Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Inferno, L'abiezione

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view post Posted on 5/7/2010, 18:36
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Esempio
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Napoli

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Gli brillavano gli occhi.
Due fari cremisi dietro il candido volto di cera, che tanto contrastava con il suo animo. Trattenne il respiro per qualche istante mentre osservava come il freddo metallo della fauce si stringesse a mò di cappio attorno a quella dannata bestia. Emise tutta l'aria che aveva nei polmoni in un grido folle, mentre con un gesto seccò tirò a se le fragili zampe chitinose del ragno. La sua azione fu accompagnata da un terribile schiocco, liquido, a cui fece eco un ruggito di rabbia e dolore; eppure Joey avrebbe giurato di aver sentito un altro rumore dietro quello schiocco, come di fauci che si chiudevano attorno alla carne per strapparne ampi brani. Era insieme esaltato e spaventato, un mix che gli rendeva la testa stranamente leggera, dandogli quasi l'impressione di potersi sollevare da terra. Sentiva le forze ritornare, la speranza fuoriuscire a fiotti dal suo cuore, come se avessero gettato cento fascine di rami secchi su un paio di tizzoni messi lì a morire. L'effetto era stato immediato. Un fuoco, un incendio, salì fino al suo cervello crepitando e scoppiettando sonoramente; oscurando ogni altro pensiero e fatica che martoriava il suo fragile corpo.
Incantato da quell'estasi di potere, voltò la testa in direzione del ragazzino a cui era toccata la sua stessa sorte. Scrutò sul suo volto la stella scintilla di folle piacere, insano, magari persino malvagio, sorridendogli con fare paterno e complice allo stesso tempo.
Lui... lui poteva capire cosa si provava in quel momento. Un attimo di vuota incoscienza, una febbre delirante che oscurava qualsiasi altra percezione, alimentando quell'odio così profondo da sfociare in un ghigno diabolico. Vide le fiamme partire dalle dita di Liam - le stesse che una volta avevano consumato le sue carni - e scorse la risata che prorompeva da quelle giovani labbra.
Era contagiosa.
Inspiegabilmente si aggiunse a quel suono alto e soffocato, facendo rimbalzare sulle pareti di quella spelonca un monito per tutte le altre creature. Erano vivi, forti e pronti ad abbattere qualsiasi altro ostacolo. Il suo delirio di onnipotenza bruciava assieme a quelle fiamme vermiglie, mentre allargava le braccia in un gesto atto a raccogliere gloria.
Rideva, osservando la ritirata dei pochi nemici rimasti.
Rideva, osservando la propria ombra tremolante allargarsi sotto di lui.
Rideva, annusando l'odore di carne bruciata provenire dai ragni.
Era tutto perfetto, persino quel leggero ronzio che sembrava applaudire le sue azioni. Si lasciò coccolare da quel suono, almeno fino a quando non crebbe a tal punto da risultare fastidioso. Si girò furente verso il tunnel in cui erano spariti gli abomini, registrando distrattamente il fatto che polvere e pietrisco venisse giu praticamente da ogni angolo della volta. Il suo cuore saltò un battito quando un enorme roccia si staccò dal soffitto e cadde a pochi metri dalla sua destra, producendo uno schianto mostruoso che lo rese sordo per qualche attimo.
Non riusciva a capire più nulla, ed il suo sguardo si perse in quella marea nera che sciabordava minacciosa, mentre la fiamma che prima ardeva splendente veniva spenta con un unico, gelido, soffio.
« ... »
Cercò di aprire le labbra, ma la sua gola non riuscì ad emettere alcun suono. Il suo corpo vibrava - non tremava - in ogni fibra che lo componeva, eppure rimase calmo.
Si sfilò la maschera con la mancina, sorridendo inebetito al liquido necrotico che ruggiva contro di lui.
Il tempo per un ultima risata, prima che il suo corpo venisse trascinato via.
Perse completamente la ragione, continuando a ridere forte, mentre il fuoco si insinuava nel suo petto, soffocandolo. Le difese della sua donna furono tagliate come burro, mentre ogni cellula del suo corpo veniva arsa da quel fuoco nero di morte.
Si lasciò trasportare per inerzia, pensando che di lui non sarebbe rimasto più nulla.
Rise ancora più forte sputando acido e sangue prima di urlare a pieni polmoni.
Maledì tutti gli dei che conosceva, Ray, il magistrato che li aveva accolti e persino se stesso. Maledì chi lo aveva creato, il maniero, e tutti coloro che abitavano in quella fottuta terra.
Sputò ogni nome tra una follia e l'altra, spegnendosi lentamente come una fiamma tremula.
Di lui non sarebbe rimasto nemmeno il fumo.



