Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Røse VS Sander Phoenix, Quarti

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- Destino -
view post Posted on 27/1/2010, 21:03




The Warrior Day V
Turno III - Girone II


Tomba per le Lucciole
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Vi è stata fatta recapitare nelle vostre stanze la fotografia di questo luogo,
con tutte le poche e semplici istruzioni dell’Organizzazione del Torneo per come fare a raggiungerlo:
vi basterà strappare l’immagine per ritrovarvi sul posto.

Luogo di ispirazione puramente onirica, la Tomba per le Lucciole altro non è che un'immensa stanza buia
rischiarata unicamente dalle mille fiammelle di candele evanescenti -del tutto intangibili e disincarnate- che fluttuano a mezz'aria, sospese nel nulla; come facilmente intuibile, ad esse di deve il nome di questo posto bizzarro.
Secondo alcuni azzardi si tratterebbe di una sala circolare grande come un salone da ballo, ma le sue dimensioni reali risultano sconosciute, dal momento che nessuno ha mai visto o incontrato una parete che ne delimiti l'estensione.
Le fiamme che ardono dalle candele possono venire spente unicamente con l'ausilio di poteri sovrannaturali, e lo stesso dicasi per la possibilità di intaccare e distruggere i ceri: se si provasse ad afferrarle o urtarle esse risulterebbero incorporee come un'illusione, sebbene il loro fuoco scaldi ma non bruci.
Essendo questi lumi l'unica fonte di luce nel buio perenne, se spenti o distrutti, la stanza precipiterebbe nell’oscurità... ma mai per un tempo superiore ai 2 turni, giacché le candele fantasma paiono possedere la capacità di germinare dalle ombre in cui si sono estinte, tornando a rischiarare quell'enorme vuoto nero.
La temperatura è mite, l’aria immota e fragrante di incenso, e il locale si presenta soggetto ad una leggera eco.





Røse
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Rose
Black Monster
- Røse VS Sander Phoenix -

Campo di Battaglia: Arena Esterna, Tomba per le Lucciole
Condizioni Ambientali: Temperatura mite, luce ovattata.
Limite di Tempo: 28 Febbraio
Post Minimi: Presentazione + 3 Post Attivi
Limitazioni: 2 slot tecnica per ogni turno
Penalità: Dopo il giorno di mancata risposta
Primo Post: Røse
Sander Phoenix
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Sander Phoenix
L’Impiegato dell’Anno

Condizioni di Vittoria:
~ Morte Avversaria
~ Resa Avversaria
~ Perdita dei Sensi per esaurimento forze (10%)
~Abbandono



Criteri di Giudizio
Come da regolamento ci si baserà su Lealtà, Strategia, Scrittura e Puntualità con voti da zero a cinque.
Tutti e i parametri sono da considerarsi alla pari; nessuno vale più dell'altro.

NOTA:
I personaggi sono soggetti al criterio dei giudici sia per ogni tecnica/abilità singolarmente sgravata,
sia per schede complessivamente power-player.
 
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Røse
view post Posted on 31/1/2010, 15:26




First Interlude - C
-legendary black monster-
~
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{Bury your hopes, and hold your breath}

~~~
In principio c’erano i draghi, c’erano gli alati, c’erano gli uomini e i loro cavalieri.
Poi arrivò la guerra, e l’ombra della catastrofe abbracciò i cieli di ogni angolo del globo.
L’era oramai considerata leggenda conobbe la cupidigia degli umani, la sete di poteri degli alati e la totale indifferenza dei falsi dei, sotto gli occhi dei quali la ribellione dei sottomessi fu repressa nella sofferenza e annegata nel sangue.
I cavalieri dragoni caddero uno dopo l’altro, sacrificando le loro vite per porre fine al più devastante conflitto che il pianeta avesse mai visto; di loro, soltanto uno sopravvisse, scoprendosi prigioniero di un mondo ormai trasfigurato in un macabro mosaico di rovine, fumo, fuoco, fiamme, pestilenza, morte e carestia.
Per quanto la minaccia degli alati potesse considerarsi scongiurata, e il loro dispotico dominio cancellato per sempre dalla storia, l’unico sopravvissuto dell’antico ordine non aveva niente di cui andare fiero; migliaia e migliaia di vite spezzate, per poi scoprire che al termine ogni cosa perde di significato, e non restano altro che mani sporche di sangue e coscienze macchiate indelebilmente.
Avevano vinto, ma non c’era nulla di eroico in tutto ciò che era stato fatto.
E quando gli dei alati si videro sconfitti, il loro spirito vendicativo li portò a liberare la peggior piaga che l’umanità potesse conoscere; come se le devastazioni conseguenti alla Campagna del Drago non fossero di per sé un castigo, l’essenza del Velo abbandonò i cieli – o gli Inferi – e si scagliò sulla superficie, guidata nella sua opera punitiva da un tramite umano, destinato a reincarnarsi ogni centootto anni per perseguire l’eterno castigo inflitto agli uomini.
Ma dopo la guerra, dopo il Velo e il Figlio della Luna…

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…dopo tutto questo, venne il mostro nero.



Strinse la fotografia senza esitare; si sarebbe detto che conosceva alla perfezione la prassi.
Eppure, era soltanto la seconda volta che compiva quel gesto apparentemente insensato.
Chi l'avesse vista, seduta su una delle gradinate intenta a rigirarsi tra le dita una bella busta bianca, avrebbe sicuramente pensato che no, non avesse niente di meglio da fare. Ed effettivamente…
Però era senz’altro curioso notare come questa volta avesse deciso di non isolarsi dal resto del mondo; niente posti lontani, irraggiungibili. Meglio stare tra la gente. Se si fosse allontanata, poteva star certa che avrebbe cominciato a pensare, ricordare. Stare male, magari pentirsi di quel che aveva fatto solo poche ore prima.
Non seppe dirsi con certezza se fosse stato tutto un sogno: il vestibolo con le statue piangenti, il militare assassinato barbaramente in un impeto di furia omicida.
Visto? In fondo non era poi così diversa dagli dei che tanto detestava, eppure preferiva continuare a nascondersi dietro la maschera dell’obbligo. Doveva. Punto. Tanto bastava a giustificare le nefandezze.

Passò una mano sull’addome, dove avrebbe dovuto trovarsi l’eredità della coltellata inflittale dall’uomo. Non faceva male, e per forza: quando, risvegliatasi nella suite, aveva rimosso la parte superiore del vestiario per constatare l’entità della ferita, aveva trovato solo un’epidermide liscia e perfettamente intatta.
Rimase assorta per qualche minuto, fissando il vuoto dell’arena davanti ai suoi occhi; non c’era anima viva, eccezion fatta per qualche addetto alle pulizie.
Bene. Un gesto brusco, e rumore di carta che viene stracciata.
Chiuse gli occhi – questione di abitudine – e li riaprì solo quando fu certa di essere giunta a destinazione.

Strinse la lancia, vibrando un leggero colpo alla candela che più le era vicina; quando vide la lama attraversare il cero inarcò un sopracciglio, ma non si pose inutili domande che – ne era certa – non avrebbero trovato risposta.
Si mosse verso lo stesso lume, appoggiandovi un palmo sotto come se a reggerlo fosse stata proprio la sua mano. Anche soffiando sulla fiammella, non accadde nulla.
Nonostante simili fenomeni fossero tutto meno che comuni, quel luogo non le ispirava nessun sentimento particolare.
Raddrizzò l’arma, ponendo l’asta nell’incavo tra il collo e la spalla destra, lasciando che la lama sfiorasse il terreno.
Solo questione di tempo, ripetè mentalmente, più e più volte.

S o l o q u e s t i o n e d i t e m p o

SPOILER (click to view)
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Fisico: illeso.
Consumi del turno: nessuno.
Energia: 100%
Equipaggiamento
: Broken Butterfly (lancia di lunghezza pari a 250 cm)


.::.(Abilità passive)
    ≈ Play loud, Evil's Symphonic Poem
    Nonostante non ami fare sfoggio di stili di combattimento particolari quanto ricercati – preferendo lasciarsi andare in tempeste di colpi privi di schemi precisi, come un animale selvaggio – risulta difficile non notare la grazia e l’eleganza che accompagnano ogni suo movimento, dal più innocuo al più letale: tuttavia, spesso accade che… quando ti rendi conto di queste cose, sei già morto - nel senso più letterale del termine.
    Proprio come risulta facile notare il fluire dei movimenti, può risultare altrettanto facile non riuscire a seguirli, e non soltanto per via dell’elemento che ammanta la Sua figura; si tratta di velocità pura, diretta, quasi brutale nel suo manifestarsi repentino e inaspettato.
    La lancia, maneggiata con maestria, consente giochi ed evoluzioni che tendono a sfuggire all’occhio umano, per via della loro incredibile rapidità d’esecuzione.
    Il tutto, unito alla velocità stessa del contenitore terreno che la brandisce - Rose -, trasforma il susseguirsi dei movimenti in un’alchimia mortale: una fredda melodia d’acciaio, dolore e…
    ...m o r t e.

    Evanescence?
    C’è una certa differenza, tra ciò che l’occhio vede e ciò che il cervello elabora.
    Dopo questa doverosa premessa, è necessario dire che il corpo dell’Araldo è costantemente circondato da una patina invisibile, altro non è che quella parte dell’elemento che – presente in eccesso – non riesce ad essere contenuta e si riversa all’esterno, “impregnando” la zona immediatamente circostante, a fior di pelle.
    Inconcepibile per la mente di un essere umano, questo genera un disturbo visivo, una vera e propria interferenza; per certi versi, simile a quella di un canale televisivo che l’antenna non riesce a decodificare.
    Per i processi sopraelencati, l’occhio è messo a dura prova: ogni volta che si focalizza sulla Sua figura, il Velo fa sì che la visione sia parecchio fuori asse, generando problemi nel distinguere con precisione la profondità e la direzione dei colpi e dei movimenti.
    Un po’ come guardare attraverso una lente appannata, ma solo per quanto concerne il corpo dell’Araldo: tutto il resto è chiaramente visibile, cristallino come l’acqua.

