Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Hatta. VS † Luxifer †, Quarti

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- Destino -
view post Posted on 27/1/2010, 21:00




The Warrior Day V
Turno III - Girone I


Epitaffio dei Fiori di Ciliegio
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Vi è stata fatta recapitare nelle vostre stanze la fotografia di questo luogo,
con tutte le poche e semplici istruzioni dell’Organizzazione del Torneo per come fare a raggiungerlo:
vi basterà strappare l’immagine per ritrovarvi sul posto.

Un giardino profumato, permeato di un’atmosfera luminosa, calda, e soffusa vi si prospetta davanti:
si tratta di un ampio spiazzo all’aria aperta, a pianta quadrata (100 metri per lato), e circondato da mura di cinta invalicabili e indistruttibili, realizzate in un’architettura tipicamente orientale.
La pavimentazione è costituita da lisce lastre di pietra; lungo i muri laterali svettano secolari alberi di ciliegio,
mentre i due ingressi -costituiti da doppie porte monumentali e posti su lati antistanti del perimetro-
una volta varcati, si sigillano fino alla fine del duello.
La cornice che è stata destinata alla vostra pièce è interamente tinta dei romantici e suggestivi toni del rosa,
ma questo non deve trarvi in inganno, perché la leggenda dei ciliegi è atroce e terribile:
il motivo per cui i ciliegi ogni anno fioriscono così splendidamente è che sotto di essi giacciono sepolti dei cadaveri;
il vero colore dei loro petali, infatti, sarebbe il bianco. Sarebbero candidi come la neve...
Se le loro radici non si abbeverassero del sangue dei morti.





Hatta.
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Mad Hatter
Phenomenon
- Hatta. VS † Luxifer † -

Campo di Battaglia: Arena Esterna, Epitaffio dei Fiori di Ciliegio
Condizioni Ambientali: Cielo sereno, temperatura mite
Limite di Tempo: 28 Febbraio
Post Minimi: Presentazione + 3 Post Attivi
Limitazioni: 2 slot tecnica per ogni turno
Penalità: Dopo il giorno di mancata risposta
Primo Post: Hatta.
† Luxifer †
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Edward Cavendish
The Mad Hatter

Condizioni di Vittoria:
~ Morte Avversaria
~ Resa Avversaria
~ Perdita dei Sensi per esaurimento forze (10%)
~Abbandono



Criteri di Giudizio
Come da regolamento ci si baserà su Lealtà, Strategia, Scrittura e Puntualità con voti da zero a cinque.
Tutti e i parametri sono da considerarsi alla pari; nessuno vale più dell'altro.

NOTA:
I personaggi sono soggetti al criterio dei giudici sia per ogni tecnica/abilità singolarmente sgravata,
sia per schede complessivamente power-player.
 
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Hatta.
view post Posted on 31/1/2010, 21:29




Flashback importante;
perchè finora non si è mai detto nulla del passato dell'Agenzia, e bisogna rimediare!


Poche favole cominciano i loro racconti con cupi scenari di morte, e se così fosse, di certo offrirebbero immediatamente ai piccoli lettori un pur tenue lume di speranza.
L'eroe giungerà in tempo, risolvendo ogni male, bandendo l'oscurità.
Forse, persino questa novella vedrà la parola "fine" vergata a seguito di un lungo e travagliato tormento.
Un sentiero che s'inerpica sulla montagna della sopravvivenza, anelando unicamente lo scopo per cui i suoi protagonisti sono nati:
ricordatevi delle Fiabe, mormorano.
Non lasciate che l'Oblio ci dissolva.

Wonderland, Capitale del Mondo Delle Fiabe.
Tanto, tanto tempo fa...




Un pesante tonfo, e gli immensi portoni del Palazzo delle Carte sussultarono.
Polvere e calcinacci sbriciolati piovvero da un soffitto tanto alto da esser quasi invisibile ad uno sguardo distratto; brutto segno. Ma i tanti occhi che fissavano risoluti quei rimbombi infernali non erano altrettanto distratti. Loro no, perchè, se lo fossero stati, allora di loro non sarebbe rimasto nulla.
Neppure il ricordo. Soprattutto, ed inesorabilmente.
Un nuovo boato. Presto si sarebbero aperti una breccia, e la feroce battaglia per la Memoria non avrebbe ammesso esclusione di colpi.
Non v'era spazio per gli scherzi, ora: le Fiabe avevano ormai gettato via dai propri sorrisi la baldanza che portavano ai bambini.
Sarebbero svaniti così?, si chiedevano molti soldati in quell'istante. Un Fante di Picche tremò visibilmente udendo l'ululare di un ignoto mostro, là fuori. Un altro si mise a piangere silenziosamente, stringendo convulsamente la lunga lancia.

Non abbiate timore, Fiabe, orgoglio della Fantasia!
Non tentennate! Non esitate!


Un'esile figura marciava decisa di fronte alle strette postazioni difensive erette dalle favole per chiudere gli assalitori in un insopportabile imbuto dove il loro numero non li avrebbe schiacciati.
Avanti ed indietro, energico, non si bloccò neppure quando l'ennesimo rintocco del gigantesco ariete nemico quasi fece cedere i gloriosi, bianchi battenti.
Le iridi scarlatte scagliavano pericolosi bagliori ad ogni sottoposto, ricordando la missione che li vedeva coinvolti, ricordando la loro genìa e l'importanza delle loro stesse esistenze.
Eccoli lì, pensò, tutti riuniti, creando l'ultimo, strenuo baluardo prima delle innumerevoli Stanze, il Grande Salone del Thè e la sacra sala del Trono.
La Fiaba, intrepida in prima linea, salì agilmente su una barricata, mostrandosi a tutto l'esercito; i suoi bianchi vestiti e la sua chioma candida ne esaltarono la figura come l'unica luce in un mare di tenebre. Vide i famosi predoni di Alì Baba, la ciurma di Uncino, i coriacei Sette Nani, e più in là, cento e cento altre favole.
Assieme, fianco a fianco, per l'ultima battaglia.

Ricordate, Fiabe, fratelli miei!
Non è troppo tardi per ricordare,
e non permettete che le Armate dell'Oblio vi privino dei vostri scopi!
Non è tardi!


Nella sua mano destra comparve un delicato cipollotto dorato.
E il Bianconiglio lo aprì, guardando l'ora forse per l'ultima volta.
No, davvero: non era tardi.
L'ultimo, pesantissimo colpo aprì violentemente le porte. Una cappa d'opprimente silenzio scese come un manto sui difensori; di fronte a loro si stagliarono le immense truppe dell'Oblio, quel potere oscuro che lentamente stava consumando ogni ricordo delle favole.
I bambini non leggevano più le fiabe, le avevano dimenticate.
Questo era il prezzo da pagare.
Il Bianconiglio sorrise mestamente, lui, primo tra tutti, avanguardia.

PER LA REGINA DI CUORI!

Gridò, mentre il cipollotto si trasformava istantaneamente in un'enorme stella del mattino; i primi bruti tra i nemici avanzarono con mostruose urla, a cui risposero i cori compatti di tutte le Fiabe presenti.
Il gigantesco orologio ruotò con un sordo fischio sopra la testa del Bianconiglio, per poi abbattersi mortalmente su un nero colosso pronto a spazzar via la misera resistenza formata dalle muraglie.
E la battaglia esplose, furibonda.
Le grida si mischiarono al cozzare delle armi, i fischi al sibilo dei dardi, i canti alle urla dei feriti. Senza quartiere, senza pietà. I campioni scelti dall'Oblio per divorare qualsiasi ricordo delle favole avevano tantissime formi, l'una la più terrificante dell'altra; prive d'umanità, prive d'emozioni, come guerrieri ombrosi combattevano metodicamente senza conoscere tregua o ritirata.
Dopo minuti che parvero ore, il Bianconiglio si trovò circondato.
Conosceva la sua sorte, sapeva che, come lui, moltissime altre Fiabe stavano duellando singolarmente con mille avversari. Non esisteva più tattica, formazioni, strategie. Lì tutto si sarebbe deciso in base alla ferma volontà di sopravvivere...
... Chi non vi fosse riuscito, si sarebbe dissolto nel nulla.
Venne ferito. Ancora, di nuovo, ma non si fermò. Fece strage dei suoi nemici, instancabile, roteando abilmente la temibile arma. Poi, l'ondata s'arrestò, ed anzi, i nemici parvero diradarsi.
Allora, stremato, l'assistente personale della Regina cercò con lo sguardo quanto restava delle invincibili armate nemiche. Non si voltò, perchè aveva davvero paura di vedere quanti pochi di loro erano sopravvissuti solamente al primo assalto: il primo di tanti, fino a quando non sarebbe rimasto nessuno di loro.
L'occhio corse avanti, fuori dal Palazzo, e con stupore ammirò un miracolo che mai avrebbe potuto aspettarsi.
Laggiù, solitario, oltre l'imponente scalinata che portava alle divelte porte del Palazzo, vide una macchia rossa danzare tra i nemici, rallentando con la sua sola, volitiva forza la marea avversaria.
Il sempre serio Bianconiglio pianse quel folle eroe.
Sapeva, sì, aveva sempre saputo quale sarebbe stata la fine del Cappellaio Matto.
Folle era nato, folle se ne sarebbe andato.
E lui, che doveva sempre saper tutto per assistere al meglio Sua Altezza, non fu mai così rattristato di aver avuto ragione.
Un inaspettato sorriso si frappose a quella triste visione: una ragazza che non aveva mai visto, celeste vestita e dalla lunga chioma corvina lo stava raggiungendo all'altissimo ingresso. Aveva il fiatone, e dovette impiegare qualche secondo per rivelarsi.

Dice... Dice di andare.
Vuole che io doni il mio Cuore alla Regina.
Forse, forse ci salverà...


Il Bianconiglio sgranò gli occhi cremisi, incredulo di fronte a quella possibilità.
Se lei... Avesse donato il proprio Cuore Fiabesco alla Sovrana, forse Ella avrebbe ottenuto un potere inimmaginabile con cui scacciare l'Oblio!
Ma la speranza si colmò di tristezza, osservando il Cappellaio Matto combattere strenuamente contro innumerevoli nemici.

Se sopravvivrà, non sarà più lo stesso.
Qualcosa di lui, certamente, verrà cancellato.
Vieni. Andiamo dalla Regina, Alice.


Laggiù, nella piazza più nera, colui che diverrà Hatta
impazzì.

Epitaffio Dei Fiori Di Ciliegio
Ma quanto è figo chiamare una location così?


