felice ed ad abbaiare saltando in cerchio. Anche lui era entusiasta. Ma stavo pensando solo agli aspoetti positivi. Un torneo voleva dire lotta, dolore e forse la morte. Ciò non si poteva prendere a cuor leggero, ma dopotutto ero così annoiato, perchè riflettere oltre? Con un piccolo balzo mi alzai in piedi e andai verso la porta seguito da occhio grigio. La servetta era ancora li ad aspettarmi fissandosi la punta delle scarpette di vernice color nero. A lei mi rivolsi con un sorriso.



Adesso sono vestito, possiamo anche andare

Certo signore, mi segua prego.

Dopo un piccolo inchino mi girò le spalle e a piccoli passetti cominciò ad avanzare sul lungo tappeto rosso che copriva il pavimento del corridio riccamente ornato del Maniero. E quello fu l'inizio di una sanguinosa interessantissima giornata.






La piccola ragazza mi condusse verso delle scale che conducevano verso il basso ed entrammo in un corrioio fiocamente illuminato dalle torce appese al muro alla fine del quale stava una pesante porta in legno massiccio. Avanzammo fino a raggiungerla e lei si fermò proprio di fianco ad essa guardandomi intensamente



Siamo giunti a destinazione. Deve andare oltre quella porta

Dopo un piccolo inchino scappò via senza neannche darmi il tempo di ringraziarla. Che tipa strana. Ma ora avevo di meglio da fare. Avevo un torneo a cui partecipare. Ero talmente eccitato che le braccia mi tremavano, sentivo scorrere l'adrenalina come un fiume in piena, ero così ansioso di iniziare. Bhe dovevo solo varcare la soglia. Spinsi la porta mettendoci tutto il mio peso. Quella si aprì senza emettere alcun suono. Dentro era tutto buio. A causa della differenza di luce non riuscii a scrutarvi dentro. Si sentiva un forte gocciolio sulla pietra e una zaffata di aria maleodorante assalì le mie povere narici. Cosa che mi fece fare un passo indietro. Che diavolo di posto era quello? Che il torneo fosse una buffa idea per burlarsi di me? Ma chi poteva farlo? Morgana forse? Già! Poteva essere proprio lei, magari adesso se ne stava da qualche parte all'interno della stanza ridendo di me. Non potevo permetterlo proprio no. Mi feci forza ed insieme a Occhio Grigio entrai nella stanza urlando



Morgana so che sei qui! Esci fuori! Ah ah ah bello scherzo.

Non ottenendo risposta avanzai. I miei occhi si erano abituati all'oscurità così mi guardai attorno per capire dove ero. Era un antro scuro di circa trenta metri di diametro più o meno. Non c'era niente se non per un grosso pilastro. Sporsi la testa in avanti e socchiusi gli occhi per guardarlo meglio.Non era un pilastro!! Oddio!! un Golem!! Caddi indietro e cercai di inietreggiare quasi strisciando pietrificato dalla paura. Cosa voleva fare Morgana? Uccidermi dallo spavento? Maledetta Megera! Avevo gli occhi sgranati e il labbro inferiore tremava. Però ero ancora vivo. Il Gigante non si era mosso, dopotutto forse non voleva uccidermi. Mi alzai tenendo sempre gli occhi fissi sul golem facendo ben attenzione a non dargli le spalle. Non si sa mai. Era li fermo e immobile. Quindi osai gurdarmi ancora attorno. Sopra di lui vi era un'altra figura che prima non aveva notato. Era il Re!! Il Re che non perde mai!! Subito mi esibì nel mio migliore inchino. Cominciai a balbettare. Non pensavo che il Re in persona avrebbe fatto da spettatore all'incontro.



Mi perdoni per non averla vista. O mio Re. Sono giunto qui per partecipare all'Abiezione.

Tenni gli occhi fissi a terra. Che figura, che patetica figura. Proprio di fronte al Re. Sperai solo che la cosa procedesse meglio nei momenti a seguire. Il re subitò parlò ignorando apparentemente le scuse da me a lui rivolte pronunciando arcane parole



Un Kodoku è un demone che nasce quando si lasciano in un barattolo molti animaletti quali lucertole, ragni e scarafaggi, abbandonandoli a eliminarsi a vicenda. Il sopravvissuto si trasforma in una creatura aberrante, dai poteri portentosi.