    The last seal - Sesto senso
    Disciplina della percezione extra-sensoriale per eccellenza, questa abilità permette di vedere l’invisibile: essa consente di percepire e “vedere” l’aura degli esseri viventi e l’energia spirituale da loro emessa; anche attraverso oggetti solidi, si riesce a notare stati d'animo e forza dell’emanazione a seconda del colore e dell’intensità che lo spettro visibile assume.
    L'ultimo sigillo è un'abilità particolare, in quanto - a dispetto del nome - non necessita di essere "sbloccata" in alcun modo, essendo costantemente attiva in un raggio massimo di 20 metri: questo perchè l'elemento, anche se non visibile, aleggia constantemente attorno al suo fulcro, trasmettendogli per tempo una rapida immagine mentale della fonte di energia percepita, permettendogliene quindi la localizzazione.

.::.(Tecniche)
    ///

Note: Ho l'impressione di aver partorito un post più lungo del previsto. Oh, bè. Divertiamoci.

Edit: Corretto un imbarazzante errore di battitura. =/



Edited by Røse - 1/2/2010, 17:07
 
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Sander Phoenix
view post Posted on 3/2/2010, 23:21




In principio era il boccale, accompagnato da un solido bancone in noce ed un fusto di birra scura irlandese.
Successivamente, divenne una stamberga, una trentina d’imbucati, alcool a fiumi, e tanto fumo;
insomma una sorta di Rave party Aziendale da post annuncio ferie.

Certo, mancava la segretaria del capoufficio che ballava succintamente sul tavolo, raccogliendo avida le banconote ficcatele nel vestito dal resto degli impiegati che -da bravi morti di figa- la incitavano a “mostrare di più, sempre di più!”, però era una mancanza ampiamente compensata da abilissime cubiste brasiliane -o argentine? Beh che importa- imbucatesi verso le tre del mattino insieme ad un'altra manica di sconosciuti che portavano in dono -anziché, oro, incenso e mirra- fumo, donne e birra, che dal punto di vista di Sandro e Dom era anche meglio.

Date premesse e sviluppo, era a dir poco certo che il nostro duo non sarebbe mai arrivato in orario al prossimo turno -sempre ammesso che si fossero ricordati del prossimo turno- nemmeno c’avesse messo mano il padreterno: difatti, appoggiato ad una parete della stamberga, Sander Phoenix stava abbordando una turista russa con una qualche sorta di pseudo discorso finto filosofico, finto intellettuale, finto interessato sull’importanza di uno scambio culturale tra i due, insomma, una roba molto all’italiana.
Fortunatamente l’altra era troppo ubriaca per capirci qualcosa.

Certo, se non ci mette mano il Signore, posso sempre pensarci io….

Eh… che ne diresti se mi dessi il tuo numero di telefono?
Potremmo sentirci per scambiarci “opinioni” sulle relative culture…

Oh me molto felice si, si. Hai altro bicchiere di vodka si?
Certo, certo… ecco… dicevamo… dovrei avere qualcosa in tasca per segnarmi il tuo numero….
Ed il nostro trovò una foto di certe candele - non si ricordava d’esser stato in chiesa, ne tantomeno di aver fatto foto d’atmosfera,vabbè- e decise che il retro sarebbe stato più che adatto allo scopo richiesto dal momento.
Segnò così le generalità della signorina che, poco dopo, si congedò verso il bancone in cerca di altro alcool.
Ora tocca a me.

Pss… Sandro.
Che vuoi?
Perché ti sei segnato il numero di quel Viados?
Cosa, un Viados?!?
Si, ho controllato sotto la gonna, ha il pacco.

Fu così che Sander Phoenix, in preda allo sconvolgimento emotivo, strappò la foto sul cui retro era segnato il cellulare della Russa; un’ultima rapida immagine della stamberga by night e poi, fu come se fosse entrato in un enorme neuralizzatore- uno sciacquone MIB per intenderci- successivamente, il nulla.
A parte una sonora bestemmia di Dom.

In principio fu buio pesto. Poi, successivamente, presero ad apparire una miriade di lucette qua e là -e no, sono sicuro che non sono gli effetti del rave party. Credo...- tante piccole fiammelle così somiglianti a quelle ritratte nella foto appena strappate dal nostro impiegato dell’anno... che caso, vero?
Ho il dubbio d’esser stato gabbato…
Io ne ho la certezza. Ma rimandiamo a dopo le spiegazioni. Guardate, c’è qualcuno in mezzo alle candele!
Tra i mille accendini fuocherelli fluttuanti, prese a delinearsi una figura umana: si trattava di una donnina mignon dal seno abbondante e dai capelli -palesemente tinti- neri come la notte, oltre ad una carnagione con troppo fondotinta modello “tintarella di luna” ed un sex appeal pari a quello della portinaia del palazzo.
Una volta che il nostro duo mise maggiormente a fuoco l’immagine, poté notare come la signorina indossasse quello che sembrava uno di quei costumini da sociopatici giappofili cosplayer, che si vedono in massa in toscana attorno a fine ottobre- si, proprio il Lucca Comics, bravi!- con tanto di presunta arma in gommapiuma e vetroresina. Sicuramente aveva anche il repertorio di battute tratte dall’opera a cui era ispirata. Che Dio ce ne scampi.
Fiuuu, che Bella Sgnacchera!
Un poco tracagnotta forse….
Mamma mia, pure il cesso fetish ci mancava. Ma cos’è, da queste parti fanno a gara a chi raccoglie il maggior numero di bizzarri sociopatici per dargli corda?
Detto da te che vai in giro con un braccio con dentro un latin lover fallito…

Qui stiamo andando fuori tema, ecco.
Si, direi di si. Facciamo che vado avanti?
Ecco va, non vedo l’ora di conoscere la fanciulla. E’ maledettamente pisellabile!
Per te qualunque cosa è pisellabile. Non è necessario nemmeno che respiri, basta che abbia un buco.
Sono un uomo con poche pretese.
Pochissime.
Il nostro impiegato dell’anno si fermò ad una decina di metri dalla cosplayer, sistemandosi le lunette con la mancina, in attesa che gli eventi si dispiegassero dinnanzi a lui - frase finto tamarra, finto epica per concludere la descrizione e distogliere l'attenzione da quei due cazzoni.
Ehi, Aura… pssst.
Che c’è?
Potresti sbirciarle sotto la gonna?Non vorrei che fosse un travone pure questa!

..Ci rinuncio…


SPOILER (click to view)
Status »

Fisico:
Sander Phoenix: finto eroe, vero impiegato. Come al solito quindi.
Cugino D(o)om: finto palestrato, finto latin lover, veramente funzionante(credo).
Aura d'improbabilità: come un super alcolico virgin. non esiste.
Psicologico:
Sander Phoenix: ripensando alle steppe russe. ed all'esser stato gabbato.
Cugino D(o)om: desideroso di approfondire gli usi ed i costumi delle cosplayer. no, non voglio sapere che significa.
Aura d'improbabilità: sta scrivendo il suo CV da mandare al centro impiego auree narranti.

Riserva comunale: 100%
Consumi impiegati: //


Abilità impiegate »
    Il Parassita Sociale
    cugino Do(o)m

    /


    Nella vita piatta di Sander, c'era un piatto lavoro e certamente un piatto compagno d'ufficio.
    Il suo nome era Domenico Francesco Minichetti -"Cugino Dom" per i fedelissimi- di professione accattone. Uno di quei rifiuti umani capace di attaccarsi al bordo della tua scrivania -mettendo peraltro a rischio l'equilibrio del tuo nuovissimo MacBook da 1300 cucuzze- per scucirti di tasca il secondo caffè della giornata. Non so se avete inquadrato il tipo.
    Di solito arrivava in ritardo al lavoro, esordendo col classico "No, cioè, praticamente mi servono gli ultimi dieci, poi arriva la busta paga e ti ridò tutto. Promesso! Croce sul cuore!" e si informava delle nuove "squinzie" appena assunte in reparto atteggiandosi a trombeur des femmes numero uno del piano.
    Peccato che ebbe la pessima idea di essere puntuale il giorno dell'incidente.
    Così, quando il toner della stampante detonò provocando un corto circuito generale con conseguente incendio ad espansione fulminea e crollo delle pareti dell'ufficio - senza però intaccare il resto del palazzo - lui, insieme a Sander ed ogni altro oggetto di quella stanza, si trovò al centro di un enorme vortice d'improbabilità, coadivuato dall'incredulità accumulata dall'impiegato catastale vita natural durante
    Risultato?
    L'Aura d'Improbabilità, non sapendo gestire insieme una simile mole di eventi illogici, ha risolto il tutto fondendo ogni cosa - 'cugino' compreso - nel braccio destro di Phoenix.
    Ora quel braccio è in grado di richiamare e plasmare in forme improbabili gli oggetti così assorbiti, tutti - purtroppo - contaminati dalla volontà parassitica di Dom e dalle sue pedanti richieste.
    Una volta richiamato - o apparso per i fatti suoi - il cugino Dom si presenta come un agglomerato eterogeneo di metallo e carne -"come quel film che vedemmo sabato al cineforum aziendale!" commentò il tapino a fattaccio avvenuto.
    Nemmeno si ricordava del titolo di Terminator.
    Come un ex-impiegato del catasto possa supportare tale massa non è dato saperlo, ma in fondo, diciamocelo: a nessuno importa.
    Resta di fatto che il Cugino Do(o)m possa tramutarsi a piacere in un'arma da corpo a corpo - o una lama senza consumo(1 pt) -, interamente ricoperta di rostri e speroni che non passerebbero il bollo dell'ufficio d'igiene manco a pagare tangenti per un anno e mezzo.
    Certo, nessuna di queste è particolarmente bella a vedersi, ma di sicuro ha la sua lata, sporca utilità.
    [Arma personale | Tecnica variabile_]

Note »
    Legenda
    Testo - Aura d'improbabilità
    Testo - Cugino D(o)om
    Testo - Sander Phoenix
    ricambio anche qui gli auguri fatti via mp. Che vinca il migliore e buon divertimento, spero che il post sia di tuo gradimento. :wosd:
    P.s. Per motivazioni di salute mi ritrovo a dover postare ora e non domani come avrei preferito per darti più tempo per leggere e postare, purtroppo sarò assente da martedì a giovedì, quindi non potrò assicurare di essere in grado di fornire un reply qualora toccasse a me, ma prometto che farò il possibile. Volevo avvisare anticipatamente il mio avversario.
