| ~ Jecht |
| | Sarò mica Io Uno degli Idioti?
Avanzava. Le braccia incrociate sul petto e la pelle tremolante, c'era davvero troppo freddo. Maledette siano le sue mani callose, impossibile per lui tenere in mano qualcosa di così fragile come quella biglia, ora ne pagava le coneguenze. Continuava a guardarsi intorno scrutando i volti truci degli abitanti. Jecht non capiva e non si fece neanche troppe domande, era abituato ad essere visto dagli altri come un inutile barbone, abitato ad essere vittima di occhiate poco raccomandabili, espressioni spaventate, o peggio adirate. Continuò per la sua strada fregandosene altamente, a lui interessavano i soldi e la fama e poi quella gentaglia vrebbe dovuto ringraziarlo nel momento in cui il Grande Jecht avrebbe trionfato sopra il corpo moribondo del Cavaliere Nero. Che ironia.
Man mano che il Berserker si avvicinava alla piazza aumentava la confusione, questo incuriosì Jecht che lasciò scivolare le braccia lungo i fianchi mentre con la destra afferrava la Scaglia di Sin. In quel preciso momento, diversi cittadini iniziarono a nascondersi urlando come fossero in preda al panico, alcuni di loro rimasero paralizzati e Jecht fu costretto ad arrestarsi di colpo per capire cosa diavolo stesse succedendo a quella gente poco ospitale e, sicuramente, molto bizzarra. Si voltò in particolare verso uno di questi, un uomo sulla quarantina, a giudicare dal cesto di frutta che teneva in mano doveva essere un commerciante. Questo, nell'incrociare gli occhi con il guerriero sembò sbiancarsi di colpo, allargò la mascella e riuscì solo ad emettre un breve e sottile gemito, evidentemente aveva troppa paura anche per riuscire a gridare. Ma che diavolo stava succedendo, perché mai Jecht faceva tanta paura? Cosa gli aveva mai fatto?
« Ehi, che ti prende? Non mordo mica. »
Il Berserker sembrava scosso, non capiva cosa stesse succedendo e iniziava a pensare vi fosse qualcosa di strano in quel villaggio. Forse tutto faceva parte della maledizione ma Jecht non aveva mai dato retta a queste fesserie credendo sempre al lato più razionale delle cose. La cosa migliore da fare per capirci di più era parlare con uno di loro. Si avvicinò dunque di qualche passo all'uomo di poc'anzi, aprendo le braccia come a voler dimostrare di non essere pericoloso, non che fosse molto credibile con quello spadone enorme in mano. Per tutta risposta, l'uomo afferò una mela dal suo cestino e la tirò verso quell'uomo, la paura l'aveva ora spinto a difendersi e Jecht iniziava a perdere le staffe. Schivò la mela lanciata con debolezza e decise di infishiarsene di quei dannati cittadini dunque continuò verso la piazza per cercare di porre fine a quella pazzia il prima possibile. Ciò che vide fu l'esatto opposto della scena di pochi secondi fa, un cavaliere di latta bianco adorato tutt'intorno dai cittadini che parevano venerarlo come fosse un dio. Solo uno sembrava avere altro da fare e infatti indicava Jecht avvisando che il Cavaliere Nero stava arrivando.
Jecht arricciò il naso e curvò le sopracciglia chiedendosi come cavolo potevano scambiarlo per un cavaliere nero. Nella busta era scritto che quell'idiota indossava della latta nera come armatura e andava uccidendo a destra e a manca chiunque gli si avvicinasse.
« Ma che diavolo dici, idiota! »
Al sentire la sua voce anche tutti gli altri si accorsero della sua presenza e iniziarono a correre in giro per la piazza senza una meta ben precisa. Urla strazianti e pianti gocciolanti infestavano quella zona, sembravano tante piccole pecorelle spaventate da un cane e giravano intorno al loro pastore in cerca di supporto morale. Quale idiozia.
« C'è un malinteso, imbecilli, io non so... »
Non riuscì a concludere la frase, improvvisamente fu costretto a tapparsi le orecchie colpito da uno straziante e frustrante rimbombo nella sua testa, più precisamente al centro del cervello. Era un suono senza né arte né parte, non faceva altro che confondere le idee del Berserker mentre pian piano si faceva meno confusionario e si iniziavano a sottolineare delle parole che lentamente formavano una frase di senso compiuto. Jecht impiegò qualche secondo a rendere quel rumore insopportabile una voce chiara nella sua testa. Quale stragoneria era quella? Quando vi riuscì la sua espressione si fece seria di colpo. Il freddo, che fino a pochi secondi priva sembrava infastidirlo più di ogni altra cosa, non era più un problema. Socchiuse gli occhi, sembrava adirato, quella voce... Non credeva sarebbe riuscito a sentirla così presto.