La domanda sorse da se nella mia mente. E chi te l'ha chiesto? Tenni chiuse la bocca, anche perchè se le avessi proferite probabilmente la mia testa non sarebbe rimasta attaccata al mio corpo per molto e io ci tenevo all'integrità. Forse sarebbe stato meglio, dato che se per malaugurata fortuna avessi vinto, sarei stato trasformato in un abominio. Più che una ricompensa sembrava una maledizione. Ma al re non sembrava importare molto dato il suo tono di voce. Animaletti, così il re considerava i suoi sottoposti. A quanto pare questo torneo era soltanto uno specchietto per le allodole. I partecipanti erano solo cavie per un macabro esperimento.

SPOILER (click to view)
ReC: 200 Aev:325 PeRf: 275 PeRm: 200 CaeM: 150
Energia: 100%
Status Fisico: Illeso
Status Psicologico: In imbarazzo
Passive:

Lo Spirito del Lupo Migliora la mia Percezione
Il lupo grazie al suo spirito mi ha donato la capacità di avere un olfatto molto più sviluppato rispeto a quello di un normale essere umano. Avanzando la mia simbiosi con lo spirito del lupo sono riuscito a incrementare un altro senso l'udito che sarà decisamente migliore rispetto a quello di un normale essere umano. Ma il lupo si sa è un animale e detesta gli artifici umani quindi la sola vista o il sentire la puzza dell'oro e dell'argento mi infastidirà e il contatto con loro e altri materiali preziosi mi provocherà delle ustioni. Particolarmente, un attacco portato con uno di questi materiali, incrementerà i suo potenziale di un livello. Dunque un attacco fisico diverrà pari ad un Basso, un Basso pari ad un Medio, e via dicendo.

Fratello Lupo
Dopo aver conosciuto Morgana ho vissuto molto nella foresta il che mi ha messo in contato con le creature della foresta, raggiungendo una totale simbiosi con essi. Questa abilità mi permette di usare in combattimento insieme a me un compagno animale

Note
:Ed Eccomi qua. Spero solo che non ci siano problemi riguardo a come sono arrivato fin li e come mi sono comportato nei confronti del golem. Auguro buona fortuna al mio sfidante.


Edited by Taste My Scythe - 24/1/2010, 20:56
 
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RockDanieLee
view post Posted on 28/1/2010, 20:54




CITAZIONE

image PROLOGO

Sbadigliai sonoramente. Un gesto che non si confaceva troppo a quell’orario tardivo, ma che si spiegava perfettamente puntualizzando che era un giorno intero che non chiudevo occhio; e questo non era affatto un bene: il mio corpo doveva rimanere assolutamente efficiente e vigile in ogni momento e circostanza, sempre pronto a reagire ad un’eventuale battaglia. Anche se, in effetti, non è che vi fosse tutta quella necessità al momento. Il Clan Sorya, entro le cui mura mi era stato assegnato un alloggio, era piacevolmente calmo e pacifico, il costante rumore della brezza leggera interrotto esclusivamente dai cinguettii degli sporadici volatili che giocavano a rincorrersi nel cielo di lapislazzuli. Ma dopo un po’ tutta quell’atmosfera paradisiaca finiva per farti immaginare accasciato contro un muro con le vene tagliate: una vera noia, insomma!
Non che mi lamentassi, sia chiaro. Ogni tanto un paio di giorni di riposo erano un toccasana per il corpo così come per la mente ed io lo sapevo bene, arrivato in quelle lande sconosciute stremato da un viaggio difficile e faticoso. Impregnato di un dolore che riusciva ancora a trafiggermi l’anima più che le membra impolverate.
Però un paio di giorni! Non una settimana intera di ozio e lucidatura maniacale di katana e wakizashi! Certo, incontri ravvicinati con le creature che pullulavano nei boschi antistanti i Cancelli Dorati non erano mancati... ma nulla che fosse più eccitante che sbucciare una mela. Decisamente avevo bisogno di una consistente dose di adrenalina per ritrovare buonumore e sanità mentale. Lo sapevate che le spade parlano...?
Beh, a chiunque si trovasse lassù nell’alto dei cieli, che si fosse trattato di Elhonna, Buddha, Quetzalcoat, Morgan Freeman o Batman in persona, un grazie era di dovere. Perché, finalmente, qualcuno si era deciso a gettare quello stramaledetto sasso a smuovere le acque; un sasso che, per l’occasione, aveva preso la forma di una lettera.
Già, una lettera. Un sottile rotolo di pergamena giallastra stretto nel mezzo da un nastro candido, sorretto dalla mano ancora più candida di una ragazza timida e impacciata. Mi trovavo di fronte a lei adesso, ritto sull’uscio della massiccia porta di quercia che isolava la mia stanza dal resto dei dormitori dei novizi, a cercare di asciugarmi il rivolo di bava provocato dalla lettura del breve contenuto di quello strano messaggio.
Magari era quello il motivo per il quale quella messaggera improvvisata mi stava fissando con espressione indecifrabile. O più probabilmente per il mio irresistibile charme.
Pulii il dorso umido della mano sul bavero del kimono. Sicuramente era quella la spiegazione. Non c’erano dubbi.