    Scusami, dal prossimo post dovrei avere tempi più larghi (spero).
 
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Røse
view post Posted on 8/2/2010, 22:38




.: (We show no mercy, for we have none) :.
-
Una voce stridula, fastidiosa, che giunse alle sue orecchie trasformata dai continui rimbalzi tra un’eco e la successiva.
Ne aveva viste di cose, in tutto quel tempo… ne aveva sentite, provate.
Insomma, poteva dirsi che oramai ben poco fosse in grado di strapparle un minimo cenno di meraviglia.
Il piccolo appena giunto stava impegnandosi per riuscirci, a quanto pareva; e i suoi sforzi non furono vani, perché Rose inarcò un sopracciglio – ed era la seconda volta che lo faceva, per di più nel giro di soli trenta secondi.
Notevole.
Ma dove stava la ragione di tale – se così la si vuole definire - sorpresa?

Inclinò la testolina e si concesse qualche secondo per studiarlo meglio, portando la mano destra a massaggiare il mento, ma solo dopo che l’ebbe usata per intimare ad un ciuffo ribelle di rimanere al proprio posto.
E la lunga chioma corvina, che ondeggiava seguendo il movimento di diniego del capo della donna, sembrava non volerne proprio sapere di obbedire all’implicito comando impartito: i fili d’ebano andavano sollevandosi come dotati di volontà propria, muovendosi cullati dal ritmo di una brezza calda e invisibile.
Era un sottile alone purpureo, che ne circondava la figura e ne mesceva i tratti principali, trasformandola in una maschera astratta racchiusa in un sinistro involucro mistico.
No, no, continuava a ripetersi mentalmente.

Quel tapino aveva tutta l’aria di essere un elemento, come dire… fuori luogo?
L’abbigliamento, e l’aspetto in generale richiamavano un altro tempo, un altro luogo: ricordava di un mondo dominato dalla tecnologia e maltrattato dall’uomo, dove persino la magia era stata dimenticata; ma erano immagini confuse, fotografie sbiadite. La sua memoria non era eterna, a differenza del suo corpo e della sua anima, e quella era la sua più grande fortuna: non l’aveva mai negato.
Più o meno nello stesso momento, il sesto senso la informò della presenza di un altro essere, e i flussi di energia che poteva vedere convergevano quasi interamente verso il braccio destro dell’ometto: segno inequivocabile della compresenza di un’altra creatura, un possibile alleato; dal suo punto di vista, nient’altro che l’ennesimo burattino da schiacciare nel sangue.
Tuttavia, il modo in cui si rivolse al primo fece mistero di quella consapevolezza, tenendola esclusivamente per sé, come un segreto che lei aveva tutta l’intenzione di custodire gelosamente.


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Mi auguro che tu sappia combattere almeno quanto parli, ragazzo.
Perché qui non c’è nessuno a proteggerti.
Ora…

Pausa voluta, tono disteso e voce calma e posata, come quando si spiega un concetto particolarmente difficile ad un ascoltatore che mai e poi mai riuscirà a comprenderlo.
Impugnò la lancia con entrambe le mani e la indirizzò verso il cielo, per poi conficcarla a terra con un gesto calcolato e disinvolto, ben strano considerate le dimensioni dell’arma e il tono muscolare della donna.

Vediamo di dare un senso a questa giornata.
Usando l’arma come una campionessa di salto in alto userebbe la propria asta, si diede la spinta necessaria ad elevarsi di almeno un paio di metri, staccando la lancia dal suolo soltanto quando il corpo iniziava a tornare verso il terreno, vittima della forza di gravità; solo allora scattò, correndo frontalmente verso di lui ad una velocità che chiunque avrebbe definito semplicemente folle.
L’arma era impugnata da entrambe le mani, tenuta sul lato sinistro del corpo con la lama rivolta indietro, artefice di un autentico filare di scintille incandescenti generate dal rapidissimo contatto tra l’acciaio e il suolo; lo stesso acciaio verso il quale convergevano spessi fasci di lampi violacei che si inseguivano a spirale attorno al corpo principale dello strumento, generando un macabro party di luci scoppiettanti.

Rallentò di poco quando arrivò ad essere distante da lui – loro? – abbastanza da permettere alla lancia di aggredirlo, ma non l’opposto, qualunque fosse la sua arma; due metri abbondanti, quanto le bastò per stendere le braccia, richiamare l’arma e gettarla in una potente sforbiciata da sinistra verso destra, così che il primo ostacolo incontrato fosse il braccio destro dell’omuncolo; contemporaneamente ebbe origine qualcosa di simile ad una esplosione indolore, che interessò il solo corpo della donna e i tre metri circostanti, uccidendo le candele e fondendo ogni cosa in un ammasso di tratti indistinti e sfocati.
Il colpo ferale arrivò in quell'istante, una ghigliottina orizzontale sparata ad una velocità a dir poco incredibile, che avrebbe poi sfruttato per puntare ancora i piedi e proseguire il giro, atterrando alle sue spalle – se lui glielo avesse permesso.
Inutile dire che sperava che no, non glielo avrebbe lasciato fare.
Che sarebbe durato almeno venti secondi, che avrebbe reagito con la caparbietà e la strafottenza di cui il viso vispo e sveglio indicava la presenza.
Avrebbe giocato ancora un po’; poi gli avrebbe fatto mangiare la polvere.



SPOILER (click to view)
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Fisico: illeso.
Consumi del turno: Medio x2
Energia: 80%
Equipaggiamento
: Broken Butterfly (lancia di lunghezza pari a 250 cm)


.::.(Abilità passive)
    ≈ Play loud, Evil's Symphonic Poem
    Power up alla velocità, già citato.

    Evanescence?
    C’è una certa differenza, tra ciò che l’occhio vede e ciò che il cervello elabora.
    Dopo questa doverosa premessa, è necessario dire che il corpo dell’Araldo è costantemente circondato da una patina invisibile, altro non è che quella parte dell’elemento che – presente in eccesso – non riesce ad essere contenuta e si riversa all’esterno, “impregnando” la zona immediatamente circostante, a fior di pelle.
    Inconcepibile per la mente di un essere umano, questo genera un disturbo visivo, una vera e propria interferenza; per certi versi, simile a quella di un canale televisivo che l’antenna non riesce a decodificare.
    Per i processi sopraelencati, l’occhio è messo a dura prova: ogni volta che si focalizza sulla Sua figura, il Velo fa sì che la visione sia parecchio fuori asse, generando problemi nel distinguere con precisione la profondità e la direzione dei colpi e dei movimenti.
    Un po’ come guardare attraverso una lente appannata, ma solo per quanto concerne il corpo dell’Araldo: tutto il resto è chiaramente visibile, cristallino come l’acqua.

    The last seal - Sesto senso
    Auspex 20 metri, già citata.

.::.(Tecniche)
    Gate to abyss
    Concentrando la propria aura e trattenendola per un istante, è possibile per l'araldo liberarne una gran quantità affinchè vada a cumularsi agli effetti di disturbo causati dall'abilità passiva.
    Solitamente liberata in fase d'attacco, questa si espande come una bolla evanescente e intangibile, che circondando il caster per un tempo non superiore ad un paio di secondi, amplifica tremendamente il disturbo visivo in chiunque osservi il fenomeno - se entro una distanza massima di tre metri. Effetto istantaneo.
    ~ Consumo Medio

    ≈ Second seal
    Compito del secondo sigillo è quello di consentire un'accelerazione immediata alla/e parte/i del corpo indicata/e, permettendo così di sferrare rapidi colpi o, - perchè no -, realizzare scatti e acrobazie qualora si presenti la necessità.
    ~ Consumo Variabile -> Medio, per il colpo orizzontale.

Note: Come si evince dalla descrizione, il Gate To Abyss ha il compito di amplificare il disturbo generato dalla passiva Evanescence, che ho riportato per intero per comodità.
Naturalmente non si tratta di una tecnica psionica, nè illusoria.
Infine, il power up Medio in velocità scaturito dal Second Seal è interamente concentrato nell'unico movimento di attacco, e va ad incrementare il non indifferente power up passivo.
Come ben sai, per qualunque dubbio non esitare a contattarmi.
Viste le difficoltà temporali cui hai accennato, ho preferito cancellare il post e ripostarlo, così da correggere una cosina e darti più tempo per rispondere, pur essendo a questo punto incappato nel ritardo. A te. =)
 
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Sander Phoenix
view post Posted on 12/2/2010, 16:13




CITAZIONE
“Mi auguro che tu sappia combattere almeno quanto parli, ragazzo.
Perché qui non c’è nessuno a proteggerti.

Vedi? Lo sapevo. Tipica Frase da Darkemo manga.
Avrà copiato Trinity: in fondo, si sa che i giapponesi provano sempre a copiare gli americani.
Aspetta, aspetta, s’immaginerà che il suo codice dialogativo venga rispettato….
L’aura di incredulità replicò così al commento della fanciulla,
senza probabilmente ormai più rendersi conto che la (cattiva) compagnia della coppia di impiegati catastali
stesse cominciando ad affettare anche lei della tipica crisi di coscienza che colpisce l’uomo medio,
portandolo a dissacrare e svilire ogni sogno di magia, misticismo ed epicità.
...e pensare che era suo scopo, missione, obiettivo e ragion d’essere quella di stupire Sandro!

Nano-nano sorella, veniamo in pace dal pianeta Vulcano!
Il braccio/latin lover non perse occasione di prendere la parola per attaccare bottone
-insomma, davanti ad una bella gnocca toccava a lui passare all’azione.
né Sandrino nél’aura avevano il suo fisico da trombeur des femmes, dopotutto!-
Formò con la mano il simbolo della pace universale,
ma -nel farlo- dalla tasca del pantalone qualcosa cadde sul pavimento nero
da romantico posticino a lume di candela:
-insomma, il posto perfetto per far sciogliere una squinzia... successo assicurato-
si trattava di un piccolo e piatto involucro di plastica. Un profilattico gusto kiwi.
...piacciono frutti tropicali nel tuo paese si ?