La mano guantata raccolse un delicato petalo di ciliegio, mentre una fredda lacrima scivolava lenta sulla guancia sinistra del nostro eroe.
Accovacciato a terra, osservava rapito il gioco della luce riflettersi sugli alberi secolari. S'accorse solo qualche istante dopo di quella goccia solitaria, e la raccolse con l'indice.
La fissò stranito, come un bambino che osservi uno strano insetto per la prima volta. Perchè piangeva?, si domandò; non gli sovvenne alcun ricordo triste, eppure, eccola lì! Doveva essere accaduto qualcosa altrove, certo, certo. Quella era la ragione! La sua squadra del cuore era stata sconfitta, sì, oppure il suo spazzolino preferito era andato perduto nei gorghi di un water malevolo.
Scosse il capo, indignato. Era grato al karma (?) per averlo avvisato di una così triste circostanza, e si ripromise di farla pagare allo sciacquone fellone.
Ma non era quello il momento!!
Si guardò attorno, cercando traccia del suo avversario.
Nemmeno l'ombra.
Bè, probabilmente sarebbe sopraggiunto dall'altro ingresso, giacchè il suo s'era già bello che sigillato. A terra stava la pacchiana fotografia di quel luogo, stracciata, in un'espediente simile a quello che gli Insignissimi Organizzatori avevano utilizzato per il precedente duello.

Bè, quest'arena è un tantino meglio.
Dillà non c'era neppure una bibita per farci un cocktail...
Con tutto quel ghiaccio a disposizione, poi!


S'era alzato, intanto, inveendo contro il mondo, i fotografi, i drink senza cubetti e le multinazionali.
Eterno brontolone, non ripensò più - ok, per lui era difficile soffermarsi per più di una decina di secondi su un particolare... - alla lacrimuccia solitaria che gli aveva rigato il bel viso pallido.
Forse, Hatta, avresti dovuto rifletterci su ancora un poco.
Non capita tutti i giorni che tu pianga per ciò che eri stato una volta,
ciò che non sarai mai più.
Ma che importa, ormai? Hai una cravatta stupenda.
Stendili tutti, Cappellaio Matto.
Alla Regina di Cuori, anche se stai per ingannarla, servono altri Cuori Fiabeschi.


CITAZIONE
~ Status: Blabla, tutto ok.
~ Armi in uso: Mr. Rippner: bastone da passeggio, equivalente ad una mazza.
~ Innate Passive in Uso (nel turno)(equip compreso).
__Splendida Cravatta Del Potere! |-
Questa rossa cravatta, sulla punta della quale sta ricamato il simbolo di picche, è la leggendaria cravatta del leggendario dio delle leggende. Di fatto, è un comunissimo vestito. Nè più nè meno. Emana un'aura spaventosa che provoca in chi osserva il portatore un'inspiegabile sensazione di sudditanza e terrore (nei confronti del vestito), ma non serve assolutamente a nulla. Non è Hatta ad apparire più forte, ma proprio la cravatta, che effettivamente lo è. Peccato non possa palesare la sua immensa immensitudine.
~ Tecniche in Uso (equip compreso): Nada!
~ Note: Chiedo perdono per la lunghezza del post ç__ç Auguroni di rito *O*/

 
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view post Posted on 4/2/2010, 19:33

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Victoria Marie Scott
L'idolo e l'autografo


Narrato
*Pensato*
«Parlato di Edward»
«Parlato di Charlton»
«Parlato di Victoria»
«Parlato del mobile»

The Queen of Hearts,
She made some tarts,
All on a summer’s day;
The Knave of Hearts,
He stole the tarts,
And took them clean away. ♪ [1]

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Umineko BGM - 黒のリリアナ

Londra, villa dei Marie Scott

«Anno 13 A.A, nel regno della Regina Victoria compare Alice Pleasance Liddell.
Anno 10 A.A, Alice diviene confidente della Regina, permettendo l’espansione del regno.
Anno 4 A.A, il regno ottiene il nome di Impero della Corona Britannica. La tecnologia compie numerosi passi in avanti.
Anno 0 A.A, tre famiglie di Conti si ribellano all’autorità della Regina, usurpandole il trono ed uccidendo Alice.
Anno 2 B.A, i Conti si spartiscono tra loro gli oggetti che Alice aveva con sé, accettando di governare Londra insieme alla famiglia reale, degradata al loro stesso rango nobiliare.»


L’indice, culminante con un’unghia smaltata di rosso fuoco, seguiva sul vecchio libro le parole appena pronunciate, quasi come una conferma.

«Ahhhh, non sono venuto qui per una lezione di storia…siete troppo legata al passato…»

Il sorriso sornione, come al solito dipinto sul volto del Conte Lancaster, la faceva da padrone, donandogli arroganza e quel pizzico di finta cortesia sempre utile nell’ambiente nobiliare. Eppure persino lui, abituato a mostrare ogni volta una maschera diversa di se, si sentiva a disagio in quel posto e per di più vicino a quella persona.

L’indice graffiò la carta delle pagine, sottolineando la frustrazione sicuramente meno visibile sul volto della donna.

«Charlton Lancaster…mi volete spiegare perchè qui non si è presentato anche il Conte Cavendish Edward?»

Le ultime parole assunsero la forma di un ringhio bestiale. Il ragazzo deglutì, pensieroso sul da farsi. Come biasimare la mancata presenza del Terzo Conte? Non era certo l’ambiente, seppur arredato in modo appariscente e fortemente barocco, ad impensierirlo. Forse la mancanza di torte, al cui posto erano stati serviti aridi pasticcini da prendere con il the, oppure quelli che lei chiamava “mobili” : nient’altro che appariscenti schiavi, denudati delle loro vesti e posti a carponi per fungere da sedie o da tavolini viventi. Il problema era principalmente uno.

Lei.

Quarta Contessa di Londra e discendente del ramo reale, ormai prossima alla trentina, godeva però di una bellezza quasi sovraumana: in grado di trafiggere il cuore di molti solamente con uno dei suoi gelidi sguardi, contrapposti al colore della passione che ne tingeva capelli, labbra carnose e lungo vestito scollato.

«Chissà, forse perché vi ostinate a non servire torte quando dovrebbe essere qui…»

Sorrise, questa volta a stento. Era pericoloso rispondere così, ma la dignità non poteva avere un prezzo, neanche di fronte alla Regina di Cuori.

«Charlton Lancaster!»

La situazione era al climax; la Contessa si morse il labbro, conficcando le unghie nella schiena del povero ragazzo su cui era seduta, il cosiddetto mobile.

«Ah!»

L’attenzione di entrambi si focalizzò sulla figura nuda, che solo ora si era resa conto del tremendo errore compiuto: aveva emesso un suono.

«I mobili…non…parlano!»

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Neanche il tempo di una lacrima, il peccato doveva esser castigato nel modo più veloce e crudele possibile. Il giovane tremò alla sensazione di qualcosa che stava crescendo nelle viscere, quel qualcosa che si fece strada ed emerse da ogni orifizio disponibile sotto la forma di rovi di sangue.

«…o forse per queste scene, Contessa Victoria Marie Scott.»

La donna si alzò in piedi, dopo uno sguardo di disgusto al cadavere. Nonostante non fosse più alta di un metro e settanta sembrava troneggiare in quella stanza, quasi come una torre indistruttibile.

«Il Fante e l’Asso di Cuori che fanno come vogliono! Per di più proprio ora…»

«…che è tornata Alice. Alice the Second. Sono passati ormai cent’anni…che sia la rivalsa delle Picche?»

Il sorriso spento del Conte Lancaster annunciava una tragica situazione.

«Forse è ora che la Regina torni dal suo Re…»

Asgradel, Epitaffio dei Fiori di Ciliegio


Lo strappo del foglio, una distorsione dello spazio nell’arena ed ecco finalmente giungere Edward Cavendish, se per Edward Cavendish intendiamo un coniglio di pezza alto due metri. La strana figura si mosse barcollando in quel mare di petali rosa, fino a giungere ad una distanza di circa cinque metri dall’avversario e bloccarsi di colpo.

«Buh!»

Dal lato del pupazzo emerse finalmente il vero nobile, con un sorriso puerile sul volto ed il solito bastone nero laccato sottobraccio, accompagnato dal Puppet of Wonderland legato in vita. Per il vestito si poteva dire che si era impegnato nel confezionarlo, cosa che gli era costata una notte di cucito, riuscendo così ad avere un abito color rosso per tutto il lato destro e bianco per quello sinistro. Perché tutta questa fatica? Ma perché Hatta era il suo idolo! Se lo ricordava ai tempi della passerella, quando si era presentato con un poco sobrio vestito da cactus. E cosa può fare presa su di una mente infantile, se non il bizzarro?

Eppure il suo eroe vestiva ora panni più o meno normali. Niente costumi strani, niente di così particolare. La disperazione lo travolse come un fiume in piena, arrossandogli le gote e portandolo sull’orlo del pianto, ma non era quello il momento di farsi cogliere dalla tristezza. Con gli occhi ancora lucidi, estrasse dalla tasca posteriore del coniglio un foglio ed una penna, poi si avvicinò a passi lenti.

«M-mi chiamo Edward Cavendish, Conte della Terza Casata di Londra…ma puoi anche chiamarmi Eddy-chan! Beh…ecco…insomma…non è che mi faresti un autografo?”

Chiuse gli occhi e portò in avanti i due oggetti, attendendo una risposta e sperando fosse positiva.

Note

[1] In questo caso il Knave of Hearts è identificato con Edward che, con il suo comportamento irresponsabile (non andare alla riunione) fa infervorare la Regina di Cuori (Victoria)

SPOILER (click to view)
» Madhatter Profile
~ Status

» Fisico: illeso.

» Energetico: 100%

» Armi:

• Queen of Crystal {Infoderata}

• Puppet of Wonderland {Legato in vita}

» Riassunto

//

» Madhatter Blood
~ Abilities

» Mad Mind: Immunità tecniche basse o medie che manipolano la mente (confondendo, cercando di istillare false immagini o accentuare/creare emozioni e via dicendo)

» Master of Fancing: Bonus agilità +25%, velocità 25%

» Madhatter Tools
~ Equip

» Queen of Crystal: Spada incrocio tra stocco e sciabola con una lama di 1,05 metri di materiale cristallino. Presentando il filo da entrambi i lati, una punta accentuata ed un forma sottile. La resistenza dell’arma non supera quelle delle altre prodotte dall’uomo, in quanto non dispone di una passiva per aumentarla.