Abiezione, eh?

Domandai più rivolto a me stesso che a lei, soppesando quella parola con un misto di timore e desiderio. Riavvolsi il messaggio, mentre una familiare scarica elettrica mi attraversava la spina dorsale; il segno che la noia non sarebbe durata ancora a lungo...
Schizzai all’interno della stanza, estraendo dal disordine imperante i vari pezzi sparpagliati dell’armatura e recuperando l’immancabile daisho, la coppia di katana e wakizashi, il fulcro stesso dello spirito di un samurai. Non mi serviva altro; se non dei vestiti nuovi, s'intende, o comunque i cui colori originari fossero ancora distinguibili. Ma certamente lo sfidante che mi attendeva sarebbe stato così cortese da soprassedere tali futili dettagli per concentrarsi maggiormente sul lampo argenteo di una katana affilata.

Bene Messaggera-san! Dov’è che andiamo allora?

Chiesi stringendo la cintura alla vita, lo sguardo traboccante di coraggio, onore e fierezza, che mai nessuno avrebbe potuto scambiare con un chiaro segnale di instabilità psichica. Almeno secondo quanto diceva Linda, la mia dolce katana.

Ehm... da... da questa parte...

Disse lei, le sopracciglia aggrottate in un’espressione dubbiosa. Si fece da parte, rivelando un sigillo magico dal tenue colore pulsante che risplendeva sul pavimento del corridoio. Una maga...?

Arigatou gozaimasu!

Le dissi, accennandole un debole inchino. Quindi mossi il primo passo, e il secondo; non potevo tirarmi indietro. Chiusi gli occhi, flettendo le gambe e trattenendo istintivamente il respiro. Ero pronto davvero...?
Forse no, ma mi tuffai ugualmente. Senza riflettere, senza guardarmi indietro un’ultima volta. Senza pensare che potesse trattarsi un tranello. Anche se, dopotutto, chi poteva voler adescarmi in una trappola? Seppure tale domanda risultasse invertibile: chi poteva avere interesse nel convocarmi ad un simile torneo? L’abiezione... il nome non prometteva nulla di buono.
Ci misi un po' per accorgermi che il varco dimensionale era sparito. Il cerchio aveva svolto egregiamente il suo compito e il turbinio di scintille violette che ancora danzavano sugli abiti illuminava tenuamente ciò che mi si parava davanti: le distese verdi e luminose dell’Eden erano scomparse, il candido corridoio di marmo e il portone di quercia sostituiti dalla roccia scura, resa tale anche per l’assenza di una qualsivoglia fonte di luce. Soltanto l'inquietante gocciolio dell'acqua si incastonava in quel gelido silenzio; un silenzio che fu infine spezzato dalla voce pavida e insicura di qualcuno poco più avanti...

Mi perdoni per non averla vista. O mio Re. Sono giunto qui per partecipare all'Abiezione.

Avanzai lentamente addentrandomi nella spelonca, osservando lo sparuto gruppetto che mi osservava; raggiunsi sospettoso il centro dell’antro, svelando la mia presenza e affiancandomi ad un ragazzo dall’aria ugualmente confusa - probabilmente lo stesso che si era profuso in quel saluto ossequioso a giudicare dallo sguardo terrorizzato. Ma lo scorsi soltanto di sfuggita: la mia attenzione era completamente rivolta alle due figure stagliate contro la parete della caverna, una in basso, nascosta nell’ombra, l’altra in alto, su una tribuna rocciosa che si ergeva naturalmente a dominare l’area circostante. Re l'aveva chiamato il ragazzo. Male... molto male. Potevo anche essere nuovo di quelle parti, ma di certo un particolare nome non aveva tardato a giungere alle mie orecchie; un nome che spesso risuonava con timore sulla bocca della gente, appartenente ad un uomo temuto e considerato nemico da tutti i Sorya. Sebbene ne ignorassi precisamente i motivi. Il nome di un Re. Del Re. Il sovrano del Clan Toryu.
Non avevo la certezza che proprio di lui si trattasse, ma in fondo non ne avevo bisogno. Forse era l'atmosfera soffocante che si respirava, forse era il formicolio che mi attraversava le membra. Non potevano esserci dubbi. E lo capii prima ancora di sollevare lo sguardo incredulo, per posarlo finalmente su quella maestosa figura troneggiante.
Il Re stava sopra di noi, scrutandoci con l’aria superba di chi è consapevole di potersi permettere quel privilegio. Lo fissai negli occhi, un istante soltanto; quindi abbassai lo sguardo, chinando il capo in un piccolo inchino rispettoso. Nient’altro.