Il Minichetti sfoggiò il sorriso più seducente del suo repertorio,
ma l’odore del due di picche aleggiava nell’aria come il tanfo dei liquami che si sentiva
nel cubicolo dell’ufficio di Sandro (che ricordiamo essere stato, ai bei tempi, il più vicino al bagno)
quando le fogne rigurgitavano; difatti, in tutta risposta, la cosplayer eseguì un movimento matrixiano
alzandosi in volo con la sua lancia di vetroresina - robusta però!- per poi ritaterrare e caricare il cugino Do(o)m.
Bastava anche un no, eh! Preferivi quello all’anguria?
Cazzo, mi sa che mi si sono appannati gli occhiali…

In quell’attimo, giusto subito dopo il movimento iniziale della cos player
-che imitava le movenze di una delle tettone più apprezzate di un noto videogioco: seung mina-
la vista dell’impiegato dell’anno parve andare a farsi benedire - vedi? Troppe pippe, e poi diventi cieco!
Tuttavia, l’impiegato non era solo in quella battaglia:
-tanto più che, essendo Sander insensibile al dolore e Do(o)m no,
era preciso interesse del parassita preservare se stesso-
il braccio destro letteralmente esplose in una massa di plasma semiliquido,
dando vita ad una barriera parzialmente sferica di circa 2 metri di diametro,
che accusò assai egregiamente l’impatto al posto del nostro eroe.

Subito dopo, lo scudo parve gonfiarsi come in preda ad un eccessiva dose di viagra,
corredata persino dell’apposita proppagine allegata.
Da lì, per un istante, giunse la voce del Minichetti, e sulla superficie metallica si formò il suo sorriso sghembo.
O forse ti piace di più alla banana?
E al seguito di questa squallida battuta dichiarazione di guerra, il “frutto” di Dom fece fuoco verso la vicina giapponofila, con il preciso intento di eseguire una “penetrazione” da manuale.
O da giornaletto porno. Come preferite voi.




SPOILER (click to view)
Status »

Fisico:
Sander Phoenix: vista leggermente appannata. Troppe seghe?
Cugino D(o)om: in preda ad una reazione da eccessivo consumo di pastigliette blu. No, non è matrix.
Aura d'improbabilità: statisticamente astratta. (significa che è una? Aura! Bravi!! 10+)
Psicologico:
Sander Phoenix: leggermente schifato dalla cultura sociopatica giapponofila.
Cugino D(o)om: Eccitato. E Dio solo sa quanto ciò sia preoccupante. Come dite? Dio non c’è? Prepensionamento? Cazzo.
Aura d'improbabilità: mentalmente assente.
Riserva comunale: 80%
Consumi impiegati: Medio + Medio (10+10)


Abilità impiegate »
    Il Parassita Sociale
    cugino Do(o)m[Arma personale | Tecnica variabile_]
(già citata)
    La varietà è il sale della morte


    «Per favore. Ho visto di molto meglio alla fiera autunnale del Palazzo Agostinelli.»
    - Sander Phoenix, al Leviatano.

    Sander è del parere che credere sia una questione di punti vista.
    Lui ne possiede diversi. Tutti particolarmente ristretti.
    Proprio per tale ragione è particolarmente scettico verso tutto ciò che vede, affrontando la vita con una qual certa dose di cinismo che -in particolare per un impiegato castale - è uno dei pochi metodi per sopravvivere.
    Ora, figuratevi attorno ad un individuo così disilluso un'aura d'improbabilità fuori da ogni schema, senziente, narrante e pure un poco stronza. Come dite? impossibile? Beh, non avete proprio torto ma... ...diciamo che è successo. E che la realtà non l'ha presa proprio bene.
    Ciò che ne risulta è un impiegato catastale in grado di alterare ciò che gli viene scagliato direttamente contro -che sia magico (2 pt) o fisico (2 pt)- in maniera del tutto illogica ed umiliante tramite il semplice impiego del suo "Ateismo" globale, rendendo così l'attacco scagliato qualcosa di talmente vergognoso da farlo fuggire via.
    Lontano.
    In un posto molto nascosto, possibilmente oltralpe.
    Un altro curioso effetto che ne deriva è che quest'aura bizzarra ha donato all'impiegato
    la possibilità di vedere gli agglomerati energetici- (5 pt)
    Peccato che lui non creda in una roba così assurda. "Da filmetto Sci-Fi" -mi sembra già di sentirlo.
    [Auspex passivo | Tecnica variabile_]
    Tale Padrone, tale arma

    «Va bene, va bene. Sono gli ultimi dieci.»
    - Sander Phoenix, prima di sganciarne altri venti per una copia sottobanco de 'casalinghe vicentine'

    A convivere con il cugino Dom si possono imparare molte cose, come riuscire a non far nulla campando sul groppone altrui, o come riuscire a farsi passare per un adone latino in cerca della prima squinzia vacanziera fresca di divorzio - e trovarla.
    Sander, però, ha imparato ben altro.
    Condividendo simbioticamente parte del medesimo corpo, il nostro impiegato catastale ha appreso come “vivere alle spalle” del parassita, come in vita lui aveva fatto a sue spese: la resistenza fisica dei due è particolarmente migliorata (5 pt), donando al loro corpo comune la possibilità di combattere alla pari coi super-figaccioni impomatati pieni di steroidi fino ai peli del culo che gli si parano sempre davanti, pur mantenendo completamente estraneo il dolore per l’impiegato dell'anno (5 pt) a spese del suo invasivo coinquilino -e con sua somma soddisfazione.

    [Resistenza + 50% | Immunità al dolore_]

Poteri impiegati »
    I Segreti dell'Accattone
    abilità dell'arma


    (scudo a consumo Medio nel primo slot) (cannone laser a consumo medio nel secondo slot.)


Note »
    Utilizzata una combinazione dello scudo dell’accattone + resistenza passiva incrementata per generare una difesa generica credibile e corretta.  ringrazio per la pazienza e mi scuso con il mio avversario per eventuali disagi. ;)
 
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Røse
view post Posted on 16/2/2010, 15:58




.:Onward to the Sacred battlefield, where justifications and limits are revealed:.

~
Sereno, quattrocchi: quando te lo avrò tagliato,
non avrai più bisogno di quel cappuccetto.

E poteva star certo che avrebbe mantenuto la promessa.
Non perché le piacesse fare del male – questo si è capito, ci si augura – ma piuttosto per una questione di… soddisfazione personale.
Per dimostrare al bimbetto supponente e sarcastico che in fondo lo possedeva anche lei, il senso dell’umorismo – e che poteva rivaleggiare ad armi pari con il suo.
Un cinismo maturato nell’arco di millenni, sì: ma capace di lasciare posto ad altro,
e non necessariamente qualcosa di più piacevole.
D’altronde, il placido sorriso sghembo che le era sbocciato in viso lasciava presagire soltanto il peggio del peggio. Peccato per una cosa: il buio totale nel quale quel lembo di stanza era stato gettato in seguito all’emanazione di energia lo nascondeva impeccabilmente, privando il buffo avversario della vista di tale manifestazione di scherno e orrore.
Con tutta probabilità, lui ci avrebbe riso sopra – poteva dire di conoscerlo già così bene da poterlo leggere come un libro aperto – ma lei gli avrebbe fatto eco.
Magari spiegandogli che quel ghigno distorto era l’ultima cosa che decine di migliaia di persone vedevano prima di trovarsi di fronte al suo vero aspetto; prima che le loro case, le loro città e le loro famiglie venissero bruciate e nullificate dalla possente energia primordiale che scorreva in corpo al Mostro Nero – o forse, più semplicemente, avrebbe lasciato perdere ogni tentativo di spiegazione, accontentandosi di vederlo trasfigurato in un ammasso informe di carne e interiora.
Perché alla fine, lei esisteva solo per quello: era una macchina da guerra, nata per uccidere e destinata a non poter essere uccisa.
Chiunque altro sarebbe impazzito.
Lo pensava sempre, quando sentiva le proprie convinzioni vacillare.
Shitan non faceva altro che ripeterglielo.
Chi, meglio di lei, avrebbe potuto ricoprire un simile, terribile ruolo?
La risposta era sempre la stessa.

Lo pensò mentre completava la semirotazione della lama, sorprendendosi un poco nel notare come quell'uomo avesse superato senza problemi sia la sparizione improvvisa della luce che il colpo potenzialmente mortale dell'arma, e - non da ultimo - l'intrusione del Velo.
Però c'era una cosa della quale sembrava difettare: l'esperienza.
Sul campo di battaglia, Rose aveva imparato tante cose. Senza bisogno di rievocare antiche memorie,
ricordava - sapeva - che restare vicino ad un guerriero innaturalmente agile e armato di una lancia che misura quasi tre di lunghezza... è incredibilmente folle.
Poteva sembrarlo, a dire il vero: bastava guardarlo dritto negli occhi, penetrando le lenti trasparenti con una singola, profonda occhiata. Lì, balenava una luce che nemmeno lei aveva mai visto prima d'allora.
Si limitò a richiamare a sè la l'asta, allontanandola di un poco quando vide nascere uno strano oggetto da quello che fino a pochi istanti prima era stato uno scudo gelatinoso.
Il sesto senso non si dimostrò inutile, comunicandole per tempo che da quella cosa avrebbe avuto origine... altro.
Aveva anteposto lo scudo, ma il disgraziato non si era premurato di impedirle di portare a compimento l'obiettivo che si era prefissata: usare il braccio dell'altro come punto d'appoggio dell'arma per completare un mezzo giro e ritrovarsi alle sue spalle.
Distruggendo, nel compiersi di quel rapido movimento, il minaccioso raggio laser originato dal braccio dell'avversario e diretto verso il suo busto; stringendo l'asta le aveva trasmesso parte del potere dell'elemento, manifestatasi sotto forma di una scarica fulminea di energia che - avvolta la lama - aveva letteralmente disintegrato l'attacco nemico.
Le era bastato vibrare un singolo colpo obliquo in corrispondenza del raggio, attraversandolo e nullificandolo.
Atterrò poi alle sue spalle, come previsto.
La lancia impugnata verticalmente e pronta a calare ancora.

image
Peccato non esserci incontrati in altre circostanze.