SPOILER (click to view)

{ ReC 25 } . { AeV 25 } . { PeRf 25 } . { PeRm 200 } . { CaeM 425 }


Energia : 65%
Danni : Sciolto come una pastiglia di pril in una sudicia lavatrice nera :sisi: (?!)
Equip : La Fauce (In Scena) La maschera (indossata) Il Medaglione (indossato)
Passive :
Dalla Calma...la Capacità : Questo non è altro che il primo dei privilegi concessi a Joey dall'esperimento a cui egli è stato sottoposto. Essendo un rinnegato, un anima peccatrice, un vagabondo, egli ha dovuto temprare il suo spirito oltre che al suo corpo. Un pesante alone di indifferenza e calma è piombato sulla sua coscienza, risvegliando poteri sopiti nel tempo. Difatti rimanendo in questo stato Joey è in grado di maneggiare le sue armi con una perizia incredibile, muovendole come burattini nelle sue mani, e riuscendo a farle compiere le azioni più strabilianti. Questa sua capacità però riesce a manifestarsi solamente nelle occasioni in cui riesce a mantenere il sangue freddo; se colto da una forte emozione invece la sua bravura scivolerà via dal suo corpo, precisamente dalle sue dita, in maniera così repentina e improvvisa, da disarmare persino colui che noterà tale cambiamento. Inoltre colui che fa della velocità la sua arma vincente la velocità e la calma, non può minimamente pensare di fare suo un attributo come la forza. Sarebbe come cercare di conciliare il bianco ed il nero, il giorno e la notte. Joey, che vive quotidianamente questa sorta di dualismo, conosce perfettamente i suoi limiti, e anche se talvolta cerca di superarli, mai si sognerebbe di impugnare armi titaniche, o avere la presunzione di sfruttare la sua forza fisica per fare seri danni; tutt'altro. Alla brutalità preferisce la grazia, sebbene non disdegni qualche particolare raccapricciante durante le sue schermaglie, ma in generale lui può essere definito un artista della pugna, un maestro dell'offesa. Queste sue doti peculiari sono state esponenzialmente aumentate nell'incontro con la divinità, facendo del profano un essere davvero fuori dal comune. Ogni suo colpo infatti sarà superiore rispetto a quello di un normale essere umano, sebbene la forza fisica immessa sarà addirittura inferiore alla media. Com'è possibile una cosa del genere vi starete chiedendo. Ebbene, la sua umana divina trascendenza gli ha donato la capacità di saper colpire con precisione chirurgica il bersaglio. Un potere di tutto rispetto, dato che alla lunga spesso fa la differenza poichè, laddove gli altri lasciano ferite superficiali, lui apre squarci nella carne, immergendosi nel dolore altrui e innalzandolo a sacrificio per il Divino. Eppure, anche se tanto abbiamo disquisito sulle sue capacità offensive, è necessario soffermarci anche su quelle difensive. Lui non indossa protezioni di alcun genere, scudi o armature che dir si voglia. La sua carne è sempre esposta alla lama avversaria, ma non per questo risulta essere una facile preda. Joey infatti, possiede dei riflessivi al limite della preveggenza che gli consentono di fronteggiare con rapidità e accortezza qualsiasi tipo di attacco. Che siano visibili o meno non fa differenza. Il dannato conoscerà sempre la loro posizione, riuscendo a fronteggiare le loro offensive e a spiazzarli, prima che questi abbiano portato a segno il loro colpo. Per compiere tali operazioni, però, è necessaria una resistenza ed una caparbietà fuori dal comune, armi che sono state fornite al reietto per combattere la sua personalissima crociata.
[Passiva III livello WS]