Un Kodoku è un demone che nasce quando si lasciano in un barattolo molti animaletti quali lucertole, ragni e scarafaggi, abbandonandoli a eliminarsi a vicenda. Il sopravvissuto si trasforma in una creatura aberrante, dai poteri portentosi.
Vediamo chi di voi due ha le referenze giuste per diventarlo.


Parlò. Parlò con voce potente e autoritaria; concisa nella forma, terribile nel contenuto. Un kodoku? Era un simile essere che egli voleva creare? Era dunque quello il motivo per il quale eravamo stati convocati? E perché proprio lui, il Re che Non Perde Mai, si scopriva coinvolto in una simile vicenda? Molte, troppe domande affollavano la mente, disturbando la quiete della concentrazione. Sapevo di non poter trovare risposta a nessuno di quei quesiti: l’unica cosa in mio potere era cancellare tutte le ipotesi e i dubbi che si accalcavano muti e precari come castelli di carta. Indipendentemente da tutto ciò che poi sarebbe successo, al momento la mia maggiore preoccupazione era combattere, affrontare quell’avversario. E vincere.
Sempre meglio pensare al futuro tutti interi che con cinquanta centimetri di lama affondati del ventre. Poco ma sicuro.

“Quasi rimpiango la noia...”

Mi ritrovai a pensare, le pupille che serpeggiavano dal Re a colui che, con molta probabilità, quel giorno sarebbe diventato un avversario da battere. L’aria si fece più tesa, carica di un silenzio che preannunciava soltanto la tempesta imminente...
Sbuffai, mentre l'espressione corrucciata lasciava il posto ad un sorriso carico di eccitazione.

“Ma chi voglio prendere in giro?”



SPOILER (click to view)
Scusate per il post mediocre ma come avrete notato questi giorni non ho avuto molto tempo per postare. :bah: E mi scuso anche per questo.
Beh, non mi rimane altro che augurare al mio sfidante buona fortuna e sperare che lui, così come tutti, possano divertirsi! :rulez:
Ah, ci tengo a precisare che l'idiozia del caro Yu è solo temporanea... capitelo, rasentava l'esaurimento. Sia chiaro che le spade NON parlano! :sese:

P.S. I dati della scheda li metto dal prossimo post... adesso devo andare a fare la pappa! :v:

Edit: corretto un errorino ortografico. :sisi:
Edit2: come sopra. :asd:
Edit3: quando imparerò a scrivere vi farò un fischio. :v:


Edited by RockDanieLee - 2/2/2010, 21:21
 
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Taste My Scythe
view post Posted on 31/1/2010, 20:39




L'Abiezione
Il Nemico



Era spuntato fuori dal nulla. Si mise alla mia destra e si produsse in un inchino rivolto al Re. Nell'oscurità non riuscivo a vederlo chiaramente eppure era li di fianco a me. Annusai l'aria per percepire il suo odore. Metallo. Puzzava d'acciaio.Che schifo. Mi riempiva le narici con terribili zaffate, il mio naso era assalito da quel terribile fetore. Sulla mia faccia si dipinse il disgusto. Quel tizio mi dava davvero sui nervi. Ero felice che fosse il mio avversario, così avrei potuto saziarmi con le sue carni. Mi stava guardando? Che voleva? Non vedevo le sue labbra ma pensai che stesse sorridendo, non so per quale motivo lo pensai, forse solo per accrescere la mia avversione nei suoi confronti. Mi immaginavo un sorrisetto saccente e divertio. Chi credeva di essere? Pensava davvero di essere il più forte? No! Io Ero il più forte! IO! Perchè mi comportavo a quel modo? Stavo forse impazzendo? Era forse la competizione a trasformarmi in un tale e orrendo mostro? La risposta era ovvia. Si. Fin da quando andavo a scuola era stato così. Facevo di tutto per primeggiare e per restare al centro dell'attenzione. Di fronte alla competizione ogni amicizia svaniva per lasciar posto all'odio. Si odio. Per battere il proprio nemico bisognava odiarlo con tutto se stesso, bisognava godere nel vederlo soffrire e sanguinare, nel vederlo piangere e lamentarsi. Adesso non era diverso. L'unica cosa che desideravo era affondare i miei denti nel tenero collo del mio avversario. Ma non ancora, no, prima mi sarei divertito con lui. Anche Occhio Grigio era impaziente di attaccare quel tizio. Sentii un sordo brontolio proveniente dalla sua gola, era il suo modo per minacciare. Continuava a grattare il terreno con le zampe, impaziente di assalirlo, ma non avrebbe mai attaccato se non a suo comando. Il mio contendente stava proprio di fianco a me. A meno di un metro. Ottimo. Da questa distanza sarebbe stato difficile mancarlo. Non so perchè quello che stavo per fare mi ricordava molto un esecuzione più che un combattimento. Alzai il mio braccio al livello della sua testa e allungai quattro dita. Immediatamente quattro piccole sfere d'acqua si crearono di fronte alle mie dita e schizzarono verso la testa del mio avversario mirando alla tempia. Poi gli tirai un poderoso calcio basso con la gamba destra diretto all'incavo tra tibia e femore caricando il colpo con un movimento rotatorio del bacino. Ora era la volta del mio lupo. Subito urlai