» Puppet of Wonderland: Pupazzo d’altezza pari a 40 cm, è composto d’ovatta e lana, racchiuse da uno strato di stoffa. Esteriormente presenta due tipi di tessuto, bianco a pois rossi a sinistra e scozzese a destra, cuciti tra loro come se rappresentassero le due metà della figura. L’occhio sinistro risulta un bottone arancione, mentre il destro è sostituito da una croce marrone. Sul petto a sinistra vi è un cuore rosso, trapassato da un grosso ago che attraversa tutto il corpo.
    Endless Time: I colpi lo attraversano e non può essere danneggiato.
» Madhatter Tricks
~ Tecniques

//

» Madhatter Scripts
~ Notes

Auguri di rito e ricambio scuse per la lunghezza del post xD

La passiva della cravatta l'ho annullata dalla mia passiva Mad Mind, considerando la tua passiva al pari di una media e di natura magica.
 
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Hatta.
view post Posted on 8/2/2010, 22:09




Oh!
Un fan.
Sì, bè, certamente. Non è forse ovvio avere uno stuolo di adoratori, quando si è così immensamente immensi? La sua sola immagine avrebbe certamente riempito lo schermo, se l'avessero inquadrato. Anzi, di più! Era ininquadrabile. Già, proprio così. Però, però, osservare quel bimbetto porgergli timidamente carta e penna...
A-d-o-r-a-b-i-l-e.
Insomma, dai, come poteva resistergli? Stravolto dalla commozione, il Cappellaio Matto quasi cadde in ginocchio. Oh, felicità, gioia e tripudio!
Al diavolo il combattimento, i Cuori, la lacrimuccia raminga, i drink alla pesca e le scimmie ammaestrate - un riferimento, quest'ultimo, che esula completamente dal senso del testo. Non cercatelo, non c'è. Avrebbe firmato quel foglietto, sissignore e sissignori!
Niente lo avrebbe dissuaso, niente lo avrebbe fermato!
Solo in quel momento lo sguardo cremisi cadde sul voluminoso pupazzo del ragazzino. L'aveva già visto. Sì, sì, l'aveva già scorto, da qualche parte...
Assunse un'aria meditabonda, che agli occhi di Eddy sarebbe potuta benissimo passare per ritrosia di fronte alla sua richiesta; ma non era così! Hatta, udite udite, stava ragionando. Meglio, stava cercando di ricordare dove avesse già visto sia il ragazzino che il pupazzone, forse nascosto in un sacco.
Già. Era un sacco. E perchè le immagini confuse di cactus, tempeste di sabbia e tappeti rossi continuavano a balzargli nella mente?
Oh.
Ricordò.
Il Red Carpet, ovviamente.
Eddy era il cosplayer, già. E insieme a lui - no, era nella reception, ma in qualche modo bisogna spronare Hatta alla lotta, no? - stava il suo rimpiazzo secsi.
Lo ricordava, e ne fu completamente terrorizzato.
Più bello, più presentabile (e più presente di testa), più truccato, più appariscente. Addirittura più alto!
Ed ora... Ora Eddy era stato inviato a finire il lavoro!
Disperato, sgranò gli occhi, cercando vie di fuga in quella prigione rosata. Non vedendone, cominciò a respirare sempre più rapidamente, in terribile affanno, colto dal panico. Che fare? Che fare?
Chefarechefarechefarechefare??
Erano giunti a rimpiazzarlo! L'avrebbero buttato via, resettato, cancellato, deletato, azzerato, fatto sparire. Conosceva i metodi della Regina, ed era consapevole che non concedeva seconde chances; lui era stato un'eccezione per troppo tempo, ma ora, ora, non più!
Abbassò gli occhi, infine, e vi trovò ancora quelli innocenti del nobile fanciullo.

Ah!

Gridò, spaventatissimo.
Balzò indietro, arretrando di diversi passi. Erano venuti a portarlo via... Via! Via! Via!
Le sue iridi parevano in preda ad una furiosa partita a ping pong, tanto correvano veloci da un angolo all'altro dell'arena, valutando, macchinando, escogitando. Solo dopo - alla buon ora! - comprese che l'unica via d'uscita da quel pasticcio fosse...

▪ ▪ ▪ When You're In A Fix, Keep On Laughing, Laughing ▪ ▪ ▪
-titolo d'autore-

... Ridere.
Gli mancava qualche rotella, sì. L'aveva pregata di rimanere, ma, davvero, niente da fare. Se ne era andata, spietata, e gli aveva affidato solo una soluzione per sfuggire ad Eddy-chan.

(Remember when you ran away
And I got on my knees
And begged you not to leave
Because I'd go berserk!)


Mazzate.
Mazzate?
Mazzate.
Si levò la prima nera cinghia dalla coscia sinistra, e, come nel precedente duello contro la Stupenda Stupendosità, vi infuse la propria energia affinchè si tramutasse in una lunga e resistente fune. Rapidamente, senza lasciare che s'allungasse troppo - raggiungeva a stento i sei metri - vi assicurò con un bel nodo da marinaio la testa dell'algido Mr. Rippner. Sarebbe stato tanto cavaliere quanto aveva già mostrato di essere? Giammai.
Oggi si rideva, e sul programma dello show non erano previste repliche.
Non mi avrete, non mi avrete!

(Well you left me anyhow
And then the days got worse and worse
And now you see I've gone
Completely out of my mind)


Di punto in bianco, Hatta prese a canticchiare mentalmente una filastrocca molto familiare. Gli ricordava qualcosa, qualcosa che aveva a che fare, in qualche maniera, con il suo background personale. Ma cosa?
Boh. Meglio ridere. L'ottimismo è il profumo della vita! Per quanta gliene resti, ovviamente.
E allora, diamo un'accelerata allo spettacolo.
Legato alla corda, il tenebroso bastone da passeggio roteò con crescente veemenza, descrivendo archi malevoli ad ogni oscillazione del braccio destro del Cappellaio Matto; più che mai deciso a non farsi portare via!!
Senza alcun preavviso - e da qualche parte, in fondo, si dispiacque per il suo fan -, il bastone guizzò verso l'alto, per poi ricadere potentemente - con una tremenda frustata - laddove presumibilmente ci sarebbe stato il fanciullesco cranio del fanciullo. Ma no! Non era...

They're coming to take me away, Ha-Ha
They're coming to take me away, Ho-Ho, He-He, Ha Ha! ♪


...Finita qui.
Ridere, ridere, ridere! Bisognerebbe sempre ridere quando ci si trova nei guai.
Alla frustata seguì immediatamento la corsa della Fiaba, preludio al suo terribile scatto capace, per qualche istante, di renderlo addirittura difficilmente visibile. Zam! E si sarebbe già trovato ad incombere sul ragazzino, presumibilmente ancora alle prese con il delizioso calante di Rippner.
Ho-Ho, He-He, Ha-Ha!
Una ginocchiata, eccola qua!
Dritto per dritto, probabilmente Eddy avrebbe avuto dolori di stomaco.
Se gliene sarebbe rimasto uno, ovviamente.


CITAZIONE
~ Status: Blabla, tutto ok, 90%
~ Armi in uso: Mr. Rippner: bastone da passeggio, equivalente ad una mazza.
~ Innate Passive in Uso (nel turno)(equip compreso).
__Splendida Cravatta Del Potere! |-
Già citata: terrore inspiegabile alla vista del vestito e del suo portatore.
__Spreading Insanity |-
Blablabla (evito tutta la descrizione, la trovi tra i poteri speciali in scheda): tra le altre cose, insensibilità al dolore.
__Break The Unbreakable |-
Blablabla, superforza passiva (come la precedente, rintracciabile tra i poteri speciali in scheda).
~ Tecniche in Uso (equip compreso):
x Prima Cinghia Della Costrizione: Legata alla coscia sinistra del Cappellaio, questa cinghia portentosa ha la peculiarità di allungarsi un casino (ben 25 metri!! Woooh): unita ad una resistenza più che notevole, ne fa un ottimo oggetto per ogni necessità. Servirsene è semplicissimo! Uno slot tech e un consumo basso, e ci si potrà servire di questo comodissimo utensile. Molto apprezzabile la sua funzione lazo! [Tech Bassa]
x Mazzate-velox: Picchiare è lo sport più facile del mondo: trovi una vittima e la pesti a fondo. Semplice, no? E che si sia armati o meno, la gragnuola di colpi è sempre un devasto. Così, Hatta si è specializzato in questa amena occupazione, e, dato che per le auto esiste l'auto-velox, per i suoi colpi esiste il mazzate-velox. Insomma, quanto fa figo avvicinarsi di botto all'avversario e dargliele di santa ragione? Proprio questo dunque fa questa tech: Hatta potrà muoversi ad una velocità assurda, praticamente invisibile all'occhio, con traiettoria retta e breve. Utile anche per schivare! Sempre se possibile, ovviamente. Mentre è in scatto, perchè di uno scatto si tratta, non può nè attaccare nè difendersi. Può solo muoversi. Con un consumo basso potrà fare due metri, con un medio 4, con un alto 6 e con un critico 9. Zam, sparito, e paff, riapparso! Poi, son solo legnate. [Usato Basso per scattare!]
~ Note: I versi son di una canzone carinissima passatami da Madhatter, yep. I riferimenti nel post rimandano prima alla scena del Red Carpet, e poi alla Reception!

 
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view post Posted on 12/2/2010, 18:33

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Tea and Coffee
Calpestare i sentimenti


Narrato
*Pensato*
"Parlato di Edward"

Molly, my sister and I fell out,
And what do you think it was all about?
She loved coffee and I loved tea,
And that was the reason we couldn’t agree. ♪ [1]

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Asgradel, Epitaffio dei Fiori di Ciliegio

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l tempo aveva bloccato le sue lancette e lasciato il compito di scandire i secondi unicamente ai battiti del cuore di Edward. Incapace di muovere i propri muscoli, era rimasto immobile, con le braccia tese a porgere il quaderno e la penna, nella speranza di un autografo da parte del proprio idolo. Nessuna risposta, ed il tarlo del dubbio iniziava ad insinuarsi nella sua mente, alimentando quell’inquietante vortice nero ricolmo di follia. Finalmente si decise ed alzare lo sguardo ed i suoi occhi si incrociarono con quelli di una Hatta particolarmente spaventato.

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Quel vetro sottile che aveva tenuto lontano il Fante di Cuori, che lo aveva bloccato ed imbrigliato per soddisfare il proprio desiderio, si era rotto in mille pezzi. C’era da stupirsi? Per nulla. Era nato per questo, era stato partorito dalla sua testa proprio per quello scopo: difenderlo. E dove riusciva a dare il meglio di sé, se non sul campo di battaglia, quando la possibilità di morire era così concreta? Il sorriso del giovane si spense, oscurato da un velo di malinconia, e pronunciò le sue ultime parole, prima che Lui si mostrasse.