Papà... Uccidi. Uccidi per me, papà. Devi vendicarmi per ciò che accadde. Uccidi come uccidesti quella volta. Dai nuovamente sfogo alla furia dei Berserker. Se lo farai, papà, finalmente potrò riposare in pace. Papà... Uccidi. Uccidi per me, papà. E ciò che scesero dagli occhi di quell'uomo non furono altro che lacrime. Si trattenne dal singhiozzare e in un misto di tristezza e odio sentì una morsa allo stomaco e il cuore battere all'impazzata. Quel sussurro, la voce di Tidus, non si fermava, continuava a ripetersi di volta in volta riciclando costantemente le stesse frasi che sembravano creare delle piccole implosioni nel cervello di Jecht. Cercò di mantenere la calma ma non vi riuscì, le immagini del passato tornarono a galla nei suoi ricordi, immagini di lui che uccideva un intero Clan, investito da una rabbia incontrollabile, da quella furia omicida che non permette a nessuno di sopravvivere. Strinse i pugni e quasi non si fece male. Il suo sangue ribolliva nel suo corpo, sembrava fosse lava, lo stesso corpo di Jecht pareva una fiamma, non poté resistere e il Berserk sfociò il lui con tutta la massima furia.
Va bene, figliolo.
La sua potenza, la sua velocità, caratteristiche che parevano raddoppiate in seguito a quella trasformazione. Niente più gelo, persino i piedi che sprofondavano sulla neve non risentivano minimamente di quel clima terrificante. Jecht rimase immobile per qualche secondo, le mani dalle orecchie scndevano nuovamente lungo in fianchi. Poi il Berserker spostò leggermente il piede destro all'indietro e molleggiò sulle ginocchia pronto a scattare in qualunque direzione. Scattò rapido verso destra e con un balzo cambiò nuovamente direzione sempre sulla destra allontanandosi sempre più dal cavaliere bianco. Stranamente, tra i tutti, lui è quello che bramava uccidere meno. Jecht era incontrollabile, aveva impiegato tanto per apprendere a controllare lo status di Berserk, a non sfociare nuovamente nella più totale ira ma ora sembrava quasi volesse essere nuovamente la bestia di un tempo, quella che uccideva perché era giusto farlo, perché altrimenti non vi era divertimento. Eppure il suo viso diceva tutt'altro, sembrava una roccia, completamente inespressivo, non si leggeva niente il lui se non amarezza. Quello che stava facendo, non ne er ancora convinto. Ma lui correva. Correva e ora si era trovato davanti una coppia di anziani, strano avesse deciso proprio loro essendo i più lontani dalla mischia. Caricò dunque un tondo col suo spadone ed insieme ad esso prese aria nei pomoni, tanta aria. Ed eccolo, un urlo assordante, forse l'unico vero attacco psionico del guerriero. Un urlo in grado di confonderlo, un urlo che avrebbe coinvolto tutti in quella piazza. Il cavaliere bianco non doveva interferire in questo, era già abbastanza per Jecht. Poi il tondo diritto. Un colpo da destra verso sinistra, orizzontale, mirato a tagliare di netto i due che, tutto sommato, non avrebbero vissuto ancora per molto vista l'età. Per quanto Jecht volesse obbedire agli ordini del figlio, qualcosa lo terrorizzava, ma non riuscì a fermarsi.
Papà... Uccidi. Uccidi per me, papà. Devi vendicarmi per ciò che accadde. Uccidi come uccidesti quella volta. Dai nuovamente sfogo alla furia dei Berserker. Se lo farai, papà, finalmente potrò riposare in pace. Papà... Uccidi. Uccidi per me, papà.