E calò, infatti.
Dalla posizione privilegiata che era riuscita a guadagnarsi, Rose sollevò la gamba destra per sferrare un potente calcio di tacco all'altezza della giuntura posta sul retro dell'altrui ginocchio sinistro, e scagliò l'arma in un affondo preciso quanto letale; mirava alla base della schiena, ed era un colpo potenzialmente capace di lasciarlo paralizzato per tutto il resto della sua miserabile vita.
Un primo colpo, e poi ancora - e ancora.
Nel braccio irrorato di energia poteva avvertire la forza ancestrale scorrere come un fiume in piena.
Ma... lui?
Lo sentiva respirare, ne percepiva la presenza seguendo i moti di energia che il suo corpo emetteva costantemente, forse inconsapevolmente; sentiva il suo fetore, ed era lo stesso tanfo delle carogne che aveva ammassato in quel lasso di tempo indeterminato, eterno. Era come un animale, un demonio in caccia, incarnava la furia cieca e la crudele efferatezza del predatore inarrestabile.

-
Che dire di Shitan? Lo sentiva vicino, ma aveva avuto la curiosa sensazione che – se mai avesse voluto incontrarlo nuovamente – avrebbe dovuto calcare il suolo dell’ultima arena, intingendo Broken Butterfly nel sangue di altri uomini; due, perché quello che aveva di fronte era già morto; due, perché non avrebbe chiesto – né voluto – altri tributi; e ancora due, perché fare altrimenti non sarebbe stato possibile.

Non per lei.



SPOILER (click to view)
image
Fisico: illeso.
Consumi del turno: Medio x1 / Alto x1
Energia: 50%
Equipaggiamento
: Broken Butterfly (lancia di lunghezza pari a 250 cm)

.::.(Abilità passive)
    ≈ Play loud, Evil's Symphonic Poem
    Power up alla velocità, già citato.
    Evanescence?
    Già citata.
    The last seal - Sesto senso
    Auspex 20 metri, già citata.

.::.(Tecniche)
    Magic≈Bane
    L'arma contiene magia, ma sarebbe più corretto dire che nasce dalla magia o - meglio ancora - è magia essa stessa.
    Tramite un adeguato consumo di energie e al verificarsi del contatto tra l'arma e la manifestazione magico/eterea sua nemica, questa la fende e, se l'energia convogliata nella lama è sufficiente, la disperde senza pietà.
    ~ Consumo Variabile -> Medio, per disperdere il raggio laser.

    ≈ First seal
    Il primo sigillo vede la propria ragione d'esistenza nell'incremento della pura forza fisica; a comando, permette di generare un potenziamento interamente localizzato nell'area del corpo prescelta, avente durata istantanea.
    Di conseguenza, concentrando il power up in un braccio, il colpo immeditamente successivo, se vibrato con l'arto in questione, risulterà più potente a seconda del consumo profusovi.
    ~ Consumo Variabile -> Alto, per il primo affondo.

Note: Avendo espresso l'intenzione di portarmi alle tue spalle nel precedente post e non avendo trovato impedimenti di sorta, ho ritenuto opportuno descrivere l'azione come effettivamente avvenuta, avendo cura di difendermi durante il movimento per evitare che l'attacco di Dom andasse "a vuoto". Almeno credo.
Questo è il secondo ed ultimo turno di assenza delle candele, spente precedentemente dalla tecnica Gate To Abyss.
Il potenziamento Alto alla forza del braccio interessa soltanto il primo dei tre affondi.
E per finire, con "cappuccetto", Rose si riferisce ovviamente al profilattico che ha intravisto scivolare dalla tasca di Sander.
Okay, fine delle seghe mentali post-post. X°D
A te la mano. :°)
 
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Sander Phoenix
view post Posted on 20/2/2010, 01:14




CITAZIONE

“Sereno, quattrocchi: quando te lo avrò tagliato,
non avrai più bisogno di quel cappuccetto.”


La voce della “tettona mora” -che sentiva senza “vederla” in mezzo a quel buio pesto- prometteva pratiche di piacere estremo e contorto;
cose che, va detto, attizzano una cifra, ma... non piacciono a tutti.

Già già: non ho mai amato particolarmente il sesso violento,
mi accontento di una trombata classica al giorno.
Il Grande sogno italiano.
Non ti facevo così patriottico.
Siamo in due; certe cose ti sconvolgono a tal punto che non sai mai da che parte iniziare.
Tipo petto o coscia?
Coscia! Coscia!
Peccato, tutto petto.
No, dietro la tua coscia coglione!
In quel momento, con un colpo a tradimento, la giapponofila cosplayer eseguì una fantomatica “vecchietta”, una stoccata alla coppa del ginocchio destro, nel tentativo di portare il nostro impiegato dell’anno con il culo per terra prima ancora che egli potesse anche solo rendersene conto.
Subito dopo, un affondo dell’arma in vetroresina della sociopatica partì all’indirizzo del nostro Eroe(?),
dimenticando la fida aura senziente ed i suoi gargantueschi poteri -amo le parole fighe:
con un imperioso gesto etereo, invisibile ai più, me medesima rese porosa e resistente l’aria posta subito dietro le spalle del giovane Sandro, creando una barriera impenetrabile che…
Strap.
…la lancia -per quanto a fatica- bucò la difesa improvvisata, che ne deviò tuttavia il suo percorso, dirottandola su parti più sacrificabili: colpì il bicipite sinistro dell’impiegato catastale, con sommo dispiacere per il simbiote latin lover a cui toccava come sempre il dolore della ferita.
CAZZO FA MALE
Se faceva bene non lo lasciavo mica a te sai?
Puttana che non sei altro!
Chi io o la giapponofila?
Azzarderei un tutt’e due.
Troppo buono.
Tornando a noi, grazie all’irreprensibile tempra del nostro -dovuta al gran numero di pippe che si spara sulla collezione di “stantuffami”, “casalinghe vicentine” e “penthouse” che tiene accuratamente nascoste in un cassettone situato poco sotto al letto-, il colpo ebbe meno effetto del previsto, limitandosi a scavare un solco di media entità poco sopra il bicipite sinistro del giovane; i restanti due colpi, complice il magistrale colpo all’articolazione della gamba -che l’aveva messo culo a terra- e la difesa porosa -cui andava il merito di aver rallentato quel tanto che bastava l’offensiva- passarono quei venti-trenta centimetri al di sopra dello scalpo del nostro employer of the year.

Ora, nei suoi uffici da impiegato, Sandro aveva imparato molte cose. Senza bisogno di rievocare vetusti documenti catastali, la prima regola per spiare nello spogliatoio delle dipendenti era assicurarsi non solo di non essere visto, ma di far si che neanche loro ti vedessero, e, seppur la considerasse un semplice suppellettile accessorio della giapponofila cosplayer, quella sorta di aura alla son goku che continuava ad emanare, nonostante fossero al buio, rendeva qualunque sforzo d’occultamento avesse praticato in precedenza del tutto inutile.

A questo punto, i più attenti -o i meno svogliati - di voi, potrebbero affermare che questo era valevole anche per il nostro improbabile duo, ma da quel che ricordo io, non hanno mai preteso di occultarsi, tutt’altro.
E così, la gazzella -contaminata dall'arrampicamento sociale- manda a quel paese madre natura e si fa leone
per un istante, con tutte le varianti (il)logiche del caso.

Così, mentre Sandro s’accingeva a toccare il suolo, il suo braccio latin lover si piegò all’indietro,
rivelando una voragine là dove prima si sarebbe potuta trovare la mano.
Al centro di questo condotto d’uscita, una soffusa luminescenza avrebbe potuto rivelare la canna di un dispositivo, e sempre alla luce sarebbe stato possibile scorgere due giganteschi occhi stralunati posti sopra ad un sorriso per nulla rassicurante, accessoriato d’un lucore metallico.
Peccato che in quella stanza fossero completamente al buio.

Ricordatevi, dietro ad ogni grande uomo, vi è sempre una grande donna.
Ma in fondo, se la grande donna sta dietro, vuol dire che non ha capito un cazzo.
Rico, Kaboom.
ed in tutta risposta, un pinguino bombardiere glam metaller, armato di un basso elettrico blu metallizzato,
venne sparato ad altissima velocità proprio in traiettoria con la cosplayer.
Avete capito vero cosa sta per succedere?
Si ragazzi, proprio così.
“Kaboom.”



SPOILER (click to view)
Status »

Fisico:
Sander Phoenix: decisamente stanco. Gli straordinari non pagati son sempre poco graditi.
Ferita di entità mediobassa all'altezza del bicipite sinistro.
Alcuni capillari rotti sul volto che si trasformano in fastidiosi rigagnoli di sangue.
Abiti decisamente da mandare in lavanderia.
Cugino D(o)om: è difficile comprendere l'anatomia di un simbiote latin lover sapete?
Aura d'improbabilità: legalmente entropica.
Rico: KABOOOOM.

Psicologico:
Sander Phoenix: orgoglioso del suo addestramento da spia di spogliatoi femminili.
Cugino D(o)om: In modalità Skipper :fire:
Aura d'improbabilità: gode un poco per il dolore di dom.
Rico: KABOOOOM. si, lo so. è monotematico. ma che volete farci è ancora giovane.

Riserva comunale: 30% (Prossimo alla bancarotta)
Consumi impiegati: Medio + Critico (10+40)


Abilità impiegate »
    Il Parassita Sociale
    cugino Do(o)m[Arma personale | Tecnica variabile_]
(già citata)
    La varietà è il sale della morte


    «Per favore. Ho visto di molto meglio alla fiera autunnale del Palazzo Agostinelli.»
    - Sander Phoenix, al Leviatano.

    [Auspex passivo | Tecnica variabile_]
(già citata)
Usato consumo medio per dimezzare la potenza offensiva dell'affondo di lancia.
    Tale Padrone, tale arma

    «Va bene, va bene. Sono gli ultimi dieci.»
    - Sander Phoenix, prima di sganciarne altri venti per una copia sottobanco de 'casalinghe vicentine'


    [Resistenza + 50% | Immunità al dolore_]
(già citata)

    «L'estinzione delle specie rare in Antartide è una minaccia ampiamente sottovalutata.»