Attive :

« Dalla Sofferenza...la Protezione » Più e più volte vi ho parlato delle capacità del peccatore e della sua Fauce, tuttavia tutte le parole spese fino a questo momento, non rendono appieno omaggio alle letali potenzialità del duo. Fino a questo momento ci siamo soffermati a descrivere le modalità di attacco di Joey, ma come avrete capito, egli non è un massacratore, un barbaro che si getta con foga nel bel mezzo del combattimento. Tutt'altro! La sua è una mente fredda e razionale, e la sua psicologia si riflette appieno nello stile di combattimento. Oltre all'offesa, infatti, l'arma di Ahasuerus è capace di invidiabili capacità difensive. Lei non è altro che un segno della sua volontà, una parte del suo essere, che funge da Guardiana al suo figlio maledetto. Proprio per questo motivo dunque, egli sarà in grado di richiamare su di se una sorta di protezione, che si manifesterà attorno alla sua persona con un consumo di energie Variabile. Tale invocazione però presenta i suoi pro e contro, in quanto consentirà al giovane di poter fronteggiare qualsiasi offensiva, ma contemporaneamente, comporterà un sacrificio nel corpo, sottoforma di stanchezza e spossatezza. Alle amanti non piace essere disturbate, punendo con indifferenza le loro preghiere. All'atto pratico Joey riceverà un danno Basso al corpo se erigerà una difesa fino a livello Medio; trascendendo tali limiti, il danno subito aumenterà di un livello, rodendo con ferocia maggiore il corpo del maledetto.
[Abilità Personale (3/5) Bolla di protezione con malus. Attiva Variabile. Usato Alto]

Note : Ok, non sono sicuro di aver fatto quello che ho fatto ma ormai è andata. La difesa è solo per cercare di porre un argine alla cosa, ma ovviamente vengo spazzato via come un rametto :sisi: che dire più. Joey è diventato scemo, sfido voi dopo un critico da illusione e dopo aver visto sta cosà ù_ù
E' stato un piacere Liam ç___ç
 
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:.Sehnsucht.:
view post Posted on 5/7/2010, 18:41




FATALITY!
Acid wins



I ragni fuggivano, il fuoco moriva ed il calore scompariva fino a non lasciargli altro che l’impressione di essere riuscito, per un solo istante, a recuperare i propri poteri.
Forse erano ancora lì, sotterrati sotto un cumulo di cenere che sporcava tutto ciò che aveva creduto di conoscere, modificandolo fino a renderlo irriconoscibile. Forse, se si fosse concentrato, il mana sarebbe tornato a scorrere nelle sue vene e avrebbe potuto rivivere l’illusione dell’onnipotenza.
Forse: ma intanto il mana non c’era, il fuoco era morto e nelle sue orecchie non poteva sentire altro che l’opprimente battito del suo cuore.

(Un’onda immensa di qualcosa che non era acqua si infrangeva sulle pareti della grotta, dando a quel fiume in piena un aspetto grottesco e minaccioso che non riconosceva e che per questo l’immobilizzava. La grotta sarebbe crollata, ripeteva quella parte del suo cervello che ancora riusciva a pensare, ma il significato di tale frase sembrava essersi persa nelle onde.)

Il suo cuore batteva al ritmo cadenzato di una musica che non conosceva e mentre il suo corpo rimaneva lì, paralizzato dal terrore, la sua coscienza se ne andava, volteggiando in una graziosa danza che avrebbe presto dimenticato.
Avrebbe dimenticato e sarebbe stato come se una spugna fosse passata sopra quelle macchie che erano i suoi ricordi. Avrebbe dimenticato e sarebbe rimasto vuoto, immobile, sperando in una difesa che non sarebbe mai arrivata, senza sapere che, se anche ci fosse stata, non sarebbe valsa nulla.
Ed allora si sarebbe maledetto, cercando di convincersi che era perché aveva dimenticato che non poteva fare nulla: ed era sempre colpa sua, era sempre lui che non aveva fatto abbastanza, ma era molto meglio di quella verità che, in fondo, conosceva benissimo.
Era molto meglio pensare che era per colpa di qualcosa che aveva fatto che sarebbe morto piuttosto di sapere che, anche se fosse stato nel pieno delle proprie forze, non avrebbe potuto fare nulla.

