| lorenzoxxx25 |
| | Un bambino. Il suo avversario era un bambino. Prima non ci aveva fatto molto caso, era stato distratto dalle parole dell'uomo e dall'enorme costrutto. Ora che guardava meglio notava la corporatura non del tutto sviluppata, anche se ben allenata. Era pressappoco dieci centimetri più basso di Azure e, come lui, aveva dei capelli ribelli, anche se di colore diverso. Ma la cosa che attirò la sua attenzione furono gli occhi, non tanto per la loro espressività, quanto per il loro colore. Erano uguali a quelli di sua sorella. Il bambino svanì, lasciando il posto ad una bambina più giovane e gracile, Lilith. La vide innanzi a lui, e rise, contraccambiando quello di lei, dopo la osservò fare una giravolta e ritornare a guardarlo. Quella visione, forse sarebbe meglio dire ricordo, addolciva il suo cuore mentre la nostalgia lo divorava. Si, nostalgia di un passato che non riusciva a ricordare, nostalgia del suo villaggio distrutto, nostalgia di suo padre... Poi la bambina sparì, lasciando il posto ad una ragazza. Erano la stesa persona. Se prima Azure si sentiva scaldare l'animo e il corpo, ora era pervaso da una sensazione glaciale. Negli occhi della Lilith ragazza non trovò dolcezza o amore, ma solo dolore e freddezza. Già, la freddezza con cui aveva ucciso l'orco, salvandolo da morte certa, e il dolore che provò quando l'abbandono per la seconda volta. Una lacrima solcò il suo volto, bagnando la sua pelle chiara e scendendo fino al mento, dove si staccò per cadere a terra. «E che razza di nome sarebbe? Comunque io sono Zell... solo Zell. Ora se vogliamo cominciare...» Fu proprio la voce del suo avversario a svegliarlo da quel sogno ad occhi aperti, bello ma orribile. Abbassò lo sguardo e sorrise, ringraziando mentalmente le parole sarcastiche di Zell, che l'avevano strappato dai suoi pensieri e riportato alla realtà. Tuttavia le immagini erano ancora chiare nella sua mente, ma non al punto di sembrare reali. Vide la spada, alta quasi quanto il suo possessore, venire estratta ed essere puntata contro di lui. Temerario il piccolo, forse fin troppo per la sua giovane età. «D'accordo» Fu poco più di un sussurro, la sua voce era spezzata, insicura. Non voleva mostrarsi debole agli occhi di un bambino. Inspirò ed espirò profondamente, ritrovando quella calma e sicurezza che lo caratterizzavano. Anche il suo sguardo tornò solido e riacquistò il tono di voce normale, si era completamente, o quasi, ripreso. Lentamente sparì dentro il pavimento bianco, come se fosse stato risucchiato. Da lì poteva muoversi senza essere visto o interrotto. Scelse andare al fianco sinistro di Zell, rimanendo comunque sui cinque metri di distanza in modo da restare lontano dalla sua spada. Giunse dove voleva in poco tempo e là riappari in un istante, uscendo dal suolo a scacchi. Distese completamente il braccio destro, facendo apparire sulla sua mano un pezzo di ghiaccio dalla forma e peso uguale a quello di una lancia. Quell'oggetto però sarebbe rimasto per poco tempo nelle mani di Azure, poichè sarebbe stato lanciato contro Zell. Il suo obbiettivo non era ucciderlo, ma semplicemente ferirlo. Per questo non mirò a nessun punto vitale, decidendo di tentare di colpire il polpaccio dell'avversario. L'immagine di sua sorella continuava a tornargli in mente, sperava che quel bambino si arrendesse, così da potersene andare da quell'improbabile arena. Si sentiva come un topo in trappola, continuare quel duello l'avrebbe costretto a ricordare Lilith e al modo con il quale l'aveva lasciata. Il volto della ragazza in lacrime gli martellava la testa, e il suo pianto gli riecheggiava nelle orecchie. Maledisse il momento in cui spezzò quella dannata biglia. Maledisse l'organizzatore di quel torneo. Maledisse l'uomo dietro al vetro e il gigantesco golem che lo osservava. Non desiderava perdere, ma non poteva, e soprattutto non voleva, uccidere un bambino. Decise di utilizzare le sue armi solo se necessario, in quel momento avrebbe preferito asciarsi ferire che rischiare di assassinare un infante. Se la sua vittoria avesse richiesto un tributo di sangue si sarebbe ritirato.