Attacca fratello mio!!


Anche Occhio Grigio partì all'attacco saltando e mirando alla giugulare dello strano tizio. Ma poi che fare? Restare li? Sarebbe stato stupido. Ma dove potevo nascondermi? Non c'erano rientranze ne... aspetta! Il Golem! La strategia era ovvia. Corsi verso il lato della grotta dove stava l'enorme Golem e mi nascosi dietro di lui appiatendomi contro La parete. Cercai di rallentare il respiro per non farmi sentire. Dovevo sfruttare i miei sensi sviluppati per sopravvivere a quella situazione. Quel maledetto muro era proprio appiccicoso, che schifo. Che poteva essere? Preferii non scoprirlo. Sperai che almeno non fosse velenoso. Forse era un pò da codardi far combattere il proprio lupo al proprio posto. Ma come penso di aver già detto l'importante è vincere



SPOILER (click to view)
Rec:200 Aev:325 PeRf:275 PeRm:200 CaeM:150
Energia: 78%
Status Fisico: Illeso
Status Psicologico: Determinato.

Passive:

Fratello Lupo:
CITAZIONE
Dopo aver conosciuto Morgana ho vissuto molto nella foresta il che mi ha messo in contato con le creature della foresta, raggiungendo una totale simbiosi con essi. Questa abilità mi permette di usare in combattimento insieme a me un compagno animale [Raziale]

Controllo lo Spirito del Lupo
CITAZIONE
Avendo vissuto molto nella natura nonstante sia vissuto in città sono riuscito a controllare lo spirito del lupo che alberga dentro di me, con questo controllo il dominio va considerato di un livello superiore.


Lo Spirito del Lupo Migliora la mia Percezione

CITAZIONE
Il lupo grazie al suo spirito mi ha donato la capacità di avere un olfatto molto più sviluppato rispeto a quello di un normale essere umano. Avanzando la mia simbiosi con lo spirito del lupo sono riuscito a incrementare un altro senso l'udito che sarà decisamente migliore rispetto a quello di un normale essere umano. Ma il lupo si sa è un animale e detesta gli artifici umani quindi la sola vista o il sentire la puzza dell'oro e dell'argento mi infastidirà e il contatto con loro e altri materiali preziosi mi provocherà delle ustioni. Particolarmente, un attacco portato con uno di questi materiali, incrementerà i suo potenziale di un livello. Dunque un attacco fisico diverrà pari ad un Basso, un Basso pari ad un Medio, e via dicendo.

Attive:

La Natura si sostituisce alla Tecnologia:
CITAZIONE
Molti credono che lòa tecnologia sia superiore alla natura in quanto capace di creare temibili armi da fuoco ma non è così. grazie a un duro allenamento con i più grandi druidi ho imparato a creare proiettili formati solo da acqua. Mi basta allungare una mano o anche solo un dito verso il mio avversario per scaturire da esso una piccola sferetta azzurra, che andrà incontro al mio nemico. La suddetta è composta di pura energia acquatica, e avrà gli stessi identici effetti e velocità di un proiettile da arma da fuoco, pur non lasciando lesioni all'esterno del corpo. Il dolore provocato, e i danni, infatti, saranno completamente magici, anche se l'effetto resta in proporzione lo stesso.
Si possono sparare fino a cinque proiettili nello stesso turno, col medesimo slot tecnica e un consumo appropriato.
La tecnica non richiede di particolari tempi di concentrazione.
Contro creature di elemento fuoco, il danno del proiettile va considerato di livello medio.
Consumo di energia: Basso per proiettile

Ne ho sparati 4 quindi il consumo è pari ad Alto

Note: Dato che non hai specificato la distanza tra me e te ho interpretato il tuo "affiancandomi ad un ragazzo dall’aria ugualmente confusa" nel senso ch ti mettessi proprio vicino a me a meno di un metro. Quindi ti attacco mirando alla testa con i quattro proiettili magici, poi ti tiro subito un calcio al retro del ginocchio sinistro. Scappo verso un lato della grotta appiattendomi contro di esso sperando che il buio mi nasconda. intanto il mio lupo prova a saltarti alla gola.