    - Sander Phoenix, qualunquismi celebri, cercando di abbordare la segretaria del caporeparto

    Esistono eventi che, per quanto l’aura d’improbabilità si sforzi di far credere reali, risulteranno
    ancor meno credibili agli occhi del nostro - ma non per questo meno utili.
    Uno di questi è un complesso marchingegno generato dal braccio destro di Sander -un motore a gatti imburrati, nella fattispecie (autentica leggenda)- in grado di produrre tanta e tale energia da poter espellere alcuni fra i proiettili più pericolosi di tutti. Cartucce Full-Metal Jacket? Antiaerea Scud Terra-Aria? Razzi RPG? No. Pinguini glam-metaller armati di basso elettrico.
    Ok, forse vi aspettavate qualcosa di meno casual, ma vi assicuro che sanno fare il loro lavoro:
    appena sparati, impugneranno il loro basso a mò di mazza da baseball e, colpito il bersaglio,
    esploderanno rilasciando un cono esplosivo che investirà tutto ciò che gli si para davanti.
    A ritmo di sano rock.
    Manco a dirlo, Sander continua a non crederci.
    [1-10 pinguini x consumo. A consumo basso i pinguini coprono un'area conica “complessiva” di 4 metri, a medio 6, ad alto 8 ed a critico 10, suddivisibile a piacere in base al numero di 'cartucce'_]

    (Consumo critico singola cartuccia modello Rico, cono esplosivo glam metaller da 10 metri.)


Note »
    L'impatto dell'attacco è stato assorbito in parte dalla resistenza passiva migliorata,
    in parte dalla difesa de "la fantasia è il sale della morte". Il dolore non è stato accusato grazie all'immunità e a dom che da bravo compare si succhia tutto il dolore al posto mio.
    Ah, sandro usava l'auspex per i movimenti al buio, qualora non si fosse capito lo specifico qua.
 
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Røse
view post Posted on 23/2/2010, 16:19




.: (Overcoming the trials) :.

~
Così, alla fine della fiera, il tutto pareva destinato a risolversi con un immane boato, un flash luminoso e un solitario rimbombo riecheggiante per le pareti della stanza deserta.
Per quanto possano sforzarsi, ben pochi riescono ad immaginare cosa si prova quando si scopre di essere abbandonati completamente a sé stessi; quando si scopre di esserlo non per un giorno, non per un mese né per un anno, ma per sempre.
E non è un sempre relativo, attenzione: è un avverbio di tempo che più letterale di così si muore.
Che cosa accade, quando tutti ti condannano e tu scopri che c’è una sola persona capace di comprendere la tua situazione e magari… aiutarti?
E che cosa accade, quando questa scialuppa si allontana in balia delle correnti?


Accade che vai a riprendertela.
Se sulla strada incontrerai altri, chiunque essi siano, saranno solamente ostacoli - pareti da abbattere a viva forza remando strenuamente fino alla meta.
Non permetterai che dopo tutta la strada e la fatica che hai fatto, il fallito di turno tenti di fermare la tua marcia.
Ti metterà i bastoni tra le ruote, si crederà di essere migliore di te.
Ma tu saprai che non hai nulla da temere perché la tua forza non deriva né dalle tue armi né dal tuo corpo, ma dalla tua mente, ed è una forza che smuove gli oceani e le montagne.
Li spazzerai via uno dopo l’altro.
Li ucciderai tutti e farai scempio dei loro corpi perché questo è ciò che meritano; non avrai sensi di colpa perché non sei stato tu a chiedere loro di mettersi sulla tua strada.
E’ stato il destino. Destino che quest’oggi ha decretato sentenza di morte per Sander Phoenix e tutta la sua stirpe.

Fu l’assoluta certezza di un attimo, il dipanarsi di un lungo secondo che vide schizzi rossi imbrattare la lancia e bagliori sinistri risplendere assieme alla luce metallica di improbabili bocche da fuoco.
Il sesto senso che pareva impazzito, e una difesa istintiva che prese forma e sostanza in uno scudo viola traslucido non più grande di un paio di metri per altrettanti, sfortunatamente realizzato troppo in fretta perché potesse esprimere il suo pieno potenziale difensivo.
Poi venne la luce, e l’esplosione che nuovamente spense le candele appena ricomparse.

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Si limitò a sbarrare gli occhi, e dalla bocca non uscirono imprecazioni o frasi fatte, ma solo un verso gutturale e strozzato, seguito dal dolore – quello vero – che sentiva saettare da una parte all’altra del corpo mentre la barriera si sgretolava e lei veniva scagliata via dalla potente onda d’urto scaturita dallo scoppio.
Sforzandosi di ignorare la sofferenza derivata dalle ustioni e sfruttando la propria velocità di movimento - così come l’innata rapidità di pensiero -, riuscì a capovolgersi a mezz’aria toccando il terreno prima con la punta della lancia e poi con il suo stesso corpo, usando l’arma come un freno rudimentale e generando un fastidioso suono stridente.
Riuscì a fermarsi soltanto quando anche il ginocchio che per cinque metri era stato trascinato sul terreno non fu completamente ricoperto di sangue scuro, imprecando a denti stretti.
(Prima regola: restare padroni di sé stessi.)
In quello era brava, se non altro.
(Seconda: stabilire l’entità dei danni.)
Bruciature ovunque, in alcuni punti delle braccia poteva vedere e sentire la viva carne esposta.
Non so cosa tu abbia fatto.” sibilò rialzandosi; le gambe stavano relativamente bene.

Ma NON è ancora abbastanza!

(Terza: rispondere a tono.)
A quel punto, il suo io razionale le avrebbe suggerito di restare ferma e bersagliarlo dalla distanza: i mezzi non le mancavano di certo… eppure, stando alla disinvoltura con la quale il biondo si muoveva nel buio e aveva percepito i suoi colpi mirati al millimetro, doveva essere dotato di un qualche tipo di sesto senso – il che, lo sapeva bene per esperienza condivisa, avrebbe annullato qualunque tipo di effetto a sorpresa.
Ma a dispetto di quanto potesse sembrare, Rose era una creatura irrazionale e per certi versi capricciosa, pronta a rialzarsi e tornare alla carica finché l’avversario non fosse caduto in via definitiva.
Per non smentire la propria fama, già stava correndo a testa bassa verso la nube di fumo e detriti che era scaturita dall’esplosione, senza riuscire a vederlo.
Inutile dire che lei, della vista, poteva fare tranquillamente a meno: lo sentiva distintamente, ancora in piedi nel medesimo punto.
Per un attimo fu perplessa e si chiese come diavolo avesse fatto a non restare coinvolto nello scoppio così vicino, poi smise di chiedersi qualunque cosa e caricò violentemente con la lancia stretta nelle mani sanguinanti.

Il dolore che stava provando era - per lei - qualcosa di unico al mondo: non era la prima volta che il torneo le regalava simili emozioni, e non sarebbe stata nemmeno l’ultima; se inizialmente era stato per certi versi piacevole – aveva dimenticato che cosa fosse la sofferenza fisica – ora era giunto il momento di darci un taglio netto.
Si affidò alla percezione extra-sensoriale e indirizzò i primi tre colpi ove era certa che si trovassero le parti del corpo che desiderava recidere: i primi due sferrati contro il braccio sinistro già malandato, altri due cercarono il petto all’altezza del cuore, e l’ultima coppia di affondi mortali mirò inappellabilmente alla giugulare.

Giuria, giudice e boia.
Ne aveva tutto il diritto, e quei tristi esseri umani non meritavano altro.
Il signor Phoenix ne aveva dato prova una volta di più.



SPOILER (click to view)
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Fisico: Danni da ustione ed esplosione su buona parte del corpo. Azzarderei un cinquantapercento.
Consumi del turno: Medio x1 / Alto x1
Energia: 20%
Equipaggiamento
: Broken Butterfly (lancia di lunghezza pari a 250 cm)

.::.(Abilità passive)
    ≈ Play loud, Evil's Symphonic Poem
    Power up alla velocità, già citato.
    Evanescence?
    Già citata.
    The last seal - Sesto senso
    Auspex 20 metri, già citata.

.::.(Tecniche)
    Amatsukami
    Il corpo ribolle, l'energia scorre libera e vi si condensa davanti come il più resistente dei muri.
    Disposto a pochi centimetri dalla parte frontale del corpo e fluttuante a irrisoria distanza dal suolo, compare a comando per difendere il caster da danni fisico-materiali, svanendo in un turbinio di particelle viola una volta smorzato il potenziale pericolo.
    ~ Consumo Variabile -> Alto

    Devil feast
    Pianta saldamente i piedi a terra, impugna la lancia con una sola mano e ne indirizza la punta verso l'avversario, mirando preferibilmente agli organi vitali, qualora ve ne siano.
    Il velo porpora avvolge poi la lama nella sua interezza, tramutandola a tutti gli effetti in un crogiuolo di morte; forte di questa letale alchimia tra metallo ed elemento corrotto, la lancia inizia a crepitare di energia divoratrice pronta ad esser liberata.
    L'araldo parte in corsa, vibrando sei colpi violenti e spargendo nelle vicinanze - in seguito ad ogni attacco - piccole spore del velo che vanno a cumularsi ai danni inferti dall'arma, producendo il classico effetto di masticazione direttamente all'interno delle ferite.
    Terrificante.
    ~ Consumo Medio

Note: Con "rispondere a tono" posto poco prima della fase d'attacco, non si intende ovviamente una risposta verbale.
Il fatto che nel narrato compaia il nome completo del tuo alter-ego non è un errore di onniscienza, ma direi che è cosa voluta, da interpretarsi come una intromissione in prima persona di me narratore, normalmente estraneo; mi auguro che questo espediente non risulti sgradito.
I titoli che sono comparsi in testa ai post durante il duello sono citazioni di canzoni o frasi particolari che vogliono rappresentare il percorso di Rose, che da fredda e scettica all'inizio si lascia andare sempre più alla sua vera e ripudiata natura di distruttore violento.
Per concludere: considerato il lasso di tempo necessario a raccogliere le energie richieste per dare forma ad un consumo Critico, e non avendolo a disposizione, paro con un Alto e subisco la differenza venendo sbalzato via e un pò bruciacchiato.