«Mi dispiace…anche perché a Lui non interessi…»

Parole probabilmente inutili, visto che l’altro era ormai in preda alla pura pazzia, ridendo e cantanto a perdifiato. Risata contagiosa doveva dire, tant’è che gli angoli della bocca si sollevarono di nuovo in un macabro squarcio dando vita ad un riso incontrollabile.
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As I was going along, along,
A-singing a comical song, song, song,
The lane that I went was so long, long, long,
And the song that I sang was so long, long, long,
And so I went singing along.


«Oh…you are so crazy…»

Roteò l’indice vicino alla tempia ed esibì il più largo sorriso che avesse mai mostrato, reclinando il corpo in avanti. Non poteva sentirlo…e allora? In quel momento il suo corpo e la sua voce non erano più governati dalla razionalità, semplicemente faceva e diceva quello che desiderava, senza preoccuparsi di nulla. E cosa bramava ora? Infierire sul cadavere di Hatta, dopo averlo lasciato agonizzante a terra in una pozza di sangue. In genere si divertiva ad osservare la morsa della disperazione che lentamente si stringeva intorno a loro, ma questa volta era diverso, tremendamente diverso. Aveva offeso Edward, l’aveva spezzato, calpestando i suoi sentimenti. Meritava di esser falciato e distrutto.


Il vortice nero spazzò anche gli ultimi residui di preoccupazione, rendendolo indifferente anche a quella lunga cinghia con attaccato un bastone, arma improvvisata dalle fattezze di un mazzafrusto. Semplicemente attendeva ed attese con una pazienza fuori dal comune per uno come lui, fino a che non arrivò il fatidico colpo. Senza scomporsi portò in avanti il bastone ed uno scudo color smeraldo, dalle fattezze di un guscio di tartaruga, si materializzò ed incassò la frustata, vibrando per qualche secondo, ma mantenendosi intatto. All’offensiva ne seguì una seconda, ancora più rudimentale e diretta: uno scatto ed una ginocchiata. Era tempo di agire. Facendo perno sul piede sinistro, spostò il peso del corpo e, lasciando ancora attiva la difesa, balzò dietro il peluche gigante, alto ben due metri. Il colpo prese in pieno lo scudo per la seconda volta, frantumandolo in mille pezzi, ma lì sarebbe arrivato il bello.

Il grande pupazzo sarebbe stato scagliato in avanti, verso Hatta, spinto da un calcio ben assestato con lo scopo di confondere e spiazzarlo per qualche istante. E dietro il coniglio? Niente, non vi sarebbe stato niente. Il Conte, aiutato dagli strabilianti poteri del Puppet of Wonderland, sarebbe scomparso agli occhi, all’udito ed all’olfatto, perché per quanto non odorasse in modo acre la prudenza non era mai troppa. E dunque? Senza attendere e nella speranza di coglierlo di sorpresa, avrebbe spostato il peso sulla gamba destra, eseguendo una giravolta in un unico fluido movimento, durante il quale avrebbe estratto la fedele Regina dal bastone. Le ginocchia si sarebbero leggermente abbassate, passando accanto al fianco nemico e poi alla sua schiena, così rapido e lesto da impiegare il minor tempo possibile.

Ed alla fine avrebbe colpito, eccome se avrebbe colpito. Certo, sarebbe riapparso pochi attimi prima del taglio, ma tra la sorpresa e la velocità dei movimenti era molto probabile una reazione nulla da parte dell’avversario. Un riverso tondo diretto alla parte posteriore delle ginocchia, per la precisione al legamento collaterale tibiale e magari con un po’ di fortuna anche ai legamenti crociati. Nel caso il tutto fosse andato a segno, Hatta sarebbe finito per terra come un sacco di patate, senza poter più contare sulle proprie gambe, oltre ad un ovvio dolore lancinante ed acuto.

Sorry Molly, I need to win.

Note

[1] In questo caso Molly ed il fratello sono i due cappellai, che per quanto legati tra loro (così come i due della filastrocca sono fratelli, entrambi i pg si basano sulla figura del Madhatter di Alice), restano comunque in disaccordo e si danno alla lotta.

SPOILER (click to view)
» Madhatter Profile
~ Status

» Fisico: leggera stanchezza.

» Energetico: 100% - 10% - 20%= 70%

» Armi:

• Queen of Crystal {Mano destra}

• Puppet of Wonderland {Legato in vita}

» Riassunto

1) Al primo colpo di frusta uso uno scudo a consumo medio che blocca il colpo.

2) Mi muovo con un balzo dietro al pupazzo, lasciando attivo lo scudo che blocca il secondo colpo e si infrange.

3) Scaglio il pupazzo in avanti per distrarre Hatta, diventando invisibile mentr enon sono visto.

4) Sperando nell'effetto sorpresa (ovvero che dietro al pupazzo non c'è nulla) e nella rapidità dei movimenti, mi muovo con un unico movimento fluido verso il fianco e poi la schiena di Hatta estraendo la spada.

5) Ritorno visibile non appena sferro l'attacco, ovvero un taglio orizzondale che dovrebbe coinvolgere i legamenti collaterali tibiali (dietro al ginocchio) con la speranza di colpire e quindi privarti dell'uso delle gambe.

» Madhatter Blood
~ Abilities

» Mad Mind: Immunità tecniche basse o medie che manipolano la mente (confondendo, cercando di istillare false immagini o accentuare/creare emozioni e via dicendo)

» Master of Fancing: Bonus agilità +25%, velocità 25%

» Madhatter Tools
~ Equip

» Queen of Crystal: Spada incrocio tra stocco e sciabola con una lama di 1,05 metri di materiale cristallino. Presentando il filo da entrambi i lati, una punta accentuata ed un forma sottile. La resistenza dell’arma non supera quelle delle altre prodotte dall’uomo, in quanto non dispone di una passiva per aumentarla.

» Puppet of Wonderland: Pupazzo d’altezza pari a 40 cm, è composto d’ovatta e lana, racchiuse da uno strato di stoffa. Esteriormente presenta due tipi di tessuto, bianco a pois rossi a sinistra e scozzese a destra, cuciti tra loro come se rappresentassero le due metà della figura. L’occhio sinistro risulta un bottone arancione, mentre il destro è sostituito da una croce marrone. Sul petto a sinistra vi è un cuore rosso, trapassato da un grosso ago che attraversa tutto il corpo.
    Endless Time: I colpi lo attraversano e non può essere danneggiato.
» Madhatter Tricks
~ Tecniques

Mock Turtle - The Shield of Knowledge! {Consumo Variabile Medio}

La Falsa Tartaruga appare come una creatura malinconica, triste persino a raccontare la sua storia, ricordo di un lontano passato in cui era diversa dalla forma attuale. Il rimarcare della saggezza, attributo associato alle tartarughe, prende vita attraverso il pupazzo diventando un vero e proprio scudo. Nella direzione desiderata da Edward, apparirà un grosso guscio di testuggine, semitrasparente e di color smeraldo, le cui solide squame che compongono il carapace (e che sono disposte verso la fonte dell’attacco), permetteranno di frenare l’offensiva nemica. Se a ciò aggiungiamo che il guscio ruota su se stesso, avendo come asse una retta passante per il centro della difesa, possiamo ben comprendere la possibilità di smorzare gli impatti, cosa che rende la tecnica molto più utile delle apparenze.

Chesire Cat - We're all Mad Here! {Consumo Alto}

Lo Stregato è uno dei più importanti personaggi dell’opera, intrattenendo Alice con conversazioni sconclusionate o filosofiche. Da non dimenticare la teatralità del soggetto, che spesso appare o scompare senza motivo alcuno di tale gesto. E’ proprio da ciò che il pupazzo trae forza ed è simile il potere che concede al giovane. Cosa si prova a celare la propria presenza? Edward diventa pertanto invisibile, pur mantenendo la propria fisicità (ovvero rimanendo materiale), in modo da poter colpire di soppiatto ed apparire nel momento che più gli aggrada, magari dopo aver compiuto una fatale stoccata. Il celarsi non influenzerà unicamente la vista dell'avversario, ma i sensi ingannati saranno anche l'olfatto e l'udito, risultando così enormemente difficile percepire il ragazzo.


» Madhatter Scripts
~ Notes

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Hatta.
view post Posted on 16/2/2010, 23:16




Ruppe uno specchio.
Sette anni di sfiga! Sette anni di sfiga!!
Ma era davvero uno specchio? Bè, non ne era poi tanto sicuro, in effetti. Aveva semplicemente visto qualcosa fermare il suo adorato Rippner, per poi andare in mille mila frantumi alla sua poderosa ginocchiata, ya-ha!
Una barriera, una protezione... Ma certo! Però sempre sette anni di sfiga rimanevano.
Il Cappellaio, sempre più Matto e sempre più spaventato, osservò il fatale realizzarsi del terribile malocchio.

Uh.

Perchè, sì, nella fervida immaginazione della Fiaba, ciò che gli venne scaraventato addosso non era un pupazzo, e soprattutto non era un coccolosissimo coniglietto.
No.
Era un mostruoso mostro da mostra dei mostri mostrante alcuni rimostranti.
Insomma, un abominio.
In pochi istanti, l'eroe perdette tutta la sua ridanciana baldanza; frenò improvvisamente il proprio impeto, ed anzi, cominciò persino ad arretrare per scampare dalla ferrea morsa del temibile abbraccio di pezza. Il gotico bastone, senza più una guida, cadde inerme per esser stato privato dello slancio, ma in fondo questo il Cappellaio non lo notò neppure.
Sudorazione fredda. Brividi. Mancanza di concentrazione. Difficoltà di respirazione.
Era in panico, se la stava facendo sotto.
Con grida decisamente poco mascoline, Hatta battè i proverbiali e rumorosissimi tacchi... E se la diede a gambe.

(You thought it was a joke
And so you laughed
You laughed when I said
That losing you would make me flip my lid!)


