Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Goodbye, Everybody., Contest di Maggio - Divorzio

« Older   Newer »
  Share  
~Duel
view post Posted on 30/5/2010, 19:08




Un Incontro essenziale con una Persona importante.
Un triste addio celato da un promettente nuovo inizio...

image


Come aveva fatto a trovarlo?
Come aveva fatto a scoprirlo?
Nemmeno lui lo sapeva, ma era chiaro,
lampante, che in quel luogo, in quella taverna
due persone completamente opposte
si erano trovate.



« È così sei interessato al clan Goryo, eh? »


Due individui erano si trovavano nella peggiore taverna dell’intero inferno: non che fosse inferiore alle altre per qualità del luogo o del cibo, per carità, ma per il semplice fatto che era sempre, costantemente deserta. Eccezion fatta per quel giorno. Spinti forse da qualche accordo, da una strana magia o dal semplice destino, due individui si erano incontrati in quel luogo. Il primo era una presenza già conosciuta: il locandiere si ricordava di ogni persona che, in passato, aveva alloggiato nell’edificio ed era sicuro di averlo già visto. Si trattava di un uomo, dai lunghi capelli neri e con un mantello rosso, rovinato, probabilmente, nel corso dei suoi viaggi. Un fucile tintinnava a ogni suo passo e, con la sua aria misteriosa e il suo costante silenzio sembrava estremamente minaccioso. In pochi avrebbero immaginato il vero, e cioè che si trattava di una delle persone più buone, più gentili del mondo intero.

L’altro, invece, era un giovane, forse ventenne, che sembrava totalmente fuori contesto in quel mondo di criminali che era l’Akerat: aveva dei capelli sbarazzini di un colore particolare, bluastro, e la pelle candida. Era vestito in modo elegante, giacca e cravatta, e portava con se uno strano e lungo tridente. Alle mani guanti neri e, sopra questi, uno strano anello argentato, che scintillava nel buio della stanza. Non molti avrebbero creduto che quel ragazzo era in realtà un omicida, responsabile della strage di una delle più grandi famiglie criminali al mondo. Certo, aveva ucciso degli assassini, ma non poteva essere considerato un eroe, poiché non era stata giustizia a muoverlo, o almeno non quella convenzionale: a spingerlo a quel crimine era stata una sua giustizia personale e non si pentiva di aver compiuto quell’atto scellerato.

Si erano messi in un tavolo in disparte, a chiacchierare tranquillamente, probabilmente ignari del fatto che la loro presenza era per quel locandiere un evento straordinario, più unico che raro.


« Sai, anch’io facevo parte di quello strano gruppo. Ero riuscito anche a fare carriera, prima che qualcosa mi convincesse a mollare. Così, un giorno, sono semplicemente scappato, senza dire niente a nessuno, e sono venuto qua. Questa taverna è il luogo che mi ospitò la notte prima del mio ingresso nel Goryo… Non so nemmeno io bene il perché, ma sentivo il bisogno di ritornare qua prima di andarmene… »


L’uomo sorrise, guardando il volto del suo interlocutore. Questo, dal canto suo, non disse nulla, limitandosi a fissare l’uomo che si trovava davanti. L’ascoltava con attenzione e non osava pronunciare parola che interrompesse il suo discorso. Voleva ottenere da lui ogni informazione possibile, ogni notizia che potesse essergli utile a raggiungere i suoi scopi. L’altro, vedendo che il giovane non aveva nulla da dire, continuò:


« Non conosco il tuo passato, il tuo carattere o le ragioni che ti spingono a voler entrare in quel gruppo, ma hai la mia approvazione. Sinceramente ignoro il motivo per cui ti ho raccontato tutto ciò, ma sentivo come il bisogno di confidarmi e la certezza di potermi fidare… In quel clan ero un sottoufficiale. Chiedi, tra i guardiani, di Tavros, un nano ubriaco che sicuramente si ricorda ancora di me… Lui ti farà avere il mio posto senza problemi: nonostante la sua indole è una persona molto influente nel Goryo, quindi cerca di trattarlo il meglio possibile o non ti lascerà mai in pace. »


Con un cenno d’assenso il ragazzo indicò di aver compreso le istruzioni a lui impartite. Non aveva utilizzato nessuna delle sue abilità, nessuno dei suoi ammaliamenti, ma aveva ottenuto ciò che voleva. Senza il minimo sforzo. Sorrise, pensando all’ironia del destino, a quanto questo giocasse con la sua psiche, a volte ostacolandolo, altre rivelandosi il migliore degli alleati. L’uomo dal mantello rosso si alzò dalla sua sedia, dirigendosi verso la porta con passi grevi. Solo allora l’altro individuo prese parola:


« Dove andrai adesso? »


Si fermò, voltandosi verso la persona che per ultima l’aveva accompagnato in quel viaggio, quel lungo viaggio che dall’inferno l’avrebbe ricondotto a Midgar, la città da cui era partito, il luogo in cui tutti i suoi compagni aspettavano ansiosi il suo ritorno.


« Tornerò a casa, dai miei cari… Buona fortuna, Drakar Ennòn Roth. »


Detto questo si voltò, per l’ultima volta, e uscì da quella taverna. Con un balzò spiccò il volo, alzandosi sempre di più, per poi dirigersi verso la sua patria. Nell’edificio buio l’illusionista rimase solo, con il locandiere che l’osservava in silenzio. Dopo qualche minuto si alzò anche lui, camminando verso la porta. Stava per intraprendere un viaggio che l’avrebbe condotto nella direzione esattamente opposta, rispetto all’individuo che in quel triste giorno gli aveva tenuto compagnia. Si sarebbe diretto al clan e, in quel luogo, tutto sarebbe andato come previsto: avrebbe ottenuto il posto di sottoufficiale dietro le pressioni de nano Tavros sull’alta gerarchia del clan. Prima di uscire, tuttavia, sentì il bisogno di dire un’ultima frase. Del tutto inutile. Ma a suo modo necessaria, in quel contesto.


« Addio, Vincent Valentine. »



CITAZIONE
Eccomi qua al nuovo contest mensile :8D:
Il tema divorzio è qui inteso come “separazione da cos eo persone a cui si è affezionati” ed è proposto in due ambiti. Il primo è quello della separazione tra Vincent, il mio vecchio personaggio, e il clan Goryo, mentre il secondo è quella della separazione tra ME, inteso come utente, e il buon vecchio Vincent… Inizialmente avevo impostato la scena per dare addio a Vincent e spiegare come Drakar fosse entrato nel clan direttamente al grado di sottoufficiale ma, dopo averla scritta, ho notato che combaciava a suo modo con il tema mensile del contest, quindi ho voluto proporla :v:
La scena è strutturata quasi per far passare esplicitamente il testimone di pg da Vince a Drakar...
Detto questo... Addio, Vincent T.T

 
Top
0 replies since 30/5/2010, 19:08   72 views
  Share