P.S. chiedo scusa per la scarsità del post però ho avuto molto da studiare. E settimana prossima non penso che sarei riuscito a postare.

Mod
: 1/02/2010 16.32Ho modificato il posto dove mi nascondo


Edited by Taste My Scythe - 1/2/2010, 16:31
 
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RockDanieLee
view post Posted on 4/2/2010, 23:13




CITAZIONE

image I

Sembrava davvero parecchio esagitato il tizio che mi stava di fianco. Fin dal mio arrivo non aveva smesso di fissarmi con un’espressione carica di un’aggressività immotivata, scaturita forse da un’eventuale fitta di gelosia generata dalla giusta dimostrazione di rispetto che avevo tributato al Re. Chissà, magari sotto sotto c’era del tenero... e chi ero io per giudicare le tendenze e i gusti altrui? Il pensiero mi fece sorridere; pessima idea. L’inarcarsi sarcastico delle labbra, pur celato dalla penombra della spelonca, non sfuggì agli occhi rabbiosi e spiritati del ragazzo... ma poco male, mi dissi... in fondo che volete ci sia di male in un leggero ed innocente sorrisetto? Peccato che non tutti avessero quella sana dose di autoironia che impediva alla psiche umana di sprofondare nella depressione e nella paranoia... non c’era da stupirsi poi se il mondo andava completamente a rotoli. E a quanto pareva, nel soggetto in questione, la cordialità era di casa quanto l’altezza per i sette nani.
Decisi di non continuare a fissarlo, per evitare il rischio di aizzarlo contro la mia persona più di quanto già non fosse: distolsi lo sguardo, in attesa che qualcuno si decidesse a dare il via ad un combattimento che ormai aveva perso gran parte del suo iniziale fascino. Tante grazie a Mr. Simpatia. Speravo almeno che nelle fasi successive di quel bizzarro torneo i contendenti si fossero rivelati persone disposte almeno ad un minimo di dialogo prima di iniziare a scannarci con vicendevole amore; altrimenti tanto valeva farsi assumere in un mattatoio... senza offesa per le carcasse sanguinolente!
Un sottile sibilo, involontario testimone del repentino spostamento d’aria generatosi all’altezza della mia tempia sinistra, fece congedare la mia concentrazione dal pensiero dei bovini per focalizzarla nuovamente sul campo di battaglia e sul mio avversario: a quanto pareva il gaio tipetto aveva deciso che le buone maniere erano sprecate per uno della sua levatura morale, e che lo scontro poteva dirsi iniziato nel momento stesso in cui avevo messo piede in quella caverna. O magari avrei dovuto interpretare le dita che stavano sollevandosi verso la tempia come un palese e affabile gesto di saluto... naaah. Non che ci capissi molto di bon ton o di altre simili cavolate foderate di seta, ma avevo la netta impressione che quel semplice movimento un saluto proprio non lo celasse; se non un bel “ci vediamo all’inferno”.
Accidenti, tutta quella fretta di mandarmi all’altro mondo? E dov’era finito il sano spirito di competizione, e la lealtà, punto cardine di ogni duello che potesse definirsi tale? Ripensai a quegli occhi iniettati di sangue; dov’erano finiti, mi chiedevo: probabilmente erano insieme al suo raziocinio e alla sua sanità mentale, chissà dove nelle arcane profondità del nulla.
Non sarei stato di certo colto di sorpresa da un attacco tanto banale... e sferrato ad una tale distanza, per di più! Sollevai il braccio destro, ponendo il dorso della mano a contatto con quella del ragazzo; quindi, torcendo il polso, afferrai il suo avambraccio deviando lateralmente la traiettoria dei proiettili magici che stavano formandosi sulle quattro estremità delle falangette. E fuori uno. Ed ecco che arrivava la seconda, inutile, offensiva fisica: un calcio girato che, teoricamente, avrebbe dovuto centrarmi l’incavo tra tibia e perone. Ribadisco il teoricamente... perché per evitarne l’effettiva concretizzazione fu sufficiente un semplice movimento della gamba in questione che, sollevandosi, portò il piede ad adagiarsi sulla gamba stessa del mio avversario; bastò quindi molleggiare il mio arto, facendogli assecondare il colpo che gli veniva scagliato contro, per vanificare completamente l’attacco.
Il ragazzo doveva capire che contro di me non avrebbe mai potuto spuntarla nel campo del corpo-a-corpo; e in effetti dovette essere proprio quell’acquisita consapevolezza a determinarne una rapida e scoordinata ritirata verso un lato in ombra della caverna. Tsk, davvero pensava che l’avrei lasciato scappare tanto facilmente?
Probabilmente sì, a giudicare dal ringhio rabbioso proveniente da qualche parte alle mie spalle. Volevi vedere che quel lupo pulcioso che si era portato dietro non era soltanto un innocuo e teneroso animale da compagnia? Dubitavo che avrebbe fatto il bravo cagnolino anche davanti una bella ciotola dei nuovissimi cereali Cheerios... non restava quindi altro che passare alle maniere forti. Mi voltai, sollevando il braccio sinistro davanti al petto per intercettare lo slancio del canide, sicuramente diretto al più invitante punto vitale in vista: la gola. L’armatura si rivelò sufficientemente resistente da opporsi al morso, sebbene avvertii la pressione delle zanne affilate sull’avambraccio... cavolo, mi sarebbero rimasti i lividi! Ma di certo in seguito ci sarebbero stati momenti più consoni per lamentarsi della bua; adesso dovevo liberarmi di quella bestiaccia.
Estrassi il wakizashi con la mano destra, mentre il lupastro ancora cercava di sbranare le resistenti placche del bogu; la sua foga animale l’avrebbe distratto dall’offensiva che avevo in serbo per lui, un’offensiva che avrebbe eliminato quell’inutile sacco di pulci per il resto di un combattimento che si apprestava a ritornare "uno-contro-uno". Non l’avrei ucciso, questo no... però una bella pugnalata sul muscolo sartorio della coscia gli avrebbe fatto passare la voglia di zampettare come un grillo per non poco tempo.
Focalizzai doppiamente la mia concentrazione sulla lama lucente, determinando un aumento del flusso sanguigno e del tasso di adrenalina in esso contenuto. Del simpaticone me ne sarei occupato più tardi... adesso ero proprio curioso di vedere come un lupo riusciva a sottrarsi alla spada di un samurai...