No no no no no! Non c'è mica tempo per l'Hatta School Musical, ora! No, no no.
Via, via di lì. Sette anni di sfiga bastavano ed avanzavano, per quanto lo riguardava; aveva un bimbo inquietante a cui badare, un mostro come suo guardiano e una Regina incazzata. Dico, avete presente quanto sia poco salutare aver degli aristocratici alle calcagna?? Soprattutto in un gdr fantasy, tzè!
Si voltò, come detto, con tutte le sante, sincere, benedette intenzioni di levare le tende, trascinandosi dietro il tintinnante Rippner.
Bè, ci provò, in effetti.
Cosa si frappose tra l'eroe e una storica fuga alla Arsenio Lupin?
Ma il fantomatico Zenigata, ovviamente! No, scusate, sbagliato copione; dicevamo: Eddy-chan! Sicuro. Lui.
Bè, Eddy aveva cambiato intenzioni: ora non gli bastava più l'autografo, voleva portarsi direttamente un pezzo di lui a casa. Interesse feticista lodevole, se non fosse stato che al suo idolo non piacevano i giochi "taglia e ricuci". Ci finiva sempre qualcuno ammazzato, boh.
Tornando a noi: probabilmente il diabolico ragazzino era intenzionato a infliggergli un tremendo one-shot alle gambe, privandolo della sua brillante carriera da calciatore; purtroppo - per i suoi piani - Hatta si era voltato per scappare, e in effetti era già nel mezzo del movimento, quando venne colpito.
Cioè, più che venir colpito, inciampò nell'arma avversaria.
E quasi gli rovinò addosso.
Insomma, sentì qualcosa che gli feriva - più o meno profondamente - la zona immediatamente superiore al ginocchio destro, perchè il fendente che Eddy aveva architettato giungeva dalla sua precedente sinistra. Non che percepì dolore, eh, intendiamoci, ma un qualcosa d'estraneo che ti tagliuzza la coscia lo si sente!
Immaginate la sua rabbia quando scoprì di non poter sgattaiolare via dal mostro incombente alle sue spalle: nella testolina vennero formulate diverse vendette, una più crudele dell'altra:
Spiaccicalo con una pizza d'asporto!
Affogalo in una brocca d'acqua!
Tutto ciò, tuttavia, pareva - con suo grande rammarico - decisamente impraticabile (poca fantasia, poca fantasia!). Si risolse dunque per l'ipotesi più suggestiva che gli era venuta in mente.
Ignorando il fatto che la sua mano destra stringeva ancora la corda a cui era assicurato Rippner, Hatta tentò d'arpionare l'elsa della spada del bimbo, giusto per bloccarlo così, mentre la Fiaba stava in un equilibrio fin troppo precario.
Poi, bè, che ci fosse riuscito o meno, si sarebbe esibito in un colpo di testa magistrale, di quelli che segnano i goleador.
La palla arriva, si colpisce di fronte con un movimento discendente e bam!, rete!
Mamma mia, mamma mia, qui sta per nascere una star del calcio.
Piccola nota: la sua formidabile capocciata, ovviamente diretta alla corrispettiva testolina di Edwarduccio Edwardissimo, sarebbe stata ben potenziata da una letale onda d'urto, maaaagari insostenibile per il piccolo corpicino... Sarebbe finito schiacciato accanto ai rosati, rosei petali di ciliegio rosa?

(Right? You know you laughed
I heard you laugh. You laughed
You laughed and laughed and then you left
But now you know I'm utterly mad...)


Rise.
No, dai arbitro, guardi meglio.
Non era fuorigioco!!


CITAZIONE
~ Status: Blabla, lacerazione da taglio d'entità media alla coscia destra, 80%.
~ Armi in uso: Mr. Rippner: bastone da passeggio, equivalente ad una mazza, legato ad una corda.
~ Innate Passive in Uso (nel turno)(equip compreso).
__Splendida Cravatta Del Potere! |-
Già citata: terrore inspiegabile alla vista del vestito e del suo portatore.
__Spreading Insanity |-
Blablabla (evito tutta la descrizione, la trovi tra i poteri speciali in scheda): tra le altre cose, insensibilità al dolore.
__Break The Unbreakable |-
Blablabla, superforza passiva (come la precedente, rintracciabile tra i poteri speciali in scheda).
~ Tecniche in Uso (equip compreso):
x Sempre Mazzate: Non sempre le vittime considerano lo sport che Hatta pratica uno...sport. Anzi, la maggior parte tende a scappare, quando si scatena; incomprensioni a parte, v'è un tipo assai fastidioso di avversario che tende a volteggiare o stare lontano: quel tipo di nemico fa sempre imbestialire il nostro Cappellaio Matto, che vorrebbe darglierle di santa ragione, ma non è capace di farlo. Il suo corpo fiabesco, però, ha colmato questa sua incapacità, rendendo per un breve periodo di tempo i suoi colpi - pugni, calci, mazzate - come onde d'urto, che si propagano sulla distanza fino a dieci metri da lui. Non provocano danni, ma fanno fare dei gran voli. [Medio, 2 turni.]
~ Note: //

 
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view post Posted on 20/2/2010, 21:42

戯け者
······

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Short Week
Imperdonabile affronto


Narrato
*Pensato*
"Parlato di Edward"

Solomon Grundy
born on monday,
christened on tuesday,
married on wednesday,
took ill on thursday,
get worse on friday,
died on saturday,
buried on sunday. ♪

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Asgradel, Epitaffio dei Fiori di Ciliegio

Taglia. Taglia. Strappa e recidi i legamenti. Strazia la carne e lacera i vestiti.
Taglia. Taglia. Sega e spezza le ossa. Colpisci le vene e squarta i muscoli.
Distruggi i fili che reggono in piedi questo pupazzo e tingi il mondo di sangue.
Oh mia Regina.


Non aveva badato ai movimenti di Hatta, o meglio, non aveva potuto badarvi: intento com'era a compiere un movimento che, per rapidità e precisione, necessitava di tutta la concentrazione possibile. Immaginate quindi lo stupore del Conte quando si ritrovò a colpire il nemico frontalmente e non alle spalle come aveva preventivato. Era stato veloce? Evidentemente non abbastanza. E poi diciamocelo, come si possono prevedere i movimenti di un pazzo? Nessuna colpa e nessuna infamia quindi, ma solo rabbia che alimentava quel furibondo vortice nero nella sua mente. I piedi cercarono una posizione stabile per non cadere ed il polso proseguì il movimento, riportando la spada parallela al corpo per proteggere le zone vitali. A quel punto sarebbe bastato riguadagnare la distanza e riprendere la posizione abituale di guardia, prima di cimentarsi in un nuovo attacco. Troppo tardi. La fiaba gli afferrò la mano destra e bloccò la spada con una forza superiore a quella di un umano, poi colpì.

Il mondo si oscurò ed i sensi svanirono. Follia! Follia!

Quando la vista tornò venne accompagnata da un forte dolore alla schiena ed uno ancora più forte alla testa. Era stato scagliato all’indietro per cinque metri, fino ad impattare contro uno degli innumerevoli alberi di ciliegio. Perché era vivo? La risposta si poteva dedurre dall’arma spaccata in due che giaceva di fronte a lui. La capocciata aveva preso in pieno la lama, posta in orizzontale, recidendola a metà e salvandogli la vita. Certo, la fronte sanguinava e probabilmente l’osso frontale aveva subito un’incrinatura, ma poteva continuare la scontro a costo del sacrificio delle due Regine.

Disonore, quale tremendo disonore! Non solo non era riuscito nel suo compito – uccidere Hatta per vendicare il torto subito da Edward – ma aveva anche distrutto il più prezioso oggetto della casata dei Cavendish. Imperdonabile, imperdonabile. Facendo leva sul tronco si riportò in posizione eretta, divorato dalla rabbia che albergava in lui e desideroso di porre fine a tutto. In genere si sarebbe divertito a vedere soffrire quel bastardo, ma ora tutto quello che aveva in testa era ucciderlo. Ucciderlo e squartarlo.

Si asciugò il sangue dalla fronte, posizionò l’elsa con la parte rimanente di spada nella fascia che teneva stretto in vita il Puppet of Wonderland ed attinse da quell’oggetto i suoi strabilianti poteri, o forse era l’opposto. Per un attimo l’immagine di Edward divenne sfocata, prima di sdoppiarsi in due. Due Conti, perfettamente identici tra loro erano comparsi dove prima ve ne era uno soltanto.

Scattarono in avanti senza indugiare troppo, muovendosi in perfetta sincronia, uno accanto all’altro e caricando frontalmente. Un movimento a sinusoide, che avrebbe scambiato continuamente di posto i due e disorientato il nemico in modo da non dare un bersaglio fisso. A due metri dal bersaglio, la copia si sarebbe lanciata in avanti, impugnando ciò che rimaneva della lama per cercare di trafiggere la gola del Cappellaio. Il vero Edward invece si sarebbe trovato dietro, usando le braccia per lanciare due lame di vento che, come boomerang, avrebbero percorso una traiettoria a parabola per arrivare ai fianchi di Hatta. Una terza lama sarebbe partita qualche attimo dopo, dalla gamba destra, frontale e diretta all’altezza dello stomaco con lo scopo di distruggere la copia e tagliare in due il nemico.

Come al solito la parola chiave era sorprendere. Sorprendere con le due copie identiche. Sorprendere con l’offensiva senz’arma. Sorprendere con due attacchi, uno falso ed uno vero, senza poter capire quale dei due fosse autentico, in quanto la terza lama sarebbe arrivata solo pochi attimi dopo, in modo da non far comprendere che l’Edward frontale fosse fittizio e quindi sacrificabile. Sorprendere con la genialità che albergava anche nella più completa pazzia.

It's Saturday for You!

SPOILER (click to view)
» Madhatter Profile
~ Status

» Fisico: dolore alla schiena, incrinatura dell'osso frontale e leggera stanchezza.

» Energetico: 70% - 10% - 10% = 50%

» Armi:

• Queen of Crystal {Spezzata in due parti, nella fascia in vita}

• Puppet of Wonderland {Legato in vita}

» Riassunto

1) Colpendo la coscia proseguo il movimento muovendo il polso e mettendo la spada orizzontale al corpo, con l'intento di riportarmi a distanza e completare la posizione di guardia.

2) Mi blocchi la mano e mi prendo la capocciata, che finisce sulla spada che si spezza a metà, beccandomi qualche danno in fronte e venendo scagliato contro un albero a cinque metri di distanza.

3) Mi rialzo ed uso la tecnica per duplicarmi.

4) Attacco come descritto nel post.

» Madhatter Blood
~ Abilities

» Mad Mind: Immunità tecniche basse o medie che manipolano la mente (confondendo, cercando di istillare false immagini o accentuare/creare emozioni e via dicendo)

» Master of Fancing: Bonus agilità +25%, velocità 25%

» Madhatter Tools
~ Equip

» Queen of Crystal: Spada incrocio tra stocco e sciabola con una lama di 1,05 metri di materiale cristallino. Presentando il filo da entrambi i lati, una punta accentuata ed un forma sottile. La resistenza dell’arma non supera quelle delle altre prodotte dall’uomo, in quanto non dispone di una passiva per aumentarla.