Dovendo partire giovedì per la Spagna domani si prevedono preparativi, quindi taglio la testa al toro e posto oggi.
Voglio ringraziarti per il bel duello e per avermi dato l'occasione di giocare come avrei sempre voluto, un personaggio che sebbene a malincuore, intendo abbandonare al termine del torneo.
Per tranquillizzare i fan: nonostante dal narrato traspaia tutt'altro, in caso di mia vittoria non intendo uccidere l'adorabile Sander. ;D
Alla prossima. =)
 
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Sander Phoenix
view post Posted on 27/2/2010, 17:54





CITAZIONE

“Ma NON è ancora abbastanza!”


Il grido di battaglia della guerriera riecheggiò nelle infinità buie della sala,
portando con sé tutto il furore e lo spirito di rivalsa che animava la donna nel suo contrattacco, e...
Non è ancora abbastanza, come disse la fruttivendola di via del centro al suo quinto cetriolo.
Ma non era la moglie del macellaio con il quarto di bue ?
No, ti confondi; era la fruttivendola… dai quella che si fece tutto il quartiere il mese scorso.
Ahhh! Ora ricordo. Ha posato anche per casalinghe vicentine! Gran numero quello.
Ehm… non per interrompere la vostra discussione altamente intellettuale ma…cosplayer in arrivo.
Oh/Oh.

Ed ecco che, con le sue ultime forze, la crudele giapponofila -incurante del dolore e delle difficoltà-
si scaglia contro il nostro eroe catastale di sempre (?) armata della sua fida e sinistra lancia in vetroresina.
Ce la farà il nostro Sandro a salvarsi dalla perfida cosplayer?
Lo scopriremo nel prossimo episodio paragrafo.

…No comment.

Ben sapendo di non possedere la medesima abilità in duello di una nerd sociopatica che passa la sua vita dividendosi tra Berserk e Candy Candy -come solo i peggiori serial killer dotati di personalità multiple sanno fare- cercando d’immaginarsi uno Zodd dal testone cornuto coronato di lunghi, morbidi, e vaporosi boccoli biondi, Sandro si limitò a fare la cosa più ovvia per un qualsiasi impiegato medio sfigato e frustrato dal proprio lavoro d’ufficio che voglia fondamentalmente salvarsi la pellaccia durante un’ispezione a sorpresa del proprio mega direttore galattico per assicurarsi una sopravvivenza professionale.
Se non sai da dove arriverà la mazzata, nel dubbio parati il culo su tutti i fronti.
Fu così che -di colpo- il braccio latin lover subì l’ennesima metamorfosi, espandendosi subitaneamente a protezione dell’impiegato dell’anno, assumendo la consistenza del metallo, la forma di una semisfera solida,
e una faccia parecchio scocciata nell’intercettare le mazzate in vece del nostro Eroe(?).
A questo punto, vi potreste domandare se Dom ne avesse in qualche modo risentito,
ma -come era solito dire il Grande Murphy- le cose vengono danneggiate in base al loro valore...
e, diciamocelo, non è che il Minichetti valesse sto granché.
Fottiti.
Che amore.
Ehi Dom! se risolviamo in fretta sta cosa, ti presto gli ultimi dieci euro.
Sul serio?
Si.
Giurin giuretta?
…si.
Croce sul cuore?
La croce te la metto nel…**** se non ti muovi.
Ochèi, ochèi. Lascia fare a me.

Un improvviso e improbabile Tag Team catastale aveva nuovamente consolidato il suo connubio originale:
fu così che, mentre il giovane Sander fungeva da visore alla star trek per individuare le lucette colorate della giapponofila aggiungendo sul finale una ginocchiata al ventre per levarsi ogni dubbio, il cugino Do(o)m si era premurato di divenire un’inquietante Lama estremamente poco igienica, dalla volontà e dai movimenti completamente slegati da quelli del collega, pronta a fare qualche ricamino qui e lì
sull’abito da cosplayer della sociopatica.
Il primo colpo partì in direzione dell’arto avanzato che impugnava l’arma, ancora teso dopo la sequela di affondi della lancia in vetroresina; un ciocco secco all’intersezione del gomito, per “accorciare le distanze”
- e le braccia perché no.
Il secondo ed il terzo fendente, mirarono rispettivamente alla pancia, - poco al di sotto dell’arma nemica - ed al fianco sinistro subito a seguire; l’ultimo fu una sorta di uppercut –Shinku Shoryuken, Giapponofila di sto cazzo!-, che andava dal fianco appena raggiunto, fino al mento, passando per l’ingombrante impalcatura
che sosteneva le tette trabordanti.
Infierisci finché è a terra, con quattro colpi in rapida sequenza; infierisci ed attacca. Un bell’uno-due.



SPOILER (click to view)
Status »

Fisico:
Sander Phoenix: vuole andare in ferie.
Cugino D(o)om: acciaccato..
Aura d'improbabilità: effimeraemente illogica. (indovinate? Non è corporea!)
Psicologico:
Sander Phoenix: vuole andare in ferie.
Cugino D(o)om:bramoso di avere i dieci euro.
Aura d'improbabilità: desiderosa di porre la parola fine alla diatriba con la giapponofila.

Riserva comunale: 10
Consumi impiegati:(due medi) //


Abilità impiegate »
    Il Parassita Sociale
    cugino Do(o)m

    [Arma personale | Tecnica variabile_]
    La varietà è il sale della morte


    «Per favore. Ho visto di molto meglio alla fiera autunnale del Palazzo Agostinelli.»
    - Sander Phoenix, al Leviatano.
    [Auspex passivo | Tecnica variabile_]
    Tale Padrone, tale arma

    «Va bene, va bene. Sono gli ultimi dieci.»
    - Sander Phoenix, prima di sganciarne altri venti per una copia sottobanco de 'casalinghe vicentine'

    [Resistenza + 50% | Immunità al dolore_]

Poteri impiegati »

«Homo homini lupus.»
- Sander Phoenix, cercando di impressionare un marito troppo in anticipo armato
di tubo idraulico con la propria erudizione.


Cane mangia cane. Se c'è una lezione di vita da apprendere districandosi nella giungla di cubicoli, scartoffie, dispacci e veline, quella è "dimentica la pietà". Nella vita d'ufficio, averne anche solo i contorni del concetto equivale ad apparecchiare il proprio didietro per la prossima pratica scaricabarile con corredo di "perché sai, avevo promesso a mia moglie di portarla all'opera e no, ho esaurito i 'no' di questo mese. E daaaaaiiiii!".
E non è divertente. Ancora meno pensando che no, Dom non è mai stato sposato. Ancora meno pensando che Dom crede che 'Figaro' sia una marca di preservativi più durabile dei classici 'Settebello'. Ancora meno pensando che quella fottuta sera aveva finalmente incastrato la centralinista del palazzo. Se non altro, un po' di tempo -e molte pratiche- dopo, anche Sander è riuscito a fare proprio quel cinismo arrivista geneticamente connaturato nell'impiegato medio.
Profittando del suo impatto da smidollato uomo invisibile, il nostro compie un azzardo inatteso: lasciando che Dom governi il braccio da sé, direziona ciascun colpo verso le zone già ferite dell'avversario, infierendo con il preciso intento di finirlo a terra. La gazzella che, contaminata dall'arrampicamento sociale,
manda a quel paese madre natura e si fa leone per un istante.
[Tecnica semplice | Consumo variabile (2 colpi per consumo)_]

(Medio 4 colpi).

    I Segreti dell'Accattone
    abilità dell'arma


    (scudo a consumo Medio)


Note »
    Legenda
    Testo - Aura d'improbabilità
    Testo - Cugino D(o)om
    Testo - Sander Phoenix
    e con questo, termino i mie post in questo duello.
    Ringrazio il mio avversario per lo scontro e spero che si sia divertito almeno quanto me. :rulez:
 
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- Madhatter -
view post Posted on 8/3/2010, 23:36




Røse

Narrazione: 3.7 + 3.5 + 3.5 = 10.7: 3 = 3.56
Commenti
Stile scorrevole come sempre, italiano corretto, buona interpretazione del pg, che in alcuni punti mi ha persino strappato un sorriso di approvazione. Non so se ciò che dico sia giusto, ma noto che insegui maggiormente l’obiettivo di un tuo stile più personale – o, forse, senti maggiormente il pg, ed è un peccato, a tal proposito, che tu decida di abbandonarlo dopo il torneo -, più che il miraggio di scrivere come qualcun altro. Molto apprezzato.



Buona la prova di Rose che inizia con un bel flashback e continua con buoni post. La scrittura è scorrevole, corretta, molto chiara nelle descrizioni. Il personaggio è sentito e vivo.



A livello di tecnica i due giocatori differiscono molto per gli stili scelti. Rose punta su di uno stile elegante e molto formale, basandosi su di una buona padronanza linguistica e facendo il proprio narrato secondo un genere certamente abbastanza comunemente impiegato in varie salse ma che tende a valorizzare le capacità del giocatore ed a risultare universalmente piacevole a tutti. Nettamente contrastante lo stile di Sander Phoenix che si butta su di uno stile parodistico e dissacrante, andando a bersagliare fin dalla prima riga anche l'avversario, scelta più originale di quella del rivale ma che è estremamente più soggetta al giudizio soggettivo di chi legge. A questo si aggiunge il fatto che dal punto di vista narrativo i due player non hanno duettato granché, chiudendosi abbastanza nel proprio gioco senza cercare di coinvolgersi a vicenda per interagire. Per questi motivi ritengo molto difficile effettuare paragoni fra i due: troppo diversi gli stili e troppo complesso cercare i denominatori comuni per capire chi ha fatto meglio di chi, forzatamente sono quindi costretto a snaturare un po' i parametri comuni di giudizio con una valutazione che diversamente dal solito è molto rivolta al singolo player, vertendo molto di meno sul duello nel suo complesso come normalmente preferisco fare.
Scindo quindi, per quanto riguarda la presente voce, le due prove e analizzo i due player singolarmente. Buona prova di Rose, stralci di background inseriti direi bene: non c'è niente di eccelso da rilevare, e nemmeno niente di esaltante o particolarmente apprezzabile, ma si attesta in ogni campo su livelli buoni senza mostrare deficienze tanto rilevanti da essere definibili come tali.