SPOILER (click to view)


- ReC: 375 AeV: 200 PeRf: 275 PeRm: 100 CaeM: 700 -
Energia: 100-10= 90%
Status Fisico: Illeso, se non per probabili lividi sull'avambraccio sinistro.
Status Psicologico: Concentrato.

Abilità passive in uso:

- Prima Forma: Stile a una spada
CITAZIONE
Effetto GdR: tale abilità influenza prettamente il danno dell'arma: il migliore controllo e l’incremento di precisione ed efficacia che ne deriva, determinano un aumento del livello d’attacco della katana stessa. In questo modo, un semplice graffio di bassa entità lascerà una ferita di livello medio, una lacerazione di media entità causerà una ferita di livello alto e così via.

- Jujutsu
CITAZIONE
Effetto GdR: Il principio del Ju fa si che alla normale forza dell'utente si sommi quella dell'avversario. Pur se sprovvisto di una notevole forza fisica, dunque, la conoscenza dell'Arte della Cedevolezza lo renderà un combattente davvero ostico nel campo del corpo a corpo: anche avendo una PeRf superiore, l'avversario non potrà vincere un confronto di pura potenza fisica contro il jujutsu-ka, e qualsiasi tecnica o azione fisica (che necessiti del contatto diretto) da lui tentata sarà vanificata, a meno che anche la sua "AeV" sia superiore alla "ReC" del possessore di tale abilità.

- Primo Principio: Gi
CITAZIONE
Con la sicurezza migliora anche il controllo delle proprie capacità combattive; fino a quando il possessore di questo dominio riuscirà a mantenere il sangue freddo e a non lasciarsi prendere dall'ira il suo valore di CaeM risulterà raddoppiato. Questo non influirà nelle sue doti di tiratore ma lo renderà estremamente abile in ogni genere di schivata, affondo o anche nel disarmare il proprio avversario. Chiunque apprenda questa disciplina di scherma risulterà essere un combattete eccezionale e ogni suo duello sarà un vero spettacolo in quanto a grazia e maestria.

- Terzo Principio: Yu
CITAZIONE
Non sempre la grazia nei movimenti e le abilità di schermidore possono contrastare la forza bruta; cercare di disarmare o anche solo contrastare un bestione di più di due metri con una spada dalle dimensioni più simili a quella di una trave di ferro risulta spesso una missione disperata anche per il combattente più abile. Questo però non vale per coloro che sono diventati sempre più abili in questo stile di combattimento; una delle ultime lezioni impartite dai maestri consiste appunto nel focalizzare la propria calma e il proprio sangue freddo per riuscire a contrastare anche il più forte degli avversari. Fino a quando il possessore del dominio non si lascerà prendere dall'ira ogni colpo portato con la sua spada conterà come una tecnica di livello basso rendendolo quindi superiore a qualsiasi colpo portato da avversari anche enormemente più forti di lui.