» Puppet of Wonderland: Pupazzo d’altezza pari a 40 cm, è composto d’ovatta e lana, racchiuse da uno strato di stoffa. Esteriormente presenta due tipi di tessuto, bianco a pois rossi a sinistra e scozzese a destra, cuciti tra loro come se rappresentassero le due metà della figura. L’occhio sinistro risulta un bottone arancione, mentre il destro è sostituito da una croce marrone. Sul petto a sinistra vi è un cuore rosso, trapassato da un grosso ago che attraversa tutto il corpo.
    Endless Time: I colpi lo attraversano e non può essere danneggiato.
» Madhatter Tricks
~ Tecniques

Tweedledum & Tweedledee - Agreed to have a Battle! {Consumo Medio}

Tweedle dee e Tweedle dum sono i personaggi di una filastrocca Inglese per bambini, ripresi nel romanzo ed incontrati da Alice. Sono rappresentati come due gemelli identici, un po’ grassocci, dalla strana caratteristica di non contraddirsi mai. Sull’identicità si fonda il potere del pupazzo, in grado di confondere il nemico per mezzo di uan tecnica bizzarra. Accanto ad Edward comparirà un suo clone, composta di pura essenza magica, ed identico a lui in tutto e per tutto, tanto che difficilmente si potrebbero notare particolari differenti tra i due, compresi gli oggetti che il nobile porta con sé in quel momento. Le azioni della copia saranno le stesse della sua controparte reale (ovvero se il ragazzo alzerà la spada, lo stesso farà il clone, nel medesimo modo e con sincronia), anche se è possibile per il clone muoversi in direzioni diverse da quelle del ragazzo. Difficile sarà anche l’identificazione tramite auspex (in quanto il clone produrrà la stessa aura o presenza del ragazzo) od in base a rumori (in quanto la copia sarà prodotta dalla magia, ma avrà consistenza fisica e quindi in grado di produrre suoni). Se colpita, la falsa immagine si distruggerà in frammenti, come se fosse stato colpito un vaso di ceramica.

Queen of Hearts - Off with their heads! {Consumo Variabile Medio}

La Regina di Cuori, l’irosa tiranna che controlla il mondo di Wonderland. Nota prevalentemente per la sua “passione” di punire tagliando la testa agli abitanti, le sue decisioni sono perentorie. Questo pupazzo dona ad Edward la possibilità di creare delle lame di vento, dall’aspetto di mezzalune di lunghezza pari a 40 cm, con le quali poter colpire il nemico. Tale pericolosa offesa ha origine da uno degli arti (o anche più di uno) che dovrà esser mosso in modo da dar origine alla forma del colpo (per l’appunto a mezzaluna). Nel caso egli abbia sfoderata la spada, potranno anche esser create dalla lama, secondo il precedente gesto. Resta da sé che non è solo l’aspetto tagliente a dover esser preso in considerazione, bensì la poca visibilità del colpo, in quanto composto da sola aria e verranno perciò percepite come distorsioni od increspature.

[Consumo Variabile: Basso 1 colpo, Medio 3 colpi , Alto 6 colpi , Critico 10 colpi]


» Madhatter Scripts
~ Notes

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Hatta.
view post Posted on 24/2/2010, 23:15




Aveva la testa dura, innegabilmente.
Testardo, cocciuto, un suo solo mirabolante colpo aveva sbalzato dalla sua sede il piccolo fan, frantumando lo spiedino tagliente che reggeva tra le mani. What a score, baby, che gol!
Poi era accaduto qualcosa che non aveva affatto compreso.
Mentre improvvisava una danza della vittoria restando ritto sul posto - ovverossia, movimenti più o meno convulsi per raccogliere Rippner e riavvolgere la cinghia trasformata in fune -, il suo degnissimo, subdolo avversario pensò bene di duplicarsi. Tipo i cloni di Dragon Ball, o i jutsu di Naruto, presente?
E, sebbene l'altro fosse davvero convinto fosse sabato, l'eroica Fiaba sapeva perfettamente come tale illazione fosse calunniosa e maldicente: se fosse stato sabato, avrebbe controllato che non fosse uscito Weekly Shonen Jump senza preavviso! Disgrazia che, purtroppo, aveva dolorosamente sperimentato il primo turno di quello stesso torneo: be aware that Jump Magazine may come out on Saturdays.
However, Eddy-uno e Eddy-due stavano combinando un uno-due da vederci doppio. Confusi? Maccerto, anche Hatta lo era.
Strabuzzò gli occhi, passandosi la deliziosa mano guantata sugli occhi, per accertarsi non fosse preda d'allucinazioni alcoliche. Avesse almeno bevuto!, pensò. Ma niente, pure i piaceri ti tolgono: ora si passa direttamente alle conseguenze.
Da qualche parte del suo cervellino scemo, spaurite, s'udirono delle grida terrorizzate. Lo stavano attaccando! E che poteva fare un fenomenale fenomeno contro una siffatta fellonia?
Ma scappare, ovviamente.
O come diceva qualcuno di famoso...
Combattere! ... Per svignarcela via.
Poco prima che la copia - e tutti i fendenti annessi, di cui comunque aveva poca cognizione se non un vago accorgimento per via della posizione arretrata di Eddy-uno e dei suoi affondi apparentemente a vuoto - lo raggiungessero, Hatta si era voltato ed aveva fatto nuovamente ricorso alla nobile arte della fuga rapida. Escape! Escape!
Fum! Era sparito.

No~n mi avrete!
Nessuno dei due!


Aveva assunto una traiettoria leggermente diagonale, per poter meglio osservare il duo Edwardesco in tutta la propria doppiezza: non gli piaceva l'idea che uno venisse nascosto dalla piccola mole dell'altro, ecco.
Poi si era reso conto dei fendenti d'aria.
Poi aveva visto Eddy-due tagliuzzato da Eddy-uno, ed usato come diversivo.
Poi comprese quanto poco fosse stato vicino dall'essere ugualmente diviso a metà. Slim-mode è figo, ma non voleva sembrare anoressico, poi...

(They're coming to take me away, Ha-Ha
They're coming to take me away, Ho-Ho, He-He, Ha Ha! ♪)


Gli veniva da ridere. Bisognerebbe sempre ridere nei momenti difficili, vero? Bè, è il titolo di questo scontro, dopotutto.
Però, però, era un po' preoccupato: nella corsa era divenuto consapevole delle condizioni della propria coscia, la cui ferita cominciava a impedirgli seriamente di scattare come si doveva. Non gli doleva, ma... Forse non sarebbe riuscito più a schivare in quel modo. Sanguinava copiosamente, donando uno stupendo color mattone (?) alle sue nerissime brache attillate. Nere.
Restava un'unica mossa da fare.
Sorrise, soggnignò, ridacchiò e arrossì, persino.
Attento, Eddy caro, sta per arrivare un bel proiettile!

Super mega iper colpo formidabile!
Rippner Special Skillz, Atomic Bullet!


Figo. Fighissimo. Dio quanto era epico!
Sì, insomma. Era tutto un bluff.
Palleggiandolo come se fosse stato un giavellotto, roteandolo un poco perchè ancora assicurato alla corda - per lo più avvolta attorno al bastone stesso -, Hatta scagliò l'impropria mazza con una forza incredibile, direttamente contro il petto del ragazzinesco nemico.
Ma era una buffonata! Quel coso, benchè rapidissimo e fantasticamente distruttivo, non aveva neppure il potenziamento da onda d'urto!
Perchè, infatti, benchè gli piangesse il cuore il veder così gettato il suo adorato oggettuccio, l'Agente Phenomenon dell'X-Down_ aveva dei piani ben precisi.
O dei precisi ben piani. E' uguale.

(They're coming to take me away, Ha-Ha
They're coming to take me away, Ho-Ho, He-He, Ha Ha! ♪)


Subito dopo aver lanciato quell'inaspettato dardo, infatti, Hatta si prodigò in quella che certamente in futuro verrà raccontata in canti e leggende. Meteora! Meteora!
Raccolte le energie nelle gambe, infatti, la Fiaba spiccò un balzo incredibile, gridando di gioia come un bambino follemente innamorato del cielo. Il salto fu effettivamete più basso di quanto s'aspettasse, per via della ferita all'arto inferiore, ma contava davvero poco.
Sarebbe infatti calato chirurgicamente sul capo di un - sperava - disorientato Edwarduccio, rinvenuto dall'incontro ravvicinato di primo tipo con il fantastico Rippner.
Gli sarebbe caduto sopra, e, bè, unendo quella potenza alle sue onde d'urto...
...DeEp ImPaCt.


CITAZIONE
~ Status: Blabla, lacerazione da taglio d'entità media alla coscia destra, ora aggravata dal movimento, 50%.
~ Armi in uso: Mr. Rippner: bastone da passeggio, equivalente ad una mazza, legato ad una corda ma non più impugnato.
~ Innate Passive in Uso (nel turno)(equip compreso).
__Splendida Cravatta Del Potere! |-
Già citata: terrore inspiegabile alla vista del vestito e del suo portatore.
__Spreading Insanity |-
Blablabla (evito tutta la descrizione, la trovi tra i poteri speciali in scheda): tra le altre cose, insensibilità al dolore.
__Break The Unbreakable |-
Blablabla, superforza passiva (come la precedente, rintracciabile tra i poteri speciali in scheda).
~ Tecniche in Uso (equip compreso):
x Sempre Mazzate: Ogni colpo fisico prolunga la propria offensiva con un'onda d'urto [1 turno rimamente.]
x Mazzate-Velox: Già citata, scatto [usato Medio per arretrare di gran carriera! In questo duello Hatta non ha fatto altro che allontanarsi, mmh]
x Ancora Mazzate: Hatta è un combattente straordinario, capace di mega balzi e colpi erculei. Così, quando si sente esaltato, tende ad imitare Hulk o l'Uomo Torcia e spiccare balzi assurdi, fino a venti e passa metri, per poi piombare sull'avversario a gran velocità e devastarlo con un singolo, megatonico colpo discendente, capace di distruggere persino il cemento, la pietra o la terra del caro suolo e farne un bel cratere. Hatta meteora! Ah, già: non ce ne si può servire per schivare! [Tech Alta, durata istantanea]
~ Note: Yay! Fine per me, credo. A meno di ulteriori crisi ateniesi, come sai il 27 parto per la vetusta grecità classica. Grazie mille del duello! =D

 
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view post Posted on 28/2/2010, 15:28

戯け者
······

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The Man in the Moon
Strategia zero


Narrato
*Pensato*
"Parlato di Edward"

The Man in the Moon looked out of the moon,
Looked out of the moon and said,
“’Tis time for all children on the earth
To think about getting to bed!” ♪

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Asgradel, Epitaffio dei Fiori di Ciliegio

Per quanto ne fosse abituato, tagliare se stesso era sempre qualcosa di particolare in grado di generare le emozioni più contrastanti, dalla tristezza alla gioia. E così, ancora indeciso su quale sentimento dovesse prendere il sopravvento, dovette di nuovo osservare quell’Hatta sfuggirgli con facilità e praticamente illeso dai suoi attacchi. Come osava continuare a correre e schivare come se niente fosse? Strategie elaborate valevano come carta straccia contro quel Cappellaio; tanto valeva allora andare di pura potenza.