Strategia: 2 + 3.3 + 3.5 = 8.8: 3 = 2.93
Commenti
Completamente assente, gli attacchi sono finalizzati interamente all'immediato. Attacca a ripetizione saturando i turni con combo di attacchi con tecnica+fisici nel tentativo di costringere l'avversario a impiegare uno slot a turno o entrambi per difendersi, però tutto sommato le azioni d'attacco intraprese sono abbastanza semplici e sicuramente tutte parabilissime. Va in netto vantaggio solo grazie ad un'azione di sacrificio corretta ma che è frutto più di un errore dell'avversario che di un proprio merito.



Nulla di particolare, buon uso delle combo. Hai preferito sacrificare in alcuni punti il vantaggio fornitoti dalla lunghezza dell’arma per gettarti in un semi-corpo a corpo, per dare maggior risalto alla narrazione. Noto comunque – e non solo in questo scontro – che ci si lancia in una profusione d’uso di passive e tecniche; sarà la necessità, ma la cosa non mi fa impazzire.



Rose inizia subito a spegnere le candele e a potenziare la sua aura: ottimissima cosa. Anche le combinazioni sono interessanti, come anche il movimento del secondo post attivo in cui si porta alle spalle dell'avversario. Si perde un po' alla fine, complice, anche, l'aspetto psicologico.



Sportività: 4.5 + 3.75 + 3.5 = 11.75: 3 = 3.916
Commenti
Assolutamente niente da dire per Rose, che si prende i giusti danni, non calca la mano su nulla, neanche quando, oltrepassato l'avversario, si costringe ad usare una difesa medio per un attacco medio che, teoricamente, aveva, in parte, schivato.



Buona per il primo scambio, tutto sommato accettabile nel secondo ma con riserva. Attento quando utilizzi l'espediente comune e (fin troppo) abusato di smorzare l'attacco e subire danni per poi comportarsi più o meno come se non si avesse subito niente. Rose si becca una quantità di danni quanto meno notevoli e questi, a mio giudizio, non vengono considerati in maniera del tutto adeguata. Non è un errore gravissimo, tuttavia è un ammonimento che ci tengo a farti come consiglio di non ripetere troppo spesso quest'azione su colpi di livello critico (già diverso il discorso su attacchi di livello basso/medio). E' l'unico appunto che ho da farti.



Tutto nella norma e, anzi, hai subito più di quanto mi aspettassi dal tuo pg. In tal senso debbo dire che sei migliorato dall’inizio – almeno per ciò che ho letto –, e questo non può farmi che piacere. Hai lasciato il giusto spazio all’avversario e ti sei comportato di conseguenza.



Puntualità: 5



Sander Phoenix

Narrazione: 3.8 + 3.5 + 2.25 = 9.55: 3 = 3.183
Commenti
Complimenti, l’idea del tuo personaggio è davvero originale e mi ha fatto ridere, specie in alcuni momenti; il suo cinismo è davvero inarrivabile, meritevole di lode! Un’ottima caratterizzazione, che traspare ad ogni riga scritta; carinissime rievocazioni dei gloriosi momenti da impiegato del catasto. Italiano scorrevole e corretto.



Lo stesso per Sander che mette da parte l'epicità di Rose per concentrarsi su uno stile più divertente. (E ci riesce). Si potrebbero migliorare le descrizioni delle tecniche, alcune volte un po' confuse, e ridurre un po' le parti "di colore" rispetto al duello in stretto senso.



A livello di tecnica i due giocatori differiscono molto per gli stili scelti. Rose punta su di uno stile elegante e molto formale, basandosi su di una buona padronanza linguistica e facendo il proprio narrato secondo un genere certamente abbastanza comunemente impiegato in varie salse ma che tende a valorizzare le capacità del giocatore ed a risultare universalmente piacevole a tutti. Nettamente contrastante lo stile di Sander Phoenix che si butta su di uno stile parodistico e dissacrante, andando a bersagliare fin dalla prima riga anche l'avversario, scelta più originale di quella del rivale ma che è estremamente più soggetta al giudizio soggettivo di chi legge. A questo si aggiunge il fatto che dal punto di vista narrativo i due player non hanno duettato granché, chiudendosi abbastanza nel proprio gioco senza cercare di coinvolgersi a vicenda per interagire. Per questi motivi ritengo molto difficile effettuare paragoni fra i due: troppo diversi gli stili e troppo complesso cercare i denominatori comuni per capire chi ha fatto meglio di chi, forzatamente sono quindi costretto a snaturare un po' i parametri comuni di giudizio con una valutazione che diversamente dal solito è molto rivolta al singolo player, vertendo molto di meno sul duello nel suo complesso come normalmente preferisco fare.
Scindo quindi per quanto riguarda la presente voce le due prove e analizzo i due player singolarmente. Lo stile di scrittura sbilanciato di Sander che verte sulla parodia allo scopo di creare comicità nei suoi post soffre molto il giudizio soggettivo di chi lo legge, capitando male qualora incontra qualcuno che non ne condivide i gusti. Per me, rispetto alle uscite ed agli espedienti certamente spiritosi, sono più rilevanti le numerose zone estremamente confuse del narrato, il sovrapporsi delle varie "voci narranti" -ben tre, fattore inusuale e originale ma non sempre gestito in maniera precisa, e che al contrario talvolta risulta confusionario. In particolare vorrei porre un piccolo accento sulle parti strettamente tecniche del duello: lo stile spigliato, ma che perde molto sulla precisione, si è evidenziato particolarmente ogniqualvolta sono rimasto perplesso nelle fasi più convulse del duello: non è un merito quello di Rose di essere perfettamente comprensibile nel narrato e molto puntuale nella descrizione di tecniche e abilità, dato che dal mio punto di vista questo è ordinaria amministrazione; di conseguenza, non posso sorvolare sul ben meno preciso Sander, che per questo è penalizzato.
Un ultimo appunto -nettamente derivato dal mio personale gusto- è che io personalmente doserei molto di più le volgarità, fin troppo facilmente stucchevoli quando propinate in praticamente ogni post.



Strategia: 2 + 3.1 + 2.5 = 7.6: 3 = 2.53
Commenti
Completamente assente: in tutti e tre i turni svolti, le azioni intraprese sono state un parare (o subire) un attacco frontale e rispondere con una bordata altrettanto frontale. Sempre volto all'immediato nel realizzare gli attacchi -forse penalizzato in questo senso dalla scarsa durata dello scontro, ma non per questo giustificabile- pure azzardando un frontale a pesante consumo nel secondo turno, che a mio dire era decisamente evitabile in quanto era davvero improbabile ottenerne qualcosa di buono.



Mi sei sembrato lievemente più passivo del tuo avversario – ma nulla di più di una leggera differenza, sia chiaro – anche se, sostanzialmente, debbo dire che l’hai quasi eguagliato. Ho percepito meno raziocinio nelle tue mosse, meno logica d’azione, ma suppongo sia attribuibile più ad una caratteristica del tuo personaggio che a una reale mancanza… ma come sempre, devo attenermi a quanto leggo.



Quasi assente per Sander, che si limita a rispondere e contrattaccare. Anche qui ha ovviamente un suo peso la psicologia del personaggio, ma con un bagaglio così vario di tecniche si può sempre fare qualcosa in più, quando oltretutto di psicologie Sander ne ha ben 3.



Sportività: 2.5 + 2.25 + 3 = 7.75: 3 = 2.583
Commenti
Buona la prova in sportività di Sander, eccetto che nelle difese contro gli attacchi fisici: sebbene teoricamente è giusto semplicemente anteporre a una combinazione a consumo uno scudo dello stesso livello, si deve ancora considerare il modo in cui i colpi vengono portati ed eventuali potenziamenti. Così, parare i tre colpi di lancia - di cui il primo potenziato da un power up di livello alto - alla schiena con un semplice scudo medio e confidando sulla propria resistenza è al limite dell'accettabile. Infine, con una riserva al 10% si sviene.



Nel primo turno attivo omette di risolvere le azioni dell'avversario, lasciandomi perplesso sull'effettiva dinamica dell'azione. Rose attacca cercando di portarsi in posizione favorevole per poi sferrare tre attacchi fisici consecutivi, potenziati con una passiva in velocità di cui uno -il primo- potenziato con una tecnica media, ma Sander para (fin troppo) agilmente con uno scudo di livello medio. Difesa semplicistica a fronte di un attacco ben elaborato ed insufficiente a contrastare tutti e tre i colpi.
Nel secondo turno, la difesa è molto al limite della sportività: non apprezzo quando i colpi vengono risolti su bersagli diversi da quelli decisi dal giocatore, salvo quando ci sono motivazioni più che valide. In questo caso una motivazione c'è, non mi convince pienamente ma direi che tutto sommato è passabile, anche se io personalmente in futuro eviterei di ripetere un simile espediente essendo estremamente "limite".
Non tiene debitamente conto dei danni subiti nel terzo turno e tantomeno dei consumi elevatissimi impiegati nei turni precedenti che dovrebbero causare senza dubbio pesante stanchezza, limitare le capacità del personaggio o meglio ancora -dato il raggiungimento di un decimo della riserva di energia- portare alla perdita dei sensi.



Potevi subire di più. Da quel che mi è parso di capire, il tuo personaggio non è proprio un veterano della lotta; e, nonostante ciò, mi è sembrato che si muovesse in maniera piuttosto sciolta durante il duello – forse anche troppo. Null’altro da dire a tal porposito, hai gestito discretamente gli attacchi tuoi e del tuo avversario.



Puntualità: 5





Røse

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Rose
Black Monster
Verdetto

Con una media-punteggio globale del 3.8515/5 contro 3.324/5
dichiaro Røse vincitrice dello scontro;
a lui la possibilità di concludere in-GDR il duello.

Conformemente alla delibera sottoscritta ad inizio torneo
sono proibite le scene di omicidio, mutilazione e furto.
Sander Phoenix
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Sander Phoenix
L’Impiegato dell’Anno
 
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9 replies since 27/1/2010, 21:03   476 views
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