CITAZIONE Berserker Jecht
{ReC 225 ~ AeV 200[350] ~ PeRf 375[525] ~ PeRm 150 ~ Caem 275}
Fisico: Illeso. Muscoli caldi. Psiche: Imperscrutabile, la voce del figlio ha richiamato in lui la sua parte più selvaggia che lo porta ad uccidere ma non a trovare soddisfazione in questo. Energie: 100%
Armi:
Scaglia di Sin La Scaglia del Peccato è uno spadone in acciaio nero la cui lama raggiunge l'altezza complessiva di 140cm da addizionarsi a quella del manico pari a 30. Alla base, due lastre di metallo tengono la lama nera stretta tra loro e quattro blocchi metallici tengono queste due unite tra loro e all'elsa dello spadone. Alle due estremità delle lastre vi sono due anelli d'acciaio prettamente decorativi. La lama alla base si presenta in maniera molto semplice e rettilinea, tuttavia, in prossimità della punta, questa si stringe considerevolmente per poi riallargarsi a formare la punta di una freccia. Per quanto riguarda lo spessore, la lama centralmente è molto spessa ma pian piano, verso i lati si va appiattendo sempre più fino a rendere il filo tagliente come un rasoio, stesso discorso vale per la punta a freccia, tagliente sia ai lati che nella punta stessa. Si tratta di un'arma che raggiunge il peso di 30kg, uno spadone terribilmente pesante e controllabile solo da colui che possiede una forza incisiva. Decorativamente vi sono tre fori disposti a triangolo nei pressi della punta e una catena di appena 50cm legata all'anello destro presso il manico. infine, una fiamma rossa `stata in qualche modo incisa a partire dalla lama fino a poco più di 70cm. Il manico a T è rivestito da delle fasce di tessuto al fine di rendere la presa compatta e solida. Quest'arma è stata forgiata dallo stesso Jecht subito dopo la perdita del figlio, orni ornamento e decorazione sono la proiezione del suo spirito e del suo stato d'animo in quel momento.
Passive:
Berserk: Controllo Tecnica Passiva che agisce unicamente nello stato di Berserkganger ovvero, dopo l'utilizzo del Berserk. Quest'abilità tipica del guerriero del Clan permette a Jecht una maggiore concentrazione sotto l'influsso della furia causata dalla tecnica principale. Grazie ad essa sarà possibile distinguere i propri nemici dagli alleati e utilizzare le tecniche che altrimenti sarebbe impossibile utilizzare. Nonostante il controllo sulla tecnica sia superiore il livello elevato di furia permane, obbligando la vittima dello status Berserk ad attacchi continui senza sosta alcuna.
Potenza Furiosa Per quanto l'odio per il suo Clan possa essere immenso, Jecht deve agli addestramenti effettuati da ragazzo una potenza e una resistenza fisica fuori dal comune. Jecht sarà in grado di sollevare pesi estremi con agilità e naturalezza, controllando spadoni come stuzzicadenti e sollevando macigni come biglie. La sua pelle è inoltre più dura del normale, così come le sue ossa. Danni fisici, su di lui, non saranno particolarmente efficaci e le sue ossa si romperanno con grande difficoltà. Sanguinerà molto meno in quanto sarà difficile creare lesioni interne.
Attive:
Berserk: Inizio [size=1]Tecnica attivabile spendendo un consumo Nullo. All'attivazione l'utilizzatore entra in uno stato di trance conosciuto come Berserksgangr in cui la furia investe completamente la mente del Berserker. In questo stato le capacità di potenza e resistenza fisica e quelle di agilità e velocità aumenta vertiginosamente. Come contro, l'affetto dalla trance sarà incapace di riconoscere amici e nemici e attaccherà indistintamente tutti coloro che gli capiteranno a tiro. Durante lo status di Berserkgangr non sarà possibile utilizzare alcun tipo di tecnica e non sarà possibile ritornare allo stato normale. La tecnica si esaurisce dopo tre turni dall'attivazione e provocherà un danno Medio all'organismo interno dell'utilizzatore. PeRf e AeV + 150
Urlo Furioso Dopo aver preso un lungo respiro, dalla bocca del Berserker scaturirà un potente urlo di guerra, spaventoso e fragoroso, che si diffonderà per tutto il campo di battaglia, urtando le orecchie delle vittime. Chi dovesse sentirlo, verrà colpito da un breve attacco psionico che - se impossibilitati a difendersi - li stordirà per qualche secondo: giusto il tempo necessario perché il guerriero possa trovare un'apertura nella difesa delle vittime. Le persone influenzate sentiranno un forte giramento di testa e rimarranno scosse per qualche attimo, trovando notevoli difficoltà nell'organizzare la loro successiva difesa. Tutto al modico prezzo di un Basso.
Note: Nel precedente post ho ricopiato la tabella usata nell'addestrameno, e con essa i parametri ad energia bianca XD Ora ho finalmente corretto mettendo i pramatri giusti più il bonus per il Berserk. Ricapitolando: Arrivato in piazza Jecht sente la voce del figlio che lo spinge ad uccidere per vendicare la sua morte. Jecht, incapace di controllarsi, attiva automaticamente il Berserk perdendo, in parte, il controllo. Si sposta dunque sulla destra e poi gira nuovamenta destra allontanandosi dal cavaliere bianco ed avvicinandosi ad una coppia di anziani. Lì carica il colpo e l'urlo furioso con cui vuole stordire i vecchi come il cavaliere bianco al fine di complicare una sua possibile azione di salvataggio. Dopodicché parte iil colpo.
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