«It’s Saturday! It’s Saturday! It’s Saturday! It’s Saturday!»

Il cervello non connetteva, semplicemente le labbra ripetevano le grida frustrate delle centinaia di voci che si dimenavano nel vortice nero. Alimentata proprio da quegli urli, ecco emergere la Rabbia, quella con la r maiuscola, sotto forma di una smorfia esasperata sul volto del Conte. E dove da un lato vi era un nobile in preda ai sentimenti, dall’altro vi era una fiaba dalle azioni semplici e concrete.

Un bastone sparato come un proiettile, solo più doloroso e di maggiori dimensioni, era la nuova minaccia da affrontare, ed ancora una volta furono i riflessi a salvare una giornata disastrosa. Il braccio destro, quello con il moncherino della lama, si portò in avanti, mentre il mancino fungeva da supporto per tenere l’altro stabile ed opporre maggiore resistenza. Un leggero colpo della spada verso sinistra, in concomitanza con l’arrivo del colpo, permise di deviare Ripper quel tanto che bastava per non trovarselo conficcato nel petto. Un secondo sorriso scarlatto comparve all’altezza della guancia, seguito da un dolore acuto ai muscoli del braccio destro, rei di essersi opposti alla forza straordinaria dell’attacco nemico. La presa sull’elsa della lama si allentò, facendola scivolare a terra con un sonoro clang. Raccoglierla? Avrebbe voluto, ma il tempo gli era nemico. In tutto quel parapiglia, Hatta si era già mosso e, per quanto le sue azioni fossero lineari e prevedibili, non concedevano la benché minima tregua.

Mai avrebbe detto di trovarsi costretto a copiare un’azione compiuta dal nemico, ma in quelle circostanze risultava talmente semplice ed efficace che tentare qualcos’altro sarebbe stato di una stupidità ben al di sopra d’ogni atto folle concepibile. Uno scatto, di quelli da far invidia ai centometristi, un movimento in linea retta opposto a quello aereo della fiaba, in modo da scambiarsi posto e terminare l’offensiva con un nulla di fatto. O almeno questo era l’intento.

Non aveva fatto i conti con due jolly: il dolore alla schiena e la fastidiosa onda d’urto. Il primo rallentò il tutto di qualche attimo, la seconda invece lo raggiunse proprio per colpa di quei secondi persi. Il corpo venne compresso dall’aria e si ritrovò nuovamente sbalzato in avanti, come un aquilone in balia di una forte folata di vento. Una volta ci si casca, due volte no. Una torsione del busto ed un colpo di reni furono abbastanza da atterrare in piedi e con nient’altro che qualche livido sulla schiena malandata, ma non vi era tempo neanche per lamentarsi del dolore.

«I’m in a Hurry!»

Facendo perno sul piede destro e sfruttando i muscoli dorsali con una buona dose dell’equilibrio precario dovuto all’atterraggio, si portò nuovamente faccia a faccia con Hatta ed allo stesso tempo scattò in avanti. Bersaglio ben visibile, distanza letteralmente divorata in pochi attimi.

A cinque metri tra lui e la fiaba, avrebbe dato sfogo alla propria frustrazione sotto forma di qualcosa di più rozzo ed allo stesso tempo catastrofico. Una bordata di pura energia magica dalla forma conica che avrebbe disintegrato ogni oggetto lungo la traiettoria che partiva dall’indice della mano mancina per propagarsi d’altri dieci [10] metri. Accorgersi del colpo? Facile. Un grosso cannone manovrato da un uovo in braghe, bretelle e cilindro sopra la testa del nobile era qualcosa che difficilmente passava inosservato. Evitare il colpo? Tutt’altra storia.

It’s time to sleep, baby!

SPOILER (click to view)
» Madhatter Profile
~ Status

» Fisico: dolore alla schiena, incrinatura dell'osso frontale, lividi vari, taglio alla guancia, stanchezza elevata.

» Energetico: 50% - 20% - 10% = 20%

» Armi:

• Queen of Crystal {Spezzata in due parti, a terra}

• Puppet of Wonderland {Legato in vita}

» Riassunto

1) Uso il bonus passivo a riflessi e velocità per deviare, tramite il moncherino di spada, il bastone quel tanto che basta per non farmi colpire.

2) Lascio cadere la spada per il dolore al braccio e compio uno scatto in avanti, opposto al movimento in aria di Hatta.

3) Il dolore alla schiena mi rende meno veloce e subisco l'onda d'urto del colpo, riuscendo tuttavia a cadere in piedi con qualche livido.

4) Uso il bonus in agilità per atterrare e girarmi verso di te in un unico movimento, prima di scattare verso la fiaba e cercare di sparare la cannonata di energia ad una distanza di cinque metri da lui.

» Madhatter Blood
~ Abilities

» Mad Mind: Immunità tecniche basse o medie che manipolano la mente (confondendo, cercando di istillare false immagini o accentuare/creare emozioni e via dicendo)

» Master of Fancing: Bonus agilità +25%, velocità 25%

» Madhatter Tools
~ Equip

» Queen of Crystal: Spada incrocio tra stocco e sciabola con una lama di 1,05 metri di materiale cristallino. Presentando il filo da entrambi i lati, una punta accentuata ed un forma sottile. La resistenza dell’arma non supera quelle delle altre prodotte dall’uomo, in quanto non dispone di una passiva per aumentarla.

» Puppet of Wonderland: Pupazzo d’altezza pari a 40 cm, è composto d’ovatta e lana, racchiuse da uno strato di stoffa. Esteriormente presenta due tipi di tessuto, bianco a pois rossi a sinistra e scozzese a destra, cuciti tra loro come se rappresentassero le due metà della figura. L’occhio sinistro risulta un bottone arancione, mentre il destro è sostituito da una croce marrone. Sul petto a sinistra vi è un cuore rosso, trapassato da un grosso ago che attraversa tutto il corpo.
    Endless Time: I colpi lo attraversano e non può essere danneggiato.
» Madhatter Tricks
~ Tecniques

White Rabbit - I'm in a Hurry! {Consumo Variabile Alto}

Il Bianco Coniglio, araldo della Regina di Cuori, è un tipo bizzarro. Immerso nei suoi pensieri, non si cura degli altri, trascinato dai suoi pensieri e dalla mancanza di tempo che sembra perseguitarlo. Cosa fare quando le lancette scorrono troppo veloci? Si corre! Questo pupazzo dona perciò un incremento della rapidità al suo utilizzatore, bonus che può variare a seconda del consumo di energia che viene scelto. Inutile ricordare come al tecnica risulti polivalente, in quanto sarà nient’altro che la base per una futura azione del ragazzo, totalmente decisa dalla sua mente. E’ altresì evidente come questo bonus duri un unico turno e lo stesso Puppet debba ritornare alla sua forma originaria, terminato il tempo.

[Consumo Variabile: Basso +25% velocità, Medio +50%, Alto +75%, Critico +100%]

Humpty Dumpty - And the Egg had a Great Fall! {Consumo Variabile Medio}

Humpty Dampty è un celebre personaggi delle filastrocche di mamma oca, spesso rappresentato come un uovo antropomorfo seduto su di un muretto, l’unico in grado di spiegare ad Alice il significato della poesia del Jabberwocky, in quanto maestro delle parole. Eppure ciò che deriva da questo pupazzo non è niente complesso, bensì rozzo e di pura potenza. Unione dell’idea che Humpty Dumpty sia un cannone dell’epoca della Guerra Civile Inglese e che l’uovo cada dal muro nella filastrocca, un potente cannone manovrato da un uovo comparirà sopra la testa di Edward. Cosa succederà? Molto semplice, nel tempo di un battito di ciglia, il marchingegno sparirà una bordata di energia dalla forma conica nella direzione verso cui punterà l’indice destro o la spada del ragazzo. Le dimensioni del colpo varieranno a seconda dell’energia spesa per attaccare, da un attacco semplice a qualcosa in grado di chiudere lo scontro.

[Consumo Variabile: Basso 5 metri, Medio 10 metri, Alto 20 metri, Critico 50 metri]

» Madhatter Scripts
~ Notes

Sinceramente non ho guardato i tempi, ma nel caso Drag avesse fatto qualche ritardo chiedo che non venga conteggiato.

Ti ringrazio per il bel duello ^^
 
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- Madhatter -
view post Posted on 8/3/2010, 23:34




Hatta.

Narrazione: 4 + 3.5 + 3.5 = 11: 3 = 3.6
Commenti
Che vada di fretta o se la prenda comoda, Hatta rimane Hatta. Sempre. Lo stile è dinamico, allegro e travolgente, come ci ha abituati. Chiaro, semplice e conciso; il narrato di Hatta in questo turno impone un ritmo rapido come sono rapide le azioni che descrive, descrizioni che non hanno bisogno di molti giri di parole per far comprendere al lettore ciò che succede, senza perdere quel pizzico di follia distintivo del giocatore. L'ortografia e la grammatica non hanno macchie.



They're coming to take me away, ha-haa. E' difficile dare una valutazione a ciò che scrivi coerente data la natura del personaggio, quindi valuterò per punti - che è una cosa che generalmente non faccio mai. Usi un italiano corretto e privo di errori? Sì. I post risultano comprensibili e facili alla lettura? Sì, anche se alla lunga sono eccessivamente ridondanti. Lo stile è personale e particolareggiato? Senza dubbio. Anche troppo. Affronti tematiche degne di interesse? Saltuariamente. Fai uso di citazioni e virtuosismi narrativi in maniera sapiente? Direi proprio di sì. Il personaggio è interpretativamente caratterizzato? Ovvio. Perché non me la sento quindi di darti un voto più che buono? Perché il troppo stroppia. Hatta è pazzo, di quella pazzia che diverte e si fa leggere ma che, dopo due post che inseguono questa linea, inizia a stancare e a non coinvolgere né interessare quanto era riuscita a fare all'inizio. E' uno stile intelligente sul personaggio e originale, ma ancora da rivedere in alcune sue parti: Hatta è divertente ma alla lunga stufa e stanca, si rende noioso e - a volte - si fa persino odiare dal lettore. Ti consiglierei generalmente di adottare post più corti e di lasciar perdere i tentativi di infilare nei post tematiche che non appartengono all'universo caratterizzante di Hatta stesso. Nonché di motivare, invece, le scelte più illogiche. (Poi - parere del tutto personale - trovo che lo stile di combattimento e il campionario di tecniche del Cappellaio siano una stonatura incredibile sul personaggio stesso)



Bella la prova di Hatta, migliore rispetto al turno precedente. Il primo flashback, sebbene troppo lungo, non è noioso, anzi carino da leggere. Abbastanza chiaro nel combattimento, a parte i punti di più frenetica descrizione delle azioni dove si perde un po'.