Azure Hug'Kai Energia Gialla {ReC: 225} {AeV: 250} {PeRf:75} {PeRm: 250} {Caem: 200}
Status fisico: Illeso Status psicologico: Demoralizzato Energia: 88% (6 - 6)
Tenciche passive: Controllo energetico ~ Gli uomini sono famosi per non possedere né una gran forza, né un'eccellente velocità, quindi la maggior parte di loro hanno puntato tutto sulla magia, l'unica branca a loro disposizione. Grandi maghi e stregoni, il loro corpo porta una dote innata a favore di queste arti, come se fosse stato forgiato apposta. Raggiunto il 10% delle energie infatti, un uomo non sverrà, come invece potrebbe succedere a qualsiasi altro membro di un'altra razza. Ciò però non significa che non sarà stanco raggiungendo il venti e non morirà raggiungendo lo zero. Distorsione sensoriale ~ Un altro dei poteri di Azure si basa sul dominio della gravità. Questo grande potere tuttavia non ha raggiunto ancora la sua piena potenza, quindi il ragazzo non è in grado ancora di sfruttarne tutto il potenziale. Tuttavia grazie a questo insolito quanto potente potere, il ragazzo sarà perennemente circondato da un sottile strato di vuoto totalmente invisibile, e sconosciuto anche ad Azure stesso, che impedirà lo sprigionarsi di qualsiasi odore da lui emanato, rendendolo quindi impossibile da individuare solo grazie all'olfatto. Il sottile rivestimento impedirà anche il passaggio di ogni rumore provocato sia dalle sue armi, se esse sono ancora in contatto con una parte del suo corpo, che da Azure stesso. [Passiva I livello Void Runner]
Tecniche attive: Distorsione materiale ~ Poggiando la mano al di sopra di qualsiasi materiale, Azure riuscirà, sforzando la propria volontà, a passarci attraverso. Nessuna porta risulterà mai chiusa per lui, e nessun luogo gli sarà mai inaccessibile: potrà penetrare ovunque. All'interno di un combattimento, potrà utilizzare questo dono per sfasare attraverso una superficie qualsiasi(come il terreno) e attaccare il nemico fuoriuscendo da essa. Sono necessari qualche secondo di ferma concentrazione e un dispendio energetico pari a Basso. Si fa notare che l'incanto è One-Way, quindi il costo permetterà di sfasare attraverso una parete, ma non di tornare indietro se il corpo fuoriesce totalmente da essa anche per un solo istante. Bisogna uscire dalla superficie nello stesso turno in cui vi si entra. Questo attacco può essere utilizzato solo in fase offensiva, e mai per difendersi. [Attiva I livello Void Runner: Consumo Basso] Lancia di ghiaccio[+]: Azure da sempre ha posseduto una grande affinità con il ghiaccio, infatti, anche se non ha ancora portato questa sua dote a livelli estremi, lo considera il suo elemento e proprio da esso nasce una delle sue tecniche più basilari, la Lancia di ghiaccio. Questa tecnica non consiste in altro a parte plasmare il ghiaccio, dandogli la forma e la consistenza di una piccola e leggera lancia. Essa viene creata in una dei palmi aperti del ragazzo, per poi lanciata come un giavellotto. Per plasmare tale arma serve al massimo un secondo, rendendo il suo utilizzo molto rapido. [Pergamena iniziale mago ~ Padronanza elementale (Ghiaccio): Consumo Basso]
Equipaggiamento: Blue: riposta Purpura: riposta Blade of Moon: Riposta Silver Wings: 20/20
Riassunto combattimento: - Mi porto alla tua sinistra - Ti lancio contro la lancia di ghiaccio Note: Volevo solo specificare che la parte dove Azure lascia sua sorella è una scena gdr che ancora devo fare. Detto questo auguro buona fortuna ad Alist3r
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