Abilità attive utilizzate:

- Secondo Principio: Shin
CITAZIONE
Spendendo un consumo pari a Basso si sarà in grado di focalizzare ulteriormente le proprie energie sulla prossima mossa che si sta facendo riuscendo ad eseguirla con ancora più rapidità e precisione. Le possibilità di riuscire in un affondo risulteranno quindi maggiori, così come anche una parata o un tentativo di disarmare l'avversario. La potenza del colpo non viene minimamente influenzata da questa tecnica che semplicemente si limita ad aumentare le possibilità che il possessore del dominio riesca nel suo attacco.
In termini di gioco, diventa impossibile difendersi dal fendente se non tramite l'ausilio di una qualche tecnica difensiva.

- Lama Yang
CITAZIONE
Il guerriero, concentrandosi sulla sua arma per almeno un secondo, la ricopre di un pesante alone magico di colore azzurro, che la rende più potente. Il prossimo colpo che sferrerà, che andrà a segno o meno, sarà notevolmente più potente del normale, rendendolo estremamente pericoloso.
In fattori numerici, la forza fisica del colpo sarà aumentata di 75 punti, che svaniranno al termine.

Resoconto:
Utilizzando l'abilità passiva "Jujutsu", vanifico entrambe le offensive di William ed intercetto l'attacco di Occhio Grigio. Quindi, estraendo il wakizashi, colpisco il lupo alla coscia destra per danneggiare gravemente il muscolo sartorio (preciso che, in caso di successo, l'arto diverrà semi-inutilizzabile :sisi: ).

P.S. Non che cambi qualcosa, ma volevo precisare che ho interpretato il post come se tu fossi alla mia destra visto che non mi sembra tu abbia specificato. Ripeto che è ininfluente. :asd:

Ah, e scusate per il post caccoso ma non ho tutto il tempo che vorrei... :wewe:

Edit: corretti alcuni errori e ripetizioni.


SPOILER (click to view)
Chiarisco la mia difesa per non far sorgere dubbi: tramite la passiva io non annullo l'offensiva magica (come potrei?), ma modifico semplicemente la sua traiettoria... praticamente sposto il braccio. E basta. I colpi ci sono! Devio semplicemente il movimento del braccio prima che venga compiuto l'attacco magico. Ed essendo il movimento del braccio un movimento fisico (nella descrizione dell'abilità si parla di qualunque tecnica o azione fisica) ed essendo la mia ReC superiore alla AeV di William, ci riesco. In sostanza, quello che faccio è "vanificare il corretto puntamento della tecnica", non la tecnica stessa. I colpi sono sparati eccome!
Spero di non aver fatto una cazzata, ma io non trovo davvero nulla di sbagliato nella mia difesa. Chi di dovere, poi, giudicherà. :sisi:


Edited by RockDanieLee - 7/2/2010, 19:43
 
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view post Posted on 9/2/2010, 19:15
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CITAZIONE
Azione da QM

« Che noia. »

Probabilmente per il sovrano assistere a uno scontro tra due "Wannabe" non si stava rivelando emozionante come aveva pensato: d'altro canto un genio come lui (!) non poteva che annoiarsi nel vedere due bambini scannarsi per una caramella (o almeno era questa l'idea che gli davano)
Così gli sfuggì un esclamazione che i due avversari non avrebbero di certo colto, nell'intensità del duello, ma che fu percepita potentemente da Chevalier, che non poteva sentire altro che le parole del Re.
E poi uno dei due duellanti era così lento...

In meno di un attimo il Golem di ferro si alzò dalla sua posizione e si scagliò verso William, sollevandolo da terra e stringendolo nelle proprie mani con grave stretta.

« Complimenti Wannabe-Kun »

Asserì il sovrano alla volta di Yusuke Takeshi, poco più sotto, mentre il Golem scagliava Blake contro una parete di pietra, facendogli perdere i sensi.

« Pare che Chevalier abbia deciso che il Bastardo non era abbastanza per te. »


CITAZIONE
William Siro Blake è privo di sensi. Yusuke Takeshi vince lo scontro a tavolino: 150G al primo e 500G al secondo. 500G anche a me.
Yusuke è libero di rispondere un'ultima volta: In tal caso può reagire come preferisce all'attacco del Golem e alle parole del Re, dopo le quali, tuttavia, sentirà un profondo fiume di energia (basso e corrotto) pervadere il suo corpo e perderà i sensi anche lui.

 
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