Strategia: 2 + 4 + 3 = 9: 3 = 3
Commenti
Hatta non ne dimostra, o meglio, la sola fuga non è esattamente strategica. Risponde colpo su colpo, ma senza che le azioni prendano corpo in uno schema coerente. C'è da dire, comunque, che l'effetto è voluto visto che il personaggio è pazzo.



Lo scontro prende fin da subito un ritmo tutto suo, rapido e molto dinamico. Spaziando su tutte le distanze di combattimento, Hatta riesce a mantenere una strategia insolita, ed efficace, anche quando subisce.



Mordi e fuggi. Nel senso letterale del termine. Hatta attacca e poi scappa. Attacca e poi scappa. Attacca e poi scappa. Sotto un punto di vista prettamente strategico non posso che elogiare i danni che riesci a provocare al tuo avversario in fase offensiva. Sotto un altro punto di vista, però, se voltare le spalle al tuo avversario è una scelta interpretativamente caratterizzante nei confronti della pazzia del cappellaio, non ti aiuta di certo a vincere il combattimento. In breve: riesci e sei efficace, ma hai dei buchi inconcepibili come, ad esempio, il secondo turno di combattimento in cui prendi in pieno il colpo dell'avversario (anche se non dove voleva colpirti lui), inciampi e - nonostante tu abbia due slot tecnica a tua disposizione - attivi una tecnica grazie alla quale avresti potuto fare molti, molti, molti più danni. A prima vista si sarebbe potuto pensare che tu abbia preso il danno per poter darti in una pericolosissima offensiva di contropiede, e invece? *Alza la bandierina* Per me questo è sì un fuorigioco, Hatta, e ho guardato bene.



Sportività: 3.5 + 3 + 4 = 10.5: 3 = 3.5
Commenti
Niente da segnalare. Reagisci bene agli attacchi, rispondi con coerenza e prendi i danni che devi prendere. Solo: trovo poco corretto l'utilizzare la pazzia di Hatta per giustificare alcune azioni difensive e offensive (come il voltarsi per prendere il colpo in un punto differente da quello preventivato dal tuo avversario o l'attaccarlo pensando che siano venuti a prenderti per sostituirti e poi dimenticarti quasi completamente della cosa - quando il tuo personaggio inizialmente lo approccia cortese), scelte interpretative interessanti, certo, ma non particolarmente sportive nel senso letterale del termine. Inoltre, anche se questo è solamente un piccolo neo, almeno la prima volta le tecniche andrebbero citate nella loro interezza, passive o meno che siano. Tanto varrebbe non scriverle del tutto, altrimenti.



Hatta fa bene sino all'attacco congiunto di clone+lame di vento, dove non si capisce bene come percepisca la natura del duplicato e come schivi le lame (solo un potenziamento di caratteristica non basta in questi casi, viste le traiettorie delle lame). Giusto l'uso della passiva di resistenza al dolore.



Una prestazione ottimale. Esagerato nelle movenze e nei ragionamenti, la Fiaba valuta con criterio e attenzione i danni da subire e le difese da usare.



Puntualità: 5



† Luxifer †

Narrazione: 4 + 3 + 3 = 10: 3 = 3.3
Commenti
Uno stile pacato, formale e preciso Se Hatta raffigura la pazzia sfrenata, Edward è la follia nascosta. Il narrato si presenta con una forma e un ritmo da tè delle cinque, mentre la dinamicità degli eventi viene garantita dalle concise descrizioni delle azioni, che non difettano di scarsità d'informazioni. L'ortografia e la grammatica non hanno macchie.



Scorrevole. Se hai un pregio, è senza dubbio quello di saper scrivere in maniera semplice e fluida, lasciando che i tuoi post si facciano leggere senza particolari pretese. Non adotti praticamente alcun virtuosismo stilistico e questo ti fa peccare di anonimia, ma spesso i versi in inglese e - soprattutto - le canzoni scelte (in questo caso solo una) sono il tuo punto di forza: calzano perfettamente con le tematiche del post - molto differenti da quelle proposte dal tuo avversario - e con la sua ambientazione. Tuttavia trovo che vi sia una grande pecca che non posso esimermi dall'ignorare: mi spiace dirlo, ma i tuoi testi sono poco interessanti e, alle volte, ripetitivi. Al di la dei gusti personali, l'odio, la rabbia e il piacere per il sangue vengono ripetuti talmente tanto da divenire qualcosa di estremamente scontato, finendo col perdere di valore, di densità e, quindi, anche di interesse agli occhi del lettore. Cambia musica di tanto in tanto: non potrà che farti bene.



Lo stesso dicasi per Luxifer, sebbene quel corpo 1 sia detestabile da leggere. La narrazione è abbastanza interessante, anche se non troppo originale in alcune sue parti.



Strategia: 3 + 4 + 3.5 = 10.5: 3 = 3.5
Commenti
Luxifer tenta di mettere in piedi qualche gioco strategico, soprattutto col clone. Niente di complesso né di efficacissimo, anche se quel post attivo va apprezzato. Bella la tecnica "Chesire Cat".



Gioca su un ritmo che, a mio avviso, non sembra non essere adatto per il nobile che rappresenta. E riesce a non subire tale deficit con l'oculata gestione delle sue capacità, garantendosi più di una volta l'occasione di impostare lui l'andamento del gioco.



Buona. Affondi, difendi, torni alla carica, incassi, ti rialzi, ti riprendi e ti ributti nella mischia. Il tutto sfruttando abilmente molte tecniche sapienti e coerenti con lo stile del personaggio. Diventi invisibile, crei copie di te stesso, manovri bene le armi e sai sorprendere l'avversario: peccato non essere riuscito ad infliggergli qualche danno in più che, visto l'andirivieni di battute, sarebbe stato calzante. Peccato anche per l'ultimo post che, visti i limiti di tempo, è finito con il cadere inesorabilmente nel vuoto e non troverà presumibilmente risposta dal tuo avversario. In generale noto anche che hai una certa tendenza a subire danni e stancarti più velocemente di quanto non sarebbe opportuno fare, il che non aiuta, ma strategicamente parlando il voto è senza dubbio buono.



Sportività: 3.5 + 3.5 + 4 = 11: 3 = 3.6
Commenti
Anche qui non ho praticamente nulla da recriminare. Prendi i danni, attacchi con coerenze e ti difendi sapientemente: entrambi vi siete attenuti al regolamento con sportività e sapienza dimostrando di essere due giocatori esemplari sotto un punto di vista strettamente legato all'affidabilità nell'attenersi alle norme fornite dal regolamento. Unica rimostranza da fare: nel primo turno di combattimento utilizzi la stessa tecnica difensiva per proteggerti da due attacchi che differiscono di qualche secondo l'uno dall'altro. Penso che non ci sia bisogno di dirlo ma le tecniche difensive standard come quella che hai utilizzato, svaniscono dopo aver subito il colpo proprio per evitare che basti una tecnica per nullificare le sagaci strategie del proprio nemico.



Prova nella media per Luxifer, che usa i giusti consumi e prende i giusti danni.



Una prestazione ottimale. Sebbene abbia una atteggiamento più tranquillo rispetto l'avversario, si adegua a lui e valuta con criterio e attenzione i danni da subire e le difese da usare.



Puntualità: 5





Hatta.

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Mad Hatter
Phenomenon
Verdetto

Con una media-punteggio globale del 3.85/5 contro 3.775/5
dichiaro † Luxifer † vincitore dello scontro;
a lui la possibilità di concludere in-GDR il duello.

Conformemente alla delibera sottoscritta ad inizio torneo
sono proibite le scene di omicidio, mutilazione e furto.
† Luxifer †
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Edward Cavendish
The Mad Hatter
 
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view post Posted on 15/3/2010, 15:42

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The White Girl
Destroy the Reality


Narrato
*Pensato*
«Parlato di Edward»
«Parlato di ???»


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Asgradel, Epitaffio dei Fiori di Ciliegio

Era finalmente ad un passo dalla vittoria, ad un passo dall’annientare chi aveva osato calpestare i sentimenti del piccolo Edward. Ferito, umiliato, privato della sua Regina, il Conte non aveva smesso di combattere e questa volta una cannonata di energia sembrò centrare in pieno Hatta. Eppure non aveva fatto i conti con qualcuno. Non aveva fatto i conti con Lei.

Il colpo venne divelto in due, tagliato in due con straordinaria precisione. Al centro di quella distruzione apparve una ragazza di giovane età dai lunghi capelli bianchi, così bella e perfetta da sembrare un’esistenza effimera. Indossava un vestito dei colori del cielo e delle nuvole, ornato di pizzi e merletti, mentre le sottili gambe erano avvolte da candidi nastri, lasciando i piedi nudi sfiorare la terra senza mai sporcarsi.

«Good Evening, Edward-boy.»

La rabbia non si era spenta, anzi, ora veniva distribuita equamente tra le due figure. Scattò in avanti, incurante di tutte le preoccupazioni, pronto a conficcare la lama nella gola della sconosciuta.

«I have no interest in you…Madhatter!»

Portò in avanti il braccio destro ed il Conte si piegò all’indietro, sospinto da una forza invisibile che lo scaraventò a terra. Quando si rialzò, la parte folle si era assopita, quasi relegata in un angolo buio della mente. Dei due restava unicamente il bambino, dapprima spaesato e risvegliatosi da un lungo sogno, infine cosciente di quanto fatto. In quel turbinio di emozioni non gli restò altro che farsi sopraffare dalle stesse ed iniziò silenziosamente a piangere.

«Ah boy…don’t cry…»

Lo sguardo della ragazza si spostò fugace sulla figura di Hatta.

«I have no interest in you too…so, disappear…»

Un altro gesto della mano e lo spazio si deformò, come un quadro che nulla può alle pennellate del pittore. Parte dell’arena semplicemente scomparve, e con essa lo stesso Cappellaio, spediti chissà dove.

«Don’t cry Edward…I have a present for you…»

Tra le mani del ragazzo era apparsa, termine senza dubbio congeniale, la Regina, la propria spada, spezzatasi durante lo scontro ed ora perfettamente integra.

«We will meet soon…so, don’t cry boy…»

Irreale come un sogno.
Solamente un sogno dolce e spaventoso.

 
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10 replies since 27/1/2010, 21:00   434 views
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