Ed intanto quell'onda scura e nauseabonda si avvicinava e nelle sue orecchie c’era solo il battito irregolare del suo cuore, e nella sua mente c’era solo la consapevolezza di non poter fare niente.
Assolutamente. Niente.

E non voleva gridare, non voleva piangere e non voleva muoversi perché era tutto inutile, così tanto inutile che si sentiva schiacciato, come un bambino che vede il proprio cane ucciso a bastonate e che non riesce nemmeno a capire se ciò che sta succedendo sia davvero reale.
Ed intanto l’onda si avvicinava e non poteva difendersi e non poteva scappare.
Che cosa poteva fare?
Che cosa poteva fare?

(Chiuse gli occhi, inspirando l’aria viziata della grotta, sentendo i polmoni divenire di pietra e la sua testa girare e girare, volando verso il buio: e non vedeva, dietro le proprie palpebre, le luminose e limpide giornate della sua infanzia, ma solo l’ennesima prova che era debole ed inutile.)

Sentiva i denti affilati di mille demoni conficcarsi nel suo corpo, dilaniando le sue carni con una lentezza che non faceva che rendere il dolore sempre più straziante ogni secondo che passava: bruciava, in un certo senso. Gli sembrava quasi che le fiamme lo stessero divorando, arrivando a bruciare persino il suo sangue.
Ma non erano fiamme, quelle che circondavano il suo corpo. Non c’era nessun calore in quella fine, nulla che potesse fargli credere che, dopo, il mana avrebbe preso il posto della sua carne.
Non c’era nulla di ciò che avrebbe voluto ci fosse, non c’era più nulla di ciò che ricordava ci fosse e, presto, non ci sarebbe stato più nulla di nulla.


SPOILER (click to view)
[ReC : 26025 ] [AeV : 22025] [PeRF : 120] [PeRM : 365] [CaeM : 21025]

[C:37%][A:17%][M:7%][B:2%]


Mana: 126%
Armi: Pistola - Riposta Pugnale - Riposto
Danni subiti: Morso di ragno al braccio sinistro e alla mano sinistra, taglio profondo alla coscia destra, botta alla nuca e dolori vari alla spina dorsale causati dalla caduta, ferite su tutto il corpo di entità mortali.
Tecniche utilizzate:


Abilità attive:

-Certo, hm, tu corri, io... arrivo subito.
A b i l i t à P a s s i v a
Liam è un negromante. Un buon negromante, a dire il vero.
Ma per qualsiasi mago, anche per un negromante, a volte non bastano due incantesimi: a volte, un mago, anzi, un negromante, ha bisogno di lanciare tre incantesimi.
Rinunciando a qualsiasi movimento, Liam può disporre di uno slot in più a turno, potendo quindi vantare una somma di tre tecniche per post.


-Non so te, ma credo di poter continuare all'infinito
A b i l i t à P a s s i v a | P e r g a m e n a R i s p a r m i o E n e r g e t i c o
Questa tecnica conta come un'abilità passiva. Una tecnica utilissima per tutti i maghi e stregoni che fanno uso di magie complesse e dispendiose. Grazie a questa pergamena, infatti, i costi di tutte le tecniche e abilità attive saranno ridotti del 3%, e se una tecnica andasse, in questo modo, sotto lo 0% o allo 0% stesso, verrebbe riportata all'1%.
La tecnica non ha consumi energetici, ed è sempre attiva.
Una tecnica estremamente utile per qualsiasi combattente magico.

Azioni: Si rende conto di non poter fare assolutissimamente niente e... ehm... va in un muto panico mentre l'acido lo investe.

Note: Parole, parole e parole. Tutto questo post è riassumibile con un :argh:

Tuntu-tuturu-tutu, tin tu! :8D:
 
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Kishin
view post Posted on 6/7/2010, 15:03




CITAZIONE
continua qui.

 
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